Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 May 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cronaca di Cagliari
In vista del prossimo turno elettorale partono le manovre nel polo economico-giuridico e di Medicina
Università, dopo il voto è caccia alle alleanze
Per il nuovo rettore potrebbero essere decisivi i 240 consensi di Paci  
Gli scenari possibili all'indomani delle votazioni per eleggere il rettore dell'Ateneo di Cagliari
 
Il primo test elettorale del dopo-Mistretta riesce a scompigliare le carte, mandando all'aria i piani di una parte dell'elettorato, costretto a rivedere i suoi calcoli. Il verdetto dell'urna, che in questa prima manche ha assegnato la vittoria alla farmacologa Maria Del Zompo, unica donna candidata-rettore, è la sorpresa di questa competizione elettorale molto seguita (ha votato l'87% dei 1510 elettori) e che segnerà la svolta nell'Ateneo cagliaritano, dopo i 18 anni dell'invincibile Pasquale Mistretta.
PROSPETTIVE E all'indomani del voto l'Università si interroga sui possibili scenari che potrebbero affacciarsi all'orizzonte della seconda tornata elettorale, il 4 giugno. Non è ancora ufficiale ma è probabile che al prossimo turno corrano in tre, i tre più votati, due candidati di Medicina (oltre alla Del Zompo, l'anatomopatologo Gavino Faa) e uno del polo economico-giuridico, il docente di Economia aziendale Giovanni Melis. Vengono considerati fuori gioco gli altri due candidati del primo turno, l'ex preside di Scienze politiche Raffaele Paci e l'economista ex presidente del Banco di Sardegna Antonio Sassu (81voti), che però congela, giudicandola «prematura», ogni previsione sul suo conto. Più deciso a gettare la spugna sembra Paci che la prossima settimana farà conoscere le sue condizioni, molto attese anche perché la sua uscita di scena vale ben 240 voti. La partita è apertissima e si accettano scommesse: su chi saranno dirottati i voti di Paci e Sassu? Resteranno all'interno delle loro facoltà oppure prenderanno il volo verso l'altra sponda? Il polo economico-giuridico può ancora farcela con i 587 voti dei suoi tre candidati o si arrenderà alla forza indiscutibile di Medicina che complessivamente si assicura 690 consensi? E ancora: chi dei due medici, alla fine, si tirerà indietro?
IL VOTO Il day-after delle votazioni è stato un giorno di analisi per il popolo universitario: docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo si sono riuniti, ognuno per proprio conto, per dare una prima lettura ai dati, già convalidati dalla commissione elettorale e ora in attesa del sigillo dell'ufficialità del decano Giovanni Duni. Interessante la distribuzione dei voti tra i quattro seggi. Risulta che la Del Zompo è la più votata in ben tre sedi, alla Cittadella di Monserrato (146 preferenze contro le 134 di Faa e le 52 di Melis), in Ingegneria (104 consensi contro i 101 di Faa e gli 89 di Melis) e alla Clinica Aresu-Lingue e Letteratura straniera (78 voti contro i 71 di Faa e i 38 di Melis). L'ex preside di Medicina riesce a guadagnarsi il secondo posto nella classifica generale dell'urna, rastrellando i 341 suffragi prevalentemente da Monserrato e Ingegneria. Melis, d'altro canto, batte tutti all'Orto botanico con 87 preferenze, seguito da Paci (62) - che però riesce a fare meglio in piazza D'Armi con 84 votanti - e Sassu (41) che in questa sede ottiene il miglior risultato.
I SINDACATI «La novità è la Del Zompo - osserva Pino Calledda della Cgil - è chiaro che su di lei sono convogliati molti voti sia degli studenti che dei tecnici e amministrativi dell'Ateneo: segno che la gente ha apprezzato la candidatura femminile, la prima volta che accade. Ancora una volta la facoltà di Medicina dimostra di sapere incanalare il voto dei propri elettori, ora tutto dipende dalle scelte che farà il polo economico-giuridico e dalle sue capacità di mettere d'accordo il proprio bacino elettorale. Ritengo comunque che la differenza la faranno gli studenti e il personale: sono un blocco di 300 voti, gente che andrà a votare perché vive in città, a differenza di molti docenti che, essendo di fuori, potrebbero disertare le prossime urne». Anche la Cisl dà la sua lettura del voto: «Ci sono due medici in campo - sottolinea Tomaso Demontis - la sfida diventerà interessante se i voti del polo economico-politico-giuridico si uniranno. Gli elettori non hanno apprezzato tre candidature, quindi questo è il momento per trovare un accordo su un unico candidato. Ma la partita è apertissima». Anche Ivana Locci, della Uil, dice che «starò a vedere cosa succede: il polo si compatta o ciascun candidato deciderà per sé, dando il sostegno a uno dei due medici? È certo che non ci hanno azzeccato: davano Faa per vincente e invece dall'urna spunta, seppure con un minimo scarto di voti, la Del Zompo a cui le previsioni attribuivano un terzo posto. Vediamo cosa faranno Paci e Sassu ma credo che il polo abbia ancora una speranza e che non se la lasci sfuggire».
I CANDIDATI Raffaele Paci era uno dei papabili: eppure si è classificato al penultimo posto con 240 consensi. «Un risultato inferiore rispetto a quello atteso - è il suo commento - ne prendo atto e nei prossimi giorni comunicherò le mie decisioni e condizioni». I bene informati ipotizzano un accordo tra il docente di Scienze politiche (pro-rettore?) e la Del Zompo. Non sarebbe casuale, dicono, l'incontro di ieri a Cagliari tra i loro due “portavoce”, Francesco Pigliaru e Michela Morelli. Dunque le manovre potrebbero essere già in corso. La delusione di Paci traspare dalle sue parole, nonostante ci tenga a sottolineare la democraticità del voto. «Nell'Università non ci sono schieramenti di aree e tra poli: il voto è trasversale e libero, ognuno pensa con la sua testa. Io ho fatto una campagna elettorale molto chiara e rigorosa, forzando la mia analisi senza concessioni. Forse questo atteggiamento ha spaventato l'Ateneo». Tutto dunque può accadere. A sentire Melis, che con le sue 266 preferenze è il più votato del polo di viale Fra Ignazio, «ci ha penalizzato la divisione: dovremmo metterci tutti insieme, perché questo ci chiedono gli elettori». Sarà interessante anche conoscere le mosse di Sassu sui suoi 81 voti, non sono tantissimi ma possono diventare decisivi in vista di una futura alleanza. «Prendo atto del risultato, inaspettato pur in una campagna elettorale corretta», dice l'economista di Scienze politiche, che corregge chi dà per scontata la sua esclusione alla prossima tornata. Il testa a testa è ora fra Del Zompo e Faa. L'una non parla dell'altro ma si sarebbero congratulati a vicenda con una telefonata. «È andata bene, si intravede una sorta di pareggio, ora inizia la vera campagna elettorale», dice Faa. E anche la Del Zompo è già al lavoro, perché «ho voglia di confrontarmi e questo risultato è un viatico beneaugurante. C'è un consenso diffuso sia a livello di poli che sul programma e sulla voglia di cambiare». Dal canto loro, gli studenti non si sbilanciano ancora: ma anche loro, prima del 4 giugno, dovranno dare qualche indicazione di voto ai 194 grandi elettori che li rappresentano.
CARLA RAGGIO

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Il giorno dopo caccia a chi ha votato chi 
Del Zompo: «Cercherò di non deludere» Faa: «Ho ricevuto consensi da tutti» 
È finita l’era delle indicazioni di voto ufficiali 
di Alessandra Sallemi 
 
CAGLIARI. Le elezioni del rettore di Cagliari non sono figlie di patti tra facoltà e forse neppure tra gruppi organizzati. Dalle analisi del voto emergono trasversalità inedite, frutto di una campagna elettorale vera dove ciascun candidato s’è andato a cercare i voti. Per l’ex preside di Medicina Faa non ci sono state rendite di posizione, per l’ex avversario di Mistretta, Giovanni Melis, non è bastato aver sfidato dopo un paio di mandati il rettore autodestinato a 20 anni di regno. Sono i commenti del giorno dopo di un’elezione con un’affluenza record: già questa segno di cambiamento.
 Ricapitolando: Del Zompo ha ricevuto più voti, 349, segue Faa con 341, Melis 266, Paci 240 e Sassu 81. Entusiaste le dichiarazioni dei più votati. Maria Del Zompo: «Sono felice per il risultato che viene fuori da colleghi e studenti, persone che hanno visto nella mia figura un segno di rinnovamento, cercherò di non deluderle. Per me è importante capire quali sono le necessità e lavorare assieme ai colleghi: avrò bisogno di loro». Gavino Faa: «Per me è un esito molto positivo, dall’analisi del voto emerge che ho ricevuto consensi da tutti. Sono stato molto votato a Ingegneria, è una facoltà di cui mi sono innamorato, girando per dipartimenti ho incontrato personalità notevoli». Si parla di un accordo Medicina-Ingegneria per votare Faa: «No, queste sono state elezioni diverse, in senso positivo, sono caduti gli steccati tra facoltà, per la prima volta ci sono stati candidati e programmi sui quali andarsi a cercare il voto. Io ho cercato voti nella mia facoltà come in tutte le altre». Un preside uscente è facilitato: «La mia concorrente in facoltà è un prorettore uscente: i voti si cercano da zero, era la mia idea, e si è rivelata giusta». Un peso nelle votazioni l’ha avuto l’uscente Mistretta: «No, Mistretta è stato al di fuori di questa competizione». Dunque, tutti voti genuini, secondo Faa, arrivati sul consenso al programma. Lui parla per sé, naturalmente, ma è la novità di questa elezione dove per la prima volta non è successo che intere facoltà o singoli dipartimenti si esprimessero ufficialmente per un candidato e dopo che dietro c’era stato un lavorìo di incontri a base di numero di borse per ricercatori e patteggiamenti del genere. Forse qualche accordo c’è stato, ma personale tra candidato e docente col suo piccolo seguito. Un’altra grande novità, segno di una libertà finora sconosciuta, sono i candidati di stesse facoltà o di stessi «poli»: Del Zompo e Faa, Sassu e Melis con Paci. Melis non era nuovo alla competizione per diventare rettore: fu un’alternativa a Mistretta, aveva già preso le misure alle sue possibilità, contava su circa 400 voti. Probabilmente ci sarebbero stati quasi tutti senza la novità Del Zompo, che dall’analisi del voto è risultata votata un po’ da tutti, con una certa preferenza, oltre che dalla sua Medicina, anche da parte di facoltà come Scienze biologiche e Farmacia, attratte dal grande tema della ricerca e meno dal contenimento dei costi: certo necessario, ma da affidare a un buon direttore generale e non alla missione prima del rettore di prossima elezione. Il timore di tutta l’università di Cagliari è di sparire dagli scenari formativi di qualità: la concorrenza di altri atenei è formidabile, è stata convincente la proposta di chi ha già in testa un’organizzazione per moltiplicare la ricerca, drenare finanziamenti già destinati all’università sarda e non intercettati. Il punto è: quanti altri voti possono pensare di aggiungere a quelli già ricevuti i candidati del 21 maggio. La grande affluenza è già stata segnalata come un record, ma la forza di questa competizione potrebbe migliorarla ancora. La differenza la prossima volta, il 4 giugno, la faranno i gruppi di riferimento di Ingegneria e il polo giuridico-economico. Sul sito dell’università c’era solo un generico ringraziamento di Faa, da Melis e da Paci nessuna espressione di volontà. Cosa faranno? Un’astensione di Sassu sembra nelle cose, un’alleanza tra Melis e Paci non è da escludere, ma soltanto sulla carta. Sono elezioni vere, spazio alla sorpresa.
 
 

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