Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 January 2008
Rassegna stampa a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli de L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 23
Trasferiti i segretari: la preside comunica per email anche la sospensione degli esami
Necrologio per il corso universitario
Studenti in rivolta per la chiusura di Amministrazione 
 
Protesta anche il consigliere regionale Ciriaco Davoli: «Sconcertante la decisione di sospendere ogni attività didattica».
«Mancano i tre segretari e chiudono il corso. Ma noi non ci arrenderemo. Il preside di facoltà ci aveva assicurato che non ci sarebbero stati problemi». Sara Mattu, la rappresentante degli studenti che seguono le lezioni di Amministrazione governo locale, all’università nuorese di via Salaris, è gonfia di rabbia. La notizia della chiusura del corso è arrivata ieri a mezzogiorno con una email spedita dal preside Paola Piras, alla segreteria degli studenti. Un pugno in pancia per gli universitari, impegnati già da una settimana negli esami che, tra l’altro, dovrebbero protrarsi fino al 1 marzo. «Invece tutto si ferma, non ci consentono nemmeno di continuare la normale attività didattica - continua Sara Mattu - Una vergogna, abbiamo scelto di rimanere qui a studiare, in molti arrivano dai paesi di mezza Sardegna, e ora chiudono bottega. Ma non se ne parla nemmeno».
Gli studenti del corso di amministrazione pubblica, per nulla intimoriti, scendono sul piede di guerra. Nel pomeriggio di ieri, hanno fatto circolare un documento che chiede chiarezza al presidente della Regione Renato Soru. «Perché l’università a Nuoro, sarebbe una non-università. Dovrebbe spiegarcelo portando a sostegno di questa tesi, dei riscontri - si legge nel testo - perché il passo che si sta prospettando non può essere intrapreso senza delle reali motivazioni». E ancora :«Cosa rimarrà dopo la fine dell’università? Quali reali opportunità alternative sono attualmente presenti»? Domande precise. Nel portone d’ingresso del palazzo di via Salaris, è stato anche affisso un necrologio che annuncia «la morte del corso di Pubblica amministrazione, nell’indifferenza generale». La reazione è di quelle forti. Gli studenti non intendono subire.
La chiusura del corso è dovuta alla mancanza dei tre funzionari, addetti alla segreteria studenti, trasferiti a Cagliari. «Il trasferimento del personale era già deciso da qualche settimana - spiega la rappresentante degli studenti Mattu - ma il preside di facoltà Raffaele Paci ci aveva garantito che la chiusura non ci sarebbe stata. L’abbiamo incontrato martedì scorso». Sara Mattu, ricorda l’iter che ha portato all’emergenza. «Ci era stato detto che i tre segretari sarebbero stati sostituiti da un laureato dei nostri corsi - commenta ancora la studentessa - Inoltre, proprio Paci ci aveva assicurato che gli studenti già iscritti, avrebbero terminato gli studi senza difficoltà». In serata, sulla vicenda interviene Ciriaco Davoli, consigliere regionale di Rifondazione comunista :«È davvero sconcertante la decisione di sospendere le attività didattiche del corso di laurea in Agsl - dice - Come è possibile sospendere all’improvviso le lezioni, gli esami, le lauree di centinaia di studenti, proprio in questo periodo? Forse la chiusura immediata del corso e la fine dell’esperienza nuorese di Agsl? Si chiede l’immediata riapertura». Per oggi, assemblea in via Salaris, alle 10 e trenta.
Caterina Tatti  
 
2 - L’Unione Sarda
Prov Medio Camp Pagina 45
Tuili Il museo dell’astronomia
Viaggio tra le stelle col planetario ai piedi della Giara 
 
 
Ai piedi della Giara col naso all’insù a guardare le stelle. Un viaggio alla scoperta di costellazioni e galassie per i quali gli appassionati di astronomia e chi si lascia incantare dai misteri del cielo non dovranno più aspettare la notte di San Lorenzo o le limpide sere d’estate. Tra meno di due mesi il parco "Sardegna in Miniatura", nelle campagne di Tuili, inaugurerà il primo planetario ed il primo museo dell’astronomia in Sardegna. Il rigore scientifico è d’obbligo. Per questo il progetto gode del supporto dell’Università di Cagliari, dell’osservatorio astronomico di Cagliari e dell’Istituto nazionale di astrofisica. La missione è divulgare la scienza divertendo.
Una nuova scommessa per la società "Sardegna in miniatura", che ha già dato ottimi frutti con le mostre dei dinosauri e degli Indiani d’America. «Abbiamo scelto un argomento che affascina tutti, anche coloro che non frequentano mostre e musei», ha esordito Pierangelo Cadoni, rappresentante della società che gestisce il parco. Come dargli torto? Chi dei trentenni e dei quarantenni di oggi non è cresciuto con le avventure del telefilm "Spazio 1999" o della saga di "Guerre Stellari". Immagini e temi che stuzzicano gli adolescenti del nuovo millennio, per i quali spazio e galassie sono sinonimo di libertà e fuga dal quotidiano. Questi e molti altri saranno gli ingredienti del viaggio di almeno un’ora che sarà possibile effettuare dal 16 marzo nel planetario e nel museo dell’astronomia, davanti al parco dove sono riprodotti in miniatura i monumenti isolani. Il planetario è il primo in Sardegna: una cupola con 10 metri di diametro, 30 minuti per 80 persone alla volta ad osservare i moti dei pianeti grazie a sette proiettori digitali, con effetti speciali da film di fantascienza. Poi il museo dell’astronomia: un percorso dal big-bang ai giorni nostri passando per la riproduzione in scala del sistema solare, del suolo lunare e di Marte e dello Sputnik, primo satellite in orbita. Poi un radiotelescopio con una parabola di 3 metri. «Non escludiamo la creazione di un polo sull’astronomia fra Marmilla e Trexenta dopo l’entrata in funzione del radiotelescopio di San Basilio», ha detto Niky d’Amico, direttore dell’osservatorio astronomico cagliaritano e referente sardo per l’Inaf, «il nostro compito è divulgare la conoscenza astronomica. Da qui il nostro sostegno all’iniziativa imprenditoriale».
Antonio Pintori
 
3 - L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine Pagina 26
longevità record I 108 anni di tzia Giuseppina
Birori, grande festa per la nonnina dei sardi 
 
Il primato della longevità si è spostato dall’Ogliastra al Marghine. Dopo la morte della nonnina di Arzana Raffaela Monni, spentasi nel maggio scorso alla bella età di 109 anni, è tzia Giuseppina Deidda la donna più vecchia della Sardegna e, stando alle statistiche mondiali, tra le più anziane del pianeta. Nata a Birori il 25 gennaio del 1900, ha sempre vissuto nel suo paese natale conducendo un’esistenza tranquilla circondata dall’affetto dei suoi tre figli che in 40 anni, dopo la morte del marito, Basilio Pala, non l’hanno mai lasciata sola. Ad occuparsi di lei è soprattutto la figlia Maria, pronta a soddisfare ogni capriccio della madre, molto esigente nel mangiare: ravioli, tagliatelle e pastasciutta al sugo sono i suoi piatti preferiti. Il sindaco di Birori, Romano Benevole, insieme alla sua giunta ha fatto visita a tzia Giuseppina ieri mattina per consegnarle un mazzo di fiori e un rosario d’argento. Al taglio della torta non è voluto mancare Luca Deiana, docente dell’università di Sassari e coordinatore di AKeA, il progetto di ricerca che dal 1997 studia la longevità dei sardi. «A febbraio la Bbc trasmetterà un programma in cui i nostri risultati verranno confrontati con quelli effettuati da altre due équipe internazionali - ha spiegato il professor Deiana - il nostro segreto non è scritto soltanto nel Dna, ma dipende anche da cause sociali, una di queste è sicuramente la famiglia, un anziano accudito dai propri cari ha maggiori probabilità di vivere a lungo».
Anche la fede è un fattore non secondario, capace di infondere sicurezza e fiducia sull’ordine delle cose. La visita più gradita per tzia Giuseppina è stata quella del vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, monsignor Giacomo Lanzetti che ha celebrato la Messa nella sala da pranzo.
Maria Bonaria Di Gaetano
 
1 - La Nuova Sardegna
Pagina 40 - Nazionale
«Niente esami, tutti a casa»
Un’amara sorpresa per gli universitari barbaricini 
 
NUORO. Non immaginavano certo di trovare i portoni sprangati, ieri, gli studenti nuoresi del corso di laurea in "Amministrazione, governo e sviluppo locale", che invece si preparavano ad affrontare uno degli esami previsti dal loro piano di studi.
NUORO. Non immaginavano certo di trovare i portoni sprangati, ieri, gli studenti nuoresi del corso di laurea in "Amministrazione, governo e sviluppo locale", che invece si preparavano ad affrontare uno degli esami previsti dal loro piano di studi.
Ma al posto dello "stress da esami" hanno dovuto affrontare il funerale del loro corso. È successo che alle 12,25 la professoressa Paola Piras, preside, ha inviato una e-mail ai tre segretari di via Salaris (e per conoscenza al rettore dell’università di Cagliari Mistretta, al preside di scienze politiche e ai vertici del Consorzio universitario,nella quale si disponeva la sospensione delle attività didattiche e la chiusura della sede. Il tutto perché l’amministrazione centrale non ha ancora deciso chi sostituirà i tre segretari di Nuoro, assegnati ora a Cagliari. Non appena i primi studenti hanno saputo la cosa si è messo in moto il tam-tam e all’ora di pranzo l’edificio era già "presidiato" da un gruppo di ragazzi, esasperati. Sulle pareti facevano bella mostra di sé dei necrologi murali in cui si annunciava che «nell’indifferenza generale è venuto a mancare il corso di laurea». Sara Mattu e Laura Piras sono le agguerrite rappresentanti degli studenti. «Vogliono chiudere i corsi - incalza Sara Mattu - mentre appena il 19 novembre scorso, alla riunione convocata da consigli comunale e provinciale in camera di commercio, avevano promesso che li avrebbero salvati». In realtà sembrerebbe che il consiglio d’amministrazione abbia già trovato una soluzione per la sostituzione dei tre segretari, ma nessuno finora ha dato risposte. «Questa - denuncia Laura Piras - è la seconda beffa, visto che dal 2008 non saranno più accettate immatricolazioni». Il destino del corso, insomma, appare segnato». Ma quello che più fa arrabbiare gli studenti è il modo con cui si è arrivati a chiudere la facoltà nuorese: in piena sessione d’esami. Sono state sospese dall’oggi al domani tutte le attività didattiche. I ragazzi ieri erano nel panico.
«Abbiamo ingoiato il rospo del blocco delle immatricolazioni - osserva Laura Piras - ma che almeno diano garanzie a noi che siamo già iscritti».
Intanto qualcuno minaccia denunce per interruzione di pubblico servizio e altri studenti preparano la mobilitazione generale.
 
Pagina 40 - Nazionale
Mancano gli impiegati, paralisi negli uffici della segreteria. Tra gli studenti sale la tensione
L’allarme di Russo cade nel vuoto
Università: silenzio di Comune e Provincia, attacco di Saiu (Fi) 
 
NUORO. Niente esami, l’università chiude per mancanza di impiegati. Parte la prima reazione dopo il trasferimento ordinato dal rettore Mistretta di tre amministrativi all’ateneo di Cagliari e l’allarme lanciato ieri dal presidente Sergio Russo. Tutto si blocca, ma la politica ancora non reagisce. Comune e Provincia tacciono. La reazione invece arriva dai giovani di Forza Italia.
NUORO. Niente esami, l’università chiude per mancanza di impiegati. Parte la prima reazione dopo il trasferimento ordinato dal rettore Mistretta di tre amministrativi all’ateneo di Cagliari e l’allarme lanciato ieri dal presidente Sergio Russo. Tutto si blocca, ma la politica ancora non reagisce. Comune e Provincia tacciono. La reazione invece arriva dai giovani di Forza Italia.
L’appello di Russo sembra caduto nel vuoto. Ma nel giorno del grande silenzio di Comune e Provincia (i due enti consorziati per la vita all’ateneo nuorese) parte la battaglia di impiegati e studenti: i più esposti alla stretta decisa sull’università. L’unico politico a reagire è invece Pierluigi Saiu responsabile dei giovani forzisti. Che spara alzo zero contro tutti: contro il presidente Russo, il sindaco, il presidente della Provincia e della Regione. Tutti dentro lo stesso sacco. «Se ne accorge adesso - comincia Saiu - ma meglio tardi che mai. Il presidente Russo infatti sembra intuire solo ora che Soru vuole chiudere l’università. E il presidente della Provincia e il sindaco di Nuoro, come al solito, tacciono. E se ne guardano bene dal difendere l’ateneo nuorese. E anche se ci prova, Sergio Russo, lo fa senza grossa convinzione. E paradossalmente punta il dito contro la politica, la stessa politica che gli consente di ricoprire il ruolo ambiguo di numero uno dell’università pubblica e privata». Russo vuole risposte, ma quali? si chiede Saiu che vede una «realtà ormai fin troppo evidente». Per lui Soru vuole chiudere l’università, mentre Deriu e Zidda non hanno la forza di opporsi. Ma anche Cagliari e Sassari non hanno intenzione di fare un «terzo polo» che faccia loro concorrenza.
«La responsabilità del fallimento di questa università - continua Saiu - oltre che di Soru, Zidda e Deriu, è dei presidenti del Consorzio che si sono succeduti negli anni: da Antonello Soro allo stesso Sergio Russo. Ma è anche di chi ha puntato sui corsi gemmati senza pensare a un vero un terzo polo che garantisse un eccellenza, capace di attrarre studenti dal resto dell’isola. E ora Russo fa finta di lamentarsi come fa Jervolino a Napoli per i rifiuti». La sfuriata del giovane forzista è finita e si passa alla proposta, dopo questa premessa: «Grazie all’esperienza dei corsi decentrati - afferma Saiu - tanti giovani hanno potuto studiare e laurearsi. Quindi non possiamo permettere che l’università nuorese chiuda». Ma per resistere e andare avanti «servono investimenti pubblici e privati, e ripensare l’offerta formativa in chiave internazionale e sul modello marchigiano (come da noi proposto due anni fa). Noi siamo pronti al confronto e alla mobilitazione. Dobbiamo difendere la nostra università con proposte e azioni, non con lamentele di facciata. E quindi dobbiamo far sentire forte la nostra voce e gridare no alla chiusura».
Nino Bandinu
 
2 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Cagliari
Oggi l’intesa per l’università del Mediterraneo 
 
ORISTANO. Oggi in Provincia sarà sottoscritto il protocollo d’intesa per la creazione dell’Università delle arti, tradizioni e mestieri del Mediterraneo. È prevista la presenza dei partners principali: Emma Marcialis, presidente della Camera di commercio del Mediterraneo; Pasquale Onida, presidente della Provincia di Oristano; Mariacarmen Furelos Gaiterio, presidente dell’Istituto di sviluppo comunitario della Galizia; Tajeddine Baddou, ambasciatore del Marocco; Ngujen Van Nam, ambasciatore del Vietnam; Papa Cheikh Saadibou, ambasciatore del Senegal; don Gianfranco Saba, direttore dell’Istituto Euromediterraneo; Simon Mercieca, Malta 

Questionnaire and social

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