Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 March 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

1 - Niente cittadinanza: prepara le valigie il manager inglese
2 - Il mondo accademico ricorda l’ex rettore Antonio Milella
3 - Salta Harris, a rischio la poltrona di Ganau
4 - Il mare in burrasca fa saltare l’incontro con gli studenti corsi


 


 1 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 55

Niente cittadinanza: prepara le valigie il manager inglese


La mozione presentata a febbraio da un gruppo di consiglieri regionali sulla nomina di David Harris al vertice dell’azienda mista ospedaliero-universitaria era fondata. Lo ha confermato il 6 marzo scorso l’ufficio legale del ministero della Salute in risposta al quesito posto dalla Regione. Harris, che ha la doppia cittadinanza inglese e statunitense, non ha ancora ottenuto la cittadinanza italiana, requisito che il regolamento n.174, varato con decreto della presidenza del consiglio dei ministri nel 1994, considera invece indispensabile per chi «deve accedere a incarichi che implicano l’esercizio di pubblici poteri».
Questo era esattamente il punto sul quale i consiglieri regionale avevano incentrato la loro mozione. Ieri si è appreso che in discussione era anche la validità in Italia del titolo di studio conseguito da Harris negli Stati Uniti. Di fronte al parere dell’ufficio legale del ministero della Salute l’assessore Nerina Dirindin ha commentato: «Sono amareggiata per l’errore compiuto dagli uffici amministrativi - ha detto - che avevano inserito Harris nell’elenco dei possibili direttori generali».
Il manager di origine inglese era stato nominato il 4 febbraio scorso con un decreto del presidente della Regione in sostituzione di Gianni Cherchi, scomparso prematuramente. Ieri Harris, appresa dal nostro giornale la notizia del parere espresso dal Ministero della Salute, si è preoccupato di precisare che «nessun atto verrà annullato perché, non avendo sottoscritto il contratto con la Regione in attesa delle verifiche che erano in corso, non ho mai firmato un documento come direttore generale. Con il direttore sanitario ci siamo limitati all’ordinaria amministrazione».
Ottenuto l’indispensabile parere che mette Harris fuori gioco la Regione deve affrettare i tempi per dare un assetto definitivo all’azienda mista, di fatto paralizzata. Dopo le festività pasquali l’assessore alla Salute incontrerà il preside della facoltà di Medicina dell’Università di Sassari, Giulio Rosati, che per legge deve esprimere il proprio parere sul nome del candidato alla direzione generale. Fatta questa scelta sarà il manager a designare i suoi collaboratori, cioè il direttore sanitario (l’incarico è oggi ricoperto da Antonello Ganau la cui nomina è stata definita illegittima in un’altra mozione presentata da un gruppo di consiglieri regionali) e il direttore amministrativo.
GIBI PUGGIONI






2 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari

UNIVERSITÀ IN LUTTO
«Le sue doti: giovinezza e fantasia»
Il mondo accademico ricorda l’ex rettore Antonio Milella

SASSARI. Anche se non amava la solennità dei cerimoniali, il professor Antonio Milella non avrebbe potuto immaginare un commiato diverso dalla sua città. Il dolore intimo e privato della famiglia dell’ex rettore, spirato giovedì in ospedale all’età di 83 anni dopo una lunga malattia, è diventato parte integrante del lutto di una città. La camera ardente, allestita nell’aula magna dell’ateneo cittadino, ieri per tutta la giornata è stata visitata da centinaia di persone. La corale testimonianza di affetto e di stima è stata di grande conforto per la moglie Maria Augusta Crovetti e per i figli Isabella e Giangiacomo. Accanto al feretro, oltre i familiari, c’erano il ministro della Difesa Arturo Parisi (che fu assistente universitario nei primi anni del rettorato Milella), il presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, l’arcivescovo Paolo Atzei, il sindaco Granfranco Ganau, la presidente della Provincia Alessandra Giudici, il questore Cesare Palermi. Ma anche tante altre autorità, civili e militari, docenti universitari, ex allievi, studenti e tanti semplici cittadini.
Una folla che a mezzogiorno ha assistito al solenne omaggio reso dal Senato accademico all’ex rettore. Un accademico che seppe sempre guardare lontano e che ridisegnò il volto dell’Ateneo «quando - ha detto il rettore Alessandro Maida - l’insularità poteva rischiare di funzionare come vocazione al ripiegamento su se stessi».
Non è stato così perché Antonio Milella fu capace, nei diciotto anni alla guida dell’ateneo, di trasformare in grandi opportunità tutte le riforme universitarie succedutesi dal 1973 al 1991.
«Sempre in prima fila e impegnato in prima persona con numerose iniziative di cui molti di noi sono testimoni», ha ricordato il rettore Maida.
«Diciotto anni di fecondo governo - ha aggiunto Maida - sono possibili solo se si possiedono qualità particolari, prime fra tutte giovinezza mentale e fantasia in grado di consentire di stare al passo con i tempi». Qualità che appartenevano ad Antonio Milella, ha confermato nel suo breve e commosso intervento l’ex allievo Piero Deidda, docente di Arboricoltura nella facoltà di Agraria.
Il rettore ha voluto ricordare l’impegno di Milella in tutti i settori cardine della vita dell’ateneo: diritto allo studio («ristrutturazione della Casa dello studente e realizzazione della nuova mensa universitaria»), didattica (l’istituzione di nuovi corsi di laurea e scuole di specializzazione in riscontro alle richieste del mutato mercato del lavoro»). Alessandro Maida ha ricordato anche «il costante impegno di Antonio Milella nel settore della ricerca, dai finanziamenti alla spinta verso la ricerca applicata nei settori della tradizionale vocazione economico-culturale dell’isola». «A lui si devono la prima iniziativa per la creazione di un parco transfrontaliero tra Sardegna e Corsica, la partecipazione alla Università delle Nazioni Unite, l’avvio della collaborazione con i paesi del Mediterraneo e della cooperazione con i paesi in via di sviluppo, la nascita del Corisa che fu la base del polo scientifico regionale di Porto Conte Ricerche».
Quindi spazio al ricordo personale di un uomo che aveva nel dna «la costante disponibilità al dialogo, la signorilità e l’amabilità personale». Non sassarese (era originario di Lecce), Antonio Milella ha vissuto a Sassari per cinquantasei anni e l’ha amata come se fosse la sua città. E tutta la comunità, non solo quella accademica, lo ha voluto ricambiare salutandolo nell’aula magna di quella che invece fu certamente la «sua» Università. Con il rispetto profondo e venato di malinconia che tutti i grandi innovatori meritano.
Questa mattina la benedizione alle ore 10,30 nella chiesa di Cappuccini. I funerali del professor Antonio Milella saranno celebrati martedì alle 11 nella stessa chiesa.

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari 
di Gabriella Grimaldi

Salta Harris, a rischio la poltrona di Ganau
Dopo lo stop del ministero nuovi guai: il direttore sanitario non ha i requisiti
Allo statunitense mancano la cittadinanza e il riconoscimento del titolo di studio


SASSARI. È deciso: David Harris non sarà il direttore generale dell’azienda mista ospedale università. Dal ministero è arrivata la raccomandazione di usare cautela visto che al manager statunitense, da anni residente in Sardegna, mancano due requisiti fondamentali per ricoprire l’incarico: la cittadinanza italiana e il diploma di laurea riconosciuto nel nostro Paese. La Regione ha deciso, pur con grande imbarazzo, di non esporsi ulteriormente e di ricominciare tutto da capo con la nomina di un nuovo direttore. I guai dell’azienda mista, colpita da sventure di ogni genere fin dalla nascita, non finiscono qui. Ci sarebbero dubbi di legittimità anche per il direttore sanitario Antonello Ganau che non avrebbe maturato l’esperienza richiesta.
Giovedì David Harris, laurea in ingegneria nell’Oregon, specializzazione in Inghilterra e un passato da dirigente in varie aziende lombarde e sarde, è stato convocato a Cagliari nella sede dell’assessorato. Lì Nerina Diridin gli ha dato la notizia che la sua nomina a direttore generale «non s’ha da fare». Troppi i rischi di ricorsi a cui si esporrebbe la Regione se decidesse di tenere alla guida di un organismo così importante una persona che non ha i requisiti per svolgere il compito assegnato.
David Harris, pur avendo la doppia cittadinanza americana e britannica, in tanti anni di residenza nell’isola dove ha sposato una donna sarda, non ha mai formalizzato la cittadinanza italiana. Nè, avendo sempre lavorato nel privato, aveva mai dovuto preoccuparsi del riconoscimento del proprio titolo di studio in Italia. Un iter burocratico del quale pensava di poter fare a meno anche nel momento in cui, nel 2004, ha presentato domanda di inserimento nell’albo dei direttori generali di aziende sanitarie appena istituito dalla Regione Sarda.
«Sarebbe spettato agli uffici regionali competetenti, al momento dell’inserimento - dicono in assessorato - verificare l’esistenza dei requisiti dichiarati. Cosa che, incredibile ma vero, non è mai stata fatta». E proprio in base a quella lista l’assessore aveva individuato, anche attraverso lunghe consultazioni con l’università, partner del protocollo d’intesa sull’azienda mista, il nome di Harris.
Tutti d’accordo e via libera alla nomina con decreto del presidente delle Giunta regionale. David Harris, d’altra parte, era già dentro l’azienda, visto che Gianni Cherchi, il direttore generale entrato in servizio a luglio del 2007 e morto a dicembre, lo aveva nominato direttore amministrativo. Al momento del passaggio di poltrona, però, ai primi di febbraio il consigliere regionale Roberto Capelli, con un’interrogazione aveva evidenziato il problema della cittadinanza italiana mai ottenuta da Harris, requisito fondamentale secondo il decreto 165 del 2001 per chi, all’interno di amministrazioni statali, esercita pubblici poteri. La Regione aveva allora bloccato la firma del contratto e chiesto un parere ai propri legali e al ministero. Parere che, appunto, consiglia cautela, soprattutto per quanto riguarda il titolo di studio. Tante scuse e grande amarezza da parte dell’assessore Dirindin: a quanto pare Harris resterà dentro l’azienda a fare il direttore amministrativo (anche in questo caso però la laurea è necessaria) mentre potrebbe creare problemi il fatto che il direttore sanitario Antonello Ganau non ha maturato una sufficiente esperienza nelle strutture sanitarie «in posizioni apicali». Dopo questi giorni di imbarazzo, appena trascorsa la Pasqua, l’assessore si metterà al lavoro per trovare una guida definitiva all’azienda mista.

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari 
Il mare in burrasca fa saltare l’incontro con gli studenti corsi

ALGHERO. Le forti raffiche di vento che hanno imperversato ieri sulle Bocche di Bonifacio hanno impedito la navigazione dei traghetti che collegano la Corsica e la Sardegna.
Lo stop ai collegamenti marittimi per la traversata del braccio di mare tra le due isole per le proibitive condizioni atmosferiche ha bloccato, tra gli altri, anche gli studenti universitari corsi che oggi dovevano partecipare ad Alghero al progetto «Sport e Società Mediterranea, incontri culturali sullo sport e sulla tutela e prevenzione sportiva» inserito nel programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III Italia-Francia.
Lo scambio formativo, curato nell’ambito locale dall’assessorato alla Cultura, riguardava una serie di intense attività che dovevano svolgersi nella giornata odierna, dalle visite guidate al Parco di Porto Conte alla escursione a bordo del battello dell’Area Marina protetta Capo Caccia - Isola Piana.
Erano inoltre previsti nel campo sportivo del Mariotti incontri di calcio tra le rappresentative degli studenti dell’Università di Corsica e quelli del polo universitario distaccato in Alghero dell’ateneo sassarese cui sarebbe seguito un momento conviviale. L’incontro è stato dunque rinviato ad altra data.


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