Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 February 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

L'UNIONE SARDA
LA NUOVA SARDEGNA
ePOLIS - IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Il futuro dell'Ateneo
L'Università a Cagliari rischia la serie B
di Beniamino Moro  
 
Il prossimo 21 maggio l'Università di Cagliari andrà alle urne per eleggere il nuovo Rettore. L'occasione è buona per una riflessione sul ruolo dell'istituzione pubblica più importante dopo la Regione. Nelle classifiche internazionali sull'attività di ricerca scientifica, la nostra università occupa un ruolo di tutto rispetto: intorno al 400° posto a livello mondiale, al 172° posto in Europa e tra le prime 17-20 in Italia. Questo piazzamento è dovuto alla presenza nel nostro Ateneo di punte di eccellenza in vari campi, dove operano ricercatori che competono con successo a livello internazionale. Ciò nonostante, l'Università di Cagliari rischia per il futuro di non essere più in grado di mantenere queste posizioni e di scadere ad Ateneo di servizio dedito prevalentemente all'attività didattica. Ciò può accadere essenzialmente per due motivi.
Il primo è dovuto alla carenza di fondi seguita alla stretta finanziaria del governo riguardante l'intera università italiana. Per ovviarvi, la Regione potrebbe integrare il bilancio universitario in maniera sistematica come una delle sue politiche qualificanti per la formazione del capitale umano. Oggi nessuno mette più in dubbio la relazione esistente tra ricerca scientifica e sviluppo economico. La teoria economica dimostra che il processo di crescita endogena di un dato sistema si può sostenere solo se cresce l'accumulazione di capitale umano, che in larga misura corrisponde all'accumulazione di conoscenze scientifiche. Per controllare che i fondi siano spesi nel migliore dei modi, è giusto che del Consiglio di amministrazione dell'Università faccia parte un congruo numero di rappresentanti della stessa Regione. Non va bene, invece, che i finanziamenti regionali alla ricerca siano dati in modo episodico e irrituale come è avvenuto di recente in vista delle ultime elezioni regionali, mettendo in moto, in modo molto pasticciato, un meccanismo di valutazione che la Regione non è in grado di controllare e che si sovrappone agli altri meccanismi già collaudati a livello nazionale (Prin e Firb).
Il secondo motivo per cui l'Università di Cagliari rischia di non tenere il passo è tutto interno alla sua organizzazione e alla sua più recente gestione, che di fatto l'hanno già fatta scivolare verso un ruolo di Università di servizio. L'attenzione particolare agli studenti fuori corso invece che a quelli in corso, la diffusione di sedi decentrate poco qualificate sul territorio, la moltiplicazione dei corsi, degli indirizzi e delle discipline d'insegnamento, l'accentramento dei poteri in capo alle Facoltà invece che dei corsi di studio e dei dipartimenti, la discutibile organizzazione e distribuzione del personale tecnico e amministrativo, tutto ciò ha determinato la moltiplicazione dei compiti organizzativi e didattici senza mezzi e strutture di supporto e la nascita di centri magari funzionali alla gestione del potere accademico, ma inefficienti e spesso mortificanti sia per la selezione, l'alta formazione e la sperimentazione scientifica, sia per l'organizzazione efficiente della didattica. Prendere coscienza di questa situazione costituisce la premessa per una opportuna e incisiva azione di correzione.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 17
Anche Mistretta boccia il progetto della Regione
Il rettore d'accordo col sindaco Floris: «È solo una casa dello studente»
   
Il campus pensato dalla Regione proprio non gli piaceva. «Ma, sia chiaro, parlo da Pasquale Mistretta e non da rettore dell'Università di Cagliari». Non ha molti dubbi il massimo rappresentante dell'ateneo cittadino: lui boccia l'idea della Regione. «Anche perché quello che viene chiamato campus è, in realtà, una casa dello studente, per quanto molto ricca di confort».
Dal suo punto di vista, il campus è un'altra cosa rispetto al progetto dell'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha. «È un luogo nel quale i momenti di studio sono integrati con i momenti ludici». Una situazione che, secondo il rettore, già esiste in città. «Il polo di viale Fra' Ignazio dove gli studenti trascorrono le loro giornate dalle otto del mattino alle otto di sera».
Non l'unico campus cagliaritano a detta di Pasquale Mistretta. «In teoria, esiste già a Monserrato. Ma non abbiamo potuto costruire la casa dello studente perché i ragazzi che frequentano l'università non vogliono vivere lì». Facile intuire la ragione: negli Usa gli studenti cambiano, qui sono quasi tutti sardi. E vogliono vivere, per quanto possibile, all'interno della città.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 19
Università, dalla stanza al baby parking
Tanti i servizi: ci sono anche i corsi di lingua italiana per gli stranieri  
Presentato ieri il progetto “Across the university”: il sapere dei giovani per aiutare i loro colleghi
Si sfruttano le conoscenze degli studenti: a occuparsi del baby parking saranno i ragazzi che frequentano Scienze della formazione
 
Dove trovare una stanza? Come reperire testi universitari? O, magari, dove parcheggiare il proprio figlio per seguire una lezione? Problemi che possono incontrare gli studenti dell'ateneo cagliaritano. E che dovrebbero trovare una risposta con “Across the university”, il progetto dell'assessorato alle Politiche giovanili, messo a punto anche grazie ai fondi del bando ministeriale “Città universitarie” (il finanziamento è di 300 mila euro, equamente divisi tra ministero delle Politiche giovanili e l'analogo assessorato).
IL LUOGO Appena questo progetto troverà applicazione, gli studenti avranno due punti d'appoggio nei quali, appunto, troveranno una risposta alle loro necessità, la sede Ersu del corso Vittorio Emanuele e gli spazi del Comune, in via Eleonora d'Arborea. Tante le offerte ai ragazzi che frequentano l'ateneo: il supporto nel reperimento di stanze o abitazioni, la realizzazione di una biblioteca con testi universitari all'Ersu, la creazione di spazi espositivi, l'istituzione di corsi di lingue per gli studenti stranieri e di un centro di mediazione culturale. Ma gli studenti potranno soddisfare anche altre esigenze: sarà creato un baby parking destinato alle studentesse madri. E, addirittura, verrà istituito un servizio navetta che, nel fine settimana, trasporti i ragazzi nei locali e nelle discoteche più frequentate.
LA FILOSOFIA Iniziative che, come hanno spiegato nella conferenza stampa di presentazione l'assessore alle Politiche giovanili Daniela Noli, il sindaco Emilio Floris e il rettore Pasquale Mistretta, possono essere messe in atto grazie al sistema del crossing : a offrire i servizi saranno gli stessi studenti, in base alle loro competenze. A occuparsi del baby parking , per esempio, saranno gli studenti di Scienze della formazione mentre l'accoglienza agli studenti stranieri sarà curata dai ragazzi che studiano Lingue. In cambio di questi servizi, i ragazzi potrebbero ricevere benefici nella carriera universitaria. «Ci auspichiamo», ha detto Daniela Noli, «che l'università riconosca qualche credito a chi si impegna nelle varie iniziative». Il Comune, comunque, pensa di ripagarli anche attraverso la concessione di borse di studio e di buoni per l'acquisto di testi universitari. Un'esperienza del genere, comunque, farà bella mostra di sé nel curriculum dello studente. (mar.co.)

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Fatto del giorno
L’economista Vannini: il mercato in affanno 
 
SASSARI. E’ Marco Vannini, direttore del dipartimento di Economia dell’Università sassarese, a spiegare cosa sta avvenendo nel mondo dei tassi bancari. Notizie che bersagliano i cittadini, ma che sono di difficile lettura per i più.
 «Allora - afferma l’economista - bisogna innanzitutto distinguere fra tasso Bce e tasso Euribor: il primo si riferisce alle operazioni di rifinanziamento delle banche ordinarie da parte della Banca Centrale Europea, il secondo alle transazioni finanziarie fra banche nel cosiddetto mercato interbancario. Nel primo caso la Bce offre denaro alle Banche in cambio di una remunerazione (il tasso Bce), nel secondo sono le banche che si prestano a vicenda il denaro, spesso per periodi brevissimi di tempo (da cui, oltre all’Euribor anche l’Eonia, tasso sulle operazioni overnight)».
 E mutui e prestiti come si adeguano? «Benchè i diversi tassi siano legati fra loro, ciascuno risente delle condizioni del proprio mercato - spiega il professor Vannini -. Così, mentre succede che il tasso Bce scende decisamente perché la Bce, volendo fornire liquidità al sistema, fissa il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento al 2% (il più basso dal 2003) il tasso Euribor può scendere meno lentamente per problemi specifici del mercato interbancario».
 Secondo Vannini «storicamente il differenziale fra i due tassi si aggira intorno a 20 centesimi di punto, ma nel corso di questa crisi finanziaria il differenziale è stato molto più alto».
 Il perchè è presto spiegato. «Sostanzialmente perché l’Euribor risente della crisi di fiducia scatenata dai mutui subprime e dai titoli “tossici”. Queste attività, rischiose e dal valore difficilmente individuabile, sono infatti presenti nei bilanci bancari, e dunque le stesse banche sono restie a prestare denaro alle loro sorelle “contaminate”».
 Eppure anche l’Euribor è sceso, e tutti si chiedono come mai non calano di conseguenza anche i tassi sulle operazioni care alle famiglie e alle imprese: mutui, prestiti finalizzati, fidi e anticipazioni di vario genere.
 «Qui occorre distinguere - sottolinea l’economista sassarese -. Sui mutui occorre innanzitutto controllare cosa stabiliva il contratto e in quale fase della vita dello stesso ci si trova. Se il contratto fissava il tasso in funzione dell’Euribor a sei mesi osservato in una certa data, e in quella data l’Euribor scende, anche l’importo della rata immediatamente successiva deve scendere». Di quanto, però, dipende dalla composizione della rata (cioè interessi più restituzione del capitale). «Tipicamente le prime rate sono destinate quasi interamente alla restituzione degli interessi e in piccola parte a quella del capitale, viceversa per le rate finali. Se sto per estinguere il mutuo e i tassi scendono la mia rata rimane probabilmente la stessa perché è fatta solo di restituzione del capitale, se invece sono all’inizio la discesa dei tassi si deve far sentire, eccome.»
 Sulle altre operazioni alle famiglie «occorre anche considerare che le banche aggiungono al costo della raccolta uno spread per i servizi di intermediazione e per il rischio che si accollano, molto limitato o facilmente individuabile (grazie ai sistemi di credit scoring) se si tratta di operazioni di credito al consumo».
 Altra cosa invece è il credito alle imprese e in particolare alle piccole e medie imprese. «Qui gli effetti della crisi finanziaria si combinano con quelli della crisi reale, sistemica - afferma Vannini -. Le difficoltà delle banche a ottenere finanziamenti (sull’interbancario) e la correlata difficoltà a gestire le scadenze portano al cosiddetto credit crunch, restrizioni del credito offerto. Questo effetto è ulteriormente aggravato dalla accresciuta difficoltà reale delle imprese dovuta al calo della domanda e degli ordini. In un contesto ideale di perfetta informazione le condizioni sui prestiti rifletterebbero la reale capacità di restituzione della specifica controparte, ma in un mondo caratterizzato da asimmetria informativa è facile che le banche razionino il credito segmentando la clientela come un’assicurazione fa con i clienti alla ricerca di un’assicurazione sulla salute: ultimi i più anziani (anche se in perfetta salute) e così via. E in ogni caso non bisogna dimenticare che le condizioni praticate alle piccole e medie imprese dipendono anche dalla concorrenza nel settore bancario». (p.f.)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
I servizi universitari affidati agli studenti 
Via al progetto di scambi finanziato con 300mila euro 
 
CAGLIARI. Baby parking per i figli delle studentesse madri, corsi di lingua dedicati agli universitari arrivati da paesi stranieri, ma anche servizio di bus navetta per gli studenti patiti del sabato sera in discoteca. Il tutto dagli studenti per gli studenti. E’ “Across the university”, il progetto pensato dall’assessorato comunale alle politiche giovanili, cofinanziato con 150 mila euro di fondi ministeriali, che ora grazie alla collaborazione con l’Università diventerà realtà.
 L’idea è nata qualche tempo fa con un bando dell’Associazione nazionale dei comuni intitolato “Città universitarie”, un invito ai comuni sedi di università a pensare come rendere migliore la vita degli studenti. Cagliari nella classifica nazionale s’è piazzata al decimo posto su diciassette progetti finanziati e al primo se si considerano solo le città del Mezzogiorno.
 «E’ la prima volta in Italia - ha annuniciato, presentando il progetto, l’assessore comunale alle politiche giovanili Daniela Noli - che parte un’iniziativa di questo tipo, i giovani che si impegnano a fornire i servizi non ricevono una retribuzione in denaro ma semplicemente mettono a disposizione il loro tempo in cambio di altri servizi utili».
 In sostanza accadrà questo: giovani studenti con particolari competenze, negli spazi dell’Ersu del Corso Vittorio Emanule, forniranno tutta una serie di servizi a particolari categorie di studenti come loro che ne dovessero avere bisogno. Così ad esempio, se da un lato c’è chi fornirà assistenza agli universitari in cerca di un alloggio, dall’altro c’è chi potrà ricambiare occupandosi magari dei figli delle studentesse madri. Non solo: il servizio prevede anche altre possibilità come l’accoglienza degli studenti universitari stranieri, con tanto di corso di lingua, o la creazione di depliant informativi in più lingue per far conoscere a tutti quali sono i servizi offerti ai giovani dalla città o dall’ateneo.
 Obiettivo finale è quello di arrivare a un miglioramento della qualità e quantità dei servizi offerti agli studenti universitari, colmando così le carenze attuali che, spesso per mancanza di fondi, non si riesce a colmare.
 Oltre ai 150 mila euro messi a disposizione dal ministero per le politiche giovanili il progetto potrà contare anche su altri 150 mila euro che arriveranno dal Comune.
 Oltre a ricevere in cambio altri servizi, gli studenti (per adesso - informa il Comune - ne saranno coinvolti cinquanta) che si impegneranno nel progetto otterranno dei crediti formativi. (s.z.)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Cultura e Spettacoli
Filippo Pace presenta il suo primo romanzo 
 
SASSARI. Un regno mitico in un’era lontana, tra principi e cavalieri. La storia di una strana donna, nata senza testa ma in grado di ammaliare gli uomini che la incontrano con la sua vitalità e la sua sensualità. Una regina poco adatta alla vita di corte e ai limiti posti dall’etichetta Teodora, che rifiuta lo sdolcinato marito che suo padre, re Carlo, ha scelto per lei, e scappa nella Foresta degli Incubi, scatenando un vero putiferio.
 È la storia raccontata da Filippo Pace, insegnante di letteratura italiana al Liceo classico “Garibaldi” della Maddalena e docente di Tecnica della scrittura all’Università di Sassari, nel suo primo romanzo “La ballata della regina senza testa” (Il Filo), che verrà presentato oggi alle 17,30 nell’Open space della Facoltà di Lettere e Filosofia, in via Zanfarino. L’incontro, messo a punto dallo staff della Libreria Internazionale Koinè insieme alla Facoltà di Lettere e Filosofia, verrà presentato dal professor Alessio Giannanti. Interverrà anche il preside della Facoltà Aldo Morace.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
ERASMUS 
Un fondo di 200mila euro per anticipazioni agli studenti 
 
SASSARI. Sarà più facile per gli studenti affrontare i programmi Erasmus. Facendo propria la proposta formulata dalla commissione incaricata e dall’Ufficio ricerca e Relazioni internazionali, su richiesta dei rappresentanti degli studenti, il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Sassari, ha infatti deliberato di istituire, a decorrere dall’anno 2009 (in riferimento all’anno accademico 2009/2010) e per gli anni successivi, un fondo di 200mila euro per consentire l’erogazione delle anticipazioni delle borse Erasmus in favore degli studenti che saranno individuati di anno in anno sulla base di specifici criteri.
 Il fondo sarà reintegrato di anno in anno, al momento del trasferimento dei finanziamenti per la mobilità LLP Erasmus da parte della Regione e dell’Agenzia nazionale LLP Italia. Il fondo garantirà l’erogazione di un’anticipazione pari a 2mila euro a cento studenti vincitori di una borsa di mobilità LLP Erasmus, indicati in un elenco redatto dal Coordinamento delle segreterie studenti, e contenente una graduatoria elaborata sulla base dei parametri adottati per l’Ise (reddito del nucleo familiare rapportato al numero dei componenti la famiglia).
 L’Ufficio ricerca e Relazioni internazionali provvederà ad erogare le anticipazioni ai primi cento studenti della graduatoria, con la facoltà di attingere dalla graduatoria i nominativi successivi ai primi cento, in caso di rinunce o impossibilità ad effettuare la mobilità da parte di alcuni vincitori. Nel caso in cui al centesimo posto della graduatoria si siano attestati più studenti a parità di condizioni Ise, l’anticipazione sarà erogata allo studente più meritevole. L’erogazione delle anticipazioni sarà condizionata alla sottoscrizione di un documento, nel quale i beneficiari si impegnano a restituire immediatamente l’intero importo ricevuto in caso di rinuncia o di interruzione della mobilità prima dello scadere di un periodo minimo di tre mensilità, con l’avvertenza che, in caso contrario, il recupero potrà avvenire anche sulle tasse di iscrizione, invalidando così la regolarità della stessa iscrizione.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Cda scaduto, l’Ersu commissariato 
Mattone guiderà l’ente in attesa delle nomine della Regione 
di Silvia Sanna 
 
 SASSARI. Nei prossimi trenta giorni svestirà i panni di presidente e indosserà quelli di commissario: Antonello Mattone traghetterà l’Ersu, occupandosi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione, sino alla nomina del nuovo cda. Quello attuale, in carica dal gennaio 2006, è scaduto definitivamente il 19 febbraio, dopo una proroga di quarantacinque giorni. Il commissariamento è messo nero su bianco nel decreto firmato ieri mattina dal vicepresidente della Regione Carlo Mannoni. Spetterà al presidente eletto Ugo Cappellacci indicare i nuovi componenti del consiglio di amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio: la scelta sarà presa in accordo con il rettore dell’Università Alessandro Maida.
 Per ora l’Ersu vanta già un record: il suo nuovo cda sarà il primo firmato dalla giunta Cappellacci. Dopo tre anni, è esaurito il compito del presidente Antonello Mattone e dei consiglieri Giuseppe Masala (indicato dall’ex maggioranza di centrosinistra), Antonello Peru (indicato della minoranza), Giorgio Pintore (nominato dai docenti) e Simone Campus (dagli studenti). In realtà gli ultimi due sono stati già sostituiti alla scadenza naturale del mandato, ma i successori Ciriaco Carru e Giosuè Cuccurazzu, attendono di ricevere l’investitura ufficiale dalla Regione.
 Nei prossimi trenta giorni, il commissario Mattone non potrà firmare alcuna delibera. Probabilmente non potrà neppure inaugurare la nuova sede dell’ente in via Coppino. La sua presenza, in questa fase di transizione, è stata sollecitata dallo stesso rettore Maida. Difficile fare totopronostici sul futuro.
 Il clima che si è creato all’interno del cda uscente, il fatto che i rappresentanti di maggioranza e di minoranza abbiano viaggiato sinora d’amore e d’accordo, potrebbe fare ipotizzare una soluzione all’insegna della continuità. Considerato anche il fatto che il componente di monoranza Antonello Peru è stato eletto in consiglio regionale in quota Pdl. C’è da dire inoltre che da tre anni a questa parte, il sistema delle nomine è cambiato. Prima il presidente della Regione decideva in autonomia, ora lo fa di concerto con l’Università. D’altro canto, alcuni segnali fanno propendere per il cambiamento. Su tutti, la partita ex ospedale pischiatrico. La giunta guidata da Renato Soru aveva sostenuto con forza l’operazione che prevede il recupero della struttura di Rizzeddu per trasformarla in una nuova casa dello studente e raggiungere la quota dei 1000 posti letti. Il costo, dice l’Agenzia del territorio, è di 4 milioni e mezzo di euro. Ai quali però bisogna aggiungerne almeno il doppio per l’intervento di ristrutturazione, da eseguire sotto lo sguardo vigile della Soprintendenza.
 Pare che il progetto non entusiasmi la nuova giunta regionale. Che sembra propensa ad affidarsi ai privati. Sul piatto ci sarebbero almeno due offerte: la prima è quella dell’area Automax in via Verona, adiacente all’attuale casa dello studente, la seconda è l’ex area Mulini Azzena in via Predda Niedda.
9 – epolis – Il Sardegna
Prima pagina
Ateneo -  Finanziamenti per i progetti dell’Università dirottati sul G8
Mistretta: costretto a dire addio ai soldi destinati al polo tecnologico per Ingegneria.
L’annuncio alla presentazione di una iniziativa del Comune
 
Grande Cagliari – pagina 21
Università. Mistretta: costretto a rinunciare al polo tecnologico di Ingegneria
Il G8 scippa i finanziamenti
tagli ai progetti dell'Ateneo
L'annuncio alla presentazione di un'iniziativa del Comune per gli studenti cagliaritani
di Ennio Neri
 
Il polo tecnologico di Ingegneria sacrificato per il G8. A malincuore, il rettore dell’ateneo cagliaritano Pasquale Mistretta, ha dovuto rinunciare a 10 milioni di euro, dirottati dalla Regione al finanziamento degli urgenti lavori di preparazione al vertice degli 8 grandi di La Maddalena. La notizia l’ha data ieri mattina lo stesso Rettore, intervenuto al Comune nel corso della conferenza di presentazione del progetto dell’assessorato alle Politiche giovanili (in collaborazione con l’Ersu) “Across the University”. Mistretta ha anche rotto il silenzio sulla vicenda del campus all’ex Sem, svelando la sua contrarietà a quella struttura in città. Favorevole invece Emilio Floris: il sindaco dice sì ad una rivisitazione del piano di Da Rocha, puntando all’inserimento del complesso nei 23 ettari delle ferrovie in via di dismissione. Ma è stato l��intervento del Rettore ad animare la conferenza. «Ci siamo trovati con 20 milioni di euro in meno », ha lamentato il Rettore. Si riferisce all’accordo di programma quadro firmato nel novembre 2006 al ministero Dell’Università da Regione, Comune e Ateneo. Il progetto riguardava il Polo tecnologico in via Is Maglias: la costruzione di strutture universitarie per la didattica con specifico orientamento verso gli aspetti tecnologici. Ma nel gennaio 2007 i primi dieci milioni vengono impegnanti dalla Regione per la realizzazione degli uffici Ersu al campus dell’ex Sem, «mentre nel novembre scorso ho dovuto firmare la rinuncia per i 10 milioni che ha la Regione ha dirottato sulle infrastrutture per il vertice del G8». Mistretta, finora muto sulla vicenda ex Sem, ha espresso contrarietà all'idea che si stava per realizzare di un campus “chiuso” («Non funzionerebbe in una realtà come quella sarda»), ribadendo la necessità di “campus urbano”: «Come potrebbe essere quello futuro tra viale Buoncammino, orto botanico, fino al San Giovanni di Dio e alla clinica Aresu ». Intanti l’assessore Daniela Noli festeggia l’aggiudicazione il bando nazionale dell’Anci, per l’ “Across theUniversity”: un progetto, co-finanziato dal Ministero della Gioventù per la cifra di 150mila euro, e che ha come partner l’Università e l’Ersu. Tra i servizi, la realizzazione di un bus navetta per il trasporto notturno, nel fine settimana, dei ragazzi nei locali e nelle discoteche e il baby parking dedicato ai figli delle studentesse madri. Prevista la creazione di una bacheca, web e cartacea, che sia di supporto agli studenti nella ricerca di abitazioni e stanze in cui alloggiare.
 
Hanno detto
Il rettore Pasquale Mistretta
“Il Campus così come lo voleva la Regione non sarebbe stato adatto a una realtà come quella della Sardegna”.
 
 
 
 

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