Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 February 2009
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio Stampa  
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari - Pagina 26
Sinnai
Tè letterario
 
Domenica sera alle 18.30, al teatro Civico di Sinnai, si svolge l'incontro “Tè letterario”. Nino Nonnis e Guglielmo Piras coordinano l'iniziativa che ha come ospite Giulio Angioni, docente di Antropologia all'Università di Cagliari, ma anche scrittore apprezzato in tutta Italia. Angioni presenterà il suo primo libro di poesie dal titolo “Tempus”. (ant. ser.)
2  - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Cercasi area per il campus universitario
Forse nel porto lo «sfogo» per il grande progetto Ersu
ALESSANDRA SALLEMI
 
 CAGLIARI. Il campus universitario nell’ex Semoleria di viale La Plaia si farà. Voluto da Soru, proposto dall’Ersu e bocciato dal Comune, il progetto è contestato perché ritenuto un’esagerazione di cemento, ma l’idea di costruire lì alloggi per studenti va bene anche al sindaco Emilio Floris. Da qui all’approvazione c’è una giungla di problemi da affrontare. Prima di tutto: le concessioni scadute.
 Interpellato nella sua qualità di tecnico della materia, l’assessore comunale all’urbanistica riassume: il campus nell’ex Semoleria al Comune va bene purché sia tale (un luogo di alloggi e servizi immersi nel verde e non un complesso alberghiero), «bisogna trovare un passaggio amministrativo conclusivo e poi con l’Ersu, con l’Università bisognerà elaborare politiche di convivenza tra la città e il corpo sociale degli studenti. E’ impensabile che una città di 160 mila abitanti con 40 mila studenti universitari - sottolinea l’assessore Gianni Campus - non sia percepibile come città universitaria». Dunque da qui alla firma di un nuovo accordo la strada non è in discesa. In pillole la storia è questa. La proprietà dell’area in origine era di Edilia (l’imprenditore Romano Fanti), la Regione aveva voluto consegnare all’Ersu la titolarità del complesso, Edilia avrebbe costruito. Nel luglio 2005 erano state rilasciate due concessioni edilizie, i lavori sono cominciati, nel frattempo le autorizzazioni sono scadute, pur restando in piedi il contratto tra Regione-Ersu, Edilia e Comune che prevedeva il passaggio a quest’ultimo del silo e di altri manufatti. L’anno scorso il consiglio comunale bocciò quest’accordo (comprensivo del Betile e della cittadella amministrativa regionale). Ma non c’era bisogno di una tale zeppa perché l’accordo inciampasse: l’Ersu aveva chiesto al Comune di acquisire il silo con lo scopo di demolirlo e sfruttarne le cubature possibili, il Comune aveva varie obbiezioni. La prima è che senza nulla di valido in cambio ci sarebbe stato un danno patrimoniale censurabile dalla Corte dei conti; la seconda è che il silo, manufatto di archeologia industriale vincolato per sua natura, aveva bisogno di un atto della soprintendenza ai beni monumentali che doveva affermare «si può demolire». L’accordo bocciato dal consiglio comunale conteneva un tentativo di soluzione, anche se fragile. Il vero problema, però, era ancora un altro e nel tempo aveva viaggiato parallelo. Il progetto dell’Ersu era stracarico di volumetrie, ben più di quelle liberate da un’eventuale demolizione del silo. Per risolvere la questione l’idea del Comune era di allargare l’area. Dietro il muro ci sono le Ferrovie dello Stato intenzionate a vendere e l’ipotesi era di acquistare per arrivare fino ai 23 ettari di verde della zona di San Paolo. E’ questa una delle strade che la giunta comunale, dopo il no al progetto Ersu di 3 settimane fa, vuole battere per raggiungere lo scopo, vale a dire creare il campus. Poi: la legge impone che qualunque costruzione restituisca alla città parcheggi in proporzione alle superfici utili degli edifici e nel campus Ersu le proporzioni non c’erano. Un’ulteriore strada è nel sistema portuale: col nuovo piano regolatore cambierà la viabilità e varie aree si libereranno. L’assessore Campus: «La cosa migliore è mettere il progetto in attesa finché non si trova un assetto più vasto che ne consenta il rilancio».
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Il progetto per la salvaguardia della Pelosa
Con gli atenei di Sassari e Cagliari coinvolte altre due università italiane
Si conosceranno entro l’estate i risultati degli studi sulle dune di biologi, geologi e ingegneri e i rilievi in mare e a terra
 
STINTINO. Entro la prossima estate si concluderanno gli studi avviati dall’Icram sulla spiaggia della Pelosa e saranno forniti gli elementi utili alla conservazione del tratto di litorale stintinese più ammirato e apprezzato anche all’estero. Lo ha fatto sapere di recente l’Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare),dall’agosto scorsodiventato Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che da tempo sulla spiaggia conduce una serie di studi.
 Grazie gli sforzi fatti dall’amministrazione comunale, in quattro anni Stintino è diventato il laboratorio naturale per gli studi degli esperti dell’Icram, che hanno realizzato approfondite indagini scientifiche, rilievi a mare e a terra, numerose campagne di misurazione che hanno coinvolto geologi, biologi e ingegneri. Da circa un anno, grazie agli studi sul movimento delle dune, sulla spiaggia della Pelosa sono state realizzate sei passerelle che, partendo dalla strada sino ad arrivare sulla spiaggia, consentono ai bagnati di raggiungere il bagnasciuga senza calpestare le dune.
 «Il nostro progetto di salvaguardia della Pelosa è un progetto ampio - afferma il primo cittadino di Stintino - che abbiamo individuato con il ministero dell’Ambiente. Un percorso che vede come capofila l’Icram e il coinvolgimento attivo delle Università di Sassari, Cagliari, Firenze e Padova. Sino ad oggi abbiamo lavorato ai problemi relativi alla spiaggia della Pelosa, a molte istituzioni abbiamo chiesto il loro intervento, poche hanno risposto». Il sindaco Antonio Diana ci tiene a sottolineare gli sforzi fatti dall’amministrazione da lui guidata edalla precedente amministrazione, quando era assessore al Turismo e all’Ambiente, per la salvaguardia della Pelosa,gioiello di spiaggia che caratterizza la costa nord-ovest della Sardegna. «Quando abbiamo iniziato gli studi, quattro anni fa, - precisa il sindaco - nessuno si sognava di venire qua a darci un aiuto, sebbene lo avessimo chiesto e ancora oggi continuiamo a chiederlo. L’unico sostegno economico lo abbiamo ricevuto dal ministero dell’Ambiente». Agli studi avviati dall’Icram stanno portando il loro contributo diverse università italiane e alcuni dei migliori centri di ricerca sulla protezione delle spiagge. Tra queste l’Università di Sassari, che si sta occupando della ricostruzione geomorfologicadi buona parte dellitorale del comune di Stintino. A questa si aggiunge l’Università di Cagliari, che si occuperà di determinare la capacità di carico, cioè della fruizione compatibile dal punto di vista ambientale del tratto costiero che comprende la spiaggia della Pelosa.
 L’Icram, ora l’Ispra, ha coinvolto anche l’Università di Firenze che dovrà occuparsi della ricostruzione morfodinamica della spiaggia, cioè della sua evoluzione per capire quali interventi mettere in campo per la sua salvaguardia. Quindi è stata coinvolta anche l’Università di Padova che studierà la petrografia, cioè l’origine delle sabbie della Pelosa per comprenderne le caratteristiche che ne determinano la peculiarità. Infine è stata coinvolta anche la Geosphera che, con il suo contributo, ha permesso la determinazione delle opere di protezione delle dune che caratterizzano la Pelosa. Si tratta quindi di un gruppo di lavoro ampio, che comprende diverse realtà scientifiche messe insieme con l’obiettivo unico della salvaguardia della spiaggia.
 «La nostra intenzione - riprende il sindaco di Stintino - è quella di fare della Pelosa un laboratorio modello per le altre realtà isolane e non solo, che soffrono l’erosione dei litorali. Un laboratorio che consenta di andare al di là dello studio di caratterizzazione della spiaggia, ma che fornisca ipotesi concrete di salvaguardia e uno studio particolareggiato delle dinamiche locali».
 Quindi un invito ad una ampia partecipazione: «Se qualche ente - conclude Antonio Diana - dovesse disporre di studi e dati sulla Pelosa, ottenuti attraverso percorsi differenti da quelli avviati a Stintino, li metta a disposizione di questo grande progetto di salvaguardia ambientale».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
INIZIATIVA DELL’ATENEO
Classi delle superiori in gara per un tema sulla disabilità
 
 SASSARI. Si rinnova nell’ateneo sassarese l’iniziativa legata all’approfondimemto sui problemi e sui progetti relativi alla disabilità.
 Per l’ennesima stagione viene indetto un concorso riservato alle scuole medie superiori per l’assegnazione di due premi di studio per quelli che verranno valutati i migliori temi.
 È come sempre la commissione per le problematiche degli studenti disabili dell’università di Sassari la promotrice dell’iniziativa rivolta a sensibilizzare sull’argomento l’opinione pubblica e in particolare gli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori, che frequenteranno nei prossimi anni l’ateneo. I partecipanti al concorso sono invitati a realizzare un elaborato scritto o un lavoro a carattere grafico (fotografia, disegno) sui problemi della disabilità, il cui titolo potrà essere scelto dai singoli istituti. Agli studenti che avranno svolto i due migliori elaborati verrà assegnato un premio di mille euro ciascuno.
 L’assegnazione dei premi avverrà a insindacabile giudizio di un’apposita commissione nominata dal rettore, della quale faranno parte un professore per ciascun istituto partecipante, proposto dal dirigente scolastico, e un professore della commissione per le problematiche degli studenti disabili dell’università di Sassari.
 Gli elaborati, con il nominativo del docente di ciascun istituto aderente al concorso, che farà parte della commissione giudicatrice, dovranno pervenire all’ateneo turritano entro il 31 marzo, indirizzati al Magnifico rettore dell’università degli studi di Sassari-Piazza Università 21-07100 Sassari. (m.d.)
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie