Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 July 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
L'UNIONE SARDA
1 - No al ridicolo, senza codici, un commento di Sandro Maxia
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Lettere e opinioni – pagina 36
Ricerca e "Verità"
No al ridicolo, senza codici
   
È facile, in linea di principio, concordare con Giuseppe Marci a proposito delle polemiche suscitate dalle scelte didattiche di Emilio Biagini, professore di Geografia nella Facoltà di Lingue della nostra Università. Pur senza citarlo, l'editorialista si ispira al noto aforisma di Voltaire: le tue idee mi fanno schifo, ma io sono disposto a farmi ammazzare purché tu possa esprimerle . Ma il professore in questione non si limita a esporre le sue opinioni, bensì le impone dalla cattedra, attraverso libri da lui stesso scritti e messi in vendita. Senza alcuna alternativa dialettica, tolta la quale la ricerca scientifica decade a volgare propaganda e si configura come un abuso d'ufficio. Non è il primo caso nella nostra Università, costretta in tempi recenti a chiedere scusa alla Comunità israelitica per le farneticazioni antisemite di un docente di Filosofia. In questi casi, quali che siano le idee del docente, viene meno il principio stesso della scuola universitaria, basata sulla trasmissione di un sapere interrogativo, non certo apoditticamente assertivo, e diciamo pure dogmatico. Quando un docente dichiara di parlare in nome della Verità (vedi l'intervista rilasciata a Giorgio Pisano) si autoesclude dalla comunità scientifica. La libertà di insegnamento, alla quale si appella Marci nella sua perorazione in difesa del "reprobo", non c'entra nulla. Noi docenti (tutti quelli che insegnano alle nuove generazioni) abbiamo un codice deontologico, sia pure non scritto, che ci impone di non trascurare mai, nell'esporre le nostre ipotesi interpretative, la natura probabilistica della moderna ricerca scientifica. Senza che questo porti necessariamente allo scetticismo. Biagini con la sua pratica didattica offende la deontologia professionale. Non c'è bisogno (su questo sono d'accordo con Marci) di altri codici, e meno che mai di codici etici, che non si sa dove si arrestino nei loro divieti. Il pericolo di conformismo, legato al "politicamente corretto", è sempre in agguato. Da tempo i docenti di Letteratura italiana delle Università americane si guardano bene dal proporre la Gerusalemme liberata di Tasso, per non incorrere nell'accusa di incitamento all'odio razziale; l' Inferno dantesco viene amputato del canto dove appare Maometto, e il canto dei sodomiti riceve lo stesso trattamento. Non se la passa troppo bene neppure Conrad: Cuore di tenebra , considerato da sempre un atto d'accusa contro le brutture del colonialismo, è in odore di razzismo, perché fa parlare gli indigeni come Tarzan. I codici etici, e i codici in generale, sono strumenti da maneggiare con molta cautela, e forse da non maneggiare affatto. I libri di Biagini, col cumulo di sciocchezze che contengono, costituiscono già in sé una piccola catastrofe del buon gusto. Consigliamo al collega un master in senso del ridicolo. E per il resto: «non ti curar di loro, ma guarda e passa».
SANDRO MAXIA
Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 17
Università
Passa la proroga del progetto per il campus
   
Alla fine la proroga per l'attuazione del programma integrato ex Sem, che prevede il recupero dell'area dove sorgeva la semoleria di viale Playa, con l'intento di realizzare uno studentato (o un campus universitario, nelle intenzioni di molti) è passato all'unanimità. Alla delibera, che era già stata discussa nei giorni scorsi in commissione Urbanistica, è stato anche allegato un ordine del giorno votato da maggioranza e opposizione, che impegna l'amministrazione a riaprire un confronto con la Regione.
LA PROROGA Già nei giorni scorsi il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci aveva spiegato il perché della proroga per cinque anni: «Si è trattato di una scelta obbligata, visto che il precedente piano integrato sarebbe scaduto a settembre e non prorogarlo avrebbe significato dire addio allo studentato». Partendo da questo dato di fatto è stato quasi inevitabile arrivare a una risoluzione che mettesse d'accordo entrambe le parti in causa.
L'ORDINE DEL GIORNO I termini politici dell'intesa sono stati presentati all'aula dal capogruppo del Pd Ninni Depau, che ha illustrato l'ordine del giorno unitario: «Il Consiglio comunale, nel deliberare la proroga di cinque anni per l'attuazione del programma integrato ex Sem impegna il sindaco e la Giunta ad assumere le necessarie iniziative politiche e amministrative verso la Regione perché la realizzazione del campus universitario in città diventi un obiettivo strategico condiviso e consenta l'utilizzo di rilevanti risorse pubbliche già stanziate - è scritto nel documento - il campus universitario può diventare, insieme allo studentato diffuso (nel centro storico), un fondamentale elemento di accoglienza della città verso gli studenti, con importanti ricadute sul versante culturale, economico e sociale».
L'INVITO Questa la base di partenza per riavviare il confronto con la Regione: «Va valorizzato quanto finora concordato e sottoscritto dalle due amministrazioni (ad esempio il protocollo d'intesa dell'agosto 2006), si tratta di elementi che possono rappresentare la base per un nuovo accordo di programma che coinvolga anche l'Ersu e l'università - aggiungono ancora i gruppi consiliari - tale accordo dovrebbe contemplare anche ulteriori indicazioni sull'individuazione di altre aree (ad esempio quelle ora occupate dalle Ferrovie dello Stato, adiacenti al comparto di viale La Playa), utili per un più congruente soddisfacimento dei bisogni abitativi e sociali degli studenti fuori sede».
GLI ALTRI TEMI Dopo la veloce approvazione di due pratiche urbanistiche, il Consiglio ha poi iniziato ad affrontare la questione del Piano della mobilità: discussione appena accennata e che verrà ripresa nella seduta di martedì prossimo.
 

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Campus, torna in gioco Da Rocha 
Consiglio comunale, sì unitario per ampliare l’area per gli universitari 
 
CAGLIARI. Un passo avanti per il campus universitario di viale La Plaia. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato la proroga di cinque anni per la realizzazione della struttura e anche un ordine del giorno unitario che rimette in gioco pure il progetto di Mendes Da Rocha (in precedenza respinto per «eccesso di volumetria) in quanto permette di ampliare l’area disponibile.
 A fine maggio era scaduta il termine delle autorizzazioni concesse per il primo progetto di campus, la versione di Di Martino. La concessione edilizia era stata ottenuta nel maggio del 2007, con validità di due anni. Mentre la seconda ipotesi, quella di Mendes Da Rocha (che prevede anche servizi specifici: dalla biblioteca alla mensa, al teatro), era stata respinta per «eccesso di cubatura» in rapporto all’area disponibile.
 Ora l’ordine del giorno approvato unitariamente (con solo tre astensioni, della maggioanza) rimette in gioco anche il progetto di Da Rocha o, in ongi caso, permetterebbe una struttura con anche i servizi che, nella struttura di Di Martino, mancano. Nel documento consiliare, infatti, si vincola il sindaco Emilio Floris a predisporre adeguate iniziative politiche verso la Regione al fine di mantenere gli impegni presi nel protocollo d’intesa (firmato tra il primo cittadino e il presidente della Regione). In quest’ultimo il governo dell’isola si impegnava a cedere al Comune le aree dismesse delle ferrovia dello Stato, proprio per il campus. Una circostanza che permetterebbe, con nuovi terreni, di avere gli standard edilizi anche per il progetto Da Rocha. Nello stesso tempo l’ordine del giorno sottolinea pure la necessità di un impegno per lo studentato diffuso nel centro storico, aspetto caro alla maggioranza.
 Il sì al documento permette al sindaco di incassare un voto pressochè unanime, all’opposizione (che ha proposto il documento) di dimostrare di essere propositiva e alla maggioranza di ottenere un assenso completo sullo studentato diffuso. A fine serata l’assessore Gianni Campus (Urbanistica) ha esposto il piano urbano della mobilità, che punta - come strategia - alla diminuzione del traffico auto, a un incremento del mezzo pubblico e a una maggiore pedonalizzazione. (r.p.)
4 – Il Sardegna
Prima pagina
Alloggi universitari
Via Trentino sfratta gli studenti a metà mese. Periodo esami a rischio.
 
Pagina 26 – Grande Cagliari
Università. L’Ersu: per motivi di ristrutturazione gli ospiti devono lasciare la casa entro il 20 luglio
Via Trentino sfratta gli studenti
Esami a rischio causa trasloco
Gli universitari: chissà se dal primo settembre potremo ritornare nelle nostre stanze
Roberto Murgia
 
Sessione estiva più faticosa del solito per gli studenti della casa di via Trentino. Fino agli ultimi giorni di luglio si dovranno confrontare con i professori e non solo. Il 15 giugno l’Ersu se n’esce con un ultimatum: «Per improrogabili lavori di ristrutturazione la casa dello studente chiuderà il 20 luglio. Tutti gli ospiti dovranno, entro tale data, lasciare libera la stanza». Firmato, la direzione. Il fatto è che la borsa di studio copre le spese fino al 31 luglio. E che l’invito a sloggiare arriva proprio quando molti studenti si giocano le ultime carte per avere diritto all’alloggio per il successivo anno accademico. Resta pure il dubbio sulla data di riapertura: «Non è detto che potremo rientrare nelle nostre stanze dal primo settembre», dice Sergio Lorrai, rappresentante della casa dello studente di via Trentino, ed eletto al Senato accademico con la lista Unica 2.0. «L'Ersu avrebbe dovuto posticipare di una settimana la chiusura, e, di certo, la comunicazione è arrivata tardi», continua. Il 15 giugno, per la precisione. La lettera, poi, non  lasciava molto tempo per pensare a una soluzione: «Gli studenti che per motivi di studio necessitano di posto alloggio oltre la data del 20 luglio dovranno presentare richiesta scritta all'Ersu entro il 30 giugno. Le richieste dovranno essere corredate da certificazione in carta intestata di facoltà, nella quale andranno specificati i motivi per i quali si richiede la permanenza». Una richiesta formale per un altro alloggio provvisorio dove andare in tutta fretta per pochi giorni, «con tutti i problemi che comporta un trasloco in periodo di esami », sottolinea Sergio Lorrai. «Non mi risulta che la Direzione abbia mandato una comunicazione ufficiale», replica Paolo Pirino, rappresentante degli studenti nel Consiglio d'amministrazione dell'Ersu. Eppure, l'avviso in questione riporta, in calce, proprio la sigla dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario. «Tutt'altro che garantito in questo frangente », protesta il rappresentante di via Trentino. ■
 
5 - Il Sardegna
Pagina 26 – Grande Cagliari
Campus, c’è la proroga
 
Sì alla proroga per il campus all'ex Sem. Voto bipartisan ieri in consiglio comunale. Sì alla proroga di 5 anni sul programma integrato d'area che prevede un campus per studenti in viale La Playa. Il voto mantiene in essere l'accordo e regala 5 anni di tempo alle parti in causa (Regione, Ersu e Comune) per definire il progetto. Dotato anche un ordine del giorno all'unanimità. Non solo. invita Regione e Comune al confronto e punta ad un protocollo di intesa per un nuovo accordo di programma per il campus - definito “obiettivo strategico condiviso e d elemento fondamentale di accoglienza della città verso gli studenti” -  che coinvolga anche Ersu e Università. Il documento chiede che l'accordo fornisca precise indicazioni sull'individuazione di altre aree  - come ad esempio quelle adiacenti delle ferrovie dello stato in via di dismissione  - “utili per un più congruente soddisfacimento dei bisogni abitativi e sociali degli studenti fuori sede”. ■  En. Ne.
 

Questionnaire and social

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