Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 August 2008
  
1 - L’Unione Sarda

Cronaca di Cagliari - Pagina 18
Università. C’è chi è arrivato a presentare anche otto domande di ammissione ai test
FACOLTA’, LA CARICA DEI QUATTROMILA
Studenti diplomati a caccia del corso di laurea preferito
Il record: per i corsi in Medicina sono arrivate più di mille e settecento domande.
C’è chi è arrivato a presentare otto domande di partecipazione ai test di ammissione ai corsi di laurea. “Meglio prendersi il sicuro”, deve aver pensato il neo diplomato: “Se va male una prova ce ne sono altre sette da tentare.” È così che le iscrizioni ai test a numero programmato e alle prove di verifica della preparazione iniziale sono schizzate a quota 5.763. Gli studenti diplomati che cercheranno di iscriversi in una delle facoltà cagliaritane sono in tutto 3.838.
GETTONATE
Come capita spesso anche l’anno accademico 2008/2009 ha la sua regina nella facoltà di Medicina . Per aggiudicarsi uno dei posti nei corsi a numero chiuso sono arrivate agli uffici universitari 1.768 domande. La parte del leone l’ha fatta la laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (dura sei anni): 172 i posti in palio, 672 le richieste. Ben cinquecento studenti resteranno fuori. Si annuncia grande battaglia anche per Odontoiatria dove 244 aspiranti matricole si contenderanno i 21 posti a disposizione. Pioggia di richieste anche per Scienze della Formazione : 958 richieste di iscrizioni ai numerosi corsi. In questo caso nessun numero chiuso anche se, è la novità dell’anno accademico, sarà necessario affrontare un test di verifica del grado di preparazione.
TAGLIATI FUORI
Anche in Scienze matematiche, fisiche e naturali la competizione è notevole: 589 domande d’iscrizione. E in Biologia resteranno fuori in parecchi: 236 le richieste, 150 i posti. Per gli altri corsi di laurea (a parte Informatica) disponibilità illimitata con la necessità comunque di vedersela con la verifica.
FUTURI INGEGNERI
Continua ad attrarre anche la facoltà di Ingegneria : sono arrivate 471 domande per partecipare alla verifica in preparazione al corsi di laurea triennale. E anche Architettura attira studenti come confermano le 262 richieste. Saranno accontentati quasi tutti a parte 33 ragazzi che resteranno fuori dal corso di Scienze dell’architettura (200 i posti, 233 le iscrizioni arrivate per partecipare alla selezione).
SA DUCHESSA
Anche i diplomati alla ricerca di un banco nel polo di Sa Duchessa, in Lettere e in Lingue e letterature straniere dovranno cimentarsi nel test di verifica. Per la prima facoltà sono piovute 263 richieste, per la seconda 231.
LE ALTRE
Sopra quota trecento la facoltà di Economia (351 domande) tra prove ai corsi a numero chiuso e verifiche, mentre Scienze Politiche si è fermata a 293. Ci sarà da sudare per chi ha puntato sul corso triennale in Servizio sociale con 50 posti e 77 iscrizioni al test. Buona affluenza anche in Farmacia dove le richieste sono 250. Fanalino di coda (ma significa poco) Giurisprudenza : 202 le domande per l’unico corso di triennale in Scienze dei servizi giuridici.
PIÙ ISCRIZIONI
Dalla direzione che gestisce le reti e i servizi informatici fanno una precisazione. «C’è chi», spiega il dirigente Gaetano Melis, «ha fatto più richieste di iscrizione. Infatti le 5.763 domande sono state effettuate da 3.838 persone». In molti quindi si sono buttati su più corsi. Soltanto 2.665 studenti hanno effettuato soltanto una iscrizione. Gli altri si sono sbizzarriti puntando almeno su due corsi (719). In 273 si cimenteranno in tre prove, mentre in 98 hanno effettuato quattro iscrizioni. I dati non finiscono qui: 57 ragazzi hanno distribuito ben cinque richieste, in diciannove sono arrivati a sei iscrizioni e sei studenti affronteranno sette test. Fino ad arrivare allo stacanovista dei quiz e delle prove attitudinali. Con la speranza che alla fine riesca a iniziare la carriera universitaria.
Matteo Vercelli

 

 

 

 2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 17
La legge
Come indennizzo si dà un quarto del valore
Trovarla non è difficile. Nel nuovo museo archeologico (trasferito un anno fa nella Cittadella dei Musei), la Dea Madre seduta trovata a Segariu è quella in mostra nella primissima teca blindata del percorso, classificata col numero 14. Simile a quella, in tutto il museo, ce ne sono solo altre quattro.
«Presenta una grande testa paffuta con una parrucca tirata all’indietro aveva spiegato - Enrico Atzeni, ordinario di antichità preistoriche all’Università di Cagliari - chiamato a commentare il ritrovamento -. «Le braccia unite sono aderenti allo stomaco e lo schema facciale a forma di T con un grande naso triangolare unito alle sopracciglia». Ma cos’è il premio di rinvenimento? Ecco cosa dice il Ministero dei Beni Culturali: le cose di interesse archeologico ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini appartengono allo Stato. In caso di rinvenimento occasionale, gli scopritori hanno l’obbligo di denunciare la scoperta entro 24 ore a Soprintendenza, Comune o autorità di pubblica sicurezza. Allo scopritore spetta per legge un premio, da valutarsi in percentuale sul valore attribuito. Solitamente - anche se non viene specificato - il premio è stimato in circa un quarto del valore assegnato. (fr. pi.)

torna su
   
3 - L’Unione Sarda
Oristano e Provincia - Pagina 28
Torregrande. Angela Nonnis è ottimista sul futuro del Centro Marino Internazionale
IL SINDACO: «RILANCEREMO L'IMC»
«Sono ottimista, ma con i piedi per terra» sostiene il sindaco Angela Nonnis, presidente dell’Imc. «Abbiamo nominato il nuovo direttore al quale (anche se non ha preso servizio) abbiamo richiesto un piano di rilancio del Centro Marino Internazionale, che valorizzi il lavoro dei ricercatori e del Cnr». Angela Nonnis è determinata a superare i problemi del centro di Torregrande che ha totalizzato nel 2007 perdite per 700 mila euro, mandato a casa i dipendenti e tenuto un solo ricercatore su undici collaboratori sempre a termine. Il neo direttore Paolo Mossone non intende parlare del piano di rilancio prima di averlo comunicato e discusso con il direttivo. Tuttavia si concede alcune considerazioni: «sono ottimista per diverse ragioni - dice - la prima è la situazione finanziaria: l’Imc vanta dei crediti tali da generare entrate sufficienti a rimediare alle difficoltà di oggi e del passato».
Ma vede anche oltre. «Sicuramente la gestione finanziaria dell’Imc dovrà essere più oculata». E non solo. «Bisogna gestire meglio i progetti di ricerca e soprattutto prepararli meglio». Com’è noto i progetti di ricerca, in particolare quelli europei, pagano prevalentemente i costi della ricerca e solo per il 7 per cento i costi generali connessi. Il neo direttore ha due idee. La prima: «Già in fase di preparazione dei progetti bisogna inserire tutti i costi, anche generali finanziabili dai bandi europei». La seconda: «Chiedere ai soci sostenitori, università nazionali ed estere e Cnr (Centro nazionale di ricerche) di assolvere realmente il ruolo di soci sostenitori collaborando alla ricerca ed al finanziamento». Angelo Perilli, responsabile Cnr, si dichiara felice di collaborare alla ricerca con l’Imc. «Abbiamo 15-16 unità che lavorano sulla modellistica numerica e sull’ambiente marino di cui la gran parte proveniente dall’Imc compreso me. Speriamo che per i problemi di gestione e societari ci sia una svolta, anche se noi non ci possiamo fare nulla». Maura Baroli, l’unica ricercatrice Imc rimasta al centro spiega «l’attività di progettazione è in corso, anche grazie al volontariato (gratuito) di alcuni colleghi. I piccoli progetti (ricerca sui ricci di mare e servizi per le aree marine) oltre al completamento dei progetti in corso, consentiranno di richiamare al lavoro due ricercatori. Questi progetti, assieme a quelli della Cooperazione europea, Interreg e Med, in fase di seconda valutazione, ci consentiranno di agganciare il settimo programma quadro della ricerca europea 2007-2013. Per poter richiamare un numero di ricercatori come quello del passato il valore annuale dei progetti dovrà raggiungere e superare il milione di euro».
Gabriele Calvisi

 

4 - L’Unione Sarda
Cultura Estate - Pagina 9
Nuoro
Cinquecento opere in concorso: sabato i vincitori del “Deledda”
Si conosceranno nella serata di sabato i vincitori del Premio letterario nazionale Deledda, intitolato alla scrittrice nuorese Nobel a Stoccolma nel 1937. L’appuntamento biennale, da tre edizioni recuperato dalla Provincia dopo oltre trent’anni di assenza, sta ottenendo un buon successo, come testimoniano le 500 opere arrivate alla giuria. Molti i lavori che portano la firma di autori sardi, buona anche la partecipazione di scrittori giovani ed emergenti. Ieri è stato il presidente della Fondazione “Premio Grazia Deledda”, Peppino Paffi, a fare il punto sul concorso: «Stiamo lavorando per trovare uno spazio in città che contenga tutta la documentazione del concorso e gli elaborati inviati in questi anni, un patrimonio prezioso che non vogliamo disperdere».
Fitto il programma di sabato, a partire dalle 20, nella casa natale della scrittrice, quartiere di Santu Predu a Nuoro. Si inizierà con la proclamazione dei vincitori e delle due menzioni per le 5 sezioni in concorso: Narrativa nazionale (presieduta dallo scrittore e giornalista Sergio Zavoli); Narrativa giovani (presieduta dal prorettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino); Saggistica (presieduta dall’editore Carlo Caracciolo); Narrativa sarda (presieduta dal docente dell’Università di Cagliari Giulio Paulis); Studi deleddiani (presiduta dal nipote di Grazia Deledda Alessandro Madesani). La cerimonia, presentata dall’attrice Catherine Spaak, verrà preceduta dalle letture degli attori Giovanni Carroni e Laura Marinoni, vincitrice lo scorso anno del premio Duse. Chiuderanno la serata il sassofonista Gavino Murgia e il fisarmonicista Luciano Biondini.
Luca Urgu

 
LA NUOVA SARDEGNA

   

5 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
IL PRORETTORE : «È IL TEMPO MIGLIORE DELLA VITA: STUDIATE E SIATE CURIOSI DI TUTTO» 
ECCO l’appello-consiglio rivolto attraverso le colonne della «Nuova Sardegna» a chi vuole iscriversi nell’ateneo da Patrizia Mureddu, pro-rettore alla didattica e all’orientamento dell’università di Cagliari.

Cari futuri studenti, mi rivolgo a voi familiarmente, perché penso che non sarete molto diversi da tutti quelli che vi hanno preceduto. Forse, dirà qualcuno, un po’ meno preparati; ma, in compenso, consapevoli di non sapere abbastanza? Il che è un buon modo per cominciare.
Da quest’anno è prevista (come in tutti gli atenei italiani) una prova di accesso, che non sarà selettiva (se non per i corsi a numero programmato) ma servirà a chi si iscrive per conoscere i limiti della sua preparazione e a chi insegna per approntare eventuali strumenti di sostegno.
Entrare all’università può essere un modo di voltar pagina e di scoprirsi delle doti magari ingiustamente misconosciute da prof distratti o avversi, ma è opportuno fare un serio esame di coscienza.
D’accordo che una forte motivazione può fare miracoli, ma scegliere una facoltà scientifica se si è sempre avuto «il debito» in matematica e magari si esita a rispondere alla domanda se pesa di più un chilo di piume o un chilo di ferro - o iscriversi in corsi di lettere o storia se si fanno ancora seri errori di ortografia e si confondono Napoleone con Giulio Cesare - non è certo il modo migliore per raggiungere la laurea in tempi brevi.
Perciò, se (pur sapendo di non avere tutte le competenze necessarie) siete davvero decisi a seguire la strada per cui vi sentite portati, occorrerà che vi rimbocchiate le maniche, sfruttando subito tutte le opportunità di recupero e magari rispolverando i vostri vecchi libri di scuola.
Ma una volta che avete scelto, e scelto bene, usate al meglio la vostra università. Seguite non solo le lezioni, ma tutta l’attività didattica: siate curiosi, lasciatevi prendere dal piacere di trovarvi proprio nei centri in cui si elabora il sapere, partecipate a seminari e convegni, ascoltate ricercatori provenienti da ogni parte del mondo illustrare le ultime scoperte scientifiche.
Approfittate con intelligenza anche di tutto quanto verrà messo a vostra disposizione: laboratori di lingua e di informatica, attrezzature sportive, cineforum, attività artistiche e musicali, soggiorni all’estero.
Tutto ciò, lo scoprirete subito, non toglierà tempo al vostro studio, anzi vi garantirà un più sicuro successo agli esami, contribuendo a fare di quello trascorso all’università, come è accaduto prima di voi a milioni di giovani, il più bel tempo della vostra vita.
Patrizia Mureddu


6 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Corso di gestione ambientale per gli allievi dell’università di Lomonosov 
Parco geomineraio un po’ russo 
IGLESIAS. Il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, in collaborazione con l’Ausi (associazione dell’Università del Sulcis Iglesiente) ha ospitato dal 25 luglio al 3 agosto i giovani della Scuola Estiva Internazionale del corso in Pianificazione sostenibile.
Lo stage formativo, organizzato dalla facoltà di Architettura dell’Università di Sassari in collaborazione con l’Università Lomonosov di Mosca e con l’Istituto Italo-Russo di Educazione ambientale, ha impegnato studenti universitari di diverse età, diverse provenienze internazionali e diversa formazione.
L’obiettivo del corso, che fa seguito a quello organizzato a Mosca nell’agosto 2007, è di definire un’ipotesi di gestione e valorizzazione sostenibili dei territori del Parco Geominerario, attraverso meccanismi e strumenti di fruizione delle potenzialità culturali collegate, «nel consolidamento e nel mantenimento della memoria storica legata al lavoro minerario, nelle attività di recupero degli insediamenti minerari». Su questi elementi sono state imperniate le le lezioni del corso, affiancate da visite guidate a siti minerari e incontri con amministratori pubblici.
Gli studenti italiani e russi (Victoria Bannykh, Eleonora Cappello, Lizaveta Dunaeva, Andrea Garrucciu, Nadezda Generalova, Stefania Girardi, Denis Grasso, Alberto Grava, Alexey Likchachev, Vladimir Lutchenkov, Carlotta Martinelli, Noemi Meloni, Andrii Miroshnichenko, Alberto Roggiani, Yekaterina Romanenko, Sergey Rumyantsev), insieme ai docenti Alessandra Casu e Dmitry Kavtaradze e ai tutors Giuliano Cosseddu e Mauro Cossu, sono coinvolti in un’attività di pianificazione e progettazione sui diversi temi relativi al Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, elaborando nuove ipotesi di sviluppo e verificando le linee di indirizzo fino a questo momento elaborate dal Consorzio del Parco.
«La possibilità di ospitare iniziative di questo livello evidenzia l’interesse internazionale che ruota intorno allo sviluppo del progetto Parco Geominerario. Ospitare giovani studenti provenienti da diverse nazionalità significa ampliare lo spazio di interesse e le possibilità stesse di un affermazione internazionale del Parco - ha osservato il Commissario straordinario del Parco Giampiero Pinna -. Il contributo di idee offerto da questi ragazzi nella costruzione di nuove prospettive di sviluppo potrà essere utile al Consorzio del Parco per elaborare nuove strategie di sviluppo legate a percorsi di sostenibilità». I lavori elaborati dagli studenti sono stati presentati domenica pomeriggio a Carbonia, nella Torre Littoria di piazza Roma.

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie