Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 June 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA (ePOLIS)
 

 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
«Il nuovo campus? In viale La Plaia e in centro»
Il nuovo rettore boccia il piano di un residence per gli studenti a Sant'Elia
Prima uscita ufficiale per Giovanni Melis che ieri ha partecipato a un incontro promosso dall'Urban center
 
Campus nell'ex semoleria o studentato diffuso nella città vecchia? Giovanni Melis, prossimo rettore dell'Università di Cagliari, punta su tutti e due: «Sono d'accordo sia quando si parla della cittadella di viale La Plaia, sia con l'idea degli appartamenti nel centro storico, anche se quest'ultima possibilità è difficile da percorrere perché ha bisogno di un intervento congiunto, pubblico e privato». La prima uscita pubblica del neo-eletto, che da ottobre occuperà la poltrona più importante di palazzo Belgrano, tocca un nodo che fa discutere da anni Comune, Regione ed Ente regionale per il diritto allo studio. L'argomento non poteva essere diverso: Melis è intervenuto ieri al forum organizzato dall'Urban center, nella sala convegni della fondazione Siotto. Dove tre studenti di Scienze politiche e Architettura (Stefano Gregorini, Andrea Deidda e Andrea De Guio) hanno proposto il loro progetto-provocazione che prevede un campus a Sant'Elia, al posto del Betile o nell'area di fronte allo stadio. Un'idea che Melis liquida prima di entrare nel palazzo di via dei Genovesi con una battuta: «A Sant'Elia vedrei meglio un porto, non un campus».
CAMPUS DIFFUSO Anche perché il sessantesimo rettore ha già individuato quale potrebbe essere la novità su cui puntare: «Con il completamento del Policlinico di Monserrato si libereranno molti spazi in città. Bisognerà gestirli non con la logica dell'occupazione degli spazi, ma pensando che potrebbero essere una vetrina importante per la città». Primo tra tutti l'ospedale Civile: quando medici e pazienti andranno via dai padiglioni del San Giovanni di Dio, la destinazione della clinica potrebbe essere diversa da quella attuale. Melis vorrebbe accelerare sul progetto di viale La Plaia: «Ho sempre detto al presidente dell'Ersu che io al suo posto avrei cominciato a costruire. Per le varianti c'è tempo». Una provocazione, che però chiarisce la posizione del neo-magnifico. Una linea che trova d'accordo anche Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico («non c'è contraddizione tra studentato diffuso e una cittadella nell'ex semoleria»), intervenuto insieme all'assessore comunale dell'Urbanistica Gianni Campus al dibattito moderato da Aldo Vanini e Antonello Gregorini.
MICHELE RUFFI
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 33
Mastino a guardia dell'Ateneo
Il nuovo rettore è stato eletto al primo turno
Sassari. Vince il favorito: dopo quattro mandati consecutivi di Maida l'Università cambia guida
412 voti per l'ex prorettore e 287 per il suo avversario, il preside di Agraria, Pietro Luciano. Sarà il professore di Storia romana a succedere ai dodici anni di governo Maida. Una vittoria sul filo di lana.
 
Fumata bianca all'Università di Sassari. Attilio Mastino è rettore al primo colpo: 412 voti per l'ex prorettore e 287 per il suo avversario, il preside di Agraria, Pietro Luciano. Sarà il professore di Storia romana a succedere ai dodici anni consecutivi di governo targato Alessandro Maida. Una vittoria sofferta, arrivata sul filo di lana: per essere eletti alla prima votazione, infatti, era necessaria la maggioranza assoluta delle preferenze su 807 disponibili, ossia 404 schede a favore. In realtà gli aventi diritto di voto erano molti di più. Oltre ai 775 fra docenti, ricercatori, e rappresentanti degli studenti (quaranta), c'erano le preferenze dei 641 dipendenti inquadrati come personale tecnico-amministrativo, che però avevano un valore ponderato: venti voti valevano per uno.
Il trionfo di Mastino arriva alle 20 e 46: in un'aula magna stracolma di gente il presidente del seggio, Michele Comenale Pinto, legge l'ennesima scheda, «Mastino, 404». La sala scoppia in un applauso che fa tirare il fiato un po' a tutti e Attilio Mastino, seduto in prima fila, salta in piedi, esulta e viene travolto dagli abbracci. Una decina di file più indietro, Luciano applaude e sorride per nascondere la comprensibile amarezza. Lo spoglio riprende per chiudersi definitivamente quattro minuti più tardi: su 412 schede è scritto il nome di Attilio Mastino, su 287 quello di Pietro Luciano, 19 sono bianche e 5 nulle. Sul voto finale non sono riuscite a pesare le scelte del personale tecnico-amministrativo, per la prima volta chiamato in toto alle urne. Si è schierato in maniera schiacciante per Luciano, dandogli ben 322 preferenze contro le 165 di Mastino. Preferenze che per il voto ponderato (20 voti valevano 1) hanno portato 17 voti a Luciano e 9 a Mastino. Un aspetto rimarcato dallo stesso Attilio Mastino dal microfono dell'aula magna per il suo primo discorso da rettore dell'Università di Sassari: «Ho sudato freddo», esordisce, «devo dire che mi aspettavo di vincere, ma non mi aspettavo che il personale tecnico amministrativo votasse in questa maniera è questa la testimonianza di un'esigenza di cambiamento. Ci sono evidentemente delle criticità da risolvere subito». Serena e allo stesso tempo caustica l'analisi del voto da parte di Pietro Luciano: «Il voto degli amministrativi segnala che esiste un distacco profondo fra i vertici dell'Ateneo e il resto del personale. È stata una bella lotta, i migliori auguri al nuovo rettore, ma scrivetelo pure, io ho perso sfidando Maida».
VINCENZO GAROFALO
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 20
Palazzo Cugia. Spesi 2,5 milioni per sistemare il palazzo che fu della famiglia Carroz
Rinasce la dimora dei conti di Quirra
Conclusi i lavori di restauro realizzati dall'Università  
Un altro edificio storico restaurato in Castello. Palazzo Cugia, antica residenza dei conti di Quirra, è stato riaperto dopo la fine dei lavori
 
Dopo il Ghetto degli Ebrei e il Palazzo di Città, in Castello risorge un altro edificio storico: lo splendido Palazzo Cugia, tra le vie Genovesi e Santa Croce, affianco al Palazzo Siotto. Per riportarlo ai suoi antichi splendori sono stati spesi 2,5 milioni di euro, ma ne è valsa la pena perché d'ora in poi i cagliaritani e i turisti potranno riappropriarsi di uno dei tesori più preziosi dell'intera città. Una dimora cinquecentesca su tre livelli, 1.200 metri quadri di superficie, che si caratterizza per gli splendidi mosaici del primo piano e le finestre panoramiche che regalano una fantastica vista sul mare del Golfo degli Angeli. Ad illustrare le tappe del lungo e complicato intervento di restauro ci ha pensato ieri il quasi ex rettore dell'Università Pasquale Mistretta. «Ho sempre evitato i tagli del nastro», ha confessato, «ma stavolta ho voluto fare un'eccezione e non nascondo la mia grande emozione per la restituzione alla città di un bene così prezioso».
IL PALAZZO Dagli anni 70 l'ateneo è proprietario di trequarti dell'edificio (l'altro quarto appartiene alla famiglia Amat) e se la volontà di restaurarlo si manifestò subito, i lavori incominciarono solo dieci anni fa. «Siamo partiti dagli interni», spiega Mistretta, «abbiamo restaurato i muri, i pavimenti, il tetto e rifatto gli infissi usando legno di ciliegio, poi siamo passati alla fase più complicata: il recupero della facciata». Alcuni giorni fa i ponteggi che l'avvolgevano sono stati rimossi e oggi il palazzo può essere ammirato da tutti. «L'anno prossimo l'edificio sarà inserito nel circuito di Monumenti aperti», annuncia orgoglioso Mistretta, «ma si può già visitare senza pagare un biglietto. Basta semplicemente presentarsi all'ingresso e chiedere di poter fare un giro dentro. L'unico cruccio è che non abbiamo ancora realizzato una brochure illustrativa, ma la lacuna verrà colmata presto».
LA STORIA Il Palazzo Cugia è noto anche come Palazzo Nieddu o Palazzo dei Marchesi di Quirra. Fu infatti il Conte di Quirra Don Gioacchino Carroz Centelles ad abitarvi per primo dopo essersi trasferito dal Castello di San Michele, come dimostra lo stemma delle famiglie Carroz e Centelles che campeggia in un balcone. Nei primi dell'Ottocento, l'avvocato Pietro Nieddu divenne il proprietario dello stabile e incaricò l'architetto Gaetano Cima di modificare alcuni elementi del palazzo, tra cui la facciata. Successivamente furono numerosi i proprietari, fino ad arrivare alla famiglia Cugia, cui si deve l'ultimo nome dell'edificio.
PAOLO LOCHE

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
«Saprò stimolare e valorizzare» 
Parla il nuovo capo dell’ateneo cagliaritano 
Prima esigenza: riorganizzazione interna, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi 
di Roberto Paracchini
 
 CAGLIARI. Giovanni Melis è il sessantesimo rettore dell’università di Cagliari eletto giovedì della scorsa settimana con 738 preferenze. Succede all’urbanista Pasquale Mistretta.
 - Professore, come l’hanno accolta i suoi studenti?
 «Con un applauso, ma per le elezioni mi ero preso solo pochi giorni...».
 - La didattica è importante...
 «Determinante, assieme alla ricerca e al rapporto col territorio, sono gli elementi centrali dell’ateneo».
 - La campagna elettorale, come spesso capita nelle competizioni democratiche, è stata anche sfilacciata. Tra chi non l’ha votata c’è chi teme una resa dei conti.
 «Il confronto è un fatto democratico e chi non mi ha dato la preferenza, certamente, non è mio nemico. Dal primo novembre, quando mi insedierò, dovremo tutti lavorare assieme».
 - Durante la sua campagna elettorale, tra le altre cose, lei ha posto l’accento sull’importanza della gestione: che ruolo darà a questo aspetto?
 «La governance è determinante. Rispetto all’oggi diciamo che punterò a una struttura più articolata e partecipata. I problemi da affrontare sono molti e complessi. E il rettore deve essere soprattutto il coordinatore, la persona in grado di stimolare e valorizzare le capacità di tutti».
 - Ha accennato a problemi complessi: quali sono le priorità per l’università di Cagliari?
 «Direi che, innanzi tutto, bisogna riposizionare l’ateneo in rapporto al territorio».
 - Faccia un esempio?
 «È importante dare esecuzione al discorso della legge regionale sulla ricerca e continuità a questa stessa norma per il 2009».
 Qual è la posta in gioco?
 «Tra Cagliari e Sassari, i due atenei hanno presentato circa quattrocento progetti».
 - Molti studenti hanno protestato per il blocco dei pagamenti del «master and back», le borse di tudio regionali che permettono di andare all’estero per approfondimenti e specializzazioni.
 «I capitoli aperti con la Regione sono diversi e anche questo ne fa parte. Il rapporto col governo dell’isola è molto importante per entrambi gli atenei: per poter ridefinire un diverso ruolo dell’università sarda in relazione alla competizione nazionale».
 - Stava elencando le priorità dell’ateneo...
 «La riorganizzazione interna, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi».
 - Nei suoi studi sulla funzionalità amministrativa, lei da molto spazio anche alla trasparenza.
 «Per gli enti pubblici questa è un atto dovuto che permette di verificare l’uso delle risorse della collettività».
 - A proposito di trasparenza, nella facoltà di Economia ci sono anche altri due docenti che hanno il suo stesso cognome...
 «Sì, Andrea è mio figlio. Purtroppo non essendoci un codice etico, che io vorrei fare, c’è la possibilità di strumentalizzazioni e allusioni, mentre se vi fossero dei criteri di valutazione internazionalmente riconosciuti, il discorso sarebbe diverso. Ora il ministero sta predisponendo, finalmente dei requisiti minimi...».
 E per suo figlio?
 «Controlli il curriculum».
 Offerta formativa: l’ateneo ha un numero di fuori corso molto alto.
 «Sì, stando ai dati pubblicati dal Sole-24 ore siano a settantasettesimo posto su 87. E questo significa che bisognerà lavorare molto».
 - Su trentottomila studenti, circa dodicimila sono fuori sede. Eppure c’è un campus universitario (progettato dall’Ersu) che non viene realizzato: lei che dice?
 «Che si deve fare: per viale la Plaia vi sono due ipotesi, si scelga e lo si realizzi. Non credo che questo intervento sia antagonista ad altri che si vogliono realizzare: i fuori sede sono tanti».
 - Parliamo di ricerca.
 «È una delle priorità. Vanno valorizzati tutti i settori: l’eccellenza va rafforzata, ma anche chi è meno in grado di attrarre finanziamenti. In questa prospettiva l’Europa può dare una mano decisiva. Gli uffici dell’ateneo dovranno supportare i ricercatori, nella parte amministativa, per la preparazione dei progetti».
 La facoltà di Medicina, coi sui candidati, è stata la sua antagonista principale: quali gli interventi da da realizzare subito?
 «Bisognerà rafforzare il policlinico tramite l’accorpamento degli istituti clinici».
 
Pagina 9 - Sardegna
GIOVANNI MELIS
Un economista manager
 
Giovanni Melis, 63 anni, è professore di Economia aziendale nella facoltà di Economia. Dal 1993-94 al 1995-96 è stato preside della facoltà di Economia, incarico poi abbandonato per ricoprire quello di presidente della Banca Cis, dal 1996 al 2000. Tra le altre cose Melis è stato responsabile dell’Ersu (l’ente regionale per il diritto allo studio) ed è membro ordinario dell’Accademia di Economia aziendale e della direzione nazionale della Società italiana di storia della ragioneria. L’attenzione alla trasparenza amministrativa è sempre stato un suo interesse dominante: è coordinatore nazionale di un progetto di ricerca sulla «Chiarezza e rappresentazione veritiera dei bilanci degli Enti strumentali regionali e accountability».
 
5 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
Sassari, Mastino eletto rettore alla prima votazione 
Il docente di Storia romana ha subito ottenuto la maggioranza, unico avversario Pietro Luciano 
Succede ad Alessandro Maida alla testa dell’università negli ultimi dodici anni 
 
SASSARI. Attilio Mastino, docente di Storia romana, è il nuovo rettore dell’università di Sassari. E’ stato eletto alla prima votazione, superando la maggioranza assoluta richiesta di 404 voti e ottenendo 412 preferenze, contro le 287 del suo unico avversario, Pietro Luciano, preside di Agraria, che ha commentato polemicamente l’esito del voto. A Luciano è andata la maggioranza dei voti del personale tecnico-amministrativo. Mastino si insedierà il primo novembre prossimo e il suo mandato sarà triennale. Succede a Alessandro Maida, rettore per gli ultimi dodici anni.
 
Prima pagina - Cagliari
Università di Sassari, il nuovo rettore è Mastino 
 
SASSARI. Attilio Mastino, docente di Storia romana, è il nuovo rettore dell’università di Sassari, eletto alla prima votazione con la maggioranza assoluta. Unico avversario, Pietro Luciano, preside di Agraria.
 
Pagina 9 - Sardegna
Corsa per il rettore, vince Mastino 
Polemico lo sconfitto Luciano: «E’ Maida che ha avvelenato i pozzi» 
Nessuna sorpresa ma qualche brivido per il quorum 
di Pier Giorgio Pinna
 
 SASSARI. Qualche brivido, nessuna sorpresa: il nuovo rettore è Attilio Mastino. Ha ottenuto 412 voti su 806, 8 più del quorum necessario per l’elezione al primo turno.
 Professore di Storia romana a Lettere, 59 anni, per 11 prorettore, Mastino si è affermato dopo una campagna combattutissima, come a Sassari non succedeva da decenni. Il suo avversario nel duello, Pietro Luciano, si muoveva in una direttrice di netta discontinuità. Ha avuto 287 preferenze su 806. E a caldo ha dichiarato polemicamente: «Con il voto si dimostrato un distacco profondo tra vertici e personale, che chiede di essere considerato maggiormente. Tra i docenti invece è prevalsa una combinazione d’interessi consolidati che proseguono». Secondo Luciano, ha influito per lui negativamente una lettera del rettore uscente sulla «Nuova», in cui Alessandro Maida l’accusava di «avvelenare i pozzi». «Quel documento ha rotto la par condicio, è stato lui a inquinare i pozzi», ha detto.
 Lo sconfitto, 57 anni, preside di Agraria e docente di entomologia, ha saputo aggregare attorno al suo programma grandi consensi, evidenziando carenze e lacune nella gestione precedente. Negli ultimi tempi è cresciuta una consistente opposizione alle linee guida di questi anni, apparsa chiara appunto nell’orientamento manifestato dai tecnici e dagli amministrativi.
 Dal personale non docente Luciano ha ottenuto quasi il doppio delle preferenze date a Mastino: 322 (pari tuttavia a soli 17 voti nel peso ponderato previsto dai regolamenti d’ateneo per il rinnovo del rettore) contro 165 (nel rapporto previsto dalle norme elettorali - 20 a 1 - equivalenti a 9 voti). Un forte segnale di malessere, quindi, lanciato da chi si batte per un ateneo più aperto, meno legato ad alcune logiche considerate non condivisibili dagli avversari del rettore.
 Alta la partecipazione al voto: oltre il 90%. Lo spoglio delle schede è cominciato alle 19 e si è concluso dopo le 20.30. Nell’aula magna centrale l’hanno seguito oltre duecento tra professori, ricercatori, impiegati. Dopo un iniziale testa a testa e dopo qualche momento di suspense legato alla possibilità del mancato raggiungimento del quorum alla prima votazione, tantissimi applausi e tifo da stadio per Mastino. Onore delle armi degli avversari e comunque congratulazioni da parte di numerosissimi docenti per lo sconfitto, che sportivamente è andato subito a stringere la mano al vincitore. «È stata una bella lotta, ma ho combattuto contro una corazzata», ha dichiarato Luciano, così come Mastino arrivato in sala pochi minuti prima della fine dello spoglio. «Continuerò nel mio impegno per riformare l’ateneo, per favorire i giovani e la ricerca - ha sostenuto ancora - Ringrazio tutti coloro che mi hanno voluto sostenere».
 Dopo quattro mandati consecutivi di Maida, l’ateneo sassarese in novembre cambierà dunque guida. «Sono contento del risultato: premia un docente che ha lavorato molto al servizio della nostra università nell’interesse di tutti», ha commentato il rettore uscente, dopo essersi complimentato in aula magna con Attilio Mastino abbracciandolo a lungo. «E sono particolarmente contento che una figura di primo piano per l’ateneo sia espressione di una facoltà umanistica di recente costituzione come Lettere», ha concluso.
 
Pagina 9 - Sardegna
IL TRIONFATORE 
«Risolverò le criticità» 
 
«È stata una campagna elettorale che mi ha arricchito: terrò conto delle indicazioni arrivate da tutti, anche da chi non mi ha appoggiato ma ha suggerito proposte e riforme valide: tutto nell’interesse della cultura, della ricerca e della nostra università». Così Attilio Mastino dopo l’elezione.
 «Dai miei calcoli mi aspettavo subito questa vittoria - ha poi commentato - Sono tuttavia rimasto sorpreso dal voto dei tecnici e degli amministrativi, che mi hanno fatto sudare freddo. Il loro orientamento indica comunque un forte disagio e la voglia di cambiare, l’esigenza di essere sempre più efficienti e vicini a tutto il personale. Assicuro sin d’ora che m’impegnerò per risolvere al più presto queste e altre criticità». (pgp)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
La reggia di Palazzo Cugia 
Restaurato, sarà sede della facoltà di Architettura 
 
CAGLIARI. Milleduecento metri quadri di splendore seicentesco. Una vista sul golfo degli Angeli che da sempre lascia a bocca aperta ricercatori e studenti provenienti d’oltre Tirreno. Da ieri Palazzo Cugia, in via Santa Croce, fa di nuovo parte del patrimonio artistico cagliaritano. È stato restaurato dall’università, con due milioni e mezzo di euro spesi in poco più di un decennio.
 È stato restyling attento e curato nei dettagli: soffitti a volta, porte e arredi in castagno, pietre e mosaici originali, balconcini e ringhiere in ferro battuto, caminetti dai profili in granito e marmo, per un’oasi storica che ospiterà la facoltà di architettura. Nei saloni principali sono state realizzate l’aula magna, una sala conferenze e la biblioteca, dice il preside Carlo Aymerich. Attualmente l’edificio ospita la direzione ricerca scientifica, l’internazionalizzazione e l’area Erasmus, che saranno trasferiti all’ex clinica Aresu.
 Palazzo Cugia è un eccellente esempio di storia. «Lo si può già visitare - dice il rettore Pasquale Mistretta - e dalla prossima edizione farà parte della storica manifestazione Monumenti aperti».
 Per tre quarti la proprietà del palazzo è dell’università, per un quarto di Paolo Amat di San Filippo. «In questi anni - ha detto Vanna Ledda, pro rettore per l’internazionalizzazione - i tanti docenti stranieri in missione da noi non si capacitavano di come un bene di così alto pregio non ospitasse lezioni, uffici, work shop, seminari e altre attività universitarie».
7 – Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 23
L’esordio del neo-Rettore: tempi rapidi per il campus
Università. All’inaugurazione dell’urban center Melis chiede: “Ora passiamo ai fatti”
Ennio Neri
 
«Mille posti letto non possono aspettare». Come esordio non c'è male. Giovanni Melis, prossimo Rettore (entra in carica ad ottobre) si presenta alla prima uscita pubblica e chiede al Comune tempi rapidi per l'approvazione del campus per studenti in viale La Playa. Forse già sapeva che la giunta nella seduta di ieri aveva prorogato per 5 anni l'accordo sullo studentato all'ex Sem. Il progetto sarà rivisto, ridimensionato e riproposto all'aula. Nessuna speranza per il trasferimento degli studenti a Sant'Elia.
E’ l’acuto che ha animato, a palazzo Siotto in Castello, l'inaugurazione dell'urban center, voluto da Antonello Gregorini. Tema del dibattito: la città e l'Università. Apre i lavori il progettista Aldo Vanini. «I grandi progetti per la città vengono decisi in ambiti ristretti arrivano alla città in fase già avanzata», spiega il tecnico, «dopodiché si attende il parere della posizione politica di riferimento e il dibattito si confonde con le logiche di schieramento». Dopo Vanini gli studenti presentano l'esito del sondaggio su sondaggio effettuato su Facebook sull'offerta universitaria.
Segue il dibattito. L'assessore all'Urbanistica Gianni Campus ha dato all'Università il ruolo di «antidoto al sottosviluppo ». Gli ha replicato il presidente della circoscrizione del centro storico Gianfranco Carboni: «si lanciano sempre slogan, ma i progetti non si fanno mai», accusa, «e tutto mentre 2200 studenti aventi diritto hanno difficoltà a studiare. Ci aspettiamo», conclude, «azioni concrete».
Infine parola al Rettore in pectore. «Penso che il campus integrato e quello diffuso possano benissimo integrarsi », chiarisce Giovanni Melis, «quando il polo di Monserrato sarà completato avremo tante strutture in centro da dismettere. Puntiamo alla crescita del patrimonio culturale dell'Ateneo e siamo pronti a confronteremo con l'amministrazione ». E dopo aver parlato del ruolo del patrimonio culturale dell'Università anche in chiave turistica, Melis ha tirato le orecchie al Comune. «Sono d'accordo con il presidente della circoscrizione », aggiunge, «occorre passare ai fatti. Non si possono dilazionare i tempi per dare 1000 posti letto il tempo è molto importante. Se io fossi stato al posto del presidente dell'Ersu avrei già scavato e le varianti le avrei definite in un secondo momento».
 
8 – Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 23
Castello
Mistretta inaugura Palazzo Cugia
 
Gli uffici amministrativi, una biblioteca e la presidenza della facoltà di Architettura saranno trasferiti a Palazzo Cugia. L'edificio del Cinquecento è stato inaugurato ieri dal Magnifico Rettore, Pasquale Mistretta. «Quando ho visto che toglievano l’ultimo ponteggio, ho pensato che fosse opportuno segnalare il restauro alla città».
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie