Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 May 2008
RASSEGNA QUOTIDIANA A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E WEB
Segnalati 18 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Sardegna
 
01 - Campus universitario, Floris: “Il progetto è da cambiare”
02 - Brevi. Premio Lions ad Antonio Cao - Convegno di Ematologia
03 - Dipartimenfo di architettura, corso di tecniche di management
04 - Economia. Salari, per laureati solo +120 euro
05 - Su Sant’Elia e il campus nuovo duello a distanza tra Soru e Floris
06 - Il sindaco: “Voglio un vero campus con tutte le aree che servono”
07 - Assegni agli universitari, i criteri di assegnazione
08 - Mps: prestiti facili agli studenti
09 - Solidarietà. Azalee per la ricerca domenica in Sardegna
10 - Convegno Sardegna aragonese
11 - Oristano. Due corsi sulla didattica della storia
12 - Iglesias. Convegno “Scienza dei Materiali per il mondo della produzione”
13 - Iglesias. Assemblea della Consulta regionale del Parco geominerario
14 - Nuoro. Nuova proposta di gestione e rilancio per l’università nuorese
15 - Sassari. Ginecologia in tilt, i parti trasferiti ad Alghero
16 - Sassari. “Così combattiamo i tumori del fegato”
17 - Sassari. Festa di piazza degli universitari 
18 - Floris: «Il Campus non deve essere solo una casa dello studente
 

 
L’UNIONE SARDA
 
01 - L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 19
Campus universitario: «Il progetto è da cambiare»
Il sindaco Floris: no a una semplice casa dello studente, servono più spazi verdi
Il Campus universitario di viale La Playa «non deve essere una semplice Casa dello studente perché sarebbe un passo indietro», ma un vero e proprio campus con spazi verdi, aree attrezzate per lo sport e per i servizi agli studenti, sul modello di Sa Duchessa, ma in versione aggiornata e modernizzata».
È l’idea del Campus universitario del sindaco di Cagliari, Emilio Floris, che è intervenuto sull’Accordo di programma con la Regione, a margine della presentazione di un corso per giovani predisposto dal Comune capoluogo. «Se si parla di campus universitario sono d’accordo», ha spiegato Floris, «ma se è una semplice casa dello studente senza nulla attorno è un passo indietro. C’é la nostra volontà di trasformare l’accordo politico in atto amministrativo, ma solo a determinate condizioni. Il Comune di Cagliari vuole il campus ma è il campus fatto in quel modo che non va bene. La nostra disponibilità è stata data in funzione delle aree libere che le Ferrovie stavano dismettendo. E l’intesa con la Regione», ha aggiunto, «prevedeva di acquisire molti dei terreni di proprietà delle Ferrovie, non una semplice colata di cemento per fare un cubo, senza spazi per fare sport o altri servizi».
Il sindaco ha chiarito che a lui non piace «l’idea di un Campus costretto fra un supermercato e la biglietteria del Cagliari Calcio» ed ha detto di essere «favorevole alla proposta di alloggi diffusi per studenti in appartamenti da ristrutturare nei quartieri di Marina, Stampace e Castello, mentre per fare sport, gli studenti potranno recarsi al Cus».
Del resto era stata la Giunta comunale a rivelare l’eccesso di volumetria del progetto dell’architetto Mendes Da Rocha. Nella delibera che tre settimane fa che ha proposto al Consiglio di non approvare l’Accordo di programma siglato dal sindaco il 28 marzo è scritto che il progetto «disattende gli indirizzi del Protocollo d’intesa sottoscritto l’8 agosto 2006 in quanto prevede un incremento sostanzioso di volumetria degli edifici contrariamente agli accordi assunti che ne prevedevano la riduzione a vantaggio dell’aumento delle aree attrezzate a verde a disposizione degli studenti». Da qui le dichiarazioni di Floris di ieri: sì al campus ma con più verde, nel rispetto degli accordi sottoscritti dalla Regione nel 2006.
Il progetto di un campus universitario in viale La Playa nacque all’inizio del 2001 quando le strutture dismesse dalla famiglia Cellino furono al centro di un Programma integrato d’area tra Comune e società Edilia Costruzioni. 
 
02 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
BREVI
Premio Lions ad Antonio Cao
Oggi, alle 12, a Palazzo Regio verrà assegnata la “Maschera punica” al professor Antonio Cao (nella foto), clinico e ricercatore eminente dell’Università. Il premio, indetto annualmente dal Lions club Cagliari host, viene conferito a personalità sarde che si sono distinte nel loro campo d’azione.
Ematologia, convegno al Mediterraneo
“Nuovi progressi in ematologia e nella coagulazione” è il titolo del convegno presieduto dal professor Roberto Targhetta e curato dal Centro di emofilia e patologia della coagulazione dell’Università, in programma oggi (dalle 15 alle 19) e domani (dalle 9 alle 14) all’hotel Mediterraneo. Si parlerà dei risultati ottenuti nella terapia delle principali patologie ematologiche sarde. 
 
03 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
iscrizioni
Dipartimenfo di architettura, corso di tecniche di management
La Circoscrizione 4, in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università, ha organizzato un corso di Tecniche di management rivolto a 40 giovani laureandi e laureati in Ingegneria ed Economia. Le lezioni (6 moduli per un totale di 25 ore) incominceranno il 10 maggio e avranno cadenza settimanale: l’appuntamento sarà per ogni sabato, dalle 9 alle 13, nei locali del Centro sociale di via Boito.
L’iniziativa, finanziata dalla circoscrizione (1.800 euro), è stata illustrata nella nuova aula consiliare di via Castiglione gremita di studenti. A fare gli onori di casa il presidente del 4° distretto Alessandro Sorgia ed il responsabile della commissione Programmazione Piero Usala. Presenti anche Pierpaolo Loddo (curatore del corso) e Carlo Argiolas (direttore del dipartimento di Architettura). «L’obiettivo del corso - ha spiegato Loddo - è fornire ai giovani uno strumento di pianificazione e di coinvolgerli sul tema delle criticità ambientali, economiche e urbanistiche del proprio quartiere. Puntiamo a creare un team di project management che partecipi ad un progetto di intervento urbanistico nel territorio della circoscrizione». (p. l.)  
 
04 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 13
Salari, per laureati solo +120 euro
I salari italiani sono «pericolosamente» appiattiti verso il basso, con una differenza minima tra lavori non qualificati e professioni specializzate. Il divario di stipendio tra chi ha studiato e chi no arriva infatti in media ad appena 120 euro lordi al mese, uno scarto minimo che «segnala un Paese disattento al valore dello studio e del merito». Lo denuncia il Rapporto 2008 di Unioncamere. 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
05 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Cultura e sport, finanziamenti tagliati 
La giunta comunale si giustifica: «Dimezzati i trasferimenti dello Stato»   
Nuovo duello a distanza tra Soru e Floris su Sant’Elia e il campus 
Cagliari. Tagli generalizzati per il bilancio di previsione del 2008 del Comune di Cagliari. I più colpiti sono gli assessorati alla Cultura, allo Sport, alle Attività produttive e alla Pubblica istruzione. Il motivo è presto detto: i trasferimenti da parte dello Stato sono diminuiti. La coperta, insomma, è corta e ovunque la si tiri, qualcosa resta sempre scoperto, ma il sindaco Emilio Floris ha garantito che non saranno penalizzati i servizi sociali.
 Intanto la commissione regionale ai Lavori pubblici ha approvato all’unanimità la risoluzione sull’attuazione degli interventi contenuti nell’accordo di programma su Sant’Elia, il Betile e il campus universitario, ma il sindaco chiede più aree alla Regione.
Roberto Paracchini 
 
06 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Sant’Elia, sì della Regione alle case e al museo Betile 
Unanimità nella commissione Lavori pubblici 
Cagliari. I consiglieri regionali dicono «sì» al programma straordinario e di edilizia abitativa, e all’accordo di programma tra la Regione e il Comune su Sant’Elia, il museo Betile dell’arte nuragica e contemporanea, e il campus universitario di viale La Plaia. La commissione regionale ai Lavori pubblici, presieduta da Stefano Pinna (Pd), ha infatti approvato all’unanimità gli interventi accennati. Il documento impegna la giunta regionale ad attuare le misure già contenute in alcune «delibere finalizzate a porre a disposizione degli enti locali individuati e di Area (ex Iacp - ndr) le risorse finanziarie necessarie per dare in tempi brevi, concreta attuazione alle politiche sulla casa contenute nella legislazione recente». Nel documento, in particolare, viene chiesto alla Giunta di impegnarsi per l’attuazione di tutte le «misure finalizzate» all’attuazione dell’accordo di programma su Sant’Elia, poi bloccato dalla non ratifica del consiglio comunale.
Il sindaco sull’accordo per il centro di viale La Plaia 
«Voglio un vero campus con tutte le aree che servono» 
Cagliari. «Ribadisco tutti i punti dell’accordo di programma con la Regione, a patto però che si realizzi un vero campus universitario e non una casa dello studente senza niente vicino». Il sindaco Emilio Floris ieri, ai margini della presentazione del progetto per ragazzi «Giovani e istituzioni: istruzioni per l’uso», è ritornato sulla questione dell’accordo di programma con la Regione, per la riqualificazione di Sant’Elia e di altre porzioni della città, che prevede anche l’edificazione di un campus universitario nell’ex semoleria di viale La Plaia: «La volontà di trasformare l’accordo politico in atto amministrativo c’è - ha detto Floris - ma solo a fronte dell’utilizzo di alcune aree che le Ferrovie dello stato stanno dismettendo». Un punto, ha ricordato Floris, posto alla base dell’intesa con il Presidente della Regione, perché altrimenti il rischio sarebbe «una semplice colata di cemento in una zona ristretta». (s.z.) 
 
07 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Assegni agli universitari, i criteri di assegnazione 
La Regione pronta a integrare i 10 milioni previsti 
Cagliari.  Dopo appena due giorni dall’approvazione della Giunta regionale, sono già svariate decine le richieste di informazioni giunte agli uffici dell’Assessorato regionale della Cultura sugli assegni per gli studenti universitari legati al merito accademico. La Giunta ha stanziato 10 milioni di euro, che saranno comunque integrati qualora le domande degli aventi diritto dovessero superare il tetto di spesa.
Ecco i requisiti richiesti per partecipare.
I soggetti destinatari del provvedimento sono gli studenti, figli di genitori residenti in Sardegna da almeno cinque anni, nuovi iscritti o frequentanti corsi di laurea nelle facoltà aventi sede nel territorio nazionale.
Gli assegni di merito saranno erogati annualmente per una cifra che può raggiungere i 6.000 euro per gli studenti fuori sede e i 3.000 euro per gli studenti in sede, a seconda del punteggio ottenuto.
Saranno stilate tre graduatorie. Rientrano nella prima graduatoria gli studenti immatricolati nell’A.A. 2007/8 che abbiano riportato una votazione non inferiore a 80/100. Nella seconda graduatoria rientrano gli studenti, già frequentanti, immatricolati in anni precedenti al 2007-2008. Devono essere iscritti in corso e avere un voto medio di almeno 27/30. Per la Laurea Triennale sono richiesti crediti pari a 25 per gli iscritti al secondo anno; 80 per gli iscritti al terzo anno. Per la Laurea Specialistica sono richiesti crediti pari a 80 per gli iscritti al secondo anno. Per la Laurea Specialistica ciclo unico e Laurea Magistrale sono richiesti crediti pari a 25 per gli iscritti al secondo anno; 80 per gli iscritti al terzo anno; 135 per gli iscritti al quarto anno; 190 per gli iscritti al quinto anno; 245 per gli iscritti al sesto anno. Nella terza graduatoria rientrano gli studenti immatricolati nell’A.A. 2007/8 alla Laurea Specialistica.
Sarà data la priorità agli studenti iscritti e frequentanti le Facoltà scientifiche; una volta esaurite le graduatorie delle facoltà scientifiche saranno presi in considerazione gli studenti delle altre facoltà.
Ai fini dell’attribuzione del punteggio i criteri vengono presi in considerazione nel seguente ordine: graduatoria numero 1: curriculum studiorum, in relazione alla durata regolare del corso, con riferimento all’anno scolastico di prima iscrizione, e votazione del titolo di studio; graduatoria numero 2: acquisizione dei crediti previsti dall’ordinamento dell’Ateneo e voto medio conseguito; graduatoria numero 3: curriculum studiorum, in relazione alla durata legale del corso di laurea e al tempo effettivamente impiegato per l’acquisizione del titolo, votazione di laurea, e crediti acquisiti oltre i 180 richiesti per l’iscrizione.
Nel caso di ulteriore parità verranno presi in considerazione, nell’ordine: lo status di studente “in sede” o “fuori sede” e il minor reddito. 
 
08 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Prestiti facili agli studenti 
Campagna nell’isola del Monte dei Paschi di Siena   
Cagliari. Il Gruppo Monte dei Paschi di Siena lancia anche in Sardegna (dove è presente con 16 filiali) “Diamogli Credito”, iniziativa rivolta agli studenti universitari frutto di una convenzione fra i Ministeri delle politiche giovanili, delle Riforme e innovazione nella pubblica amministrazione, dell’Università e l’Abi. Il prodotto finanziario (un prestito personale rateizzato da un minimo di 12 ad un massimo di 36 mesi) viene incontro ai giovani tra i 18 e i 35 anni nel pagamento dei contributi universitari, per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica, per la partecipazione ai programmi Erasmus di studio all’estero, per l’iscrizione a corsi o master post laurea, ma anche per l’acquisto di un Pc portatile o per il pagamento delle spese connesse alla stipula di contratti di affitto da parte di studenti fuori sede.
E’ prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva, da qualsiasi spesa di istruttoria e dalla penale di estinzione anticipata.
Gli studenti che sceglieranno il nuovo prodotto, grazie all’opzione “sposta la rata”, potranno saltare una rata mensile a scelta nell’arco di tutta la durata del finanziamento, pagandola in coda a tutte le altre, senza costi aggiuntivi. Per ognuna delle finalità ammissibili è fissato un importo massimo e i finanziamenti sono cumulabili per ciascun avente diritto fino ad un massimo di 6.000 euro. 
 
09 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
LA SOLIDARIETA’ 
Azalee per la ricerca domenica in Sardegna 
Cagliari. Ultimissimi preparativi per la campagna promossa dall’Airc contro il cancro. Domenica prossima sono previste manifestazioni in tutta l’isola. In Sardegna, come spiegano gli organizzatori, la ricerca è affidata alle due facoltà di medicina. Mira a comprendere come i geni presenti in gravi patologie epatiche si esprimano nell’uomo. Per poi arrivare a individuare la categoria di persone più a rischio e dare quindi vita alle strategie terapeutiche più adeguate.
Le iniziative indette dall’Airc consistono nella distribuzione e nella cessione di azalee, a 14 euro l’una, per raccogliere fondi che quest’anno in tutt’Italia dovrebbero portare agli studi sui tumori quasi 10 milioni. In più di tremila località del Paese i volontari dell’Associazione per la ricerca sul cancro, oltre 20.000 persone, sarà così svolta una capillare opera d’informazione. In Sardegna l’Airc sostiene con i propri stanziamenti, in particolare, due importanti nuclei d’indagine scientifica. A Sassari, oltre a Rosa Maria Pascale, lavora nell’équipe Diego Calvisi, sempre dell’ateneo turritano. A Cagliari è invece impegnato negli studi sulle patologie epatiche lo staff del ricercatore Ezio Laconi, sempre dell’università. 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
CONVEGNO
Sardegna aragonese
Cagliari. Il regno di Sardegna nel periodo aragonese è il tema del convegno organizzato oggi da Isem e Università in via Tuveri 128. Partecipano Joan Busqueta Riu Roberto Coroneo, Rossana Martorelli, Olivetta Schena, Luciano Gallinari ed Esther Marti Sentas. (cf) 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Due corsi sulla didattica della storia 
Oristano. Son rivolti ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado i due incontri che, a partire da lunedì, si terranno a Palazzo Arquer. Il tema dell’iniziativa, promossa dal Movimento di cooperazione educativa (associazione pedagogico-professionale, qualificata per la formazione docente) è la didattica della storia. Per la precisione «Didattica della storia in dimensione europea: un percorso di storia costruito tra metodologia della didattica di laboratorio e linguaggi trasversali», è il titolo dei due incontri che si svolgeranno lunedì e martedì, dalle 16 alle 19. I laboratori saranno coordinati da Matilde Loddo, docente supervisore tirocinio, del corso di laurea di Scienze della formazione primaria, presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’università di Cagliari.
Laboratori tuttavia a numero chiuso: infatti, il numero dei partecipanti non potrà essere superiore a venti.
I docenti che fossero interessati, potranno contattare il Movimento di cooperazione educativa, telefonando ai numeri: 0783 78043 o 50038, dalle 14 alle 15 e dalle 21 alle 22. 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cagliari
Nuove tecnologie sui materiali Oggi un convegno 
Iglesias. “La Scienza dei Materiali per il mondo della produzione” è il tema del convegno in programma stamane (inizio 9.30) nella sede dell’Università a Bellavista (Monteponi) per la presentazione dei risultati del primo percorso formativo sulle tecniche sperimentali di caratterizzazione dei materiali.
Sardegna Ricerche, arriva così al traguardo di questo lavoro, nella sua funzione di parco tecnologico, nell’ambito dell’area di riferimento per la concezione e sperimentazione di nuove tecnologie nel settore della Scienza e Tecnologia dei Materiali, con il supporto del Consorzio Ausi, del Promea Scarl, e con il coordinamento scientifico del Corso di laurea in Scienza dei Materiali dell’Università di Cagliari-Monteponi. L’appuntamento imprime ulteriore significato anche alla presenza del presidio universitario nel territorio.
Il convegno di oggi si propone di presentare i risultati delle diverse tecniche sperimentali con particolare riferimento alle attività svolte durante il percorso formativo a supporto delle Pmi (piccole e medie imprese) e uno spaccato delle esperienze professionali dei giovani laureati che utilizzano le tecniche di caratterizzazione nell’ambito della propria attività. Il programma: in apertura la relazione di Giorgio Piccaluga, coordinatore del corso e direttore dell’Ausi, quindi la presentazione dei risultati del percorso formativo svolto dagli allievi e una serie di esperienze di giovani laureati. La conclusione dei lavori è affidata agli interventi di Franco Meloni, presidente del Promea, e Giuliano Murgia, presidente di Sardegna Ricerche. 
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cagliari
Cinquanta associazioni e il primo bilancio approvato 
Nel pomeriggio assemblea della Consulta regionale del Parco geominerario 
Iglesias. La prima assemblea regionale della Consulta delle associazioni (alcune anche nazionali) che aderiscono al Parco geominerario ai svolge oggi a Monteponi, nel presidio minerario che ospita l’Università del Sulcis Iglesiente. I lavori avranno inizio alle 16.30 nell’Aula magna dell’Ausi, a Bellavista. L’occasione è particolare, poichè il Consorzio del Parco si presenta con il bilancio di previsione per l’esercizio 2008 in piena regola: è il primo bilancio approvato dai quattro Ministeri competenti (Ambiente, Sviluppo Economico, Università e Ricerca scientifica, Economia e finanze).
«Un risultato di grande rilievo - ha osservato il Commissario straordinario Giampiero Pinna - che consentirà finalmente di dare avvio con disponibilità di risorse certe all’attuazione delle attività programmate dal Consorzio del Parco». Il via libera ministeriale consente ora al Commissario di presentare pubblicamente i programmi e le attività operative e di fare il punto sullo stato di attuazione del riassetto giuridico del Consorzio del Parco.
La presentazione ai giornalisti è prevista il 9 maggio in coincidenza con la prima assemblea della Consulta delle associazioni che il Consorzio del Parco ha recentemente costituito quale «idoneo strumento per favorire la partecipazione popolare alle attività e alla vita del Parco».
All’ordine del giorno della riunione il Rapporto informativo del Commissario straordinario sullo stato di attuazione del riassetto giuridico del Consorzio del Parco e sulle attività operative dello stesso Consorzio. Quindi le comunicazioni sull’avvio delle attività della Consulta e il programma di iniziative per il 2008. Chiusura con dibattito. 
 
14 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro  
Deriu chiama il partenariato sulla fondazione 
Industriali e sindacati discutono sulla nuova proposta di gestione e rilancio 
Nuoro. Università nuorese: Fondazione secondo atto. Ieri mattina su inziativa del presidente della Provincia, Roberto Deriu, è stato riunito il parternariato economico-sociale del Nuorese per discutere su una bozza di Fondazione, come nuova forma di gestione dell’ateneo, al posto del consorzio esistente. Curiosamente anche ieri pomeriggio in consiglio comunale si sabbere dovuto discutere sull’Università in base a un ordine del giorno monotematico. Ma la seduta poi è stata aggiornata. E meno male. Perchè le due iniziative nello stesso giorno, invece di vedere insieme Comune e Provincia, stavano per presentare un quadro poco unitario, se non antitetico. E caratterizzato dal vecchio dualismo, Deriu e Zidda. Comunque la riunione in Provincia si è tenuta e sono interventi i rappresanti di Confindustria, Sindacati, Coldiretti, Lega cooperative e Confesercenti. Presenti anche i leader di Camera di commercio e Ascom. Un po’ tutti sono entrati nel merito della bozza di Fondazione presentata da Deriu. E alla fine è stato diffuso un documento-manifesto. Eccolo. «Il Tavolo di Parternariato economico-sociale della Provincia di Nuoro - c’è scritto - ritiene indispensabile per il rilancio dell’Università di Nuoro un’azione congiunta tra le Istituzioni pubbliche e quelle private. Come rappresentanti degli imprenditori e dei lavoratori di questa Provincia, avendo avuto certezza dell’impegno finanziario da parte della Provincia di Nuoro per il rilancio dell’Università Nuorese, ci rivolgiamo, da clienti e utenti, alle Banche che operano in questo territorio perché, attraverso le proprie Fondazioni, i cui statuti hanno tra i fini i finanziamenti alla cultura, alla ricerca e allo studio, siano protagoniste del nuovo progetto che vede l’Università Nuorese fattore strategico primario per lo sviluppo del territorio. La messa a disposizione di una piccola parte dei fondi in possesso delle Fondazione riferimento delle banche che operano nelle Province di Nuoro ed Ogliastra permetterebbe di dare slancio e certezza di futuro a quest’istituzione e dunque all’intera Provincia. Un impegno che si traduce in un vero investimento: l’Università rappresenta l’unica vera arma a disposizione contro lo spopolamento ovvero contro la “chiusura” di questo territorio e di quanto opera sopra. Il Tavolo di Parternariato Socio Economico della Provincia di Nuoro ha come sua missione esclusiva il partecipare attivamente alla pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio, tanto negli aspetti economici-imprenditoriali ed occupazionali, quanto in quelli sociali (la qualità della vita, le relazioni istituzionali, la lotta allo spopolamento). In questa sua missione ritiene prioritario ed indispensabile guardare all’Università Nuorese come ad un fattore strategico per lo sviluppo, che permette a chi vive in questo territorio di avere a disposizione opportunità di istruzione e formazione superiore e al territorio di usufruire di un importante attrattore demografico.
 Appare chiaro che per realizzare un’Università con queste caratteristiche occorre un impegno enorme da parte di tutti i soggetti attivi, pubblici e privati, di questa Provincia: impegno di idee e di supporto, ma anche e soprattutto impegno economico e finanziario».
Nino Bandinu 
 
15 - La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
Ginecologia in tilt, i parti trasferiti ad Alghero   
Gravi disagi nella clinica di viale San Pietro dopo la fusione di due reparti 
Sassari. La giornata comincia con un’oretta di fila per entrare in bagno. Questo indipendentemente dalle necessità e dallo stato di salute della paziente. Poi passa il giro dei medici capeggiato dai rispettivo primari. Capita infatti che nella stessa stanza facciano irruzione due equipe contemporaneamente, ciascuna a spartirsi le partorienti di propria competenza. Una folla di camici e una gran confusione. Questi sono alcuni degli «effetti collaterali» della fusione dei due reparti di ostetricia in viale San Pietro.
Una fusione che, a giudicare dalle conseguenze pratiche per l’utenza, non sembra aver dato i frutti previsti nel piano sanitario regionale, il quale prevedeva appunto il taglio dei posti letto anche in ostetricia. Un adeguamento messo in atto, seguendo i dettami dell’assessore regionale alla Sanità Dirindin, dai dirigenti dell’azienda mista ospedale università. Così, da meno di un mese e da un giorno all’altro, al primario e ai medici della divisione ginecologia che da sempre era stata ospitata nello stesso piano dell’ostetricia universitaria, è stato comunicato che avrebbero dovuto fare le valige e trasferirsi nella porta accanto, dai «cugini» delle cliniche. Di conseguenza i sedici posti letto governati da Sebastiano Milia sono stati cancellati, le brande impilate le une sulle altre e i servizi igienici, a disposizione delle pazienti, chiusi.
«È una situazione assurda quella che si vive lì dentro tutti i giorni - dice una donna che è stata ricoverata di recente -. A parte il disagio per le condizioni precarie del palazzo, regna una confusione assoluta. Se passa un medico e una paziente gli rivolge qualche domanda sulla sua situazione spesso si sente rispondere che deve attendere che arrivi il medico dell’altro reparto. Ma se sono tutti assieme...». In effetti i reparti sono stati riuniti nella corsia dove originariamente operavano il direttore e i medici della clinica, al terzo e al quarto piano, ma le due strutture sono rimaste separate, anche se entrambe passate sotto la direzione dell’azienda mista. Quindi fra le pazienti si aggirano ginecologi che possono appartenere all’ex reparto universitario o all’ex divisione. E soprattutto convivono, come separati in casa, i due primari che ovviamente il management dell’azienda non poteva eliminare. Una convivenza che, se finora non si è arenata negli attriti, ha sicuramente prodotto risultati grotteschi e senza dubbio disagi per le pazienti. Si sta verificando infatti, la necessità di dirottare donne in gravidanza in altre strutture del territorio, come Alghero e Ozieri, dove dovranno partorire per mancanza di posti letto a Sassari.
«Un fatto gravissimo - dice qualcuno degli addetti ai lavori - che le strutture maggiori, con reparti di terapia intensiva neonatale e neonatologia, mandino i propri pazienti nella periferia. Un sintomo che qualcosa non funziona». Mentre da sempre, e ancora oggi, all’ospedale di Sassari approdano casi inviati da colleghi delle altre province, dove pure operano ospedali di grandi dimensioni.
Un provvedimento, quello adottato dalla direzione dell’azienda mista, che non è stato preso bene dai medici che di punto in bianco si sono visti catapultare in una situazione illogica. Per non parlare delle pazienti che ora devono fare i conti con una struttura non adeguata in spazi molto più ristretti. Basti pensare che in certi giorni circa 45 pazienti si devono spartire due bagni di dimensioni ridottissime, qualche volta manca l’acqua calda e succede che si lesionino tubazioni ormai fatiscenti provocando danni e allagamenti.
E intanto, il trasferimento al padiglione Clemente, altra struttura già abbastanza vecchiotta che si trova dall’altro lato della strada, sembra definitivamente sfumato.
Gabriella Grimaldi 
 
16 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna   
«Così combattiamo i tumori del fegato» 
Il punto sul trattamento tempestivo della malattia e sugli studi finanziati con i fondi dell’Airc 
Intervista con Rosa Maria Pascale dell’ateneo di Sassari Dalle analisi dei geni a terapie sempre più personalizzate 
Sassari. «Una buona prevenzione è la via principale per contrastare i tumori: ed ecco allora l’estrema importanza dei contributi per le nostre indagini raccolti dall’Airc». La professoressa Rosa Maria Pascale lavora a Sassari nel dipartimento universitario di scienze biomediche, sezione di patologia sperimentale e oncologia. Cinquantadue anni, in passato ha operato per lungo tempo all’estero, in particolare nel Best Institute di Toronto, in Canada.
A capo di équipe che hanno già ottenuto consistenti risultati in questa lotta, nell’isola la docente sta adesso intensificando la battaglia contro i tumori del fegato. Sempre in collaborazione con altri importanti centri nazionali dislocati a Roma e a Pisa. E sempre grazie all’apporto dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Di qui il rilievo della sua testimonianza in vista del ritorno nelle piazze sarde, domenica prossima, dell’azalea per la vita. Una grande campagna che in tutte le regioni dovrebbe portare altri 10 milioni di euro nelle casse dei gruppi scientifici impegnati nella defatigante azione per limitare i danni della malattia.
- Nella facoltà di medicina sassarese si è di recente concluso un progetto cominciato nel 2004 e supportato dall’Airc con 48mila euro l’anno: quali gli esiti?
«Abbiamo individuato posizioni geniche (o loci) capaci d’influenzare l’insorgenza e lo sviluppo della cancerogenesi epatica»
- A che genere di utilità pratiche portano questi studi?
«Consentono screening e diagnosi precoci: quindi il trattamento tempestivo delle patologie».
- Le indagini si sono limitate ai ratti o sono state estese a pazienti?
«Hanno riguardato sia i primi sia i secondi. Con una conferma importante a livello sperimentale: alterazioni geniche presenti nei topi sono state riscontrate pure negli esseri umani».
- Perché quest’aspetto è tanto rilevante?
«Nei ratti il nostro lavoro di ricercatori è per così dire pulito. Non risente cioè d’interferenze, sempre possibili invece nel caso delle persone. Il fatto di aver individuato le stesse alterazioni geniche nei tumori tanto degli animali come dell’uomo è dunque di estremo conforto per le indagini scientifiche. Rappresenta in altre parole un riscontro di notevole rilievo».
- Quali i benefici nella lotta contro il cancro?
«Vedere in concreto le conseguenze nel comportamento delle cellule, sia singole sia dal punto di vista delle loro interazioni. In questo modo possiamo arrestare la malattia prima ancora che si manifesti oppure riconoscerla all’inizio della sua insorgenza».
- Un discorso nello specifico mirato sui tumori al fegato?
«Naturalmente vale in generale. Ma per quanto concerne la nostra attività operiamo in dettaglio per verificare le interazioni tra ambiente e genetica. Parlo di stili di vita, abitudini, diete alimentari in correlazione con il patrimonio cromosomico individuale. Tutto in rapporto al preoccupante aumento un po’ dappertutto, e non solo in Sardegna, delle numero delle persone che fumano, bevono troppo alcol, soffrono di epatiti e infezioni virali, fanno uso di sostanze stupefacenti».
- Quante persone lavorano nella sua équipe in questa fase?
«Sette in modo stabile, un’altra decina tra dottorandi e specializzandi».
- Che ulteriori vantaggi possono generare le vostre indagini?
«Tra le più importanti, c’è l’opportunità di mettere a fuoco terapie personalizzate per aiutare al meglio gli ammalati».
- In che modo?
«Siamo soliti parlare in generale di tumore del fegato. Ma in realtà esistono tanti tipi di tumore epatico, spesso uno diverso dall’altro. Disporre di un sistema di cure individualizzato è dunque un fatto davvero rilevante per la vita stessa del paziente: consentirà al suo organismo di predisporre la reazione più efficace e tempestiva contro la patologia di cui soffre».
- Perché è tanto importante partecipare alla raccolta di fondi promossa dall’Airc?
«È molto semplice: da quest’associazione arriva l’80% degli stanziamenti destinati alle indagini sul cancro in Italia. Purtroppo viviamo infatti in un paese dove, quando si tratta di tagliare le spese, i primi fondi sacrificati sono proprio quelli originariamenti riservati alla ricerca».
Pier Giorgio Pinna 
 
17 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Festa di piazza degli universitari
Domani dalle 17 davanti all’ateneo tra musica e cucina
L’Associazione goliardica turritana celebrerà anche il venticinquennale
Sassari. Gli universitari scenderanno in piazza, domani, di fronte alla sede centrale dell’ateneo. Non sarà un folgorante moto studentesco, come si potrebbe immaginare risalendo al’68 e al «Maggio francese» di cui ricorre il quarantennale. Semplicemente si annuncia, nel «Maggio sassarese» 2008, «Universitari in festa-Studenti in piazza», manifestazione che lancerà un messaggio positivo a un capoluogo che potrebbe essere in misura molto più significativa una città universitaria.
Nove associazioni studentesche saranno a capo del festoso sabato organizzato in piazza Università. L’Associazione goliardica turritana farà festa nella festa, celebrando il suo venticinquennale. Letteratura, musica, ed enogastronomia saranno solo alcune delle opportunità di intrattenimento che vorrà ribadire l’esigenza di un rapporto fecondo con la città e il territorio nell’iniziativa che è stata patrocinata dal Comune, dall’Ersu e dalla stessa Università di Sassari.
Simone Campus, studente del Cda d’ateneo, ieri, nell’incontro di presentazione ha precisato che la festa richiama l’appuntamento di fine estate 2005; una kermesse promossa nel primo periodo di mandato delle rappresentanze studentesche. «Dopo quasi tre anni, a conclusione del nostro impegno, abbiamo voluto organizzare un’altra manifestazione capace di mobilitare le numerose realtà associative universitarie - ha sottolineato Campus - Lanciamo un appello alla città per un’accoglienza e un’integrazione da migliorare, affrontando per esempio il problema degli alti costi degli affitti, spesso in nero. Per tornare alla festa, il ricavato sarà devoluto alla cooperativa «Il sogno» di don Gaetano Galia, che si occupa del recupero sociale dei minori di famiglie disagiate».
Per il rettore dell’università di Sassari, Alessandro Maida, l’iniziativa esprimerà una volontà generale dell’ateneo di legarsi strettamente alla città e al territorio. «Quello universitario a Sassari è un mondo che, con i circa 18mila iscritti in 11 facoltà, rappresenta il 15 per cento dei residenti in città - ha precisato il professor Maida - Con l’Ersu coltiviamo l’obiettivo di mille posti per residenze studentesche. Un altro aspetto fondamentale è il valore dell’integrazione, del confronto e degli scambi tra universitari e tra gli studenti e la città».
L’Associazione goliardica turritana festeggerà i suoi primi 25 anni. Lo ha ricordato il pontefice Lupaccione III Virtuoso, al secolo Fabrizio Ruiu. «Negli anni’50 e’60 era automatica l’iscrizione all’Associazione universitaria turritana. Erano le stagioni fulgide della goliardia. Poi c’è stata una crisi negli anni’70 - ha detto Ruiu - Nel decennio successivo un gruppo di pazzi ha voluto rilanciare il sodalizio. E ora arriviamo gioiosamente al venticinquennale. Al rettore consegnamo personalmente l’invito alla festa».
E il professor Maida, che ha speso elogi anche sull’installazione di un etilometro nella festa di domani, ha ricevuto un secondo particolare invito: la partecipazione a una dama etilica. Un gioco divertente e difficile, tra tante pedine a carattere enologico che verranno mosse nella intensa serata di domani.
Si potrà mangiare fino a mezzanotte
Mostre benefiche. Il ricavato andrà a «Il Sogno»
Sassari. E’un sostanzioso programma quello di «Universitari in festa-Studenti in piazza». La non-stop, domani, dalle 17 sino a mezzanotte, porterà in piazza Università proposte per tutti gusti. L’associazione Scienze Politiche, con l’ausilio dei cuochi della mensa dell’Ersu, offrirà pietanze a base di pecora mentre l’Agt (Associazione goliardica turritana), si dedicherà a preparare accuratamente un’abbondante arrostita. L’Erasmus-Esn Sassari, darà vita all’Eurodinner, uno spazio gastronomico multietnico con gli studenti ospiti dell’ateneo sassarese, provenienti da Germania, Austria, Ungheria, Francia, Svezia e Portogallo. L’associazione degli studenti di Agraria curerà una degustazione di vini che potrà contare sulla supervisione dell’enologo Gianluigi Madau. I contenuti tematici trattati nelle diverse postazioni garantiranno particolare riguardo ai 60 anni della Costituzione italiana; un approfondimento assicurato dagli studenti di Giurisprudenza, con una documentazione rappresentata dai servizi dei principali giornali che all’epoca si mobilitarono dopo la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale. L’associazione Scienze Politiche organizzerà una mostra fotografica sugli angoli del centro storico da riscoprire e metterà in vendita la compilation «Fuorisessione», prodotta dalla stessa associazione con Emergency. Il ricavato andrà a un ospedale in Sudan. I rappresentanti di «Mai dire Lettere», associazione di Lettere e Filosofia, presenteranno «Noir Mediterraneo», ultimo libro di Massimo Carlotto. Il Sism (Segretariato italiano degli studenti di Medicina), allestirà un etilometro, coniugando l’informazione medico-scientifica con il gioco. L’associazione di Economia si occuperà di un intrattenimento con la playstation Pro 6 e il tirassegno. Ci saranno anche i giochi di società grazie ai ragazzi di Kappa Nord. E il contributo dell’Accademia di Belle arti, del Conservatorio e degli universitari di Chimica, Farmacia, Scienze e Lingue e, inoltre, del gruppo di utenti Linux. La manifestazione sarà allietata dalla musica di numerose band.
Marco Deligia 
 
 
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Pagina 21 - Grande Cagliari
Campus, le regole del sindaco
Il caso. Floris: «Non deve essere solo una casa dello studente: ci vogliono zone verdi e aree per lo sport»
Un siluro al piano della Regione dopo le contestazioni della commissione urbanistica alle volumetrie del progetto
E ora Floris detta le regole e boccia Da Rocha: «Sì al campus universitario, ma no a una semplice casa dello studente». Una dichiarazione che sa di bocciatura per il progetto dell’archistar brasiliana Paulo Mendes da Rocha. Tra le contestazioni mosse dalla commissione comunale Urbanistica al progetto dell’architetto sudamericano, c’è quella relativa alle troppe volumetrie previste, tali da limitare al massimo la possibilità di creare parcheggi e spazi verdi attorno al campus. Floris ha avuto modo di confermare le perplessità della commissione e fissare i paletti intorno ad un’eventuale riapertura del tavolo dell’accordo di programma con la Regione (Betile e Sant’Elia, oltre al campus), a margine della presentazione del corso di formazione “Giovani e Istituzioni”. «C’è la volontà di trasformare l’accordo politico in atto amministrativo», spiega il primo cittadino, “ma solo a condizione che si realizzi un campus universitario e non una semplice casa dello studente costretta tra un supermercato e la biglietteria del Cagliari Calcio. La nostra disponibilità” prosegue, «era stata data solo a fronte dell’utilizzo di aree, che le Ferrovie stavano dismettendo, da destinare alla nascita di impianti sportivi e per ampliare l’offerta di servizi agli studenti», ha puntualizzato Floris ricordando che, in base
agli accordi, intorno al campus dovrebbe sorgere anche una zona verde di rispetto da sottrarre, anche in futuro all’edificabilità.
«L’intesa con il presidente Soru», aggiunge, «aveva come base l’acquisizione di terreni limitrofi all’area del campus di proprietà delle Ferrovie, da destinare alla realizzazione di spazi per attività sportive. Se è una casa dello studente, concepita come una semplice colata di cemento senza nulla attorno, altro non è che un tornare indietro».
Il riferimento di Floris, fin troppo esplicito, è alle volumetrie. Nel protocollo d’intesa, siglato da Regione e Comune nel luglio 2006, prevedeva una riduzione di volumetria (oltre 95 mila metri cubi), per far spazio al verde attrezzato. Ma il progetto di Da Rocha, arrivato nel febbraio 2007, non solo non le riduce, ma addirittura le aumenta di 71mila metri cubi. Da qui le perplessità sollevate in commissione.
Una storia iniziata 5 anni fa con il sì all’impresa Edilia
Gli accordi
La storia inizia con il 2 aprile 2003, quando il Comune approva il piano di Edilia: un campus universitario di 95.234 metri cubi dotato di attività direzionali e alberghiere, servizi pubblici e parcheggi, più un fabbricato di 8400 metri cubi e la cessione a titolo gratuito di un tratto di viabilità da rendersi pubblica (1038 mq) e un’area di 2444 mq in cui sono localizzati: il silos vecchio da adibire a museo, i parcheggi dell’edificio e una piazza attrezzata. Il 23 settembre 2004 gli immobili passano al Comune. Il 27 luglio 2006 l’Ersu acquista l’area ex Sem da Edilia (che esce di scena) alla quale subentra nei rapporti col Comune. Passano 7 mesi e l’architetto Da Rocha presenta a Ersu, Comune e Regione il nuovo piano, pagato da Edilia sulla base degli accordi contenuti nella transazione. Il 24 aprile 2007 la giunta approva il progetto. En.Ne.
L’albergo diffuso nel centro storico
«L’albergo diffuso nel centro storico». A margine della conferenza stampa, il primo cittadino Emilio Floris ha confermato la disponibilità alla formula di alloggio diffuso per studenti nei quartieri di Stampace, Marina e Castello. In linea con la richiesta votata dalla circoscrizione: una convenzione tra l’Università e i privati per agevolare la locazione degli studenti fuori sede nelle case del centro.
Ennio Neri
cagliari@epolis.sm
 
 

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