Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 June 2008
Rassegna stampa a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli de La Nuova Sardegna
1 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Nuoro
Il comitato territoriale ha rinnovato il coordinamento
Lega delle Cooperative: «Investire nell’Università»
 
NUORO. Il Comitato territoriale della Lega delle Cooperative ritiene fondamentale investire sull’Università nuorese, e chiama ad un impegno preciso tutti gli enti pubblici e i soggetti economici e culturali del territorio per la creazione del terzo polo universitario regionale. A questo scopo, si dichiara disponibile a dar vita ad una Fondazione che si occupi della gestione. Questa riflessione è emersa nei giorni scorsi, durante la Direzione Provinciale del Comitato Nuoro e Ogliastra, presieduta da Totoni Sanna, presidente Legacoop Provinciale alla presenza di Antonio Carta, presidente Legacoop Regionale.
Durante la Direzione è stato anche rinnovato il Comitato di Coordinamento Provinciale Legacoop,: presidente Totoni Sanna; responsabile Ogliastra: Virgilio Piras; Cooperative settore sociale: Pino D’Antonio; Cooperative settore vitivinicolo: Francesco Pira; Cooperative settore caseario: Bruno Bomboi; Cooperative settore turistico: Francesco Sini; Cooperative settore culturale: Francesca Cadeddu; servizi alle imprese: Antonello Vargiu.
 
2 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Martedì a San Domenico
Esperti del packaging a confronto
 
ORISTANO. Si terrà martedì alle 9,30 nell’Auditorium San Domenico, in via Lamarmora, il convegno conclusivo previsto nell’ambito della prima edizione del ciclo di incontri sulle tecnologie alimentari organizzati dal Consorzio Uno-Promozione Studi Universitari, dal corso di laurea, con sede in città, in Tecnologie alimentari della facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Sassari, dalla delegazione di Oristano dell’Api Sarda e dall’Associazione italiana di tecnologia alimentare (Aita).
L’incontro, di rilievo nazionale, rientra nel quadro della collaborazione avviata su vari temi, ormai da vari mesi, tra il corso di laurea in Tecnologie alimentari e la delegazione oristanese dell’Associazione Piccole e medie industrie della Sardegna.
Il tema specifico del convegno è "Packaging e prodotti alimentari". Si tratterà degli ultimi sviluppi scientifici e normativi nel settore delle tecnologie di confezionamento dei prodotti alimentari.
I relatori sono Luciano Piergiovanni e Stefano Farris dell’Università di Milano; Antonio Piga dell’Università di Sassari; Elisabetta Guerzoni dell’Università di Bologna; Massimo Zonca della società Plada (gruppo del quale fa parte anche la Plasmon); Gianluigi Vestrucci della Csi Spa (ente di certificazione e controllo); Pasquale Catzeddu, della Porto Conte Ricerche, e Ninni Grimaldi di Sardegna Ricerche. Sono previste anche alcune testimonianze di aziende sarde. Presiederanno la giornata di studi Giovanni Antonio Farris, presidente del corso di laurea in Tecnologie alimentari, e Francesco Marcheschi, direttore generale di Sardegna Ricerche.
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Cagliari
LA CELEBRAZIONE
Una tesi di laurea per il recupero della sede ex Onmi
 
CARBONIA. «La storia dell’edificio ex Opera nazionale Maternità e infanzia, sede attuale della provincia di Carbonia-Iglesias, Ipotesi di intervento conservativo e recupero funzionale». È il titolo della tesi di un giovane laureato in ingegneria, Alfonso Sanna, presentata ieri mattina nella sala convegni della Provincia.
È stata una maniera diversa di festeggiare i tre anni dall’insediamento del nuovo ente e per dare l’avvio ad una serie di iniziative che, secondo le intenzioni del Presidente, dovrebbero evidenziare il lavoro fatto e i risultati conseguiti. Alla presentazione della tesi hanno partecipato rappresentanti delle amministrazioni ed enti del territorio. È stata l’occasione di una vera e propria scoperta anche per gli appasionati della storia della città. Il neo ingegnere, ma anche il professor Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di architettura dell’università di Cagliari, hanno raccontato l’edificio, una delle strutture tipiche della città, evidenziandone le caratteristiche progettuali e la storia delle sue utilizzazioni puntando poi lo sguardo ad eventuali progetti tesi a modifiche conservative. In pratica, un lavoro che sembra fatto apposta per essere inserito nei preliminari della progettazione che la Provincia ha intenzione di portare avanti per l’ampliamento della struttura, che ha necessità di nuovi spazi per un miglioramento della situazione logistica degli uffici. Un progetto che sembra scontrarsi già sul nascere con i vincoli del Piano paesaggistico regionale, che ha congelato non solo l’edificio, su cui esite anche la tutela della Sovrintendenza in quanto edificio storico, ma anche sull’intera area di pertinenza, circa mezzo ettaro nel quale si trovava il giardino e gli spazi di gioco dei bambini orfani che vi erano ospitati. L’edificio, fu anche utilizzato come sede del nucleo motorizzato dell’esercito, da dove, in occasione delle grandi manifestazioni di protesta della città partivano gli automezzi, autoblindi e carri, per riportare la situazione alla normalità strincare le poroteste. In anni più recenti fu poi gestito dalla provincia di Cagliari come scuola materna, per diventare poi sede della nuova provincia. (g.f.n.)
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
«Vagamondo» alla scoperta del turismo
Ricerca su pregi e difetti nella vendita del «prodotto Sardegna»
 
