Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 May 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Italiani divisi, contrapposti e privi di buon senso, editoriale di Giuseppe Marci
 
LA NUOVA SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Gli italiani e la cultura
Divisi, contrapposti e privi di buon senso
di Giuseppe Marci
 
Come ci piace, tutti quanti insieme, partecipare al gran clamore mediatico che si accende e si spegne senza aver contribuito a chiarire la natura dei problemi e aver prospettato soluzioni. Prendete i fiumi di parole spesi sino a qualche giorno fa sul 25 aprile: trascorsi più di sessanta anni, non riusciamo ancora ad affrontare la ricorrenza con un atteggiamento appropriato.
Ha detto Massimo Cacciari: «Questo è un Paese incapace di ricordare come si deve, in modo storico, razionale, analitico. Ed è un Paese incapace di dimenticare, che è la cosa peggiore del mondo. Non sa né ricordare né dimenticare...».
Sembra un paradosso, dire che non sappiamo fare due cose opposte; in realtà Cacciari ha ragione quando indica una via di salvezza nella capacità di ricordare «in modo storico, razionale, analitico», cioè conservando i documenti, sottoponendoli al vaglio dello studio, offrendoli alla conoscenza di tutti. La qual cosa, se riflettiamo, può aiutarci a "dimenticare" non i fatti in sé ma l’universo di sentimenti contrastanti, di interpretazioni e di odi che li hanno accompagnati nel loro svolgimento. Può aiutare a far sì che ci perdoniamo. L’un l’altro.
Pochi forse se ne sono accorti, ma negli stessi giorni in cui su tutto ciò era dibattuto con la nostra consueta e irriducibile animosità nazionale, una notizia è apparsa timidamente per essere subito dimenticata: la Fondazione "Ugo Spirito" di Roma è stata sfrattata dalla sua sede. Si tratta di un archivio importante per la storia della destra politica nell’Italia repubblicana: 60.000 volumi posseduti, altri 30.000 in arrivo, quaranta fondi archivistici, molti progetti di ricerca avviati. Il Presidente della Fondazione, lo storico Giuseppe Parlato, propone quello che ciascuno studioso auspicherebbe: «Forse l’ideale sarebbe individuare uno stabile dove ospitare contemporaneamente diverse fondazioni culturali, anche allo scopo di realizzare utili sinergie». Se il nostro Paese fosse dotato di buon senso, dovremmo convenire. Ma il buon senso è una merce rara, tra noi. Non troviamo locali e finanziamenti, non coordiniamo le ricerche che Università e fondazioni svolgono studiando la composita storia dell’Italia e il millenario travaglio che ci ha portati a essere, come siamo, divisi e contrapposti su ogni cosa. Preferiamo vivere in una beata ignoranza, dimentichi di tutto fuorché dell’ostilità che ci divide. È una constatazione, non un giudizio, dalla quale un’altra inevitabilmente discende: le energie sprecate in questa contrapposizione nella quale quotidianamente ci misuriamo hanno un costo di molto superiore a quello che dovremmo affrontare se volessimo finanziare in maniera adeguata gli studi, realizzando le "utili sinergie" auspicate da Parlato.
Ne verrebbe un gran contributo per la politica d’oggi e per la celebrazione, l’anno prossimo, di un 25 aprile più vero. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
I punti di vista di Faa, Del Zompo, Melis, Paci e Sassu sulle questioni “calde” dell’Ateneo cagliaritano
«Ecco come vorremmo la nostra Università»
A confronto i 5 candidati per la carica di Magnifico a Palazzo Belgrano
Iniziamo oggi un forum con i 5 aspiranti in corsa per il rettorato nelle elezioni del 21 maggio a Cagliari.
Per i cinque candidati-rettori prima serie di domande inoltrate dai docenti universitari. Ne seguiranno altre, di professori, studenti, amministrativi e sindacati
 
La sua candidatura è espressione di uno schieramento politico?
Maria Del Zompo: «Assolutamente no, anche se il candidato è prima di tutto un cittadino con i propri orientamenti politici. I colleghi valuteranno soprattutto lo spessore culturale e la chiarezza degli obiettivi di governo».
Faa: «La mia candidatura esprime un ampio movimento unito da alcuni comuni denominatori: l’attaccamento alla nostra terra e all’istituzione universitaria, l’entusiasmo per la ricerca, la passione per la didattica, l’ambizione di far entrare l’ateneo nel circuito europeo. L’amore per la ricerca e la didattica non possono essere né di destra né di sinistra».
Giovanni Melis: «La mia candidatura è espressione di tanti colleghi che hanno come orientamento comune la volontà di innovare la gestione dell’Ateneo. Il rettore rappresenta un’istituzione che opera con autonomia decisionale».
Raffaele Paci: «Uno dei principi irrinunciabili dell’Università è la assoluta autonomia dagli schieramenti politici e il rettore ne deve essere il massimo garante. L’Università deve dialogare con le istituzioni a prescindere dal loro colore politico».
Antonio Sassu: «La mia candidatura deriva dalla sensibilità che ho per i problemi della comunità universitaria e dall’esperienza acquisita dentro e fuori l’Università. Il rettore, qualunque sia la sua formazione culturale e l’ideologia, non risponde ad alcun partito politico».
Taglio dei fondi statali: dove risparmiare e concentrare le risorse?
Del Zompo: «Dobbiamo migliorare gli spazi per la ricerca e la didattica, la manutenzione e sicurezza degli immobili, la premialità e le progressioni di carriera legate al merito in tutti i settori. Dobbiamo mettere i Dipartimenti nelle condizioni migliori per fare ricerca e ridurre gli sprechi, per esempio con l’energia pulita a Monserrato e negli edifici cittadini».
Faa: «I risparmi deriveranno dalla contrazione del numero dei corsi di laurea imposta dal ministero. Poi, va attuato un progetto per sfruttare l’energia solare e ridurre le spese telefoniche. Le risorse vanno concentrate sulle politiche per i giovani, su sviluppo e premialità della ricerca, elevazione della didattica, creazione di scuole di dottorato di alto livello».
Melis: «Migliorare la funzionalità amministrativa razionalizza l’uso delle risorse e consente di aumentare la capacità competitiva per ottenere fondi ministeriali, comunitari e regionali necessari per potenziare la ricerca, la didattica e gli organici».
Paci: «Dobbiamo continuare a chiedere che lo Stato finanzi in modo adeguato l’Università pubblica. Allo stesso tempo è necessario eliminare le inefficienze interne liberando così risorse da destinare innanzitutto alla ricerca scientifica, ai servizi e alla didattica».
Sassu: «Credo che le risorse debbano essere spese per la didattica e la ricerca, per rendere più efficiente la qualità dei servizi agli studenti. Le sacche di inefficienza possono trovarsi in varie parti dell’Università».
Tasse: che succederà?
Del Zompo: «Aumenteranno i controlli sulle dichiarazioni non veritiere: chi deve pagare le tasse le pagherà completamente. In una regione come la nostra, il diritto allo studio non può gravare esclusivamente sulle famiglie e sull’Ateneo. Il dialogo con le forze politiche sarà cruciale».
Faa: «Il nostro ateneo è strumento fondamentale nello sviluppo del sistema Sardegna. È al servizio delle famiglie sarde e dei loro figli. Ma non si può pensare di far ricadere sulle loro spalle le carenze di fondi. Sono contrario a qualsiasi aumento delle tasse».
Melis: «L’Ateneo non può ignorare la crisi economica e sociale. Sugli aspetti critici del sistema economico e sociale e sui vincoli dell’insularità occorrerà ragionare con l’amministrazione regionale per definire un progetto organico per rafforzare gli Atenei sardi».
Paci: «L’aumento delle tasse per me non è una priorità ma neanche un tabù. Innanzitutto dobbiamo diventare più efficienti e credibili; poi si potrà affrontare insieme agli studenti il problema delle tasse per garantire il diritto allo studio e un servizio di alta qualità».
Sassu: «Le tasse non hanno mai risolto i problemi dell’Università. Servono per selezionare la clientela o il pubblico. Però sono entrate importanti e in qualche modo bisogna compensarle. Questo si può ottenere eliminando il problema dei fuori corso o, comunque, attenuandolo. Allora un diritto allo studio più avanzato possono migliorare la performance dello studente. Ne deriverà un “FFO” più cospicuo».
Costi dell’assistenza sanitaria sull’Università: opportuno rinegoziare un protocollo d’intesa con la Regione?
Del Zompo: «Da quando è stata creata l’Azienda ospedaliero-universitaria, non c’è più nessun costo assistenziale. La rinegoziazione con la Regione è però importante per trovare le risorse necessarie a permettere la ricerca e la didattica all’interno dell’Azienda».
Faa: «La creazione dell’azienda mista, alla quale ho partecipato, ha risolto i problemi sull’esposizione dell’ateneo. Il protocollo d’intesa potrà essere ridiscusso e migliorato. Il contributo della Regione per la formazione delle figure sanitarie può crescere e venire utilizzato anche per finanziare realtà di elevato interesse culturale».
Melis: «L’Ateneo di Cagliari è il settimo in Italia per incidenza sul bilancio della spesa sanitaria. Lo sviluppo dell’Azienda mista dovrà basarsi sul contributo finanziario del sistema sanitario regionale: l’Ateneo contribuirà con le eccellenze professionali di Medicina».
Paci: «La costituzione dell’Azienda mista è stato un risultato importante ma è necessario negoziare con la Regione alcuni aggiustamenti per permettere alla facoltà di Medicina di svolgere bene l’assistenza sanitaria finalizzata alla formazione dei medici e al tempo stesso liberare l’Università da oneri impropri».
Sassu: «Non solo è opportuno rinegoziare il protocollo d’intesa e l’atto aziendale, ma è necessario. La facoltà di Medicina considera l’ammalato come strumento di didattica e come fine per salvare la vita dell’uomo e questo può essere fatto solo con l’assistenza e dentro l’azienda mista».
CARLA RAGGIO
1. continua
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 7
Agenda. E in Galleria Comunale l’Alfabeto dell’arte oggi è dedicato a De Chirico
A Cagliari con il Metastasio ritrovato
 
Stasera alle 17, Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari, si presenta il volume di Elena Sala Di Felice Sogni e favole in sen del vero. Metastasio ritrovato , edito da Aracne-Roma). Interverranno Massimo Arcangeli (Università di Cagliari) e Alberto Beniscelli (Università di Genova), coordinerà il dibattito Luisa Mulas (Università di Cagliari). A lungo docente di Letteratura italiana nell’ateneo cittadino, Elena Sala Di Felice è una delle massime conoscitrici di Metastasio, alla cui rinnovata fortuna ha contribuito con studi di raro rigore metodologico e una cospicua produzione editoriale. Il volume raccoglie alcuni dei suoi saggi più vitali sul grande riformatore del melodramma settecentesco e offre un inedito percorso nella recente riscoperta critica di Metastasio: un poeta scenico oggi pienamente restituito alla sua affascinante esperienza di protagonista della civiltà letteraria, teatrale e musicale europea.
ALFABETO DELL’ARTE Per l’Alfabeto dell’arte, sei conferenze dal taglio divulgativo proposte dalla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, stasera dalle 17 alle 19 protagonista è Giorgio De Chirico. L’enigma della metafisica e il classicismo il tema che sarà trattato dalla giovane storica dell’arte Marzia Marino. Cura il percorso il direttore Anna Maria Montaldo.
INCONTRI D’AUTORE Per Incontri d’Autore, oggi alle 18 Andrea Frailis incontra Salvatore Cubeddu e il suo L’ultima battaglia, la grande sfida per la conquista della Sardegna . A Cagliari, Libreria Murru, via San Benedetto 12 c.
MANÀMANÀ Stasera alle 19 al Manàmanà, per “Al Sadaqa - scritture, suoni e immagini dal mondo arabo”, Miele Amaro presenta La piccola lanterna di Ghassan Kanafani a cura di Giuseppe Pusceddu. Illustrazioni Giorgio Polo. Intervengono Daniela Paba e Daniela Scotto. Con Associazione Sardegna Palestina. Segue d’autore. Posti limitati. Pren. 070651759.
PASCARELLA Promossa dalla Libreria Internazionale Koiné si presenta stasera alle 18, Biblioteca Comunale di Sassari, il libro curato da Sandro Ruju La Sardegna di Pascarella . Coordina Alberto Pinna, letture di Clara Farina e Stefano Mancini. (g.m.) 
 
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 24
Villasimius Un convegno al Tanka Village
Tumori e ricerca, luminari a confronto
 
 Di tumore non si muore più come prima ma la guerra è tutt’altro che vinta e la guardia non va mai abbassata. Le statistiche danno ancora numeri preoccupanti. «In Sardegna, nel 2010, sono previsti - spiega l’oncologa Maria Teresa Ionta, del presidio Policlinico di Monserrato - seimila e 665 individui ai quali verrà diagnosticato un tumore maligno». Con esiti, altrettanto statisticamente rilevanti che danno 3469 persone destinate al decesso.
Di questo e altro si parlerà a cominciare da venerdì a domenica al Tanka Village di Villasimius nel convegno di tre giorni organizzato dalla sezione sarda dell’Aiom coordinata dall’oncologo Antonio Muggiano con i colleghi specialisti provenienti dalle regioni del Lazio, Calabria e Sardegna.
«Ci confronteremo sulle varie tecniche e terapie», spiega Ionta, prima donna entrata a far parte del direttivo nazionale Aiom. «Discuteremo dei casi più difficili approfondendo le strade più efficaci da percorrere, con uno sguardo sempre attento alla qualità di vita del paziente neoplastico e alla umanizzazione dell’assistenza». E il convegno si fregia sabato (inizio alle 9) della presenza del luminare Massimo Cristofanilli, studi e origini tutti italiani ma da anni tra i più importanti ricercatori e studiosi del più avanzato Centro Oncologico mondiale dell’Università del Texas, il Md Anderson cancer Center di Houston. E a conferma della collaborazione italiana con il prestigioso istituto americano, quest’anno l’Aiom ha istituito 13 master d’eccellenza, completamente gratuiti, da effettuare in Texas, all’Md Anderson. «Al master», spiega Bruno Massidda, direttore dell’Uoc di Oncologia Medica 2 del Presidio Policlinico Universitario di Monserrato «potranno accedere, dopo opportuna selezione, gli oncologi italiani che ne faranno richiesta e disposti a una full immersion di un mese da cui trarre esperienze e conoscenze da riportare poi in Italia». Perché la collaborazione con realtà più avanzate può diventare un’arma in più per sconfiggere la guerra contro i tre "big killers", come vengono appellati i tumori alla mammella, al colon retto e al polmone.
G. L. P. 
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 17
ersu
Concerto per gli studenti universitari abruzzesi
 
L’Ersu con il coordinamento degli Studenti sardi pro Abruzzo e con la collaborazione del conservatorio di musica Pierluigi da Palestrina ha organizzato un concerto di beneficenza in favore degli studenti universitari abruzzesi. L’iniziativa si terrà nell’Auditorium del conservatorio, in piazza Porrino, domenica con inizio alle 20,30. A titolo gratuito si esibiranno Piero Marras, Elena Ledda, Ensemble musica da camera del Conservatorio di musica di Cagliari, Coro polifonico Terra Mea.
I biglietti, che costeranno 10 euro, saranno disponibili al Box office di viale Regina Margherita 43 e nella presidenza dell’Ersu, (corso Vittorio Emanuele 66). Domenica possono essere acquistati al botteghino del Conservatorio. 

 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Università pubblica con tasse immutate 
I cinque candidati rettori rispondono alle domande sul futuro dell’ateneo 
Le risorse per prosperare: dai premi sulla ricerca e dall’Unione europea 
 
CAGLIARI. Aspiranti rettori al fuoco di fila delle domande proposte dagli studenti nell’aula magna della clinica medica intitolata a Mario Aresu docente dal 1930 al 1962: tempi infiniti di un’epoca definitivamente superata dalla storia. Così ieri i cinque candidati alla poltrona di Mistretta si sono misurati, seduti in silenzio per una sorta di lezione magistrale su come si deve gestire una università davvero formativa nonché faro di scienza e modello di gestione virtuosa. A parole è possibile, come ha fatto notare il candidato Melis, il punto è che cosa il nuovo rettore saprà mettere in campo per riuscirci.
 I candidati si sono presentati senza risparmiare gli accenti di entusiasmo sui propri risultati raggiunti come docenti, consiglieri di amministrazione, ricercatori ecc. Si tratta di Maria Del Zompo, Antonio Sassu, Giovanni Melis, Raffaele Paci e Gavino Faa: Del Zompo e Faa vengono da Medicina, Sassu, Melis e Paci sono espressione dell’area economica, grande assente la facoltà di Ingegneria perché dopo sei mandati dell’urbanista Pasquale Mistretta non c’era da far altro che stare a guardare. Dunque ieri gli studenti hanno presentato alcune domande vincolando i candidati a rispondere in cinque minuti. Allora: il ministro taglia i fondi per l’istruzione, il rettore aumenterà le tasse universitarie? E poi l’università di Cagliari resterà pubblica? In presenza dei tagli, quali fonti di finanziamento alternative il rettore dovrà attivare? Così gli studenti hanno esordito stabilendo l’ordine di risposta: Melis, Paci, Faa, Del Zompo, Sassu. Melis: «L’ università deve essere autonoma e pubblica, le fondazioni non sono particolarmente credibili. Sulle tasse il problema non si pone perché c’è crisi economica. Invece, sul tema delle tasse e dell’insularità bisogna ragionare con l’amministrazione regionale, non ci possiamo aspettare il sostegno del tessuto economico. Siamo il centro di formazione e di ricerca più importante dell’isola e dobbiamo rivendicare il nostro ruolo. Per cominciare bisogna migliorare la governance: c’è una gestione accentrata e confusa, nel nostro sistema regionale manca la voce dell’ateneo anche quando si parla di ricerca e di formazione. E sulle risorse dico: intanto bisogna spendere bene quel che si fa (negli appalti, nei contratti) e poi ci dobbiamo aprire al confronto col territorio, anche migliorando la didattica ed è questo uno dei motivi per cui bisogna creare le condizioni perché gli studenti si laureino in fretta e bene. E’ importante perciò introdurre nell’università la logica della programmazione». Paci: «Il problema finanziario è il tema fondamentale. Sono per l’università pubblica e sono disposto a scendere in piazza anche da rettore per sostenerlo. Se tutta l’organizzazione dei rettori si fosse espressa con più determinazione contro i tagli, qualcosa l’avremmo ottenuta. Sulle tasse: l’aumento delle tasse per me non è una priorità, ma non deve essere neppure un tabù. La prima fonte delle risorse è l’eliminazione degli sprechi. Altre fonti sono i Por che prevedono molte misure per la società della conoscenza. In un paio d’anni con una gestione adeguata si possono trovare tutte le risorse».
 Faa: «Io ho fatto le elementari a Masullas e in classe c’era un bambino eccezionale che non ha potuto continuare a studiare perché senza mezzi: le tasse non si toccano perché tutti devono poter venire all’università. Io dico che i tagli potrebbero anche non esserci, ma il punto è quale opportunità nasce dalla crisi in corso? Rispondo citando Bologna che l’anno scorso ha ricevuto 38 milioni di euro dall’Unione europea: noi dobbiamo creare subito un ufficio progetti europei. Il bilancio è un documento politico: quest’anno ci sono state solo 27 borse di dottorato, ebbene ce ne dovranno essere almeno 100 perché la legge prevede che per fare il concorso a ricercatore ci voglia il dottorato».
 Del Zompo: «Università pubblica uguale diritto allo studio, che si scarica sulle famiglie e sull’ateneo. Il problema è che la nostra mentalità non crede che investire in cultura crei ricchezza, invece noi sappiamo che è vero il contrario perciò io dico che bisogna creare servizi comuni per la ricerca, da quest’anno il ministero premierà chi fa più ricerca. Ci sono fondi spendibili solo dall’università che non riusciamo a prendere: ci dobbiamo organizzare. Sulle tasse: se facciamo sistema riduciamo gli sprechi e le tasse non le tocchiamo. Da rettore, alla Regione io ci andrò con un piano di ateneo su ricerca e formazione: non andrò a chiedere fondi e basta, noi possiamo essere motore di rinascita e non continuare a essere un peso».
 Sassu: «Ci sono università private che funzionano, ma io credo che noi facciamo un tipo di produzione della conoscenza di carattere generale e una ricerca di base che deve essere diffusa in tutta la società. Non ha senso aumentare le tasse: sono una forma di selezione della clientela. Il nostro prodotto più importante è la formazione dello studente, perciò servono i servizi: con questi la performance dello studente migliora. Lo studente deve essere al centro della realtà universitaria».
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Consigli per processi dai tempi ragionevoli 
Oggi nell’aula magna dell’Università convegno organizzato dai Gips 
 
 SASSARI. «La ragionevole durata del processo penale: quali misure?». È l’impegnativo titolo dell’incontro di studio organizzato dai Gips - Gruppi di impegno politico e sociale - in programma questo pomeriggio a partire dalle ore 16,30 nell’aula magna dell’Università.
 I Gips hanno chiamato al capezzale del processo penale autorevoli addetti ai lavori e osservatori del mondo della giustizia. «Le loro risposte potranno essere disparate - spiegano gli organizzatori -, ma offriranno un contributo importante di studio e di esperienza a chi ha il potere di legiferare». L’incontro sarà presentato da Nino Bagella, già presidente del Tribunale e fondatore dei Gruppi di impegno politico e sociale. Seguirà la relazione introduttiva della professoressa Maria Riccarda Marchetti, titolare della cattedra di Procedura penale nell’Università di Sassari. In programma otto interventi ai quali seguirà un dibattito coordinato da Franco Pilo, ex presidente della sezione penale del Tribunale cittadino.
 I vari problemi del processo penale saranno affrontati con differenti punti di vista. Al microfono si avvicenderanno Piero Mannironi, inviato della Nuova Sardegna; Plinia Azzena, presidente della sezione penale del Tribunale; l’avvocato Franco Luigi Satta, il pubblico ministero Michele Incani; l’avvocato Giuseppe Conti, presidente della Camera penale; il giudice Mariano Brianda; l’avvocato Elias Vacca e il cancelliere Gianni Nuxis.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Domande per scuole di specializzazione 
 
 SASSARI. All’Università sono aperti i termini per la presentazione delle domande di ammissione al primo anno delle Scuole di specializzazione per laureati in medicina e chirurgia e abilitati alla professione di medico chirurgo. La domanda di ammissione al concorso va redatta in carta semplice (sullo schema che può essere scaricato dal sito www.uniss.it/studenti), indirizzata al rettore e inviata con raccomandata (ricevuta di ritorno) in piazza Università 21, 07100 Sassari, oppure presentata direttamente all’ufficio protocollo dell’ateneo. Le domande devono essere presentate entro le ore 12 del prossimo 15 maggio (non farà fede il timbro postale ma la data di protocollazione. Il bando può essere consultato direttamente sul sito dell’università www.uniss.it/studenti.
 
 

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