Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 March 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 12
Sanità
Chirurgia addominale, workshop al T-Hotel
 
È dedicato alla Chirurgia della parete addominale il workshop che si terrà questa mattina a partire dalle 9,30 al T-Hotel in via dei Giudicati. I massimi esperti del settore faranno il punto sulle recenti acquisizioni clinico-scientifiche e le prospettive terapeutiche.
Previsti i contributi di Enrico Nicolò, presidente dell'American hernia society di Pittsburgh, Giampiero Campanelli, presidente dell'European hernia society, Angelo Nicolosi, ordinario di Chirurgia dell'università di Cagliari, Roberto Demontis, ricercatore di Medicina legale e Salvatore Pisu, docente di Bioetica. Il chirurgo Massimiliano Tuveri illustrerà i risultati raggiunti nel trattamento dell'ernia inguinale presso il Dipartimento di Chirurgia della Clinica Sant'Elena di Quartu. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 58
Le anomalie del cuore: ecco i geni colpevoli
 
Sono classificate come “infarto”, ma spesso hanno un altro nome. Le anomalie nell'attività elettrica del cuore, considerate tra le principali cause di morte entro i primi 40 anni di vita, sono la “sindrome del QT lungo” e la “sindrome del QT corto”. Il loro nome deriva dalla distanza, nel tracciato dell'elettrocardiogramma di questi soggetti, tra il punto denominato Q e il punto T: la distanza tra i due punti, l'intervallo QT, corrisponde al periodo di tempo necessario alla ripolarizzazione, ovvero alla “ricarica” delle cellule cardiache dopo ogni battito. In altre parole il loro cuore ha bisogno di tempi piu lunghi o piu corti per ricaricarsi rispetto a un individuo normale.
Ieri su “Nature Genetics” è stato publicato uno studio internazionale che fornisce nuove conoscenze utili nella prevenzione delle aritmie ventricolari e della morte cardiaca improvvisa connesse con anomalie dell'intervallo QT. La ricerca ha coinvolto ricercatori dell'Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia di Cagliari (INN-CNR) e molti altri gruppi e ha portato all'analisi dell'intero genoma di 15.842 individui, confermando la responsabilità del gene NOS1AP nella variazione dell'intervallo QT e portando all'identificazione di nove nuovi geni coinvolti.
Serena Sanna (ricercatrice del progetto ProgeNIA dell'INN-CNR) ha condotto questo studio in collaborazione con Arne Pfeufer dell'Istituto di Genetica umana di Monaco di Baviera e Dan Arking della John Hopkins University di Baltimora (Usa).
«La durata dell'intervallo QT - spiega Serena Sanna - è influenzata da numerosi fattori, come l'età, il sesso e l'impiego di particolari farmaci. La conoscenza dei fattori genetici aiuterà a capire quali sono i meccanismi biologici e chimici che regolano la funzionalità di ripolarizzazione. Questo ci permetterà in futuro di poter attuare un programma di prevenzione per i soggetti a rischio e di sviluppare terapie nuove e opportunamente mirate.»
Per scoprire quali varianti del codice genetico influenzano questo parametro cardiaco nella popolazione i ricercatori dell'INN-CNR hanno utilizzato l'approccio noto come “Genome-Wide Association study”: «Il Dna di 4300 individui sardi - precisa Serena Sanna - è stato studiato per 2 milioni e mezzo di variazioni nucleotidiche e lo stesso è stato fatto per altri 12 mila individui provenienti dall'Alto Adige, dalla Germania e dagli Stati Uniti, i quali si sono sottoposti a un elettrocardiogramma e a un prelievo di sangue. Con nuovi metodi di bioinformatica è stato possibile analizzare tutte queste informazioni simultaneamente e scoprire quali varianti, tra le milioni studiate, sono associate alla variazione dell'intervallo QT».
Manuela Uda, ricercatrice dell'INN-CNR e responsabile scientifico del progetto ProgeNIA, sottolinea l'importanza della scoperta «a dimostrazione dell'utilità di ricerche su popolazioni sane per l'identificazione di geni implicati in alcune malattie» e ricorda che le numerose scoperte del CNR di Cagliari «sono state possibili grazie alla partecipazione continua di migliaia di volontari dell'Ogliastra e al lavoro di infermieri, biologi, medici, statistici e informatici che lavorano tra Lanusei e Cagliari con una professionalità riconosciuta a livello internazionale. ProgeNIA ha finora contribuito alla scoperta dei geni responsabili della produzione e dell'accumulo dei lipidi nelle arterie, della funzionalità tiroidea, dell'osteoartrite, della rigidità arteriosa.»
Oltre a ProgeNIA (finanziato dal National Institute of Aging statunitense) i progetti che hanno contribuito alla scoperta sono il GenNova, che studia la popolazione dell'Alto Adige, il KORA e il HNR che analizzano la popolazione della città di Ausburg e della regione tedesca del Western Rhin, e ARIC, che si occupa della popolazione degli Stati Uniti.
ANDREA MAMELI 

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Prima Pagina
Rettore, nasce un terzo polo 
Università di Sassari, manifesto di un gruppo di docenti 
«Progetto Magnifico» chiede di valorizzare la qualità della ricerca 
 
 SASSARI. Progetto Magnifico: è il nuovo movimento di docenti nato in vista del voto per il ricambio ai vertici dell’università. Il suo manifesto, da ieri in internet su www.pm.uniss.it, già un sito-forum, arriva dopo il confronto tra due candidati al dopo-Maida, Pietro Luciano e Attilio Mastino. È il segnale che la battaglia per la successione si allarga. Con esiti e sviluppi allo stato difficili da prevedere. Il nuovo schieramento, trasversale rispetto alle facoltà, mette in primo piano la valorizzazione della ricerca, l’internazionalizzazione dell’ateneo e la necessità di misure concrete anti-tagli per evitare che Sassari si trasformi in un’università di serie B.
 
Pagina 7 - Sardegna
Progetto Magnifico, sfida per la ricerca 
Manifesto di un gruppo di docenti: «No a un ateneo di serie B» 
PIER GIORGIO PINNA 
 
SASSARI. Progetto Magnifico: si chiama così il movimento di ricercatori e operatori dell’università nato in vista del voto per il nuovo rettore. Il loro manifesto, da ieri in internet su www.pm.uniss.it, già divenuto sito-forum, arriva a pochi giorni dal faccia a faccia promosso dalla Cisl tra due candidati al dopo-Maida, Pietro Luciano e Attilio Mastino. È il segnale che la battaglia per la successione si allarga. Con esiti e sviluppi allo stato difficili da prevedere.
 Dovrà dunque ricredersi chi pensava a un semplice duello per la successione all’attuale Magnifico (Alessandro Maida resterà in carica sino a fine ottobre, ma a Sassari si andrà alle urne in giugno). Non si sa ancora se il neocostituito schieramento esprimerà un proprio candidato. Ma è certo che già da questo momento chiama tutti a «sollevare l’asticella del dibattito sul futuro dell’ateneo». Così com’è chiaro che attende risposte concrete sulla tutela della ricerca e misure altrettanto forti contro i tagli.
 Ma da chi è formato il gruppo sceso in campo nel fine settimana? Progetto Magnifico, come spiegano i suoi promotori, è uno schieramento trasversale costituito da ricercatori e docenti con un’idea precisa: vogliono che chiunque si candidi si esponga «con programmi non fumosi sulle questioni più spinose». «Ciò può essere fatto credibimente solo in pubblico - spiega uno dei motori dell’iniziativa, Marco Vannini, di Economia - Ed è per questo che proponiamo il sito/forum dove dibattere e una serie di iniziative con interlocutori qualificati. La prospettiva della rinascita o del declino non è una finzione: è assolutamente reale. Prima si cambia, e con coraggio, maggiore sarà la probabilità di farcela».
 Ecco, in sintesi, gli elementi caratterizzanti del Progetto. Primo: la missione chiave dell’università dev’essere la produzione di nuova conoscenza (in quest’ottica la didattica serve principalmente a diffonderla e a trasferire gli strumenti perché apprendimento e scoperte continuino nel tempo a beneficio di tutti). «Senza una buona ricerca non c’è una buona didattica e men che meno un buon ateneo», sostengono i firmatari del manifesto. Secondo: i ricercatori vanno riportati al centro dell’attenzione. «Vogliamo che si adottino criteri di misurazione della qualità scientifica e che su questa base si assegnino le risorse che l’ateneo trasferisce alle diverse strutture - spiega Vannini - I soldi devono seguire la qualità». Terzo: cambiamento radicale nello stile di governo «con un approccio sobrio, sostenuto da un metodo professionale nell’istruzione dei problemi e nelle soluzioni: è ora di finirla con riunioni estenuanti e inconcludenti».
 Analogamente, secondo i già oltre 30 aderenti a Progetto Magnifico, i candidati ai vertici dovranno fornire garanzie di altro genere. «Basta con i figli e figliastri - riassumono - In passato se una facoltà andava male nella didattica, non pagava tutto l’ateneo. Ora non è più così. Se Economia, ad esempio, che è prima in Italia per la ricerca, continua a essere il fanalino di coda in termini di strutture, non potrà mai aiutare l’ateneo a migliorare gli indicatori da cui dipende il riequilibrio». «E basta - dicono ancora i promotori del movimento - con la frammentazione dell’università nel territorio: la ricerca e la didattica di qualità hanno bisogno innanzitutto di masse critiche elevate. Oltre che, intorno, di una città che sia attraente sul piano dei collegamenti, dell’accoglienza, della vita culturale». In questa prospettiva il vero patto per il territorio dovrebbe essere tra l’ateneo sassarese e le amministrazioni del Nord Sardegna per realizzare reti di mobilità interna, collegamenti con porti e aeroporti e altri servizi destinati ai lavoratori della conoscenza. No, insomma, a un’università di serie B.
 «I nostri giovani vanno a studiare fuori non solo e non tanto perché trovano università migliori, ma perché i centri che le ospitano sono più attraenti - è la conclusione di Marco Vannini - Ricordiamoci che, a parte l’agricoltura, il turismo e l’allevamento, dove è relativamente agevole perseguire insieme ricerca e didattica nel territorio, per tutto ciò che riguarda nanotecnologie, information and communication technology, biotecnologie ragioni storiche e di arretratezza economica fanno sì che la domanda del territorio sia inesistente. Vogliamo rinunciarci? Anche quando abbiamo al nostro interno ricercatori di grande qualità?».
 L’ultimo punto essenziale indicato da Progetto Magnifico è l’internazionalizzazione. Per gli ideatori del programma, se i ricercatori italiani vannno all’estero, la migliore risposta sarà qualla di attirare nell’isola chi ha le competenze per fare ricerca di qualità. Stesso discorso viene fatto per gli studenti. «Dobbiamo ampliare la nostra audience, guardare a India, Cina, Nord Africa - dicono in ultima analisi - Con la consapevolezza che, in tutto il mondo, le università sanno che per attrarre iscritti gli asset principali sono gli studiosi di fama e la qualità delle strutture. Se 2 + 2 fa quattro...».
 
Pagina 7 - Sardegna
Lunedì primo incontro 
Rinnovarsi o scomparire? Autorevoli relatori 
 
SASSARI. Rinascita o progressivo declino? È questo il bivio davanti al quale si trova il sistema universitario italiano. E proprio a partire da quest’interrogativo lunedì prossimo si terrà la prima tavola rotonda pubblica per lanciare il Progetto Magnifico. Tema: «Valutazione della ricerca e politiche universitarie - Problemi metodologici ed esperienze a confronto». Interverranno Davide Bassi, rettore dell’ateneo di Trento, Carlo Devillanova, della Bocconi, Sergio Paba, prorettore a Modena. Coordinerà il dibattito il docente Marco Vannini.
 L’incontro si svolgerà il pomeriggio del 30 marzo, alle ore 16, nell’aula magna dell’ateneo centrale, in piazza Università. Gli organizzatori sono infatti convinti di un fatto: «Se per alcuni atenei l’interrogativo al centro del dibattito non si pone in modo così perentorio, per quelli minori si presenta invece con drammatica urgenza». Le alternative sono solo due: rinnovarsi o scomparire.
 «Perché - proseguono i promotori - le linee guida del governo e l’orientamento generale lasciano pochi dubbi sul regime entro il quale le università si troveranno a operare. Un regime caratterizzato da regole di finanziamento incentrate sui risultati della ricerca e dei processi formativi piuttosto che sulla spesa storica. Nel quale la qualità di singoli e strutture diventano leve fondamentali per riacquistare margini di crescita indispensabili per produrre conoscenza e formare il capitale umano del futuro». «Mentre in altri Paesi gli esercizi di valutazione e l’uso dei risultati per assegnare le risorse sono prassi consolidata - è la conclusione - nel nostro sistema si parla tanto e si fa poco».
 
Pagina 7 - Sardegna
Ecco chi ha già aderito 
Schieramento trasversale rispetto alle facoltà 
 
SASSARI. Ecco i nomi e le facoltà dei promotori. Marco Apollonio - Scienze. Gianfranco Atzeni - Giurisprudenza. Ugo Azzena - Farmacia. Bianca Biagi - Scienze politiche. Gigi Bua - Scienze politiche. Piero Cappuccinelli - Medicina. Ciriaco Carru - Medicina. Oliviero Carboni - Economia. Monica Cossu - Economia. Francesco Cucca - Medicina.Marco Diana - Farmacia. Luca Deidda - Economia. Ugo Della Croce - Medicina. Pierfranco Demontis - Scienze. Daniele Dessi - Scienze. Paolo Enrico - Medicina.
 E ancora: Gabriele Farina - presidente del Consiglio degli studenti. Pier Luigi Fiori - Scienze. Paolo Francalacci - Scienze. Enrico Grosso - Economia. Serafino Gladiali - Scienze. Carlo Ibba - Economia. Plinio Innocenzi - Architettura. Marco Masia - Scienze. Quirico Migheli - Agraria. Andrea Montella - Medicina. Edoardo Otranto - Economia. Dimitri Paolini - Economia. Lucia Pozzi - Economia. Gianfranco Pintus - Medicina. Luigi Pinna - Scienze. Maura Pugliatti - Medicina. Giuseppe Pulina - Agraria. Paola Rappelli - Medicina. Simona Romani - Economia. Eraldo Sanna Passino - Veterinaria. Antonio Serra - Giurisprudenza. Donatella Spano - Agraria. Giuseppe Suffritti - Scienze. Giovanni Maria Uda - Giurisprudenza. Sergio Uzzau - Medicina. Marco Vannini - Economia.
 Secondo i promotori, hanno poi dato il loro sostegno Laura Manca - Scienze, Virgilio Mura - Scienze politiche, Andrea Nervi - Economia, Rina Sedda - Ufficio valutazione e statistica. Mentre tanti altri dei 750 professori dell’ateneo stanno adesso valutando se e come aderire all’iniziativa.
 
4 – Il Sardegna
Pagina 19 – Grande Cagliari
Ateneo. Dopo lo stop del Tar, l’1 e 2 aprile si voterà per l’elezione dei rappresentanti: 4 liste contrapposte
Università, gli studenti alle urne
In palio le poltrone che contano
Tra Cda, Senato accademico e Comitato per lo sport universitario in ballo ci sono 17 posti
Ennio Neri
 
L’onda alle elezioni. Parte il conto alla rovescia per il voto dei rappresentanti degli studenti delle facoltà cagliaritane. In settimana gli studenti presenteranno ufficialmente e le liste e daranno il via alla campagna elettorale. Dopo lo stop di novembre deciso dal Tar in seguito al ricorso della lista Ichnusa, l’1 e il 2 aprile si svolgeranno le “elezioni dei rappresentanti degli studenti negli Organi Centrali dell’Ateneo”. Incarico quanto mai delicato, alla luce degli ultimi eventi. Gli studenti dopo le battaglie dell’inverno 2008, guardano ancora con preoccupazione alla politica nazionale e ai tagli previsti dal Governo e la possibilità per gli Atenei di trasformarsi in fondazioni. Non meno interessante la realtà cagliaritana: con la querelle sul campus universitario e con l’elezione per il Rettorato in vista. Anche gli “eletti” tra gli studenti decideranno infatti chi dovrà sostituire Pasquale Mistretta a palazzo Belgrano. Quattro le liste candidate a riflettere le diverse posizioni politiche: Uxs-Università per gli studenti (centrosinistra), Ichnusa: studenti liberi (Comunione e liberazione), Unica 2.0 per l’Università di tutti (Sinistra giovanile) e Università futura (Azione giovani). Per la consultazione il secondo tentativo. Il 27 novembre il Tar, accogliendo il ricorso inoltrato dalla lista Ichnusa, che accusava il Rettorato di non aveva riconosciuto l'elettorato passivo ai ricorrenti per una morosità nel pagamento delle tasse universitarie (a causa di un regolamento interno), aveva bloccato le elezioni per il rinnovo (dopo 3 anni) dei consigli di facoltà. E si replica dunque l’1 e il 2 aprile. Si voterà per eleggere i rappresentanti degli studenti negli Organi Centrali dell’Ateneo: 5 studenti nel Consiglio di Amministrazione, 5 nel Senato Accademico, 5 nel Senato Accademico Allargato 2 nel Comitato per lo Sport Universitario. Si dovranno eleggere, inoltre, i 108 rappresentanti degli studenti nei Consigli di Facoltà. Il regolamento elettorale è disponibile nel sito dell’Ateneo, www.unica.it, pagine web dedicate alle elezioni. Per ogni ulteriore informazione gli interessati si potranno rivolgere all’ufficio elettorale, 2° piano- Rettorato, via Università 40, (tel. 070 675 2314), che sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.00. Gli elenchi degli studenti, titolari dell’elettorato attivo e passivo, sono già consultabili presso l’ufficio elettorale. Allo stesso Ufficio dovranno essere tempestivamente segnalati eventuali errori o omissioni, presenti negli elenchi, perché si provveda alla loro correzione o integrazione.  
 
Dopo-Mistretta. Comizio elettorale in programma il 21 maggio
Corsa per il Rettorato
Cinque ancora in lizza
 
Dopo le elezioni via al “corteggiamento”. Quelli dei candidati al rettorato. Il voto dei rappresentanti degli studenti eletti ad aprile potrà essere decisivo anche per le consultazioni elettorali del 21 maggio per il nuovo rettore dell’Ateneo cagliaritano. E i prof alla carica per la successione a Mistretta attendono il voto di aprile per presentare i programmi anche ai rappresentanti delle 4 liste di studenti. Per la svolta in arrivo dopo l’era a palazzo Belgrano dell’urbanista cagliaritano Pasquale Mistretta. Una sfida impegnativa attende il nuovo Magnifico: fare i conti coi tagli del Governo e definire il ruolo dell’Ateneo in città. A pochi mesi dalle elezioni, dopo il ritiro di Francesco Sitzia (prof di Istituzioni di Diritto romano in Giurisprudenza) e Giuseppe Santa Cruz (Anatomia patologica) in corsa restano in 5: due candidati arrivano dalla facoltà di Medicina e sono il preside della facoltà stessa Gavino Faa e Maria Del Zompo, ordinario di Farmacologia. Gli altri tre arrivano dal polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio: Raffaele Paci e Antonio Sassu della facoltà di Scienze politiche (docenti rispettivamente di Economia applicata e Politica economica europea) e Giovannino Melis, docente di Economia aziendale, della facoltà di Economia. Solo ad elezioni concluse si scoprirà se il polo economico- giuridico avrà sconfitto l’asse fino ad oggi vincente di Medicina e Ingegneria. Il 21 maggio i comizi elettorali saranno convocati al decano dei professori Giovanni Duni. I votanti saranno in tutto 1500 circa: 1200 tra docenti e ricercatori, 180 rappresentanti degli studenti e 120 delegati del personale tecnico e amministrativo. ■   

Questionnaire and social

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