Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 August 2008

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI a cura dell’Ufficio Stampa e web: segnalati  12 articoli della testate L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e E Polis / Il Sardegna.
 
L’Unione Sarda
01 - San Giovanni di Dio, il black-out paralizza il pronto soccorso 
02 - Iglesias. Borse di studio per le tesi sul Geoparco
03 - Pula. Conferenze dei ricercatori. Scavi a Nora, ecco i risultati

La Nuova Sardegna
04 - Test universitari, 25mila studenti sardi al via
05 - Iniziativa dell’Udu. Vademecum anti-frode per evitare irregolarità
06 - Cagliari. Università, test di accesso a Ingegneria
07 - Università di Sassari. Notizie in breve
08 - Da oggi ad Alghero workshop con ricercatori di fama internazionale
09 - Sassari. Simone Campus: «Carta di credito per gli studenti»
10 - Ricerca. Embrioni di pecora da cellule resuscitate

E Polis / Il Sardegna
11 - Francesco Casula: "E’ inevitabile la fuga dei cervelli?"
12 - Università. Ingegneria e test, si comincia martedì
    


 
RASSEGNA WEB

Reuters Italia
13 - Cavalli Sforza: gli italiani? Simpatici, ma non sanno collaborare
 

 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 17
Sanità. Quaranta pazienti in rivolta
San Giovanni di Dio, il black-out paralizza il pronto soccorso
Gli urgenti lavori di manutenzione all’impianto elettrico del San Giovanni di Dio non hanno risparmiato neanche il pronto soccorso: ieri mattina la corrente elettrica è mancata parzialmente nel reparto riservato alle urgenze con l’inevitabile rallentamento delle visite anche causato dall’elevata affluenza di persone. La rivolta dei pazienti seduti nella sala d’attesa è stata immediata con momenti di tensione.
TENSIONE  Medici e infermieri, incolpevoli della situazione che si è creata, hanno faticato a tenere a bada le persone che stavano aspettando il loro turno. È volato anche qualche spintone: la gente continuava ad arrivare alimentando le proteste. A un certo punto il personale del reparto del San Giovanni di Dio si è così trovato a dover fronteggiare una quarantina di persone infuriate. «Non è possibile che un pronto soccorso non funzioni per la mancanza della corrente elettrica», ha sbraitato una signora nella sala d’attesa.
LA REPLICA  L’azienda mista Asl-Università, che nei giorni scorsi aveva pubblicizzato i possibili disagi all’ospedale Civile, aveva comunicato che il pronto soccorso, così come altri reparti, avrebbe funzionato regolarmente anche se non si poteva escludere a priori qualche problema che si è manifestato. «La corrente», fanno sapere dall’azienda mista, «è mancata soltanto nella sala d’aspetto mentre nelle sale delle visite l’elettricità non è mai saltata e i pazienti sono stati medicati senza alcun problema». Forse gli attimi di tensione sono stati causati dall’improvvisa e notevole affluenza.
OGGI ULTIMI DISAGI  I lavori per l’adeguamento dell’impianto elettrico del San Giovanni di Dio proseguiranno anche oggi. Tutti gli interventi programmati sono stati già spostati mentre la clinica otorino garantirà solo le urgenze. Tac, Risonanza magnetica, Diagnostica interventistica ed Emodinamica saranno chiuse, così come gli sportelli ticket sia per i paganti sia per gli esenti. Anche gli ascensori procederanno a singhiozzo. Previsti, aveva fatto sapere nei giorni scorsi l’azienda mista, «anche degli stacchi di corrente che impediranno il normale svolgimento dell’attività di alcune strutture assistenziali, degli uffici amministrativi e degli sportelli aperti al pubblico».
URGENZE  Oggi gli ascensori saranno fermati dalle 18 alle 19, mentre Tac, Risonanza magnetica, Diagnostica interventistica ed Emodinamica saranno chiuse dalle 16 alle 19. Le sale operatorie garantiranno le urgenze mentre gli interventi programmati sono stati spostati. Garantita la normale attività del pronto soccorso e del presidio pediatrico Macciotta, anche se durante i lavori, come capitato ieri mattina, ci potranno essere degli stacchi di corrente. (m. v.) 
 
2 - L’Unione Sarda
Prov Sulcis - Pagina 27
Iglesias
Borse di studio per le tesi sul Geoparco
Tra gli studenti universitari è quasi corsa a presentare una tesi di laurea sul Parco Geominerario della Sardegna. Negli ultimi sei anni, infatti, sono stati una sessantina gli studenti che hanno deciso di concludere i propri studi universitaria presentando la tesi su argomenti collegati al parco delle miniere. Studi che spaziano dalla psicologia alla filosofia, continuando con l’ingegneria e l’economia e commercio, senza dimenticare, poi, le materie umanistiche e le lingue straniere. «Gli studenti hanno iniziato ai primi del 2001 - spiega Giampiero Pinna, commissario straordinario dell’Ente Parco - e da allora, con il sostegno dell’associazione Pozzo Sella onlus sono andati avanti sino a poco tempo fa». Quando cioè l’associazione, nata durante l’occupazione di Pozzo Sella, ha deciso di donare il patrimonio materiale e immateriale, costituito dalle tesi di laurea e dagli altri lavori degli studenti al Parco. Materiale che riguarda il patrimonio fotografico e quello dei progetti presentati da studenti e studiosi delle miniere. «Da quest’anno l’Ente bandisce delle borse di studio per coloro che decidono di fare la tesi sul Parco - prosegue Pinna - e sono anche previsti degli stage pre e post laurea proprio per chi vuole fare studi e approfondimenti su questi argomenti». (d. m.)
 
03 - L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari - Pagina 22
Pula. Conferenze dei ricercatori
Scavi a Nora Ecco i risultati
Con la campagna di scavo condotta dalle Università di Milano, Genova, Viterbo e Padova, prende il via anche Pula ArchAios, il cartellone di eventi culturali realizzato dall’assessorato alla Cultura. Come avviene ormai da quattro anni, il lavoro degli archeologi tra le rovine dell’antica città fenicio-punica di Nora, sarà accompagnato da una serie di manifestazioni collaterali che daranno la possibilità a turisti e residenti di ammirare i nuovi reperti sottratti al fango.
Si parte venerdì prossimo, con la conferenza intitolata "Recenti scoperte dell’Università di Viterbo a Nora: il santuario orientale e il Colle di Tanit". La settimana successiva invece sarà la volta dell’incontro presentato dagli archeologi dell’Università di Milano, dal titolo "La nuova visibilità dell’area centrale". Il 19 settembre i professori dell’Università di Padova argomenteranno "Il restauro e la sistemazione dell’area del foro: valorizzazione e fruizione della città antica".
La chiusura del ciclo di conferenze spetterà all’Università di Genova, che il 26 settembre presenterà il seminario intitolato "Vita quotidiana a Nora: nuovi dati dallo scavo dell’area C". Ci sarà spazio anche per i libri, con la presentazione il 10 settembre di "Pula tra cronaca e storia", scritto da Paolo Amat. Verrà riprosto il mediometraggio intitolato "Opuliscum" realizzato dai ragazzi del paese, mentre i più piccoli potranno divertirsi imparando con i laboratori "Come giocavano i bambini romani", il 18 settembre, e "Lettura animata, caccia al reperto", che avrà luogo la settimana successiva. «Anche quest’anno la rassegna si concluderà con il Romanum Convivium - spiega l’assessore ala Cultura, Augusto Porceddu - il pranzo romano secondo il ricettario di Apicio, diventato grazie alla collaborazione dell’Istituto alberghiero, un appuntamento impedibile». (iv.mu.) 
 


   
 LA NUOVA SARDEGNA
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Test universitari, 25mila studenti sardi al via
Si comincia a Cagliari da martedì con le prove per Ingegneria. Seguono tutte le altre
Nell’isola un esercito di candidati soprattutto per le due facoltà di medicina
di Pier Giorgio Pinna
SASSARI. Countdown nelle due università sarde. Via ai test da martedì. Per le facoltà a numero chiuso i percorsi sono iperselettivi. Il mancato raggiungimento di un alto punteggio blocca l’accesso. E i candidati esclusi saranno la stragrande maggioranza: in genere 3 su 4, a volte più dell’85%. Per gli altri corsi le prove sono invece obbligatorie, ma di semplice orientamento. Devono dare un’idea della preparazione di base. Non impediscono l’ingresso. In certi casi possono però determinare la necessità d’itinerari formativi per gli allievi meno brillanti. Nell’isola 25mila gli studenti impegnati nei tour de force.
Ma tutto ciò non significa che alla fine le immatricolazioni si riveleranno così tante. Moltissimi parteciperanno infatti a più test e alla fine dovranno fare una scelta. Parecchi altri, magari eliminati subito, come spesso accade getteranno la spugna e decideranno di non iscriversi più in nessuna facoltà. Comunque, in questi anni, attorno alle prove sono nati business, tensioni, polemiche, specializzazioni, professionalità specifiche d’insegnamento: con processi ancora oggi in evoluzione.
Le statistiche
Prima delle ultime notizie su questo fronte, ecco però qualche dato per capire meglio l’entità del fenomeno e le grandi attese legate al conto alla rovescia. In marcia, un esercito di studenti. Finora a Cagliari sono state presentate nel complesso diciassettemila domande (di cui oltre cinquemila per i test 2008-2009 ad accesso programmato). A Sassari, in totale, sono circa ottomila, quasi la metà per le prove a numero chiuso. Così, sulla base di proiezioni fatte negli atenei sardi, le matricole nell’isola dovrebbero rivelarsi in autunno grossomodo novemila nella prima università e quattromila nella seconda. Molte di più che negli ultimi anni. Computo sempre a larghe spanne, però. Per il momento i numeri sono incompleti: ai corsi di laurea con ingresso libero sarà possibile immatricolarsi sino a fine di settembre. E soltanto il versamento della prima rata di tasse formalizzerà l’iscrizione.
Dalle informazioni in Rete e dalle notizie fornite dalle segreterie risulta che le due facoltà di medicina rimangono tra le più gettonate in Sardegna. A Cagliari, a fronte dei 393 posti complessivi, sono 1987 le domande per i corsi triennali delle professioni sanitarie. Selezione ancora più rigida per le lauree specialistiche a ciclo unico: 1490 le richieste per i 6 anni di medicina e chirurgia (172 posti), 598 per 21 posti nell’indirizzo quinquennale di odontoiatria e protesi dentaria. A Sassari cifre in proporzione superiori: 1059 le richieste per diventare medici (100 i posti), 1204 per esercitare mestieri come infermiere, fisioterapista, ostetrica, 530 per fare i dentisti.
A Cagliari non sarà semplice nemmeno accedere al corso di laurea quadriennale in Scienze della formazione primaria: 1012 le domante per 120 posti (115 + 5 riservati a studenti stranieri). Ingegneria darà il via ufficiale alle prove in Sardegna. I test per Ambiente e Territorio, Ingegneria Biomedica, Ingegneria Chimica, Civile, Elettrica, Meccanica si terranno il prossimo 2 settembre, alle ore 10, nelle aule della Facoltà, in via Marengo 3. Richieste elevate anche per cominciare gli studi altrove. A Sassari finora sono 198 per Veterinaria, una cinquantina per Farmacia e Scienze biologiche (ma in queste ultime due facoltà c’è tempo per immatricolarsi fino al 10 settembre).
L’«esercitatore»
Per chi si prepara ad affrontare i test delle facoltà a numero chiuso, comunque, esiste una serie di opportunità. Intanto, corsi di preparazione all’interno degli atenei (a Sassari a un certo punto hanno dovuto chiudere quelli di Medicina: troppi i candidati per poterli assistere tutti). Poi, la possibilità di consultare sul web i quiz proposti negli anni scorsi. Infine, è arrivato l’«esercitatore».
Il ministero ha infatti messo a disposizione dei ragazzi strumenti per saggiare, giorno dopo giorno, la propria preparazione. Basta collegarsi a www.accessoprogrammato. miur.it. Sul sito si possono affrontare batterie di 80 domande, selezionate tra le prove del passato.
Per Medicina, Veterinaria, Odontoiatria e Architettura i candidati dovranno vedersela con quesiti di logica, cultura generale, biologia, chimica, matematica, fisica. Per Architettura bisognerà misurarsi ancora con logica e cultura generale, matematica e fisica, ma poi con storia, disegno e rappresentazione. Come nella prova reale, da risolvere in due ore, per ogni risposta corretta si conquisterà un punto. Si perderanno 0,25 per quelle sbagliate. Ogni casella lasciata in bianco sarà invece equivalente a zero punti.
Le selezioni prenderanno il via il 3 settembre con Medicina e chirurgia. Proseguiranno il 4 per Odontoiatria e il 5 per Veterinaria. Lunedì 8 sarà la volta degli aspiranti architetti. Il giorno successivo (9 settembre) toccherà a chi ha scelto una delle innumerevoli professioni sanitarie. E il 10 agli aspiranti insegnanti di scuola dell’infanzia (la ex materna) e primaria (un tempo scuola elementare). Sin qui le prove programmate in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.
Lezioni preparatorie
In altri corsi di laurea a numero chiuso l’organizzazione è invece lasciata all’autonomia delle singole facoltà. Dove in Sardegna vige questo sistema (per esempio in certe situazioni a Farmacia e in Scienze) i candidati dovranno quindi consultare le date e i criteri fissati caso per caso. Le prove in calendario sono comunque tutte già fissate per i prossimi giorni. Così come quelle per l’orientamento nelle facoltà ad accesso libero, che nell’isola restano per il momento la gran parte.
Un’ultima notazione riguarda il volume d’interesse suscitato dai test più selettivi. Per superare questi scogli ed entrare a far parte dell’eletta schiera delle poche matricole ammesse ai corsi ad accesso programmato, ci sono studenti che seguono lezioni e percorsi di di preparazione fin dalla primavera che precede le iscrizioni estive, quando ancora siedono sui banchi delle scuole superiori.
A volte frequentano istituti privati nell’isola. Altre volte si rivolgono a società specializzate sul continente (non si deve dimenticare che tantissimi sardi decidono d’immatricolarsi in facoltà della penisola o in università all’estero). Un impegno che può arrivare a costare anche 3mila euro. C’è comunque un’unica società, AlphaTest, che opera in questo senso in tutto il territorio nazionale: da Milano a Pescara, da Torino a Nocera Umbra, da Firenze a Napoli. La maggioranza dei corsi dura una settimana o poco più. Comporta un esborso di poche centinaia di euro. Ma si deve tenere poi conto delle spese di soggiorno e di viaggio per raggiungere le sedi di pertinenza.
Tutti oneri che naturalmente chi s’iscrive in una facoltà ad accesso libero non deve sostenere. In questo caso sarà sufficiente recarsi in una libreria e acquistare uno dei tanti manuali ricchi di esercizi e simulazioni: con una ventina di euro il problema è facilmente superabile.
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Iniziativa dell’Udu, un opuscolo con tutte le regole
Vademecum anti-frode per evitare irregolarità

ROMA. Un vademecum contro il rischio d’irregolarità. «Numero chiuso - Prendi le precauzioni per un test sicuro!» è il titolo dell’opuscoletto realizzato dall’Unione degli universitari (Udu). L’associazione ha scelto la chiave ironica: sulla copertina c’è l’immagine di una mano che fa il segno di «okay» sfoggiando un preservativo sul pollice, a simboleggiare le «precauzioni». Ma il tema, è serio, e l’Udu invita «a far mettere a verbale ogni sospetta irregolarità». E spiega ciò che deve avvenire in aula, per evidenziare «comportamenti sospetti». Tra le regole, l’estrazione a sorte di due studenti che verifichino l’integrità dei plichi, il divieto di tenere cellulari, le modalità di compilazione del modulo risposte e della sua consegna in busta chiusa.
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università, test di accesso a Ingegneria
CAGLIARI. Università, la prova di accesso per i corsi di laurea del nuovo anno accademico di Ingegneria per l’ambiente e il territorio, di Ingegneria biomedica, chimica, civile, elettrica, elettronica e meccanica si terrà il prossimo due settembre, alle ore 10, nelle aule della facoltà, in via Marengo 3, a Cagliari.
I candidati dovranno presentarsi nell’aula assegnata per la prova alle ore 9 con la ricevuta della domanda di iscrizione, un documento di riconoscimento valido e una penna nera.
La prova consisterà nella risposta a ottanta quesiti sulle seguenti materie: logica e comprensione verbale, matemaTica, scienze fisiche e chimiche.
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
BREVI
Facoltà di Lingue
Fino al 30 settembre (lunedì-venerdì 09.30-12 martedì 16.00-18) presso la facoltà di Lingue in via Roma 151 è attivo un punto di Orientamento e accoglienza per fornire alle matricole tutte le informazioni su corsi, test e i servizi universitari. Informazioni dettagliate su http://lingue.uniss.it
Centro linguistico di ateneo
Il C.l.a organizza per l’anno accademico 2008/09 corsi di inglese e spagnolo per studenti, dottorandi, assegnisti, specializzandi e personale dell’università. I corsi sono aperti anche agli esterni, info allo 079229672 o su cla.uniss.it
Università
Negli atenei di Cagliari e Sassari è ancora possibile iscriversi al corso di laurea online in Scienza dell’amministrazione e dell’organizzazione. Chi non è riuscito a iscriversi in tempo al test iniziale per il corso in modalità teledidattica può farlo fuori termine su www.uniss.it/documenti/modulo.pdf. Il modulo può essere inviato via fax allo 0706753950 o consegnato a Cagliari presso la segreteria studenti di Scienze politiche in via Nicolodi, 106. Info allo 0706753670 o su www.unisofia.it.
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
Muffe e malattie, confronto tra esperti
Da oggi ad Alghero workshop con ricercatori di fama internazionale
SASSARI. Da oggi e fino al 2 settembre all’Hotel Carlos V di Alghero si terranno congiuntamente due eventi di grande rilevanza in campo scientifico, oltre che per gli argomenti trattati anche per l’impatto dato dalla presenza di numerosi relatori di fama internazionale: si tratta del X International Fusarium Workshop e del Fusarium Genomics Workshop 2008.
Eventi che vengono organizzati, rispettivamente, ogni 5 anni e ogni anno, le ultime riunioni si sono svolte a Sidney nel 2003 e ad Asilomar, negli Stati Uniti, nel 2007. Alghero come sede di questi due Workshop è stata scelta della “Commissione Internazionale sulla Tassonomia dei Funghi - Fusarium subcommission”.
Per la loro diffusione, i microrganismi appartenenti al genere Fusarium hanno acquisito un’importanza crescente in diversi settori (agrario, veterinario, ambientale, biotecnologico, biomedico). Si tratta di funghi filamentosi (comunemente detti “muffe”), che possono attaccare piante e animali e che negli ultimi anni sono stati indicati come responsabili di gravi infezioni - spesso fatali - anche sull’uomo. Alcune di queste specie producono pericolose micotossine termorestistenti e la loro presenza ha gravi implicazioni igenico-sanitarie sulla qualità degli alimenti. Tale problematica ha suscitato attenzione a livello europeo e mondiale, tanto che la Unione Europea ha stabilito i limiti massimi di micotossine che possono essere presenti sia sulle cariossidi che sui prodotti finiti. E’ quindi di estrema attualità e importanza la conoscenza delle malattie indotte da questo genere di funghi.
Al Workshop saranno presenti circa 250 ricercatori provenienti da prestigiose sedi universitarie, istituti di ricerca e industrie di oltre 50 Paesi dei cinque continenti. Tra le “star” della manifestazione Lester W. Burgess, dell’Università di Sidney, Australia, considerato il pioniere degli studi sull’ecologia microbica, Marie-Josèe Daboussi, dell’Université Paris-Sud di Orsay, Francia, che per prima ha scoperto la presenza degli elementi trasponibili nei funghi patogeni; o ancora Harold Corby Kistler che, insieme ai colleghi statunitensi Kerry O’Donnell, David Geiser e Li-Yun Ma, sta confrontando le sequenze dei genomi di diverse specie di funghi appartenenti al genere Fusarium. Nel corso della manifestazione verranno anche presentati i risultati ottenuti dagli assegnisti, dai dottorandi e dai tirocinanti del corso di laurea specialistica in Biotecnologie agrarie e ambientali, attivato dalla facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, che hanno operato nel laboratorio di Biotecnologie fitopatologiche del Dipartimento di Protezione delle piante.
Meritano particolare attenzione gli studi sull’ecologia del genere Fusarium in Sardegna e quelli sul silenziamento dei geni implicati nella sintesi di micotossine nel patogeno dei cereali Fusarium culmorum.
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
«Carta di credito per gli studenti»
La proposta del rappresentante all’Ersu, Simone Campus

«Prestiti agevolati per il pagamento delle tasse» Tra poco un accordo con l’Atp per i bus a prezzo ridotto
ALESSANDRO TEDDE
SASSARI «Una carta di credito personalizzata per permettere agli studenti il pagamento rateizzato delle tasse universitarie. Una risposta al caro vita e alle difficoltà crescenti delle famiglie sarde». È la proposta del rappresentante degli studenti all’Ersu, Simone Campus.
L’idea è stata lanciata in vista del rinnovo della convenzione per il servizio di tesoreria dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario. «La proposta - spiega Campus - nasce da un progetto concluso dall’università di Siena con la banca Monte dei Paschi. In sostanza, prevede l’emissione di una carta di credito “revolving” con un fido bancario per il pagamento di tutti i contributi a carico degli studenti, e la restituzione rateizzata della somma a interessi zero. Il piano - aggiunge - non è stato ancora formalizzato al consiglio di amministrazione, ma le famiglie che proprio ora sono impegnate con le spese per l’istruzione, devono sapere che se venisse accolto potrebbe realizzarsi già dal 2009». Il progetto del rappresentante degli studenti è quello di inserire il credito agevolato, approfittando del rinnovo della convenzione con il servizio di tesoreia dell’Ersu, che avverrà tra qualche mese.
Ma c’è di più. «In quell’occasione - continua Simone Campus - potremo migliorare l’idea senese, coinvolgendo anche l’università e l’Ersu di Cagliari, per la creazione di una “carta di servizi integrati” che prevede l’unificazione di tutti i tessereni usati oggi dagli studenti. Con una sola carta magnetica sarà possibile registrare gli esami, caricare i buoni pasto, fare i prestiti bibliotecari e usufruire immediatamente delle borse di studio, già dalla compilazione della graduatoria, cioè senza aspettare l’accredito. Una soluzione che semplificherebbe la vita degli studenti e andrebbe incontro alle esigenze di quanti, in occasione delle scadenze, non dispongono delle somme da anticipare. È il caso, per esempio, di chi deve partire per i programmi Erasmus».
E proprio il problema delle anticipazioni, secondo Campus, ha impresso un’accelerata verso la ricerca di alternative. L’anno scorso in occasione del pagamento della seconda rata di febbraio, furono molte le famiglie in difficoltà a causa dell’aumento delle tasse, e non mancarono le proteste contro un sistema di conteggio ritenuto troppo iniquo.
Il presidente dell’Ersu, Antonello Mattone, conferma che la proposta di Campus non è stata ancora ufficializzata e dichiara che «la bontà del progetto sarà valutata nelle sedi opportune, cioè in consiglio di amministrazione».
Intanto l’Ersu, sotto la guida dell’attuale cda, di risultati ne ha già ottenuto diversi. In pochi anni gli alloggi per gli studenti sono cresciuti fino ai cinquecento circa di oggi. Le procedure burocratiche sono state ridotte all’osso e le file davanti agli sportelli, con la compilazione on line delle domande, sono finite. Anche i tempi per l’erogazione delle borse di studio sono stati ridotti, con scadenze anticipate rispetto ai termini dei bandi di gara. L’anno scorso, per esempio, l’Ersu ha staccato circa 2000 assegni tra ottobre e aprile, mentre il bando fissava le scadenze a dicembre e giugno.
Sul piano delle agevolazioni, infine, sarà ufficilizzato a breve l’accordo siglato con l’Atp per il rilascio degli abbonamenti annuali che danno il diritto agli studenti dell’ateneo sassarese di viaggiare su tutti i mezzi pubblici urbani (compresi Sirio e le linee per il mare), spendendo appena trenta euro.
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
«Embrioni di pecora da cellule resuscitate»
Il coordinatore Pasqualino Loi: ora sarà più facile tutelare le specie a rischio
LUISA SATTA
TERAMO. A guardarle, hanno l’aspetto di granelli di polvere bianca racchiusi in piccole ampolle, ma in un futuro niente affatto lontano potrebbero essere le prime banche di cellule prelevate dai tessuti di animali minacciati di estinzione. Potrebbero avere questo aspetto anche le future banche del cordone ombelicale. Finora questo era impensabile.
Erano state liofilizzate solo cellule di organismi semplici come i lieviti o enucleate quali i globuli rossi, ma nessuna dotata di nucleo. «Tuttavia 10 anni fa vennero liofilizzati spermatozoi di topo e allora abbiamo pensato di tentare con le cellule somatiche», dice il coordinatore della ricerca, Pasqualino Loi, che allora lavorava nell’Istituto zootecnico della Sardegna, dove aveva clonato il primo animale selvatico, il muflone Ombretta. Il lavoro è stato poi completato nel dipartimento di Scienze biomediche comparate dell’università di Teramo, dove Loi lavora attualmente. Tra i collaboratori Grazyna Ptak, dello stesso ateneo, e Amir Arav, dell’Organizzazione per la ricerca agricola di Bet Dagan, in Israele.
«Ci sono voluti dieci anni di lavoro, ma il risultato che abbiamo ottenuto è fondamentale: permette di immagazzinare e conservare per anni cellule liofilizzate a temperatura ambiente e a basso costo», ha osservato Loi. «Siamo riusciti - ha aggiunto - a liofilizzare linfociti e le cellule che circondano l’ovocita, cellule della granulosa», ha proseguito. Queste cellule somatiche sono state congelate e quindi è stata eliminata l’acqua per sublimazione. Il lavoro di liofilizzazione è stato condotto in Israele e le cellule disidratate e ridotte a una polvere bianca hanno viaggiato per posta tra i laboratori dei due Paesi. Le prime cellule somatiche liofilizzate appartengono a una pecora. Dopo essere state conservate in questo stato per periodi variabili da tre a cinque anni a temperatura ambiente, sono state reidratate e trasferite in un ovocita in precedenza privato del suo nucleo. Qui le cellule sono tornate a essere vitali, tanto da cominciare a dividersi dando origine a embrioni normali. Dopo un periodo di conservazione a temperatura ambiente compreso fra tre e cinque anni, le cellule sono state reidratate. «Erano morte a tutti gli effetti, ma una volta trasferite nell’ovocita sono state letteralmente resuscitate e l’ambiente interno dell’ovulo ha cominciato a riprogrammarle», ha sostenuto ancora Loi.
Da polvere che erano, le cellule hanno così dato origine a embrioni che si sono sviluppati in vitro per sette-otto giorni, senza impiantarli. «Non ci interessa ottenere individui, ma dimostrare la possibilità e l’efficacia di questa nuova tecnica», ha concluso il ricercatore. Oggi non serve più, infatti, far sviluppare l’embrione fino a ottenere un individuo per verificare che sia sano e vitale. Grazie a questo lavoro diventa molto più semplice ed economico creare banche di cellule al servizio della salute come dell’ambiente. Il fatto che non sia più necessario conservare le cellule a bassissime temperature elimina la necessità di utilizzare l’azoto liquido. Ampolline da conservare a temperatura ambiente potranno garantire la conservazione della biodiversità, racchiudendo cellule delle migliaia di specie minacciate di estinzione. E sempre le piccole ampolle facili da immagazzinare potranno essere il nuovo volto delle banche delle cellule di cordone ombelicale
 


E POLIS / IL SARDEGNA

11 - E Polis / Il Sardegna
Pagina 6 - Argomenti
Memorie

E’ inevitabile la fuga dei cervelli?
Il problema dell’emigrazione è stato derubricato dall’agenda politica italiana e sarda. Come se oramai fosse risolto e consegnato definitivamente al passato.
Così invece non è. Certo non assume più le proporzioni di un secolo fa quando, nei 50 anni che seguirono l’unità d’Italia (1867-1910), ben 9 milioni di persone - di cui il 64% provenienti dal Meridione - lasciarono l’Italia per emigrare soprattutto negli Usa. E neppure rassomiglia a quella che negli anni ’60, quando decine di migliaia di giovani sardi abbandonarono i nostri paesi, desertificandoli, per cercare lavoro e fortuna specie nella Germania. L’emigrazione sarda odierna, certo più limitata rispetto al passato, riguarda sempre più laureati, ricercatori, giovani di alta cultura che non potendo mettere a frutto la loro professionalità in loco sono costretti a emigrare nei paesi europei ed extraeuropei ad alta intensità di innovazione e di ricerca. E non c’è da meravigliarsi: l’Italia è lo Stato che investe nella ricerca meno dell’1% del suo prodotto interno lordo! Una emigrazione che impoverisce la nostra terra privandola spesso delle “eccellenze” intellettuali. Cancellata dalle agende del governo italiano come di quello sardo, il fenomeno dell’emigrazione
in molti paesi sardi, ormai annualmente, viene proposto alla discussione e al confronto delle popolazioni. L’occasione è offerta dal rientro di molti emigrati, nel mese di Agosto, nei paesi d’origine. Spesso si tratta di iniziative estremamente interessanti, che non si limitano alla “Festa” ma coinvolgono emigrati e popolazione in un dibattito sul “pianeta emigrazione”. Va in questa direzione l’iniziativa voluta soprattutto dal sindaco Vincenzo Demontis e promossa dal Comune di Escalaplano il 13 Agosto scorso, tesa fra l’altro a far conoscere e valorizzare le opere artistiche degli escalaplanesi emigrati: particolarmente interessante a questo proposito una mostra di ceramiche prodotte da alcune donne. La serata è stata conclusa da un gruppo musicale, “Ateros”, che voglio segnalare per l’intelligenza dei testi e la gradevolezza della musica. E’ composto da Fabrizio Noli (voce), Gianni Ballicu (basso), Massimo Ballicu (chitarre), Adamo Pitzanti (tastiere). Cantano prevalentemente in lingua sarda: cherimus cantare in limba - dicono in una loro canzone - ca semus de custa terra, de custa terra tinta.
Francesco Casula, Storico
 
12 - E Polis / Il Sardegna
Pagina 22 – Grande Cagliari
Università. Ingegneria e test
si comincia martedì
La prova di accesso, anno accademico 2008-2009, ai Corsi di laurea di: Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Biomedica, Ingegneria Chimica, Ingegneria Civile, Ingegneria Elettrica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica si terrà il prossimo 2 settembre, alle ore 10, nelle aule della Facoltà, in via Marengo 3 a Cagliari. I candidati dovranno presentarsi nell’aula assegnata per la prova alle ore 9 con la ricevuta della domanda di iscrizione, un documento di riconoscimento valido ed una penna nera. La prova consiste nella risposta a 80 quesiti sulle seguenti materie: Logica e comprensione verbale, Matematica, Scienze fisiche e chimiche.

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie