Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 August 2008
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI:

L’Unione Sarda
01 - Tar, non si tocca il patrimonio dei ciechi (Francesco Pinna)
02 - Istituto ciechi. Murru: «Ora pensiamo al futuro» (fr.pi.)
03 - Abitare condiviso tra studenti e sofferenti mentali (Serena Sequi)
04 - Bos’Art. “Caos in musica”, un’originale conferenza-concerto
05 - Concordia Vocis. Cori universitari

La Nuova Sardegna
06 - Cancro al colon, scoperto gene-chiave
07 - Sassari. Premio internazionale di poesia
08 - Nulvi. Candelieri e «brigadores» in una tesi di laurea (Mauro Tedde)
09 - Sassari. Notizie in breve 
 
 
RASSEGNA WEB:

10 - Istruzione, anche a ferragosto aereo Cgil con striscione no tagli
11 - Università Berkeley. Esperimento rende invisibili gli oggetti
  


L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 13
I giudici bocciano la delibera con cui dieci anni fa la Regione aveva cancellato l’Ente
NON SI TOCCA IL PATRIMONIO DEI CIECHI
Battaglia vinta al Tar, l’Istituto conserva beni e personale
I beni dell’Istituto dei ciechi non verranno trasferiti al Comune. Era una decisione presa dalla Regione dieci anni fa, ma il Tar l’ha respinta.
Il teatro affittato alla facoltà di Giurisprudenza e l’imponente edificio di via Nicolodi (angolo viale fra Ignazio) non passeranno al Comune, così come resteranno di proprietà dell’Istituto dei ciechi anche i numerosi locali commerciali dislocati in diversi quartieri della città. Dopo dieci anni di battaglie giudiziarie, il Tar ha accolto il ricorso presentato dai vertici dell’Istituto contro la Regione, spazzando via la delibera di Giunta del 27 agosto 1998 che aveva soppresso l’ente, trasferendo i suoi beni, le funzioni e i sei dipendenti al Comune.
Già sospeso nel dicembre dello stesso anno, nei giorni scorsi i giudici del Tar hanno depositato la sentenza che dichiara il provvedimento illegittimo.
Tutto era nato dal convincimento della Regione che l’Istituto dei ciechi si fosse trasformato in un’istituzione di pubblica assistenza e beneficenza (Ipab), organismi cancellati per legge dal tutta l’Isola nel 1979 col trasferimento ai rispettivi comuni dei beni e delle funzioni svolte.
A decretare la morte dell’antica scuola per i non vedenti, era stato un sopralluogo effettuato a metà degli anni Ottanta da due funzionari dell’assessorato regionale agli Affari generali che avevano accertato “la prevalenza dei fini assistenziali”. Da qui la decisione, 11 anni dopo, di sopprimere l’Istituto.
La sentenza ha stabilito che, nel caso, il provvedimento sarebbe dovuto arrivare dal ministero dell’Istruzione e non dalla Regione. Ma che già ci fossero dubbi sulla legittimità del provvedimento lo conferma anche il fatto che, il giorno dell’udienza di Camera di consiglio (18 giugno) a sorpresa la Regione non si è costituita in giudizio, mentre l’avvocato Giovanni Cossu ha illustrato il ricorso per conto dell’Istituto. Presenti in aula anche i legali del Comune Federico Melis e Genziana Farci. Nella sentenza i giudici Rosa Panunzio (presidente), Francesco Scano e Tito Aru, hanno bocciato la delibera chiarendo che «doveva essere l’Autorità statale a procedere all’accertamento del sostanziale esaurimento dell’attività scolastica con accentuazione di quella assistenziale a vantaggio degli alunni non vedenti, al fine di constatare l’avvenuta trasformazione, di fatto, dell’Istituto».
Nato nel 1896 da un’idea di Maurizio Falqui (divenuto cieco appena maggiorenne per una oftalmia granulosa), l’istituto si è sempre occupato della formazione e dell’istruzione dei non vedenti. Sin dai primi anni del Novecento, grazie alle prime tecniche diffuse a Firenze che permettevano ai ciechi di leggere, scrivere e studiare, per quasi un secolo la scuola cagliaritana ha aperto le porte dell’istruzione a chi non può vedere. Ormai da oltre dieci anni, grazie ad una serie di convenzioni con l’Università e con il Comune, l’Istituto dei ciechi permette l’integrazione scolastica dei non vedenti dalle scuole medie sino alla laurea. Convertendo i libri di testo in formato elettronico, ha permesso in questi anni a una trentina di ragazzi di completare gli studi universitari, aprendosi anche ai bambini con speciali corsi di informatica. E proprio per paura che fosse cancellato, la scorsa estate si è costituito in città anche un comitato di sostegno. «Chi ci aiuterà in futuro a vedere con le mani - avevano denunciato gli studenti non vedenti - a leggere con le dita, a trascrivere dal nero al braille un libro per leggere una poesia, studiare una formula, navigare su internet o dare un esame all’università?». Pronto a proseguire l’attività, l’Istituto dei ciechi resta anche in possesso di tutti i suoi beni immobili, compreso il teatro di viale Fra Ignazio che, in questi anni, ha ospitato le lezioni di migliaia di studenti della facoltà di Scienze politiche e Giurisprudenza.
Francesco Pinna 
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2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 13
Reazioni. Il Consiglio d’amministrazione propone una conferenza di servizi
Il presidente Murru: «Ora pensiamo al futuro»
«Non abbiamo mai smesso di lavorare, ma non nascondo che siamo molto soddisfatti per la decisione dei giudici». Ninni Murru (attuale manager dell’azienda ospedaliera mista universitaria) è anche il presidente dell’Istituto dei Ciechi proprio in rappresentanza del ministero della Pubblica istruzione.
Oltre lui, come prevede lo stesso statuto dell’ente, nel Consiglio di amministrazione siedono (senza percepire indennità) anche i rappresentati degli altri enti che governano lo storico istituto, fondato a fine Ottocento ma istituito formalmente negli anni Venti. Non soltanto la Regione, ma anche l’Unione italiana ciechi e le amministrazioni provinciali di Cagliari e Nuoro.
«Una decisone che rende giustizia anche dell’attività svolta non solo in passato - prosegue il presidente Murru -. Anche in questi anni infatti, ci siamo sempre occupati di istruzione e formazione, adesso anche grazie all’informatica, affiancando nello studio i ragazzi delle scuole medie, superiori e dell’università. Ora che la sopravvivenza dell’istituto non è più a rischio, come stabilito dalla sentenza del Tar, pensiamo ad una conferenza di servizi tra tutti gli enti riconosciuti dallo statuto. Servirà per tracciare le linee per il futuro, soprattutto dopo l’istituzione della legge regionale sui nuovi servizi sociali».
Oltre ai sei dipendenti che ancora lavorano nell’imponente sede che si affaccia su viale Fra Ignazio e via Nicolodi, dove è situato anche il teatro, l’Istituto dei ciechi possiede vari altri immobili molto spesso frutto di lasciti o donazioni. In particolare alcuni negozi e locali commerciali in centro. Tra le attività in ambito scolastico, oltre ad affiancare gli studenti, c’è anche quella di convertire libri e testi didattici in braille o in supporti elettronici. (fr. pi.) 
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3 - L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari - Pagina 17
Monserrato. Progetto assieme a Selargius, Sestu, Settimo, Ussana e Monastir
GLI STUDENTI CONVIVONO CON I SOFFERENTI MENTALI
Da ottobre scatta "Abitare condiviso" per la convivenza tra studenti e sofferenti mentali.
È un progetto sperimentale e innovativo, finanziato dalla Regione, quello di cui Monserrato fa da Comune capofila davanti alle città di Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo, Ussana e Monastir con la collaborazione dell’Ersu e della Asl 8. Il progetto sposato dal Comune nasconde una duplice finalità: «Aiutare i sofferenti mentali a integrarsi con la società e arricchire gli studenti di una esperienza formativa, ma anche umana, che potrà servigli in futuro», spiega Rosalina Locci assessore alle Politiche sociali.
In tutto un gruppo al massimo 12 pazienti psichiatrici e 6 giovani studenti universitari, più gli operatori professionali che saranno di sostegno e aiuto nella speciale convivenza, divideranno un appartamento. Come integrazione al progetto "Abitare condiviso" il Comune ha pensato anche ad altro. «Faremo partire dei laboratori, rivolti non soltanto ai disabili inseriti nel progetto, per consentire ai sofferenti mentali di integrarsi ancora di più con la società», conclude Rosalina Locci.
Educazione alimentare ma anche altri argomenti che aiutano il vivere quotidiano. Il bando, pubblicato pochi giorni fa e che scadrà il primo settembre, per la ricerca delle case, è rivolto ai proprietari e alle agenzie immobiliari. Tre gli appartamenti ricercati dal Comune nei territori di Selargius, Quartucciu, Sestu e Monserrato. Case autonome con requisiti precisi: 3 camere da letto, 2 spazi comuni, 2 bagni, una cucina abitabile e possibilmente un giardino. Il contratto avrà una durata massima di un anno e partirà da ottobre. La cifra totale degli affitti dovrà essere al massimo 1.500 euro al mese. Il bando è consultabile sul sito Internet www.comune.monserrato.ca.it e nelle sedi municipali e le proposte dovranno essere presentate all’ufficio protocollo entro il primo settembre.
Serena Sequi 
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4 - L’Unione Sarda
Cultura Estate - Pagina 9
Rassegne
Bruno-Pietrocini: a Bos’Art “Caos in musica”
“Caos in musica” è un’originale conferenza-concerto che chiuderà domani la sezione dedicata a “Letteratura, Filosofia e Scienze” di Bos’Art. Il matematico Giordano Bruno e la pianista e musicologa Emanuela Pietrocini tratteranno “a quattro mani” i rapporti tra la musica e il caos, inteso come generatore di ordine-disordine. Da Epicuro a Lucrezio, il fulmine, il fluire, le turbolenze, il ritmo. Caso e necessità, sintesi sistemica. Una visione antica che torna e che spiega.
Giordano Bruno insegna e fa ricerca nella facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma e nell’ISIA Design di Roma. Si occupa dei fondamenti epistemologici della “logica dell’incerto”, dei suoi rapporti con la sistemica e della sua didattica. Amante del “fusionismo”, si interessa ai molteplici rapporti che legano la matematica alle altre discipline, in particolare letteratura, arte, musica e filosofia. Nel 2006 ha contribuito alla pubblicazione del testo del 1934 L’invenzione della verità del grande matematico e filosofo Bruno de Finetti, fino ad allora inedito.
Emanuela Pietrocini si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e in clavicembalo pal Conservatorio G. Puccini di La Spezia, perfezionandosi all’Accademia ducale di Genova. La sua attività concertistica annovera collaborazioni con realtà nazionali ed internazionali, tra cui Rai Radio tre, Nuova Consonanza, Institut Français de Florence, Salon de Musique di Besançon, Accademia ducale di Genova. Ha tenuto conferenze e seminari a carattere musicologico e didattico per la facoltà di Scienze della Formazione primaria dell’Università “Roma Tre” ed ha presentato studi e pubblicazioni in convegni d’importanti istituzioni scientifiche quali la Mathesis Nazionale ed AIRS. 
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5 - L’Unione Sarda
Spettacoli Estate - Pagina 3
Concordia Vocis
Dal Cum barocco alla seducente polifonia del coro di Manila
Tessono una polifonia millimetrata, mescolando sacro e profano, canti tradizionali e seduzioni pop, rimandi sudamericani e canzone d’annata, con timbri diversificati e attacchi che non lasciano nulla al caso. Il coro universitario di Manila (The University Of The East Chorale), diretto da Anna Tabita Abeleda-Piquero inaugura a Cagliari la diciassettesima edizione della rassegna Concordia Vocis con un pieno di applausi ed entusiasmo che da subito contagia il pubblico del teatro Civico di Castello. Una serata all’insegna del bel canto, aperta dal gruppo da camera del C.U.M. che traghetta gli spettatori in un repertorio fatto di composizioni barocche e temi moderni, spaziando da Scarlatti a Poulenc, da Sentinelli a Whitacre. Concluso il set, la scena è tutta per le ventitré giovani voci che formano il coro filippino. Voci che, tra virtuosismo e passione, si muovono sicure, incrociando ora canti etnici del sud-est asiatico ora colori pop e rock che via via abbracciano Beatles, Platters, fino all’approdo di We will rock you dei Queen. Dopo la tappa di ieri a Settimo San Pietro nell’Arca del Tempo, ultimo appuntamento di una tournée che ha portato il coro anche a Tortolì e Porto Torres, il festival guidato dai maestri Gianluca Belfiori Doro e Dino Stella, proseguirà martedì 26 con l’ensemble cagliaritano Echos, artefice di un programma che abbraccerà musica contemporanea, incursioni bachiane, con la trascrizione dell’Aria sulla quarta corda, pagine brasiliane, flirt argentini (il piazzollano Libertango ), amori per la canzone italiana: sfoceranno nella rilettura di celebri hit come Creuza de ma di De André e Vacanze romane dei Matia Bazar.
Carlo Argiolas 
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LA NUOVA SARDEGNA
  
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualità
L’annuncio è stato dato su “Science” da un gruppo di ricercatori americani 
CANCRO AL COLON, SCOPERTO GENE-CHIAVE 
BOSTON. Importantissimo risultato scientifico per quanto riguarda una delle più importanti cause di morte nel mondo occidentale. Un gruppo di ricercatori che lavorano nell’ambito della Northwestern University, negli Stati Uniti, ha infatti annunciato ieri sulle pagine della prestigiosa rivista “Science” di essere riusciti a scoprire qual è il gene responsabile della forma ereditaria di cancro al colon.
Anche se almeno un terzo infatti dei casi diagnosticati di questa particolare malattia hanno un carattere che può essere definito ereditario, fino ad oggi non si conosceva quali fossero i geni coinvolti in questo meccanismo. Ora invece i ricercatori del gruppo guidato da Boris Pasche sono riusciti ad individuare con precisione quale sia il gene coinvolto, identificandolo in quello che codifica per la proteina TGF-Beta, la cui mancanza è determinante nei pazienti affetti da cancro.
La mutazione di questo gene - affermano i ricercatori nell’articolo appena pubblicato - comporta un rischio di sviluppare la neoplasia pari a circa il 50 per cento, contro il 6 per cento della popolazione normale. Per quanto riguarda in particolare la situazione degli Stati Uniti, il cancro al colon è la seconda neoplasia mortale. 
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7 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
Duecento poesie dal mondo 
La giuria ha scelto i vincitori del premio internazionale 
Sassari. Da pochi giorni si è concluso il lavoro della Giuria del I Premio Internazionale di Poesia Città di Sassari “L’isola dei Versi”, presentato lo scorso ottobre all’interno del Festival Internazionale Ottobreinpoesia, ideato da Leonardo Omar Onida e Luca Losito, con il patrocinio del Comune, della Provincia e dell’Università. Il vincitore del concorso è Benito Galilea, romano, con la poesia intitolata “Luna dello scoglio”.
La gara prevedeva un’unica sezione, con l’invio da una a tre poesie inedite in lingue: Sardo, Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo. La giuria composta da Marco Manotta (Università di Sassari), Giuseppe Serpillo (Università di Sassari), Hernán Loyola (Università di Sassari) Giovanni Nuscis (poeta e scrittore), Antonio Fiori (poeta e scrittore) e Antonio Strinna (poeta e scrittore), ha valutato le oltre 200 poesie pervenute da più parti del mondo, sottolineando la qualità di tante opere partecipanti.
Dopo Benito Galilea, al secondo posto si è piazzato Julio Fabian Salvador (Perù) con la poesia Extravio. Terzo Giuseppe Tirotto (Castelsardo) con la poesia Siddoni Vecchju.
Ad altre tre poesie è andata una Menzione d’Onore che la giuria ha deciso di assegnare: A Pigeon (Paola De Rossi), Forse (Domenico Luiso) e La stagione ferita (Daniela Raimondi).
Quattro invece le poesie segnalate: Il Bar Replay non chiude mai (Giuseppe Aricò), Tempu Saliosu (Gianfranco Garrucciu), Ventagli aperti (Margherita Rimi), Lassàdemi’istare (Antonello Bazzu).
Enorme la soddisfazione degli organizzatori e del direttore artistico del Festival, Leonardo Omar Onida: «Innanzitutto è un concorso internazionale di poesia che porta il nome della nostra città. In secondo luogo, nonostante l’iniziativa sia così giovane, ha visto comunque una partecipazione di scrittori e poeti che è andata al di là di ogni più rosea previsione».
La premiazione del Concorso si terrà a Sassari il prossimo 18 ottobre nell’anfiteatro dei giardini della Facoltà di Lettere e Filosofia, in via Zanfarino. In questa occasione verrà presentata anche l’Antologia del premio. 
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8 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
NULVI 
I candelieri e i «brigadores» raccontati in una tesi di laurea 
Nulvi. Potrebbe essere uno dei motivi che hanno dato vita all’appellativo di “brigadores” riferito molto spesso ai nulvesi. La tesi di laurea di Giovannina Mattossi, presentata per “I venerdì de Su Siddhadu” racconta infatti della lunga lite giudiziaria sorta nella prima metà dell’800 fra i gremi dei pastori degli artigiani nulvesi sull’ordine di sfilata e di ingresso in chiesa dei tre candelieri. La Mattossi ha spiegato come nacque l’idea di elaborare quella tesi di laurea e i preziosi documenti da cui attinse il materiale necessario.
Ad illustrare nei dettagli lo studio è stato invece Enrico Pintus che da buon avvocato ha colto la vera essenza della contesa ripercorrendo le intricate vicende processuali della lite ed offrendo un spaccato di come veniva amministrata la giustizia civile in Sardegna in quel periodo storico. Vengono rievocati personaggi, obrieri, rappresentanti del clero, avvocati e magistrati del periodo e persino la lunga lista dei testimoni citati durante le udienze. Tutto nasce nel 1816 quando l’obriere dei pastori Pancrazio Fiori decide, con atto di forza, di entrare per primo in chiesa rompendo l’antico ordine secolare che dava questo privilegio agli agricoltori mentre gli altri due gremi si alternavano di anno in anno. Ne nacquero dispute accese che si protrassero sino al 1828 quando Pancrazio Fiori rinunciò al privilegio ma pretese di sfilare in seconda posizione. Gli artigiani insorsero e la contesa approdò nelle aule di giustizia. Con un suo decreto il giudice di Conciliazione Basoli accolse le richieste degli artigiani ma ogni anno e sino al 1843 si verificarono vivaci tafferugli. Intervenne quindi l’autorità ecclesiale e il vescovo Diego Capece ribaltò il “lodo” Basoli. I due gremi nominarono i loro avvocati e si rivolsero al giudice mandamentale Francesco Pinna e poi alla Reale Governazione. Dopo alterne vicende durate 4 anni gli artigiani rinunciarono alla causa e la sentenza non venne quindi quindimai pronunciata così l’antico ordine di sfilata venne ristabilito. Il prof. Raimondo Turtas nel suo intervento ha inquadrato la vicenda nel contesto sociale ed economico di Nulvi in quel periodo storico, citando fonti e testimonianze degli archivisti della Collegiata di Nulvi. La struttura demografica del paese contava allora 1.200 agricoltori, 440 pastori e 117 artigiani. I “messai” vantavano quindi “maggiore dignità” mentre gli altri due gremi erano considerati di pari dignità e la contesa nacque quando si ruppe questo equilibrio. Contributi preziosi al dibattito sono arrivati dal prof. Angelino Tedde e dall’assessore provinciale alla Cultura Sergio Mundula che ha sottolineato l’importanza di queste iniziative culturali finalizzate alla ricerca e alla conservazione della nostra identità e delle nostre radici. Il sesto appuntamento de”I venerdì de Su Siddhadu” è stato impreziosito dagli intermezzi offerti dei coristi di Santa Croce e dalla poesia di Maria Nieddu.
Mauro Tedde 
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9 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
BREVI
Università-Collaboratori
L’università di Sassari, nell’ambito del progetto Fixo, cerca quattro operatori di “Placement” da assumere con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Tutte le informazioni sul sito www.uniss.it o al Centro orientamento di Piazza Duomo (orientamento.uniss.it)
Universitari
L’Ersu di Sassari ha bandito un concorso per il conferimento di borse di studio e servizi abitativi. Hanno titolo a concorrere gli studenti in possesso dei requisiti di reddito e di merito che s’iscrivono, per l’anno accademico 2008/09 all’Università, Accademia di belle arti, Conservatorio di musica. La richiesta dovrà essere inviata esclusivamente on line collegandosi al sito Internet dell’ente: www.ersusassari.it dove è possibile scaricare il testo integrale del bando. Le domande dovranno pervenire improrogabilmente entro le ore 24 del 29 agosto.
Biblioteca universitaria
Per consentire il riordino e la revisione dei fondi bibliografici, la Biblioteca universitaria resterà chiusa da lunedì 11 fino a lunedì 25 agosto, in questo periodo dalle ore 11,30 alle 13,30 saranno disponibili i servizi di informazioni bibliografiche e l’ufficio prestito solo per le restituzioni.
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A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E WEB

Questionnaire and social

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