Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 December 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell'Ufficio Stampa
L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 55
Antropologia Oggi e domani a Cagliari
Incontro sull'opera di De Martino Gallini all'Exmà
 
P er il centenario della nascita di Ernesto De Martino, gli studiosi Giulio Angioni, Placido Cherchi, Clara Gallini e Tomasino Pinna ricordano la figura del grande studioso napoletano. L'incontro, che si terrà a Cagliari domani, alle 9,30, nella sala Cosseddu (via Trentino) a Cagliari, è organizzato dall'Istituto superiore etnografico della Sardegna, dal Dipartimento di Filosofia e delle Scienze umane dell'Università di Cagliari e dall'Associazione internazionale Ernesto De Martino.
TEATRO E INCONTRO E a proposito di Clara Gallini, Intervista a Maria , lo spettacolo che Gianna Deidda ha tratto dal lavoro della studiosa, è tornato in Sardegna con cinque repliche per “Un'isola in Festival”: un appuntamento straordinario è in programma stasera alle 19 all'Exmà di Cagliari. Sarà presente la stessa Clara Gallini che, dopo lo spettacolo, incontrerà il pubblico per ricordare quella straordinaria esperienza.
Clara Gallini, Professore emerito all'Università la Sapienza di Roma, è una delle più importanti esponenti degli studi antropologici in Italia e a livello internazionale, allieva ed erede intellettuale di Ernesto De Martino, maestro e fondatore della scuola italiana contemporanea di studi antropologici. E fu proprio De Martino a chiamare, nel '59, Clara Gallini all'Università di Cagliari. Sono molti i sardi che ricordano ancora una stagione eccezionale in cui studio, ricerca, impegno sociale e personale si mescolavano dando forza ed identità a chi, in quegli anni, si sentiva protagonista del cambiamento. Clara Gallini è stata una maestra i cui modi, metodi e la cui personalità hanno segnato indelebilmente i percorsi umani e professionali di molte persone oggi impegnate nel sociale.
Alla Sardegna la Gallini ha dedicato i suoi più importanti lavori e l'Isola per lei fu soprattutto l'incontro decisivo con le “classi subalterne” nei villaggi dell'entroterra, battuti uno per uno con la sua “Seicento” da battaglia. È dalle ricerche sul campo, condotte sotto l'insegna del De Martino “meridionalista” degli anni Cinquanta, che nascono i suoi notevoli studi sulle feste folkloriche sarde e sui rituali dell'argia, letti a confronto con il tarantismo salentino, che appunto il suo maestro aveva interpretato in via definitiva.
Per cinque giorni, nell'ottobre 1979, la Gallini intervistò “sul campo” Maria: una donna che aveva allora circa 70 anni e aveva sempre vissuto a Tonara, paese della Sardegna centrale, una realtà un tempo terra di pastori, contadini, venditori di campanacci e di torroni che in quegli anni stava vivendo, come altre, le inevitabili trasformazioni dei tempi. L'intervista - importante strumento d'indagine antropologica - di Clara Gallini a Maria, rivela un confronto a tutto campo, lucido, e stupefacente, tra due donne. Le parole dell'“intervistata” restituiscono l'intelligenza, la fantasia, l'intensità, ma anche il rigore del vivere femminile in quelle che, ancora oggi, a torto sono considerate periferie del mondo. Le lunghe ore di documentazione sonora di quegli incontri, e poi la successiva pubblicazione in volume da parte della casa editrice Ilisso, sono stati il materiale da cui è partita Gianna Deidda, attrice sarda che da anni vive e lavora in Toscana. 
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cronaca di Cagliari
San Paolo. Etica e bioetica, volontà e leggi al centro di un convegno organizzato dalla parrocchia
Eluana Englaro e i tormenti della coscienza
   
«Intorno a Eluana Englaro si è sviluppata una vicenda complessa che ha avuto e avrà ripercussioni enormi. Una vicenda che ci coinvolge, ci interpella e ci giudica perché porta in sé domande alle quali è impossibile sottrarsi. Come uomini e cittadini di una società laica e pluralista abbiamo il dovere di soffermarci a riflettere incontrandoci sul piano della ragione che accomuna credenti e non credenti». Lo ha detto Antonella Marcello, vicepresidente di Scienza e vita, partecipando venerdì scorso a un convegno organizzato dalla parrocchia di San Paolo.
Scopo dell'iniziativa: approfondire gli aspetti medici, giuridici ed etici della vicenda. Al microfono si sono alternati Mauro Barberio (avvocato nonché presidente dell'associazione Scienza & vita), Antonella Marcello, Giuseppe Castello (medico, vicepresidente di Medicina e persona) e Salvatore Pisu (docente di Bioetica dell'Università di Cagliari).
Era il 18 gennaio 1992 quando, dopo un incidente d'auto, Eluana, 20 anni, cadeva in stato vegetativo permanente. Ricoverata a Lecco, la ragazza è ancora oggi alimentata con un sondino e anche se respira autonomamente parrebbe priva di coscienza. La vicenda è diventata un caso perché, dopo un lungo iter giudiziario, la Corte d'Appello di Milano ha autorizzato il padre a interrompere l'alimentazione e l'idratazione della figlia, dando via libera alla morte della ragazza. Una decisione (avvallata dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale) che ha innescato una diatriba tra cattolici e laici, tra favorevoli e contrari al mantenimento in vita della ragazza.
Barberio ha illustrato le tappe dell'iter giudiziario individuando delle anomalie. «La Cassazione», ha spiegato, «ha reputato legittimo il distacco del sondino sul presupposto che il presidio che alimenta e idrata Eluana sia un trattamento sanitario e che la paziente prima della malattia avrebbe sostenuto che non avrebbe voluto continuare a vivere se si fosse trovata in stato vegetativo. Ma alimentazione e idratazione non rappresentano un trattamento sanitario, come stabilisce la delibera del Comitato di Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2005».
Dubbi anche sulla possibilità che dopo 16 anni si possa ricavare la volontà di Eluana. (p. l.)  
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 21 - Cagliari
università
Unica Radio si rinnova, via ai nuovi progetti
   
Una programmazione musicale più curata, nuove voci, un'informazione giovane e, in futuro, tante iniziative live. Di più: progetti che coinvolgeranno i giovani e varie aziende e associazioni (come la Red Bull, Tiscali, Vodafone e Arezzo Wave) oltre ad un format radiofonico dedicato alla musica delle band universitarie e ai libri pubblicati dai ricercatori universitari.
Sono le novità annunciate per Unica Radio, la prima web radio degli studenti universitari di Cagliari che l'8 ottobre ha compiuto un anno. Le novità inizieranno già dal 20 dicembre con la pubblicazione del nuovo portale web (www.unicaradio.it) con una veste grafica rinnovata e molte novità. Da gennaio il via agli altri progetti.

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Aprirà a giorni il reparto dei bambini 
Decolla chirurgia pediatrica dopo quindici anni di disagi e precarietà 
La struttura inaugurata venti giorni fa dall’assessore Dirindin 
di Gabriella Grimaldi 
 
SASSARI. Conto alla rovescia per l’apertura effettiva del reparto di Chirurgia pediatrica dell’azienda ospedale-università. La struttura, presentata con tanto di taglio del nastro, in occasione dell’ultima visita dell’assessore regionale alla Sanità Nerina Dirindin (circa 20 giorni fa), avrà otto posti letto e potrà dare risposte adeguate alla tantissime famiglie che fino ad oggi si sono dovute adattare a lunghe liste d’attesa e talvolta a far curare i loro bambini fuori dalla Sardegna. Una situazione inaccettabile che dovrebbe essere eliminata nel giro di pochi giorni.
 L’apertura del reparto, come spiegano i responsabili, è legata ad alcuni spostamenti di apparecchiature e dotazioni all’interno della struttura di viale San Pietro, si tratta di decidere come affiancare i vari reparti, e poi c’è la questione dell’organico: serve un numero minimo di infermieri di cui peraltro è stato assicurato il reclutamento.
 Molto soddisfatto il primario Antonio Dessanti che per 15 anni si è dibattuto fra mille difficoltà pur di portare avanti un servizio indispensabile per il territorio. «Un discorso che è stato possibile proseguire grazie alla disponibilità dei colleghi. Sento infatti il dovere di ringraziare in particolare quelli della chirurgia guidata da Pinotto Dettori che ci hanno supportato e “sopportato” in molti modi. E poi nulla si sarebbe potuto fare senza l’aiuto di Angelo Dore, direttore della neonatologia e del reparto di terapia intensiva neonatale (per bambini da 0 a 30 giorni). In questo modo la chirurgia pediatrica è cresciuta molto».
 Anche se i problemi non saranno eliminati del tutto con la nuova apertura. Manca infatti all’appello la struttura di terapia intensiva e rianimazione pediatrica senza la quale molti interventi di una certa complessità non si possono effettuare.
 «C’è l’impegno del reparto di rianimazione di predisporre dei posti letto dedicati ai bambini - dice Dessanti - ma è necessario che ci sia anche il personale. C’è inoltre da considerare che la rianimazione pediatrica non servirebbe soltanto per i casi chirurgici ma anche per tutta una serie di patologie per le quali è necessario questo tipo di ricovero». Nel frattempo, anche dopo l’apertura del reparto di chirurgia pediatrica, i bambini al di sopra di un mese di età che dovessero avere necessità di un intervento importante dovranno essere trasportati fuori dalla Sardegna. Una situazione assurda se si pensa che un servizio di rianimazione pediatrica non viene offerto in alcun ospedale dell’isola.
 Per il momento, comunque, i chirurghi che per tanto tempo hanno lottato contro la mancanza di decisionismo dei vertici aziendali, si stanno godendo l’attesa del momento in cui potranno finalmente accogliere i piccoli pazienti in una struttura adeguata.
 Il nuovo reparto sarà collocato al 3º piano della cosiddetta «stecca bianca», il blocco di cliniche universitarie che dà su viale San Pietro. Sono previsti otto posti letto seguiti per il momento da quattro chirurghi pediatrici. Ma la speranza è che il numero salga a sei-sette per far fronte in maniera adeguata alla reperibilità 24 ore su 24. I chirurghi operano già oggi nel blocco delle sale operatorie ma a regime potranno effettuare circa 800 interventi all’anno.
 Una boccata d’ossigeno per tutte quelle famiglie che si troveranno nella necessità di far sottoporre i propri bambini a un intervento chirurgico. La situazione della chirurgia pediatrica in città è stata per anni a dir poco precaria. Antonio Dessanti e la sua equipe hanno potuto lavorare grazie al senso di responsabilità dei colleghi che mettevano a disposizione letti e personale. La possibilità di usufruire delle sale operatorie però era insufficiente, così le liste d’attesa si allungavano a dismisura. In alcuni casi i bambini in lista avrebbero dovuto aspettare fino a tre anni. Chi non poteva attendere tanto era costretto a rivolgersi a ospedali della Penisola.
 Oggi, finalmente, con la presenza dell’azienda ospedale università, l’imminente partenza del reparto dovrebbe inserirsi nel più ampio progetto riguardante l’area dedicata al Materno Infantile. Si potranno così archiviare le vecchie strutture di viale San Pietro, del tutto inadatte a una sanità moderna.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Cagliari
Dai rappresentanti degli studenti una controproposta al Senato Accademico 
«Così salveremo l’Università di Monteponi» 
Previsto l’insegnamento in esclusiva di scienza dei materiali e alcuni master 
 
 IGLESIAS. Scienze dei materiali in esclusiva a Monteponi e un master per ingegneri ambientali, minerari e geologi: è la proposta fatta dal gruppo di rappresentanti degli studenti UxS - Università per gli studenti per mantenere la sede staccata di Iglesias che sarà presentata al Senato accademico e in Consiglio di amministrazione. Il destino di Bellavista ha messo d’accordo anche maggioranza e opposizione in consiglio comunale, che nei giorni scorsi hanno approvato un ordine che impegna la giunta comunale ad attivarsi su tutti i fronti per mantenere i corsi in città.
 L’Università non è solo luogo di formazione ma anche di sviluppo per il territorio che la ospita - spiegano in un comunicato Lorenzo Espa, del Consiglio di amministrazione, e Alessandra Frau, del Senato accademico - per questo è importante mantenere le sedi di Iglesias, Oristano e Nuoro».
 In particolare, per quanto riguarda Monteponi le proposte che arriveranno in Senato accademico e Consiglio di amministrazione per l’anno scolastico 2009/2010 sono: la soppressione del corso di laurea specialistica in Scienza dei materiali a Cagliari e la sua attivazione a Iglesias; lo studio della possibilità di attivare un master di I o II livello per ingegneri ambientali, minerari e geologi, orientato al recupero di aree minerarie dismesse ed aree inquinate.
 Intanto anche la politica si è mobilitata per Monteponi e nel consiglio comunale dello scorso mercoledì tutti i consiglieri e i rappresentanti degli studenti hanno firmato l’ordine del giorno che impegna la giunta a proseguire la battaglia per mantenere aperta in città la sede staccata dell’ateneo cagliaritano. Nel documento il consiglio cittadino elenca quattro azioni prioritarie: la firma al più presto dell’intesa tra università di Cagliari e Regione; lo stanziamento dei fondi per le sedi decentrate previsti nella finanziaria del 2008; l’incardinamento dei docenti necessari alla messa a norma della sede cittadina ai sensi del decreto Mussi; la previsione di un centro interdipartimentale per promuovere ricerca e alta formazione nelle scienze del territorio in città da inserire nel programma triennale dell’università di Cagliari. «Vogliamo garantire a Monteponi un futuro - ha detto l’assessore alle politiche giovanili Daniele Reginali - ma è necessario che questa volontà sia condivisa da tutti. Non bisogna dimenticare che il ruolo chiave in questa partita è dell’università di Cagliari e quindi del Senato accademico che devono scongiurare ogni tentativo di chiusura dei corsi e soprattutto contribuire alla nascita di un polo d’eccellenza». L’assessore alla pubblica istruzione e cultura Marina Muscas ricorda invece che nell’Intesa istituzionale tra Regione, Provincia, Carbonia e Iglesias è garantito «il sostegno alle attività per la presenza dell’Università del Sulcis Iglesiente» e l’accordo che, sempre la Regione, avrebbe dovuto sottoscrivere con le due università dell’isola per la razionalizzazione del sistema universitario Sardo.
 In finanziaria sono stati infatti stanziati sei milioni di euro per le sedi decentrate e entro 90 giorni si sarebbe dovuto siglare l’accordo, «un arco di tempo - commenta Muscas - ampiamente superato». Intanto oggi si riunisce il consiglio dell’AUSI, «chiediamo ai rappresentanti - conclude l’assessore - una svolta nel costruire certezza gestionale e forza contrattuale».
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
LA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE 
Multilinguismo e Sardegna 
 
 CAGLIARI. Il multilinguismo e il multiculturalismo in rapporto alla Sardegna sono alcuni dei temi che verranno trattati giovedì prossimo alla facoltà di lingue e letterature straniere per Eurobabel, conferenza organizzata in occasione della giornata europea delle lingue. L’appuntamento è per le 15 nell’aula 10. Attraverso gli interventi dei relatori - informa una nota - si cercherà di informare i partecipanti sulle innumerevoli possibilità che esistono in Sardegna anche a livello universitario. L’assessore provinciale al turismo Piero Comandini illustrerà le opportunità offerte dalla Provincia per favorire gli scambi interculturali e lo sviluppo nell’ambito delle politiche comunitarie, mentre il direttore didattico dell’istituto International English Centre Timothy Phullips parlerà del ruolo della lingua inglese oggi. Parleranno inoltre Claudia Atzori del Centro linguistico d’Ateneo e Anna Maria Aloi per la Ismoka.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
BREVI
FONDAZIONE SEGNI
Energie rinnovabili
oggi all’Università
 
 «Energie rinnovabili ed ecosostenibili in Sardegna: ricerche e applicazioni», è il tema del convegno che la Fondazione Antonio Segni ha organizzato per oggi alle ore 16 nell’aula magna dell’università. Dopo i saluti del rettore, del sindaco e degli assessori regionali Concetta Rau e Cicito Morittu, le relazioni di Giorgio Palazzi direttore del Dipartimento Enea energia, Alfonso Damiano dell’università di Cagliari e Gabriele Mulas dell’università di Sassari. Interverranno Angelo Comiti sindaco della Maddalena, Pasquino Porcu sindaco di Mores, Cristiano Gemma del Club Mediterranèe e Stefano Lubrano presidente di Confindustria del Nord Sardegna. A trarre le conclusioni sarà il professor Mario Segni, mentre il moderatore è Antonio Saba direttore della Fondazione Segni.
 
 

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