Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 May 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Cagliari vota per il nuovo Rettore, editoriale di Gaetano Di Chiara
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA (ePOLIS)
 

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Cagliari vota per il nuovo Rettore
Ridurre gli sprechi, aumentare la qualità
di Gaetano Di Chiara  
 
Oggi l'Università di Cagliari vota per eleggere il nuovo rettore, dopo i diciotto anni di regno di Pasquale Mistretta. Mistretta è stato il rettore che ha portato a compimento il nuovo campus di Monserrato e che ha governato in tempi di grande rinnovamento, segnati dall'introduzione delle lauree triennali e specialistiche e dei concorsi locali per i docenti. Dodici anni fa l'ammontare del fondo di finanziamento statale per le Università era solo di poco superiore all'attuale. Tuttavia, si era ancora lontani dall'utilizzazione per stipendi del 90% del fondo stesso, limite massimo concesso dalla legge. Il rettore Mistretta ha così potuto utilizzare per nuovi posti di personale docente e tecnico-amministrativo una quota valutabile intorno al 10-15% del finanziamento statale. Agli studenti sono state assicurate le tasse più basse d'Italia e una eccezionale rappresentanza negli organi di governo.
Nel 2010 diverranno operativi i tagli del finanziamento statale agli Atenei; allora la spesa per stipendi sfonderà il tetto del 90% e al nuovo rettore non rimarrà alcun margine per nuove assunzioni. Quanto alle tasse, difficilmente non aumenteranno, anche perché gli Atenei saranno tenuti a mantenere sopra una certa percentuale la quota di entrate proveniente dalle tasse, pena la riduzione del contributo statale. In questa condizione di emergenza, le ricette dei cinque candidati, pur con diverse sfumature, si somigliano. La parola d'ordine è ridurre gli sprechi e aumentare l'efficienza e la qualità, applicando il criterio del merito. Naturalmente, tutti i candidati sperano di compensare con il contributo della Regione Sardegna i tagli del governo centrale.
La vera sfida, al di là dei programmi, sarà la capacità di attuarli, e questo dipenderà essenzialmente dalla personalità del candidato. L'Università ha bisogno di un rettore deciso a fare le riforme necessarie, mirando al risultato piuttosto che alla conservazione della poltrona. Un modo positivo di vedere la crisi attuale è infatti quello che possa costituire l'occasione per un risanamento dell'Università. A questo scopo serve un rettore capace di costruire, in senso culturale e organizzativo. Un rettore che non utilizzi le risorse per accrescere il suo potere ma per aumentare la qualità della didattica, favorire la ricerca e migliorare l'efficienza amministrativa, anche a costo di scontentare chi da tempo godeva di benefici personali.
Purtroppo nell'ultimo ventennio l'Università italiana, e quella di Cagliari non ha certo fatto eccezione, è andata incontro a un lento e progressivo deterioramento. Tra i fattori di questo declino, il localismo e la mancanza di un reclutamento realmente meritocratico dei docenti, unita all'attribuzione dell'insegnamento di pesanti corsi di studio a giovani ricercatori, i quali, oberati dalla didattica e dalla burocrazia rappresentativa, finiscono per trascurare e infine abbandonare la ricerca, dimenticando che i titoli per diventare professore non si acquisiscono né con l'insegnamento né con l'attivismo politico-sindacale ma con la ricerca. Grazie all'autonomia delle Università un rettore può modificare questi meccanismi. A patto ovviamente che creda nella sua missione e che abbia una personalità all'altezza delle difficoltà che comporta una riforma dal basso.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 22
Università. Corsa a cinque
Oggi urne aperte per scegliere il nuovo rettore
   
L'Università oggi alle urne. I 1510 elettori dell'Ateneo di Cagliari sono chiamati a scegliere il rettore che sostituirà l'attuale Magnifico, Pasquale Mistretta, che da 18 anni occupa la poltrona di Palazzo Belgrano, sede storica dell'Università.
SEGGI Si può votare uno dei 5 candidati in corsa: la farmacologa Maria Del Zompo (nel biennio 2005-2007 pro-rettore dell'ateneo), l'anatomopatologo Gavino Faa, ex preside di Medicina, i docenti di economia Giovanni Melis, già numero uno della facoltà di Economia, e Raffaele Paci, ex preside di Scienze politiche, e l'economista Antonio Sassu. Urne aperte dalle 8 alle 19, nei seggi elettorali della facoltà di Ingegneria (piazza D'Armi, aula E), del Dipartimento di Scienze Botaniche (viale Sant'Ignazio 13, aula B), della facoltà di Lingue e Letterature straniere-Polo Aresu (via San Giorgio 12, aula 1) e della Cittadella universitaria di Monserrato (aula 11, primo piano sopra l'aula magna). Votano 671 professori ordinari e associati, 525 ricercatori e assistenti, 120 rappresentanti del personale tecnico e amministrativo, 194 rappresentanti degli studenti.
L'ELEZIONE È eletto rettore chi, tra i cinque candidati in corsa, ottiene la maggioranza assoluta dei voti (purché ci sia un quorum di un terzo degli elettori). Tetto difficile da raggiungere al primo turno. Più probabile farcela al secondo, il 4 giugno, quando sarà richiesta la stessa percentuale di consensi. Eventuale ballottaggio si svolgerà l'11 giugno: a questo punto, vincerà il candidato più votato, tra i due o al massimo tre rimasti in corsa. In caso di parità è ammesso al ballottaggio o eletto il candidato con maggiore anzianità nel ruolo di professore di prima fascia e, in caso di ulteriore parità, quello con maggiore anzianità anagrafica.
SI CAMBIA Quelle che iniziano oggi sono le prime elezioni del dopo-Mistretta: da qui l'importanza del test di oggi che cade in un momento di grande difficoltà per le università, alle prese con il drastico taglio dei finanziamenti statali che, non potendo più essere corposi come in passato, costringeranno anche l'Ateneo di Cagliari a rivedere la propria gestione. Gestione che dovrà essere diretta a promuovere e sviluppare la ricerca, in modo da non declassare l'ateneo di Cagliari nella serie B, ma anche a migliorare la didattica e l'offerta formativa, alla luce delle esigenze dei 36 mila studenti e dei 12 mila fuoricorso.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
Istruzione
Addio alle scuole di specializzazione, dubbi sugli insegnanti del futuro
   
Come si costruisce la professionalità di un docente? Quali sono le caratteristiche di un buon insegnante? È possibile stabilirle con oggettività e trasparenza? Proprio nelle settimane in cui si chiude l'anno scolastico i docenti attendono un nuovo regolamento ministeriale che, colmi il vuoto legato all'abolizione delle Ssis, le Scuole di specializzazione destinate ad andare in pensione dal prossimo primo settembre. Per stimolare un dibattito tra insegnanti vecchi e nuovi, nei giorni scorsi l'associazione nazionale dei formatori insegnanti supervisori e la Ssis di Cagliari hanno organizzato nell'aula magna del liceo Euclide un seminario dal titolo “Insegnanti che sappiano insegnare”. Non una noiosa tavola rotonda ma un'occasione «per parlare di fatti che riguardano da vicino migliaia di persone e per avvicinare», come ha affermato Stefano Meloni, supervisore della Ssis, «i principali interessati a un processo decisionale che li ha tenuti in larga parte a debita distanza».
Tra i temi più discussi, l'innata ostilità dei docenti italiani nei confronti della valutazione e il rischio di buttare via, con l'abolizione delle Siss, il bambino con l'acqua sporca. Soprattutto per quel che riguarda il legame tra scuola e università che, come ha ricordato il presidente dell'Anfis, Riccardo Scaglioni, «si fonda sull'idea sempre valida secondo la quale il mestiere dell'insegnante non si impara a bottega, come per l'artigiano, ma con la specializzazione, come per il medico o il pilota d'aereo». ( lo. m. )
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 19
Interventi addominali, convegno al Forte Village
Organizzato dalla direzione della Chirurgia generale del San Giovanni di Dio
 
Il laparocele (ernia secondaria ad una incisione chirurgica della parete dell'addome) è al centro di un congresso scientifico in programma oggi e domani al Forte Village Resort di Pula.
L'evento scientifico, organizzato da Giovanni Paolo Farina, direttore dell'Istituto di Chirurgia Generale I dell'Università, ospedale San Giovanni di Dio, si propone di ribadire i punti fermi della chirurgia ricostruttiva della parete addominale e di affrontare alcuni aspetti terapeutici tuttora controversi.
Tra questi ultimi: il trattamento del laparocele peristomale, la prevenzione ed il trattamento del laparocele “su trocar”, il trattamento laparoscopico in urgenza, la gestione della ferita contaminata e dell'addome aperto, l'utilizzo degli impianti biologici, la problematica della sindrome compartimentale addominale ed il miglior setting assistenziale per il paziente.
Parteciperanno, accanto a numerosi cultori della materia provenienti dalle varie scuole chirurgiche regionali, alcuni professionisti di chiara fama nazionale ed internazionale, tra cui Paolo Negro, Giampiero Campanelli, Paolo Bocchi, Marsilio Francucci, presidente della Società italiana di Chirurgia ambulatoriale e di Day Surgery ed altri chirurghi provenienti da prestigiose scuole.
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Sassari – pagina 35
In corsa per un posto da Magnifico
Sassari. Dopo dodici anni di regno Maida l'Università si prepara a cambiare guida
   
Dopo dodici anni di regno Maida, l'Università di Sassari cambia guida. Il 18 giugno Alessandro Maida, il rettore che collezionando un poker di mandati consecutivi si è guadagnato una teca nella storia dell'Ateneo sassarese, dirà addio all'ermellino. A contendersi la sontuosa poltrona del Magnifico sono in due: Attilio Mastino e Pietro Luciano.
Mastino, 60 anni, bosano di nascita, attuale prorettore, professore ordinario di Storia romana alla facoltà di Lettere e filosofia, è considerato da tanti il successore naturale di Maida, e per questo motivo parte con la scomoda maglia del favorito. Luciano, sassarese, 57 anni, preside della Facoltà di Agraria, dove insegna Entomologia generale e applicata, conta di raggranellare i voti necessari per la vittoria attingendo dal bacino di coloro che in dodici anni di governo Maida non hanno avuto voce in capitolo. Oltre alle ricette per la didattica, il formulario per un'amministrazione trasparente ed efficace, e una lunga lista di buoni propositi, la campagna elettorale dei questa volta ha subito una variabile impazzita: la proposta della Facoltà di Giurisprudenza di conferire la laurea honoris causa al leader libico Gheddafi. Un'iniziativa che sta dividendo il mondo accademico sassarese e che potrebbe essere l'ago della bilancia nella conta finale dei voti. Mastino e Luciano si sono ben guardati dal prendere una posizione ufficiale definitiva: «Deve decidere il Senato e anticipare una discussione senza conoscere le motivazioni della proposta non è corretto» è stata finora la risposta comune. Affaire Gheddafi a parte, la sfida è apertissima, e a renderla ancora più incerta sono alcune modifiche dello Statuto d'Ateneo che riguardano proprio l'elezione del rettore.
Oltre ai 330 docenti saranno chiamati al voto anche i rappresentanti degli studenti e il personale tecnico-amministrativo. È stato deciso che il loro giudizio avrà un peso ponderato nell'elezione del Magnifico. Ossia venti preferenze espresse dal personale tecnico-amministrativo varranno un voto. Il 18 giugno per eleggere il nuovo rettore dell'Università di Sassari, i candidati per essere proclamati vincitori dovranno raggiungere la maggioranza assoluta delle preferenze. Se nessuno riuscisse a raggiungere questo risultato, l'elezione slitterebbe al 23 giugno, e in caso di mancanza ancora una volta della maggioranza assoluta, terzo appello il 26 giugno. Se la proclamazione non dovesse riuscire nemmeno in terza battuta, si andrà al ballottaggio, dove per guadagnare la carica più ambita dell'Ateneo ai candidati basterà raccogliere un voto in più dell'avversario.
VINCENZO GAROFALO

 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Dopo diciotto anni si cambia: oggi aperti i seggi per scegliere il nuovo Magnifico 
Ateneo, il popolo degli universitari alle urne 
Dalla ricerca alla didattica, l’importanza delle politiche dell’Europa e del Mediterraneo 
Oggi urne aperte dalle nove di mattina alle sette di sera 
ROBERTO PARACCHINI 
 
CAGLIARI. Eccoli lì, idealmente tutti in fila, pronti per il voto. Sui blocchi di partenza ci sono la farmacologa Maria Del Zompo, l’anatomo patologo Gavino Faa e gli economisti Giovanni Melis, Raffaele Paci e Antonio Sassu. Dopo diciotto anni di regno di Pasquale Mistretta è arrivato il tempo di cambiare. Ora il nuovo rettore non potrà governare più di due mandati. Mistretta chiude il sesto.
 Questa mattina alle nove apriranno i seggi alla Cittadella dei Musei, nella facoltà di Ingegneria, in viale fra Ignazio e nell’ex clinica Aresu (attualmente diventata facoltà di Lingue). I 1.510 aventi diritto, tra docenti universitari, personale amministrativo e studenti, potranno votare sino alle ore 19 di oggi. Nel caso che il nuovo responsabile dell’ateneo non dovesse uscire da questa toranta, si andrà al 4 giugno. E se anche in quel caso si dovesse avere fumata nera, si passerà all’11 dello stesso mese, ma col ballotaggio tra i due candidati che hanno avuto il maggior numero di preferenze.
 È difficile, però, che dalle urne di oggi possa uscire il nuovo magnifico. E il motivo è semplice. In pista vi sono cinque docenti figli del nostro tempo, conoscitori dell’ateneo e consapevoli della complessità della sfida. Nello stesso tempo si tratta di persone scientificamente autorevoli e stimate. Tutte in grado, quindi, di avere un certo seguito e di impedire che uno dei cinque raggiunga la maggioranza. Gavino Faa ha creato in città un’importante scuola di Anatomia patologica ed ha maturato una notevole esperienza anche come preside della facoltà di Medicina. Maria Del Zompo è stata prorettore ed è allieva del neuroscienziato Gian Luigi Gessa, che ha ha fondato uno dei centri di ricerca di neurofarmacologia tra i più importanti in campo internazionale. Giovanni Melis, autorevole economista, è stato anche presidente della banca Cis. Antonio Sassu ha ricoperto anche la carica di assessore regionale alla Programmazione e di presidente del Banco di Sardegna. E Raffaele Paci è, tra le altre cose, responsabile del centro di ricerche economiche del Cirem.
 Tra le curiosità: un allievo, Paci, sfida il suo maestro, Sassu; e che tutti i candidati - contrariamente a quanto è accaduto altre volte in passato - hanno tra loro ottimi rapporti di lavoro e di stima. Un fatto positivo, naturalmente, anche questo segno di un clima diverso. Tutti sono convinti che sia importante cambiare. E ognuno dice chiaramente che ci si trova a una svolta: che i compiti e le sfide che si intravedono nei prossimi anni saranno epocali. Inoltre va sempre ricordato che il grosso dei votanti sono professori universitari (oltre 1100 in tutto): un dato che pone una serie di interessi specifici in primo piano.
 Non si offende nessuno se si precisa che anche gli universitari, pur consapevoli del loro ruolo, oggi determinante, sono una categoria che ha una serie di interessi «di categoria», appunto: ad ognuno occorrono spazi per poter fare ricerca, personale (ricercatori e tecnici) ecc. ecc. Il che, volenti o nolenti, pone anche il problema del cosiddetto voto «di scambio» o se si preferisce, «di alleanza». In questa politica l’uscente Pasquale Mistretta era molto bravo. Pur facendo tutto con eleganza e misura, si può dire che è stato un amministratore-padre di famiglia (un po’ troppo paternalista, per alcuni) che ha anche tessuto numerose allenaze fatte di interessi concreti. A lui, igegnere, il merito di aver dato un forte impulso soprattutto all’edilizia: ha portato a termine la cittadella universitaria di Monserrato (avviata dal precedente Duilio Casula) e il policlinico universitario.
 Negli scenari attuali, però, occorre una nuova apertura all’Europa, sia in termini di finanziamenti ma anche di prospettive progettuali e di sinergie. Al nuovo rettore si aprirà uno scenario in cui, con una disoccupazione che non sembra voler cessare e una economia sostanzialmente debole e che rischia di vedere la grande industria pian piano sbaraccare del tutto dall’isola...; in questo contesto - si diceva - al Magnifico spetterà non solo di rafforzare la ricerca, di valorizzare ulteriormente le punte di eccellenza e di cercare di creane di nuove, di potenziare la didattica senza trascurare la piena attuazione del diritto allo studio, ma anche dare un’attenzione maggiore verso la «ricerca e sviluppo», da un lato, e la città, dall’altro.
 Da anni, infatti, si parla di Cagliari-universitaria, ma sia l’ateneo che il Comune hanno poco operato in questa direzione. Altri centri, come Pisa, ad esempio, ne hanno fatto un punto di forza. Nello stesso tempo i candidati sono tutti consapevoli che è determinante anche l’e-governance: il modo di organizzare l’amministrazione e le interazioni tra la macchina burocratica e quella della ricerca e della didattica. Ugualmente diffusa la coscienza che, oggi più che mai, è importante fare sistema con tutti gli enti del territorio. Cosa, in precedenza, non sempre realizzata. Oggi è determinante essere europei, mediterranei (in vista dell’apertura del mercato Mediterreno del 2010) e radicati nel territorio.
 Oggi il primo responso dal voto. Difficile, si diceva, pensare che possa esserci un vincitore anche perchè questo dovrebbe riportare, in preferenze, il 50 per cento più uno dei voti degli aventi diritto. Sarà un primo incontro per misurarsi e, probabilmente, iniziare a verificare le allenze per riuscire a vincere.
 
PRIMO TURNO 
Più di mille grandi elettori 
Cinquecentodieci grandi elettori (671 ordinari e associati, 525 ricercatori e assistenti, 120 rappresentanti del personale tecnico, 194 degli studenti). Oggi seggi aperti dalle 8 alle 19. Per essere eletti al primo turno, è necessaria la maggioranza assoluta.
 
I candidati
MARIA DEL ZOMPO. Neuroscenziata di fama internazionale. Nata a Cagliari cinquantotto anni fa, è docente di farmacologia nella facoltà di Medicina e dal 2007 direttore del dipartimento di Neuroscienze. Quattro anni fa nominata prorettore da Pasquale Mistretta, nel 2007 le dimissioni dall’incarico.
 
GAVINO FAA Anatomo patologo, ex preside di Medicina dal 2002 al 2008. Cinquantasette anni, orgoglioso di essere nato a Masullas. È stato per sei anni direttore della scuola di specializzazione di Anatomia, oggi dirige la divisione di Anatomia e Istologia del San Giovanni all’interno dell’Azienda mista
 
GIOVANNI MELIS Ordinario di Economia aziendale, ex preside della facoltà di Economia dal 1994 al 1996, presidente del corso di laurea specialistica in Economia manageriale. Sessantaquattro anni, cagliaritano. È stato presidente del Cis. Attuale componente del consiglio di amministrazione dell’Ateneo.
 
RAFFAELE PACI. Professore di Economia applicata, ex preside della facoltà di Scienze politiche, presidente del corso di laurea telematico in Scienze dell’amministrazione, già presidente del Crenos, direttore del Cirem, il centro di ricerche economiche e mobilità. Cinquantaquattro anni, sassarese.
 
ANTONIO SASSU Ordinario di Politica economica europea nella facoltà di Scienze politiche. Ex presidente del Banco di Sardegna, ex assessore regionale tecnico alla Programmazione nella Giunta Palomba, socio della Società italiana degli economisti. Sessantotto anni, sassarese.
 
7 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 22
Ateneo – Oggi e giovedì 11 giugno oltre 1500 alle urne per eleggere il nuovo Magnifico
Rettore, l’università va al voto
Corsa a 5 per il dopo Mistretta
Ecco i candidati: Faa, Sassu, Del Zompo, Melis e Paci. Il primo ricambio dopo vent’anni
 
L'università va al voto per eleggere il suo nuovo rettore. I candidati: Maria del Zompo, professore ordinario in Farmacologia, Giovanni Melis, ordinario di Economia aziendale, Gavino Faa, ordinario di Anatomia patologica, Raffaele Paci, ordinario dei economia applicata, e Antonio Sassu, ordinario di politica economica europea. Per la prima volta da qualche lustro (19 anni) tra i candidati al rettorato non compare il Magnifico per eccellenza, Pasquale Mistretta. Ormai celebre una sua frase, a proposito di parentopoli: «Molti figli illustri, proprio a causa dei complessi di inferiorità verso i padri, a volte si sono smarriti e alcuni sono finiti anche nel tunnel della droga. Quindi anche in famiglia bisogna stare attenti». Insomma, meglio un'agevolazione, magari per una cattedra, che avere sulla coscienza l'autore di qualche scippo o furto d'auto. Ma Mistretta non è solo questo, è anche il rettore che ha tenuto le tasse dell'ateneo tra le più basse d'Italia. Insomma: nel bene e nel male è la storia dell'università cittadina. Ora si fa da parte e i cinque aspiranti Magnifici vogliono prendere il suo posto. La mobilitazione per il voto è massiccia: gli elettori sono 671 ordinari e associati, 525 ricercatori e assistenti, 120 rappresentanti del personale tecnico e amministrativo, 194 rappresentanti degli studenti. In totale 1510 anime dell'università. I candidati hanno portato avanti una lunga campagna elettorale, con incontri singoli o pubblici: tutt'e cinque a proporre il loro programma per l'università d'inizio millennio. Le loro idee sono consultabili anche via internet: tra gli aspiranti successori di Mistretta non c'è stata alcuna scintilla, tutti i sono comportati correttamente nei confronti degli avversari. Una campagna, quindi, molto moderata. Adesso la parola passa agli “elettori”. E’ possibnile esprimere la preferenza oggi e giovedì 11 giugno. Il rettore, dice il regolamento, è eletto fra i candidati a maggioranza assoluta dei votanti nelle prime due tornate. In caso di mancata elezione anche nella seconda votazione, si procede con il sistema del ballottaggio tra i due candidati che nell’ultima votazione hanno riportato il maggior numero di voti. Oggi si può votare dalle ore 8 alle ore 19,00 nei seguenti seggi elettorali: aula E - Facoltà di Ingegneria, piazza D’Armi - aula B - corpo centrale Dipartimento di Scienze botaniche , viale Sant’Ignazio 13 aula 1 - Facoltà di Lingue e Letterature Straniere - Polo Aresu, via S.Giorgio 12 aula 11- primo piano sopra l’aula magna Cittadella universitaria di Monserrato. I risultati delle votazioni sono consultabili in tempo reale, mano a mano che i risultati pervengono dai vari seggiu, anche sul sito dell'ateneo: www.unica.it.
 
L’ingegnere “monarca”
Pasquale Mistretta è stato rettore dell'Università di Cagliari dal 1991, confermato per cinque mandati, grazie a modifiche ad-hoc apportate allo statuto accademico e nonostante che non abbia alcuna pubblicazione di interesse scientifico nazionale. Nelle elezioni amministrative italiane 2001 è stato candidato sindaco di Cagliari per l'Ulivo, ma fu sconfitto al primo turno da Emilio Floris.  
 

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