Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 August 2008
  
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 8
riconoscimento a genetista cagliaritana
A Eleonora Cocco il prestigioso premio Montalcini 2008
La genetista cagliaritana Eleonora Cocco, 35 anni, ha vinto il premio Rita Levi Montalcini. Ricercatore universitario del dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche, è stata scelta da una giuria internazionale - tra centinaia di giovani scienziati che si sono distinti nella ricerca sulla Sclerosi multipla - «per il suo interesse scientifico alla genetica e all’epidemiologia genetica della Sclerosi multipla in Sardegna», isola che registra una delle più elevate frequenze di questa malattia nel mondo.
Laureata nel ’98 con una tesi sulla Predisposizione genetica alla Sclerosi multipla della popolazione sarda (relatore Maria Giovanna Marrosu), specializzata in Neurologia, un’esperienza alla Houston Merritt clinica research della Columbia university di New York, Eleonora Cocco è attiva nella ricerca sin dai primi anni di attività.
La ricercatrice, docente di neurologia in varie scuole di specializzazione, partecipa in veste di coinvestigatore a numerose sperimentazioni internazionali nella ricerca di nuovi farmaci sulla grave malattia genetica e svolge attività clinica assistenziale e di ricerca nel Centro Sclerosi multipla dell’azienda università-Asl 8 diretto proprio dalla Marrosu. Un centro specializzato nella diagnosi, nella cura e nel follow up (sostanzialmente si segue costantemente il paziente) a cui affluiscono circa 2000 persone.
Nell’ambito della ricerca clinica ha rivolto particolare attenzione allo studio dell’immunosoppressione precoce con mitoxandrone e ai potenziali eventi avversi causati dal farmaco allo studio, in particolare sulla fertilità e sulla qualità della vita dei pazienti. «Sono prima di tutto un medico che inizia la sua ricerca dalla persona malata», ha dichiarato Cocco al bimestrale Unica news. «Mi piace essere quella figura di unione tra la ricerca di base e la clinica».
Negli ultimi due anni ha concentrato la sua attenzione sul ruolo dei mitocondri, centrale energetica della cellula umana, e della genetica mitocondriale nella patogenesi della Sclerosi multipla.
Non è il primo riconoscimento per Eleonora Cocco. Nel 2001 ha vinto il premio Marco Vergelli dell’associazione italiana neuroimmunologia, nel 2007 si è aggiudicata il grant Start up giovani ricercatori dell’università.
Il premio le è stato consegnato al Quirinale in occasione della celebrazione dei 40 anni dell’Associazione italiana Sclerosi multipla, dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, cui è intitolato il prestigioso riconoscimento, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La notizia, che dà lustro alla comunità scientifica sarda, è stata pubblicata nell’ultimo numero di Unica news, il periodico dell’Università di Cagliari diretto da Mario Frongia
    
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 10
Inaugurato, in ritardo di un mese, lo sportello dell’aeroporto. Si aspettano quelli cittadini
Inizia tardi la stagione degli info point
Giagoni: abbiamo appena assunto gli operatori, ora si apre
Nello sportello dell’aerostazione di Elmas oltre alle dieci guide ci saranno otto stagiste del corso universitario di Scienze turistiche.
Per il momento restano spenti, ma una volta accesi trasmetteranno le immagini più belle di ogni angolo dell’Isola. Sono una decina i monitor giganti a cristalli liquidi dello sportello informazioni per i turisti del terminal arrivi dell’aeroporto di Elmas.
Avrebbe dovuto iniziare ad operare dal primo luglio, in realtà ha assistito i primi viaggiatori solo venerdì, a un mese e mezzo dall’inizio della stagione. «L’abbiamo aperto ora per via dei tempi di progettazione ed esecuzione, ma resterà attivo sino all’inverno», si giustifica Vincenzo Mareddu, presidente della Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto che lo gestisce in collabortazione con la Regione.
Chissà perché, ma anche gli info point del Comune, per ragioni solo burocraticamente valide, non sono ancora operativi. Lo saranno quando i turisti saranno di meno, ma tant’è.
Innovativo nell’immagine e nel design, a primo impatto il nuovo sportello è suggestivo. Dominato da grandi pannelli luminosi che lo rendono facilmente identificabile, dietro al lungo bancone contrassegnato dal logo colorato della Regione lavorano dieci guide turistiche: due per turno dalle 8 alle 24, più un rinforzo la domenica. «La Regione ci ha messo a disposizione questa nuova struttura prototipo che avrà tanti fratelli anche negli altri aeroporti dell’Isola», spiega Mareddu. «C’è un ottimo investimento di professionalità, considerando anche il fatto che oltre alle dieci guide ci saranno otto stagiste del corso universitario di Scienze Turistiche».
Già sperimentato in passato, lo scorso anno lo sportello non venne aperto. Un’assenza che ha lasciato spaesati tanti turisti anche nelle scorse settimane: scesi dall’aereo, sino a qualche giorno fa erano costretti a chiedere informazioni al personale dell’aeroporto, al bar, oppure ai tassisti. Ora ad accogliere i vacanzieri ci sono guide specializzate, che parlano inglese, tedesco, francese e spagnolo, incaricate di fornire delucidazioni non solo sulle destinazioni turistiche, ma anche su manifestazioni, sagre e tanto altro ancora. Come nelle maggiori capitali europee, l’infopoint dell’aeroporto sarà un punto di raccordo dove il viaggiatore può disposizione di opuscoli e guide turistiche delle varie zone, ma utilissimi blocchi gratuiti da cui staccare lo stradario del capoluogo, prima regola di ogni buon turista. «Insomma», spiega Maria Luisa Farris, responsabile dello sportello informazioni, «c’è tutto il supporto di cui ha bisogno chi, appena arrivato, non sa come muoversi o come organizzare il proprio soggiorno in Sardegna».
Nelle prossime ore entreranno in funzione anche i pannelli a cristalli liquidi: trasmetteranno immagini non solo sui luoghi più suggestivi dell’Isola, ma anche speciali su appuntamenti e centri culturali di maggior rilievo.
A metà giugno, invece, i nuovi info point della Regione erano comparsi nelle sale di incontro dei traghetti di tutte le compagnie marittime in servizio nei collegamenti con la penisola. Giunto al quarto anno, il progetto Infopoint dell’assessorato regionale al Turismo prevede per la stagione in corso l’impiego di quaranta stagisti delle università di Cagliari e Sassari. In ritardo (sarebbero dovuti essere avviati a luglio) anche l’attivazione degli info point del Comune: quattro gazebo (oltre agli storici di piazza Matteotti e Marina Piccola) con quattordici guide che resteranno in attività per cinque mesi. Due sportelli nel terminal crociere e nel molo di Sant’Agostino, un terzo in piazza Costituzione (sotto il Bastione) e il quarto in piazza Indipendenza. «Gli operatori sono stati selezionati in questi giorni», chiarisce Gianni Giagoni, assessore al Turismo, «ci stiamo muovendo per attivare gli info point già entro i prossimi giorni».
Francesco Pinna
    
3 - L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari - Pagina 12
Elmas
Consigli utili per futuri universitari
Come scegliere obiettivamente e con giudizio l’iscrizione universitaria. Con questo intento l’amministrazione comunale insieme con Databank Srl e l’associazione Orientare organizzano per martedì dalle 16 alle 19 nella sala consiliare del Municipio un incontro gratuito rivolto agli studenti appena maturati. I temi del seminario riguardano il sistema dei crediti, le lauree di primo livello e quelle di specializzazione. Diversi esperti indicheranno ai partecipanti le varie possibilità di accesso alle borse di studio. «Per meglio favorire l’ordinato svolgimento dei lavori, dice il sindaco Valter Piscedda, «pur avendo predisposto l’ingresso libero è preferibile compilare e riconsegnare in questi giorni agli sportelli dell’Informagiovani l’apposita scheda di adesione». Nel corso dell’incontro verranno indicate le varie date di scadenza delle iscrizioni e le fasce di reddito attraverso cui si calcola l’entità delle tasse universitarie che ogni studente è chiamato a pagare. (g.l.p.)
    
