Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 June 2008

Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna



1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
Università, niente incentivi
Policlinico, lavoratori in stato di agitazione e pronti allo sciopero


Aspettano gli incentivi del 2006 da troppo tempo. E dopo l’ennesimo rinvio degli accordi con il rettore, il personale universitario dell’ex Policlinico (ora all’Azienda mista) dichiara guerra annunciando lo stato di agitazione e minacciando una giornata di sciopero se non verrà pagato quanto dovuto.
Dopo una lunga battaglia i sindacati dell’Ateneo (Cgil, Cisl e Cisal) erano riusciti a raggiungere, più di un anno fa, un accordo con l’Università: gli incentivi del 2006, e degli anni precedenti, sarebbero stati pagati ai dipendenti universitari del Policlinico seguendo delle precise scadenze.
I tempi erano saltati e soltanto dopo diversi solleciti i sindacalisti di categoria, Peppino Calledda (Cgil), Tomaso Demontis (Cisl) e Arturo Maullu (Cisal), avevano ottenuto l’impegno da parte dell’Università cagliaritana di liquidare i fondi nello stipendio del giugno 2008. La nota, firmata dal rettore Pasquale Mistretta, risale allo scorso aprile.
Ancora una volta gli accordi non sono stati rispettati: «Il 20 giugno», spiegano i sindacalisti, «l’ufficio relazioni sindacali ha trasmesso una nota del dirigente del Personale che, su comunicazione del rettore, ha fatto sapere che a seguito dell’indisponibilità finanziaria le competenze per i lavoratori dell’ex Policlinico non potevano essere pagate a giugno».
Non solo: «Nella nota si aggiunge che si procederà al pagamento dei compensi a luglio a condizione che sia garantita la disponibilità finanziaria». Insomma anche il prossimo mese c’è il rischio che il personale universitario del Policlinico non veda neanche un euro.
«Prendiamo atto», evidenziano i sindacati, «della palese violazione degli accordi sindacali e di un impegno formale non rispettato da parte del rettore. Per questo è proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale universitario assegnato all’Azienda mista di Cagliari».
I segretari di Cgil, Cisl e Cisal avvieranno nei prossimi giorni un tentativo interno di conciliazione e il raffreddamento dei conflitti davanti alla prefettura di Cagliari. «Se non ci saranno novità», concludono Calledda, Demontis e Maullu, «verrà proclamata una giornata di sciopero, in attesa che il rettore disponga il pagamento immediato dei fondi residui di incentivazione che spettano al personale». (m. v.)

2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22

L’appello dei residenti: il rettore non deve più concedere quegli spazi per i concerti
Piazza d’Armi, abitanti contro studenti
La protesta: le feste a Magistero ci impediscono di dormire

La difesa degli studenti universitari: «Il volume della musica non è alto e non è vero che le serate finiscono alle quattro del mattino».
«Gli studenti del Magistero avranno anche diritto a divertirsi, ma noi siamo stufi di passare le notti insonni a causa dei loro schiamazzi. È ora di finirla con queste feste universitarie che vanno avanti fino alle 4 del mattino: ci appelliamo al rettore affinché non le autorizzi più». A chiedere a gran voce lo stop ai concerti sono i residenti delle palazzine di piazza d’Armi: quaranta famiglie infastidite dal rumore che arriva dai parcheggi e dalle scalette del Magistero (distante 200 metri in linea d’aria). «Siamo esasperati», si sfoga l’oculista Andrea Pirodda. «Durante il periodo estivo le feste si susseguono, specialmente nei weekend, e per noi dormire è diventato impossibile. Abbiamo messo i doppi vetri alle finestre ma non è bastato perché il volume della musica è altissimo».
Il problema si trascina dal 2000 e non è la prima volta che gli abitanti di piazza d’Armi puntano il dito contro gli studenti. In passato i cittadini avevano promosso diverse petizioni, sporto denuncia al prefetto e inviato lettere al rettore, al sindaco e alla circoscrizione quando il presidente era Edoardo Tocco. Tutti i loro appelli, però, sono caduti nel vuoto. Dal 30 maggio a oggi al Magistero si sono già tenuti tre concerti - l’ultimo la settimana scorsa per iniziativa dell’associazione Sinistra universitaria - e in tutte e tre le occasioni i residenti si sono lamentati. «Il problema - riprende Andrea Pirodda, «è che gli schiamazzi vanno avanti fino all’alba. Una situazione inaccettabile per chi, come me, deve andare a lavorare il giorno dopo. Abbiamo chiamato polizia e carabinieri innumerevoli volte, ma ci hanno sempre risposto che non possono fare niente». Sull’argomento il rettore non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali “perché le feste sono autorizzate dalle singole facoltà e non dal rettorato”, ha precisato il suo portavoce. Ma tale affermazione è stata smentita dal preside di Lettere Giulio Paulis che ha fornito una versione opposta. «L’autorizzazione arriva dal rettorato», spiega Paulis. «Se dipendesse da me, io queste feste non le autorizzerei, perché il giardino del Magistero non viene mai restituito nelle condizioni in cui si trovava prima del concerto. Posso comunque assicurare che il servizio d’ordine è garantito dalla presenza di una squadra di vigilantes. Mi risulta inoltre che la musica non possa protrarsi oltre la mezzanotte». Per Andrea Zucca, rappresentante di Sinistra universitaria, le lamentele sono esagerate. «La musica non è così alta - afferma - e non è vero che i concerti vanno avanti sino alle 4».
PAOLO LOCHE

3 - L'Unione Sarda
Cultura Estate Pagina 30

Convegni
Sardegna Digital Library, un futuro per il nostro passato


“Digital Library, biblioteche e archivi della Sardegna” è il convegno che si terrà domani a Cagliari nella Sala Cosseddu dell'Ersu a partire dalle 9. Promosso dalla Regione e organizzato in collaborazione con la sezione regionale dell'Associazione italiana biblioteche, il convegno sarà un'occasione per fare il punto sulla gestione dei beni culturali, in particolare per quel che riguarda il sistema archivistico e bibliotecario regionale. L'evoluzione di archivi e biblioteche, nel loro ruolo di custodi dei contenuti e delle memorie del passato, è determinante per chiunque rivolga lo sguardo al futuro. L'esperienza della Sardegna Digital Library è fonte di valutazioni, riflessioni ed indicazioni: con i suoi 899 video, le sue 15.314 immagini, i 1.276 documenti audio e 1.151 testi in costante crescita, la Library dà lo spunto per riflettere sull'innovazione e la cooperazione nel settore culturale.
I lavori del convegno saranno aperti dalla presidente dell'Aib Sardegna Sandra Astrella, cui seguirà l'intervento “La Digital Library nazionale” di Giuliana Sgambati, responsabile del Laboratorio per lo sviluppo del controllo bibliografico Iccu. Sarà l'assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu ad illustrare, alle 11,30, la Sardegna Digital Library e le strategie sul tema del sistema archivistico e bibliotecario regionale previste nel Piano triennale per i Beni culturali, intorno alle quali si aprirà poi il confronto con gli operatori. Due interventi nel pomeriggio, su “L'Aib e i profili professionali” a cura di Lello De Magistris e i “Requisiti delle biblioteche e standard di misurazione” a cura di Francesca Cadeddu.

Progetto Aristhot, identità e scienza
È nata la prima libreria digitale online con trentamila testi antichi sull'Isola


Tradizioni, letteratura, arte. Argomenti perfetti per la ricostruzione dell'identità dell'Isola. Perfetti, appunto, ma non esaustivi. Se alla cultura umanistica venisse aggiunto il patrimonio scientifico rappresentato da documenti su medicina popolare, matematica, fisica, alchimia, botanica, economia o paleografia, il quadro identitario risulterebbe sicuramente più completo.
Un patrimonio vastissimo, dal 1500 al 1700, sparso negli archivi regionali, nazionali ed esteri. È fatto di testi e manoscritti inediti su cui si formò la classe dirigente dell'epoca. Si tratta di circa 30mila immagini digitalizzate dal dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze umane dell'Università di Cagliari per il progetto sulla neonata biblioteca digitale Aristhot , un progetto comunitario di cooperazione da quasi un milione di euro che unisce le culture occidentali e arabe che si affacciano sul Mediterraneo. L'apporto della Sardegna è dunque soltanto una parte di un'iniziativa (attualmente in fase sperimentale e consultabile all'indirizzo internet www.aristhot.eu) che vede come capofila il Centre de Conservation du Livres di Arles, dieci partner dell'area Ue e quattro extraeuropei di quella nordafricana e mediorientale.
Tra gli archivi e i musei che mettono gratuitamente a disposizione su Aristhot i loro preziosi documenti, c'è la Biblioteca civica Berio di Genova con trattati su medicina, anatomia e scienze marinare, la Promocion economica de Moncada di Valencia con testi sui rapporti col territorio e scienze agronomiche, e il Museo della Scienza di Mursia, sempre in Spagna. La Biblioteca di Alessandria d'Egitto offre invece numerosi manoscritti sulle scienze arabe, l'Università di Bougie, in Algeria, mette a disposizione testi sulla matematica araba. Altri Stati come Grecia (Telematic Center Westgate di Patrasso) e Turchia (Fondazione Tülov di Ankara) si sono invece occupati dei supporti tecnologici.
Quattordici partner - molti di loro profondamente diversi l'uno dall'altro - che, attraverso questo progetto, sono riusciti a fissare un punto comune che prescinde da religione, cultura o modi di vivere: la scienza. Scienza stipata in un gigantesco serbatoio digitale che da una parte garantisce una visione generale collegando le varie culture mediterranee, dall'altra permette di studiare a fondo le singolarità di ogni Paese. In questo senso, ritornando alla Sardegna, tra i tanti documenti, manoscritti, cartine e fotografie di laboratori scientifici settecenteschi, è facile consultare integralmente perle come il Flora Sardoa di Michele Antonio Plazza: dovrebbe essere il primo testo completo sulla flora sarda che utilizzò il sistema binomio di Linneo. Datata tra il 1756 e 1790, è l'opera del primo chirurgo ufficiale in Sardegna dopo la riforma. Così come si può digitalmente sfogliare De Sardoa Intemperie , il trattato di Francesco Carboni (1774) sulla febbre malarica. E ancora, il Sardinia descriptio di Sigismondo Arquer (1550), la prima descrizione corografica dell'Isola che si distacca dalle teorie legate ai classici greci e latini. Lo staff dell'ateneo cagliaritano (Silvia Conti, Paolo Villani e Alessandro Ligas) guidato dal responsabile scientifico, Giancarlo Nonnoi, in due anni di lavoro ha digitalizzato materiale custodito - oltre che negli archivi isolani - in quelli di Torino e, soprattutto, nella British Library di Londra. «Nel '700 gli inglesi hanno sempre avuto una grande considerazione per la storia sarda - spiega Nonnoi - e il materiale che siamo riusciti a recuperare è soltanto una piccola parte di quello conservato negli archivi d'Europa». Materiale per lo più sconosciuto e nemmeno catalogato. «Si tratta di tantissimi manoscritti unici di cui non si conosceva l'esistenza e che, speriamo, ora potranno finalmente essere studiati».
La sezione sarda di Aristhot (è la seconda biblioteca digitale di Francia) è stata finanziata soltanto con 100mila euro e presto dovrebbe confluire in un ulteriore progetto: Sardoa , la biblioteca digitale della scienza nella Sardegna moderna che ha come obiettivo la divulgazione nei confronti dei non addetti ai lavori dei processi di produzione e circolazione delle idee. E anche del ruolo storicamente rivestito dall'Isola nel dialogo culturale con i centri più attivi del dibattito filosofico europeo.
Aristhot verrà presentato da Giancarlo Nonnoi mercoledì a Cagliari (ore 11, nella Biblioteca comunale di Studi Sardi, in via Newton). Aristhot , anche nel nome, si presenta come un invito alla multiculturalità. Rappresenta l'unione tra Aristotele, il principe dei filosofi, e Thot, il dio egizio della conoscenza.
EMILIANO FARINA


4 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari

Alla facoltà di Scienze agrarie confermato per un altro triennio Pietro Luciano
Veterinaria, cambia il preside
Ballottaggio con Garippa, Naitana subentrerà a Coda

UNIVERSITA’ Pronti nuovi piani per lo sviluppo

PIER GIORGIO PINNA


SASSARI. Resta alla guida della facoltà per un altro triennio il preside di Scienze agrarie, cambio di guardia a Veterinaria. Due elezioni in pochi giorni nell’ateneo. Le votazioni precedono in ordine cronologico la sfida per la successione ad Alessandro Maida nella carica di rettore. Appuntamento fissato per il 2009, ma già ora al centro d’intense consultazioni tra i docenti.
A Veterinaria Salvatore Naitana ha ottenuto la maggioranza dei voti dopo un ballottaggio con Giovanni Garippa. E così dall’inizio del prossimo anno accademico, quindi in novembre, subentrerà all’attuale preside, Sergio Coda, che ha deciso di non ripresentarsi dopo due mandati. Scelta dettata da coerenza: a suo tempo si oppose alle modifiche di statuto che hanno introdotto la possibilità di cumulare tre incarichi consecutivi per il rettore e per i capi delle facoltà sassaresi. Pietro Luciano invece succede a se stesso in Agraria. Per lui quasi un plebiscito: 89 preferenze su 91. Come nel caso di Veterinaria e di qualsiasi altra facoltà, avevano diritto di recarsi alle urne non solo i professori, ma anche i rappresentanti degli studenti e quelli del personale tecnico e amministrativo. Subentrato tre anni fa al collega Gavino Del Rio, Luciano guiderà adesso fino al 1011 Scienze agrarie (oltre 1100 iscritti, con un rapporto studenti-docenti pari a 13/1). Parecchi i problemi di ampio respiro che si troverà a dover affrontare: «Si va dai temi legati alla creazione del polo agro-veterinario a Bonassai - chiarisce - al migliore uso dei budget per i concorsi. Sino ad arrivare alle questioni connesse al centro amministrativo-contabile, all’adeguamento delle strutture didattiche, al potenziamento dei servizi per gli studenti, ai rapporti col territorio e le sedi gemmate». Il preside si è inoltre impegnato a farsi carico degli oneri previsti dalla didattica riformata. E, ancora, a fare il punto sullo stato della ricerca e sul nodo del precariato, oltre che a puntare sul rilancio di Agraria, specie nelle relazioni con il territorio dell’isola. «Fra le prospettive - aggiunge - il riequilibrio tra i settori scientifici e disciplinari: potenzieremo quelli carenti, ne attiveremo di nuovi. Non solo. Punteremo all’istituzione di master di primo e secondo livello raccogliendo le occasioni del mercato per le moderne professioni. Infine ottimizzeremo l’uso delle risorse per il settore agro-zootecnico». Impegni non sempre di agevole soluzione. Soprattutto alla luce degli ultimi ostacoli sorti per la realizzazione del polo sulla strada per Alghero dopo gli impegni tra Regione e ateneo turritano.
Nato 56 anni fa a Sassari, dove ha conseguito nel 1975 la laurea in Scienze agrarie, Pietro Luciano ha intrapreso la carriera universitaria, divenendo nel 2000 professore straordinario del raggruppamento disciplinare di Entomologia generale e applicata. Profondamente legato alla Gallura, sua terra d’origine, ha da subito orientato l’attività sulle sugherete. E in particolare sul contrasto delle specie più dannose di lepidotteri defogliatori, per le quali ha definito tecniche di monitoraggio e lotta microbiologica. Dopo la nomina ad associato di Entomologia delle piante ortensi, da fiore ed ornamentali - avvenuta nel 1985 - ha esteso le ricerche agli insetti fitofagi nocivi per fiori, frutta e ortaggi più coltivati in Sardegna.
Denso di attività anche il curriculum di Salvatore Naitana. Originario di Bosa, nato nel 1951, si è laureato in Medicina veterinaria nel 1978. Nello stesso anno ha conseguito una borsa di studio su un progetto finalizzato del Cnr. Ordinario di Fisiologia veterinaria dal 1994, durante tutto questo periodo è stato incaricato di svariati insegnamenti, ha prodotto decine di pubblicazioni e coordinato corsi di protezione della fauna e in allevamento delle pecore e delle capre.
Oggi Veterinaria ha 520 iscritti, con un rapporto studenti-docenti pari di 9 a 1. Complessa, per Naitana, l’elezione. È arrivata appunto al ballottaggio, e dopo ben quattro votazioni, la prima a maggioranza assoluta. Era candidato anche Eraldo Sanna Passino. Nel duello finale a Naitana sono andate 35 preferenze, a Garippa 23. Schede valide 58, una bianca. Tra i progetti per il prossimo triennio del preside designato, l’adeguamento dell’offerta formativa e della didattica, il miglioramento dei servizi per gli studenti, lo sviluppo della ricerca. Con una promessa che lo stesso Salvatore Naitana s’impegna a mantenere: «Una strategia comune con i colleghi delle facoltà più vicine, Agraria, Scienze, Medicina: sia in termini di rappresentanza dei docenti sia di responsabilità negli organismi del corso di laurea».

5 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna

LA LETTERA
Facoltà e valutazioni

RINGRAZIO per il recente articolo sul significativo giudizio e sull’apprezzamento attribuito all’università di Sassari. Oltre che sulla segnalazione - all’interno della mia dichiarazione - del miglioramento del risultato ottenuto da Economia rispetto all’anno scorso nella speciale classifica Censis: la facoltà si colloca in 23a posizione su 49 Facoltà in Italia, rispetto alla 25a posizione dell’anno precedente e ciò soprattutto grazie ai 101 punti assegnati alla ricerca. Come da me già segnalato in precedenza al Senato accademico, miglioramenti ancora più significativi sono quelli di Farmacia, passata dalla 22a alla 14a posizione (su 29) soprattutto grazie ai 110 punti ottenuti nella didattica, di Giurisprudenza, passata dalla 35a alla 28a posizione (su 43), di Lingue, dalla 15a alla 9a posizione (su 18). Migliora anche Medicina, che passa dalla 27a alla 26a posizione (su 37). Stabili Veterinaria, in 6a posizione (su 13) con ben 110 punti per i rapporti internazionali, e Scienze politiche in quattordicesima posizione (su 29). Peggiorano Scienze Mmffnn che passa dalla 10a alla 11a posizione (su 16), Lettere dal numero 28 al 30 (su 41), Agraria dalla dodicesima alla diciassettesima posizione (su 22). Architettura non è valutata, in quanto di nuova istituzione.
Ben sette facoltà su dieci hanno quindi un punteggio migliore rispetto alle analoghe dell’università di Cagliari: Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue, Medicina, Scienze Mmffnn e Scienze politiche. Mi è sembra un chiarimento opportuno per la completa e dettagliata rappresentazione della classifica Censis-Repubblica.
Attilio Mastino prorettore dell’università di Sassari










Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie