Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 October 2009
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
LA NUOVA SARDEGNA
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Università. L’attacco: «Facciamo ridere mezza Italia»
Concorso annullato, anzi no: sindacati sul piede di guerra
Il rettore ha poco da dire: «Si tratta di una vicenda amministrativa».
Impossibile parlare con il direttore amministrativo.
Un concorso fa scoppiare una guerra amministrativa nell’Università. L’Ateneo ha indetto un bando per il passaggio di categoria di quattro dipendenti ma, dopo le critiche dei sindacati, ha annullato la delibera. Nel giro di poche ore il clamoroso dietrofront: la disposizione è stata sospesa. Immediata la reazione furente dei rappresentanti sindacali (a eccezione della Cgil) che, spiegano, saranno costretti a «chiedere l’annullamento dell’annullamento dell’annullamento. Una situazione che farà ridere mezza Italia».
LA VICENDA Tutto è nato con il bando del 16 ottobre, firmato dal direttore amministrativo, Fabrizio Cherchi, per la “progressione verticale per quattro posti di categoria D”. Fino a qui nulla di strano. Ma il concorso ha fatto scattare la dura presa di posizione dei sindacati (Cisl, Uil, Csa e Cisapuni) che hanno chiesto la sospensione del provvedimento. Il motivo è da ricercare in un’altra selezione per otto posti, che aveva portato alla “promozione” di quattro dipendenti. Nessun altro aveva superato la prova lasciando così scoperte quattro “progressioni”. «Il nuovo bando», spiegano i segretari dei sindacati universitari, «sembra fatto apposta per riparare al flop del primo. Un modo per permettere a chi è rimasto fuori di riprovarci». Non solo: «Abbiamo chiesto l’annullamento anche perché, come rappresentanti sindacali, non siamo stati informati del bando e perché il concorso non è stato ampiamente pubblicizzato».
PASSO INDIETRO Il 20 ottobre, sempre a firma di Cherchi, l’amministrazione dà ragione ai sindacati e annulla la delibera del 16. Sono le 15. Tre ore dopo dal settore Concorsi della direzione per la gestione delle risorse umane, a firma di Maria Bonaria Puddu, arriva il passo indietro che non ti aspetti: Si comunica che la disposizione del direttore amministrativo del 10 ottobre è stata sospesa. Con successivo avviso saranno fornite indicazioni relative alla procedure di mobilità .
L’ATTACCO «É incredibile», sbottano i sindacati, «che, in un’Università che si reputa seria, si compiano queste leggerezze. Chiederemo al rettore e al direttore amministrativo un nuovo annullamento. Sarebbe una vera e propria barzelletta». La Cgil non ha preso parte alla battaglia sindacale.
LA REPLICA Il rettore Giovanni Melis ha poco da dire: «Una vicenda meramente amministrativa, dunque di competenza degli uffici». Impossibile parlare con chi potrebbe dare qualche spiegazione tecnica in più: il telefono cellulare del direttore amministrativo squilla a vuoto.
Matteo Vercelli


2 - L’UNIONE SARDA
Prov. Gallura - Pagina 39
olbia
Economia e politica del mare: master per giovani laureati
Da ieri è possibile iscriversi al ’Seamaster’, un corso post - laurea di primo livello organizzato dal polo universitario di Olbia mirato alla crescita delle competenze professionali, attraverso la conoscenze approfondite per i giovani laureati del territorio. Il master universitario in ’Economia, politiche e diritto del mare’ prevede il coinvolgimento della Confederazione italiana degli armatori e dalla facoltà di Economia dell’università di Sassari, in collaborazione con l’Autorità Portuale del nord Sardegna, la Camera di commercio di Sassari, il Comune di Olbia, e l’Associazione degli industriali del nord Sardegna. Il bando di iscrizione è stato pubblicato ieri sul sito dell’università. L’obiettivo è l’inserimento di nuove professionalità, grazie ad un partenariato allargato che unisce le istituzioni territoriali, il mondo accademico, e le più prestigiose realtà produttive singole e associate della navigazione. Dall’inizio delle lezioni, previsto per il mese di dicembre, il percorso formativo si snoderà sull’approfondimento del sistema del trasporto marittimo e della logistica. Nel particolare, il master si svolgerà per 1500 ore complessive, articolate in attività didattica tradizionale e integrativa, di studio individuale, di predisposizione della tesi di master, progetti di lavoro e tirocini.
( c.c. ) 

 
3 - L’UNIONE SARDA
Provincia di Oristano - Pagina 21
oristano
Uniti per salvare l’Ateneo
Tutti uniti per salvare l’Università di Oristano. È stata unanime e decisa la presa di posizione a favore del personale del Consorzio Uno e dei corsi del chiostro del Carmine. Ieri pomeriggio in un’affollata assemblea all’ex ospedale sant’Antonio, il consiglio comunale e quello provinciale hanno assicurato tutto l’impegno per la tutela dei corsi e per i posti di lavoro a rischio. Identico impegno anche da parte dei consiglieri regionali, mentre i lavoratori del Consorzio uno ascoltavano attenti. Nei giorni scorsi, il personale in una lettera aperta aveva segnalato tutta la propria preoccupazione. «I corsi si avviano lentamente verso il declino nell’indifferenza generale?». Non avevano accusato nessuno, di certo però visto che alle promesse fatte nei mesi scorsi non sono seguiti i fatti, aspettano segnali differenti. I lavoratori chiedono un impegno tangibile e diretto degli Enti soci del Consorzio Uno, a partire da Comune e Provincia. Da marzo ad oggi l’organico è stato ridotto di 5 unità, l’orario di lavoro e gli stipendi tagliati drasticamente e la preoccupazione per il futuro è forte. Tanto più che i fondi che la Giunta regionale ha assegnato non sono ancora stati suddivisi tra le sedi periferiche. Infine l’appello a sostenere l’università non soltanto a parole, ma nei fatti.
( v.p. ) 
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA

4 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Prima Pagina
Sanità: l’azienda mista ancora senza commissario 
Tutto congelato e ci sono problemi anche per acquistare apparecchiature indispensabili 
SASSARI. L’azienda ospedaliero universitaria naviga a vista. E lo fa tra mille difficoltà, compreso il fatto di avere una guida non legittimata da un rapporto di fiducia con la Regione. L’attuale direttore generale Renato Mura, infatti, secondo la delibera regionale, verrà sostituito da un commissario la cui nomina è però congelata così come i finanziamenti e la programmazione.
 
Pagina 21 - Sassari
Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria non è stato ancora nominato 
L’Azienda mista cola a picco 
Salti mortali per comprare un ecografo indispensabile 
SASSARI. L’azienda ospedaliero universitaria naviga a vista. E lo fa tra mille difficoltà, compreso il fatto di avere una guida non legittimata da un rapporto di fiducia con la Regione. In attesa del commissario straordinario finanziamenti e programmazione sono bloccati.
L’attuale direttore generale Renato Mura, infatti, secondo la delibera di Cappellacci del 15 settembre, verrà sostituito da un commissario la cui nomina è però al momento congelata. Ci vuole l’ok del rettore dell’università di Sassari e della facoltà di Medicina attraverso il suo consiglio. Non sarà una passeggiata trovare un accordo, anche se dalla Regione un’indicazione precisa è arrivata: si tratta di Gianni Cavalieri, sassarese, imprenditore titolare della superporcilaia di Berchidda e attualmente presidente di Confidi, ramificazione di Confindustria. Uomo, si dice, vicino all’ex sindaco di Sassari di An Nanni Campus.
Non sarà una nomina all’acqua di rose perchè nei giorni scorsi in una lettera congiunta i consigli delle due facoltà di Medicina di Sassari e Cagliari hanno ricordato all’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori che sui nomi dei direttori delle rispettive aziende ospedaliero universitarie ci dovrà essere un’intesa, visto che in quelle aziende oltre all’assistenza vengono svolte anche attività di didattica e ricerca. C’è da aspettarsi comunque che le trattative per Sassari cominceranno solo dopo l’insediamento del nuovo rettore, Attilio Mastino, che avverrà ai primi di novembre.
Ma non basta, perchè c’è aria di ricorso dei diretti interessati in caso di esautorazione. Non sarebbe tra i motivi sufficienti per chiudere in anticipo il contratto con i direttori generali della Sanità il cambiamento dell’assetto politico regionale. Eppure è già successo per le Asl dove il cambio di guardia è avvenuto a metà settembre.
Nel frattempo l’aria che si respira nelle stanze della direzione generale dell’Aou è molto tesa per l’impossibilità di svolgere un minimo di programmazione. E se le cose non vanno bene, a rimetterci sono sempre in primo luogo i pazienti. Basti pensare alla recente interruzione di un intervento chirurgico a causa della mancanza di un’apparecchiatura.
Le entrate dell’azienda si limitano alle competenze attribuite dalla Regione per l’ordinaria amministrazione. Per l’acquisto di un ecografo senza il quale era impossibile effettuare le diagnosi prenatali, si è dovuto attingere ai conti correnti destinati agli stipendi. Una situazione di disagio ed emergenza che sta portanto la sanità sassarese ai suoi minimi storici.
Gabriella Grimaldi
 
 
5 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 21 - Sassari
La clinica urologica è a rischio di collasso 
Liste d’attesa e problemi per le urgenze dopo l’accorpamento col reparto Asl 
SASSARI. Clinica urologica verso il collasso. La nuova struttura dell’Azienda mista ospedaliero-universitaria non è in condizioni di soddisfare tutte le richieste urgenti che arrivano dal territorio e, allo stesso tempo, garantire la quotidianità. Una situazione che rischia di esplodere, con le liste d’attesa che s’allungano a dismisura. E i medici, già impegnati in quattro sedute settimanali di sala operatoria, devono dedicare il resto del poco tempo disponibile alle visite ambulatoriali.
Un carico di lavoro pesantissimo che sta mettendo a dura prova la struttura, costituita nel settembre 2008 con l’accorpamento del reparto di Urologia dell’Asl 1 con la Clinica urologica dell’università e il trasferimento nel Policlinico universitario di viale San Pietro.
La Clinica urologica, diretta dal professor Carlo Corbu, è così diventata centro di riferimento per tutto il territorio, ma ha soltanto una trentina di posti letto e le liste d’attesa per visite e ricoveri stanno diventando sempre più lunghe. L’altro centro Asl è ad Alghero, aggregato al reparto di Chirurgia. Così, la chiusura del reparto dell’ospedale, decisa per razionalizzare i servizi, ha finito per penalizzare l’utenza.
 In particolar modo le emergenze, visto che al Pronto soccorso non è previsto un urologo e tutte le urgenze sono a carico del medico di guardia della Clinica, che deve continuamente spostarsi dal Policlinico universitario al Santissima Annunziata. E così, in presenza di altre urgenze urologiche nei vari reparti, anche per una colica renale i pazienti sono costretti a lunghe attese.
(plp)


6 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 31 - Sassari
Workshop internazionale  
Ricercatori a confronto sull’analisi sociale delle migrazioni interne 
ALGHERO. La città ha ospitato nei giorni scorsi un dibattito internazionale sul tema della migrazione interna. Il centro di ricerche economiche nord sud (Crenos), in collaborazione con il Dipartimento di Economia, Impresa e Regolamentazione dell’Università di Sassari e con l’Università di Southampton è riuscito a portare ad Alghero alcuni dei maggiori esperti internazioni sul tema. Tra i professori che hanno animato la discussione, Jacques Poot e Dave Maré dell’università di Waikato (Nuova Zelanda), Mark Partridge della Ohio State University (Stati Uniti d’America), Philip McCann e Jouke Van Dijk dell’università di Groningen (Olanda). Nel dibattito è stato affrontato il tema delle migrazioni interreogionali tra nord e sud Italia. I risultati del workshop verranno pubblicati prossimamente in un’edizione speciale della rivista internazionale «Spatial Economic Analysis». L’edizione è curata da Alessandra Faggian dell’università di Southampton e Bianca Biagi dell’ateneo di Sassari.
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 11 - Cagliari
Ancora promesse per l’Università 
Onida: «Gli enti si quotino per un anno così da salvare i corsi» Cherchi e Dedoni: «I fondi necessari li deve mettere la Regione» 
Approvato ieri sera all’unanimità un ordine del giorno 
ORISTANO. Il tempo delle parole sta per terminare: i dipendenti dell’università oristanese non possono più cibarsi di promesse, di dichiarazioni su quanto sia prezioso il bene che è stato creato nel corso degli anni, di quanto sia prezioso il loro posto di lavoro. Occorrono soldi. E ancora non è chiaro chi li potrà (e vorrà) tirare fuori.
Ieri pomeriggio, nella sala riunioni dell’Hospitalis Sancti Antoni seduta congiunta dei consigli provinciale e comunale, convocati per discutere delle nubi che si accumulano sul futuro dell’università oristanese, di impegni conccreti ne hanno presi ben pochi. L’unica proposta operativa, che però non sembra avere avuto un grande seguito, l’ha lanciata il presidente della Provincia, Pasquale Onida. Secondo Onida per un anno gli enti che sostengono il Consorzio Uno dovrebbero farsi carcio delle spese necessarie al sostentamento dei corsi: «Rinunciamo a spese discrezionali», ha esortato Onida.
Invece, dal dibattito, a parte la solidarietà diffusa ai lavoratori, i numerosi attestati di stima al valore e all’importanza dell’università oristanese, è scaturito un ordine del giorno unitario approvato all’unanimità dove si dà mandato a sindaco e presidente della Provincia e alle rispettive Giunte, di svolgere un ruolo di pressione nei confronti del governo regionale e di quello nazionale perchè «la razionalizzazione del sistema universitario nazionale non pregiudichi l’esistenza dei corsi di Oristano».
All’incontro hanno partecipato anche diversi consiglieri regionali dell’oristanese. Oscar Cherchi e Attilio Dedoni, espressione della maggioranza, hanno ripetuto che l’impegno finanziario per il salvataggio dell’università deve essere a carcio della Regione. «Su questo non c’è alcun dubbio», ha aggiunto Cherchi. Antonio Solinas, invece, ha sottolineato come la Giunta regionale, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, che tra l’altro criticavano i progetti di chiusura annunciati dall’allora governatore Renato Soru, abbia tagliato gli stanziamenti a favore dell’università oristanese.
La platea ha ascoltato tutti gli interventi: lavoratori dell’università, studenti, docenti, che attendevano impegni precisi e fatti concreti, anche per questa volta si sono dovuti accontentare di promesse. E l’attesa continua, con la spiacevole sensazione che il destino del Consorzio Uno sia già segnato.
R.Pe.
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 24 - Sassari
Sabato nella facoltà di Scienze tutti i segreti e le opportunità di un software libero 
«Linux day», ecco l’avversario di Windows 
Gratuito e sicuro, è l’alternativa al sistema operativo di Microsoft 
SASSARI. E’ facile da usare, immune da virus e, soprattutto, gratis. Si chiama «Linux» ed è il principale rivale di Windows, il sistema operativo del colosso Microsoft. Sabato, a Sassari, nella facoltà di Scienze di via Vienna, gli dedicheranno una giornata intera.
Quando nel 2001 un gruppo di giovani appassionati ha fondato il Plugs (Progetto Linux User Group Sassari), di questo software, per certi versi rivoluzionario, si sapeva poco o niente. Ora, dopo 7 edizioni del «Linux day» (questo il nome della manifestazione che coinvolge 115 città in Italia), esiste e si conosce una valida alternativa al quasi «monopolista» Windows.
La manifestazione di sabato, patrocinata dal Comune, dalla Confcommercio e dall’Università, prevede un convegno con esperti del settore, la mattina, mentre la sera ci sarà l’«Install fest», in cui sarà possibile ottenere anche il supporto per l’installazione di Linux nel proprio computer. «L’anno scorso hanno partecipato circa 300 persone - spiega Augusto Sanna, uno dei ragazzi del Plugs -. Quest’anno ci auguriamo di vederne anche di più. Linux è un’opportunità da non perdere».
I vantaggi non sono solo economici. «Le licenze sono libere - continua Sanna -, il software si può modificare in base alle proprie esigenze e poi è sempre aggiornato grazie al lavoro di una grande comunità di persone». Come è naturale Linux ha anche qualche difetto. «Alcuni programmi, come Autocad e i videogiochi, non sono compatibili. Rispetto a Windows, però, con Linux non si corre il rischio virus e in internet si naviga con Mozzilla che rispetto a Explorer da sicuramente meno problemi».
L’associazione può vantare alcuni importanti traguardi raggiunti a pochi anni dalla sua fondazione: con l’Amministrazione ha sviluppato un progetto di alfabetizzazione informatica per anziani, in uso nell’istituto «Casa Serena»; all’Università ha allestito un laboratorio informatico con 45 postazioni Linux e attualmente sta lavorando con buoni risultati al recupero di un’aula informatica della scuola media N.7. Per il Plugs grandi traguardi e nuove sfide: a partire dal «Linux day» di sabato.
Daniele Giola
  
 

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