Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 February 2008
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
1 - La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nazionale
Università. Vertice a Cagliari con i rappresentanti di Comune e Provincia 
Prove d’intesa su polo ambientale e governance 
L’assessore regionale alla Cultura propone due corsi per l’ateneo nuorese 
Nuoro. Prima schiarita dopo la grande tensione. Vertice interlocutorio ieri in Regione sul futuro dell’università nuorese con l’assessore regionale alla Cultura, Maria Antonietta Mongiu, il sindaco di Nuoro Mario Zidda, e il rappresentante della Provincia, Roberto Cadeddu. Mongiu ha esposto la sua proposta ai due rappresentanti delle istituzioni nuoresi. Intanto gli studenti continuano la mobilitazione e allertano le istituzioni. Lunedì nuovo vertice con i sindaci.
Prime prove di Intesa. Ieri prima di incontrare l’assessore Mongiu i due rappresentanti nuoresi hanno visto anche il governatore. Soru avrebbe insistito su due punti: sul fatto che lui non vedeva bene l’idea di una università ancora assistita; e bene invece un termovalorizzatore a Ottana. Detto questo il presidente ha comunque messo tutto nelle mani di Mariantonietta Mongiu. E qui l’assessore dopo aver avvertito che le università sarde dovranno fare i conti con «Lisbona 2010» ha proposto la linea del politecnico per Cagliari e Sassari. Mentre per l’università nuorese ha sostenuto l’idea di un corso ambientale (3+2) e di un corso di governance (3+2). Insomma, qualcosa si è mosso.
 Intanto i rappresentanti degli studenti del corso in Amministrazione e governo e sviluppo locale e quelli del Comitato di lotta con gli altri del Servizio sociale ieri hanno dato mandato ai sindaci, alle Province di Nuoro e Ogliastra, e agli enti pubblici e privati interessati all’università nuorese di realizzare questi obiettivi fondamentali: 1) di garantire il proseguimento dei corsi di laurea a rischio; 2) di potenziare la realtà universitaria nuorese non solo con corsi di primo livello ma anche con una facoltà che eroghi lauree di primo e secondo livello e che punti alla ricerca e su un’offerta formativa unica e di qualità e capace di attrarre studenti da fuori; 3) di garantire l’erogazione gli stessi servizi di cui usufruiscono gli studenti residenti nelle sedi di ateneo: che sono segreteria amministrativa, segreteria studenti e centro di orientamento; poi i servizi Ersu; e il centro linguistico di ateneo.
Il quarto obiettivo tracciato dagli studenti è invece questo: «Realizzazione in tempi brevi del Campus universitario la cui sede è stata individuata nell’area della ex Ariglieria». Quindi una sede capace di accogliere «tutte le strutture di supporto» agli studenti.
Con gli studenti si muove contemporaneamente tutto il fronte istituzionale, sociale e politico delle province di Nuoro e Ogliastra. Per lunedì è previsto infatti un nuovo incontro in sala provinciale con tutti i sindaci del territorio, le due Province, Camere di commercio, sindacati e Fondazione del banco di Sardegna. L’obiettivo è quello di individuare nuove risorse e formule aggiornate per il potenziamento e il rilancio dell’università nuorese. Entro febbraio inoltre partirà la Conferenza di servizi in vista della nuova Intesa.
 
 
2 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
Abbasanta
I criminologi del futuro studiano a contatto con gli uomini del Caip 
Abbasanta. Si preparano per diventare, in futuro, criminologi. Professione delicata e complessa che prevede anche una conoscenza puntuale anche del lavoro svolto dalle forze dell’ordine, dagli investigatori, insomma. Così ieri, per un folto numero di studenti del Master di secondo livello in psicologia giuridica e criminologia dell’Università di Cagliari, è stata davvero una giornata particolare. Una vera e propria “Giornata sul campo”, insomma, come qualcuno l’aveva battezzata alla vigilia.
