Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 May 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Sardegna  

3 - Start Cup Sardegna 2008, premi per le idee imprenditoriali migliori
6 - Festa per l’ex rettore di Sassari: i 50 anni di accademico dell’ex rettore Palmieri 
7 - La Barbagia ha il suo primo politologo, un giovane orunese con laurea nell’Isola e dottorato a Firenze 

1 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 16
L’Università contro il Man
«Un’offesa ai centri storici»
Oltre 160 docenti di Cagliari e Sassari bocciano il progetto di ampliamento del museo barbaricino
 
 Il rischio è «la cannibalizzazione culturale a spese di uno degli artisti citati come emblemi di quell’identità di Sardegna cui spesso ci si appella»: Costantino Nivola. E ancora: «Se attuato, il progetto sarebbe l’ennesima offesa ai centri storici dell’Isola e comprometterebbe per sempre un’opera d’arte insostituibile per trasformarla in un elemento di design urbano funzionale al marketing museale e a una ricerca di spettacolarizzazione dell’arte contemporanea cui neppure le realtà periferiche riescono più a sottrarsi».
Parole forti con cui 164 docenti delle Università di Cagliari e Sassari chiedono di «salvare» la piazza-monumento (che lo scultore di Orani dedicò a Salvatore Satta) dal progetto di ampliamento del Museo Man. Dopo la recente costituzione di un comitato a difesa dell’opera di Nivola e degli interventi pro e contro di associazioni di categoria, politici e intellettuali, scende in campo anche il mondo accademico regionale. Un mondo che boccia drasticamente le scelte del museo provinciale di Nuoro.
Secondo i firmatari della lettera intitolata Appello per Piazza Satta. Per il rispetto del patrimonio culturale contemporaneo , «l’ingresso ai nuovi locali del museo, se realizzato, comprometterebbe irrimediabilmente l’equilibrio della piazza, introducendo tra le case di una Nuoro ancora Ottocentesca un fronte continuo senza finestre, interrotto da un’apertura vetrata larga ben sette metri: il tipico “cubo bianco” di tanti musei d’arte contemporanea». In buona sostanza, secondo i docenti firmatari, si contrapporrebbe «l’atmosfera raccolta del villaggio» alla «spettacolarità del nuovo regime culturale dell’era globalizzata». Due visioni diametralmente opposte che stanno alimentando una polemica che va avanti da mesi.
In testa all’elenco dei settantasei firmatari dell’ateneo cagliaritano c’è Giovanni Lilliu che già si era espresso pubblicamente contro il progetto del museo provinciale. Tra gli altri docenti, anche Bruno Anatra (Storia moderna), Giulio Angioni (Antropologia culturale), Luisa D’Arienzo (Paleografia e Diplomatica), Cristina Lavinio (Linguistica italiana), Diletta Peretti (Biochimica), Radouan Ben Amara (Lingua inglese), Maria Luisa Frongia (Storia dell’arte contemporanea) e Antioco Floris (Storia e critica del cinema). In cima all’elenco degli ottantotto colleghi sassaresi c’è il prorettore Attilio Mastino. Tra gli altri, Virgilio Mura (Filosofia politica), Mario Agabbio (Arboricoltura speciale), Giuliana Altea e Manlio Brigaglia (Storia contemporanea), Ignazio Camarda (Botanica), Antonello Mattone (Storia delle istituzioni politiche), Massimo Onofri (Critica letteraria), Quirico Migheli (Patologia vegetale) ed Eugenia Tognotti (Storia della medicina).
Nella lettera sostengono che piazza Satta «costituisce una sintesi unica, e probabilmente irripetibile, tra l’opera di un artista moderno e un frammento di centro storico dal carattere di architettura “minore”. Al centro dell’opera - prosegue il documento - è il mito della comunità paesana come nucleo identitario e luogo di un’integrazione armonica tra umanità e ambiente: questo tema, cruciale nella poetica di Nivola, è espresso non solo tramite il riferimento alla figura locale del poeta Sebastiano Satta, ma soprattutto attraverso la continuità fra la corona delle modeste costruzioni che cingono la piazza e gli episodi plastici che questa contiene».
Quindi l’analisi passa agli aspetti tecnici: dalla variante al progetto originario, all’intervento della Sovrintendenza. «Accantonando un precedente progetto già approvato, la Provincia ha richiesto (a lavori già iniziati) una deroga che comporta consistenti alterazioni nella fisionomia del complesso. Sorprendentemente, la deroga ha ottenuto parere favorevole dalla Soprintendenza, in genere attentissima alla salvaguardia di ogni minimo dettaglio di edifici che possano configurarsi come beni culturali: e tali sono, senza dubbio, i palazzi di piazza Satta, indipendentemente dal loro essere elementi di un’opera d’arte ambientale, in quanto parte di un tessuto urbanistico tra Otto e Novecento tutelato dalla legge italiana».
Secondo i docenti, «si vorrebbe sacrificare piazza Satta a un progetto che, seppure di per sé apprezzabile, non si può dire prometta un risultato di qualità tale da comprometterne la perdita». La soluzione che propongono è di trasformare il dibattito «in un punto di partenza per una riflessione sulla piazza e per segnare l’avvio di un processo di recupero che la liberi da qualche discordante intervento marginale attuato da privati negli ultimi anni».
Seppur decisa, quest’ennesima di posizione non pare aver scosso i vertici del museo barbaricino che, dopo aver incassato il via libera dalla Sovrintendenza, insieme ai propri avversari d’opinione restano in attesa del pronunciamento del Consiglio comunale di Nuoro. Cristiana Collu, la direttrice del museo, sceglie di non commentare. Si sta preparando a rappresentare l’Isola al festival dell’arte contemporanea di Faenza (dal 23 al 25) insieme al governatore Renato Soru e allo stilista Antonio Marras. E invita gli interessati a confrontarsi al Festarch , (il festival internazionale dell’architettura che si sta svolgendo nei locali dell’ex Manifattura tabacchi di Cagliari) dove il primo giugno alle 11,30 i critici d’arte Achille Bonito Oliva, Fernando Castro e la stessa Collu affronteranno pubblicamente il progetto di ampliamento. Una proposta che il Man presenta come un «intervento garbato e rispettoso che si ispira a un linguaggio architettonico semplice ed essenziale. Una pagina bianca, uno spazio aperto alla visione del futuro dove tutto può essere ancora scritto».
EMILIANO FARINA 
 2 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società Pagina 53
A Sassari “Primavera in arte”
Studenti universitari tra il rock e il cinema
 
 Il rock degli universitari sassaresi già spopola sul web e gli aspiranti registi dell’ateneo ricevono le lodi di Salvatore Mereu. Ha sorpreso piacevolmente anche gli addetti ai lavori la qualità dei finalisti del concorso “Primavera in arte” organizzato dall’Ersu. Nella sezione autori di “Unimusic Live 2008” si sono presentati sei gruppi. Il rock l’ha fatta da padrone. E se gli studenti in Scienza della Comunicazione hanno proposto brani energici da indie o rock alternativo, con testi in italiano, i due chitarristi iscritti in Medicina e Odontoiatria hanno optato per atmosfere da rock psichedelico inglese. Si è persino presentata una band giovanissima, composta da studenti liceali, i Canberra.
E non si pensi che il successo riscosso nella sala concerti della residenza universitaria turritana di via Padre Manzella sia legato solo alle amicizie di ateneo, perché le band È nata Emily e i Jab sono sul podio della classifica nazionale del sito www.radiophonica.com che propone già i pezzi originali (talvolta con video) dei gruppi delle varie università italiane.
Per la sezione autori entrano in gioco tre giurie: quella di qualità, quella popolare che ha votato tramite le cedoline distribuite al concerto, e quella più vasta del web. Venerdì scorso il concorso musicale aveva dato spazio invece alle cover. Con una sorpresa: sono stati eseguite hit degli anni ’70, da Gloria Gaynor ai Deep Purple, dalla PFM a Janis Joplin. Qualcuno è tornato assai indietro nel tempo e si è cimentato addirittura con “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart.
Buonissimo il livello degli aspiranti registi (tra questi anche futuri avvocati e medici) come ha potuto constatare il regista Salvatore Mereu, autore di Ballo a tre passi e Sonètaula che ha visionato e giudicato dodici cortometraggi. Ambientati nella periferia sassarese o nell’agro, hanno spaziato su vari temi con toni ironici o cupi, ma con un comune denominatore: i bambini. Sia che fossero protagonisti o funzionali alla soluzione della storia. Mereu ha ricordato che la sua carriera è partita proprio dai corti. Come dire: prima mostrati agli amici e poi presentati ai vari concorsi.
Giovedì 22 gran finale nella residenza di via Coppino con la premiazione di tutti i vincitori delle sezioni di “Primavera in arte”. Le sezioni sono quelle relative alla poesia, alle arti figurative e grafiche, alla fotografia, e sul fronte della musica a cover e autori.
GIAMPIERO MARRAS 
3 – L’Unione Sarda
Lavoro e Opportunità Pagina 27
Premi alle idee innovative
L’obiettivo è diffondere la cultura d’impresa
La competizione Al via Start Cup Sardegna 2008: in palio 10 mila euro
 
La fase di start up (avvio) di una nuova impresa è un momento cruciale. Lo sanno bene l’Università di Cagliari e Sassari che hanno aderito al premio Start Cup Sardegna 2008. Una competizione tra business plan di idee imprenditoriali innovative maturate in contesti di ricerca applicata. Il vincitore si aggiudicherà 10.000 euro, il secondo classificato 5.000 euro e il terzo 2.500 euro. Le otto migliori idee riceveranno 500 euro e il diritto ad usufruire dell’assistenza di un consulente nella seconda fase, servizi di accompagnamento al mercato, tutorship manageriale e la possibilità di partecipare al Premio Nazionale per l’Innovazione 2008 (in palio premi finali per l’ammontare di 110.000 euro). A tutti i partecipanti sarà fornita gratuitamente assistenza alla redazione del business plan, incontri per la divulgazione della cultura imprenditoriale, scambio di esperienze e contatti.
OBIETTIVO Start Cup Sardegna 2008 intende diffondere la cultura d’impresa nel territorio e promuovere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza. L’obiettivo è sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico della Sardegna.
DESTINATARI La competizione è aperta a gruppi di minimo due persone e a società costituite dopo il 1° gennaio 2008. Saranno privilegiati i progetti che nel team imprenditoriale hanno almeno un componente tra docenti e ricercatori universitari o dottorandi, specializzandi o titolari di assegni di studio e di ricerca o titolari di borse di studio di qualsiasi tipo destinate alla permanenza di giovani ricercatori nelle strutture di ricerca delle Università. O ancora laureati, specializzati e dottori di ricerca e studenti impegnati in un’attività di ricerca, certificata dalle Università o, infine, personale tecnico amministrativo degli atenei.
SCADENZA Le domande devono essere inoltrate entro venerdì 27 giugno. Per iscriversi digitare www.startcupsardegna.it/iscrizione.php, mentre per avere informazioni www.startcupsardegna.it/index.php. ( al. co. ) 
4 – L’Unione Sarda
Impresa Oggi Pagina 30
INCENTIVI Novanta giorni di tempo per proporre le iniziative al ministero dello Sviluppo
Distretti industriali, stanziati i fondi per i progetti di ricerca
 
Il ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione 40 milioni di contributi statali per progetti in favore dei distretti produttivi adottati dalle Regioni. I 40 milioni cofinanziano, fino al massimo del 50%, le risorse pubbliche impiegate in ciascun progetto. Per i progetti presentati dalla Sardegna per i propri distretti produttivi sono disponibili 1,493 milioni di euro che potranno cofinanziare progetti per un costo complessivo di 6 milioni di euro.
OBIETTIVI I progetti regionali ammissibili al cofinanziamento dovranno riguardare interventi in favore dei distretti produttivi (nel caso della Sardegna, il granito e la lavorazione del sughero) in maniera tale da rafforzare i sistemi organizzativi puntando a “nuovi modelli” di integrazione per filiera produttiva. Più specificatamente gli ambiti di proposta dei progetti dovranno riguardare le attività di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico, l’interscambio di conoscenze e tecnologie tra le imprese dei distretti e l’Università, i centri ricerca, i parchi tecnologici. Saranno finanziati gli interventi di promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma anche quelli per il miglioramento ambientale delle aree produttive, così pure per il risparmio energetico e l’utilizzo di energia pulita. Avranno rilievo lo sviluppo dei servizi logistici di sostegno al sistema delle imprese distrettuali e alle forme di collaborazione tra distretti appartenenti a regioni diverse, al fine di migliorare la presenza sui mercati internazionali. I progetti potranno anche prevedere aiuti diretti alle imprese dei distretti purché, ovviamente, siano rispettate i regimi di aiuti previsti dalla normativa europea.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE Le Regioni, entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta ufficiale (numero 70 del 22 marzo), dovranno presentare i progetti, che dovranno contenere le motivazioni degli interventi proposti, il contesto territoriale, settoriale e programmatorio nel quale saranno realizzati, gli obiettivi generali e specifici che si intendono raggiungere, le singole azioni proposte specificando la forma dell’intervento e i soggetti beneficiari. I progetti dovranno inoltre indicare i risultati attesi, i tempi di attuazione e gli aspetti finanziari e il piano di copertura di ogni singolo intervento presentato. Sono finanziabili gli interventi la cui realizzazione abbia avuto inizio a partire dal giorno successivo della pubblicazione del decreto ( 23 marzo 2008) e le imprese che presentano la domanda a partire dalla stessa data.
ASSEGNAZIONE ED EROGAZIONE Il ministero dello Sviluppo economico assegna il cofinanziamento statale in misura non superiore al 50% della quota pubblica complessiva per gli interventi previsti. Il ministero non prenderà in considerazione i progetti che non prevedono il cofinanziamento da parte delle Regioni e ripartirà gli eventuali avanzi tra le amministrazioni. La durata massima di ogni progetto non potrà superare i 36 mesi. Entro 30 giorni dall’assegnazione delle risorse alle Regioni, il ministero dello Sviluppo economico accrediterà il 50% delle risorse come anticipazione. Una volta speso il 90% dell’anticipazione erogherà un altro 30% del cofinanziamento dovuto. Non appena realizzati gli interventi, le Regioni dovranno procedere alla verifica finale dei progetti e solo allora potranno ottenere l’accreditamento a saldo delle risorse statali.
RIASSEGNAZIONE DELLE RISORSE Le risorse eventualmente non utilizzate anche in fase di realizzazione degli interventi saranno ridistribuite tra le Regioni per l’attuazione dei progetti in favore dei distretti industriali.
GABRIELE CALVISI 
Impresa Oggi Pagina 30
Incentivi Un bando per favorire nell’isola la creazione di una Rete regionale
I contributi I progetti saranno finanziati con le risorse dei Por Tecnologia per le aziende
 
 Favorire lo sviluppo di una Rete regionale dell’innovazione. Questo l’intento del bando, pubblicato da Sardegna Ricerche, per selezionare progetti di sperimentazione con risultati immediatamente trasferibili alle imprese. Al centro delle proposte, lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi o il miglioramento di quelli esistenti sotto il profilo tecnico ed economico. L’iniziativa intende supportare il ricercatore nel difficile processo di trasferimento della tecnologia sviluppata e le imprese nell’acquisizione e nello sviluppo dei risultati.
DESTINATARI I progetti possono essere presentati da ricercatori e gruppi di ricerca operativi negli atenei dell’isola. Le proposte devono, inoltre, aver raccolto preventive adesioni di partecipazione da parte di imprese sarde. Queste, infatti, dovranno poter acquisire i risultati e personalizzarli alle esigenze aziendali così da migliorare sensibilmente la produzione o lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi.
FINANZIAMENTI I contributi sono messi a disposizione dalla misura 3.13 del Por Sardegna 2000-2006, in particolare dall’azione che favorisce lo sviluppo nell’isola di una Rete regionale dell’innovazione. Quest’ultima mira a consolidare il trasferimento tecnologico e la valorizzazione della ricerca regionale ed è gestita da Sardegna Ricerche, Università di Cagliari e Università di Sassari. La rete si farà carico di tutti i costi vivi di ciascun progetto ammissibile, fino a un massimo di 50.000 euro.
SCADENZA Le proposte devono pervenire entro lunedì 9 giugno. Il bando è sul sito internet www.sardegnaricerche.it/documenti/13_116_20080512115656.pdf. ( al. co. ) 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Università
Scienze politiche Protestano gli studenti
 
Niente connessione a Internet nell’aula informatica e nessuna manutenzione nelle aule e nei bagni. Gli studenti di Scienze politiche, guidati dal Movimento giovanile dell’Udc, sono in fermento per i troppi problemi presenti in facoltà. Per questo è iniziata una raccolta di firme per protestare contro i diversi malfunzionamenti. I problemi, denuncia Manuela Maccioni dell’Udc, con i quali gli studenti convivono da mesi.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Cerimonia nell’aula magna dell’Università 
I 50 anni di accademico dell’ex rettore Palmieri 
MARCO DELIGIA 
 
 SASSARI. «Nel pensare a 50 anni di attività accademica provo malinconia. Ma c’è l’amicizia che arriva da tante parti, per esempio da Madrid, da un collega che mi dedica una ricerca. E’ presente il mio maestro, Ruggero Bortolami, emerito dell’università di Bologna».
 E oltre al maestro, anche il primo allievo, Rino Panu, ordinario a Parma, ha salutato il 75enne professor Giovanni Palmieri nell’incontro di ieri nell’aula magna d’ateneo che ha celebrato mezzo secolo di impegno universitario. Un traguardo festeggiato in coincidenza del collocamento a riposo dell’ex preside di Veterinaria e dal 1991 al 1997 rettore dell’università. «Collocamento a riposo per modo di dire se ci si riferisce al Palmieri ricercatore, docente e rettore dell’università, e che poi ha ricoperto e ricopre altri significativi incarichi», ha osservato l’attuale rettore, professor Alessandro Maida.
 «Giovanni Palmieri era considerato un astro nascente tra i docenti di Veterinaria - ha ricordato il preside della facoltà, Sergio Coda - Dietro la maschera di professore spigoloso c’è stato sempre un docente che ha recuperato agli studi tanti allievi provenienti soprattutto dai ceti meno abbienti e che sono ancora grati al professor Vanni».
 Rino Panu ha ripercorso la carriera del Palmieri ricercatore e poi docente di Anatomia degli animali domestici, pupillo del professor Bortolami, nel «Nella ricerca, il professor Palmieri è stato un eccellente sperimentatore», ha sottolineato Panu, che ha anche fatto accenno, ai prestigiosi incarichi al di fuori dell’attività accademica, alla presidenza della Fondazione Banco di Sardegna sino all’attuale ruolo di vicepresidente della Banca di Sassari.
 Si sono registrati poi gli interventi di Giovanni Germanà, dell’università di Messina, presidente dell’associazione Morfologi veterinari, di Giuseppe Paglietti, preside della facoltà di Farmacia, e del professor Ruggero Bortolami.
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
La Barbagia ha il suo primo politologo 
La storia dell’orunese Carlo Pala: dal liceo Asproni alle lezioni di Sartori 
«Anche la bocciatura della sinistra può essere studiata» 
di Nadia Cossu 
 
 NUORO. Nuoro roccaforte del comunismo? «Non credo sia una giusta definizione. Non sempre Nuoro è stata rossa. Qui hanno governato anche giunte democristiane. L’ondata che ha travolto Emilia e Toscana ha lasciato il segno anche nella nostra città dove la sconfitta della sinistra radicale, però, è stata minore. Ma ci sono anche qui segnali che devono far riflettere tutto il centrosinistra che regge le sorti di Comune e Provincia».
 Trentadue anni, di Orune, Carlo Pala è, in Sardegna, il primo dottore di ricerca in Scienza Politica. Il primo politologo barbaricino. L’amore per una disciplina tanto complessa quanto affascinante è sbocciato nelle aule del liceo Classico Asproni di Nuoro. «Il mio professore di Filosofia, Bachisio Porru, ci lesse un articolo di Sartori e lo commentammo in classe - racconta -, non avrei mai immaginato che la politica potesse esser studiata anche con occhio scientifico». Tutto è cominciato allora. Ma poi è iniziata anche la politica attiva: consigliere comunale a Orune dal 1995 al 2007 e assessore nella Comunità montana del Nuorese dal 2001 al 2007.
 Nel frattempo anche gli studi prendevano una strada ben definita. Prima, nel 2000, la laurea in Scienze politiche all’Università degli studi di Sassari e, in seguito, il dottorato di ricerca all’Università di Firenze. «Mi rendevo conto che col passare degli anni l’amore per la scienza politica non era venuto meno. Poi conobbi il professor Fulvio Venturino, docente di Scienza politica e Politica comparata alle università di Cagliari e Nuoro, ed è iniziata una collaborazione con lui».
 «Ma di preciso cosa fa un politologo?». «Studia i fenomeni politici da un punto di vista empirico. In pratica, utilizzando gli strumenti della scienza sociale (questionari, interviste, analisi dei dati ecc.) approfondisce tutto ciò che ha a che fare con la politica. Ci sono politologi che studiano i partiti, le democrazie, gli autoritarismi, la politica locale o internazionale, le elezioni, i sistemi elettorali e tanto altro ancora».
 Può essere un fenomeno politico da studiare la scomparsa della sinistra dal Parlamento? «Certamente. Quanto accaduto in Italia va attribuito ad un errore di valutazione strategica. Non sempre, in politica, due più due fa quattro. La mia modesta opinione è che il tentativo di bipolarizzazione del paese sia riuscito nell’obiettivo di creare un bipartitismo non perfetto, Pdl e Pd, escludendo dalla rappresentanza parlamentare, anche per colpa di una legge elettorale falsamente proporzionale, le ale estreme».
Nel 2004 il giovane di Orune («vivo a Nuoro ma - tiene a precisare - il mio paese è Orune») supera il concorso a Firenze, arriva tra i primi quattro e si aggiudica quindi anche la borsa di studio. «Ho passato i primi tre anni a viaggiare tra la Sardegna e la Toscana - racconta -, a seguire lezioni, seminari, paper scritti». In cattedra nomi illustri: Leonardo Morlino, Gianfranco Pasquino, Angelo Panebianco, Alessandro Pitzorno. «E poi sì, anche lui - ammette con un pizzico di orgoglio Carlo -, il grande politologo Giovanni Sartori». Gli interessi della sua ricerca sono maturati ben presto nell’ambito dei partiti “etnoregionalisti” e dei regionalismi in generale. «Da qui è nata l’idea di realizzare una tesi comparata tra Partito sardo d’azione e Union démocratique bretonne sulle strategie politiche e la cultura politica dei militanti». Un percorso di ricerca che lo ha portato a sportarsi per tre mesi nella regione francese della Bretagna. Oggi, Carlo Pala è anche membro della Sisp (società italiana di scienza politica) dove ogni anno, a partire dal 2004, presenta uno studio sulla materia.
 In questi anni Carlo Pala è stato autore di cinque pubblicazioni su riviste scientifiche. «Ho scritto qualcosa sui partiti separatisti in Sardegna e sui campioni di preferenza per le elezioni del 2004. Ora sto preparando un capitolo sulle elezioni primarie comunali in Italia, insieme a una ricercatrice di Nuoro, Antonella Seddone, con la quale stiamo in particolare esaminando il caso di Alghero e poi sto lavorando a un articolo per una rivista italiana sulle elezioni e gli eletti dei due partiti oggetto della mia tesi». Al momento Carlo Pala collabora gratuitamente con le cattedre di Scienza politica di Cagliari e Nuoro. Le ambizioni sono tante ma le opportunità no. Obiettivi? «Ringrazio l’università di Nuoro che mi sta dando una possibilità di collaborazione. Purtroppo, però, non siamo messi nelle condizioni di fare ricerca. Dopo tre anni di duro lavoro mi accontenterei di un assegno di ricerca precario. Questo pur di lavorare nella mia Sardegna dove la disciplina è quasi del tutto inesistente».
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Villanovaforru. Scenari per il turismo rurale 
Progetti a confronto contro lo spopolamento 
 
VILLANOVAFORRU. Con l’incontro tra gli amministratori locali ed i referenti del progetto “Idee e progetti per il paesaggio rurale: scenari per il turismo in Marmilla” ha preso avvio ieri pomeriggio il Workshop internazionale promosso nell’ambito delle attività di alta formazione e di ricerca delle facoltà di Architettura e di Ingegneria dell’Università di Cagliari. Gli incontri di studio - che si svolgeranno a Villanovaforru fino a tutto il 25, quando si sposteranno poi a Cagliari per concludersi il 29 - sono stati fortemente voluti dall’Unione dei Comuni della Marmilla, che cerca di recuperare le proprie identità, storiche, culturali e architettoniche.
 Il Laboratorio intende esplorare modalità e strumenti per costruire progetti di paesaggio in una Sardegna caratterizzata da bassa densità demografica, da spopolamento, da un tessuto insediativo con significative permanenze dei nuclei storici originari e da un sistema rurale dalle forti caratteristiche culturali. Assumendo gli obiettivi di tutela del Piano Paesaggistico Regionale, in coerenza con la pianificazione dell’Unione dei Comuni “Marmilla”, i laboratori propongono tre temi: il recupero dell’insediamento storico, i luoghi dell’abitare e del paesaggio. I partecipanti si confronteranno su queste tematiche ponendosi come obiettivo quello di indagare le modalità attraverso le quali il turismo possa attivare processi di sviluppo sostenibile in tali contesti. All’importante iniziativa tra gli altri hanno dato la loro adesione Pierre Donadieu, Andreas Kipar ed un famoso studio berlinese di urbanistica.
Tigellio Sebis

1 – Il Sardegna
Pagina 26 – Grande Cagliari
Scienze politiche. Due casi registrati in meno di tre settimane
Hacker all’Università, nuovo attacco al sito
Il preside assicura: «Succede a tanti siti istituzionali. Solleveremo il livello di protezione»
 
Hacker all’assalto del sito della facoltà di Scienze politiche: due attacchi in meno di tre settimane. L’ultimo, è stato scoperto domenica - come avvisano anche alcuni forum degli studenti - e ieri risultava già eliminato. Nessun allarme quindi, ma per il futuro, come assicura il preside della facoltà, saranno alzati i livelli di protezione.
GLI ATTACCHI, in entrambi i casi, sono quindi stati risolti in breve tempo. Anche se, sembra che tra le tante facoltà, sia sempre Scienze politiche la prescelta. Forse, solo un caso. Che ha comunque portato a due “invasioni” in meno di tre settimane. Il preside, Raffaele Paci, ha però spiegato che «succede a tanti altri siti istituzionali. E il problema è stato risolto immediatamente ». Ma, sono previsti altri controlli. Mentre, per evitare che gli assalti si ripetano in futuro, «solleveremo il livello di protezione del sito», ha assicurato Paci. Nessuna notizia, invece, su chi possa essere l’autore. Anche se, su uno dei forum degli studenti - che ha avvisato dell’invasione - si indica anche la presunta mail dell’hacker. La stessa, in entrambi gli attacchi. Stesso colpevole. Per gli studenti, l’importante è solo che non ci sia il terzo caso.
Alessandra Loche
 

Questionnaire and social

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