Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 April 2008
RASSEGNA QUOTIDIANA A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E WEB
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Iglesias - Pagina 23
Via ai master e apertura di altri dipartimenti, ma non ci sarà Ingegneria ambientale
LA NUOVA STAGIONE DELL’UNIVERSITÀ
Il settanta per cento dei laureati trova un posto di lavoro. I nuovi corsi sono stati presentati dal presidente della provincia Pierfranco Gaviano e dal direttore dell’Ausi Giorgio Piccaluga
Mazzi di rose rosse alle tre neolaureate e buffet freddo per festeggiare. A gioire, nella storica palazzina Bellavista di Monteponi, non sono soltanto le studentesse, ma anche i docenti e gli amministratori locali che brindano ai traguardi raggiunti dall’Università del Sulcis Iglesiente. Perché dopo le ombre degli ultimi mesi è arrivato il momento delle luci. Seppure sia, per il momento, confermata la sospensione del primo anno di Ingegneria ambientale (che costringerà le matricole ad iscriversi a Cagliari), si guarda con soddisfazione ai dati che vedono circa il 70 per cento degli studenti laureati in Scienza dei materiali con un posto di lavoro nelle aziende dove hanno svolto il tirocinio previsto dal corso di studi. A questo si aggiunge l’avvio di attività che dovrebbero compensare la perdita dovuta ai tagli del decreto Mussi sull’Università diffusa. E si tratta di novità importanti: master in Architettura moderna a Serbariu e master internazionale in Ingegneria del territorio da svolgersi a Iglesias. A ciò si aggiunge l’insediamento delle strutture dipartimentali nel campo di Scienza dei materiali, Energia e Ambiente. Attività di ricerca che daranno una marcia in più al polo universitario.
L’AUSI Ad annunciare le novità sono stati ieri mattina Pierfranco Gaviano e Giorgio Piccaluga, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Ausi, ente che sostiene l’Università, nel corso della cerimonia a villa Bellavista. Piccaluga, che era stato il primo a lanciare l’allarme per le sorti incerte di Monteponi dovute allo scarso interesse da parte di istituzioni e privati, ora appare più sereno. «Uno degli aspetti più importanti rispetto a qualche mese fa è dovuto al fatto che tutti i soggetti locali hanno fatto quadrato attorno all’Università - commenta il direttore - a cominciare dalla Provincia di Carbonia Iglesias, diventata il principale sostenitore dell’Ausi, continuando con i Comuni e le aziende private. È stato recepito il messaggio che l’Università del Sulcis Iglesiente è patrimonio di tutti, una ricchezza da preservare e potenziare».
SCIENZA DEI MATERIALI Viaggia spedito il corso di laurea in Scienza dei materiali, fiore all’occhiello di Monteponi, e consegue buoni risultati anche Informatica. L’unica criticità è la cancellazione, dal prossimo anno accademico, del primo anno di Ingegneria ambientale. «Un fatto sicuramente negativo - aggiunge Piccaluga - che, in attesa si soluzioni, cercheremo di compensare con l’avvio di iniziative molto importanti come i master internazionali e le strutture dipartimentali».
«I segnali importanti e positivi ci sono - conferma il presidente Pierfranco Gaviano - oltre all’ampliamento dell’Università che prevede anche l’istituzione a Carbonia di un master in architettura moderna. Posso dire che siamo in una prospettiva di crescita del polo universitario. Ne è un esempio anche il continuo rapporto con i paesi stranieri. Anche il Consorzio che si espande è un segnale importante perché l’impegno verso l’Università è cresciuto da parte delle istituzioni e delle imprese».
I DOCENTI C’è aria di ottimismo anche tra i docenti. «Scienza dei materiali - spiega Anna Musinu, presidente del corso - ha laureato oltre 120 studenti provenienti da tutte la parti della Sardegna che in gran parte hanno svolto il tirocinio fuori dall’isola e all’estero». All’attività didattica tradizionale si affianca l’organizzazione di convegni internazionali e corsi di specializzazione, nonché il rapporto diretto con le aziende, una settantina, dove gli studenti provenienti da tutte le parti della Sardegna e dal resto d’Italia (ci sono anche 5 siciliani) hanno la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite. E, spesso, trovare lavoro.
Cinzia Simbula 
 
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 7049
Sassari
ALL’ERSU CAMERE FANTASMA
Studenti in rivolta. Si sono piazzati davanti alla sede dell’Ersu, ente regionale per il diritto allo studio, per reclamare frigoriferi, telefoni, condizionatori e altro. Tutto quello che manca nelle loro camere.
Gli ospiti degli alloggi universitari hanno aspettato che i dirigenti risolvessero tutto. Dopo un paio di mesi, finita la pazienza, sono andati a protestare in via Carbonazzi, armati di striscioni e foglietti che dimostravano promesse fatte molto tempo fa.
Nella nuova casa dello studente di via Coppino, quella che tutti avevano battezzato come un campus universitario in pieno stile americano, completo di tutti gli optional, c’è un solo frigorifero per più di sessanta studenti.
Ma non solo, nelle camere non ci sono i citofoni per comunicare con la portineria. L’acqua calda sembra un lusso e le pompe di calore funzionano a singhiozzo. Gli studenti sassaresi hanno aspettato fiduciosi, ma poi, martedì mattina hanno chiesto un incontro con i dirigenti dell’Ersu.
Dopo una mezz’ora l’hanno ottenuto. Il funzionario Maria Grazia Piras ha assicurato che tutto è già stato predisposto per risolvere i problemi.
Appalti in fase di decollo e ordinazioni per gli apparecchi mancanti, già inviate alle ditte. Agli universitari dell’ateneo turritano non resta che aspettare.
(m.c.) 
 
3 - L’Unione Sarda
Sport - Pagina 25
Calcio. La seconda fase del torneo universitario
COPPA RETTORE ALLA STRETTA FINALE
23 aprile - Entra nel vivo la Coppa Rettore, il torneo universitario di calcio che si sta disputando da alcuni mesi sui campi di Sa Duchessa. Dopo la quinta giornata gli studenti-calciatori sono arrivati alla stretta finale, con le gare ad eliminazione diretta: i quarti di finale cominceranno infatti martedì 29.
Questi i risultati della quinta giornata e le classifiche: Granchi Avatori-Mascalzone Ogliastrino 0-4, Catatonia-Fratelli Scandinavi 1-0, All Bluff-Betis Quadra 3-0, Ludus Magnus-Mandarancio Meccanico 1-3, Atleticos Pagu-Spongi Lisbona non disputata, Le Merendes-Tecnoplast 3-1, Ufficio Sinistri-Deportivo Aristanis 6-8, Sturrupintu-Drink Team 0-3, Ogliastrarasta-Estudiantes Non Meda 4-1, Creatina Team-Malos a Ghirare 1-2, Universidad Alcolica-Borotalcool 1-1, Muretto a Secco-Signore degli Agnelli 2-3. Classifiche (prime posizioni): girone A, Mascalzone 11, Catatonia e Fratelli Scandinavi 10. Girone B: Mandarancio Meccanico 12, Le Merendes 10, Tecnoplast 7. Girone C: Ogliastrarasta 15, Estudiantes Non Meda 12, Drink Team e Deportivo Aristanis 7. Girone D: Il Signore degli Agnelli 15, Malos a Ghirare 12, Creatina Team 9. I quarti di finale si disputeranno il 29 e 30 aprile: martedì sarà la volta delle gare Mascalzone Ogliastrino-Malos a Ghirare (15,20), Catatonia-Signore degli Agnelli (17).
Per il giorno successivo sono in programma le partite Mandarancio-Estudiantes (alle 15,20) e Le Merendes-Ogliastrarasta (17). Le semifinali si giocheranno il 6 maggio alle 15,20 e alle 17, mentre il grande atto finale con le due gare conclusive è in programma l’8 maggio. Il terzo quarto posto si deciderà a partire dalle 15,20. La finalissima si disputerà alle 17.
(fe.fo.)
   


LA NUOVA SARDEGNA
  
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Cagliari
Bilancio e analisi del Consorzio Ausi sulle prospettive dell’Università della provincia
PERDE UNA FACOLTA’ MA VIRA VERSO L’ECCELLENZA
Addio a Ingegneria ambientale ma l’anno prossimo Carbonia avrà Architettura
Iglesias. L’Ausi non disarma benchè un decreto del ministro Fabio Mussi abbia cancellato la facoltà di Ingegneria per l’ambiente a Monteponi. La risposta, martedì, del consiglio di amministrazione dell’Associazione per l’Università del Sulcis Iglesiente, ha completamente ribaltato le prospettive negative che si stavano addensando su Monteponi che rivede i programmi rilanciando una serie di iniziativa che dovrebbero avere ricadute interessanti per il territorio.
A illustrare il piano strategico dell’Ausi, ieri mattina, nell’aula magna di Villa Bellavista, è toccato al presidente, Pierfranco Gaviano, che ha prontamente espresso in cifre il programmi dell’azienda universitaria. Oltre 1.2 milioni di euro per il prossimo anno per mantenere due corsi di laurea (Scienza dei materiali e informatica) e per esportare a Carbonia un master in architettura moderna.
L’asse Carbonia-Iglesias quindi si rafforza non solo in campo politico ma anche accademico con un coinvolgimento totale dei due centri minerari nel settore della formazione e della ricerca. «Quest’esperienza - ha esordito Pierfranco Gaviano - deve continuare perchè i risultati fin qui conseguiti sono decisamente soddisfacenti. La Provincia, poi, ha deliberato a favore del consorzio Ausi la somma di 15 mila euro per l’acquisto di apparecchiature e strumenti informatici. In aggiunta abbiamo anche deliberato di ristrutturare aule, locali ed edifici che saranno adattati alle esigenze dei docenti e degli studenti».
Fino a qualche anno fa si temeva che su Monteponi fosse stato intonato il de profundis, invece le indubbie e indiscusse capacità di rinnovamento dei responsabili dell’Ausi ha consentito, proprio nel momento di maggiore difficoltà, di adattarsi alle nuove condizioni imposte dal decreto Mussi, sostituendo alla facoltà di Ingegneria per l’ambiente un centro interdipartimentale di ricerca. «Si deve fare di necessità virtù - ha precisato Giorgio Massacci, presidente del corso di Ingegneria per l’ambiente -. Monteponi sarà sede di un master internazionale con docenti provenienti dalla Grecia e dalla Turchia che nel settore delle risorse estrattive e dell’ambiente primeggiano in campo mondiale. Altra iniziativa che intendiamo portare avanti, con il consorzio Ausi sono corsi magistrali in materia di recupero ambientale. Quindi non si smobilita ma si rilancia in settori decisamente qualificanti nel campo della ricerca».
In molti atenei italiani molto lavoro è basato sulla didattica ma a Monteponi si è tutti convinti che occorre salire sul treno della ricerca. Il corso principe dell’Università di Monteponi, anche per la sua anzianità di servizio, è senza dubbio Scienza dei materiali e il presidente del corso Anna Musinu, ha riproposto una sintesi dei risultati ottenuti. «A darci una mano per conseguire tali risultati - ha detto Anna Musinu - hanno concorso ben 70 aziende regionali e nazionali che hanno consentito agli studenti di effettuare stage e il tirocinio nelle loro fabbriche e nei loro stabilimenti. Alcuni giovani hanno fatto tirocinio nell’Università di Girona (Spagna), a Praga ed ora ben 5 laureati sono ospiti in Università di Zurigo e di Budapest».
Il grafico rappresentativo delle iscrizioni, dei laureati e degli occupati riporta valori oltremodo confortanti perchè oltre il 75 per cento dei laureati hanno trovato immediatamente lavoro dopo il conseguimento del titolo di studio.
Soddisfatto soprattutto Giorgio Piccaluga uno dei pionieri, con Franco Cristiani, del successo dell’Ausi. «Monteponi è destinato a crescere - ha detto con una punta d’orgoglio Giorgio Piccaluga - perchè ora si passa ad impegni più gravosi ma sicuramente più qualificanti. Siamo sostenuti in questa sfida da un impegno tra Regione-Provincia-Comuni che ci consentirà di operare nella ricerca. Abbiamo notato anche nei politici, che sono la parte responsabile della fattibilità di questi nostri progetti, molto interesse e soprattutto disponibilità a finanziare tali iniziative. Il presidente Soru - ha concluso Piccaluga - ci ha suggerito i dipartimenti e noi abbiamo colto l’invito e li stiamo realizzando». 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Disagi infiniti per i pazienti rimasti senza prestazioni  
COMPUTER IN TILT
al Policlinico ore di fila, niente esami e visite
Cagliari. Fila da incubo ieri mattina al policlinico universitario: c’erano i computer in tilt, nessuna delle 150 persone in attesa ha potuto fare il prelievo del sangue necessario per le analisi. La trafila per accedere agli esami clinici del policlinico è già di per sé estenuante: la macchinetta che eroga i numeri entra in funzione automaticamente alle 6.30, ma gli uffici per pagare il ticket e i laboratori dove si effettuano i prelievi non entrano in funzione prima delle 7.45. Così succede che i pazienti arrivino anche prima delle 6.30 per essere primi nel prendere il biglietto, poi aspettano che l’ufficio ticket apra, perché non si entra in laboratorio se non si è pagato il ticket, infine si può fare il prelievo, tra ufficio ticket e sala prelievi c’è il collegamento informatico. Ieri questo collegamento era saltato, nessuno dei tecnici chiamati in soccorso è riuscito a sistemare le cose, chi non poteva aspettare senza un termine ha dovuto lasciare l’ospedale e tornerà oggi nella speranza che il guasto sia stato riparato. Ma la domanda è: i prelievi non si potevano fare senza pagare? Non era possibile prendere il sangue e poi esigere il pagamento al ritiro? A chi l’ha chiesto la risposta sarebbe stata: non abbiamo tariffari, sono nel computer. Ma il punto resta: si poteva fare il prelievo poi, a computer riavviato, si cercava il costo.
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Fatto del giorno
UNA RISATA CI GUARIRÀ 
Approda a Sassari per la prima volta la clownterapia 
Arriva una pratica da tempo adottata negli Stati Uniti 
Si presta a qualche considerazione non superficiale l’ interessante iniziativa dell’associazione degli Studenti di Medicina “SISM” dell’Università di Sassari di organizzare questi giorni - dal 24 al 27 aprile - in collaborazione con la loro associazione nazionale, una conferenza. “Clown di corsia, quando ridere è una cosa seri “, cui seguirà, per una ventina di futuri camici bianchi, un corso intensivo di clown therapy. E cioè l’ormai famosissima terapia del sorriso, legata al nome del suo fondatore e teorizzatore, Hunter D. “Patch” Adams, il medico americano, feroce critico del modello di assistenza sanitaria del suo paese. Il quale prima ha intuito, poi trasformato in cura, il potere benefico della risata, capace di creare un rapporto empatico con i pazienti - in particolare con i bambini - per aiutarli ad affrontare meglio situazioni di dolore e di stress.
La prima osservazione riguarda, naturalmente, l’iniziativa in sé - la prima in Sardegna - che rivela la consapevolezza della necessità di “operare” in concreto per diventare medici migliori, capaci di instaurare, in ogni situazione, una relazione d’aiuto e di fiducia con tutte le categorie del disagio socio-sanitario, dai bambini agli anziani e ai diversamente abili. Il che non è davvero poco, considerato che a mobilitarsi sono giovani, di quella classe di età a cui appartengono i famosi “bamboccioni”, immaturi e sotto tutela. Fa ben sperare, dunque, questa confortante apertura all’umanizzazione della cura - questione cruciale del nostro presente, in cui ai successi della medicina corrisponde spesso la fredda efficienza delle moderne tecnologie biomediche, fenomeni di burocratizzazione e disumanizzazione.
La clownterapia - nata negli anni Settanta - non è una moda passeggera. Numerose ricerche hanno dimostrato che nei reparti pediatrici, la clownterapia aiuta ad affrontare il dolore e ad allentare la tensione, contribuendo a rendere più piacevole la degenza dei piccoli pazienti e agevolando le terapie. Inoltre sembra assodata la funzione di stimolare il sistema immunitario dei bambini malati di cancro, Aids e diabete e nei piccoli sottoposti a trapianto di organi e midollo osseo. Ma a parlare di clownterapia viene in mente un altro approccio e un antico, dimenticato adagio, causa mancanza di spunti e di motivi di allegria e spasso, su cui prevalgono ansia e paura del futuro: ridere fa buon sangue, fa bene al cuore. La risata, anzi, sarebbe un vero e proprio farmaco, hanno suggerito di recente i ricercatori dell’Università del Maryland che forniscono anche il dosaggio consigliato: quindici minuti al giorno di risate. Effetti: miglioramento della circolazione del sangue e prevenzione delle malattie cardiovascolari. La risata aiuta a mantenere un endotelio sano e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Così come l’esercizio fisico, infatti, stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche che hanno un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Controindicazioni? Nessuna. E la medicina va bene per tutti, grandi e piccoli, uomini e donne.
Ben vengano dunque la clown terapia e i nuovi professionisti del sorriso che cura, linguaggio universale di comunicazione. Da sempre. Perfino il grande Galeno doveva essere convinto dell’importanza terapeutica del sorriso se raccomandava ai medici di curare “cito, tuto, et Jucunde”, cioè con prestezza, sicurezza e giocondità.
Eugenia Tognotti
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie