Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 July 2008

Rassegna a cura dell'Ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate: L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna



1 - L'Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 22

Entro il 29 luglio le iscrizioni ai corsi gratuiti per studenti universitari
Sardegna spearks english, via al quarto bando


Corsi di inglese gratuiti rivolti agli studenti, garantiti dall'elevata preparazione e professionalità dei docenti. Ritorna “Sardegna speaks english”, con le lezioni organizzate dal Centro linguistico di ateneo dell'Università di Cagliari.
Dopo le precedenti esperienze, che hanno contato un numero in costante ascesa di adesioni, è stato pubblicato il quarto bando. Per cui è previsto uno stanziamento da parte della Regione di un milione di euro, destinato sia all'Università di Cagliari che a quella di Sassari. In scadenza il 29 luglio, è aperto solo ed esclusivamente alle «persone che abbiano un rapporto con l'Università», spiega Luisanna Fodde, direttore del centro linguistico professore ordinario di Lingua Inglese nella facoltà di Economia. Possono quindi presentare domanda coloro che sono regolarmente iscritti all'anno accademico 2007-2008, senza esclusione per gli anni fuori corso, i dottorandi e gli specializzandi, gli iscritti ai master di primo e secondo livello. In tutti i casi, i percorsi dovranno essere attivi presso l'Università degli Studi di Cagliari, come chiarisce il bando. «Non ci sono comunque limiti legati al merito o imposti dalla condizione di fuori corso».
I corsi si suddividono in due tipologie principali: «Inglese generale, che prevede 80 ore di lezione - illustra Luisanna Fodde - e specialistico, ovvero il livello intermedio, di 50 ore, che è suddiviso in fasce d'interesse». Dopo una partenza quasi in sordina, con poche richieste per il primo bando, si è proseguito raccogliendo sempre più conferme. «Gli studenti che hanno partecipato ai corsi sono in totale 1800». Chi ha già frequentato un corso finanziato dal Programma Sardegna Speaks English, infatti, non è escluso dai successivi bandi.
I moduli di domanda, scaricabili anche dal sito internet dell'ateneo e del centro, possono essere presentati alla segreteria dello stesso centro linguistico tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10 alle 12, fino ai termini previsti di martedì 29. Si inizia a settembre, per concludere a novembre. «Chiediamo continuità nell'adesione al programma, visto che c'è un incidenza di rinunce, una volta iniziato, piuttosto alta».
«Anche gli adulti che non fanno parte dell'Università hanno la possibilità di partecipare. Con 275 euro si può prendere parte a corsi di arabo, cinese, giapponese, francese, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco, russo e anche catalano. La nostra è inoltre sede per il rilascio delle certificazioni internazionali».
MARIANGELA LAMPIS

2 - L'Unione Sarda
Oristano e Provincia Pagina 43

Provincia
Incontro sulle energie rinnovabili




Le possibilità di utilizzazione delle energie rinnovabili (fotovoltaico e idrogeno) saranno esaminate sabato prossimo in un incontro che si terrà nell'aula del consiglio provinciale al quale sono stati invitati tutti i sindaci della Provincia. L'iniziativa è organizzata dalla stessa Provincia, dalla cattedra di fisica tecnica della facoltà di ingegneria dell'università di Cagliari, e dalle società Sea ed Energie alternative. L'argomento sarà approfondito anche alla luce delle opportunità offerte dall'Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione.







3 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari

Ussaramanna. Domani convegno internazionale
Patrimonio architettonico, come far fruttare un tesoro


USSARAMANNA. Convegno di presentazione, domani alle 18, a “Casa Zedda”, del progetto di cooperazione transnazionale “Archilandia. Cultura e sviluppo identitario del territorio”, realizzato dal Gal di Marmilla-Sarcidano-Arci-Grighine in partenariato con il dipartimento di architettura dell’Università di Cagliari, i Gal polacchi Stowarzyszenie Rozwoju Spisza i Okolicy, Fundacja Ziemia Gotyku e lo svedese Heritage of Halland-Regional Museums. Finanziato dalla Regione nell’ambito del programma Leader Plus, il progetto individua come tema centrale lo sviluppo e il valore economico del patrimonio identitario legato all’architettura tradizionale e alle attività artigianali connesse, anche attraverso l’utilizzo di linguaggi artistici e delle nuove tecnologie dell’informazione. Nel corso del convegno saranno illustrate le varie azioni previste nel progetto, a cominciare sotdal Manuale per il recupero dei centri storici realizzato dal Gal delle Marmilla. A tale riguardo sono già in corso di realizzazione le azioni che riguardano il censimento del patrimonio edilizio tradizionale e delle iniziative di riconversione edilizia a scopi culturali e anche in corso il censimento degli operatori artigiani legati al recupero architettonico con l’utilizzo dei materiali tradizionali. E ancora: la realizzazione di due laboratori di video-produzione e del fumetto sulla valorizzazione dell’architettura locale, in corso di realizzazione a Lunamatrona e ad Albagiara-Usellus. È prevista anche la realizzazione del sito internet e l’installazione di un sistema live webcam in Sardegna, Polonia e Svezia. Al convegno saranno presenti, in videoconferenza, i partner stranieri.
Tigellio Sebis

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna

di Pier Giorgio Pinna

Mucillagini, task force in azione

Sino a oggi in Sardegna la situazione appare sotto controllo
In atto modifiche climatiche in tutto il Mediterraneo



SASSARI. Sul fronte anti-mucillagine c’è una task force in azione. L’ha istituita l’Agenzia regionale per la tutela ambientale, l’affiancano altri specialisti. Obiettivo: evitare insidie per la salute e per le vacanze. Ma in Sardegna è tutto ok. Almeno per ora. Di questi tempi è un fatto che tranquillizza: da altre aree del Mediterraneo arrivano notizie di segno opposto. C’è per esempio allarme in Costa Azzurra e in Liguria per una alga-killer (vedi articolo sottostante). Nelle acque dell’isola vengono invece esclusi rischi a breve scadenza. Così, mentre ci si avvicina al giro di boa di metà estate, nulla di rilevante da segnalare. O quasi. Distensive rassicurazioni giungono un po’ da tutte le coste. In particolare dal Golfo dell’Asinara, dalla Gallura, dalla provincia di Nuoro.
E, più esattamente, da quelle stesse zone dove lo scorso anno erano stati avvistati grandi banchi di sostanze verdastre e gelatinose. Dal parco nazionale della Maddalena fino a metà del litorale centro-orientale, solo pochi sub hanno notato anomalie. E qualcuno di loro le ha anche evidenziate. Nelle ultime settimane gli esperti hanno così esaminato un solo caso specifico al largo di Capo Figari, tra Porto Rotondo e il Golfo di Olbia. È, questo, uno scenario storico e naturale incomparabile. Non soltanto perché qui fu condotto uno dei primi esperimenti radio via mare di Guglielmo Marconi. L’acqua tersa e cristallina, il panorama delle straordinarie cale, le spiagge di sabbia bianca finissima ne fanno una località tra le più suggestive.
Facile immaginare dunque le preoccupazioni suscitate dalla segnalazione di grossi addensamenti depositati sui fondali a 20-25 metri. La memoria è subito riandata indietro nel tempo. A quando, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre del 2007, bagnanti e turisti avevano accolto con disappunto l’arrivo sino in spiaggia di zolle simili a muschio: melma disgutosa che rendeva poco piacevole persino un semplice tuffo.
Accertamenti immediati hanno tuttavia escluso ogni rischio. Quella flora marina non appartiene alla specie Chrysophaeum taylorii l’anno scorso divenuta un incubo galleggiante a Costa Corallina. Né fa parte delle famiglie di alghe-killer che in passato hanno generato il caos in Adriatico o nel Tirreno settentrionale.
Così come la posidonia che si secca sulle rive (e che peraltro sotto il profilo scientifico non è un’alga), la massa rilevata al largo di Capo Figari fa parte dell’eco-sistema naturale del Mediterraneo, viene ricondotta al gioco delle correnti superficiali e profonde ed è quindi del tutto priva di pericoli.
In realtà quest’estate la situazione è tranquilla per diversi motivi. Intanto, l’inverno normale (non caldo come quello del 2007) e le medie stagionali rigide sino a fine maggio-inizio giugno non hanno provocato un innalzamento della temperatura dell’acqua com’è successo l’anno passato. Eppoi, nei campioni prelevati in mare si sono riscontrate scarsissime presenze di Chrysophaeum e nessuna di mucillagini.
«Sono in ogni caso fenomeni che rientrano in problematiche ancora in fase di studio», chiarisce Nicola Sechi, 60 anni, di Nughedu San Nicolò, docente all’università di Sassari e specialista in questo delicatissimo campo d’azione. Direttore del dipartimento di botanica ed ecologia vegetale, Sechi è professore nella facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali: insegna ecologia generale e marina in diversi corsi di laurea. Come ricercatore segue le questioni riguardanti struttura, densità, biomassa e produttività delle comunità di plancton vegetali. Sino appunto all’analisi e al controllo delle alghe che vivono in mare, nei fiumi e nei bacini interni risultando tossiche per la salute dell’uomo.
«Le mucillagini tirreniche possono indurre cambiamenti nell’assetto dei fondali - prosegue il docente - Ma il problema sorto nel 2007 è stato davvero eccezionale. Un dato comunque risulta evidente: il Chrysophaeum taylorii arriva da zone tropicali e rappresenta il sintomo di modifiche climatiche in atto nel Mediterraneo. Non sappiamo ancora che cosa potrà succedere un domani. Ed ecco perché continuiamo a tenere la situazione sotto controllo». In questo senso, nella proliferazione, verrebbero esclusi come come concause eutrofizzazioni, scarichi inquinanti, depuratori inadeguati.
«Il Chrysophaeum sta creando guai persino nelle barriere coralline», spiega invece una stretta collaboratrice di Sechi, Antonella Lugliè, 47 anni, nella stessa facoltà sassarese professore di ecologia, fitoplancton e fioriture algali, fra l’altro autrice sull’argomento di dettagliate pubblicazioni. «Da noi giunge attraverso il canale di Suez, come succede per altri esemplari di flora e fauna tropicali come i barracuda o i pesci balestra», informa ancora la docente.
Se l’équipe sassarese si era già occupata della questione alla Maddalena e a Porto Taverna, da tempo in queste oasi naturalistiche proseguono verifiche anti-mucillagini anche da parte di istituzioni differenti. I risultati sono analogamente confortanti. Dal parco nazionale che tra le sue perle annovera Budelli e Spargi arrivano rassicurazioni di ampio respiro: «Tutto bene, lo stato delle nostre acque è ottimale».
E lo stesso dice Augusto Navone, direttore dell’area marina di Tavolara: «Monitoraggi e ispezioni quasi giornaliere inducono all’ottimismo. Nel 2007 si era capito fin dall’inizio della stagione che ci sarebbero stati guai. Ma quest’anno le cose sono del tutto diverse». Allo stato attuale nessun pericolo, insomma: né in profondità né a qualche decina di miglia dalle coste dell’isola. Alga-killer e correnti provenienti dal Mar Ligure permettendo.

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