Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 September 2008
Rassegna quotidiani locali

 
L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
Il saluto del rettore agli studenti
Un’università forte nonostante i tagli
di Pasquale Mistretta*  
 
Colgo l’occasione dell’inizio dell’anno accademico 2008/2009 per salutare voi studenti con una frase dell’Evangelista Luca particolarmente significativa: «Io vi dò lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere».
È una frase che consente molte chiavi di lettura su cui riflettere: Sapienza come grande scienza, dottrina, profondo sapere. Sapienza come saggezza, prudenza, senso dell’operare sul piano etico. Sapienza come perfezione intellettuale e comportamento. Di fatto, una sapienza trasversale e strettamente integrata con la Lingua che costituisce la missione centrale dell’Università intesa quale istituto di alta formazione.
Alcune di queste interpretazioni, se riferite a voi giovani studenti, forse possono apparire premature, troppo impegnative o astrattamente scontate. Ma non è così. Infatti, il riflettere su questi temi aiuta a capire in che modo la scelta universitaria e gli obiettivi a cui tendete possono essere coerenti con la vostra identità e con i percorsi formativi che avete finora costruito. Inoltre, potrete focalizzare meglio la vera essenza della formazione universitaria pur senza sottovalutare altri aspetti, altrettanto importanti sotto il profilo culturale e intellettuale. Dunque, se la scelta della Facoltà e del Corso di laurea che avete fatto è ponderata, sarà gratificante immergervi in questa difficile ma affascinante scommessa. Un viaggio che farete guardando a voi stessi e a quanti dividono con voi momenti di felicità e di preoccupazione per il vostro futuro inserimento nel mondo del lavoro. A tal punto, tutti gli “avversari”, virtuali e reali che vi contrastano potranno essere sconfitti per consentirvi di affrontare con maggiori certezze le complessità della vita.
In questa piacevole occasione che invita all’ottimismo, fondato sulla concretezza e positività della nostra Università, devo tuttavia accennare ai fattori che interagiscono e condizionano le attività della didattica, della ricerca e dei servizi. Un condizionamento dovuto al contesto legislativo e alle esigue risorse finanziarie di cui disponiamo. Come ormai tutti sanno, e voi studenti in modo particolare, il quadro che si prospetta per l’Università italiana è molto critico, perché presenta scenari con programmi di ridimensionamento dell’offerta formativa, di contrazione del corpo docente e dei ricercatori, di riduzione del personale tecnico e amministrativo.
Tutto ciò avrà senza dubbio una seria ricaduta sul numero dei corsi attivati che, tuttavia, dobbiamo e vogliamo garantire confermandone la qualità e l’efficacia finalizzate al conseguimento di una laurea con alto valore aggiunto in Italia e all’estero.
Sotto questo aspetto alcune significative esperienze, sempre più consolidate, che vedono i nostri laureati inseriti in laboratori di ricerca, in aziende private, in enti pubblici nell’Europa e nel mondo, ci confortano. Così come ci rendono merito i risultati che il nostro Ateneo sta conquistando sul piano internazionale, attraendo ricercatori di altri Paesi, compresi la Cina e l’India.
Tralascio volutamente di soffermarmi sulle raccomandazioni che vengono fatte agli studenti all’inizio di una nuova esperienza. Avrete modo di fare amicizia con i vostri colleghi più anziani e di valutare la disponibilità e l’impegno dei Presidi di facoltà, dei Professori, del Personale che garantisce i servizi delle presidenze, delle segreterie studenti, delle biblioteche. In altri termini, di sentirvi subito parte integrante e vitale delle Facoltà e di cogliere la positività delle relazioni umane che possono arricchire di contenuti lo studio e l’apprendimento.
Mi piace concludere questo messaggio augurale con una frase di Martin Luther King: “Intelligenza e personalità, questo è lo scopo della vera istruzione”. Non credo sia necessario, a questo punto, che mi soffermi sul valore del messaggio che esprime. Sono parole talmente chiare, e nella loro sintesi significativamente incisive, perché ognuno di voi studenti, nel leggerle, possa ritrovarsi pienamente. Sono certo infatti del vostro acume intellettuale. Ed altrettanto della capacità della nostra Università di imprimervi quella compiuta formazione, necessaria per consentire ad ognuno di voi di esprimere una personalità vincente di cui la nostra Isola ha assolutamente bisogno.
* Rettore dell’Università

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
«Un anno difficile», parola di Mistretta 
Nel messaggio agli studenti, il rettore critica il taglio dei finanziamenti 
«Sono ottimista ma è innegabile che le decisioni del Governo incideranno sul futuro dell’ateneo» 
di Sabrina Zedda 
 
 CAGLIARI. ‹‹Io vi do lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere››. Ha scelto una frase dell’evanagelista Luca, il rettore Pasquale Mistretta per aprire il suo discorso di saluto agli studenti alla vigilia del nuovo anno accademico. È un discorso improntato all’ottimismo, ma in cui il rettore, al suo ultimo mandato, non ha potuto fare a meno di ricordare le difficoltà attuali. Sarà un anno difficile dopo i tagli decisi dal governo Berlusconi.
 ‹‹Se la scelta della facoltà e del corso di laurea che avete fatto è ponderata - scrive Mistretta - sarà gratificante immergervi in questa difficile ma affascinante scommessa. Un viaggio che farete guardando a voi stessi e a quanti dividono con voi momenti di felicità e dipreoccupazione per il vostro futuro inserimento nel mondo del lavoro. A tal punto, tutti gli “avversari”, virtuali e reali che vi contrastano, potranno essere sconfitti per consentirvi di affrontare con maggiori certezze le complessità della vita››.
 Dopo aver sottolineato come il momento dei saluti debba essere una ‹‹occasione che invita all’ottimismo, fondato sulla concretezza e positività della nostra Università››, Pasquale Mistretta ha voluto sottolineare come stavolta sia presente un’ombra. Si tratta dei ‹‹fattori che interagiscono e condizionano le attività della didattica, della ricerca e dei servizi››. Un condizionamento, ha spiegato il rettore, ‹‹dovuto al contesto legislativo e alle esigue risorse finanziarie di cui disponiamo››. Lo scenario descritto è quello che ormai tutti conoscono, frutto di un lavoro di demolizione della cultura fatto dall’attuale governo per stringere i cordoni della spesa: programmi di ridimensionamento dell’offerta formativa, di contrazione del corpo docente e dei ricercatori, di riduzione del personale tecnico e amministrativo. ‹‹Tutto ciò avrà senza dubbio una seria ricaduta sul numero dei corsi attivati››, ammette Pasquale Mistretta. Aggiungendo come tuttavia nonostante le evidenti difficioltà ‹‹dobbiamo e vogliamo garantire la qualità e l’efficacia finalizzate al conseguimento di una laurea che continui ad avere alto valore aggiunto in Italia e all’estero››. Per finire, un’altra citazione che forse non è indirizzata soltanto agli studenti ma anche a chi governa. La frase è di Martin Luther King: ‹‹Intelligenza e personalità, questo è lo scopo della vera istruzione››. Poche parole, ma impregante di significati profondi. L’anno accademico sta per cominciare e sarà - dicono le previsioni - uno dei più difficili. Con pochi soldi in cassa, sarà davvero difficile andare lontano.
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
GIURISPRUDENZA 
Stage all’estero per i laureati: 15 borse di studio 
 
 SASSARI. La Facoltà di Giurisprudenza si rivolge ai giovani laureati con il programma comunitario Leonardo da Vinci. L’obiettivo è quello di di sviluppare, attraverso la cooperazione transnazionale, la qualità, l’innovazione e la dimensione europea nei sistemi e nella prassi della formazione professionale. Il programma, mediante l’erogazione di borse di mobilità, offre a giovani laureati la possibilità di effettuare un periodo di stage in imprese o in istituti di formazione situati in uno degli Stati membri dell’Unione Europea. Un’esperienza molto positiva che allarga il ventaglio di competenze dei giovani attraverso il confornto con culture e metodologie di studio differenti. La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari ha al «Leonardo da Vinci» attraverso il Progetto “Universities and enterprises together for occupation-unientogether”, presentato da un partenariato costituito da 18 atenei italiani, promosso e coordinato dall’Università di Foggia. In tale progetto, la Facoltà è affiancata anche da significativi partner locali: Camera di Commercio di Sassari, Cisl, Comune di Alghero, Comune di Olbia.
 La partecipazione al Programma consente alla Facoltà di Giurisprudenza di offrire a giovani laureati la possibilità di beneficiare di 15 borse di mobilità della durata di 16 settimane ciascuna.
 La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per il 15 ottobre 2008.
 Il bando, la modulistica e ulteriori informazioni sono reperibili nei siti:
 http://www.giuriss.it e http://www.leonardo.unifg.it
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Paolo Savona nominato presidente del «Comitato Unicredit Sardegna» 
 
 CAGLIARI. Da sempre il Comitato Territoriale UniCredit Sardegna ha una missione: raccogliere suggerimenti e indirizzi dal mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo e della libera professione, per partecipare “attivamente al rilancio economico”. Quest’anno il Comitato sarà guidato dall’economista Paolo Savona (nella foto), oggi presidente dell’Unicredit Banco di Roma e già presidente del Cis.
 «Come presidente di UniCredit ma soprattutto come sardo - ha dichiarato Savona nella riunione d’insedimento del Comitato - contribuirò in prima persona a rafforzare le condizioni finanziarie per lo sviluppo dell’Isola. Composto da professionisti e imprenditori di successo, il Comitato - ha proseguito l’economista - mi aiuterà nel compito di interpretare gli intrecci generali della Sardegna, per poi sviluppare insieme una cultura economica comune».
 Del Comitato Sardegna Unicredit fanno parte Ettore Atzori e Priamo Siotto, rispettivamente presidente dell’Ordine degli avvocati di Cagliari e di Nuoro, il rettore Pasquale Mistretta, Beniamino Moro direttore del dipartimento Economia dell’università cagliaritana, Giuliano Mannu segretario generale della Camera di commercio cagliaritana, Luigi Crisponi, presidente dell’Associazione regionale degli albergatori, gli imprenditori Romano Mabrini (Remosa), Qurino Coghe (Sarda Affumicati), Vanna Fois (Ilisso Edizioni) e i commercialisti Loretta Piccinu e Gavino Sechi.
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Primo posto in Italia come incidenza della malattia 
Artrite reumatoide, il primato della Sardegna 
 
 CAGLIARI. L’articolazione s’irrigidisce, si fa dolorante e appare gonfia? Attenzione a non sottovalutare i segnali, perchè potrebbe trattarsi di artrite reumatoide, una patologia che per diffusione vede la Sardegna, con i suoi diecimila malati, prima in Italia, e che se trascurata potrebbe portare a una pesante invalidità. L’argomento è stato ieri al centro di un incontro promosso, in un hotel cittadino, dall’Associazione sarda malati reumatici, in collaborazione con l’Associazione nazionale malati reumatici. A dispetto dei numeri sulla diffusione della malattia, l’isola è ancora poco attrezzata a trattarla nel modo giusto. Spiega Enrico Cacace, ricercatore di reumatologia nell’Azienda mista Università-Regione: «Se, secondo l’Istat, per le malattie reumatiche la Sardegna è in linea con il resto d’Italia, con un’incidenza sul 10-12 per cento della popolazione, sul fronte dell’artrite reumatoide i numeri salgono, portandola al primo posto». Un dato che analizzato più in dettaglio dice anche: si ammalano più le donne degli uomini (il 75 per cento del gentil sesso si ammala nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 50 anni) e il 60% delle diagnosi è fatto quando sono già trascorsi uno o due anni dalla comparsa della malattia. «Un fatto - continua Cacace- che ci fa capire come in realtà la diffusione della patologia sia molto sottostimata». Per il futuro le previsioni non sono rosee: «Dato che - fa sapere il ricercatore dell’Azienda mista - dai 65 anni in su l’incidenza dell’artrite reumatoide arriva anche al 30-35 per cento e la popolazione è sempre più vecchia».
 I sintomi della malattia sono diversi: dolore, rigidità e tumefazione delle articolazioni, coinvolgimento simmetrico delle parti malate. Se non curata, la patologia può portare a una seria comprossione della qualità della vita perchè provoca difficoltà anche nel compiere i gesti più naturali: dal vestirsi al mangiare, sino alla vita di relazione. Eppure, spesso si tende a sottovalutare segnali che sono invece campanelli d’allarme, così quando si arriva dal medico può essere molto tardi. «E’ importante invece fare una diagnosi precoce - avverte Giuseppe Nuvoli, specialista ambulatoriale in reumatologia nelle Asl di Sassari e Olbia - Perchè è da questa che dipende la possibilità di bloccare la progressione della malattia, impostando una corretta terapia che preveda l’uso di farmaci biologici». Farmaci, cioè, prodotti con molecole ottenute tramite l’ingegneria genetica, e in grado di legare e neutralizzare l’azione di alcune proteine che favoriscono l’infiammazione. Tuttavia nell’isola curarsi per molti è ancora difficilissimo: non solo perchè la figura del reumatologo è poco diffusa, ma anche perchè, nonostante la situazione dei malati sia stata posta al centro del Piano sanitario regionale, le risorse sono carenti, così come la rete assistenziale. Eppure qualcosa sembra muoversi: «Pochi giorni fa - assicura Giuseppe Sechi, direttore del servizio Assistenza ospedaliera dell’assessorato alla Sanità - abbiamo convocato per la prima volta la Commissione per l’assistenza reumatologica».

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