Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 November 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio Stampa

L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

 
 
1 - L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 19
I commenti
Presidi e docenti universitari
«Si finirà per creare alunni di serie A e B»
 
Non sarà semplice trovare un punto di incontro tra le esigenze di riorganizzazione degli istituti, da una parte, e quelle di studenti e genitori, dall’altra. È consapevole che il "numero chiuso" potrà generare malumori tra i genitori, Cristina Mereu, dirigente scolastico del liceo scientifico Pacinotti, una delle quattro scuole secondarie di secondo grado sovradimensionate interessate dalle nuove misure di accesso, insieme al liceo classico Siotto, all’istituto magistrale Eleonora d’Arborea e all’alberghiero Gramsci a Monserrato. Confida nel fatto che una convergenza si possa raggiungere ma non nasconde un forte imbarazzo in questa fase di studio dei criteri. Anche perché «una scuola si presenta alle famiglie con i piani di offerta, che implicano la libera scelta». Il rischio è, in sostanza, che le misure possano entrare in contraddizione con uno dei fondamenti dell’offerta formativa. «Concorderemo azioni comuni, comunque, per mediare con le scelte dei genitori».
IL PEDAGOGISTA Bisogna fare molta attenzione, esorta Francesco Ledda, pedagogista, docente di Storia della scuola della facoltà di Scienze della formazione. «Se si stabilisce di prendere in considerazione il merito si rischia di creare scuole di serie A e B. Anche determinare la dislocazione in base alla pendolarità può essere rischioso, a meno che non si tratti di un fatto di comodità». La regola generale da cui non si può prescindere è che «si deve poter scegliere la forma di istruzione secondo le modalità che si ritengono più opportune».
I CRITERI I dirigenti scolastici, che non hanno ancora definito con precisione i criteri sul numero chiuso, promettono cautela. Al Siotto (1220 studenti), chi motiverà la scelta - spiega il dirigente Antonio Loddo - con necessità familiari legate alla presenza di un fratello nella scuola, potrà accedere attraverso una corsia preferenziale. In ogni caso, il "dirottamento" verrà in un certo senso concordato, o almeno «si prenderanno contatti con le famiglie al momento dell’orientamento». Non ci saranno limitazioni al Dettori, 992 alunni. «Il piano verrà applicato con duttilità», spiega il preside Antonio Dimitri, «ed è prevista tolleranza per le scuole che non rientreranno con precisione nel limite di 900».
MARIANGELA LAMPIS
 
2 - L’Unione Sarda
Economia Pagina 15
Alta formazione
Pronto lo statuto del nuovo polo
Manager del turismo, master a La Maddalena
 
Tutto pronto, a La Maddalena, per l’avvio del polo di alta formazione e ricerca. L’obiettivo è ambizioso: fare dell’isola dell’arcipelago una sorta di Cernobbio del Sud, un punto di riferimento di caratura internazionale. Ieri è stato sottoscritto il terzo protocollo aggiuntivo tra i protagonisti dell’iniziativa, un atto che getta le basi, con il via libera allo schema, per la definitiva approvazione dello statuto. C’è già la data: 11 dicembre 2008.
LA SCUOLA Il progetto parte due anni fa grazie alla sinergia tra la Confcommercio, la Scuola superiore del commercio e del turismo di Milano, la Fondazione Fiera e l’amministrazione comunale di La Maddalena. Inevitabile l’immediata apertura all’Università di Sassari, anche per programmare insieme corsi di livello universitario. Anche se l’alta scuola di formazione e di ricerca, che si rivolge al turismo ma in genere al terziario (alta moda, logistica, trasporti, giusto per citare alcuni settori), ha un target che guarda verso dirigenti e manager d’azienda. «Ricordando», sottolinea Antonino Menne, presidente del comitato promotore, «che nel 2010 il Mediterraneo diventerà area di libero scambio. Il polo di alta formazione di La Maddalena potrà avere davvero un ruolo da protagonista, dando valore aggiunto al territorio e all’intera Sardegna».
L’INCONTRO Alla firma del nuovo protocollo, ieri mattina, sono intervenuti il sindaco Angelo Comiti e il rettore dell’Università di Sassari Alessandro Maida. Ma c’era anche Emilio Valdameri di Confturismo, la costola di Confcommercio che si occupa nello specifico dell’industria delle vacanze e che, da sola, annovera 200 mila delle 270 mila attività imprenditoriali che, in Italia, si occupano di turismo. Numeri che, da soli, testimoniano peso e importanza del nuovo partner. Valdameri, con mandato dei vertici di Confturismo, ha sottolineato che si guarda con estremo interesse alla scuola di La Maddalena, un progetto senza eguali nel Paese. Un’iniziativa, ha evidenziato Menne, «che sta sul mercato e che si va a finanziare con i ricavi dei corsi».
LA SEDE Il polo di alta formazione e ricerca avrà sede nella scuola già frequentata dai figli dei militati della base americana, in località La Trinita . Ieri si è discusso anche della sistemazione della struttura, di oltre 3 mila metri quadrati. Sullo sfondo, a Maddalena, ci sono i lavori in corso per poter ospitare, la prossima, estate il G8.
KNOW-HOW Gavino Sini (presidente di Confcommercio Sassari Gallura ma anche della Sardegna) ha affermato che «la Regione deve mettere a disposizione il know-how per il funzionamento della struttura, in chiave di rendita futura per La Maddalena, ma anche per la Sardegna e per l’Italia stessa. E deve essere anche molto sollecita. Altre nazioni si stanno attrezzando meglio di noi in questo campo».
NUOVI PARTNER Nell’accordo sottoscritto ieri, con l’approvazione dello schema di statuto, si ribadisce la disponibilità ad allargare la partecipazione alle istituzioni (come per esempio la Regione, la Provincia, l’ente parco) ma anche ai privati. Lo schema dello statuto è pronto. L’11 dicembre tutti di nuovo a La Maddalena per dar vita allo statuto di un polo formativo che guarda lontano. ( f. n. )

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
PREMIO DELL’UNIVERSITÀ
L’impresa nasce anche da un’idea e quaranta giovani laureati ci provano
 
CAGLIARI. Dalle indagini non distruttive per la diagnostica di strutture monumentali ai percorsi turistici proposti in limba e per giunta in versione teatrale, passando per librerie con offerta di animazione alla lettura e itinerari turistici dove il Gps è compreso nel pacchetto offerto. Si tratta di idee imprendioriali che hanno appena tagliato il nastro di partenza. Il tutto grazie a un premio di 4.500 euro, per ciascuno di loro, messo a disposizione dall’Università cagliaritana nell’ambito del progetto "Azione pilota-spin off", un percorso partito la scorsa primavera, in collaborazione con il Bic Sardegna, per stimolare giovani laureati in cerca di un lavoro a non starsene fermi aspettando un’occupazione fissa ma a muoversi piuttosto, magari rischiando un po’. L’azione ha mosso i primi passi con un esercito di quaranta aspiranti imprenditori, diventati venti dopo una prima scrematura, ai quali è stato proposto un percorso di avviamento all’impresa, curato da docenti di Economia dell’ateneo ed esponenti del mondo imprenditoriale, in modo da apprendere i concetti che stanno alla base del lavoro manageriale. L’obiettivo finale era quello di arrivare ad elaborare progetti d’impresa innovativi in settori in forte espansione. Delle dieci migliori idee nei giorni scorsi ne sono state scelte quattro che hanno ricevuto il premio di 4.500 euro durante l’incontro finale organizzato nella Città dell’impresa di Pirri. Nel dettaglio, i vincitori sono Giuseppe Diana, laureato in Geologia, premiato insieme Sara Medda, laureata in ingegneria, per il progetto di diagnosi non distruttive nella diagnostica di strutture monumentali; Alessandra Pelliccia, laureata in Lettere, che vorrebbe aprire ad Assemini una libreria dotata di servizi internet in cui organizzare anche attività di animazione alla lettura per i più piccoli; Gabriele Scanu che propone itinerari turisti informatizzati: infine le quattro amiche-colleghe Giuditta Sireus, Stefania Cuccu, Emanuela Massa e Alessia Melis che, nell’ambito del turismo, vorrebbero proporre delle visite-guidate un po’ insolite, fatte in limba e con in mezzo un po’ di teatro. ‹‹Le borse assegnate - ha spiegato il prorettore per l’orientamento, Patrizia Mureddu - sono solo state un modo per incoraggiare i giovani a mettere in pratica le loro idee. Il resto dipenderà dal mercato, ma è decisivo che i nostri laureati vedano come le loro idee possano camminare››.(s.z.)
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Attualità
Decreto Gelmini, spunta una norma anti-baroni
La carriera dei prof legata alle pubblicazioni, fondi alle università virtuose
 
ROMA. Il Senato ha approvato tutti gli articoli del decreto Gelmini, il decreto cioè che contiene norme considerate urgenti sul diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario, e che è stato salutato dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, intervenuta in Aula, come «il primo passo verso la rivoluzione di un sistema paralizzato».
Il voto finale sul provvedimento, emendato con il contributo dell’opposizione (ringraziata in Aula dallo stesso ministro) slitta a stamani.
Assunzioni. Blocco delle assunzioni nelle università che, al 31 dicembre di ciascun anno, sono in deficit. Gli atenei indebitati sono esclusi per il 2008-2009 dai fondi straordinari per il reclutamento dei ricercatori. Gli atenei virtuosi, invece, avranno lo sblocco parziale del turn over (che passa dal 20% al 50%) a patto che il 60% dei soldi sia speso per reclutare i giovani.
Concorsi. Cambiano le regole per la composizione delle commissioni. Per la selezione dei docenti sono previsti un ordinario nominato dalla facoltà che bandisce il posto e quattro professori ordinari sorteggiati su una lista di dodici persone da cui sono esclusi i docenti dell’università che assume.
Riaperti i termini. Le nuove commissioni valgono anche per i concorsi già banditi ma sono stati riaperti i termini per partecipare ai concorsi in atto. C’è tempo fino al 31 gennaio 2009 per le domande.
Norme antibaroni. Un emendamento approvato prevede la costituzione di una «Anagrafe nazionale dei professori ordinari, associati e dei ricercatori» aggiornata annualmente che contiene per ciascun nome l’elenco delle pubblicazioni scientifiche. Per ottenere gli scatti biennali di stipendio i docenti dovranno provare di aver fatto ricerca e ottenuto pubblicazioni.
Trasparenza. Gli atenei dovranno anche garantire trasparenza nei bilanci e far sapere agli studenti come vengono spesi i finanziamenti pubblici.
Università virtuose. Almeno il 7% del Fondo di finanziamento ordinario sarà distribuito, già dal 2009 alle università virtuose per migliorare la qualità della ricerca.
Dirito allo studio. Nel decreto ci sono 65 milioni di euro per nuovi alloggi e 135 milioni per le borse di studio destinate ai meritevoli.
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA
Da Zurigo riconoscimento a Luigi Snozzi
 
ALGHERO. Solo l’anno scorso, nel luglio 2007, la facoltà di Architettura di Alghero aveva conferito a Luigi Snozzi (docente della stessa facoltà) la laurea honoris causa in architettura. Pochi giorni fa il Politecnico Federale di Zurigo ne ha riconfermato i meriti conferendogli lo stesso premio in occasione del dies academicus.Nel corso della cerimonia è stato sottolineato il valore dell’opera e dell’attività in termini culturali di Snozzi, facendo particolare riferimento al "progetto" del villaggio di Monte Carasso; sono state inoltre lodate la sua integrità e capacità di non accettare compromessi.
La facoltà di Architettura, orgogliosa di averlo tra i suoi più autorevoli docenti, si è congratulata vivamente con Luigi Snozzi per il prestigioso riconoscimento, unendosi alle dimostrazioni di stima e affetto provenienti da tutto il mondo accademico.
Luigi Snozzi, nato a Mendrisio nel 1932, si è diplomato al Politecnico Federale di Zurigo nel 1957. Dopo aver lavorato negli studi di Peppo Brivio e di Rino Tami, nel 1958 ha aperto un suo studio a Locarno. Dal 1962 al 1971 lavora in associazione con Livio Vacchini, dal 1975 con Bruno Jenni, mentre nel 1988 apre uno studio a Losanna.
Nel 1993 ha vinto i premi Beton, Wakker e il Prince of Wales attribuito dall’Università di Harvard (Cambridge, Massachusetts) per il progetto di Monte Carasso, vero laboratorio dove Snozzi sviluppa un nuovo modo di concepire la relazione tra urbanistica e architettura. Oltre alle realizzazioni di Monte Carasso, tra le sue opere si possono segnalare Casa Snider a Verscio, Casa Kalmann a Brione, Casa Heschl a Agarone, Casa Diener a Ronco e l’edificio amministrativo per Bau + Grund a Pfozheim, in Germania.
Intensa anche l’attività didattica condotta da Snozzi, che nel corso degli anni ha insegnato nei Politecnici di Zurigo e di Losanna, alla facoltà d’architettura dell’Università di Trieste e di Sassari (sede di Alghero, dal 2002). Dal 2004 collabora con l’Accademia di architettura di Mendrisio.
 
 

Questionnaire and social

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