Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 October 2008
Rassegna quotidiani locali

1 – L’Unione Sarda
Pagina 5 – Primo piano
Università
La protesta inizia a Cagliari: pronti alla lotta
   
Il primo obiettivo è portare la protesta fuori dall’Università. Così la pensa Roberto Coroneo, preside della facoltà di Lettere e Filosofia a Cagliari. Da lui la volontà di radunare, ieri a Sa Duchessa, studenti, ricercatori e docenti in un’assemblea straordinaria. Insieme per discutere sul perché e sul come affrontare un piano di mobilitazione efficace, contro la “legge 133”. «È necessario agire insieme, non solo all’interno dell’ateneo».
Per questo, come prima mossa, sono state distribuite centinaia di lettere destinate ai genitori degli studenti, così che «anche loro conoscano in quale situazione ci troviamo». Numerose le proposte arrivate da giovani, genitori e ricercatori: investire denaro nell’informazione che stimoli l’opinione pubblica, sospendere per 15 giorni le lezioni. O trasferire gli incontri davanti alle sedi amministrative. Fino all’occupazione. Intanto anche in altre facoltà cagliaritane ci si raduna col medesimo intento. Ma in mezzo alla massa c’è anche chi, silenziosamente, vuole solo dare esami e laurearsi il prima possibile.
STEFANO CORTIS
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 24
Università. Convegno coi maggiori esperti giovedì nella facoltà di Ingegneria
Il futuro: l’energia rinnovabile e il fotovoltaico
   
Le energie rinnovabili e le nuove tecnologie fotovoltaiche: questo il tema dell’incontro organizzato dall’Università di Cagliari nell’ambito dell’iniziativa "Cluster tecnologico - energie rinnovabili" di Sardegna Ricerche. L’appuntamento è fissato per giovedì prossimo, 23 ottobre, a partire dalle 9 nell’aula magna della facoltà di Ingegneria.
Saranno presentati i risultati delle attività e dei progetti di ricerca sviluppati nei più prestigiosi istituti, università ed enti di ricerca nazionali e internazionali. Oltre alla discussione sulle tecnologie fotovoltaiche "a film sottile" e quelle "di tipo organico", e le nuove tecnologie del fotovoltaico cosiddetto "a concentrazione", verranno anche proposte diverse strategie sia per ottimizzare i processi di fabbricazione delle celle solari utilizzate per l’alta concentrazione, che per un più efficace utilizzo della radiazione solare.
Interverranno al meeting il presidente di Sardegna Ricerche Giuliano Murgia, il preside di Ingegneria Giorgio Massacci e il responsabile scientifico del laboratorio fotovoltaico di Sardegna Ricerche Alfonso Damiano. All’evento parteciperanno (come relatori) anche alcuni tra i maggiori esperti del settore a livello internazionale. Per ogni informazione si consiglia di fare clic sul sito internet www.sardegnaricerche.it. (p. l.)

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Sardegna
Tumori dell’ovaio, in Sardegna è allarme 
Sassari, oggi specialisti a convegno per fare il punto su diagnosi e terapia 
PASQUALE PORCU 
 
SASSARI. Scatta in Sardegna l’allarme sui tumori femminili. Nell’isola il cancro dell’ovaio negli ultimi 20 anni è passando dal terzo al secondo posto nell’incidenza dei tumori ginecologici, sopravanzato solo dal tumore dell’endometrio che nei Paesi occidentali rappresenta il 50% dei tumori ginecologici. Del problema si discute oggi al «Vialetto» in un convegno organizzato dai ginecologi dell’università di Sassari.
 Il convegno, che si aprirà alle 9 è stato organizzato dai professori Pier Luigi Cherchi e Salvatore Dessole, farà il punto sulla situazione attuale nel mondo nei riguardi della diagnosi e terapia del carcinoma ovarico, con la partecipazione di illustri clinici anche di centri di riferimento nazionali.
 «Il cancro dell’ovaio - dice Cherchi - rappresenta per incidenza la quarta neoplasia maligna nella donna, con un progressivo aumento negli ultimi anni (fa parte insieme al tumore della mammella e del corpo dell’utero dei cosiddetti “tumori del progresso”, aumentati dal dopoguerra in poi in seguito a tutte le modificazioni ambientali, alimentari, per assunzione di farmaci ormonali ed al modificato stile di vita delle popolazioni occidentali)».
 «Il cancro dell’ovaio- ribadisce Dessole- è al primo posto per mortalità tra i tumori ginecologici (il 50% delle pazienti che muoiono per tumore ginecologico muore per tumore dell’ovaio): nel 2006 sono morte nel mondo circa 120.000 donne per cancro dell’ovaio,mentre in Italia ogni anno 4.000 donne ammalano di questo tumore, e di queste il 75% (circa 3000 pazienti) arrivano alla diagnosi in stadio avanzato».
 Questo per la scarsità della sintomatologia (il tumore tende a crescere nella cavità addominale in maniera subdola e silente, con rari dolori e lento aumento di volume dell’addome), ma anche per la scarsa informazione che si ha a livello di medicina preventiva su questo tumore, e per l’assenza completa di campagne di screening.
 «Considerato lo stadio avanzato al momento della diagnosi,- ricorda Cherchi- anche con il miglior tipo di trattamento possibile, solo il 25% delle donne sopravvive dopo 5 anni, e di queste la gran parte ancora con malattia (la guarigione definitiva si ha solo nel 5-10% di queste pazienti). Nell’ultimo studio da noi effettuato in collaborazione con l’Istituto di Anatomia Patologica il cancro dell’ovaio nel Nord Sardegna è passato dal 4,99 per centomila donne donne a 11,27 per centomila donne, superando anche il cancro del collo dell’utero (nella nostra Regione esiste un rischio altissimo per i tumori ormono-dipendenti della sfera genitale cioè ovaio, mammella ed endometrio che hanno incidenze tra le più alte vs quelle riportate nel Mondo Occidentale)».
 Verranno trattati tutti i temi inerenti allo stato dell’arte su questa neoplasia, dalla epidemiologia e diagnosi, alla terapia chirurgica, alla chemioterapia di I e II linea, al trattamento chirurgico delle recidive fino alla radioterapia.
 «La diagnosi di questo tumore- spiegano gli organizzatori del convegno- è purtroppo molto difficile e l’unica possibilità di diagnosi precoce è una ecografia pelvica annuale. Il trattamento di questi tumori che arrivano nei tre quarti dei casi in stadio avanzato, si giova di un’integrazione tra chirurgia e chemioterapia. Nonostante il progredire delle conoscenze e l’avvento di nuovi farmaci molto attivi la sopravvivenza per questo tumore non è migliorata molto negli ultimi dieci anni».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Affollata assemblea alla facoltà di Lettere 
L’università verso lo sciopero generale 
 
 CAGLIARI. Assemblee, cortei spontanei, volantinaggi, sit-in. Anche l’università cagliaritana è attraversata dall’onda di proteste che sta scuotendo tutti gli atenei italiani. I provvedimenti del ministro della Pubblica istruzione Gelmini e del Tesoro Tremonti non piacciono proprio a nessuno. Studenti, docenti, ricercatori, presidi, rettori, dipendenti in genere sono tutti contrari ai pesanti tagli che rischiano di affossare definitavamente la scuola e l’università. In quasi tutte le facoltà cagliaritane è stato proclamato lo stato di agitazione. Gli studenti del polo scientifico, di quello giuridico e letterario stanno ormai meditando l’occupazione delle facoltà. Giovedì c’è stato un corteo di alcune centinaia di universitari, un fatto quasi straordinario dopo anni di silenzio. Ieri un’affollata assemblea alla facoltà di lettere convocata dal preside con tantissimi interventi, tutti concordi nella condanna della politica del governo sull’istruzione. In molti hanno chiesto l’occupazione dell’università, ma la proposta per il momento è stata accantonata a favore di uno sciopero generale dell’università da tenersi il 14 novembre.
 
 

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