Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 May 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Arcangeli nuovo preside di Lingue
Università. Prenderà il posto di Ines Loi Corvetto
 
È Massimo Arcangeli, docente di Linguistica italiana, il nuovo preside della facoltà di Lingue e letterature straniere. Il professore non aveva rivali ma è riuscito a superare al primo turno le elezioni ottenendo 40 voti, più della metà delle preferenze degli aventi diritti (70). Nove le schede bianche. Nel prossimo anno accademico prenderà il posto della preside uscente, Ines Loi Corvetto.
Nato a Roma 48 anni fa, Arcangeli insegna a Cagliari dal 2000 ed è garante per l’Italianistica all’Università slovacca di Banska Bystrica. «È un voto», commenta il docente, «che fa piacere. Il mondo universitario ci dipingeva come una facoltà spaccata in due tronconi. L’esito della votazione conferma invece una grande unità che mi fa ben sperare per l’attuazione del programma».
Sono diversi gli obiettivi che il docente si è prefissato. «Cercherò, insieme ai colleghi, di rilanciare il sostegno ai corsi di lingue straniere, soprattutto in estate, e ai laboratori di scrittura non soltanto per i nostri studenti ma per tutti gli iscritti nell’Ateneo. Si deve poi puntare a una sempre crescente internazionalizzazione della facoltà. Per questo spero di arrivare alla firma di un accordo con la Cina per far venire a studiare a Cagliari i ragazzi cinesi e mandare i nostri studenti da loro. Inoltre ci proporremo come centro per la certificazione dell’italiano come lingua L2 : attualmente sono quattro i centri certificatori in Italia. Sarà importante la collaborazione con le istituzioni e con la Regione per avviare nuovi progetti legati all’insegnamento delle lingue straniere». (m. v.)

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
Università, parte il contrordine di Deriu 
La Fondazione non è certa «Le scelte si fanno insieme» 
Oggi capigruppo riuniti per decidere la seduta tematica in Comune 
 
 NUORO. Università, si va verso la Fondazione? No, questo non è più sicuro. Lo stesso presidente della Provincia, Roberto Deriu, che ha presentato la proposta in più occasioni, adesso dice: «Le forme per il rilancio dell’Università nuorese vanno ricercate collegialmente». Contrordine, dunque. L’obiettivo primario resta quello della difesa dell’ateneo e del suo rilancio. Ma il contenitore è ancora tutto da decidere. Tra l’altro il “consorzio” è ancora in piedi, composto da Comune e Provincia.
 Il contrordine del presidente Deriu è scattato subito dopo le iniziative del gruppo consiliare comunale «Città in Comune», che ha presentato già un ordine del giorno per discutere e decidere sulla Fondazione, e di Rifondazione comunista che ha contestato il «metodo» di Deriu, che rischierebbe di «indebolire» il fronte a favore dell’Università nuorese. Inutile immaginare le ragioni specifiche che hanno riportato il presidente della Provincia a «forme più collegiali» nella scelta del contenitore. Sicuramente sono di natura politica, e forse anche di livello regionale, visto il ruolo di presidente regionale del Partito democratico che copre lo stesso Deriu.
 Intanto anche sul fronte comunale, dopo il doppio scivolamento delle seduta monotematica sull’Università nuorese, qualcosa comincia a muoversi. Oggi il presidente Leonardo Moro riunirà la Conferenza dei capigruppo per calendarizzare nuovamente la seduta sul futuro dell’ateneo. E dalla data si capirà anche il grado di attenzione che il Comune intende riservare al problema, rimasto ancora drammaticamente aperto. Aperto il problema, ma ormai quasi morta l’università. Soprattutto dopo la cancellazione dei corsi fondanti e l’evanescenza dei nuovi, promessi da più parti. Inoltre c’è da osservare che stanno per scadere i fatidici 90 giorni di tempo senza che nessuno accenni alla importante e decisiva Conferenza di servizi. Infine, il movimento degli studenti sembra scomparso. Dopo la fiammata dei mesi scorsi conclusasi con la grande manifestazione dei «tremila» nelle strade della città, i comitati studenteschi non si fanno più sentire. Sarà il periodo degli esami, saranno i risultati elettorali, ma anche a questo livello nessuno si muove.
 Ed è in questo constesto che adesso cade il contrordine di Deriu. Eccolo. «I presidenti delle Province di Nuoro e Ogliastra - è scrittoin una nota - hanno convocato per due volte in modo formale ed ufficiale l’assemblea dei Comuni del territorio, invitando i Sindaci, o i loro rappresentanti, i presidenti dei consigli comunali e anche i singoli consiglieri comunali, aprendo le riunioni ad altre istituzioni (Camera di Commercio, Consorzio Studi Universitari) per analizzare e discutere i temi relativi al rilancio dell’Università Nuorese, accogliendo l’adesione della Fondazione Banco di Sardegna. Alla prima di queste riunioni è stato presente anche il rappresentate del Comune di Nuoro che si è espresso positivamente rispetto alla necessità proposta dalle due Province di rilanciare l’Università Nuorese con forme da concordare con valutazioni prive di pregiudizi.
 La provincia di Nuoro ha inoltre consultato il Tavolo provinciale di parternariato economico sociale dal quale è scaturita la forte volontà dei rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori di intensificare il dibattito intorno all’Università nuorese e il suo rilancio. Le due Province non hanno proposto ancora alcuna concreta azione volendo attivare con la propria opinione la più ampia discussione, allargata ad ogni soggetto pubblico e privato capace di contribuire al rilancio dell’Università Nuorese».
 Questa precisazione - conclude la nora - è riferita a quanto comunicato dal Comitato cittadino di Rifondazione comunista che «assume come fatti, eventi che in realtà non si sono mai verificati, e non possono dunque essere interpretati come ostacoli al rilancio dell’Università». Lo scopo dell’azione resta comunque il rilancio e il definitivo radicamento dell’Università a Nuoro. Mentre le «forme vanno ricercate collegialmente».(n.b.)
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Sassari
Seminario sulle malattie infettive sabato alla Porto Conte Ricerche 
 
 ALGHERO. Sabato 17 maggio si terrà a Porto Conte Ricerche, a Tramariglio, un seminario internazionale sulla comunicazione scientifica e la creazione di Network dal titolo “International symposium on exchange of scientific communication in developing countries”. Il seminario si svolgerà nela Sala di Nettuno dalle 9.30 alle 18. Sono previsti interventi di 25 scienziati e ricercatori, fra i quali l’organizzatore del seminario, il professor Salvatore Rubino, capo redattore della rivista “JIDC”.
 Fa anche parte del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari, insieme al suo collega canadese David Kelvin, “visiting professor” presso l’Università di Sasssari. Lo studioso, che opera tra il Canada e la Cina, ed è uno dei massimi esperti di influenza aviaria al mondo. Interverranno, inoltre, scienziati di diversi paesi del Medio Oriente, Africa e India e di paesi europei e del Mediterraneo (Portogallo, Turchia, Iran, Persia, India, Pakistan, Georgia).
 La finalità dell’incontro è di favorire lo scambio di informazioni e le buone prassi nell’ambito della comunicazione scientifica, in particolare sulla tematica delle malattie infettive, e di creare dei nuovi network, ovvero gruppi transnazionali di ricercatori e microbiologi, su ambiti emergenti come quello dell’influenza aviaria. Il seminario è organizzato dalla rivista internazionale online “JIDC-Journal on Infections in Developing Countries”, creata nel 2006 da un gruppo di ricercatori e microbiologi di diverse nazionalità con la finalità di promuovere la pubblicazione di articoli scientifici sulla tematica delle malattie infettive e di dare la possibilità di elaborare e pubblicare ricerche scientifiche a ricercatori di paesi in via di sviluppo. Dall’anno scorso tale iniziativa è stata resa possibile grazie al portale Oloep e la rivista JIDC, della quale sono stati già pubblicati, a cadenza bimestrale, tre numeri nell’anno 2007 e uno nell’anno in corso, il secondo verrà pubblicato online nei prossimi giorni. La rivista e gli articoli, che trattano della temtica delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, possono essere letti sul sito web www.oloep.org/jidc.
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Cagliari
Studiosi a confronto sul futuro del vermentino 
 
 ORISTANO. Domani mattina, dalle 9.30, nei locali dell’Auditorium di San Domenico in Via Lamarmora, è in programma il convegno che chiude il di incontri sulla viticoltura e l’enologia organizzati dal Consorzio Uno Promozione studi universitari Oristano, dal Corso di laurea in Viticoltura ed enologia della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari (che ha sede a Oristano) e dalla sezione sarda dell’Associazione degli enologi e enotecnici. Il titolo del seminario è: Vermentino: un vitigno di antica tradizione che guarda al futuro.
 L’incontro sarà incentrato sull’importanza di questo antico vitigno e offrirà anche le testimonianze di alcune importanti realtà nazionali come quella toscana. I relatori della mattinata sono i professori Raimondo Garau, Gianni Nieddu e Giovanni Antonio Farris dell’Università di Sassari e Giancarlo Scalabrelli dell’Università di Pisa. Nel pomeriggio interverranno Pierpaolo Lorieri dell’azienda agricola Podere Scurtarola (Massa), l’enologo Piero Cella e il vice presidente dell’Ais Sardegna, Roberto Dessanti. Il seminario sarà moderato da Sandro Dettori, presidente del corso di laurea in Viticoltura e enologia, e da Gigi Picciau, presidente dell’Assoenologi Sardegna.
 Al termine è prevista una degustazione di vermentino delle principali cantine sarde.
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cagliari
Con la scienza contro i veleni 
«Interventi specialistici per eliminare il degrado» 
BONIFICHE Un convegno all’università 
 
 IGLESIAS. Le bonifiche nei siti minerari dismessi devono avere il supporto della ricerca. E’ la conclusione della tavola rotonda che si è svolta nell’aula magna dell’Università del Sulcis Iglesiente, alla presenza di ricercatori dell’Università di Cagliari, Dipartimento geoingegneria e tecnologie ambientali, Sardegna Ricerche, Igea.
 La millenaria attività estrattiva nelle miniere metallifere del Sulcis Iglesiente e del Guspinese ha lasciato segni e cicatrici che non sono facilmente eliminabili. «Non è un intervento semplice - ha spiegato Paola Pittau, coordinatrice del tavola rotonda - quello che viene richiesto dagli abitanti dei centri minerari. Sono la ricerca può accelerare gli interventi che sono di varia natura perchè i guasti ambientali provocati dall’attività estrattiva e dai residui degli impianti elettrolitici e delle laverie vanno rimossi o attenuati. L’università ha scelto, con questi convegni, di divulgare quanto va fatto per evitare che questi danni vadano ad aggiungere danno al danno. Il livello di recupero di alcune aree è commisurato alle risorse finanziarie che vengono messe in campo da parte delle istituzioni».
 Le conseguenze più pesanti della presenza delle miniere in Sardegna sono concentrate al 90 per cento nell’Iglesiente dove l’attività estrattiva e di trasformazione era decisamente invasiva. «Le attività estrattive - ha ricordato Marcello Ghiani, del Dipartimento Geoingegneria e tecnologie ambientali - andavano dal settore metallifero (piombo, zinco rame oro e zinco) alle sabbie, e persino pietre ornamentali. Ora nell’Iglesiente ci sono i cosidetti centri di pericolo costituiti da discariche, bacini, trincee, con materiali inquinanti che devono essere resi innocui. Una stima sui residui abbancati conferma che sono oltre 71 milioni di metri cubi i materiali presenti in discarica e nei bacini minerari». Volumi, insomma, fuori dall’ordinario e materiali che continuano a rilasciare percolato inquinante e pericoloso. «Una miniera, non può essere una miniera per sempre - ha esordito Luca Fanfani, del Dipartimento scienze della terra -. La chiusura delle miniere, in Sardegna, non è stata attuata seguendo i concetti di prevenzione che avrebbero dovuto mettere in sicurezza i centri di pericolo. Ora è indispensabile intervenire ricorrendo alla ricerca che deve fornire le linee di intervento per evitare che la contaminazione si espanda». Giorgio Piccaluga ha parlato di promozione di un polo di alta formazione che deve favorire la ricerca e la formazione di giovani ricercatori.
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Cultura e Spettacoli
Seminari su urbanistica e turismo 
Alghero, proseguono oggi e domani gli incontri alla facoltà di architettura 
 
 ALGHERO. Urbanistica, tecnologie per la didattica e turismo creativo. Questi i temi dei due appuntamenti previsti rispettivamente per oggi e domani alla Facoltà di Architettura di Alghero, dopo che ieri l’architetto catalano Ferran Sagarra Trias ha tenuto una conferenza dal titolo «Urbanistica e progetto urbano. Scale e momenti nella pratica recente», durante la quale è stato esaminato il caso specifico della città di Figueras.
 Oggi l’attenzione si sposterà verso i nuovi strumenti di formazione e didattica online progettati, sviluppati e gestiti dalla giovane Facoltà dagli esordi ai giorni nostri: proprio nel corso dell’incontro verrà presentato l’ultimo nato, «AAALavoro», uno spazio per favorire l’inserimento professionale dei laureati grazie a un reciproco incontro con le imprese.
 Domani il primo di un ciclo di seminari dal titolo «Turismi e turisti», organizzato dalla Scuola di dottorato. Ospite Antonio Paolo Russo, esperto in economia e pianificazione strategica delle città, il quale analizzerà il fenomeno turistico a partire dall’heritage degli anni ’80 fino alle nuove forme presenti ai giorni nostri.
 
 
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie