Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 November 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio Stampa

 
L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
EPOLIS - IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 12
Università. Urne aperte mercoledì e giovedì per eleggere i nuovi rappresentanti
Studenti, è guerra all'ultimo voto
Quattro liste in campo per occupare le poltrone che contano
Quattro le liste che si sono presentate: “Ichnusa, studenti liberi”, “Unica 2.0, per l'Università di tutti“, “Università futura”, “Uxs - Università per gli studenti, uniti per l'Università pubblica”
 
Quattro liste in lotta per piazzare i loro rappresentanti all'Università, nel consiglio d'amministrazione, nel senato accademico, in quello allargato e al Cus. Una battaglia che gli studenti (65 i candidati per 17 posti) affronteranno mercoledì e giovedì a colpi di voti cercando di sconfiggere uno dei principali nemici: l'assenteismo. Le ultime tornate elettorali sono sempre state caratterizzate da una scarsa affluenza alle urne, segnale preoccupante del distacco che c'è tra i ragazzi che frequentano le facoltà cagliaritane e le liste che in un modo o nell'altro si rifanno a schieramenti politici. Inevitabile il riferimento alla battaglia sui tagli alla ricerca e sulla trasformazione delle Università in fondazioni private.
ICHNUSA Sono i vincitori dell'ultima elezione. La lista numero 1 è “Ichnusa: studenti liberi”. Nel nome il chiaro intento di non essere avvicinati a nessun schieramento politico. «Abbiamo studenti di ogni ideologia politica», ha detto Paolo Pirino, rappresentante nel cda dell'Ersu, uno dei leader di Ichnusa oltre che tra i fondatori. Tra i candidati nel cda dell'Ateneo c'è Andrea Marrone, uno dei rappresentati della lista e consigliere uscente.
UNICA 2.0 “Unica 2.0 per l'Università di tutti”. È il nome della lista numero 2. Andrea Zucca è uno dei leader del movimento coordinato anche da Andrea Coinu (candidato al senato accademico) e Maurzio Piras (al senato allargato). «La lista», spiega Zucca, «nasce dall'esperienza di Sinistra universitaria. Questa volta si è fatto un discorso più ampio: resta la matrice politica ma la nostra posizione è quella di tutelare tutti gli studenti, combattere i tagli previsti dalla finanziaria e contrastare la legge 133». Zucca ricorda i risultati ottenuti negli ultimi anni: «Con la nostra azione c'è stato un miglioramento dei servizi agli studenti, sono aumentati i soldi alle associazioni e per le collaborazioni studentesche, è stata potenziata la rete Internet. Continueremo a investire sui servizi per gli studenti e per l'Università pubblica».
UNIVERSITÀ FUTURA La lista 3 è “Università futura”. Rispetto all'ultima tornata elettorale si tratta di una novità. Il movimento, si legge nel programma, si rivolge a chi crede che l'Università debba essere pubblica, universale, meritocratica, giusta, qualificata e goliardica. Tra le iniziative proposte ci sono l'introduzione del libretto elettronico, il potenziamento del raccordo con il mondo del lavoro, l'abbattimento dei tempi burocratici e delle file in segreteria, l'estensione dell'area degli aventi diritto alle borse Erasmus e la promozione di convegni e seminari internazionali.
UXS La lista numero 4 è “Uxs - Università per gli studenti: uniti per l'Università pubblica”. Nel nome c'è già una parte degli obiettivi che il movimento si pone. Non solo: Uxs sta raccogliendo le firme per una mozione in difesa dell'Università pubblica. Verrà presentata al senato accademico per approvarla. Oggi, dalle 19,30 alle 24, il movimento ha organizzato nella clinica Aresu un concerto “per l'Università pubblica”. «Vogliamo vincere la battaglia per difendere e migliorare l'Università pubblica», spiega Lorenzo Espa, candidato al Cda. «Il nostro fine», aggiunge, «è garantire anche agli studenti economicamente deboli di poter accedere ai più alti livelli di istruzione. Una possibilità preclusa se l'Ateneo venisse trasformato in fondazione privata».
I SEGGI Si potrà votare mercoledì 26 novembre (dalle 8,30 alle 19) e giovedì 27 (dalle 8,30 alle 16). I seggi elettorali saranno distribuite in tutte le facoltà: l'elenco si può consultare sul sito Internet dell'Univeristà all'indirizzo www.unica.it.
MATTEO VERCELLI 
 
Cronaca di Cagliari Pagina 12
Il rinnovo degli organi di un ateneo con oltre 40 mila iscritti
In 65 a caccia di 17 posti
I nomi degli aspiranti a Cda e senato accademico
 
Questi i candidati per il consiglio di amministrazione. Lista 1 Ichnusa, studenti liberi: Andrea Marrone (Sc. formazione), Claudio Secci (Medicina), Silvia Caria (Ingegneria), Letizia Cabiddu (Lettere), Simone Pili (Economia). Lista 2 Unica 2.0 per l'università di tutti: Marco Cabitza noto Stagno (Sc.politiche), Paolo Angioi (Medicina), Fabio Pili (Ing), Vincenzo Fortunato (Medicina), Gabriele Atzori (Lettere). Lista 3 Università futura: Michele Pisano (Sc. politiche), Francesca Mameli (Archit), Gianluca Pisano (Ing), Nicola Aldo Cabras (Econ), Marco Paolucci (Sc. pol.). Lista 4 Uxs - Università per gli studenti uniti per l'università pubblica: Lorenzo Espa (Medicina), Marco Paniziutti (Ing), Matteo Pregio (Econ), Emanuele Addari (Medicina), Stefano Cotza (Lettere). Per il senato accademico: Lista 1: Roberto Mura (Sc.pol.), Danilo Sulis (Sc.form.), Valeria Canu (Ing), Emanuele Cabiddu (Medicina). Lista 2: Emanuele Loi (Lettere), Andrea Coinu (Ing), Sergio Lorrai (Ing), Ambra Joyce Calledda (Giurispr), Marco Meloni (Sc. pol.). Lista 3: Carlo Poddesu (Giurispr), Marco Fei (Med), Matteo Mascia (Giurispr), Matteo Randazzo (Sc. mm. ff. e nn.), Gianluca Pisano (Ing). Lista 4: Alessandra Frau (Sc. mm. ff. e nn.), Andrea Deidda (Med), Sandro Palmieri (Ing), Veronica Bandu (Sc.pol.), Angela Cherchi (Lingue). Per il senato accademico allargato, Lista 1: Giacomo Vargiu (Lettere), Mariano Cabiddu (Med), Tania Durzu (Med), Alba Kuqi (Giurispr), Emanuele Tamponi (Ing). Lista 2: Valeria Floris (Sc.pol.), Maurizio Piras (Med), Salvatore Senis (Giurispr), Nicola Onano (Giurispr), Giovanni Agus (Sc. form.). Lista 3: Marco Fei (Med), Michele Pisano (Sc. politiche), Marco Paolucci (Sc. politiche), Nicola Aldo Cabras (Economia), Matteo Mascia (Giurisprudenza). Lista 4Paolo Tambaro (Lettere e filosofia), Carla Ivana Oppo (Sc. mm. ff. e nn.), Stefano Callai (Ingegneria), Davide Mereu (Giurisprudenza), Claudia Musu (Sc. formazione). Per il comitato per lo sport universitario: Lista 1. Angela Corona (Farmacia), Gabriele Pinna (Med). Lista 2: Guido Anedda (Ing), Antonio Pasquale Belloi (Ing). Lista 3: Maria Laura Ibba (Giurispr), Antonio Costa (Med). ( st. co. ) 
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2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 61
Sassari. A Paolo Puddinu va l'Ordine del Tesoro sacro
Premio dal Giappone al professore
 
Il governo giapponese ha conferito al docente dell'università di Sassari Paolo Puddinu l'Ordine del Tesoro sacro, un riconoscimento per il suo contributo allo sviluppo della comprensione del Giappone e per l'insegnamento della lingua. La cerimonia di consegna dell'onorificenza si terrà il 1 dicembre prossimo a Roma, nella residenza dell'ambasciatore giapponese in Italia, Hiroyasu Ando.
Dopo la laurea all'Orientale di Napoli, Puddinu è volato per la prima volta in Giappone nel 1972, con una borsa di studio del governo italiano. Tornato nel 1973, stavolta con una borsa del governo giapponese, ha svolto attività di ricerca all'università di Tokyo e poi, al rientro in Italia, ha cominciato a insegnare a Roma e a Napoli. Nel 1986 Puddinu si è ristabilito in Sardegna, a Sassari, dove è diventato professore associato nella facoltà di giurisprudenza: per la prima volta nell'ateneo è stato introdotto l'insegnamento di storia e istituzioni dei Paesi afroasiatici. Nel 2000 Puddinu è diventato professore ordinario a Scienze politiche, dove insegna Storia e istituzioni dell'Asia. Nei suoi corsi il docente ha introdotto l'insegnamento della lingua giapponese, che impartisce a titolo gratuito.
L'onorificenza del governo giapponese premia anche l'impegno di Puddinu nella promozione dell'interscambio fra università italiane e giapponesi ed europee.

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Nazionale
Il presidente dell’Ersu Solinas: in città ventimila universitari pendolari e fuori sede 
Senza il campus rubiamo il futuro agli studenti 
La struttura di viale La Plaia non decolla per divergenze tra il Comune e la Regione 
Molti giovani vittime del mercato nero degli alloggi, altri devono rinunciare ai loro studi per i costi troppo alti 
 
 CAGLIARI. Il 31 dicembre scadrà il primo finanziamento da parte del Cipe per il campus universitario da realizzare in viale La Plaia. «Un’opera molto importante per gli studenti», afferma Cristina Solinas, presidente dell’Ersu (l’ente rgionale per il diritto allo studio) titolare della nuova costruzione. Attualmente, però, l’operazione è ferma, «mentre - ha affermato di recente l’assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu - a fine anno perderemo i primi quindici milioni di stanziamento del Cipe». Il Comune lamenta che il nuovo progetto, quello dell’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, ha una cubatura eccessiva. La Regione, invece, accusa il Municipio di voler bloccare l’opera opponendogli continui ostacoli.
 A Cagliari vi sono trentottomila studenti universitari. Di questi ben ventimila sono: o pendolari (che risiedono fuori dal Comune ma entro un raggio di 50 chilometri dall’ateneo), o fuori sede (oltre 50 chilometri). Nello stesso tempo, però, le case dello studente esistenti hanno una capienza di soli mille posti letto in totale. «Un fatto che taglia fuori almeno altrettanti universitari che, per legge (reddito e profitto) dovrebbero poter avere un posto in una struttura pubblica - precisa Solinas - e questo è molto grave perchè significa che un altissimo numero di persone non potrà continuare gli studi perchè non è in grado di pagarsi le spese che un soggiorno a Cagliari comporta. Il che significa che esiste un problema-studenti che si presenta come una vera e propria emergenza. Oltre al fatto che gli studenti, per una città, rappresentano anche una ricchezza di conoscenze».
 La volumetria attuale prevista per il campus è di 136mila metri cubi. Prima dell’intervento di Mendes erano 96mila. Aspetto, questo, che secondo il Comune si sta dimostrando di difficile soluzione. «Già col primo progetto - ha recentemente sottolineato Massimiliano Tavolacci, Udc e presidente della commissione consiliare all’Urbanistica - avevamo rilevato un eccesso di cubatura e chiesto che una parte venisse riassorbita, e auspicato più spazi verdi. Invece l’ipotesi dell’architetto Mendes ha aumentato le volumetrie. Da qui la nostra richiesta di far sì che una serie di terreni delle Ferrovie dello Stato, che dovrebbero passare alla Regione, vengano utilizzate per gli standard. Ma questo non è stato fatto».
 Il problema, spiega il presidente dell’Ersu Solinas è che gli standard «saltano perchè attorno al campus sono stati realizzati una serie di servizi specifici. Mi spiego: mille posti letto significano un paese della Sardegna e vanno supportati. Da qui l’ipotesi di un polo direzionale con sala mensa per settecento persone, un auditorium da mille posti, una biblioteca, varie sale studenti, uffici per la gestione dei problemi studenteschi e, al piano terreno dell’edificio, un porticato tipo quello che c’è in via Roma con caffè, libreria, farmacia ecc. Il tutto per creare una qualità urbana utilizzabile sia dagli studenti che dal resto della cittadinanza».
 Intanto, però, il campus universitario non può essere realizzato perchè mancano le concessioni edilizie da parte del Comune. L’opera nel suo complesso parte da una spesa base di circa 105 milioni, ma secodo Solinas potrebbe costare molto meno perchè l’appalto dovrebbe permettere un sensibile ribasso. Come accennato la struttura è stata riprogettata dall’architetto Paulo Mendes da Rocha (premio Pritzker, il Nobel dell’architettura). Secondo Mendes il campus non dovrà essere un semplice dormitorio per studenti, ma un luogo culturale e sociale attivo per l’intera città. Un po’ come la struttura universitaria che ha realizzato a Madrid. «La cosa che mi attrae di più del progetto - ha anche affermato - è che questo complesso sorgerà proprio nel cuore di Cagliari. L’edificio in sè non è molto difficile da immaginare, più importante è la sua disposizione nel territorio».
 Resta, però, il problema degli standard. «Ma la questione è un’altra - sottolinea Solinas - una volta che Regione e Comune sono d’accordo sul fatto che esiste un problema-studenti, credo che possano mettersi attorno a un tavolo e trovare una soluzione». Solinas ricorda anche che su quell’area c’era stato un programma integrato, «il che significa che era stato messo in atto un piano che prevedeva un’utilità per il privato e una per il pubblico. Poi tutto è passato alla Regione e ora c’è un interesse pubblico esclusivo». La questione è che l’area ha un indice di edificabilità di 4,64 metri cubi per metro quadro... «Sì, ma il tutto potrebbe essere realizzato con un indice di 6 metri cubi per metro quadrato. Ed è per questo - continua Solias - che si era pensato a un accordo di programma: atto che permette, quando c’è un problema di superare gli ostacoli con modifiche adeguate del piano regolatore. Non dimentichiamo che tantissimi universitari non possono permettersi i costi di un soggiorno fuori sede e che, quindi, rinunciano a studiare. Un fatto gravissimo perchè significa che a questi giovani stiamo rubando il futuro».

4 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 19
Università - dibattito
“Riforma per l'università” E’ il tema del dibattito che si terrà oggi alle 15,30 a Sa Duchessa con i presidi Cadeddu e Coroneo.
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