Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 August 2008
Rassegna quotidiani locali
 
L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA



 
1 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 22
santadi Dov’è Giancarlo Sulas?
Record in grotta: cappa di silenzio sullo speleologo
 
Da quando è uscito dal buio della grotta del Campanaccio, è sprofondato nel silenzio più totale. Giancarlo Sulas, lo speleologo di 51 anni di Santadi, uscito dopo 54 giorni dalle cavità di Monte Meana al termine del tentativo fallito di battere il record mondiale di permanenza in isolamento in grotta, ha fatto perdere le sue tracce. Tutti, staff medico, tecnici e parenti, rassicurano sulle sue condizioni di salute ma, dopo incontri e conferenze stampa alla vigilia della prova estrema, le uniche notizie dello speleonauta di Barrua arrivano filtrate da uno scarno comunicato stampa, per lo più datato 13 agosto, e da poche e lacunose notizie. «Le sue condizioni di salute sono buone», ha ribadito lo staff che l’ha seguito nell’avventura a - 50 in grotta.
Per il resto, nulla, silenzio assoluto. Come quello in cui, dopo l’uscita dall’antro una settimana fa, si è immerso anche Giancarlo Sulas, probabilmente deluso per il fallimento dell’ennesimo tentativo di record. Una prova che sarebbe stata annullata per l’aumento dell’umidità, lo scarso ricambio d’aria e il rischio di compromettere l’habitat naturale all’interno della grotta del Campanaccio. Sarebbero queste le cause che appunto avrebbero spinto lo staff di speleologi e medici del Policlinico universitario di Monserrato a sospendere l’esperimento medico scientifico e il tentativo di record mondiale di permanenza in isolamento nel sottosuolo. E, dopo altri tre tentativi falliti negli scorsi anni, a richiamare in superficie lo speleologo di Santadi. Da quando è risalito in superficie, però, Giancarlo è irraggiungibile. Si è chiuso nel silenzio. Non prima però di essere stato sottoposto ad accurati accertamenti clinici all’ospedale Sirai di Carbonia ed esami psicofisici condotti dai medici del Policlinico universitario di Monserrato, in collaborazione con il Gruppo di ricerca neuro psicologico di Cagliari. Dalla sua casa di Barrua, una frazione di Santadi, la settantaduenne madre di Giancarlo Sulas, Adelina Ghessa, è pronta a rassicurare tutti sulle condizioni di salute del figlio. «Giancarlo sta bene. È solo un po’ provato, stanco per la prova sostenuta. È fuori Santadi e - ha raccontato - si è preso un paio di giorni di assoluto riposo. La delusione è tanta, ma le condizioni che si erano create in grotta non erano più tali da consentirgli di andare avanti per tentare di battere il record di permanenza in isolamento in grotta».
MAURIZIO LOCCI
2 – L’Unione Sarda
Prov Ogliastra Pagina 28
Provincia
Piano faunistico: al via gli studi
 
La Provincia ha deciso di stipulare una convenzione con l’Università di Sassari, dipartimento di zoologia e genetica, per la redazione del piano faunistico e venatorio provinciale. Lo strumento è molto atteso in una zona che fa dell’ambiente la sua più grande attrattiva. Nella convenzione, che la Giunta ha deciso di approvare all’unanimità, la Provincia investirà 46 mila euro. Lo schema proposto dall’Università è stato considerato valido. La Regione, a giugno, aveva affidato agli enti locali la cura dei settori della pianificazione faunistico-venatoria, la ricerca e promozione della conoscenza della fauna selvatica, la gestione delle zone di protezione della fauna, la gestione delle oasi di ripopolamento e cattura della fauna selvatica. Il piano faunistico provinciale venatorio è considerato uno strumento essenziale per la programmazione e la pianificazione. Nello studio dell’Università saranno analizzati la gestione delle Oasi autogestite, la verifica e liquidazione dei danni derivanti dalla fauna selvatica, la reintroduzione del cervo sardo. Nella delibera di Giunta si evidenzia inoltre come l’organico a disposizione della Provincia sia costituito da una sola persona, che non riesce a fare fronte all’attività ordinaria.

 

3 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
L’INIZIATIVA FIDAPA 
La «Barcolana» aiuta la ricerca 
 
PORTO TORRES. Mandata in archivio la seconda edizione della “Barcolana Turritana”, nata con lo scopo di raccogliere fondi per lo studio delle malattie rare, è tempo di primi bilanci per Ersilia Fiori, presidente della Fidapa, organizzatrice dell’evento insieme a Associazione Piscine Libyssonis, AssoVela, Kanosar, Tennis Club Porto Torres, Consulta del Volontariato, Sardegna Solidale e Cngei. «Avevamo deciso di destinare i fondi raccolti in questa edizione all’analisi epidemiologica e fattori di rischio della Sla nella popolazione della Sardegna - dice Ersilia Fiori -. Lo studio verrà effettuato nella facoltà di neurologia dell’Università di Sassari con referente il professor Isidoro Aiello. Al momento, abbiamo raccolto 5300 euro, quindi, il traguardo prefissato degli 8000 euro sarà presto raggiunto». Nello specifico, 2.180 euro sono il frutto delle iscrizioni alle varie discipline sportive, 50 euro derivano dalla vendita del pesce catturato nella gara di pesca, il resto è un “avanzo” del ricavato con sottoscrizioni e donazioni della prima edizione. «Vogliamo ringraziare i commercianti e ristoratori che hanno consentito l’organizzazione della festa del mare; gli enti pubblici che mediante i loro contributi, in corso di erogazione, consentiranno il raggiungimento del budget necessario per la donazione e gli sponsor privati che hanno permesso di affrontare le spese di organizzazione garantendo il successo della manifestazione» afferma la presidente della Fidapa turritana. Chiunque volesse contribuire alla donazione intitolata ad Elisabetta Fara, giovane socia Fidapa scomparsa prematuramente a causa di una malattia rara, potrà farlo tramite il c/c postale numero 000055381842 presso le Poste italiane di Porto Torres-Centro in Via Ettore Sacchi, intestato a Fidapa Sezione di Porto Torres.
Emanuele Fancellu 
 

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