Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 June 2009
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati  articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 44 - Cultura
«Intitoliamo l'Università ad Arquer»
La proposta al convegno cagliaritano di giovedì sul giurista arso dall'Inquisizione
   
«Meglio morire che mentire, questo ho imparato dal nostro Signore Gesù Cristo». È con queste parole che, dopo un processo di sette anni e varie torture, il giurista cagliaritano Sigismondo Arquer salì sul rogo della Sacra Inquisizione. La condanna per eresia, secondo gli storici, mascherava una congiura dei nobili sardi disturbati dal rifiuto dell'avvocato fiscale, nominato dal re spagnolo a controllo dell'Isola, di adeguarsi ai loro giochi di potere. Giovedì alle 17, nella stessa ora e nello stesso giorno in cui nel 1571 Arquer arse vivo a Toledo, la sala settecentesca della biblioteca universitaria di Cagliari ospiterà una tavola rotonda per ricordarlo, proponendo, nel giorno dell'elezione del rettorato, che l'ateneo cagliaritano sia intitolato a suo nome. «Rievocare la figura di questo personaggio dall'incredibile spessore culturale nobilita tutti i sardi, dimenticandolo, invece, compiamo un delitto maggiore dello stesso rogo», spiega Riccardo Laria, organizzatore dell'evento e autore della pièce, in scena alle 21 al Teatro civico, che concluderà la giornata di studio rievocando la vita di Arquer. A ricordarlo, dopo la presentazione di Riccardo Laria ed Ester Gessa, direttrice della biblioteca universitaria, il teologo Salvatore Loi, autore di “Un innocente sul rogo dell'Inquisizione”, Giulio Angioni, docente di antropologia e autore di “Le fiamme di Toledo”, Giampaolo Marchi, docente della facoltà di ingegneria e autore di “Ecce Insula”, e Andrea Pubusa, docente della facoltà di giurisprudenza di Cagliari. Noto impropriamente come autore della famosa carta cinquecentesca di Cagliari con i suoi quattro rioni ben distinti, il giurista teologo fu autore di “Sardiniae brevis historia et descriptio”, la prima sistematica trattazione storico-geografica e sociale della Sardegna che gli venne commissionata dal cartografo tedesco Sebatian Münster per la sezione sull'Isola nel suo compendio “Cosmographia universalis”. E fu proprio la collaborazione col luterano Münster, unita alla sua descrizione di corruzione e ignoranza del clero sardo, a giustificarne la condanna a morte per eresia.
CRISTINA MUNTONI
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cronaca di Cagliari
«La squadra di governo? Dopo il voto»
I tre candidati al dopo Mistretta affilano le armi per la sfida decisiva  
I candidati si confrontano su accordi elettorali, pro rettori, priorità e richieste inoltrate dalle undici facoltà
Università. Giovedì si torna alle urne per l'elezione del rettore: in corsa Del Zompo, Faa e Melis
 
Giovedì l'Università tornerà alle urne per scegliere il nuovo rettore. L'elettorato (1510 gli aventi diritto) dovrà votare per uno dei tre candidati rimasti in corsa: Maria Del Zompo (docente di Farmacologia), Gavino Faa (Anatomia patologica) e Giovannino Melis (Economia aziendale). Come per il primo turno, per vincere la sfida “a tre”, servirà la maggioranza assoluta dei votanti. Altrimenti i due docenti più votati andranno al ballottaggio fissato per giovedì 11 giugno. In vista della competizione di giovedì i tre candidati si confrontano su alcuni temi: la squadra di governo che hanno in mente, le priorità nei primi giorni da rettore e le richieste arrivate dalle facoltà.
In caso diventasse rettore quale sarebbe la sua squadra di governo?
Del Zompo: «Sarà composta da figure di elevata professionalità, competenza e alto profilo etico. Per rispetto verso gli altri candidati e l'elettorato sarà scelta solo a esito acquisito. Ho delle idee ma non voglio darle ancora un volto. Comunque ci saranno al massimo cinque pro rettori. La novità sarà quella della delega alla gestione economica».
Faa: «Posso anticipare alcune deleghe che verranno assegnate. Ci sarà l'incarico per la ricerca e sarà dato a un ricercatore di alto livello. Una delega sarà quella per i rapporti con la Regione: con gli assessori alla Cultura, alla Programmazione e alla Sanità si potrà dialogare in modo costruttivo. I delegati saranno scelti per la loro qualità, moralità ed etica. Una cosa è certa: non ci sarà spazio per il nepotismo».
Melis: «La squadra si forma con la condivisone del programma per il rilancio dell'Ateneo. La collaborazione di colleghi autorevoli e rappresentativi delle diverse realtà accademiche è indispensabile per tener conto delle specificità nelle politiche della ricerca, della didattica e della funzione di servizio al territorio. Sono le attività esterne che qualificano la capacità operativa e la competitività dell'Ateneo. Nel rispetto della distinzione dei ruoli, competerà alla dirigenza realizzare con efficienza ed efficacia i processi amministrativi».
Chi sarà il suo vicario?
Del Zompo: «Il rettore vicario deve essere di estrema fiducia. Deve affiancarmi, sostituirmi ed essere in piena sintonia con il progetto di governo. Dovrà però essere anche la mia coscienza critica. Un nome non c'è ancora».
Faa: «Non so ancora chi sarà. Non posso nascondere che ci sono diverse persone che possono ambire a questa carica. Posso dire tranquillamente di non aver fatto nessuna promessa».
Melis: «Prevedo una squadra di pro rettori che deve rappresentare l'intero Ateneo. Dopo anni di immobilismo nel vertice, occorre considerare che la natura dei problemi da fronteggiare potrà essere valutata meglio con la stesura del programma operativo».
Nel prossimo bilancio avrà tre euro in più da spendere. Per cosa?
Del Zompo: «Se fossero realmente tre euro comprerei al discount una cassetta di bottiglie d'acqua. Porterei studenti e colleghi sulla terrazza del bastione per discutere come riuscire a trovare il modo per premiare il merito e rendere migliore l'Ateneo. Un investimento che darà i suoi frutti».
Faa: «Servizi agli studenti. Ho visto la mensa di via Premuda: se mia figlia dovesse andare li non sarei tranquillo. Stesso discorso per chi frequenta il polo economico-giuridico: in viale Sant'Ignazio i pericoli non mancano. C'è poi il problema dei trasporti. E poi non riesco a credere che le biblioteche debbano chiudere alle 18».
Melis: «Cerco di farli diventare quattro, investendoli per migliorare i risultati nella didattica e nella ricerca al fine di evitare un ridimensionamento del finanziamento ministeriale. Altrimenti, si rischia di non poter sostenere in modo adeguato i servizi agli studenti e l'attività di ricerca, né poter riconoscere il merito di tanti che operano nella docenza e nel personale tecnico amministrativo».
È una campagna elettorale faticosa. Quali sono le richieste che le fanno dalle facoltà?
Del Zompo: «Mi si chiede coerenza, organizzazione, trasparenza degli atti, comunicazione con l'esterno e più collaborazione e incontri al nostro interno. Inoltre tutti ambiscono alla crescita culturale nella nostra Isola ed nella nostra Università per evitare che finisca tra gli atenei di serie “B”. Il sogno è che docenti, personale amministrativo e studenti possano essere orgogliosi della loro Università».
Faa: «Mi chiedono di ascoltare. Tutti vogliono il dialogo. Dagli amministrativi ai bibliotecari, dai docenti ai ricercatori fino agli studenti. Troppe volte è mancata la comunicazione tra docenti e la loro facoltà, tra le facoltà e l'amministrazione centrale. Dedicherò i primi mesi di rettorato ad andare in giro per aprire nuovi canali di confronto e collegamento».
Melis: «Più attenzione alla ricerca e alla funzionalità dei laboratori, più efficienza nell'amministrazione, più servizi per la didattica per ridurre i fuori corso. Non minore importanza hanno avuto i timori sugli oneri relativi al completamento del policlinico e la proposta di realizzare il campus urbano. Sono richieste che condivido e, se eletto, mi impegno a soddisfare».
MATTEO VERCELLI

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Brevi
UNIVERSITÀ
Il Gioco unico
 
 CAGLIARI. La manifestazione «Il Gioco Unico 3», integrazione tra le famiglie cagliaritane e quelle delle altre etnie, è stata un successo. Perfetta e appassionata, sabato nel parco di Monte Claro, l’organizzazione degli studenti della facoltà di Scienza della formazione e il gruppo Unicamente, in collaborazione con docenti e ricercatori del corso di laurea in Scienze della formazione primaria.

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