Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 March 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
 
 

 
1 - L’Unione Sarda
Primo Piano - Pagina 3
Sanità, Harris deve lasciare Sassari
Negativo il parere del ministero della Salute sulla nomina del manager anglo-americano
È illegittimo il decreto del presidente della Regione con il quale è stato nominato David Harris direttore generale della nuova Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. La nomina, del 4 febbraio, dovrà essere revocata. Il motivo: Harris è privo del requisito necessario per poter ricoprire quell’incarico, in quanto non è cittadino italiano.
Questo, in sintesi, il contenuto del parere recapitato il 6 marzo all’assessorato regionale della Sanità dall’ufficio legale del ministero della Salute. Parere che smentisce, di fatto, quanto sostenevano gli avvocati della Regione. Secondo i quali l’assenza del requisito della cittadinanza italiana non poteva rappresentare un ostacolo alla nomina di Harris a direttore generale dell’Azienda mista. Il ministero della Salute ha bacchettato la Regione, sottolineando che Harris potrà essere eventualmente nominato solo dopo che avrà conseguito la cittadinanza italiana e dopo che gli sarà riconosciuto il titolo di studio non ottenuto in Italia.
LA VICENDA La scelta di affidare a Harris la poltrona più importante dell’Azienda mista di Sassari da parte della Giunta risale a poco più di un mese fa ed era stata adottata per sostituire il precedente manager, Gianni Cherchi, deceduto alla fine del 2007. Harris, che ha la doppia cittadinanza americana e inglese, svolgeva già l’incarico di direttore amministrativo dell’Azienda mista.
LA LEGGE Una norma del decreto legislativo 165 del 2001, in materia di accesso ai posti pubblici "dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea", stabilisce che questi "possono accedere ai posti presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale". Una disposizione analoga è contenuta in un decreto del presidente del Consiglio del 1994, norma che riserva ai soli cittadini italiani i posti nelle pubbliche amministrazioni che presuppongono l’esercizio di pubblici poteri. E poiché l’essere direttore generale di un’Azienda mista comporta, appunto, lo svolgimento di funzioni pubbliche, non essendo Harris un cittadino italiano, di conseguenza non poteva essere nominato. La circostanza che risieda in Italia e sia sposato con una sarda non comporta l’acquisizione automatica della cittadinanza, poiché è necessario un provvedimento formale del ministero dell’Interno.
LA REGIONE La tesi espressa dal pool legale di viale Trento dopo la nomina, era stata di segno opposto: ovvero, che il possesso della cittadinanza italiana non era requisito necessario per ottenere la nomina, perché - sempre secondo i legali della Regione - le norme che vietano il conferimento di quegli incarichi a cittadini non italiani non potevano trovare applicazione per l’Azienda mista. Il ministero della Salute è stato di opposto avviso.
LE CONSEGUENZE La Regione si trova costretta, dopo il perentorio parere del ministero, ad avviare il procedimento per l’annullamento, in via di autotutela, del decreto di nomina di David Harris. Revoca che, però, non potrà sanare l’illegittimità degli atti adottati dal direttore generale dal giorno della sua nomina fino a oggi. Atti che potrebbero essere impugnati da chiunque possa averne interesse, in quanto illegittimi.
E. P.
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 49
Addio a Milella, uomo di scienza
Sassari. Scompare il rettore: lutto nel mondo accademico
Grave lutto nel mondo accademico sassarese: Antonio Milella, Magnifico rettore dell’ateneo turritano dal 1973 al 1991, è scomparso all’età di 83 anni, dopo una vita dedicata allo studio ed alla ricerca scientifica.
Accademico di numerose organizzazioni internazionali dedite agli studi in agricoltura, Antonio Milella era nato a Lecce nel gennaio del 1925: laureatosi all’Università di Portici in scienze Agrarie, era arrivato a Sassari nel 1952, come assistente volontario nell’università, per diventare direttore dell’Istituto di coltivazioni arboree della facoltà di Agraria, dal 1959. Dopo alcuni anni di presidenza della stessa facoltà, era stato eletto rettore dell’ateneo, carica che aveva conservato per oltre 18 anni, decidendo infine di non ricandidarsi.
I meriti scientifici di Antonio Milella, comunque, vanno al di là della sua carriera accademica. Le sue intuizione scientifiche, infatti, lo hanno portato ad individuare l’importanza della creazione di alcune applicazioni pratiche, al servizio della comunità. Fu fondatore del Corisa, il Consorzio di ricerche nato nell’area di Tramariglio, passato successivamente al Cnr, e del Consorzio per la realizzazione del servizio agrometereologico regionale, di cui per anni assunse anche la presidenza.
G.F.
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 19
Campus e caserma, firma tra un mese
L’inizio dei lavori a Pratosardo potrebbe fra l’altro sanare il contenzioso con l’impresa
Si mette a punto l’accordo fra Comune, Regione e Ministero
L’incontro di mercoledì a Roma ha consentito di fugare i timori sulla reale volontà dell’Esercito di confermare la presenza militare in città.
Alla fine la caparbietà ha pagato ed è stata più forte di tutte le difficoltà e delle polemiche spesso strumentali che hanno accompagnato la vicenda del campus universitario e della caserma per l’Esercito a Pratosardo. E ora che finalmente si intravede il traguardo di questa storia infinita, si può dire che se un vincitore si deve decretare è lui, il sindaco Mario Zidda, che non solo non si è mai arreso nemmeno quando gli eventi sembravano cancellare ogni speranza, ma che ha pazientemente tessuto la tela politico-istituzionale che alla fine ha raccolto il risultato tanto atteso.
LA FIRMA Ormai manca solo la firma ufficiale su un accordo che è stato raggiunto in via definitiva nell’incontro che si è svolto mercoledì al ministero della Difesa con la partecipazione, oltre che del sindaco, del ministro Arturo Parisi e del direttore generale della presidenza della giunta regionale Fulvio Dettori, che rappresentava il presidente Renato Soru. L’atto formale che sancisce quanto ormai è stato concordato fin nei dettagli verrà sottoscritto nel giro di un mese o poco più e subito dopo si entrerà nella fase operativa, con l’inizio dei lavori.
LA SVOLTA La fase decisiva di una vicenda che si trascinava stancamente fra alti e bassi risale all’estate dello scorso anno. Il Comune aveva appena assegnato l’appalto per la costruzione della caserma di Pratosardo (aggiudicato ad un’impresa di Cagliari) quando sono iniziate a circolare voci incontrollate sulla possibilità che l’opera sarebbe mai stata realizzata. Il sindaco Zidda chiese allora direttamente al ministro Parisi un pronunciamento chiarificatore. Atto che non tardò ad arrivare perché il ministro, giunto in visita in città, confermò la validità dell’accordo di programma, caserma di Pratosardo compresa, anche se allora non era in grado di stabilire i dettagli. I mesi passati da allora ad oggi sono serviti al ministero della Difesa per definire il progetto Pratosardo, che entro un mese verrà messo nero su bianco.
IL SINDACO «Un’altra incompiuta, anzi due, vede finalmente la conclusione - dice, soddisfatto ma senza cedere ad eccessi di trionfalismo, il sindaco Mario Zidda - grazie ad un efficace unità di intenti fra Ministero, Regione e Comune possiamo finalmente dire che il campus universitario nella caserma Loi di viale Sardegna diventa realtà e, allo stesso tempo, che non solo la presenza militare in città, con tutti i suoi risvolti economici, non viene cancellata ma viene enormemente potenziata perché la caserma di Pratosardo ospiterà un contingente di 250-300 soldati professionisti». La maggior parte di questi saranno ospitati nell’edificio di prossima costruzione, ma coloro che hanno famiglia potranno trovare alloggio in città.
IL FUTURO Il percorso che porterà alla realizzazione delle due importanti strutture è ormai stato tracciato. Ne ha parlato col sindaco mercoledì a Roma il generale Resce, responsabile delle dismissioni del ministero della Difesa. Entro un mese l’Esercito ufficializzerà la richiesta di modifiche al progetto di caserma, subito dopo il Comune darà il via ai lavori (si dovrebbe concludere così anche il contenzioso aperto dall’impresa). Nel frattempo si avvieranno le procedure del bando di concorso per il progetto di campus. Ma fra le possibilità non ancora definite c’è quella che il Ministero ceda al Comune anche le aree di Pratosardo che non saranno ritenute strettamente funzionali alla nuova caserma.
( a. a. )
4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 19
Università ed Ortobene all’esame del Consiglio
Fissato un calendario di sette sedute da giovedì prossimo e fino a maggio
Sette sedute di Consiglio comunale, da giovedì 27 marzo fino al sei maggio sono state convocate dal presidente Leonardo Moro al termine della riunione dei capigruppo. Si parlerà di temi importanti quali i problemi dell’Università con particolare riferimento al modello giuridico di gestione più adeguato (17 aprile), il consorzio di Pratosardo (il 22 aprile), il consorzio per la biblioteca Sebastiano Satta (il 24 aprile), il consorzio industriale per la Sardegna centrale (il 29 aprile) e il monte Ortobene (il 6 maggio).
Nel dettaglio è stato deciso solo l’ordine del giorno della seduta del 27 marzo, che proseguirà il primo aprile (sempre dalle 16 alle 21). Verranno discusse una serie di interpellanze ed interrogazioni fra le quali spiccano quelle sulla trasformazione dell’Atp in Spa (presentata da Paolo Manca, del gruppo Città in Comune), sullo stato dei lavori all’ostello della gioventù (Giuseppe Tupponi, gruppo Città in Comune), sul cambio della intitolazione delle vie dedicate agli eredi di Casa Savoia (Giuseppe Pintori, Rifondazione comunista), sulla riqualificazione del quartiere di Badu ’e Carros (Luca Lapia, Udeur), sulla cessione dell’albergo ex Esit del monte Ortobene (Francesco Guccini, Sardegna e Libertà) e sulla sorte dell’Artiglieria (Marco Zoppi, partito democratico).
Verranno inoltre discusse due mozioni: la prima sull’accesso negato agli atti dell’amministrazione comunale riguardanti la Nuoro Ambiente (Giuseppe Tupponi, la Città in Comune) e la seconda su La città dei bambini, dei giovani, degli anziani, dei disabili, delle famiglie per Nuoro domani (commissione allo sport).
Le sedute successive saranno dedicate non solo alla discussione sull’argomento previsto all’ordine del giorno, ma anche all’audizione dei rappresentanti del Comune negli enti e nei consorzi, in attuazione di una delibera che risale al settembre del 2005 e che prevede il controllo e il monitoraggio dell’attività degli enti strumentali del Comune e seguono le tre audizioni già svolte.
5 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 49
Gli esperti del Parco volano in Vietnam
Alghero: Cooperazione internazionale
Le competenze degli esperti dell’area marina protetta di Capo Caccia Isola Piana al servizio dell’industria turistica di Hai Phong, nella costa settentrionale del Vietnam. Un’area in via di sviluppo e che a seguito della pressione antropica rischia, di qui a pochi decenni, di veder scomparire le proprie spiagge sotto l’effetto dei fenomeni dell’erosione.
L’area marina ha partecipato ad un bando della Regione con un progetto in materia di cooperazione internazionale. Capofila l’Università di Sassari e a seguire altri partner quali l’Institute of Environmental Tecnology dell’Accademia di Scienze di Hanoi, l’Università di Liegi e l’area marina di Alghero. L’obiettivo è formare, in Vietnam come in Sardegna, alcuni ricercatori e operatori delle Amministrazioni in grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente e scambiare conoscenze e metodologie. Una task-force che vedrà coinvolti i centri di ricerca e le strutture dei due paesi. L’area marina in questa iniziativa gioca un ruolo fondamentale. Gli esperti del territorio infatti hanno già maturato una lunga esperienza nel campo con la realizzazione del Sistema informativo territoriale e del progetto Gis, di mappatura dei fondali marini. Una importante opportunità di crescita e anche un riconoscimento per i responsabili dell’area marina di Capo Caccia Isola Piana individuati dall’Università come collaboratori d’eccellenza.
Il direttore dell’area marina Gianfranco Russino è appena rientrato dalla manifestazione Park Life, la fiera della cultura ambientale che si è svolta a Roma nei giorni scorsi. Una vetrina dedicata al mondo dei parchi e delle aree marine protette a cui Alghero non poteva mancare. Un appuntamento che si ripeterà anche per i prossimi anni per promuovere le bellezze del territorio e del mare della Riviera e stringere accordi con gli operatori turistici che propongono pacchetti-vacanza all’insegna dello sviluppo sostenibile.
CATERINA FIORI

6 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
È scomparso ieri l’ex rettore Antonio Milella 
Aveva 83 anni, la camera ardente allestita nell’aula magna del «suo» ateneo 
SASSARI. Ha affrontato la malattia con lo stesso coraggio, la grinta che l’avevano sempre contraddistinto nella vita e sul lavoro. Ha sofferto in silenzio, cercando di non far pesare sulla moglie e sui figli la sua malattia. Il professor Antonio Milella, 83 anni, rettore dell’università di Sassari dal 1973 al 1991, è morto poco dopo mezzogiorno in rianimazione delle cliniche universitarie.
«Il professor Antonio Milella è stato il rettore della modernizzazione - ha ricordato con commozione il rettore Alessandro Maida, che appena rientrato da Roma ha convocato il Senato accademico -. È stato il rettore che ha fatto uscire l’università di Sassari dai confini della Sardegna, proiettandola verso l’Europa e il Mediterraneo. Un uomo che vedeva lontano, che aveva capito con grande anticipo l’importanza della collaborazione tra l’ateneo e le strutture di ricerca esterne. E poi, un grande maestro, che ha lasciato una traccia indelebile del suo passaggio nella facoltà di Agraria».
Piero Deidda, professore di Arboricoltura, allievo del professor Milella con il quale aveva cominciato a lavorare nel 1963, nasconde le lacrime dietro sorrisi legati ai ricordi più belli. «Era uno che delegava, il professor Milella - ha sottolineato il docente universitario -. E faceva crescere chi gli stava intorno. Erano altri tempi, ma che bei tempi. Credeva sempre in quel faceva e aveva il coraggio di portare avanti le sue idee sempre e comunque, contro tutto e contro tutti e alla fine i fatti gli hanno dato ragione. Negli anni in cui è stato rettore - ha continuato il professor Deidda - ha trainato risorse impensabili, contribuendo a far crescere non solo la facoltà di Agraria ma tutta l’università. Aveva precorso i tempi, forse anche troppo: il Corisa all’epoca era sembrata un’avventura, ora sarebbe normalità. Così come i rapporti col Cnr. E fino all’ultimo - ha concluso - ha pensato alla sua università, tanto che in quei pochi giorni che era rimasto in Pneumologia, prima di rientrare in rianimazione, mi aveva raccomandato di dire al rettore Maida che il personale infermieristico del reparto era carente e occorreva rinforzare gli organici. Era fatto così».
«Ero stato suo pro rettore e poi il suo successore - ha ricordato il professor Vanni Palmieri, ora vicepresidente della Banca di Sassari -. E arrivare dopo di lui non era stato facile perché aveva fatto crescere, facendola diventare grande, la nostra università e aveva avuto l’intuito eccezionale di posizionarla con un profilo europeo. Stargli vicino nei primi anni del suo rettorato mi era servito per imparare che cosa volesse dire governare l’università. Aveva un grande carisma - ha concluso il professor Palmieri - e godeva di una stima indiscussa a livello nazionale. Potrei continuare a esaltare le sua qualità a lungo, ma correrei il rischio di cadere nella retorica e lui questo non l’avrebbe voluto. Ma l’università di Sassari gli deve moltissimo».
Il professor Antonio Milella era ricoverato da poco prima di Natale e aveva festeggiato gli 83 anni in ospedale. «Le sue condizioni sono precipitate negli ultimi giorni e il fisico provato dalla malattia non è riuscito a superare una crisi respiratoria - hanno spiegato i figli Giangi e Isa, che si sono stretti alla mamma Maria Augusta Crovetti, la stessa età del marito, fortemente provata dal dolore dopo tante sofferenze e speranze -. Ma in questi mesi, babbo ha trovato tanti altri figli perchè è stato grande e stupendo l’affetto, l’umanità e la professionalità di tutto il personale della Rianimazione delle cliniche universitarie».
La camera ardente è stata allestita nell’aula magna dell’università centrale dove oggi a mezzogiorno si svolgerà una commemorazione del Senato accademico, ma senza toghe perché a lui, uomo semplice e amante della campagna, poco piacevano queste cerimonie eccessivamente solenni.
La camera ardente resterà aperta tutto il giorno dalle 9 alle 20. Domani alle 10,30, la benedizione (durante la settimana santa non vengono celebrati funerali) nella chiesa di Cappuccini, mentre la messa sarà celebrata martedì alle 11 nella stessa chiesa.
Pagina 21 - Sassari
Era un «figlio» del Sessantotto con l’agricoltura nel cuore 
NEL 1973 si era appena usciti dagli anni agitati delle proteste e delle occupazioni. Alla boa del 1970 il rettore Bo era stato costretto a scegliere fra concedere l’aula magna a una associazione universitaria di destra o ascoltare una specie di ultimatum di quello che si chiamava il Comitato dei docenti democratici. A mezzanotte fece un telegramma al ministro, e si dimise. La reazione fu rapida e dura: con una votazione contestata (alcuni professori furono lasciati fuori dei cancelli del Palazzo dell’Università) fu eletto Antonio Manunta, studioso di buona fama e uomo molto deciso nel deliberare. Nel 1973 i “progressisti” progettarono il cambio di guardia. Ci fu una sorta di anticipazione sassarese del compromesso storico: un uomo forte dei cattolici e un alto rappresentante del Pci si incontrarono per scegliere un candidato comune. Fu proposto Milella, vicino ai cattolici anche perché la sua specializzazione in Agraria lo aveva portato spesso a occuparsi direttamente dei problemi dell’agricoltura isolana: Paolo Dettori, uno dei leader dei “Giovani turchi”, era stato uno dei più apprezzati assessori regionali al settore. La battaglia elettorale si svolse sottovoce: anzi, nel silenzio più assoluto. Quando si andò al verdetto delle urne, si scoprì che, quasi a insaputa dell’unico competitore, che era il rettore uscente, Milella aveva avuto una manciata di voti in più (qualcuno si ricorda che era addirittura uno solo). Da quel momento il professore di Coltivazioni arboree governò l’Università per diciotto anni, il rettorato più lungo di questo dopoguerra. Garantì la pace fra le fazioni (per quel tanto che si può fare in una istituzione dove tutti credono di avere nello zaino il bastone di maresciallo), promosse la ricerca, cominciò a dare un’impronta di azienda moderna, l’amministrò con guanto di velluto.
Ma Milella è stato anche figlio di Sassari. Come càpita ogni tanto a qualche professore “continentale”, lui, nato a Lecce ma arrivato a Sassari all’inizio della carriera, ha finito per compierla tutta qui, mettendo qui le radici di una scuola e della famiglia (è lo stesso cammino, in fondo, che sta percorrendo Alessandro Maida). Suoi allievi si sono diramati in diverse Università della penisola, lui stesso ha fatto parte di numerose istituzioni scientifiche del nostro Paese. E’ stata questa sua vicinanza alla città, non solo da professore ma anche da “parente” (sua moglie appartiene a una delle famiglie più in vista della città, il suocero, l’ingegner Giacomo Crovetti, era stato podestà di Sassari sul finire degli anni Trenta), a integrarlo in un tessuto cittadino che peraltro, ad onta del mito popolare dell’avversione agli “accudiddi”, ha sempre aperto braccia e porte a chi viene da fuori in onestà e in sapere, portando le sue doti al tesoretto delle risorse cittadine. Non per nulla una delle specializzazioni scientifiche di Milella fu l’olivicoltura, alla quale seppe offrire un intero patrimonio di tecniche più razionali e di strumenti pratici nel momento in cui, forse, la storica tradizione dell’allevamento e della trasformazione del prodotto si andava spegnendo, e l’ingordigia della speculazione edilizia si mangiava i bordi argentei della città. Sassarese e anche sardo: sarà stata una parentesi brevissima, ma va ricordato che in una delle crisi degli anni Ottanta-Novanta fu anche chiamato, da tecnico, a fare l’assessore regionale proprio all’Agricoltura.
Sotto di lui la Facoltà di Agraria, che praticamente aveva visto nascere all’inizio degli anni Cinquanta, è diventata una sede scientifica apprezzata e riconosciuta negli ambienti accademici di mezzo mondo. Uno dei punti d’arrivo fu la costruzione del grande Palazzo della Facoltà, disegnato da Fernando Clemente (un altro grande sassarese imprestato all’Università italiana): quell’edificio fortemente razionale, acquartierato in un’area in cui l’Università avrebbe continuato a espandere le sue strutture, portato a confondersi col paesaggio ma, visto da vicino, dotato di una sua calma robustezza, un po’ gli somigliava.
Manlio Brigaglia 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Esperti dell’area marina in Vietnam 
Progetto di cooperazione dell’Università sull’erosione delle coste 
ALGHERO. L’Area Marina protetta Capo Caccia-Isola Piana ha recentemente partecipato al bando disposto dalla Regione, secondo un provvedimento legislativo assunto nell’aprile del 1996, con un progetto in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale sempre su temi di natura ambientale.
 Il progetto, presentato dall’Università di Sassari ha per titolo «La caratterizzazione dei fenomeni di erosione della costa nell’area di Hal Phong (Hanoi, Vietnam settentrionale) a seguito della pressione antropica: valutazione del rischio e possibili rimedi». Lo studio oltre alla capofila Università di Sassari registra la presenza di partners quali l’Institute of Environmental Tecnology dell’Accademia di Scienze di Hanoi, l’Università di Liegi e l’Areea marina protetta di Alghero diretta da Gianfranco Russino. L’obiettivo del progetto è quello di formare sia nell’area di Hanoi che nella Sardegna alcuni ricercatori e operatori delle Amministrazioni pubbliche in grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente e poter assimilare una capacità di comunicare anche a livello internazionale, fuori dai propri abituali confini. Beneficiari diretti potranno essere i centri di ricerca e le strutture amministrative del Vietnam e della Sardegna, in particolare gli uffici tecnici locali e regionali.
Il problema della erosione delle fasce costiere in seguito alla pressione antropica riguarda infatti anche la nostra Isola e in particolare alcune località tra quelle più interessate dalla massiccia presenza del fenomeno turistico della stagione estiva. La presenza dell’Area Marina algherese è funzionale ai compiti di elaborazione dati connessi all’esperienza maturata dalla realtà scientifica e ambientale che opera nella Baia delle Ninfe con la realizzazione del progetto Sistema informativo territoriale (Sit) e del progetto Gis, già portati e buon fine e presentati nelle sedi scientifiche per gli adempimenti di merito e l’applicazione pratica dei risultati.

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