Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 August 2008
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI:

L’Unione Sarda
01 - Due progetti per Rio Cannas e Monteponi (a. s.)
02 - Sportello per vittime e autori di molestie insistenti (mpm)
03 - Persia o Italia, quando le donne portano i pantaloni (Matteo Ionta)

La Nuova Sardegna
04 - Il progetto Index è anche on-line
05 - Continuità aerea, firme on line per una legge migliore
06 - Nasce il robot con un cervello biologico
 
 
RASSEGNA WEB:

07 - Asca - Brunetta, verifica al nuovo contratto Università
08 - La Repubblica - Palermo, parte la corsa alle borse di studio
09 - Blogolandia - Ferrara: grido d’allarme di ricercatori e precari
10 - Agi - Università di Modena, 250 premi per studenti meritevoli
11 - La Stampa - Più veloci della luce? Ora si può 
12 - Tg Fin - Un neoassunto su 2 ha il "titolo"
 


L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda
Prov Sulcis - Pagina 22
Ambiente. Interventi ecocompatibili pensati da un’èquipe di sedici giovani ingegneri italiani e russi
Due progetti per Rio Cannas e Monteponi
Le colline dei fanghi rossi di Monteponi e il corso d’acqua del rio Cannas, a Carbonia: nel primo caso la sfida è mantenere la memoria storica visiva della collina rossa, nel secondo far diventare perenne un modesto ma significativo ambiente fluviale. Ad illustrare nel dettaglio ciò che non è fantascienza sono due progetti di Pianificazione Sostenibile realizzati da un’equipe di sedici giovani ingegneri italiani e russi che hanno partecipato alla Scuola estiva internazionale ospitata dal Parco Geominerario, dal Consorzio universitario Sulcis Iglesiente e organizzata dalle Università di Lomonosov (Mosca) e di Sassari e dall’Istituto italo-russo di Educazione ambientale.
Per il primo progetto, la creazione di un parco fluviale permanente a Carbonia, è stato lo stesso sindaco Tore Cherchi, durante la presentazione, a dirsi disponibile a richiede i fondi «per uno studio di fattibilità tecnico economica». L’ipotesi dei giovani ricercatori (seguiti dai docenti Alessandra Casu e Dimitry Kavtaradze) è di recuperare le acquer reflue del depuratore di via Lubiana e di pomparle con una normale condotta interratta di circa due chilometri sino a Cannas di Sopra. Da qui l’acqua scenderebbe lungo il corso naturale del rio Cannas sfruttando piccoli gradoni per l’ossigenazione e alcuni bacini di lagunaggio. «Fondamentale però - precisa la docente Alessandra Casu - la fitodepurazione esercitata dalla messa a dimora di giunchi e canne in grado di assorbire gli eventuali materiali organici o metalli pesanti». Si creerebbe così in nuovo habitat sino alla confluenza con il rio San Milano. Per ora è teoria ma gli anziani di Carbonia sono pronti a giurare che sino ad alcuni decenni fa l’acqua sul rio Cannas scorreva con regolarità sino a primavera inoltrata.
«Importante e a sua volta fattibile», precisa il geologo del geoparco Luciano Ottelli, anche il secondo progetto: risanare la collina di Monteponi mantenendo però l’immagine storica dell’abbancamento: l’inconfondibile colore rosso. Il piano elaborato dell’equipe italo russa prevede di esercitare una massiccia azione drenante, quindi usare una speciale resina vinilica per stabilizzare le pareti che si stanno sbriciolando, quindi ripristinare il sistema della palificazione e ricorrere, anche in questo caso, alla fitodepurazione. Il progetto regionale prevede invece la realizzazione di un manto verde «che raggiungerebbe l’obiettivo di risanare - conclude Alessandra Casu - ma farebbe perdere al sito parte della sua caratteristica colorazione». Entrambi i progetti sono ora al vaglio del Comune di Carbonia e del Consorzio del Parco Geomineraio. (a. s.)
2 - L’Unione Sarda
Cultura Estate - Pagina 9
La novità
A Cagliari uno sportello aiuterà vittime e autori di molestie insistenti
Venti persone su cento sono o sono state vittime di stalking. Nella classifica delle regioni più colpite la Sardegna è al centro. Ed è proprio in Sardegna che l’Associazione italiana di psicologia e criminologia conta di aprire in autunno un centro di prevenzione. Spiega Lattanzi: «In Sardegna nel 2004 facemmo il primo convegno sullo stalking e il deputato Cossa presentò un disegno di legge. Ora vogliamo attivare uno sportello specializzato in collaborazione con l’associazione CSC. E a novembre contiamo di attivare un corso sugli psicocrimini con la collaborazione del Policlinico universitario di Monserrato». Gli iscritti (laureandi in psicologia, giurisprudenza, sociologia, operatori sociosanitari e della sicurezza) potranno non solo acquisire una formazione teorico-esperenziale ma partendo da casi reali fare una serie di accertamenti importanti. Il sito di riferimento è www-stalking.it ma anche www.criminalmente.it Punto di riferimento telefonico dell’osservatorio romano, in attesa dello sportello cagliaritano, è lo 0644246573.
Tra le competenze di Lattanzi, anche la gestione del Centro Nazionale Minori, che in una fase esplorativa ha contattato ottocento adolescenti tra i 13 e i 17, maschi e femmine, di Lazio Abruzzo Campania e Calabria. Il cinque per cento del campione (cioè quaranta ragazzi) ha «soddisfatto gli indicatori di future condotte moleste e violente». Tradotto in altri termini significa che sono a rischio. Per venire incontro ai ragazzi, l’Aipc ha realizzato un fumetto che spiega come può nascere un comportamento pericoloso: bisogna “tenere sotto osservazione” le telefonate che si susseguono a ogni ora, i troppi doni, le valanghe di sms o di mail. E se la vittima potenziale pensa di essere spiata, è possibile che lo sia davvero. «Una realtà spesso sottovalutata può portare a estreme conseguenze», ammonisce il fumetto. E mette sull’avviso che spesso, una vittima di stalking pensa di essere pazza o paranoia. Non solo, «possono arrivare a pensarlo anche gli amici... e si rimane soli». Ci vuole attenzione, insomma, come sempre. (mpm)
3 - L’Unione Sarda
Cultura Estate - Pagina 7
Spigolature
Il ruolo dispari dell’altra metà del cielo
Persia o Italia, quando le donne portano i pantaloni
C’è una parola utilizzata nel linguaggio persiano informale che pronunciato suona così: "zanzalì", gioco di assonanze dal lemma "Zanan", donna. Si tratta di un vocabolo giocoso spesso pronunciato in un contesto conviviale e indica una particolare condizione dell’uomo Persicus moderno: la donna che "porta i pantaloni" in maniera non aperta ma sottintesa. Da tempi immemorabili, prima dell’ascesa della figura centrale, devota, politica ed eroica di Fatemeh Zahra, il ruolo della donna in Persia è legato a una raffinatissima cultura urbana dove la donna poteva rendersi economicamente indipendente mentre quando si parla di matriarcato con riferimento all’antica storia sarda si preferisce affidarlo al culto delle dee o a ruoli particolari all’interno della società tradizionale e rurale sarda: personaggi come la "acabadora", star curiosa di molti articoli in questi anni passati, o le erboriste-sciamane, sono ben conosciute nella narrativa orale. Il grande lavoro di Italo Calvino e altri autori europei quali Bogatyrev e Jakobson ha offerto un contributo importante sul ruolo narrato della donna nella favolistica europea.
Come dimenticare la fiaba di "Naso d’Argento" intrisa di misticismo e fantasia popolare dove la donna furba riesce a spuntarla sull’uomo-padrone che nella fiction è spesso un diavolo di nome e di fatto. Nella società multi-etnica iraniana dove il tasso di alfabetizzazione è più che raddoppiato negli ultimi trent’anni e dove le iscritte all’università sfiorano il 60% della popolazione studentesca. Tuttavia lo stesso ex-presidente iraniano riformista Sayyed M. Khatami, in una delle sue visite in Italia, ebbe modo di far notare ai suoi interlocutori che la percentuale delle iraniane nelle cariche pubbliche era maggiore di quella italiana. In Sardegna, dati recenti ci confermano un trend negativo anche rispetto al Continente: troppa differenza nel tasso di occupazione e nella retribuzione. Le politiche verranno se i media ne parleranno. I media potrebbero contribuire a ribaltare la presenza femminile nel tessuto economico e intellettuale del Paese. A volte si comincia dallo sport e vedere don Agostino Carboni esprimere una visione paritaria sull’ardia fa bene, traduce un atto simbolico in esigenza di normalizzazione.
Matteo Ionta
 


LA NUOVA SARDEGNA
  
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Formazione. Domande entro il 9 settembre 
Il progetto Index è anche on-line 
Cagliari. Il sito ufficiale del progetto Index per formare i super professionisti nella gestione della cultura e dell’ambiente è da qualche giorno in linea all’indirizzo www.progettoindex.it. Nella home page è possibile navigare all’interno del bando e scaricare la domanda di ammissione. Domanda che dovrà essere presentata via e-mail o a mezzo raccomandata entro e non oltre le ore 12 del 9 settembre (farà fede la data di protocollo dell’ufficio). Il progetto Index-Interaction Design è coordinato dal consorzio Edugov, la competenza didattica sarà della facoltà di Architettura, insieme alla scuola di design “Domus Academy”, con la partecipazione della Camera di commercio cagliaritana. 5 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
Continuità aerea 
Firme on line per una legge migliore 
Cagliari. Arriva a 1300 firme l’appello on-line promosso due anni fa dalla Facoltà di Architettura di Alghero sul tema della continuità territoriale. Tra le questioni poste quello di creare un’autentica continuità territoriale che realizzi il diritto alla mobilità e all’accessibilità dei residenti e migranti sardi, ma anche di coloro che in Sardegna devono o vogliono venire per lavorare, studiare, conoscere, divertirsi. «Non spetta a noi trovare le soluzioni operative - spiegano i promotori dell’appello - ma esse dovranno sicuramente tener conto dei mutati scenari del trasporto aereo internazionale, della necessità di pensare al coordinamento tra tutti gli aeroporti sardi e con il sistema portuale, delle questioni ambientali. Per l’università e la ricerca, accessibilità e mobilità, da e per la Sardegna, per i sardi, i migranti e gli ospiti, sono questioni vitali». L’appello è on-line fino al 15 settembre nel sito della Facoltà di Architettura. 6 - La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Attualità
Cellule di ratto al posto dei chip di silicio: così “Gordon” aiuterà a studiare l’Alzheimer 
Nasce il robot con un cervello biologico 
L’automa permetterà anche di osservare come si apprende 
Roma. L’aspetto è quello di un piccolo robot, coloratissimo di rosso e verde e con due ruote, ma è il primo automa al mondo controllato da un cervello biologico. E’ stato costruito nell’università britannica di Reading e si chiama Gordon, come il vice-rettore.
Anzichè da chip di silicio il cervello che controlla Gordon è formato da autentiche cellule nervose che gli permettono di muoversi in modo completamente autonomo, riconoscendo e schivando ostacoli. L’esperimento, che sarà descritto sul settimanale britannico New Scientist, ha l’obiettivo di studiare i meccanismi della memoria e lo sviluppo di malattie che compromettono questa funzione importante, come quelle di Alzheimer e Parkinson, l’ictus o le conseguenze di lesioni cerebrali.
Il cervello di Gordon è composto da un grande numero (compreso fra 50mila e 100mila) di cellule nervose prelevate da embrioni di ratto. Le cellule nervose sono state coltivate in laboratorio, riprogrammate in modo da essere adattate al cervello del robot e disposte all’interno di una matrice con 60 elettrodi in grado di registrare i segnali elettrici delle cellule. Questo dispositivo guida i movimenti del robot: ogni volta che il Gordon si avvicina a un oggetto, partono segnali che ne stimolano il cervello per mezzo degli elettrodi. In risposta, il cervello guida le ruote del robot in modo da fargli schivare l’oggetto.
«E’ un risultato davvero eccitante perchè per la prima volta un cervello biologico controlla i movimenti del robot nel quale è installato», osserva uno degli autori dell’esperimento, Kevin Warwick, della Scuola di Ingegneria dei sistemi.
«In secondo luogo - aggiunge il ricercatore - il robot dal cervello biologico permetterà di osservare come il cervello apprende e memorizza le sue esperienze. Questa ricerca ci farà fare un passo in avanti nella comprensione del modo in cui il cervello lavora e potrà avere conseguenze importanti in molte aree della scienza e della medicina».  

A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E WEB

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