Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 December 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio Stampa

L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
ePOLIS - IL SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano Pagina 19
Oristano. I cinque corsi, dove sono iscritti 624 ragazzi, potrebbero interrompersi subito
Casse in rosso, università a rischio
Il direttore del Consorzio Uno: ormai siamo allo stremo
Appello alla Regione: i nostri corsi sono unici in Sardegna e dobbiamo tenerli in vita. Onida: se non arrivano fondi pronto il ricorso al Tar
 
L'università oristanese rischia la paralisi. Senza risorse fresche, tutti i corsi sono in bilico e le attività già iniziate potrebbero interrompersi bruscamente. «Siamo allo stremo», commenta il direttore del Consorzio uno Eugenio Aymerich che segue con trepidazione le mosse della Giunta regionale. «In settimana e forse già oggi, l'esecutivo dovrebbe decidere per la ripartizione dei 6 milioni di euro stanziati nella Finanziaria 2008». In questo pacchetto di fondi dovrebbe rientrare anche il corso di Archeologia subacquea, unico nel panorama accademico italiano. Senza questo passaggio, saranno guai per l'università ospitata al Chiostro del Carmine che tira avanti grazie ai finanziamenti regionali (l'anno scorso erano stati assegnati 2 milioni 227 mila euro), oltre che «al contributo sostanziale della Provincia che mette a disposizione il Chiostro», va avanti. Quest'anno nel bilancio provinciale sono stati inseriti anche 39 mila euro come borsa di ricerca. Anche il Comune fa la sua parte mettendo a disposizione i locali per i laboratori, ma adesso servono risorse fresche.
LA REALTÀ L'università oristanese è una sede decentrata degli atenei di Cagliari e Sassari, i primi corsi sono stati attivati 11 anni fa e c'erano 25 iscritti. Oggi i corsi di laurea sono cinque: Economia e gestione dei servizi turistici (della facoltà di Economia di Cagliari), Biotecnologie industriali (Scienze di Cagliari), Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari con i curricula in Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed enologia, (Agraria di Sassari), il curriculum in Archeologia Subacquea, del corso di laurea in Scienze dei beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari (ha un'attivazione a ciclo triennale e non prevede immatricolazioni nel 2008-2009). I docenti impegnati sono in media 130, mentre gli iscritti ai corsi (tutti unici in Sardegna ad eccezione di Economia e gestione dei servizi turistici presente anche a Olbia) sono 624 studenti, di cui 112 matricole. Nel corso di questi anni si sono laureati 364 studenti; altri 75 hanno conseguito il diploma universitario. Gli studenti che si laureano in corso sono il 48 per cento, con un tempo medio di circa quattro anni.
COMMENTI «Da un'indagine interna sulla condizione occupativa dei laureati ad Oristano emerge che il 47 per cento ha trovato un lavoro e il 33 per cento prosegue gli studi, con la laurea specialistica», fanno sapere dalla segreteria. Visti i numeri sembra una realtà abbastanza rosea e il mondo politico è già mobilitato per scongiurare cattive sorprese. Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Pasquale Onida ha annunciato un ricorso al Tar «se la Giunta regionale non provvederà al più presto alla ripartizione dei fondi».
VALERIA PINNA 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 57
Pula. Un'importante scoperta dei ricercatori di Nutrisearch del Parco tecnologico
Colesterolo alto? Dieta con pecorino
Se il pascolo è naturale scende il tasso di LDL nel sangue
 I test all'ospedale Brotzu hanno confermato gli esami di laboratorio. Una società olandese è interessata all'acquisto del brevetto
PAOLO CARTA
 
PULA Quando il medico di famiglia legge i nostri esami del sangue, appena scopre che il colesterolo “cattivo” LDL supera i valori normali, immediatamente fa scattare il divieto assoluto: «Niente formaggi». Nessuna deroga, men che meno per il più amato alle nostre latitudini: il pecorino.
Il protocollo medico probabilmente è da aggiornare. Grazie a una scoperta è di assoluto rilievo scientifico e soprattutto rivoluzionaria. Avvenuta nei laboratori della Nutrisearch, prima società di tipo “spin off” costituita in Sardegna, sorta nel parco tecnologico di Pula dall'idea di dare una ricaduta aziendale e produttiva ad un'ipotesi scientifica nata dal contesto della ricerca tecnologica universitaria.
LA RIVOLUZIONE «I nostri studi - spiega Sebastiano Banni, 48enne docente nella facoltà di Scienze dell'Ateneo cagliaritano - hanno provato che il formaggio pecorino è in grado di abbassare il tasso di colesterolo nel sangue. Che è l'ideale per le diete di chi deve fare i conti con il grasso in eccesso nel sangue. A patto che sia arricchito con acido linoleico coniugato». Niente di sofisticato, artificiale, geneticamente modificato: «Più le pecore e le capre si nutrono al pascolo con erba naturale .- spiega il professor Banni - maggiore è nel loro sangue il tasso di questo acido grasso consigliato nelle diete».
AL BROTZU La sperimentazione scientifica è stata svolta in collaborazione con un reparto ospedaliero il centro per lo studio delle malattie dismetaboliche del Brotzu di Cagliari. «In una serie di pazienti che presentavano problemi di ipercolesteromia - prosegue Sebastiano Banni - è stato suggerito di adottare nelle diete il formaggio pecorino arricchito nel nostro laboratorio con questo particolare acido presente in natura». I risultati sono stati straordinari: «La riduzione del tasso di LDL nel sangue è stata riscontrata in tutti i casi in cui è stata inserita nella dieta una quantità variabile da paziente a paziente di pecorino o caprino».
IL BREVETTO La Nutrisearch ha cercato di coinvolgere in questa iniziativa anche le aziende sarde che producono pecorino e che lo esportano un po' in tutto il mondo. Obiettivo: produrre su scala industriale il formaggio in grado di abbassare il colesterolo. Ma nessun caseificio isolano ha dimostrato interesse verso questo brevetto che invece potrebbe finire nel patrimonio di una società olandese, capace in questi anni di stringere importanti rapporti di collaborazione con la Nutrisearch del Parco tecnologico di Pula.
L'équipe del professor Banni (sette ricercatori nei laboratori del quinto edificio di Piscina manna a Pula) è impegnata anche in altre ricerche. «Sulle proprietà benefiche dei grassi acidi essenziali “omega tre” contenuti nelle carni dei pesci - spiega il docente universitario - si sa tutto. Noi stiamo cercando di creare integratori speciali che possano essere inseriti all'interno di altri cibi. Questo perché è stato scientificamente dimostrato che i pazienti sono poco disposti ad assumere pillole, anche se non si tratta di farmaci ma soltanto di arricchimenti per compensare meglio la dieta».
OMEGA TRE Anche in questo caso le attenzioni dei ricercatori universitari cagliaritani disposti a proporsi al mercato dell'industria internazionale si sono rivolte ai formaggi. «Creare integratori con “omega tre” da inserire nei prodotti caseari - dichiara il professor Sebastiano Banni - è un passo in avanti perché ne facilita l'assunzione da parte soprattutto dei malati anziani».
Perché il pasto a base di pillole ipotizzato nei romanzi di fantascienza non incontra il gusto dei pazienti. Meglio il pecorino. Magari propri quello prodotto dagli animali al pascolo. Più buono. Più sano. 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
università
Nuova forma di protesta: studenti sui pullman
 
Non si ferma la protesta studentesca in città. Ieri il Poloccupato , ovvero il polo di viale Fra Ignazio, che comprende le facoltà occupate di Scienze Politiche (aula magna occupata ) ed Economia e Giurisprudenza (atrio e aula 3 occupati ) ha annunciato che da ieri un gruppo si muove sulle linee degli autobus Ctm per diffondere informazioni sulla legge 133 e sulle rivendicazioni della protesta per sensibilizzare la società civile sui temi che si stanno affrontando e studiando per arrivare a modificare la riforma. Gruppi di 20 - 30 studenti salgono sugli autobus e, dopo aver appeso striscioni, informano i fruitori del servizio con volantini informativi fermandosi a spiegare i contenuti della protesta.
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
farmacologia
Gessa, il più stimato d'Italia
 
 Gianluigi Gessa è il farmacologo più stimato d'Italia. A sostenerlo sono due prestigiosi siti internazionali, Isi Thomson e Harzing : entrambi stilano una graduatoria degli scienziati, basandosi sul cosiddetto impact factor . In pratica, vengono assegnati punteggi sempre più alti a quegli studiosi che vengono citati nelle pubblicazioni scientifiche.
I due istituti utilizzano sistemi leggermente diversi: mentre il primo si basa sulle pubblicazioni più recenti, il secondo dà una visione più ampia sulla carriera dello studioso perché tiene conto di tutte le pubblicazioni presenti su Google Scholar, il motore di ricerca specializzato proprio negli scritti degli studiosi.
Le classifiche vanno, quindi, considerate assolutamente attendibili: basti pensare che Isi Thomson , ogni anno, scommette sui vincitori del premio Nobel; questa volta, il sito ha azzeccato i nomi di chi si è aggiudicato il premio per la chimica, per la medicina e per l'economia.
Ebbene, Gessa, docente di farmacologia all'università di Cagliari, fa parte di quegli 83 scienziati italiani che si piazzano tra i primi 250 a più alto impatto nella propria materia in tutto il mondo. 

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari
Università, sale la protesta oggi nuova assemblea all’Ausi 
IL CASO Udc e Verdi con gli studenti 
 
IGLESIAS. Si prevede una mobilitazione generale del Sulcis Iglesiente per salvare l’Ausi, in odore di trasferire laboratori didattici e di ricerca e le facoltà di informatica e di scienza dei materiali a Cagliari. La scintilla della protesta potrebbe arrivare questa mattina nel corso dell’assemblea degli studenti fissata per le 9.30 nell’aula magna di Villa Bellavista. Nelle ultime ore al coro degli studenti si sono unite le voci dei politici locali e degli amministratori pubblici decisi a fare quadrato per salvare “dalla politica dello sfascio “ i due corsi di laurea che sono sopravvissuti ai tagli del governo e della regione. I più battaglieri sono indubbiamente gli studenti che rifiutano di diventare pendolari della cultura e della formazione per seguire logiche che avranno come conseguenze l’imbarbarimento del territorio.
 L’ultimo documento degli studenti respinge la chiusura dei due corsi dal prossimo anno e dichiara apertamente di invitare il consiglio di facoltà di scienza matematiche fisiche e naturali e il senato accademico di sospendere l’esame della proposta di smantellamento di Monteponi.
 “ Confermiamo gli obiettivi strategici di conservare e sviluppare l’alta formazione universitaria nel Sulcis Iglesiente - sostengono gli studenti - e pertanto chiediamo alla Regione decisioni coerenti con questo obiettivo e dunque di assegnare le risorse finanziarie necessarie per la didattica e la ricerca”. A fianco degli studenti si sono schierati anche i rappresentanti dei Verdi iglesienti e dell’Udc che si oppongono fermamente allo smantellamento dell’Ausi. «Il Sulcis Iglesiente - si legge in un comunicato dei giovani dell’Udc - non può perdere il patrimonio disattivo e culturale che è stato creato con tanta difficoltà in questi anni. Un eventuale trasferimento dei corsi a Monserrato necessità di notevoli spese di trasloco».
 Di analogo tenore la nota dei Verdi. «Il Polo Universitario del Sulcis Iglesiente è una conquista irrinunciabile per lo sviluppo del territorio che occorre difendere e potenziare con i fatti concreti e non con le parole. Bisogna uscire dall’incertezza, ricostituire al più presto gli organi del Consorzio AUSI senza ulteriori rinvii, dare fiducia al corpo docente, ed erogare i fondi già stanziati dal Consiglio nel rispetto degli impegni con i cittadini». (ea)
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Gallura
Decolla il polo turistico formativo 
Maida: non una sede gemmata, ma una scuola d’eccellenza 
LA MADDALENA Iter quasi concluso, ora servono i fondi 
ANDREA NIEDDU 
 
 LA MADDALENA. Non è l’atto finale, ma quasi. L’iter burocratico per l’istituzione del polo formativo turistico di alta valenza che dovrà nascere a La Maddalena nella ex scuola americana della Trinita si è quasi concluso. Nei giorni scorsi, dopo il protocollo d’intesa firmato a dicembre, hanno cominciato a discutere (soprattutto sulla questione investimenti) i rappresentanti della Fondazione fiera di Milano, dell’Università di Sassari, della Confcommercio nazionale, della Scuola di formazione di arti e mestieri sempre a livello nazionale e del Comune della Maddalena. Ma si spera, dopo l’approvazione dello Statuto, di coinvolgere anche la Regione e la provincia di Olbia Tempio.
 «La Regione - ha detto il sindaco Comiti - per il delicato momento che sta attraversando, non può portare a termine operazioni di supporto al progetto». Ma il rettore dell’Università di Sassari Alessandro Maida ha aggiunto: «Dobbiamo convincere il Governo e anche la stessa Regione che non si tratta di una sede gemmata, ma di una scuola di eccellenza prodotta senza investimenti pubblici».
 Le difficoltà da parte dei componenti del progetto, è quella di trovare i soldi per alcune azioni preparatorie, come ristrutturare tutti gli ambienti della scuola (circa 3.135 metri quadri in totale), o almeno quelli necessari per dare il via alle prime lezioni. «E’ bene partire con poco ma partire - ha detto il docente Antonino Menne - poi si creerà un organismo misto fra Comune e associazione affinché si capisca come deve essere utilizzata la struttura e si stabiscano i costi da affrontare prima di iniziare». Anche perché, secondo i conti fatti dal Comune, la gestione totale del complesso nelle condizioni di pieno utilizzo sarebbero di 400mila euro l’anno, un aspetto che impensierisce molti. Sulla validità del progetto, invece, nessun tentennamento. Gavino Sini (Confcommercio Sassari/Gallura) ha dichiarato che «la Regione deve mettere a disposizione il know-how per il funzionamento della struttura, in chiave di rendita futura per La Maddalena, ma anche per la Sardegna. E deve essere anche molto sollecita». Per la ristrutturazione si ricorrerà a una sottoscrizione pro-quota. «Se servono solo alcune aule - ha aggiunto il sindaco - si allestiranno solo quelle, poi si attrezzerà il resto». Su questo lato il rettore Maida non ha dubbi: «Per l’Università di Sassari è necessario finanziarsi attraverso i ricavi dei corsi. Il senato accademico non approverebbe mai un investimento senza ricavo. Se dimostro che ci si può autofinanziare invece, nessun problema». Per le formalità sulle ristrutturazioni e sulla preparazione dei primi corsi, i rappresentanti si rivedranno l’11 dicembre.
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
BREVI
ARCHITETTURA
Nel pomeriggio un’assemblea
 
ALGHERO. Stasera con inizio alle 16,30 nella sede della facoltà di architettura dell’università di Sassari sul Lungomare Barcellona, ex asilo Sella, si terrà l’assmblea dell’intera comunità universitaria, dagli studenti ai docenti, collaboratori, tutor, per discutere le iniziative e i contenuti della mobilitazione in difesa dell’Università e della scuola pubblica, che in queste settimane è stata portata avanti con intensi dibattiti soprattutto tra gli studenti e i precari di “Architettura in Movimento”. L’assemblea, come sempre aperta al pubblico, serve a fare una verifica dello stato del movimento e a discutere una piattaforma programmatica per continuare la mobilitazione.
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Rappresentanti studenti, slitta l’elezione 
 
 SASSARI. Le elezioni per rinnovare la componente studentesca degli organi accademici, previste per l’11 dicembre, sono state annullate. Lo annuncia con disappunto la lista “Non solo numeri di matricola” che solo qualche giorno fa aveva presentato pubblicamente i suoi programmi e candidati.
 «Quando tutto era già pronto - spiega un documento - ecco l’imprevisto... fin troppo previsto (in passato ci sono stati altri rinvii): una diffida presentata da alcuni studenti nei confronti dell’Università sullo svolgimento delle elezioni. Tra i vari punti, alcuni a dir poco ridicoli, quello che ha centrato il bersaglio è la segnalazione del mancato deposito degli elenchi degli aventi diritto al voto di dottorandi e specializzandi».
 “Non solo numeri...”, pur arrendendosi all’evidenza e ammettendo la fondatezza legale della richiesta di bloccare il voto, si chiede «come sia possibile che in un piccolo ateneo e del quale il rettore vanta l’eccellenza, non si riesca nemmeno a garantire il regolare svolgimento di comunissime elezioni, trattando le questioni degli studenti con superficialità e noncuranza». E pone l’interrogativo: gli autori della diffida sono mossi solo da zelo o approfittano del cavillo per prendere tempo? Nel frattempo si parla del 22 gennaio come possibile nuova data per le elezioni. (a.pa.)

9 - Il Sardegna
Pagina 24 – Grande Cagliari
Università e legge 133
Protesta studenti sui mezzi del Ctm
 
Per sensibilizzare i cittadini sui tagli all’Università, un gruppo di studenti da due giorni sale a bordo dei mezzi del Ctm, distribuisce volantini e organizza comizi improvvisati.
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie