Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 March 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 13 - Economia
enti locali
La contabilità dei Comuni: vecchie logiche
   
Il passaggio dalla cultura dell'adempimento a quella economica, che si muove in un contesto di efficienza delle Pubbliche amministrazioni per la riduzione dei costi, ha creato difficoltà ai Comuni italiani, lontani dal portare avanti una gestione per “obiettivi”. Le carenze, soprattutto nella programmazione di medio periodo, emergono dall'indagine “La contabilità dei Comuni italiani alla vigilia della riforma federale”, curata dall'Osservatorio per la finanza e la contabilità del ministero dell'Interno in collaborazione con l'Università di Cagliari e l'Anci Sardegna.
L'ISOLA Lo studio, presentato a Cagliari, mette in luce come in Sardegna, e in particolare nei 14 Comuni campione selezionati sui 500 in tutta Italia (tra cui Cagliari, Sassari, Iglesias, Sestu e Porto Torres), siano contrastanti i risultati sulle modalità di tenuta della contabilità economico-patrimoniale negli enti locali. Se da una parte, infatti, la percentuale dei Comuni sardi che adottano la partita doppia, ovvero rilevazione e registrazione dei fatti esterni di gestione, è superiore al dato nazionale (15,4% contro 4%), dall'altra la percentuale degli enti che ancora non ha realizzato una contabilità economico-patrimoniale è del 23,1% rispetto al 6,8% della media italiana.
I LIMITI «Alla carente propensione verso la gestione per obiettivi corrisponde l'assenza di report consuntivi sui risultati raggiunti», ha detto l'economista Aldo Pavan, componente dell'Osservatorio, puntualizzando come la ricerca evidenzi fortemente «i limiti di una normativa che non distingue l'impianto contabile secondo la dimensione degli enti, cosicché gli strumenti sono gli stessi per i Comuni più grandi come per i più piccoli».
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cronaca di Cagliari
Università Lettera inviata al rettore Mistretta
I docenti: «Cda svilito, siamo preoccupati»
   
«Siamo molto preoccupati per l'estrema difficoltà di seguire la programmazione delle spese inserite nel bilancio e per il numero sempre più elevato di decisioni che vengono prese fuori dalle sedi istituzionali». Il grido di dolore arriva dai nove rappresentanti dei docenti nel consiglio d'amministrazione dell'Università che hanno inviato una lettera aperta al rettore Pasquale Mistretta e ai loro colleghi. Un documento con una richiesta: una seduta del cda per discutere di questi problemi.
FINANZIAMENTI BLOCCATI Le questioni evidenziate dai nove docenti non sono di poco conto: rischiano di paralizzare la vita universitaria e di condizionarne le scelte future. «Abbiamo», scrivono i nove docenti, «un'estrema difficoltà ad individuare e a disporre delle risorse iscrivibili al bilancio per l'anno 2009 del nostro Ateneo. Il ministero avrebbe dovuto comunicare le quote di finanziamento ordinario per quest'anno entro il 20 ottobre scorso». La data ha subito un primo slittamento (20 dicembre), poi un secondo (20 febbraio): «A oggi», fanno sapere i rappresentanti in consiglio d'amministrazione, «nessuno di noi è a conoscenza se questa comunicazione sia finalmente pervenuta o meno. In tale situazione ci troviamo nell'impossibilità di fare qualsiasi consapevole scelta strategica in ordine a come disporre di un budget di cui ancora ignoriamo l'ammontare».
L'APPELLO Il ruolo del cda viene così svilito: «Non possiamo svolgere le nostre funzioni. Per questo chiediamo al rettore di voler informare urgentemente il consiglio d'amministrazione delle eventuali novità sulla situazione economica e convocando periodicamente le riunioni e mettendo a disposizione dei consiglieri, per tempo, la documentazione completa per svolgere il nostro ruolo con sempre maggiore responsabilità». ( m. v. )
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
«Crediamo molto nell’Erasmus» 
Il benvenuto del rettore Maida agli studenti appena arrivati 
 
 SASSARI. La foto di gruppo che immortala i nuovi approdati nell’ateneo sassarese da tutta Europa per l’esperienza targata Erasmus, da vivere intensamente nella seconda parte di stagione accademica 2008-09, brilla anche con il sorriso di Petra. Ungherese, di Pecs, città nel sud magiaro, ha scelto la Sardegna e in particolare l’università di Sassari per sei mesi da frequentare nella facoltà di Lettere e Filosofia. Petra esemplifica la curiosità, l’entusiasmo e le forti motivazioni di connazionali e di coetanei partiti da altre sedi: da Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Irlanda, Polonia, Romania e Turchia.
 Davanti a loro c’è un percorso di studio da arricchire oltre confine. Nella serie di esami che li condurranno alla laurea si inserirà un valore aggiunto, fatto non solo di impegno universitario ma impreziosito da tante amicizie. Non c’è enfasi. E’ proprio così. Le storie Erasmus sono anche e soprattutto emozioni e si ripetono, con numeri che nell’ateneo turritano crescono ogni anno, sia in uscita che in entrata. Lo ha sottolineato il rettore Alessandro Maida, nell’aula magna dell’ateneo centrale, in occasione del benvenuto al secondo “contingente” di ragazzi sbarcati nell’isola, dopo gli arrivi nell’ottobre 2008. Il professor Maida ha fatto gli onori di casa con i responsabili dell’organizzazione locale di Esn, l’Ersamus students network. «Dobbiamo molto agli associati dell’Esn; li ringraziamo per l’opera di animazione, divulgazione e sostegno ai progetti che consentono scambi di esperienze tra studenti europei. Hanno raggiunto le 300 unità gli iscritti all’università di Sassari interessati in uscita da un’esperienza Erasmus. Dall’altra parte, sono circa 80 gli universitari Erasmus in ingresso a Sassari. Contiamo di portare almeno a 120 i beneficiari di un soggiorno di studio a Sassari. Intanto si è lavorato parecchio in termini di alloggi, sino a toccare quota 600 per quanto riguarda Casa dello Studente e in generale posti letto. Ora puntiamo a quota mille». Per quanto riguarda il sostegno agli universitari in uscita, Alessandro Maida si è soffermato sullo sforzo della Regione, che ha aggiunto il suo contributo a quello garantito in campo ministeriale. E il Cda d’ateneo con una delibera ha assicurato sempre agli “Erasmus” in uscita l’anticipazione della prima rata per il viaggio e per la permanenza nella sede universitaria estera. Prima dell’assalto al buffet e alla discoteca Tiriciclo per battezzare festosamente l’approdo a Sassari della variegata rappresentanza europea, ecco i calorosi saluti e le indicazioni del neopresidente Esn di Sassari, Callisto Tiana, del vice Pierluigi Masala, della presidente uscente Giovanna Fois, dell’ex Erasmus di Economia nell’università austriaca di Graz, Marco Scanu, e del rappresentante degli studenti universitari nell’Ersu di Sassari, Giosuè Cuccurazzu. Interventi che hanno messo in rilievo sostegno e incentivi per lo studio e per l’integrazione, non solo a Sassari ma anche ad Alghero, nella cui facoltà di Architettura ci sarà una prevalente presenza di “Erasmus” dalla Turchia, o nel corso gemmato della facoltà di Agraria, ad Oristano.
 Marco Deligia 
 
 
 
 
 
 
 
 

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