Un’occasione unica per i futuri criminologi, quindi, per osservare da vicino e quasi toccare con mano le numerose e variegate attività addestrative che gli uomini in divisa svolgono normalmente all’interno del Caip. È spettato al primo dirigente della polizia di Stato, Giovanni Uras il compito di accogliere questi ospiti di riguardo, proprio perchè tanti di loro un domani potrebbero trovarsi a collaborare in qualche modo a indagini condotte magari dalla stessa polizia. Nella sua veste di direttore del Centro, l’alto funzionario ha tenuto una breve conferenza di presentazione, illustrando il lavoro che si svolge quotidinamente nella struttura.
Nel pomeriggio, poi, la visita-guidata, con gli ospiti che hanno potuto assistere ad alcune dimostrazioni pratiche delle varie (e spesso complesse) attività operative che gli uomini della polizia di Stato svolgono presso il Centro d’addestramento. (mac)
 
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Università
La giornata dedicata alla disabilità 
Sassari. La Commissione per le problematiche degli studenti disabili dell’Università di Sassari, nell’ambito delle iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e, in particolare, gli studenti delle scuole superiori che presto frequenteranno corsi universitari, organizza in collaborazione con gli istituti di istruzione secondaria di Sassari, una giornata dedicata alla disabilità, durante la quale gli studenti che frequentano gli ultimi due anni saranno invitati a compilare un elaborato scritto o un elaborato di tipo grafico (fotografia, disegno, ecc.) sui problemi legati alla disabilità, il cui titolo sarà scelto dai singoli istituti partecipanti.
Agli studenti che avranno svolto i due migliori elaborati sarà assegnato un premio di 1.000 euro ciascuno.
L’assegnazione dei premi avverrà a seguito del giudizio insindacabile di un’apposita commissione nominata dal rettore Alessandro Maida, della quale faranno parte un professore per ciascun istituto partecipante, il cui nominativo sarà proposto dal relativo dirigente scolastico e un professore della Commissione per le problematiche degli studenti disabili dell’Università degli Studi di Sassari.
La commissione dovrà scegliere i migliori due elaborati ai quali sarà assegnato un premio ciascuno.
Gli elaborati, insieme al nominativo del professore che farà parte della commissione giudicatrice, dovranno essere inviati all’ateneo turritano (i lavori deveno essere indirizzati al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari - Piazza Università, 21 - 07100 Sassari) entro il 31 marzo prossimo.
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Università, oltre 4mila da tutta l’isola 
Studenti delle scuole superiori in visita agli stand per l’orientamento 
Successo dell’iniziativa dell’ateneo, offerta formativa arricchita anche dalla presenza di esercito e polizia 
Sassari. Da tutta la Sardegna per conoscere l’università sassarese: in 4300 hanno affollato gli stand allestiti nel complesso di via Vienna che, per cinque giorni, ha rappresentato un punto di riferimento nell’ambito dell’orientamento formativo universitario per gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori dell’isola. Si è chiusa ieri mattina la manifestazione “Studiare a Sassari: informazione e orientamento all’università”, organizzata per il quinto anno consecutivo dal Centro orientamento e servizi agli studenti dell’ateneo. È stato un vero è proprio boom di presenze, a conferma della validità dell’iniziativa. A visitare gli stand delle undici facoltà sono arrivati in migliaia: si tratta di numeri in crescita rispetto allo scorso anno.
Cifre che mettono in evidenza anche lo stretto legame che il Centro orientamento dell’università è riuscito a creare con le scuole superiori di tutte le province isolane: a partire da quella più radicata con le scuole del Sassarese per arrivare a quelle con le scuole della provincia di Cagliari, passando per le province di Olbia-Tempio, di Nuoro, di Oristano e quindi dell’Ogliastra. Nell’edificio della facoltà di Scienze di via Vienna, ad arricchire l’offerta informativa era presente lo stand dell’Esercito, che ieri mattina è stato visitato dal comandante della Regione militare Sardegna, il generale di divisione Carlo Santroni, e dalla Banda musicale della Brigata Sassari. Una conferma è arrivata dalla presenza del Comune, della Provincia, del Centro universitario sportivo e dell’Ersu. La novità era data dalla presenza di uno stand della polizia di Stato, visitato ieri anche dal questore Cesare Palermi. Quindi ancora dalla cappellania universitaria di Santa Caterina che si propone di diventare un punto di riferimento per gli studenti. Si aggiunge la commissione invalidi dell’università che, istituita nel 1999, si occupa di aiutare gli studenti diversamente abili ad avere un approccio positivo con il mondo accademico, favorendone l’integrazione e il diritto allo studio.
A fare da «guide» il pro-rettore Attilio Mastino e il professor Vittorio Anania, delegato del rettore per i servizi agli studenti.
 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Sassari
Laurea e carcere in tre studiano grazie a Ludica 
Alghero. Si chiama “Ludica” il progetto pedagogico presentato nella casa di reclusione catalana per il 2008 con lo scopo di offrire ai detenuti italiani e stranieri l’opportunità di conseguire una laurea. Si tratta di un’iniziativa del polo universitario di Alghero nata lo scorso anno nel quadro del protocollo d’intesa tra il Dipartimento di amministrazione penitenziaria e l’università degli studi di Sassari, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna.
Rispetto all’anno accademico passato, si è passati da 1 a 3 iscritti per quello in corso. I detenuti degli istituti penitenziari della Sardegna, anche sottoposti a misure alternative (art. 21) in possesso di diploma, possono richiedere il trasferimento presso il carcere di Alghero con la sottoscrizione di un “patto formativo”.
È prevista l’istituzione di 3 borse di studio per i detenuti in regola con il piano di studi; essi saranno coinvolti in attività seminariali in collaborazione con docenti referenti per facoltà e corso di laurea e supportati da “tutor” che svolgeranno attività di promozione, orientamento e accompagnamento anche per gli studenti/detenuti della scuola alberghiera (Ipsar). Che quest’anno consentirà di diplomarsi ad altri 4 detenuti che potranno proseguire gli studi e intraprendere la carriera universitaria.
 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Lo dice il ministero: Harris manterrà il posto 
Schiarita dopo i dubbi sulla regolarità dell’incarico    
Sassari. Si apre uno spiraglio nella vicenda della nomina di David Harris a direttore generale dell’azienda mista. A sostenere la regolarità dell’affidamento dell’incarico, contestata da Roberto Capelli dell’Udc, è un pronunciamento del ministero che consente anche a chi non è cittadino italiano di ricoprire incarichi «pubblici». Ad avvalersene sarà l’assessorato che, quindi, rinnoverà la fiducia al manager statunitense nominato con un decreto del governatore Soru.
Il disguido era nato alcuni giorni fa, quando il consigliere regionale Capelli, ex assessore regionale alla Sanità, aveva contestato la validità della nomina del dirigente e ne aveva chiesto l’immediato annullamento. Il problema segnalato era che David Harris, pur vivendo in Italia ormai da vent’anni, non aveva mai ottenuto la cittadinanza: un decreto del 2001, sostiene Capelli, chiariva che c’era incompatibilità con funzioni che comportano l’esercizio di pubblici poteri.
Un pronunciamento del dipartimento ministeriale per la Funzione pubblica, emesso in occasione di una sentenza, specifica però che per esercizio di pubblici poteri si intende il caso in cui l’incarico presupponga un rapporto di fiducia con il Paese dove esso si svolge, e si fa l’esempio di settori come le forze armate o le prefetture. Il caso di David Harris invece sembra essere diverso: in quanto cittadino inglese (ha il doppio passaporto) il manager dovrebbe poter svolgere le sue funzioni nell’azienda sanitaria mista.
I funzionari dell’assessorato sperano che intanto, entro la scadenza del 21, termine ultimo per la nomina del direttore generale, Harris possa essersi messo in regola con la documentazione relativa alla cittadinanza italiana (che intanto aveva già chiesto).
Si è trattato di un colpo di scena che ha fatto tremare l’ambiente della sanità sassarese. Dopo i gravi ritardi con cui l’azienda era stata istituita e la morte del direttore generale, Gianni Cherchi, insediato da pochi mesi, l’annullamento della nomina del nuovo manager veniva vista come l’ennesima sfortuna per un’azienda che dovrebbe avere una grossa parte nella rinascita di una sanità accettabile. Di fatto poco e niente fino ad oggi è stato fatto perchè l’azienda, nata come prevede la legge da un accordo fra la Regione e l’università cittadina, potesse finalmente decollare.
In tanti sperano dunque che la vicenda di Harris sia chiarita al più presto o che comunque ci sia finalmente la stabilità necessaria perchè si possa cominciare a lavorare sul serio. (g.g)
 

 
E POLIS - IL SARDEGNA
 
7 - E Polis / Il Sardegna
Grande Cagliari - Pagina 21
Tuvixeddu, professori in trincea
«Sostegno alla Commissione»
La mobilitazione. Dopo il no del Tar ai vincoli l'appello di un gruppo di docenti universitari sassaresi
Forse la settimana prossima un documento congiunto dall'ateneo cagliaritano
15 febbraio 2008 - I docenti universitari scendono in campo. In difesa del vincolo che, da viale Trento, era esteso all'area archeologica di Tuvixeddu e Tuvumannu. Ma soprattutto in difesa di quegli esperti chiamati a dare un parere sul provvedimento regionale. E lo fanno schierandosi al fianco della Commissione regionale tenuta a suggerire proposte per la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico degli immobili e delle aree”. Il Tribunale amministrativo della
Sardegna, con sentenza dell'8 febbraio, ha disposto l'annullamento del provvedimento di vincolo paesaggistico. Un'esplicita presa di posizione arriva da una parte del corpo docenti di Sassari, con un comunicato che porta la firma di trenta professori. Nel documento si fa esplicito riferimento al rispetto della Magistratura e della sua sentenza.
Ma, contemporaneamente, hanno espresso totale condivisione delle motivazioni etiche e scientifiche che hanno
guidato la Commissione nella decisione, bocciata poi dal Tar. Anche perchè tra le motivazioni della sentenza, si nega la legittimità dello strumento con cui sono stati scelti i quattro membri esterni. Si tratta di un attestato di stima verso i componenti della commissione. In particolare nei confronti del loro operato, avvalorato da riconosciuto rilievo scientifico. Si legge: «A sostegno del lavoro scientifico della Commissione, hanno speso la propria parola studiosi di altissima caratura che hanno trovato sintonia con l'intera comunità scientifica».
Qualcosa si sta muovendo anche nell'Ateneo cagliaritano. La professoressa Simonetta Angiolillo, ordinario di Archeologia classica del Dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche dice: «Conosco l'iniziativa dei colleghi di Sassari. Non c'è stato ancora il tempo materiale per coordinare l'iniziativa, ma è nelle nostre intenzioni.
Anch'io, e parlo a titolo personale per una questione di correttezza, condivido la solidarietà espressa ai componenti della Commissione dato il provato valore scientifico del loro operato». Roberto Coroneo, ordinario di Storia dell’arte medievale e Preside del Dipartimento di Scienze archeologiche sottolinea la necessità di acquisire tutta la documentazione (sentenza del Tar compresa) prima di arrivare a delle conclusioni.
«Al di là di questa premessa e a prescindere dalle motivazioni politiche è però giusto dire una cosa. Nel rispetto del lavoro della Magistratura, dobbiamo registrare una grave interferenza nell'operato di un gruppo di tecnici, che proprio per la riconosciuta e indiscussa esperienza nel settore, si erano trovati investiti del compito di offrire la loro consulenza». Anche nel capoluogo quindi si è aperta la mobilitazione che porterà, forse già la settimana prossima, ad un documento congiunto che prende posizione su quanto è accaduto. Fuori dal coro è la posizione di Giorgio Pellegrini, ricercatore di Storia dell'arte contemporanea. Non si esprime sul lavoro dei commissari, ma chiarisce, come già era avvenuto in altri tempi, di essere d'accordo col contenuto della sentenza. «Sono testimone di un abbandono eterno di Tuvixeddu e Tuvumannu. È ora che si intervenga con un'opera di imprenditoria che liberi la zona da “ambientalismi ricattatori” che non trovano giustificazione in quell'area».
Valentina lo Bianco
 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie