Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 December 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell'Ufficio Stampa
L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 - Le particolarità della Sardegna vanno difese, un intervento di Paolo Fois
 

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Università. Oggi c'è il cda
Docenti e studenti allarmati dai tagli nel bilancio d'Ateneo
 
 Il senato accademico ha dato parere positivo al bilancio dell'Università. Ma non sono mancati gli interventi preoccupati e allarmati per i tagli alla ricerca e per i provvedimenti presi dal Governo. Timori fatti propri anche dal consiglio degli studenti che si è riunito ieri. Oggi toccherà al consiglio d'amministrazione iniziare la discussione sul bilancio da 318 milioni di euro che si concluderà con la votazione definitiva prevista per il 15 dicembre.
SENATO “ Si prende atto della situazione confusa ”. È questo il sunto dell'introduzione al parere positivo che il senato accademico ha dato martedì al bilancio. I rappresentanti dei docenti, dei ricercatori, degli studenti e del personale amministrativo hanno manifestato una grande preoccupazione per i tagli ai finanziamenti destinati alle Università. Tra gli aspetti maggiormente negativi la sforbiciata alla ricerca.
GLI STUDENTI Ieri è stata la volta degli studenti che si sono riuniti nella sala consiliare del rettorato. Proprio il rettore Pasquale Mistretta ha illustrato il documento economico dell'Ateneo a un centinaio di rappresentanti. «Siamo preoccupati», ha spiegato il presidente del consiglio degli studenti, Lorenzo Espa, «per l'impatto che i provvedimenti governativi avranno sul nostro Ateneo. Un primo ammanco nel bilancio è di 600 mila euro. Inoltre spaventa vedere tutte le voci negative. Con questi presupposti è impossibile portare avanti una politica di sviluppo. Bisogna accontentarsi di sopravvivere». Tra le voci che preoccupano di più i rappresentanti c'è quella del fondo per gli studenti: il taglio è del 40 per cento. L'appello lanciato al rettore è stato quello di inserire nel bilancio finanziamenti per il potenziamento della mensa di Monserrato, per la creazione di una mensa nel polo economico giuridico, per la realizzazione di aule nel polo umanistico, giuridico, a Ingegneria e nel palazzo delle Scienze. Tra gli impegni chiesti a Mistretta anche una maggiore attenzione agli studenti disabili, con il miglioramento dei servizi a loro riservati, e ai lettori di Lingue, gran parte di loro a rischio per i tagli programmati. Il consiglio degli studenti darà il parere al bilancio entro il 15 dicembre.
CDA In questa data infatti si esprimerà il consiglio d'amministrazione dell'Università. Stamattina è in programma la prima riunione del cda che inizierà la discussione sul documento economico. I consiglieri poi si prenderanno un po' di tempo per analizzare i dati e arrivare al voto definitivo. (m. v.)   
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Via Premuda. Prima la provocazione poi le botte. L'appello: «Denunciate gli episodi»
«Hai una sigaretta?» Poi pugni e calci
Sono riprese le aggressioni vicino alla mensa universitaria
I bulletti aspettano le vittime appoggiati al muretto: prima chiedono una sigaretta, poi colpiscono gli studenti con calci e pugni
 
Il branco aspetta appoggiato al muretto. Quando le vittime si avvicinano parte la provocazione. Prima la richiesta-pretesa di una sigaretta. Poi un pugno, accompagnato da un calcio. Nella migliore delle ipotesi uno sputo. Gratuito. Senza motivo. E se qualcuno protesta o reagisce c'è la punizione vera e propria: un pestaggio in piena regola.
IL PERICOLO Da qualche mese nella vicinanze della mensa universitaria di via Premuda, nel cuore del quartiere di San Michele, la situazione sembrava tornata alla normalità. Dopo le aggressioni avvenute all'inizio dell'anno e poi a luglio, con tanto di denunce alla polizia, l'estate si è conclusa senza registrare altri pestaggi. Una tranquillità con una spiegazione: la popolazione universitaria è diminuita e molti studenti sono tornati nei loro paesi d'origine. Con la ripresa dell'anno accademico nelle vicinanze della mensa sono ricomparsi anche i bulletti di quartiere. A fine novembre la tensione è cresciuta e si sono registrate le prime aggressioni.
CALCI E MINACCE Uno degli ultimi casi è avvenuto il 19 novembre. Cinque studenti, tutti coinquilini, avevano appena finito la cena in mensa e, a piedi, si stavano dirigendo verso casa in una traversa di via Is Maglias. «Arrivati all'incrocio con via Ardenne», ricorda una delle vittime che frequenta la facoltà di Ingegneria, «abbiamo notato quattro ragazzi appoggiati a un'auto. Ho capito che volevano provocare. Quando siamo passati davanti ci hanno chiesto una sigaretta. Un mio amico gliela ha offerta, ma appena si è voltato è stato raggiunto da un calcio alla schiena, accompagnato da minacce. Nessuno di noi ha reagito e siamo scappati». Qualche giorno dopo la situazione si è ripetuta: questa volta è partito uno sputo a uno studente. Anche in questo caso la provocazione non è stata raccolta e gli universitari sono andati via con la coda tra le gambe.
NESSUNA DENUNCIA Rispetto a quanto accaduto a luglio non c'è stata nessuna denuncia. «Non ci risulta niente», fanno sapere dagli uffici della Questura. Per questo i promotori del blog http://cagliarilibera.blogspot.com/ stanno organizzando un volantinaggio per far emergere il problema sicurezza nelle vicinanze di via Premuda, ma anche in via Is Maglias e piazza Matteotti. Un modo per invitare le vittime di aggressioni a denunciare gli episodi. Gli studenti universitari vogliono poter camminare sicuri senza essere vittime di aggressioni immotivate. (m. v.)
 
Cronaca di Cagliari Pagina 22
gli studenti
«Meglio stare in gruppo»
 
È circa l'una e mezza e il via vai degli studenti si fa sempre più frenetico nella mensa universitaria di via Premuda. C'è chi si confronta su un esame da sostenere, su dove andare a prendere un caffè dopo pranzo, su chi è quel tizio che ha richiesto loro l'amicizia su Facebook. Non sanno che in mezzo a loro c'è l'orecchio indiscreto di un giornalista, che alla prima occasione buona lancia qualche esca. «Avete sentito di quei ragazzi che sono stati scocciati dai soliti balordi di questa zona? A voi è mai capitato?», è la domanda rivolta a tre ragazze all'ingresso. «Sì», confermano, «ma niente di grave. A volte ci vedono passare e fischiano, parlano, ma niente di più».
Il clima è sereno in cortile, dove due guardie giurate passeggiano e lanciano spesso uno sguardo al di là del cancello. La sala interna è piena ma la fila del self service scorre veloce. L'attesa per riempire il boccale d'acqua è l'occasione per attaccare bottone con uno studente. «L'anno scorso, una volta, mentre andavo via, dei tipacci mi hanno lanciato frutta addosso», racconto. Poi interviene un altro. «A me avevano sparato in testa con uno di quei pallini da fucile ad aria compressa».
Seduti al tavolo, tre giovani raccontano un'altra storia. «A noi non è mai successo nulla. Mai visto niente. Ma forse perché veniamo sempre in cricca. Non conviene arrivare qui da soli». Ne sono più che mai convinte le ragazze. «Veniamo a pranzo qui tutti i giorni ma a cena raramente. Solo se troviamo un buon numero di amici che ci accompagni dalla Casa dello studente».
C'è anche chi è stato protagonista di burle spiacevoli. «È capitato che, alla fermata del pullman, ti facciano il giochino della sigaretta. Te ne chiedono una e se non la hai ti prendono a colpi. Se la hai vogliono tutto il pacchetto e ti prendono a colpi lo stesso. Anche quando dai il pacchetto e non è della marca che piace a loro».
A fine pranzo, il vassoio viene riposto ordinatamente al suo posto, e qui un altro ragazzo commenta: «Roba da matti. Quello che avevano scritto sul giornale lo scorso anno era vero. Ma ogni tanto se ne sente una nuova».
STEFANO CORTIS 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 24
l'iniziativa
Caso Eluana Englaro, due appuntamenti
 
Sarà celebrata questa sera alle 21 - per l'iniziativa spontanea di un gruppo di fedeli di Cagliari - nella chiesa dell'Adorazione eucaristica in via Vidal, una messa per Eluana Englaro. Celebrerà la funzione padre Beniamino Callistru.
Domani, invece, alle 18, nel salone della parrocchia di San Paolo, l'associazione Scienza & Vita organizza un convegno dal titolo “La vicenda di Eluana. Aspetti medici, giuridici ed etici”.
Intervengono Mauro Barberio, avvocato e presidente di Scienza & Vita Cagliari, Antonella Marcello, medico e vicepresidente di Scienza & Vita, Giuseppe Castello, medico e vicepresidente di Medicina e Persona e Salvatore Pisu, docente di bioetica all'Università di Cagliari. 
4 – L’Unione Sarda
Pagina 47 - Speciale
I Centri linguistici negli Atenei
A Cagliari è aperto il quinto bando del progetto regionale Sardegna Speak English
   
Mettere in moto una macchina così complicata è stata un'impresa titanica, quasi eroica. Ma dopo due anni di grande fatica Luisanna Fodde, direttore del Centro linguistico di Ateneo a Cagliari può raccogliere con soddisfazione i frutti di un progetto ambizioso e di tanta fatica. Sardegna Speaks English è arrivato al quinto bando (aperto il 20 novembre, chiude il 18 dicembre) e spalanca le porte a decine e decine di studenti dando loro la possibilità di frequentare corsi di lingua straniera, inglese in testa. «In mancanza di una buona pubblicità - si rammarica la direttrice - il lavoro è partito grazie al tam-tam universitario. Pagato questo scotto iniziale siamo riusciti a organizzare i test di piazzamento per 4000 studenti e a formare classi per ogni livello di preparazione».
La caratteristica dei corsi organizzati dal centro linguistico è, per gli studenti, la gratuità «Un elemento - osserva la Fodde - che talvolta intiepidisce la motivazione dei ragazzi alla frequenza dei corsi».
Inevitabilmente, dunque, c'è stata una percentuale di abbandoni pari al 35-40 per cento. «Ci siamo comunque impegnati a recuperare anche chi disertava le lezioni per riportarlo in classe».
Inutile dire che dietro questo complicato meccanismo c'è il lavoro pazientissimo e scrupoloso di un gruppo di qualità, efficiente e collaudato. «Il vero salto di qualità si farà quando riusciremo a organizzare i corsi con docenti di madre lingua».
Il centro, un luogo di strepitose potenzialità, si sta lentamente radicando nella realtà. «Malgrado tutti gli sforzi, la conoscenza dell'inglese da parte degli studenti continua a essere piuttosto modesta. Dai test di piazzamento, rapportati a tutte le facoltà, emerge che l'80 per cento degli studenti ha una conoscenza dell'inglese piuttosto elementare. Per coloro che sono anche lavoratori, per esempio, lo studio dell'inglese è ancora negletto. Non mancano, per fortuna, punti di eccellenza. Per esempio cresce la domanda di chi frequenta un corso con l'obiettivo di conseguire il livello C1 per un Toefl, il Cambridge proficiency e il certificato Ielts ( International English Language Testing System ). Sono studenti che vogliono accedere a un Master o frequentare un'università straniera a livello specialistico».
I corsi di Sardegna Speaks English organizzati sono stati 152 per 80 ore di lezione per ciascuno livello. «Quest'anno prevediamo di confermare i numeri. Con una novità: le ore di insegnamento passano da 80 a 100». Ci sono poi corsi di inglese con scopi specifici per 50 ore (destinati agli studenti di Medicina, Informatica, Turismo ed Economia).
Il centro linguistico organizza infine corsi di inglese accessibili anche da persone esterne all'Università (con tariffe che variano dai 65 ai 265 euro).
I due centri linguistici di Ateneo sono stati organizzati a Cagliari e a Sassari, le città universitarie che si spartiscono la somma stanziata dalla Regione: il 65 per cento al capoluogo regionale, il resto va all'ateneo sassarese. (c.p.)

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Tagli soltanto tagli, parola di Mistretta 
Il bilancio di previsione è stato presentato agli studenti 
SABRINA ZEDDA 
 
 CAGLIARI. Altro che potenziamento della mensa di Monserrato o della biblioteca della facoltà di Lingue: nel bilancio di previsione per il 2009 ci sono a malapena i mezzi per far sopravvivere l’università. È più o meno questa l’impressione degli universitari davanti al documento contabile presentato al Consiglio degli studenti dal rettore. Un documento in cui ogni voce risente del colpo di scure del Governo.
 Dopo il passaggio martedì davanti al Senato accademico, la bozza di bilancio è finita così all’esame dell’organo per eccellenza rappresentativo degli studenti. Stavolta allargato - data l’eccezionale situazione di sofferenza causata dai provvedimenti governativi - a tutti i giovani che hanno avuto voglia di non mancare all’appuntamento. Le speranze covate all’inizio dell’anno, grazie al protocollo d’intesa tra studenti e rettore per assicurare ai ragazzi che i soldi in più dopo l’aumento delle tasse sarebbero stati spesi per dare maggiori servizi, sono di colpo quasi scemate.
 ‹‹Stavolta - racconta il presidente del Consiglio degli studenti, Lorenzo Espa - davanti a ogni voce c’era un segno meno e quel meno non può che preoccuparci››.
 Difficile al momento, data l’alta quantità di voci e numeri, stabilire esattamente a quanto ammontino i tagli. C’è però un dato che da solo dà la misura della situazione: se per il 2008 il “fondo per i servizi agli studenti” ammontava a 765 mila euro, le previsioni per il prossimo anno parlano di appena 473 mila euro. Un fatto che preoccupa non poco il Consiglio degli studenti: ‹‹In questo modo - dice Lorenzo Espa - quella che si porta avanti non è una politica di sviluppo dell’università, ma una politica di sostentamento che ci lascia molto perplessi››.
 Da qui la presa di posizione dei giovani, che hanno ribadito le richieste presentate all’inizio dell’anno: dal potenziamento della mensa nella cittadella di Monserrato a una biblioteca per la facoltà di Farmacia, nel Palazzo delle Scienze, sino a un potenziamento dei servizi per gli studenti portatori di handicap. Ma tutto rischia di restare fermo al palo. Oggi il rettore presenterà il bilancio al Consiglio d’amministrazione, mercoledì incontrerà di nuovo il Consiglio degli studenti, fiducioso nella possibilità che qualcosa possa cambiare.
 Intanto, va avanti il progetto Itaca dell’università per il trasferimento di abilità e competenze ambientali. Oggi alle 21.30 sull’emittente Tcs sarà trasmessa la prima delle tre puntate sul seminario svoltosi ad aprile, organizzato dall’ateneo cagliaritano, sul tema: “Partecipazione e comunicazione nelle nuove forme del piano urbanistico: esperti a confronto”.
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
Il caso. Il presidente del Consorzio scrive a Renato Soru e ai parlamentari sardi 
Le casse sono vuote, l’università è all’epilogo 
«La Regione è inadempiente non possiamo andare avanti» 
«Non è stato neppure stabilito quanto spetta alla nostra sede» 
 
 NUORO. «La situazione è veramente critica». L’università di Nuoro è a un passo dal collasso. A pochi giorni da Natale, il Consorzio per la promozione degli studi nella Sardegna centrale riesce a malapena a tenersi a galla. La Regione, infatti, non ha ancora inviato un soldo che è un soldo al polo barbaricino. Peggio ancora: la Regione non ha neppure stabilito quanto spetti alla sede decentrata nuorese. L’intero 2008, insomma, è scoperto, vuoto, salvo qualche miracolo in extremis del buon Bambino Gesù.
 Cortese come sempre, fermo e deciso nell’alzare la voce, stavolta Sergio Russo ha preso carta e penna e scritto agli onorevoli del parlamentino di Cagliari e a quelli del parlamento di Roma. «La Regione, con la legge nº 3 del 5 marzo 2008, ha stanziato le risorse per le sedi universitarie decentrate» inizia. Ossia: 6 milioni di euro in totale, per tutte le sedi gemmate, da ripartire entro 90 giorni. Entro il 5 giugno scorso, dunque. «A tutt’oggi - dice Russo - la giunta regionale non ha assolto all’impegno che la legge le ha attribuito e nonostante gli innumerevoli solleciti». Evidente che «non avere conoscenza, a dicembre, delle somme di cui si può disporre per il medesimo anno, costituisce una anomalia straordinaria che ha impedita di fatto qualunque programmazione e conseguentemente ha determinato nel bilancio dell’ente un disavanzo contabile e, quindi, l’impossibilità a rispettare gli impegni assunti».
 È così che la cooperativa Ecotopia, quella che assicura tutti i servizi generali, dal centralino alla segreteria, dalla biblioteca ai laboratori, continua a rimanere senza un euro in cassa. Finora è andata avanti e ha a pagato comunque gli stipendi ai 31 dipendenti che lavorano all’università. E il futuro? Quanto mai incerto. Non solo per questi lavoratori, ma anche per diversi docenti a contratto, per i vigilantes e per i fornitori in genere.
 «Le lezioni e le attività sono andate avanti nel 2008 - continua Russo - in totale assenza di garanzie di copertura da parte della Regione, ma è certo che non potranno proseguire nel 2009 nelle medesime condizioni». Il presidente dell’università nuorese sottolinea poi che «il Consorzio, non avendo notizia della somma che avrà assegnata, non ha potuto nemmeno accedere ad una anticipazione bancaria ed ha dovuto sospendere tutti i pagamenti, trovandosi quindi, in una situazione di morosità nei confronti dei fornitori di beni e servizi». «Nel frattempo - chiude con amarezza Russo - le somme che sono disponibili presso la Regione, avrebbero potuto essere trasferite al Consorzio, se solo si fosse rispettato il dettato della legge regionale nº 3 del 5 marzo 2008». (l.p.)
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari
Nel dibattito critiche alla Regione dalla minoranza e al Rettore da parte del sindaco 
Università, il consiglio comunale fa quadrato 
Il Senato Accademico ha deciso la chiusura dei corsi, a meno che non arrivino nuovi fondi 
«Disattesa la convenzione tra Ateneo Regione e Comune» 
 
IGLESIAS. Tavolo istituzionale, chiamata in causa di comuni e imprese del territorio, raccolte firme: sono alcune delle ipotesi per fermare l’agonia dell’Università di Monteponi elencate ieri in consiglio comunale (16 consiglieri presenti, ben oltre la media delle ultime sedute). Ma nel frattempo da Cagliari non arrivano segnali da Rettore e Senato Accademico e continuano a mancare i docenti necessari a garantire l’attività della sede.
 Il consiglio sull’Ausi è stato richiesto dai consiglieri dell’opposizione qualche settimana fa, dopo un primo rinvio ieri il consigliere dell’Udc-Centro Popolare Claudio Rosina ha potuto introdurre l’argomento con la sua relazione.
 L’esponente del centrodestra ha parlato di «campane a morto» e ha ricordato «l’ipotesi di un albergo di lusso prprio a Bellavista», oggi sede dell’Università di Monteponi.
 Subito dopo la parola è passata ai rappresentanti degli studenti e Cinzia Patteri ha spiegato che proprio ieri mattina hanno avuto dagli insegnanti la conferma della delibera con cui il Senato accademico ha deciso di chiudere la sede cittadina che potrà essere ritirata se entro il 31 dicembre di quest’anno ci saranno novità (finanziarie) che garantiscano la regolarità dei corsi.
 Per ora si sa che gli studenti di secondo e terzo anno continueranno a seguire i corsi a Monteponi fino alla conclusione, ma già dal prossimo semestre i laboratori potrebbero essere trasferiti a Cagliari.
 «Esiste una convenzione tra Regione, comune e università - ha detto il consigliere dell’Udc Gianmarco Eltrudis - in cui l’amministrazione sarda si impegna a sostenere le attività per il mantenimento dell’università del Sulcis. Non dobbiamo inventarci niente di nuovo, dobbiamo solo pretendere che siano rispettati gli impegni presi».
 Ma gli impegni di ieri evidentemente non bastano più, visto che i docenti di Scienze dei materiali vorrebbero riportare a Cagliari il corso, «ma solo per il clima costante di precarietà», ha precisato Sergio Matzuzzi, Forza Italia.
 «In questo consiglio c’è un grande assente: l’Università - ha detto il sindaco Pierluigi Carta concludendo del dibattito - il nodo della sede staccata di Monteponi non possiamo risolverlo noi enti locali, se il Senato Accademico non esprime la stessa volontà». Il cosiddetto decreto Mussi ha stabilito che possono andare avanti solo le università che hanno almeno dodici docenti incardinati mentre qui sono solo cinque e gli altri professori sono tutti assunti a termine, «il rettore Pasquale Mistretta non è riuscito a risolvere questa situazione - ha continuato Carta - e per quanto noi possiamo impegnarci è chiaro che il dibattito sulla sede di Monteponi deve essere innanzitutto interno all’università».
 Nel frattempo incombono le dimissioni del presidente della Regione Renato Soru, la giunta non può che attenersi all’ordinaria amministrazione e il consiglio comunale sull’Università di Monteponi rischia di non servire a nulla. Nel frattempo le esperienze didattiche e professionali che in questi anni hanno caratterizzato Monteponi rischiano di naufragare in un mare di parole.
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari
Un centro pilota sul riciclo 
Forgea International si apre ai paese del terzo mondo 
MONTEPONI Il governo pronto a fare la sua parte 
 
IGLESIAS. Forgea International è diventato da tempo punto di riferimento per i paesi del Mediterraneo che intendono avvalersi dell’esperienza, in campo ambientale enel riciclaggio dei materiali di recupero e da riciclare.
 Una proposta formativa ancora una volta destinata a tecnici e manager di paesi vicini come l’Algeria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Egitto, Giordania, Marocco, Siria, Tunisia e Turchia che hanno inviato a Monteponi.
 L’occasione è il 1º corso sul riciclaggio e il recupero di materiali utilizzati e riutilizzabili in edilizia. Due settimane di lezioni teoriche e sul campo tenute da docenti universitari sul riutilizzo dei materiali provenienti dalle demolizioni dei palazzi e degli impianti minerari. Forgea International cresce soprattutto all’estero mentre in Italia continua ad incontrare le difficoltà domestiche.
 Mercoledì mattina, mentre i 22 ospiti stranieri cominciavano imparare l’arte del riciclo dei materiali provenienti dalla demolizioni e contemporaneamente, per ammessa confessione dei docenti, apprendevano anche in quali errori le società minerarie, operanti nel Sulcis Iglesiente, erano cadute nelle lavorazione dei minerali metalliferi, in presidenza Ausi il responsabile delle relazioni con le autorità locali, Carlo Muntoni, dava inizio ad un vertice alla presenza dell’ambasciatore Antonio Badini, consulente di Stefania Craxi sottosegretario agli esteri con delega per le politiche mediterranea, dell’assessore provinciale alle politiche scolastiche Tiziana Frongia, del direttore generale di Alcoa, del rappresentante della Regione Concetta Adamo, dell’assessore comunale all’ambiente Franca Fara, e il rappresentante dell’Ausi Renzo Pascia e il preside del liceo Asproni Ubaldo.
 Per Antonio Badini è tempo che Forgea International abbia il suo dovuto riconoscimento proponendo un’attività che non può continuare ad essere sporadica ma costante e puntale nel tempo. «Questa istituzione non può agire sporadicamente - ha esordito - perché abbiamo come riscontro che i paesi del sud del Mediterraneo e non solo, sono interessati dai corsi che vengono proposti a Monteponi. Per questo a maggio sarà attivato un convegno a livello internazionale che dovrà vedere coinvolti vari ministeri e proporremo la costituzione di una università euromediterranea a Monteponi sulla scienza del riciclo dei materiali».
 L’invito dell’ambasciatore Badini è stato recepito dal rappresentante della Regione che porterà il messaggio agli assessori regionali alla cultura e all’industria. Anche il direttore dello stabilimento Alcoa di Portovesme ha auspicato che Monteponi continui ad essere polo di eccellenza.
 «L’industria - ha detto Sergio Vittori - ha bisogno della ricerca ma se questa non viene applicata i risultati raggiunti non forniscono alcun vantaggio».
 E a Monteponi lo hanno ribadito Carlo Muntoni e Renzo Pasci, gli studenti e i docenti stanno lavorando per la cattura e il sequestro dell’anidride carbonica.
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
POLOCCUPATO 
La protesta anti-Gelmini sale sui bus 
 
CAGLIARI. Non si fermano le iniziative di protesta contro la legge 133 e le decisioni dell’accoppiata Berlusconi-Gelmini, che vorrebbero privatizzare l’università e tagliare i fondi destinati alla ricerca. L’ultima trovata è degli studenti di “Poloccupato”, gli universitari del polo economico-giuridico di viale Sant’Ignazio: hanno deciso di trasferire la loro lotta sui pullman, dove saliranno a gruppi di venti-trenta studenti.
 Ogni gruppo, una volta a bordo, comincerà ad appendere striscioni di protesta contro il ministro Gelmini e ad affiggere volantini che spiegano le gravi conseguenze della legge 133. L’obbiettivo è - si legge in un comunicato di “Poloccupato” - interagire con i passeggeri e spiegare alla gente i rischi che corre l’università pubblica con i progetti del governo Berlusconi. (s.z.)
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
QUESTA MATTINA 
La biologia della conservazione, esperti a confronto all’Orto botanico 
 
 CAGLIARI. «Studi di biologia della conservazione in Sardegna: esperienze a confronto» è il titolo del convegno in programma oggi, alle 10, nell’aula Cosmese dell’Orto botanico, in viale Fra’ Ignazio.
 La riunione è organizzata dalle università di Cagliari (dipartimento di Scienze botaniche) e di Sassari (dipartimento di botanica ed ecologia vegetale) e dalla sezione sarda della Società Botanica, con il contributo del ministero dell’Ambiente, della Regione, della Provincia e della sezione sarda della rete delle banche del germoplasma (Ribes). Il programma prevede gli interventi di Gianluigi Bacchetta, Efisio Mattana, Emmanuele Farris, Giuseppe Fenu e Maria Carmela Caria. (jbu)
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Oggi all’Università di Sassari un dibattito sul libro di Elisabetta Chicco Vitzizzai 
Muri invisibili per cancellare le differenze 
 
 SASSARI. Oggi alle 16, nell’Aula rossa della facoltà di Scienze politiche in viale Mancini, è in programma un incontro dal titolo «Le persecuzioni di ieri e di oggi. Muri invisibili difficili da abbattere». E’ un’iniziativa organizzata dal Centro studi urbani del Dipartimento di Economia, istituzioni e società, e rientra nell’attività didattica del corso di Sociologia urbana della facoltà di Scienze politiche e della Scuola di dottorato in Scienze sociali.
 Occasione per l’incontro-dibattito, aperto a tutti, è la presentazione del romanzo di Elisabetta Chicco Vitzizzai «Dio ride» (Cairo Editore). Alla discussione parteciperanno l’autrice del libro, la docente di Storia contemporanea della facoltà di Scienze politiche Albertina Vittoria, il giornalista Giacomo Mameli.
 L’apertura dell’incontro sarà affidata agli studenti del corso specialistico di Analisi delle politiche urbane, che offriranno - con musica, immagini e parole - una loro lettura del romanzo. L’obiettivo è quello di costruire un percorso di riflessione e di approfondimento sulle persecuzioni di oggi e sui muri invisibili che attraversano la nostra quotidianità. La discussione sarà introdotta da Antonietta Mazzette, docente universitaria e coordinatrice del Centro Studi Urbani.
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
UN CONVEGNO ALL’ERSU 
La storia delle residenze universitarie in Sardegna 
 
SASSARI. Un convegno di studi sulla “residenzialità studentesca” che promuove una riflessione tra passato e presente verificando la storia dei collegi universitari dal medioevo all’età contemporanea. La manifestazione, organizzata dall’università e dall’Ersu di Sassari, si svolgerà domani e sabato (a partire dalle 9) nella casa dello studente “A. Fontana” di via Coppino.
 «Nel corso del convegno si ripercorreranno le tappe fondamentali della residenzialità universitaria in Italia - dice il Presidente dell’Ersu Antonello Mattone - dalla nascita e affermazione dei collegi in epoca medievale e moderna sino ad arrivare al ’900 ed emergerà l’evoluzione della politica del diritto allo studio in particolare nell’Italia liberale e durante il regime fascista».
 Nelle due giornate di dibattito, a cui parteciperanno docenti di diverse università italiane e straniere, un’attenzione particolare sarà dedicata alle vicende sarde attraverso la ricostruzione dell’evoluzione storica dei collegi gesuitici di Sassari e Cagliari e del settecentesco collegio dei nobili di Cagliari.
 «Tra gli obiettivi della manifestazione - dice il direttore generale dell’Ersu Maria Grazia Piras - c’è anche quello di analizzare in dettaglio i problemi della residenzialità universitaria e i criteri di valutazione delle residenze medesime».
 Nel corso della seconda giornata, dedicata interamente a questi argomenti, saranno presentati i risultati di un’indagine statistica «sul fabbisogno di alloggi per gli studenti dell’università degli studi di Sassari» realizzata dal master in Statistica applicata dell’ateneo turritano diretto da Giorgio Garau.
 «La ricerca appena pubblicata - prosegue Piras - è stata promossa dall’Ersu con l’obiettivo di migliorare nel tempo, compatibilmente con le risorse a disposizione, la qualità e la quantità dei servizi offerti agli studenti dell’ateneo turritano. Questo nuovo strumento sarà fondamentale per sostenere la buona riuscita degli obiettivi posti dall’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ersu che si propone di rafforzare ulteriormente il ruolo di Sassari come città universitaria, capace di catalizzare l’interesse non solo degli studenti sardi, ma anche di quelli provenienti dalla penisola e dalle università straniere».
 Il convegno si concluderà con un intervento del Presidente della regione autonoma della Sardegna Renato Soru che esporrà i criteri e le linee politiche regionali nel campo del diritto allo studio e della residenzialità nei due atenei di Cagliari e Sassari.
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura e Spettacoli
Domani a Cagliari la presentazione dell’Opera omnia di Lussu curata da Ortu 
 
Domani alle 17,30 sarà presentato a Cagliari, nell’aula magna dell’Università (via Università 40), il primo volume dell’«Opera omnia» di Emilio Lussu, curato da Gian Giacomo Ortu e pubblicato da Aìsara, con il titolo «Da Armungia al sardismo (1890-1926)».
 Il libro raccoglie tutti gli scritti lussiani del periodo sardista, sino al confino di Lipari. L’iniziativa cade in coincidenza con l’anniversario della nascita di Lussu e sarà l’occasione per una riflessione più generale sulla vicenda umana, politica e letteraria di uno dei grandi protagonisti della storia italiana ed europea del XX secolo. Le relazioni saranno tenute da Giovanni Falaschi, Claudio Natoli e Luisa Maria Plaisant, mentre i lavori saranno aperti dagli interventi del rettore Pasquale Mistretta, del presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu, del presidente della Fondazione Banco di Sardegna Antonello Arru. Presiede Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di studi storici geografici e artistici dell’Università di Cagliari.
 Il primo volume dell’«Opera omnia di Lussu» - curato da Ortu, autore anche del saggio che introduce alla lettura dei testi pubblicati - è articolato in due sezioni. L’una, intitolata «La storia», raccoglie gli scritti e i discorsi di Lussu leader del primo Partito sardo d’Azione (1920-1926) e grande protagonista della resistenza al fascismo quando questo si è già trasformato in regime. Poco nota, questa produzione del Lussu sardista riserva al lettore più di una sorpresa. L’altra sezione, «La memoria», raccoglie i classici della scrittura lussiana, «Marcia su Roma e dintorni», «Un anno sull’Altipiano» e «Il cinghiale del diavolo», dei quali Ortu ripercorre il processo genetico. Tradotte in numerose lingue, queste opere sono, appunto, la memoria dei drammatici avvenimenti storici e che Lussu ha vissuto da protagonista.
 Si attiva così - tra le due sezioni del volume - un gioco complesso di rimandi e di corrispondenze che contribuisce di per sé a gettare nuova e più viva luce sia sulla biografia sia sulla scrittura di Lussu.
14 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 – Fatto del giorno 
Le particolarità della Sardegna vanno difese come una risorsa 
di Paolo Fois 
 
Un lettore attento avrà sicuramente notato come da qualche tempo venga periodicamente posto in evidenza il rischio che molte isole, specie quelle di piccole dimensioni, siano gradualmente sommerse dal mare, vittime incolpevoli del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Malgrado questi precedenti, la notizia pubblicata alcuni giorni fa (alle Maldive si penserebbe seriamente all’acquisto di terre in altre parti del mondo, prevedendo che prima o poi gli abitanti dell’arcipelago saranno costretti ad abbandonarlo, di fronte ad una minaccia incombente) è senza dubbio di quelle che fanno seriamente riflettere.
 E’ difficile, invero, non cogliervi il progressivo radicarsi, nelle popolazioni di molte regioni insulari, del convincimento che il riscaldamento globale del pianeta e i conseguenti cambiamenti climatici non siano affatto delle mere ipotesi sostenute da un certo numero di scienziati, ma un fenomeno purtroppo tremendamente reale, suscettibile di minacciare la loro stessa sopravvivenza, in un futuro più o meno prossimo. In un arcipelago come quello delle Maldive (circa 200 le isole abitate), di superficie limitata, e soprattutto di ridotta altitudine sopra il livello del mare, il continuo innalzarsi delle acque provocato soprattutto dallo scioglimento dei ghiacci del Polo è insomma motivo di seria preoccupazione. A dissiparla, non valgono certo le misure che, specie a partire dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del giugno 1992, la Comunità internazionale si sforza di adottare nell’intento di contrastare gli effetti del preoccupante fenomeno: pur trattandosi di misure sempre più definite e vincolanti, che nel Protocollo di Kyoto dell’11 dicembre 1997 si sono concretate nell’impegno di ridurre entro il 2012 le emissioni di gas a effetto serra dell’8% rispetto ai livelli del 1990, la situazione viene giudicata estremamente grave.
 Del resto, le riunioni svoltesi nell’ambito derlle Nazioni Unite per esaminare gli specifici problemi dei paesi insulari di piccole dimensioni non hanno mancato di far riferimento a detti atti internazionali per sottolineare la necessità di una integrale applicazione degli stessi.
 La riconosciuta particolare «vulnerabilità» di questi paesi sotto il profilo climatico richiede infatti misure adeguate che consentano, segnatamente, di far fronte alla minaccia di un progressivo innalzamento del livello del mare. L’intervento della Comunità internazionale, in ogni caso, non dovrebbe limitarsi a contrastare questo specifico, anche se preoccupante fenomeno. Le Nazioni Unite sono infatti consapevoli che la sopravvivenza di molti paesi insulari è legata all’adozione di altre specifiche misure, quali la difesa della diversità biologica, la protezione dei bacini idrografici, lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, un efficace sistema di gestione e di smaltimento dei rifiuti.
 Il caso Maldive, così sommariamente tratteggiato, favorisce alcune riflessioni incentrate sull’insularità della Sardegna e sulle misure che questo status dovrebbe ragionevolmente indurre ad adottare. Certamente, la nostra isola non appare minacciata dal fenomeno che tranto preoccupa gli abitanti delle Maldive. Fa pensare il fatto che mentre il governo di quell’arcipelago progetta l’acquisto di terre in altre parti del mondo, in Sardegna si delinea il fenomeno opposto: come una recente inchiesta (La Repubblica del 1º novembre) ha evidenziato, i sardi vendono e gli «stranieri» comprano: campagne, terreni edificabili, case. Una Sardegna «all’asta», è stato scritto. Di acquisti massicci da parte dei sardi in continente e all’estero, per contro nessuna notizia.
 
 Apparentemente così diversi, il caso Maldive e il caso Sardegna presentano peraltro, se ben si osserva, delle affinità assai marcate. In entrambe le situazioni, la particolarità della condizione insulare, con i suoi valori da preservare, richiede l’adozione di politiche mirate e specifiche, che costituiscano una risposta a problemi reali e una doverosa presa in considerazione di uno status anche internazionalmente riconosciuto. Trattandosi delle Maldive, le Nazioni Unite e il governo di quel paese mostrano di prendere in attenta considerazione i particolari problemi dell’arcipelago; nel caso della Sardegna, sarebbe deprecabile che l’inesistenza del rischio di restare sommersi dalle acque del mare potesse servire come alibi all’Unione europea e al governo italiano per praticare una politica di sostanziale chiusura nei confronti delle legittime richieste dell’isola.
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie