Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 October 2008
Rassegna quotidiani locali
L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Accordo con un’industria
Processori riciclabili, brevettata scoperta di un’équipe di fisici
 
 Una nuova frontiera dell’elettronica riciclabile, che consentirà di riutilizzare processori e altre componenti di un computer destinati altrimenti a essere gettati via. Nei laboratori dell’Università di Cagliari è stato individuato un sistema innovativo di memorizzazione di dati basato sull’utilizzo degli ossidi cristallini. Permetterà di riciclare i processori, ma non solo. Renderà possibile immagazzinare informazioni su supporti ottici ad altissima densità e farà in modo che un cd possa contenere una quantità decisamente più elevata di dati rispetto a quelli attualmente in commercio.
Ha avuto un esito sorprendente una ricerca avviata due anni fa dal Dipartimento di Fisica dell’ateneo Cagliari, condotta dal professor Alberto Anedda e dai collaboratori Pier Carlo Ricci e Daniele Chiriu. Anche per gli stessi studiosi: «Possiamo dire che è stata del tutto non programmata», ha ammesso Anedda.
Dai primi risultati degli studi in laboratorio si è passati in breve tempo alla stretta di mano e all’accordo di collaborazione per un importo iniziale di 260 mila euro con la multinazionale Saes Getters, che ha sottoscritto inoltre un contratto di cessione parziale della domanda di brevetto.
L’intesa è stata formalizzata ieri alla presenza del Rettore Pasquale Mistretta, che ha salutato con particolare favore la scoperta e rilevato «l’immediato riscontro finanziario, diversamente da quanto accade in genere». All’incontro ha partecipato anche Gianfranco Bottazzi, presidente della Sfirs, che ha espresso l’intenzione di «entrare a far parte di questa partita». Per Massimo Della Porta, vicepresidente Saes Getters, al centro della partita «c’è un prodotto garantisce vantaggi ed è economicamente sostenibile».
La ricerca, basata sulla «possibilità di memorizzare in determinate matrici cristalline immagini e dati», potrà trovare applicazione in tempi ristretti nella produzione di una nuova generazione di dosimetri ottici utilizzati all’interno dei laboratori radiologici. «Pensiamo al quadratino che vediamo appeso al camice dei medici», ha illustrato Alberto Anedda, «che misura la dose di radiazioni incamerate nel loro corpo». Il nuovo supporto potrà segnalarne la quantità in tempo reale grazie al nuovo processo di lettura. Fra i possibili utilizzi c’è anche la realizzazione di supporti da usare come lastre a lettura ottica, che potranno permettere la digitalizzazione istantanea della radiografia.
MARIANGELA LAMPIS 
2 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 13
La fiera dedicata alla tecnologia vedrà la partecipazione di aziende dell’area di Pula
Sardegna protagonista allo Smau
 
Non sarà un ruolo da comprimario, quello della Sardegna, alla quarantacinquesima edizione della Smau di Milano - fiera dedicata all’informazione e comunicazioni tecnologiche - che quest’anno apre i battenti il 15 ottobre, alla Fieramilanocity, per concludersi sabato 18. Lo ha chiarito Emil Abirascid, responsabile dei percorsi dell’innovazione, alla conferenza stampa di presentazione di Smau 2008, tenutasi ieri a Palazzo Bovara di Milano.
SARDEGNA Sponsor principale dell’area innovazione, dedicata alle aziende start-up con meno di 18 mesi di vita, è proprio l’isola, grazie al volano di Sardegna ricerche, il parco scientifico di Pula già presente nell’edizione dello scorso anno. Il progetto, chiamato “Sardegna district” e finanziato dalla Regione e dall’Unione europea, è nato per migliorare la collaborazione tra centri di ricerca pubblici o privati e imprese che operano nel comparto delle nuove tecnologie. Al centro dell’iniziativa, i nove laboratori tecnologici di sviluppo e sperimentazione, all’interno del parco di Pula, avviati grazie alla collaborazione tra centri di ricerca, università e imprese. L’obiettivo è produrre applicazioni e servizi che strizzino l’occhio al futuro. Ambito nel quale l’isola s’è ritagliata un ruolo di primo piano, a partire dagli anni Novanta. L’appuntamento è per mercoledì 15 ottobre, durante un workshop presieduto da Giuliano Murgia, già a capo di Sardegna ricerche e a cui parteciperanno - per presentare i loro prototipi - dieci imprese del settore tecnologico.
IL SETTORE Un dato positivo, se si allarga lo sguardo all’intero settore, lo ha comunicato Pierantonio Macola, amministratore delegato Smau. Nonostante la crisi congiunturale, il settore dell’informazione e delle comunicazioni tecnologiche registra una crescita del 2%, durante il 2007. Dato incoraggiante, sebbene inferiore alla media europea che si assesta su un +3,9%.
Anche i numeri Smau 2008 rivelano un interesse positivo: 200 incontri, tra seminari e convegni, 400 espositori, setacciati tra le eccellenze italiane, e 50 mila addetti ai lavori, attesi in un’area di oltre 120 mila metri quadrati. A puntellare la rassegna, quest’anno, anche l’osservatorio della School of management del Politecnico di Milano, che illustrerà i risultati di un’analisi condotta su più di tremila aziende sull’utilizzo delle tecnologie.
PAOLA BACCHIDDU 
3 – L’Unione Sarda
Primo Piano Pagina 3
Le risposte degli esperti. Impossibile dire quando l’allarme finirà. «Diffidare del fai-da-te»
«Niente panico, depositi garantiti»
 
Niente panico. Esperti e banchieri scendono in campo per tranquillizzare i risparmiatori: «La crisi finanziaria è in atto e le conseguenze per l’Italia e la Sardegna sono indecifrabili», spiega Riccardo De Lisa, professore associato di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Cagliari: «Tuttavia, è meglio evitare scelte fai-da-te, disinvestendo i propri soldi senza il parere di un gestore bancario specializzato». Il consiglio vale per chi ha fatto shopping in Borsa e, più in generale, nei mercati finanziari (obbligazioni o strumenti derivati). Ma per le famiglie che hanno i risparmi in un conto corrente?
LE GARANZIE «Per loro», osserva Natalino Oggiano, direttore generale del Banco di Sardegna, «i rischi sono praticamente nulli: esiste infatti un fondo di garanzia che copre, nel caso in cui una banca fallisse, ogni depositante fino a 103.000 euro (per l’esattezza sono 103.291 euro, l’equivalente di 200 milioni di lire)». In realtà, un rischio, seppur remoto, esiste. La copertura di un conto corrente è garantita dalle stesse banche: di conseguenza, di fronte a un crollo del sistema finanziario (più banche contemporaneamente), verrebbero a mancare le risorse per garantire i depositi di milioni di risparmiatori. «Questa ipotesi non è da escludere a priori», conferma Riccardo De Lisa, «ma oggi ha bassissime probabilità che si verifichi: le banche italiane sono solide e agiscono in maniera oculata. Inoltre», aggiunge l’economista, «i governi europei stanno lavorando, assieme, per evitare che la crisi esploda».
GLI INVESTIMENTI Un fatto è certo: chi ha in portafoglio fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali o polizze assicurative indicizzate «non deve farsi prendere dall’ansia». «Oggi», commenta Natalino Oggiano, «molti di questi strumenti finanziari stanno registrando perdite di valore, perché contengono titoli della banca Lehman Brothers o di altre società in difficoltà. Non bisogna, comunque, esasperarsi», precisa il direttore del Banco di Sardegna: «Se l’investimento è stato spalmato, come stabilito dai regolamenti dei fondi, su un paniere di titoli sicuri, il rosso sarà contenuto». Per Natalino Oggiano, oggi, il risparmiatore - prima di fare una scelta - deve andare in banca e capire che cosa ha in tasca. «Solo dopo», commenta il manager, «potrà decidere come e se cambiare il proprio portafoglio titoli». Anche la capogruppo del Banco di Sardegna ha comunicato al mercato un’esposizione finanziaria nei confronti di Lehman, pari a oltre 20 milioni di euro. Ma Natalino Oggiano sdrammatizza: «La cifra è bassa e in ogni caso non tocca i risparmiatori sardi, visto che il Banco non ha titoli della Lehman Brothers nei suoi bilanci».
I MERCATI Suggerimenti a parte, i risparmiatori si interrogano anche su quanto lunga sarà la crisi. «Non è possibile prevedere una fine, così come non è stato possibile capirne l’inizio», dice Riccardo De Lisa, che qualche giorno fa ha partecipato a Dublino al forum dei membri Efdi (i fondi europei per l’assicurazione dei depositi dei risparmiatori). «La finanza è globale, il fallimento di un istituto rischia di mandare in panne l’intero sistema bancario» o comunque una buona fetta: «Ecco perché gli Stati di tutto il mondo stanno lavorando per trovare un nuovo sistema di regole in grado di arginare il crac». L’obiettivo, a detta di De Lisa, è uno solo: «I governi, avendo a che fare con un’influenza, stanno individuando i casi più gravi per intervenire con la cura. Ci vorrà però una grandissimo sforzo di cooperazione internazionale».
LANFRANCO OLIVIERI 
4 – L’Unione Sarda
Pagina 45 - Cultura
Domani presentazione a Cagliari
“Dimmi come parli...” Ecco gli usi linguistici degli studenti sardi
   
Un libro con una copertina accattivante, per raccontare un’indagine sugli usi linguistici giovanili in Sardegna svolta nel corso del 2006. Si intitola Dimmi come parli , è edito dalla Cuec e curato da Cristina Lavinio e Gabriella Lanero. Propone, con i risultati della ricerca, anche gli atti del convegno organizzato l’anno successivo per una prima lettura dei dati. Condotta tramite un questionario sociolinguistico che ha coinvolto moltissime scuole dell’isola, l’indagine organizzata dall’Istituto Regionale per la Ricerca Educativa ha evidenziato le dinamiche tra italiano e varietà locali, di sardo e non, parlate nelle diverse zone dell’isola e in varie situazioni; il comportamento linguistico femminile, parzialmente differente da quello maschile; le principali caratteristiche del linguaggio giovanile. Ha posto inoltre l’esigenza di una migliore formazione dei docenti e di una politica linguistica meglio fondata sui bisogni reali degli studenti.
A parlare del volume, domani pomeriggio alle 17 nell’Aula magna del Liceo Siotto di Cagliari, saranno Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale alla cultura; Gianluigi Gessa, consigliere regionale; Anna Maria Sanna, direttore generale della Pubblica Istruzione presso l’assessorato regionale. Coordinerà il giornalista Giacomo Mameli.
Autori del volume, con Cristina Lavinio e Gabriella Lanero, (e in gran parte presenti alla presentazione) sono Giulio Angioni, Gabriella Da Re, Marco Gargiulo, Anna Oppo, Sabrina Perra, Maurizio Virdis (Università di Cagliari), Michele Cortelazzo (Padova), Fabrizio Franceschini (Pisa), Giovanni Ruffino (Palermo), Alberto Sobrero (Lecce). Molti saranno presenti alla presentazione e con loro alcuni dei numerosi insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione del volume: Angela Basso, Maria Teresa Calzetti, Salvatore Corrias, Maria Teresa Lecca, Luisa Milia, Rita Sanna, Carmen Sulis, Francesca Vanini, Cesira Vernaleone. Nuova presentazione del libro, il 14 ottobre, a Sassari, Sala Stefano Siglienti del Banco di Sardegna, ore 17: coordinate da Costantino Cossu interverranno Laura Paoni e Antonietta Duce (assessori pubblica istruzione di Provincia e Comune)
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 20
Al Caesar’s hotel
Tumori alla prostata, i migliori specialisti da domani congresso
   
Non solo un convegno, ma un seminario che vede riuniti i massimi esperti dei tumori dell’apparato urinario e genitale maschile: oltre agli urologi e agli oncologi, anche radioterapisti e specialisti di radiologia e analisi. Al via domani il secondo congresso regionale della Società italiana di urologia oncologica (Siuro), meeting scientifico che radunerà al Caesar’s Hotel i medici specializzati nella diagnosi e cura dei tumori alla prostata, ma anche ai reni, vescica e testicoli. «Ci saranno specialisti multidisciplinari», spiega Enzo Usai, urologo e fondatore della Siuro, «perché sono tutti fondamentali nella diagnosi e nella cura di queste malattie, attraverso terapie integrate, ma poi con anche un sistema di controllo e monitoraggio a distanza».
La parola d’ordine è sempre la stessa: prevenzione. «Se è vero che in caso di diagnosi precoce esiste un bassissimo tasso di recidività nei cinque e dieci anni successivi, solo tra il due e quattro per cento» prosegue Usai, «questo sale anche al settanta per cento più in là si va con le diagnosi. Abbiamo bisogno di fare un collegamento tra tutti i medici e gli specialisti che si occupano di tumori così da avere sempre la massima attenzione all’evolversi della malattia».
Il congresso regionale della Società italiana di urologia oncologica è anche l’occasione di confronto sulle nuove tecniche di cura, ormai sperimentate in molti ospedali anche italiani. «Abbiamo tre sessioni» chiarisce l’urologo, «le prime due riguardano i tumori alla prostata e le malattie del surrene: nel primo caso si registra un aumento nell’Isola, ma ancora siamo nella media nazionale. La terza sessione, invece, riguarda reni e vescica. Pur registrando in Sardegna un moderato aumento, non c’è ancora un vero e propri allarme. L’emergenza, invece, riguarda la difficoltà in una diagnosi tempestiva: abbiamo grosse liste d’attesa in esami come la tac e le risonanze magnetiche che possono risultare fondamentali per una diagnosi tempestiva». Sul tumore alla prostata il consiglio degli esperti resta quello, dopo i cinquanta anni, di ripetere l’esame del Psa (marcatore tumorale) almeno due volte l’anno, in aggiunta ad una visita urologica annuale con ecografia. «Servono poi un registro dei tumori» conclude Usai, «un’organizzazione dei dati ed un monitoraggio delle malattie tumorali suddivisi per territorio. Ora abbiamo numeri sui ricoveri, ma non esprimono bene la situazione e non ci danno la rappresentazione precisa dell’andamento di una determinata malattia».
FRANCESCO PINNA

6 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Arriva il cd-rom di cristallo 
Multinazionale compra brevetto di fisici cagliaritani 
PABLO SOLE 
 
 CAGLIARI. Quanto può valere un elemento difficilmente quantificabile come la conoscenza? In questo caso 260mila euro, l’importo dell’assegno intestato all’università di Cagliari staccato ieri dal vicepresidente della Saes Massimo della Porta, manager di una azienda leader dell’elettronica industriale, per assicurarsi la parziale acquisizione di alcuni brevetti registrati dall’ateneo cagliaritano. Tema: l’archiviazione di informazioni su supporti come gemme e cristalli.
 Per passare dal teorico al pratico: dai risultati finora ottenuti si può ad esempio sviluppare un cd-rom con una capacità di memoria pari a 1 terabyte, l’equivalente di millequattrocento cd-rom tradizionali o duecento dvd. Ecco perché uno studio che pare fantascientifico si rivela molto più vicino alla vita di tutti i giorni di quanto si pensi.
 Se si aggiunge che le ricerche condotte nei laboratori del dipartimento di fisica da Pier Carlo Ricci, Daniele Chiriu e Alberto Anedda serviranno a sviluppare non una ma ben quattro differenti applicazioni, il quadro è completo.
 La prima: lastre radiografiche addio. «Dimenticate la pellicola da appendere al negativoscopio, il pannello luminoso al neon appeso negli laboratori radio - ha detto Anedda -. Grazie a questi nuovi supporti, le immagini arrivano direttamente sui cristalli e da qui, tramite un lettore ottico, possono essere digitalizzate con una risoluzione inferiore al micrometro, esaminate su uno schermo e riversate su un supporto digitale, ad esempio una pen drive, che poi il paziente potrà sottoporre al medico di base. Così non solo si eliminano le scorie derivanti dallo smaltimento delle pellicole, ma l’emissione di raggi X a carico del degente, vista l’altissima sensibilità dei cristalli, è notevolmente ridotta rispetto agli standard tradizionali».
 La seconda applicazione riguarda lo stesso radiologo: la realizzazione di uno strumento, il dosimetro ottico, che registra in tempo reale il tasso di radiazioni assorbito dallo specialista. Ad oggi, questa informazione viene acquisita solo dopo una settimana grazie ai dosimetri tradizionali ed è facile comprendere come un’applicazione del genere possa facilmente inserirsi in un mercato che, a livello mondiale, oscilla tra i duecento e i trecento milioni di euro.
 Gli altri due risultati che potrebbero scaturire dagli studi di Anedda, Ricci e Chiriu farebbero la felicità degli informatici. Del cd-rom oversize si è già detto. All’appello manca solo l’ultima, possibile applicazione: un processore informatico riscrivibile e quindi riutilizzabile un’infinità di volte. Oggi i circuiti sono stampati su un supporto di silicio: una volta danneggiato, il processore è da buttar via. Ma se tutte le informazioni venissero tracciate per via ottica su ossidi cristallini, il problema sarebbe risolto poiché al minimo problema sarebbe sufficiente cancellare i dati precedenti e inciderli ex novo.
 Ma quanto tempo sarà necessario per avere a disposizione tutti questi prodotti? Secondo Della Porta, «è plausibile pensare che i risultati si vedranno tra tre o quattro anni». Nel frattempo, il rettore Pasquale Mistretta gongola e sottolinea: «Per la prima volta registriamo un brevetto e, contestualmente, sigliamo un accordo di questo tipo, apprezzabile anche dal punto di vista finanziario. Di certo l’intesa che dà lustro al nostro ateneo a livello internazionale e dimostra la grande validità dei nostri studiosi».
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
La manager della mediazione 
Orano è la direttrice sanitaria dell’azienda ospedale-università 
«Bisognerà fare in tempi brevissimi l’atto aziendale e per crescere tutti insieme com’è necessario» 
 
CAGLIARI. La direttrice sanitaria dell’azienda mista Regione-Università Maria Teresa Orano professionalmente è nata in una direzione sanitaria: cominciò al San Giovanni come vicedirettore. Cioè è diventata il capo di un ambiente suo e in una materia sua. Non era scontato, però, e quindi è contenta e non lo nasconde. Il fatto di essere donna è una notizia soltanto per gli altri e forse anche un pretesto per le frasi di auguri che da un paio di giorni la raggiungono via sms, mail oppure nei biglietti degli omaggi floreali.
 Orano è stata chiamata il 16 luglio, ha preso servizio il 17 ma la presentazione ufficiale è avvenuta solo nei giorni scorsi. E’ stata in quasi tutti gli ospedali dell’Asl 8, le hanno telefonato da tutti gli uffici in cui ha lavorato: «Ho ricevuto molte testimonianze d’affetto, a me piace lavorare con tutti, condividere le scelte, naturalmente ci sono i limiti imposti dalle normative e quando c’è da assumersi le responsabilità bisogna farlo». Insomma, ogni volta che può, Maria Teresa Orano media: «Sì. L’imposizione non può piacere a nessuno. Basta non fare agli altri quel che non si vuole venga fatto a noi: a chi piace subìre un’imposizione? Io dico sempre: siamo una catena, dalla direzione all’usciere, ed è bene che non si interrompa». C’è un luogo comune: che le donne non lavorino bene insieme: «Noooo. Le donne lavorano insieme benissimo, io - continua Orano - ho sempre lavorato con donne e non ho mai avuto problemi». Esiste una verità: per le donne resta difficile conciliare lavoro e il resto della vita. «E’ un po’ più difficile, forse. Per me non lo è stato particolarmente, ho cresciuto i miei figli, in casa mia madre lavorava, sono abituata al lavoro. Direi che conta molto la divisione dei compiti in famiglia e anche l’entusiasmo». Per troppe donne, però, lavorare è una corsa a ostacoli, la manager che non ha avuto molte difficoltà con quale sensibilità accoglie eventuali problemi di altre? «Sono sempre andata incontro a chi si è trovato in difficoltà - risponde - l’equilibrio psicofisico di una persona è fondamentale, è sbagliato non mettere le persone nella condizione di dare il meglio». L’azienda mista è un animale nuovo: «Non c’è dubbio, bisogna darsi da fare per preparare l’atto aziendale in tempi brevissimi, è un lavoro importante che coinvolgerà tutta la direzione e che dovrà essere condiviso quanto più possibile e capisco che non tutto sarà pienamente condivisibile». Forse le richieste degli universitari non saranno del tutto esaudibili? «Non è questa la discussione, il tema deve essere diverso, ricerca e didattica sono fondamentali e per preparare i nuovi medici ci vuole anche un’assistenza di alto livello, dovremo capire che, per crescere tutti, bisognerà condividere le scelte. Ma io sono ottimista: a Monserrato ho trovato una grande voglia di crescere». (a. s.)
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Premiato ricercatore cagliaritano 
 
 CAGLIARI. Francesco Mele e Remigiusz Lewandowski di nazionalità polacca sono i vincitori della quarta edizione del premio “Bernardo Nobile” per la ricerca brevettuale, promosso da Area Science Park Trieste. Hanno ricevuto dal presidente Giancarlo Michellone un assegno di 3.000 euro ciascuno, rispettivamente per le sezioni lauree specialistiche e dottorati. Francesco Mele, della facoltà di Economia manageriale dell’Università di Cagliari ha vinto con la tesi “Le alleanze strategiche per lo sviluppo di innovazione tecnologica: un’analisi empirica”.
 Al centro del lavoro il tema dell’innovazione tecnologica e i metodi per la sua misurazione e valutazione, con particolare riferimento ai brevetti. Oggetto dello studio è stato il settore medico farmaceutico prescelto per le sue caratteristiche di innovazione e per l’elevato utilizzo dello strumento brevettuale.
 In particolare il ricercatore della facoltà di Economia di Cagliari, ha preso in esame il campo della ricerca oncologica, isolando i brevetti sviluppati in collaborazione tra due o più imprese, aventi per oggetto nuovi farmaci, nuove tecniche terapeutiche o nuovi metodi per la cura dei tumori.
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
CONVEGNO
Linguistica
 
CAGLIARI. Domani e sabato nei locali della “Cittadella dei musei”, con inizio alle 9, convegno internazionale organizzato dal Dipartimento di linguistica e stilistica della facoltà di Lingue dell’Ateneo cagliaritano e coordinato dalla dottoressa Francesca Chessa. Il convegno, che prevede la presenza di prestigiosi relatori internazionali, si inserisce all’interno di un ambizioso progetto nato nel 2006 da un’iniziativa del professore Giovanni Dotoli della facoltà di Lingue dell’Università di Bari e dalla sua collaborazione con altri importanti docenti e ricercatori universitari italiani e francesi.

10 – Il Sardegna
Teatro Civico
Un’indagine sulla verità
Condanna e morte di un filosofo in “Voi che sapete”, per la regia di Gaetano Marino
Gianluca Medas è protagonista della condanna e morte di Socrate
di Anna Brotzu
 
 La città divora i suoi figli. Nell’Atene del IV secolo a. C. si celebra il processo contro Socrate, accusato di non rispettare le antiche divinità e soprattutto di corrompere le menti dei giovani, in un confronto drammatico tra il filosofo innamorato della verità e i suoi nemici che culminerà in un infausto verdetto. A rievocare i momenti cruciali del dibattimento e la limpida e provocatoria autodifesa del filosofo stasera alle 21 al Teatro Civico di Castello a Cagliari sarà Gianluca Medas, protagonista con Fabio Guggeri di “Voi che sapete - Condanna e morte di Socrate”, per la regia di Gaetano Marino, che suggellerà la rassegna “Parole nel Tempo”. Uno spettacolo sui generis che si affida al fascino della scrittura di Platone, attento seppur accorato cronista degli ultimi giorni del suo maestro nel “Fedone” come nell’“Apologia”, magnificamente tradotti da Patrizia Mureddu, per ricostruire idealmente grazie alla fantasia degli spettatori uno dei “molti tribunali messi in piedi per impedire ad un cervello di pensare”. La mise en scène è di «una moderna “agorà” in cui io sono Socrate » dice l’attore e regista Gianluca Medas, «Incarno la grande umanità di quest’ateniese non bello (Platone lo paragona a un satiro) nè ricco, ma capace d’incatenare gli ascoltatori con la forza delle sue parole e la profondità del suo pensiero. Risponde alle accuse tendenziose di quanti temevano le sue rivelazioni, frutto di acute indagini che mettevano alla berlina il falso e superficiale sapere di artisti e poeti e le tecniche degli oratori, concedendosi il gusto dell’ironia». Continua l’attore «I suoi discorsi si rivolgono direttamente alla gente, senza abbellimenti nè trucchi, cercano di persuaderla costringendola a ragionare. In fondo Socrate è un custode dell’oralità, e la regia di Gaetano Marino ha messo in risalto le mie qualità di narratore: lontano da ricercatezze e tentazioni retoriche, con semplicità e immediatezza il filosofo racconta, spiega, confuta e chiarisce, senza rinunciare alla verità ». Pur nella fedeltà al testo, che è insieme una denuncia dei mali della città e delle debolezze dei suoi abitanti e una affermazione di valori fondamentali, dal perseguimento della virtù al rispetto delle leggi anche a costo della vita, fino alla provocatoria richiesta di esser mantenuto a spese del pritaneo come pena adeguata alle sue colpe, l’attore e regista si concederà la libertà necessaria a trasportarlo, attraverso coloriture e accenti, nella dimensione della quotidianità. Nessun problema quanto all’attualità: «Socrate è l’uomo più moderno del mondo » sottolinea Medas «ha combattuto valorosamente per il suo popolo in anni difficili, e ora cerca di educarlo, insegnandogli a pensare, e fino all’ultimo lotterà per i suoi principi. Loda i suoi accusatori, si dice quasi persuaso dall’orazione di Meleto, tanto da non riconoscer più sè stesso, descritto come abile parlatore, ma fa appello al logos per dimostrare l’infondatezza delle colpe attribuitegli: nè empio, nè istigatore dei giovani contro lo stato, accetterà la condanna (preferendola all’esilio e alla prigionia) per non infrangere la legge, e del resto il saggio non teme la morte». E conclude: «Così si accomiaterà dai giudici e dagli ateniesi: “è giunta, ormai, l’ora di andare, io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada a miglior sorte, nessuno lo sa, tranne dio”». Ingresso libero.■

Questionnaire and social

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