Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 July 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Dalla sicurezza alle intercettazioni, editoriale di Leonardo Filippi 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Le mosse del Governo
Dalla sicurezza alle intercettazioni
di Leonardo Filippi *
 
Come era scontato, è stato approvato dal Senato con il voto di fiducia il disegno di legge governativo in materia di sicurezza. E' il secondo "pacchetto sicurezza", dopo quello già varato nell'aprile scorso, all'insegna del principio del law and order (legge e ordine). Numerosissime le nuove disposizioni che incidono sul codice penale (tra l'altro, sono decuplicate le pene pecuniarie), su quello di procedura penale e su diverse leggi speciali (soprattutto in tema di immigrazione e misure di prevenzione).
Diventa finalmente illecito punito con pena pecuniaria l'insozzare le pubbliche vie, mentre si reintroduce il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e diventa reato l'immigrazione clandestina (con multe da cinque a diecimila euro), con obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali. A parte che non si può certo pensare di risolvere il problema dell'immigrazione solo con l'incriminazione, anche sul piano giuridico si dubita della legittimità costituzionale del nuovo reato, dato che incrimina un tipo di autore. Comunque, con la nuova legge gli immigrati irregolari saranno sottoposti a processo penale ed il gran numero di questi rischia di ingolfare la già farraginosa macchina giudiziaria, per giunta spesso inutilmente perché si tratterà per lo più di soggetti irreperibili o non abbienti, che mai pagheranno né la multa, né le spese processuali.
Inoltre il periodo in cui un immigrato potrà essere trattenuto nei centri di identificazione ed espulsione è protratto fino a 180 giorni (finora la permanenza non poteva superare i 60 giorni), con dubbi di legittimità costituzionale.
Col provvedimento sono introdotte anche le tanto contestate "ronde", con divieto di portare armi, oltre norme anti-racket per gli imprenditori.
Eccessivamente inasprito ed esteso il regime del "carcere duro" previsto dall'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario per i detenuti, anche soltanto ancora imputati, che dal carcere mantengono collegamenti con organizzazioni criminose.
Norme restrittive anche per associazioni, gruppi od organizzazioni non riconosciute (vi rientrano anche quelle religiose di matrice islamica): se c'è il sospetto che svolgano attività con finalità terroristiche, il Viminale può disporne lo scioglimento e ordinarne la confisca dei beni.
Ed ora, incassato questo voto di fiducia, il Governo si appresta a porre la questione di fiducia sul disegno di legge in materia di intercettazioni, come ha già fatto alla Camera. Ma questo è un provvedimento ancora più delicato di quello appena approvato e meriterebbe davvero di essere rimeditato e corretto, sia sui limiti che introduce al diritto dei cittadini di essere informati sulle indagini penali in corso, sia sulle forti restrizioni all'impiego dell'intercettazione nelle prime fasi delle investigazioni. Tra l'altro, con effetti opposti alla tanto dichiarata "tolleranza zero" nei confronti della criminalità.
*Ordinario di Diritto processuale penale Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Ogliastra Pagina 32
Baunei. Studi anche sulla costa
Fenomeno Golgo: arrivano 25 geologi da tutta l'Italia
 
Importanti dati geologici sul territorio di Baunei saranno portati all'attenzione della comunità scientifica italiana in un convegno in programma a Modena nel mese di settembre. Lo ha annunciato nei giorni scorsi la professoressa Rita Melis, del dipartimento di Scienze della terra dell'Università di Cagliari, che nel mese di giugno ha coordinato il lavoro di rilevamento svolto da un'équipe di 25 giovani geologi per una settimana tra l'altopiano di Golgo e la costa calcarea baunese.
«Il direttivo dell'Aigeo, l'Associazione italiana di geografia fisica e geomorfologia, ha scelto il territorio di Baunei per organizzare uno stage di rilevamento geomorfologico - spiega la professoressa Melis - dopo aver vagliato diverse alternative. Per le sue peculiari caratteristiche, e per la presenza di contesti e problematiche ambientali di particolare rilevanza scientifica, questo territorio è considerato un eccellente laboratorio di ricerca».
Allo stage, che si è svolto nella prima metà di giugno, hanno partecipato ricercatori provenienti dalle università di Cagliari, Palermo, Bari, Roma, Benevento, Camerino, Urbino, Modena, Torino, Milano e Trieste, guidati nelle ricerche da alcuni docenti del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Cagliari.
L'altopiano di Golgo è risultato uno dei siti più interessanti per i ricercatori, dato che geologicamente parlando si tratta di una colata di basalto che in epoche remote ha riempito una conca calcarea preesistente. Molto apprezzata dagli studiosi anche la parte costiera, per i numerosi fenomeni carsici esistenti, visitata sia a piedi, partendo dall'entroterra, che via mare.
Proprio durante una delle giornate di studio via mare i ricercatori hanno dedicato una mattinata alla visita della Grotta del Fico, che si apre sulla scogliera calcarea a nord di Cala Mariolu-Ispuligidenie. «I risultati dello stage - rimarca la professoressa Melis - verranno presentati al terzo convegno dell'Aigeo che si terrà a Modena dal 13 al 18 settembre. Vorrei ringraziare l'amministrazione comunale di Baunei e le preziosissime guide locali Mariano, Italo e Fabrizio per la collaborazione fornitaci durante le ricerche - conclude la docente universitaria - perché anche grazie a loro il territorio si è rivelato un prezioso libro che ci ha permesso di acquisire importanti dati scientifici per comprendere meglio l'evoluzione del nostro pianeta». Il territorio di Baunei si conferma così fertile terreno di ricerca per la scienza.
GIAMPAOLO PORCU 
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 19
Caso Biagini: «I quattro studentelli ora sono 150»
Ancora polemiche alla facoltà di Lingue sul testo del docente di Geografia
   
«È ridicolo pensare, dopo mesi di silenzio, di poter parlare della cattiva gestione di questa controversia, quando negli organi deputati non una sola sillaba è stata detta da questi rappresentanti». Gli esponenti della lista “Studenti di Lingue” all'interno della facoltà di Lingue e letterature straniere replicano così alle dichiarazioni dei rappresentanti della lista Ichnusa (riportate sul giornale di ieri) a proposito del testo del docente di Geografia Emilio Biagini, contestato perché contiene opinioni personali su alcuni argomenti.
«Sicuramente il professore non deve imporre agli studenti le sue idee. Ma il rischio più grande che stiamo correndo è quello di un'élite che si arroga il diritto di decidere cosa si possa dire o fare», ha sostenuto ieri la lista Ichnusa
«Ci sorprende sino a un certo punto che si siano pronunciati solo ora», replicano gli “Studenti di lingue”. «Ma visto che il dibattito, per evidenti ragioni di protagonismo, si sta sviluppando sui giornali e non nelle sedi opportune, cogliamo l'occasione per chiedere al professor Biagini come mai in consiglio di facoltà non abbia ritenuto opportuno dare una risposta ai quattro studentelli, ormai diventati quasi 150».

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Nove esperti in sicurezza degli alimenti 
Un master organizzato dalla Asl di Sassari ha formato manager che si occuperanno di prevenzione 
 
SASSARI. Nove tecnici dei Servizi di igiene e veterinaria del Dipartimento di prevenzione della Asl di Sassari sono diventati specialisti in “Management dell’area tecnica della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”. Quattro del Servizio Igiene degli alimenti di origine animale, uno del Servizio Igiene alimenti e nutrizione, uno del Servizio allevamenti e produzioni zootecniche, uno dal Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.
Infine, due del Servizio Igiene e sanità pubblica, hanno conseguito la specializzazione grazie ad un master universitario di Iº livello a cui hanno partecipato 27 tecnici della prevenzione provenienti dalle Asl di tutta l’isola.
 Si è trattato del primo master in Sardegna ed a livello nazionale specifico ed esclusivo per la professione sanitaria del “Tecnico della prevenzione”, che ha trattato discipline inserite nel piano di studi del corso di laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”.
 Il corso, della durata di un anno per un totale di 1500 ore, si è concluso di recente ed è stato articolato in studi e seminari tenuti all’Istituto di Igiene della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università sassarese. La direzione del master è stata affidata ad Antonio Azara, docente dell’Istituto di Igiene dell’ateneo turritano e direttore del corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
 «La figura professionale del tecnico delle prevenzione deve essere valorizzata con una maggiore presenza della Asl nei programmi di prevenzione sul territorio - ha detto il direttore generale Giovanni Mele durante la cerimonia conclusiva del Master - che rendano più visibili e “riconosciuti” i nostri tecnici. La preparazione professionale deve avvalersi di un continuum di iniziative e solo l’università può essere la sede per gli approfondimenti culturali».
 Le materie affrontate durante le lezioni sono state suddivise in sei moduli dedicati all’epidemiologia e gestione ambientale, alla programmazione e il controllo dei processi produttivi, all’analisi organizzativa, gestione e sviluppo della risorsa umana, alla prevenzione basata sull’evidenza e alla ricerca e qualità nell’attività di prevenzione.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Aspiranti archeologi al lavoro, partito il progetto «Bubastis» 
 
PORTO TORRES. Dopo una lunga gestazione, ha finalmente visto la luce il progetto “Bubastis”, l’indagine di scavo archeologico nell’area delle terme Pallottino, all’interno del parco archeologico, nato dalla collaborazione tra le Università di Sassari e Cagliari, la Soprintendenza ai beni archeologici di Sassari e Nuoro e l’amministrazione comunale. Sotto un sole cocente, una trentina di giovani aspiranti archeologi - dieci provenienti da Cagliari, venti da Sassari, molti alla prima esperienza sul campo -, ha iniziato a prendere confidenza con quegli attrezzi visti finora, in gran parte dei casi, soltanto sui libri di testo. È stato un po’ come il primo giorno di scuola: un po’ di batticuore, la curiosità di conoscere colleghi provenienti da luoghi diversi, la voglia di cimentarsi in un’esperienza nuova e affascinante e di emozionarsi per il primo coccio recuperato. In realtà, lo scavo vero e proprio inizierà soltanto tra qualche giorno; per ora i ragazzi, sotto la guida dell’archeologo e professore universitario Gian Piero Pianu e di Emanuela Cicu - che ha anche lavorato alla stesura dell’accordo, definito dalla direttrice scientifica degli scavi Antonietta Boninu “un modello che altri hanno già chiesto di poter copiare” -, hanno iniziato i lavori preliminari, diserbando l’area e preparandola per il lavoro più specifico, completato il quale, come ribadito da Gian Piero Pianu, «sarà possibile visitare lo scavo accompagnati da studenti che faranno da Cicerone per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori e, contestualmente, vedere gli archeologi al lavoro sul campo».
 Emanuele Fancellu 

Questionnaire and social

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