CAGLIARI. Duecentocinquanta pagine che sono la radiografia completa del turismo: ambiti di crescita, prospettive future, criticità, analisi minuziosa del contesto e disanima sui progetti in corso, per comprendere se la strada imboccata è quella giusta o se al contrario sia necessario invertire la rotta. Questo, ma anche molto altro, è "Vagamondo. Turismi e turisti in Sardegna", l’ultima ricerca del Crenos, il centro ricerche delle università di Cagliari e Sassari guidato da Raffaele Paci. Curato da Giovanni Sistu, il volume raccoglie analisi e riflessioni sul turismo e sul turista che qui, preso atto della variegata realtà isolana, diventano appunto "turismi" e "turisti". Se non mancano i prodotti da offrire, la Sardegna sconta il problema del confezionamento, ovvero le iniziative che rendono "l’articolo" attraente. Lo ha detto per primo Roberto Coroneo, nuovo preside della facoltà di Lettere e responsabile del corso per operatore turistico culturale: ‹‹Se mettiamo a confronto per numero di visite il compendio di Garibaldi e Caprera e il nuraghe Losa di Abbasanta, a pochi passi dalla statale 131, ci rendiamo conto che la preoccupazione di migliorare le vie di comunicazione è forse sovrastimata. Occorrerebbe invece raccontare il prodotto, renderlo appetibile››. Concetto rilanciato da Beppe Melis, esperto di marketing applicato al turismo: ‹‹Molti limiti sono dovuti all’inadeguatezza dei servizi e senza servizi la risorsa non può diventare un prodotto fruibile››. In questo e in tanti altri casi, il peccato originale sta anche nell’incapacità di "fare sistema". Al contrario, in Sardegna si assiste da tempo ad una parcellizzazione dell’offerta, quasi che gli operatori lavorino secondo compartimenti a tenuta stagna, e questo che si tratti di turismo museale, congressuale, enogastronomico. Inoltre il settore è troppo ancorato all’offerta balneare ed estiva. E questo significa perdere una larghissima fetta di quel turismo che, senza sconfinare nella deleteria fruizione di massa, risulta davvero capace di assicurare ricchezza e cultura. I numeri e i "prodotti", come detto, non mancano. ‹‹Il nostro turismo è principalmente legato al "fattore natura" - ha sottolineato Raffaele Paci -. Dagli studi condotti emerge in maniera perentoria una forte preferenza per i valori ambientali e in merito a questo aspetto, anche i turisti del versante balneare si dicono ben disposti a pagare cifre anche considerevoli pur di trascorrere delle vacanze all’insegna del rispetto per la natura. Il problema però si pone quando si vanno ad analizzare aspetti cruciali come, ad esempio, la sostenibilità, e ci si accorge che anche piccoli gioielli come Castelsardo sforano, e di parecchio, i valori massimi accettabili››. Luisanna Depau, assessore regionale al Turismo, rilancia e in merito al problema propone: ‹‹Numero chiuso in alcune spiagge? Perché no? Non ci vedrei alcuno scandalo, perché si tratterebbe di un provvedimento coerente con le linee guida che abbiamo adottato fin da quando siamo approdati alla guida della Regione. Partiamo da un dato di fatto: abbiamo una quantità di risorse incredibile, altri hanno dovuto inventarsele. È anche per questo che occorre sempre ricordare un aspetto fondamentale: una volta consumato, il patrimonio ambientale della Sardegna non ce lo potrà ridare più nessuno. Partono da questo assunto molte delle decisioni assunte dalla giunta e dalla nostra maggioranza››. E qui il collegamento al Piano paesaggistico è inevitabile: ‹‹Il Ppr sarà pure perfettibile - dice l’assessore Depau - ma è innegabile quanto questo documento abbia fatto bene alla Sardegna e agli stessi imprenditori che hanno storto il naso. Perché con la tutela dell’ambiente abbiamo tutelato anche loro, che rischiavano di trovarsi quintali di cemento riversati sulle coste in maniera indiscriminata. Stiamo lavorando per promuovere anche altri tipi di turismo, da quello enogastronomico a quello culturale e congressuale: i risultati si vedranno, e la strada imboccata è quella giusta se è vero che arrivano parecchi investimenti, soprattutto dall’estero, e i voli low cost erano quattro e oggi sono ben ventisei».

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