Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 October 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Si allarga la fascia degli indigenti, editoriale di Beniamino Moro
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Si allarga la fascia degli indigenti
Anche la classe media conosce la povertà
di Beniamino Moro  
 
La Sardegna è la regione italiana col più alto indice di povertà alimentare, cioè col più alto numero di famiglie che spendono per l'alimentazione cifre irrisorie, inadeguate alle loro esigenze alimentari. Nella media nazionale, una famiglia di due persone è considerata "alimentarmente povera" se spende meno di 222 euro al mese, cifra considerata minima per la sopravvivenza da una ricerca realizzata, per conto della Fondazione per la sussidiarietà, dall'economista Luigi Campiglio e dal sociologo Giancarlo Rovati, entrambi dell'Università Cattolica di Milano. Mentre una famiglia benestante spende in media 525 euro al mese, una alimentarmente povera ne spende solo 155, cioè 5 euro al giorno.
Orbene, nel 2007, ultimo anno cui la ricerca si riferisce, il tasso di povertà alimentare in Sardegna era del 10,8%, equivalente ad una popolazione di 180 mila persone. La media nazionale è risultata del 5,3%, pari a 3 milioni e mezzo di persone (un milione e 265 mila nuclei familiari). Il tasso di povertà alimentare in Sardegna è risultato così il più alto in assoluto tra tutte le regioni italiane, compresa la Sicilia (9,2%) e la Basilicata (9,1%), rispettivamente seconda e terza in classifica, mentre i livelli più bassi (tra il 2,3 e il 3%) si sono registrati nel Trentino, nel Friuli, in Toscana e nel Lazio.
Il 2007, peraltro, è stato l'ultimo anno con una buona performance del Pil (+1,5%) e un tasso di disoccupazione relativamente basso (6%), per cui si può sostenere che la situazione sia notevolmente peggiorata negli ultimi due anni. La recente crisi economica, infatti, dopo la stagnazione del 2008, ha portato a una diminuzione del Pil del 6% nel primo semestre di quest'anno e a una previsione di aumento del tasso di disoccupazione al 9,1% quest'anno e al 10,5% nel 2010. Considerando perciò la tendenza all'aumento del fenomeno negli ultimi due anni, si può stimare che oggi in Sardegna le persone che soffrono di indigenza alimentare superino le 200 mila unità. La novità rispetto al passato è che oggi la crisi colpisce non solo i ceti popolari tradizionalmente poveri, ma sempre di più larghe fasce del ceto medio, non solo nelle fasce d'età estreme (adolescenti e anziani), ma anche in quelle intermedie, come la fascia tra i 35-39 anni. Si tratta dei nuovi disoccupati, degli occupati precari, dei separati e dei divorziati che dopo aver pagato l'affitto di casa o la rata del mutuo faticano a far fronte ad una normale ed equilibrata spesa per alimenti.
Cosa si fa in Italia per contrastare il fenomeno? A parte gli ammortizzatori sociali, la Fondazione che ha curato la ricerca è una emanazione della Rete dei banchi alimentari (Rba), una catena di 8 mila enti sparsi sul territorio nazionale che aiutano giornalmente con pasti gratuiti circa un milione e mezzo di indigenti. L'evento clou della Rete è la giornata nazionale della colletta alimentare che si svolge l'ultimo sabato di novembre in tutti i supermercati. In Sardegna, invece, sabato prossimo si riunisce a Zuri il popolo della solidarietà, per parlare di povertà e diritti delle fasce più deboli. E' evidente tuttavia che a contrastare il fenomeno non basta l'opera di volontariato, ma sarebbe opportuno un interessamento maggiore anche da parte degli enti pubblici, a cominciare dalla Regione e dai comuni.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 1018
Nuovo anno
Iniziative a Lettere
Il quotidiano entra nell'università
Un corso su Gramsci
 
Dalle aule degli istituti superiori a quelle dell'università. Il progetto nazionale "Il Quotidiano in classe", che partirà dalla prossima settimana in tutte le scuole, prosegue la sua espansione a livello universitario con "Il giornale in Ateneo". L'iniziativa, che da tre anni si svolge a titolo sperimentale in 75 atenei con il coinvolgimento di 145 docenti, approda anche nella facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari. È aperta a tutti gli studenti.
«Da 10 anni la missione dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, che promuove il progetto nelle scuole di tutta Italia con la collaborazione dei maggiori quotidiani nazionali e regionali, è di avvicinare le nuove generazioni ad una lettura critica dei giornali», spiega il presidente Andrea Ceccherini: «Un'intera generazione ha iniziato con il progetto "Il Quotidiano in Classe" un percorso di avvicinamento al giornale, sviluppando così un'abitudine nuova: leggere con maggiore consapevolezza e criticità i quotidiani. Per non disperdere questo patrimonio, l'Osservatorio ha pensato di accompagnare i giovani in questo percorso anche dopo la loro uscita dalle scuole di secondo grado». Per ora a livello sperimentale, punta ad allargarsi nel tempo in tutte le università e facoltà di qualsiasi indirizzo. In Sardegna il progetto viene attuato con L'Unione Sarda, il Corriere della Sera e il Sole24Ore.
La facoltà di Lettere di Cagliari si pone in prima fila in Sardegna per il Giornale in Ateneo, ma quest'anno propone ai suoi studenti anche altre iniziative culturali di vasto respiro.
SEMINARIO SU GRAMSCI Fra breve parte un seminario internazionale, coordinato dal professor Giuseppe Marci, sul tema "L'edizione anastatica dei Quaderni del carcere: le note sul Risorgimento". Affronterà i problemi di metodo filologico e le questioni storico filosofiche del pensiero gramsciano. Inoltre esaminerà l'esperienza della trascrizione e dell'edizione del testo (le copie anastatiche sono state pubblicate quest'anno da L'Unione Sarda nell'ambito della "Biblioteca dell'identità"). Gli incontri si svolgeranno il giovedì (aula magna) e il venerdì (aula 13) dalle 18 alle 20 nella sede della facoltà di Lingue in via San Giorgio 12.
NOVITÀ Tra le novità del nuovo anno accademico la facoltà di Lettere, guidata dallo storico dell'arte Roberto Coroneo, promuove un corso intensivo di bibliografia (coordina la professoressa Giovanna Granata), un seminario di Indologia (organizzato da Tiziana Pontillo, docente di Sanscrito) e un corso di approfondimento sul fenomeno delle tossicodipendenze, diretto dalla psicologa Maria Pia Lai Guaita, con l'apporto di numerosi esperti. Questo corso è aperto a tutti gli interessati (non solo universitari) che abbiano titoli appropriati. Per tutte le iniziative informazioni sul sito della facoltà.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 10
Scienze, test d'ingresso uguali in tutta Italia
Università. I presidi delle Facoltà ne hanno parlato ieri mattina a Monserrato
 
Per Roberto Crnjar, presidente della Conferenza nazionale dei presidi di Scienze, ieri è stato l'ultimo giorno di mandato. A prendere il suo posto sarà Carlo Maria Bertoni, proveniente dall'Università di Modena. Crnjar ha salutato i colleghi nella sala congressi della facoltà di Medicina, della Cittadella universitaria di Monserrato. Fino a pochi giorni fa, Crnjar era preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Cagliari. Il suo successore è Luca Fanfani, che rimarrà in carica sino al 2012.
All'ordine del giorno la governance degli atenei e la razionalizzazione dell'offerta formativa. «Uno dei progetti che abbiamo realizzato», spiega Crnjar, «è il Pls, Progetto lauree scientifiche, che ha l'obiettivo di avvicinare i giovani alle scienze di base: matematica, chimica, fisica e scienze dei materiali, e quindi invogliarli a iscriversi ai nostri corsi di laurea. Altra iniziativa degna di nota è la decisione di rendere uguali in tutta Italia i test d'ingresso». «Per il primo anno, a Cagliari», conclude, «abbiamo istituito i corsi di laurea a numero programmato: questo provvedimento è stato molto criticato dagli studenti, ma che a noi serve perché il costo dei laboratori è molto elevato. Perciò è importante sapere in anticipo quanti saranno gli iscritti». ( f. fu. ) 
 
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 35
Addio a Franco Concas, socialista storico sardo, fu studente di Segni
Era nato a Villacidro nel 1927
 
È morto a Vittorio Veneto all'età di 82 anni Franco Concas, avvocato, uno degli storici socialisti del dopo guerra. Nato a Villacidro nel 1927, risiede in Veneto da quando il padre Celestino (morto a soli 49 anni) venne trasferito alla Pretura di Vittorio Veneto. Franco Concas, laureato a Sassari in Giurisprudenza, aveva come compagno di studi il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga e come docente l'ex Presidente Antonio Segni. Studi sassaresi e casa in via Cavour dai cugini della famiglia Saba, altra storica dinastia sassarese legata a doppio filo con il diritto e le aule di tribunale. Tra i suoi cugini di primo grado anche Alberto Mario Saba, finito nella mani dei rapitori negli anni 80. Legami solidi pure con i cugini cagliaritani tra cui Luigi Concas, storico avvocato di piazza Repubblica. Franco Concas è stato
sindaco di Vittorio Veneto, deputato per tre legislature, consigliere regionale, europarlamentare. È morto per una crisi respiratoria, alle 10, in casa. Lascia la moglie Gloria Pais (originaria di Usini), due figli, Mauro e Francesca, numerosi nipoti.
Da tempo aveva una salute precaria, ma nulla faceva temere il peggio. Concas era una figura storica della città. Socialista da sempre, Concas ha svolto un'intensa attività politica: tre legislature da parlamentare, una da consigliere regionale, un'altra da europarlamentare, sindaco di Vittorio tra il 1982 ed il 1985, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali. Negli ultimi anni si era messo a disposizione dell'istituto di ricerca sulla resistenza, partecipando attivamente all'organizzazione. Ieri si sono tenuti i funerali. Presenti anche i fratelli Corrado ed Ennio e i rappresentati della regione Veneto e della provincia di Treviso. Numerose le testimonianze di affetto provenienti dall'Isola.
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 35
Operato a metà: il manager si scusa
Sassari. Il direttore generale dell'Azienda mista ospedaliero-universitaria Mura al paziente oncologico: ci dispiace dell'accaduto Sassari
 
Il direttore generale dell'Azienda mista ospedaliero-universitaria, Renato Mura, chiede ufficialmente scusa al paziente oncologico operato solo parzialmente in Clinica Urologica per la mancanza di uno strumento endoscopico.
«Cercheremo di richiamarlo nel giro di pochi giorni - ha precisato Renato Mura - ma voglio cogliere l'occasione per sottolineare che l'Azienda si trova in un momento di forte disagio a causa della obsoleta dotazione tecnologica. Senza finanziamenti non possiamo far fronte alle esigenze quotidiane e anche l'attività chirurgica risente di tale criticità».
Renato Mura è un chirurgo incaricato prima di dirigere la Asl di Olbia e, dal settembre dello scorso anno, l'Azienda mista ospedaliero-universitaria di Sassari. A giorni verrà sostituito da un commissario ma il caso denunciato dal nostro giornale non lo ha lasciato indifferente: «Siamo consapevoli della gravità di una situazione che stiamo subendo. Abbiamo bisogno di finanziamenti, li abbiamo chiesti specificando anche la parte relativa alle richieste di rinnovare la dotazione tecnologica e strumentale dei reparti. Non abbiamo ricevuto un euro».
E nonostante sia un uomo prudente che non condivide i toni alti nelle discussioni il direttore generale dell'Azienda ha dovuto ammettere, senza accusare nessuno, che «l'ulteriore protrarsi di queste condizioni rischia di compromettere la regolare funzionalità dell'attività assistenziale, impedendo che possa essere erogata in condizioni di sicurezza e nel rispetto degli standard minimi di qualità previsti per legge».
Di una cosa è certo e l'ha anche riferita all'assessore alla Sanità nel corso di un recente incontro: «Chiudere il reparto di Urologia dell'Ospedale è stato un grave errore. La Clinica Urologica non è in grado di far fronte all'enorme carico di pazienti che le è piombato addosso, molti dei quali affetti da patologie tumorali che richiedono interventi urgenti. Sassari oggi ha 28 posti letto, ieri ne aveva 51. E le liste d'attesa, parlo anche della Clinica Chirurgica, continuano a crescere».
L'Azienda, per cercare di fronteggiare questa emergenza, ha tentato prima la strada delle assunzioni a tempo di anestesisti che si è rivelata un fallimento. Poi ha chiesto alla Regione l'aumento dei posti in organico ed ha ottenuto il via libera: «Il bando è stato pubblicato» ha detto il direttore sanitario Nicolino Licheri. «Potremo assumere sette anestesisti (due sono destinati alla rianimazione) e avremo così la possibilità di aumentare il numero delle sedute operatorie e la loro durata».
Il direttore sanitario ha anche parlato della possibilità di attivare in tempi brevi le tre sale operatorie realizzate molto tempo fa nel padiglione Clemente su richiesta del direttore della Clinica Chirurgica, Pinotto Dettori, e mai utilizzate.
«Le sale hanno superato tutte le verifiche di legge - ha continuato il direttore sanitario - Abbiamo bisogno di qualche risorsa per acquistare i letti operatori e rinnovare la dotazione strumentale. Se riusciremo a superare quest'ultimo ostacolo - ha detto ancora Licheri - potremo utilizzare queste sale per alleggerire il lavoro della Clinica Urologica e smaltire una parte della lista d'attesa».
GIBI PUGGIONI

 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Saluto di Crnjar alla conferenza di Scienze 
Il fascino della fisica e della matematica: «Siamo noi l’attualità» 
I nuovi contatti con il mondo delle imprese hanno ridato slancio ai corsi di laurea nelle discipline scientifiche 
 
CAGLIARI. Dagli applausi al presidente uscente, Roberto Crnjar, già preside della facoltà di Scienze dell’ateneo, alla certezza che qualcosa nel mondo universitario sta cambiando. Ieri i presidi di Scienze si sono riuniti alla Cittadella universitaria. È stato un omaggio al professor Crnjar ma anche un dibattito sulle indicazioni “romane” e sulla positiva inversione di tendenza mostrata dalle immatricolazioni. Dopo lo splafonamento degli anni 1989-2000, con un calo degli iscritti a Scienze intorno al 50 per cento, le matricole si sono riavvicinate ai corsi di fisica, matematica e chimica. Una serie di iniziative mirate e la continua rivisitazione dei percorsi formativi lanciate dalla Conferenza dei presidi di Scienze hanno rafforzato l’appeal.
«Abbiamo affrontato la riforma senza indecisioni. Con il rafforzamento dei contatti con Confindustria e altri enti, il nuovo slancio dato a discipline e professionalità chieste dai mercati del lavoro, negli ultimi dieci anni - dice Roberto Crnjar - abbiamo ribaltato le attenzioni dei neo diplomati».
 Dalla parole ai fatti: i dati AlmaLaurea confermano che le iscrizioni alle lauree scientifiche sono cresciute nel 2006/07 del 19,2 per cento rispetto al 1999. E anche i laureati in corso rispetto al totale sono passati dal 10 per cento del ’99 al 26 del 2007. Un balzo significativo. Ma ieri, nella sala congressi della Cittadella universitaria to, c’è stato poco da brindare: «Il ministero vuol dare un altro giro di vite. Le facoltà di Scienze - rimarca Crnjar - vogliono essere valutate e accreditate perché ritengono di non dover subire altri dimagrimenti dell’offerta formativa e di poter offrire percorsi di qualità agli studenti: abbiamo risorse, esperienze e competenze per accompagnarli al meglio». Con tremila allievi e un corpo docente di 210 unità, la facoltà cagliaritana è presieduta dallo scorso maggio da Luca Fanfani. Roberto Crnjar è succeduto nella guida della Conferenza ai colleghi Enrico Predazzi (Torino) e Nicola Vittorio (Roma 2 Tor Vergata). Ieri, alla presenza del rettore vicario Giorgio Piccaluga, l’accademico ha passato il testimone a Carlo Maria Bertoni, numero uno della facoltà di Modena.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Check up sulle malattie del sangue 
L’allarme dei medici: sono in aumento i casi di leucemia e trombosi 
Medicina. Venerdì e sabato il convegno organizzato dal centro universitario di ematologia 
 
CAGLIARI. In Sardegna aumentano leucemie e trombosi e cresce anche il numero di sardi che assumono farmaci anticoagulanti. Proprio delle malattie del sangue gli ematologi parleranno, venerdì mattina e sabato, al T-Hotel, durante il congresso nazionale «Nuovi progressi in ematologia e nella coagulazione», organizzato dal Centro universitario di Ematologia e presieduto da Roberto Targhetta. Tra i relatori due luminari: il cagliaritano Antonio Cao e Paul Giangrande dell’Oxford college. «Il numero di pazienti sardi che assumono farmaci anticoagulanti sono in costante aumento - è scritto nella presentazione - e l’incidenza è più alta soprattutto fra quelli affetti da cardiopatie o portatori di protesi valvolari cardiache, cioè soggetti a grande rischio di trombosi». Al convegno i relatori affronteranno anche i temi che riguardano ematologia, oncologica pediatrica e le patologie in età adulta: «Le leucemie linfoblastiche e mieloidi rappresentano le neoplasie ematologiche più frequenti in età infantile (da sole sono oltre il 30 per cento di tutti i tumori). Il loro tasso di incidenza, cioè il numero di nuovi casi per anno, si situa fra i trenta e quaranta casi per milione di coetanei. Oggi - aggiunge il presidente del congresso, Roberto Targhetta - grazie alle più recenti chemioterapie e indirizzo delle cure sulla base di criteri di rischio accurati oltre l’ottanta per cento delle leucemie linfoblastiche giunge a guarigione. Invece, sono un po’ inferiori i risultati nelle leucemie mieloidi con tassi di sopravvivenza libera da malattie di oltre il sessanta per cento. In questo caso, è dimostrato come sia il trapianto di midollo a portare i migliori risultati».
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Gallura
Coste, al via il progetto di recupero 
Dune e stagni da salvare, un pool di esperti da venerdì al lavoro a Budoni 
di Tiziana Simula
 
 BUDONI. L’amministrazione comunale accende i riflettori sulle coste affidando a esperti l’incarico di studiare il sistema marino-costiero: l’obiettivo è sviluppare un progetto di recupero e riqualificazione ambientale e paesaggistica che si estenda fino alle zone umide.
 Un’iniziativa partita da tempo ma che in seguito all’alluvione del 24 settembre si rende quanto mai necessaria e urgente per tutelare spiagge, sistemi dunali e stagni. Se ne parlerà venerdì, alle 18, nella sala consiliare, in un incontro organizzato dall’assessorato all’Ambiente, a cui parteciperanno i rappresentanti della società Criteria di Cagliari che su incarico del Comune si sta occupando dello studio del Pul, e della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, sezione acquacultura, che sta effettuando ricerche sull’habitat marino e sui cinque stagni del territorio. «Sarà l’occasione per conoscere i risultati emersi dagli studi e capire dagli esperti come intervenire, che tipo di progetto predisporre per tutelare il nostro sistema marino-costiero», spiega l’assessore Loredana Meloni. Progetto coerente con le previsioni del Puc e del Pul, con cui il Comune intende partecipare al bando Litus promosso dalla Regione, finalizzato al recupero e alla riqualificazione naturalistica e paesaggistica di aree degradate localizzate nella fascia costiera. «L’intento è quello di definire in maniera condivisa e partecipata con la comunità locale un’idea progettuale da presentare al bando», sottolinea l’assessore. Per questo, è stata organizzata un’assemblea pubblica, aperta al contributo dei cittadini e in particolar modo degli operatori che operano nel settore del turismo e dei servizi, e i concessionari demaniali. Inevitabile sarà il riferimento al recente alluvione che ha provocato non pochi danni alle spiagge, come a Cala Budoni a Sa Capannizza, a Salamaghe e nello stagno di Sant’Anna, la cui foce si è notevolmente aperta. Oltre agli amministratori, interverranno Maurizio Costa della società Criteria, Antonio Pais ricercatore della Facoltà di agraria, funzionari e tecnici regionali e i tecnici incaricati della redazione del Puc, del Pul e del Piano di riqualificazione della fascia costiera.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Architettura, un convegno sulla cultura del costruire 
 
SASSARI. Si tiene sabato alle 15,30 nel Chiostro di San Francesco ad Alghero il convegno «La cultura del costruire» è organizzato dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura Sardegna Sezione di Sassari, dalla facoltà di Architettura di Alghero e dall’Ordine degli Architetti, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Sassari Olbia Tempio, con il contributo scientifico di Arpas.
 Dedicato al tema della bioclimatica, l’evento si propone, attraverso riflessioni e analisi di progetti sostenibili legati a contesti, culture ed epoche diverse, una lettura dei rapporti intrinseci fra il clima, l’ambiente, il territorio, l’architettura e la cultura dell’insediamento.
 Dopo l’introduzione di Giovanni Maciocco, preside di Architettura e di Daniela Erre, presidente dell’Inbar Sardegna Sezione di Sassari, sono attesi interventi di Mauro Pala, professore associato di Letterature Comparate all’università di Cagliari, Domenico D’Olimpio, docente di Tecnologia dell’architettura (prima facoltà di Architettura “L. Quaroni”-Università di Roma “La Sapienza”, dipartimento Itaca) e per finire di David Cook, socio dello studio Behnisch Architekten. Seguirà il dibattito.
 
 
 
 

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