Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 July 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 - Nelle università è l'ora della svolta, editoriale di Gaetano Di Chiara
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Tra tagli e fondazioni
Nelle Università è l'ora della svolta
di Gaetano di Chiara
 
L'Università si è finalmente svegliata dal letargo che sembrava averla colpita negli ultimi due anni e mezzo ed è percorsa da una grande agitazione. Quale è la novità che ha causato tanto allarme? Apparentemente è la politica dei tagli dell'attuale governo. Tuttavia, la triennalizzazione della cadenza degli scatti stipendiali di anzianità è nel solco della biennalizzazione introdotta dal governo Prodi. Quanto al taglio del personale attraverso una pesante riduzione del turnover (per ottenere un posto nuovo devono liberarsene cinque), non è chiaro se sia peggio del vuoto pneumatico e delle promesse mancate del precedente governo: almeno sappiamo di che morte dovremo morire e possiamo attrezzarci per sopravvivere.
Né sono una novità i tagli alla dotazione statale alle università, anch'essi in linea con la politica del governo Prodi che aveva imposto una riduzione del 20% delle spese di gestione degli atenei, con la conseguente drastica riduzione delle dotazioni ai dipartimenti. Né ci siamo dimenticati i milioni di euro stanziati dal precedente governo per l'Università e girati in extremis ai camionisti in agitazione.
Nulla di nuovo dunque, salvo la possibilità, per libera scelta delle Università, di trasformarsi in fondazioni di diritto privato. Secondo alcuni, con l'opzione Fondazione il governo, invece di applicare direttamente la pena capitale all'Università, le ha semplicemente fornito un'arma per suicidarsi.
Il fatto è però che l'Università, se non è già morta, poco ci manca e le Fondazioni, così come i tagli, potrebbero essere una di quelle cure eroiche che si praticano ai moribondi e che talvolta funzionano. La trasformazione in Fondazioni è stata applicata alle banche con risultati sostanzialmente positivi. Nel caso dell'Università la trasformazione non è obbligatoria ma per libera scelta dei Senati accademici. E' prevedibile che solo poche Università potranno attuarla ma questo non potrà che essere salutare per l'Università italiana perché segnerà il passaggio da una condizione di monopolio statale come quella attuale ad una condizione di mercato. Le Fondazioni universitarie si aggiungeranno alle Università non-statali, come la Bocconi, la Luiss, l'Università Vita San Raffaele, fiori all'occhiello della nostra istruzione superiore. Si creerà così un gruppo di Università di diritto privato che farà ricerca ad alto livello, recluterà i migliori docenti sul mercato e creerà la futura classe dirigente del Paese, e un gruppo di università statali, che avrà compiti didattici più che di ricerca e che continuerà a formare decorosi professionisti e servitori dello Stato e a fornire un parcheggio per i giovani del sud in attesa di lavoro.
Quanto ai tagli al budget e al personale, potrebbero diventare un'opportunità per una rinascita a patto che siano accoppiati a un meccanismo di selezione che mantenga ciò che è produttivo ed elimini la zavorra, trasformando le Università in organismi utili alla società nel suo complesso e non solo a coloro che ritirano lo stipendio a fine mese.
L'Università, mentre si oppone ai tagli, non propone alcuna soluzione: vuole semplicemente mantenere lo status quo. Questo ormai non è possibile. Allora, invece che scandalizzarci per i tagli dovremmo chiedere con forza che se tagli devono esserci siano almeno fatti in modo da stimolare la pianta a crescere, eliminando i rami secchi e preservando quelli che continuano a dare frutti.
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 16
università
Oggi un'assemblea sui tagli del Governo
 
I tagli statali alle università e l'ipotesi della trasformazione degli atenei pubblici in fondazioni private. Sono gli argomenti che mettono paura a buona parte delle sigle sindacali dell'ateneo di Cagliari e che hanno portato qualche giorno fa all'allarme lanciato dal rettore Pasquale Mistretta.
Per discutere insieme degli argomenti della manovra finanziaria che riguardano l'università, Cgil, Cisl, Uil e Csa di Cisal hanno convocato per oggi un'assemblea (dalle 11 alle 14). La riunione, alla quale sono stati invitati gli studenti, il personale docente e quello tecnico-amministrativo, è prevista nell'aula magna del corpo aggiunto della facoltà di Lettere.
Si parlerà soprattutto del Decreto Legge 112 del 25/06/2008, un provvedimento definito «vessatorio» per l'università dai rappresentanti dei lavoratori, che porterebbe alla «distruzione del sistema pubblico di formazione e ricerca». Una settimana il rettore aveva parlato di un taglio che raggiungerà probabilmente i 12 milioni di euro. Con le disastrose conseguenze della chiusura di numerosi corsi di laurea e con il blocco ad assunzioni nel personale docente, in quello amministrativo e nei ricercatori. 
3 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 14
Errati i dati regionali
Le consulenze pagano (poco)
 
Magari il sito della Regione Sardegna fosse il sito della verità! Con stupore i miei familiari hanno appreso da L'Unione Sarda del 9 luglio della mia capacità di guadagnare, in breve tempo, cospicue somme grazie alle consulenze affidatemi dalla Regione autonoma della Sardegna. Lo stupore peraltro è stato accompagnato da altrettanta perplessità. È sorta spontanea la domanda: «Com'è possibile che un docente universitario possa da solo guadagnare così tanto»?
Sicuramente la stessa domanda se la saranno posta in molti! Corre quindi l'obbligo di fare chiarezza.
Così come ho spiegato ai miei familiari, la notizia scaturisce sicuramente da una certa superficialità degli uffici regionali deputati alla pubblicazione dell'elenco delle consulenze della Pubblica amministrazione, così come richiesto dalla normativa vigente in materia.
Gli uffici infatti non hanno saputo individuare l'effettivo titolare della convenzione: l'Università di Cagliari - Cirem (ovvero Centro interuniversitario di ricerche economiche e mobilità delle Università di Cagliari e Sassari) di cui, nella fattispecie concreta, il sottoscritto era semplicemente rappresentante.
Però non tutti i mali vengono per nuocere. Mi si presenta infatti una ghiotta occasione per spiegare (non solo ai miei familiari) quali siano l'utilizzo e la destinazione delle somme con cui la Regione Sardegna ha voluto coinvolgere l'Università in un'attività di collaborazione.
Dei 208 mila euro di cui si parla nell'articolo, 38 mila circa sono destinati all'obbligo di pare l'Iva. Dei restanti 170 mila, il 17 per cento (29 mila euro) è imputato d'ufficio direttamente al bilancio dell' Ateneo e viene utilizzato anche per finanziare la ricerca dei giovani ricercatori di tutte le facoltà.
Con soddisfazione, posso dire che la residua somma, in larga parte, viene utilizzata sia per compensare le prestazioni di giovani laureati svolte nell'attività di studio, ricerca ed indagini; sia per integrare le limitate risorse a disposizione dell'Università per la ricerca scientifica: serve quindi a pagare l'acquisto di testi specialistici, software, computer, a finanziare viaggi di istruzione e via elencando. La restante quota, nella misura del 10/15 per cento, è impiegata per far fronte ai costi generali ed amministrativi della struttura di riferimento universitaria, il Cirem. Ed ai docenti cosa resta? Molto spesso quasi niente.
È quindi facile capire come non sempre il sito della Regione Sardegna sia il sito della verità.
ITALO MELONI
Docente di Pianificazione dei Trasporti Università di Cagliari 

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Riforma della politica agricola, convegno con Paolo De Castro 
 
SASSARI. Come cambia la Politica agricola comune (Pac) dal 2009 e quali conseguenze avrà sull’agricoltura della Sardegna? Una domanda che riguarda 55 mila aziende isolane ma anche milioni di agricoltori europei. Di questo si parlerà domani dalle 9, in un incontro promosso dalla Confagricoltura, che si svolgerà nel salone della Promocamera a Predda Niedda.
 Al convegno sarà presente l’ex ministro dell’Agricoltura, Paolo Decastro, docente dell’Università di Bologna e già professore della facoltà di Agraria dell’università di Sassari. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale, Francesco Foddis.
 All’incontro interverranno anche il presidente regionale di Confagricoltura, Gigi Picciau, e quello provinciale, Domenico Sole e saranno presenti il direttore generale del ministero dell’Agricoltura, Mario Catania, i funzionari della Commissione agricoltura europea, il presidente della Camera di commercio di Sassari e i direttori delle agenzie regionali Agris, Laore e Argea.
 È attesa una folta partecipazione del mondo agricolo e non mancheranno accademici e tecnici del servizio economico di Confagricoltura. L’agricoltura sarda ha un volume finanziario di 160 milioni di euro, il 37% riguarda le province di Sassari e Gallura.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Studenti collaboratori il bando del concorso 
 
 SASSARI. Scadono il 31 luglio, nell’ateneo sassarese, le domande per le collaborazioni studentesche in diverse attività. Il concorso prevede la stesura delle graduatorie 2008 riguardanti servizi da prestare in biblioteche di facoltà e di dipartimento aperte agli studenti, presso aule di lezione, nelle segreterie studenti, nei laboratori didattici e, infine, in biblioteche di facoltà e di dipartimento non aperte agli studenti.
 Il compenso è di 5,16 euro per ogni ora di collaborazione. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 luglio, all’ufficio Affari generali dell’Università, in via Macao. (m.d.)
 

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