4 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 19
Asinara. Il caso fa riemergere tutti gli interrogativi sul servizio in mano ai ricercatori
Medici fantasma nell’isola-parco
Una donna con un malore è stata soccorsa dalla capitaneria
Latitanza sanitaria. In soccorso della donna è giunta la pilotina della Capitaneria che ha riportato a terra la sfortunata visitatrice.
Medici in prima linea, ma non all’Asinara. Una turista, raccontano alcuni testimoni, si è accasciata qualche giorno fa durante un tour nei dintorni di Cala d’Oliva, ma non ha avuto assistenza. Crampi allo stomaco, vertigini e nausea hanno colto di sorpresa la donna. In soccorso è giunta la pilotina della Capitaneria che ha riportato a terra la sfortunata visitatrice. Il caso di latitanza sanitaria fa riemergere tutti gli interrogativi sul servizio medico dell’Asinara, in mano ai ricercatori per il secondo anno consecutivo. L’iniziativa dell’Ente parco aveva fatto gridare allo scandalo, dodici mesi fa, il consigliere regionale Beniamino Scarpa, il quale aveva denunciato lo strano baratto tra l’Università di Pisa e il Parco: vitto e alloggio gratuiti per i dottori in cambio di prestazioni. Medici in vacanza con la disponibilità a cambiarsi d’abito da un momento all’altro. L’interrogazione in Consiglio era rimasta senza risposta. Il presidente dell’Ente parco, Pietro Deidda, aveva difeso la convenzione con l’Università, definendola un’azione "tampone" in attesa dell’istituzione di un presidio medico regionale che non è mai stato attivato. Proprio la Regione non ha esitato a restituire anche quest’anno i locali del pronto soccorso all’ente ministeriale: con una determinazione del 29 febbraio ha affidato "in concessione temporanea e gratuita all’ente Parco Nazionale dell’Asinara l’immobile di Cala d’Oliva per attività didattica, culturale e di ricerca in campo medico nel periodo dal 1 marzo 2008 al 31 dicembre 2008". La struttura che un tempo era sede del presidio sanitario (infermeria e alloggio del medico) si è trasformata in un centro studi. Nulla a che vedere, apparentemente, con il pronto soccorso, anche se il Parco ritiene che il servizio sia comunque assicurato.
Il servizio fino al 2006 andava avanti grazie ai finanziamenti del Ministero dell’ambiente. Con personale locale, che conosceva l’isola a menadito. Un aspetto, quest’ultimo, non secondario per le incognite di un territorio impervio e vasto, pieno di luoghi facilmente raggiungibili solo se si ha la mappa dell’Asinara stampata nella mente. Quest’anno c’era un nuovo progetto, messo nero su bianco, dalla Croce rossa. «Nessuno l’ha preso in considerazione e quelli del Parco ci hanno detto che il presidio medico c’era già», spiega Antioco Flumene, commissario provinciale della Cri. Il pronto soccorso con medici professionisti, in un’isola visitata da migliaia di persone, può attendere.
Samuele Schirra
    
5 - L’Unione Sarda
Provincia di Oristano - Pagina 16
Santa Giusta
Valorizzare i monumenti romanici: al via il progetto Iterr-Cost
Lo sviluppo del Romanico come risorsa turistica sostenibile è l’obiettivo primario del progetto Iterr-Cost. Il piano, per il quale sono previsti circa due milioni di euro, intende promuovere la valorizzazione dei beni culturali dell’epoca Romanica, attraverso una cooperazione tra le amministrazioni di numerosi centri del Tirreno. Santa Giusta sarà il capofila di questo progetto che coinvolge diversi comuni della Corsica, della Toscana con Lucca e Pisa, del Medio Campidano, di Olbia e Tempio, l’Università degli Studi di Cagliari e oltre una ventina di centri della Sardegna. In provincia di Oristano i partner sono Bonarcado , Fordongianus , Ghilarza , Masullas , Milis , Norbello , Usellus e San Vero Milis .
«È un fatto di grande importanza per noi poter essere i coordinatori di questa iniziativa - spiega il sindaco Antonello Figus - questo progetto consiste nella creazione di un itinerario che colleghi siti Romanici dell’alta Corsica, delle province di Pisa e Lucca e della Sardegna. Tutti collaboreranno nella realizzazione: ad ogni partner verrà assegnato la gestione di una porzione del progetto. È una buona opportunità, utile per creare importanti flussi turistici e speriamo che la Comunità Europea decida di finanziarlo». L’architettura romanica è molto diffusa nelle coste del Tirreno. Se sono famosi i monumenti toscani, non sono molti coloro che sanno che in Corsica sono presenti circa 200 chiese, mentre in Sardegna sono oltre 150 le opere che conservano strutture significative e forme originarie. Insomma, un immenso patrimonio, in buona parte sconosciuto, che solo attraverso un’opera di cooperazione come quella proposta da Iterr Cost, potrà essere valorizzato ed apprezzato anche in tutto il mondo.
Patrick Demuru
    
6 - L’Unione Sarda
Prov Medio Camp - Pagina 15
Serrenti
Un antico ricamo sui costumi sardi di nuovo insegnato alle ragazze
La caratteristica arricciatura del tessuto, senza che si veda il filo, è il suo effetto più evidente e caratteristico: impiegato in diversi costumi sardi, in particolare in quello di Serrenti, anticamente veniva insegnato alle ragazze per ricamare le proprie camicie e il corredo.
E’ il "Puntu Vanu", il tradizionale ricamo del costume tipico che l’amministrazione comunale di Serrenti punta a riscoprire e valorizzare. Il primo atto del programma di salvezza de su Puntu Vanu è stato il laboratorio organizzato nella Casa dei Nonni, tenuto da un’esperta ricamatrice serrentese, Veneranda Caboni, a cui hanno preso parte 17 persone di età diverse.
Il corso, iniziato lo scorso mese di aprile, ha visto la significativa partecipazione di una studentessa universitaria di Villasor, Roberta Podda, che ne ha fatto il tema per la su tesi di laurea in Beni culturali. «L’amministrazione comunale di Serrenti ha voluto trasmettere questa antica tecnica di ricamo alle nuove generazioni», commenta il sindaco Gianluca Becciu. Tutto parte negli anni Settanta, con la nascita del gruppo folk di Serrenti. Servivano nuovi costumi, quelli tipici di Serrenti ovviamente, e la difficoltà più grossa fu quella di trovare persone che sapessero ricamare le camicie secondo l’antica tradizione. In paese l’unica esperta di Puntu vanu era tzia Peppa Sanna, che presa a modello l’unica camicia in circolazione (posseduta da una negoziante di tessuti, Gesuina Boi) insegnò il ricamo ad alcune casalinghe.
Ignazio Pillosu
    

 
LA NUOVA SARDEGNA
   
7 - La Nuova Sardegna
La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Fatto del giorno
I DANNI DEI TAGLI 
Ridurre le risorse destinate alla ricerca non aiuta l’università
Diminuire gli investimenti significa toccare il capitale di domani e quindi la produttività futura 
I tagli alle risorse non risolvono mai i problemi, anzi li peggiorano se non ci sono i provvedimenti con i quali si vuol raggiungere gli obiettivi. Questo è tanto più vero quando le risorse che si tagliano sono già scarse, come risulta dai confronti con gli altri paesi e da passate esperienze. La fine che si fa è quella dell’asino di Buridano.
Tagliare le risorse all’Università (sia col fondo di funzionamento ordinario, sia col turn-over), come fa il dl.112, recentemente approvato dalla Camera, significa ridurre gli investimenti, e quindi il capitale di domani, da cui dipendono il prodotto e la produttività. Poiché sappiamo che la conoscenza è il capitale immateriale che determina essenzialmente la crescita economica di un paese, la riduzione delle risorse alla ricerca è un provvedimento incomprensibile che va esattamente in direzione opposta a quella che si vuole raggiungere.
La stessa cosa si può dire con la riduzione del turn-over al 20%, cioè, di fronte ad una uscita per pensionamento di 10 persone, soltanto due potranno essere assunte. In questo modo non solo sarà ridotta corrispondentemente la ricerca, anche la formazione sarà fortemente ridimensionata con grave danno al sistema economico e alla società intera. L’opinione pubblica tutta è bene che sappia che l’Università non potrà più garantire l’offerta formativa attuale, che peraltro, è oggi svolta in gran parte grazie all’impegno dei ricercatori (che, tuttavia, non hanno questo dovere). Se non si pone mano ad una riforma i danni si estenderanno presto alle imprese che non potranno avere i laureati e i tecnici di cui hanno bisogno. Anche in questo caso, l’obiettivo della crescita non viene raggiunto. A meno che l’obiettivo non sia diverso da quello dichiarato. Per la verità, nel dl 112, benchè non ci sia una riforma, esiste un certo disegno per l’Università, più precisamente, la possibilità di una trasformazione in una fondazione privata. Su questa vale la pena di soffermarsi brevemente ed esprimere la nostra opinione.
Dal punto di vista dela teoria economica la trasformazione dell’Università in fondazione privata non è ammissibile. La ricerca di base, quella prodotta prevalentemente dall’Università, dà luogo a esternalità di cui si appropriano il sistema economico e la società. E’ per questo che la Costituzione ne prevede il finanziamento pubblico. I privati avrebbero convenienza a mettere a disposizione della società i risultati della ricerca solo se essi non avessero rischi, cioè se lo Stato continuasse a erogare fondi pubblici. Ciò non sarebbe eticamente corretto e, in ogni caso, la ricerca sarebbe orientata verso qualche direzione. C’è una bella differenza fra il settore universitario, lontano dal mercato, immediatamente improduttivo dal punto vista commerciale, e altri settori, per esempio quello bancario, che danno profitti e i privati fanno a gara per entrarvi.
Inoltre, da un punto di vista empirico, le Università che operano in un territorio poco sviluppato, non hanno grandi occasioni per essere appetibili, soprattutto da parte delle imprese. Rimane l’Ente locale che ha i quattrini. Ma come finirebbe l’autonomia di cui gode l’Università e che la scienza reclama?
La realtà è che l’Università ha bisogno di risorse e di riforme. E’ tempo di idee. Sono tante le cose da fare, ad iniziare dall’amministrazione e dalla organizzazione. Ma non è questa la sede per entrare nel merito. Interessa solo mettere in evidenza un punto senza il quale non ci può essere efficienza: il monitoraggio e la valutazione di ciò che fa l’Università sono irrinunciabili per un cambiamento. Le risorse ci devono essere, ma le deve avere chi le merita.
    
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cronaca
Polo universitario
sportello informazioni
Al Polo universitario è attivo lo sportello unico per i servizi universitari, realizzato da Sps con Università di Sassari, Ersu e Cus. Lo sportello, al primo piano dell’aeroporto, cura numerosi servizi, tra cui le informazioni per l’immatricolazioni e le iscrizioni on line, per bandi di concorso indetti dall’Ersu, per assegnazione borse di studio, alloggi e mensa, nonché distribuzione e ritiro domande di partecipazione ai test ai corsi a numero chiuso. Gli uffici sono aperti nei giorni feriali dalle 9 alle 13, mentre lunedì, martedì e mercoledì anche dalle 14 alle 18. Info: 0789.648046. (al.pi.)
    

Questionnaire and social

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