Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 March 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
2 - Ragioni di fiducia e diffidenza: il prof. Sabattini recensisce un volume di Vittorio Pelligra, ricercatore della facoltà di Economia

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
L’indagine di AlmaLaurea
Dopo dodici mesi un laureato su tre è ancora disoccupato
 
 A un anno dalla fine degli studi universitari il 44 per cento dei laureati nelle facoltà cagliaritane ha trovato un lavoro, il 21 prosegue la formazione e il 34 per cento è ancora alla ricerca di un’occupazione. È lo spaccato del dopo Università di Cagliari secondo il decimo rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani, che ha coinvolto oltre 92mila laureati di 45 Atenei. Un’indagine curata da AlmaLaurea e che vede per la prima volta la partecipazione dell’Università di Cagliari con 1.111 laureati intervistati (568 nel vecchio ordinamento e 543 nei corsi triennali).
Dunque il 44 per cento dei laureati cagliaritani, a dodici mesi dalla laurea, lavora. Una percentuale nettamente inferiore al dato nazionale che si attesta al 53,5 per cento. Dando uno sguardo alle facoltà si scopre che chi ha finito gli studi in Ingegneria trova un’occupazione facilmente (il 60%). Sopra il 50 per cento anche Economia (58,3%), Scienze della formazione (52,3%) e Farmacia (50%). La facoltà che sembra offrire meno opportunità lavorative è Scienze Politiche: il 61,3 per cento dei laureati è infatti a spasso e solo il 9,7 per cento ha deciso di continuare il percorso formativo. Male anche Lingue e letterature straniere (il 47 per cento è disoccupato). In alcuni casi è praticamente obbligatorio proseguire gli studi come capita per i laureati in Medicina (73%), ma anche in Farmacia e Giurisprudenza (33%).
Più complicata l’analisi per chi ha finito il corso di laurea triennale. Il 72 per cento dei ragazzi infatti si è iscritto alla specialistica. Ma il dato sugli occupati (che a Cagliari è del 15,8 per cento) è comunque notevolmente sotto la media nazionale del 27 per cento. C’è anche chi (si tratta di una percentuale del 14,5) ha abbinato la formazione al lavoro: quattro punti percentuali in meno rispetto al dato italiano. Il 9 per cento dei neolaureati cagliaritani è invece disoccupato: non ha trovato un posto e ha deciso di non proseguire il percorso formativo. La media nazionale è del 6%.
La documentazione completa (nel sito web www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione06 sono disponibili i primi risultati), con i dati sulla stabilità del lavoro, il guadagno, l’efficacia della laurea, sarà diffusa a giugno. (m. v.) 
 
2 – L’Unione Sarda
Commenti Pagina 17
Ragioni di fiducia e diffidenza
rapporti tra gli uomini nella società
di Gianfranco Sabattini*
 
Dopo essere diventata stanziale, una delle specie più aggressive dell’intero regno animale, quella umana, ha "scoperto" i vantaggi della cooperazione, favorendone l’evoluzione da cooperazione tra soggetti geneticamente stretti in cooperazione tra soggetti privi di correlazione genetica. Tuttavia, i membri della stessa specie, pur all’interno di rapporti collaborativi, hanno continuato a conservarsi tra loro "rivali", a volte molto più agguerriti di quanto non lo fossero i membri di specie diverse. In nessun altro caso in natura i membri della stessa specie non legati da rapporti parentali hanno cooperato tra loro nell’organizzazione del "vivere insieme" sulla base di alti livelli di fiducia reciproca come hanno poi fatto gli esseri umani. Da che cosa è stato originato tutto ciò? La risposta sta nelle istituzioni (intese come regole del comportamento sociale) e nei rapporti fiduciari, che hanno reso la vita fra estranei non solo vivibile, ma anche attraente. Da che cosa nasce la spinta degli uomini ad aver fiducia nei propri simili? A questa domanda, Vittorio Pelligra, ricercatore presso la Facoltà di economia dell’Università di Cagliari ha dedicato un intero volume (I paradossi della fiducia), nel quale cerca di spiegare la natura della fiducia che gli uomini pongono alla base delle loro relazioni per il miglioramento dello status quo.
A fondamento del rapporto tra gli uomini, Pelligra non pone una semplice relazione fiduciaria del tutto autonoma rispetto alle azioni e alle intenzioni dei soggetti interagenti, ma una relazione che può essere influenzata (e influenzare) dalla (la) sua interazione con le azioni e le intenzioni dei soggetti coinvolti. Nel primo caso, la fiducia e l’affidabilità degli agenti sono dati esterni a un rapporto fiduciario statico; mentre, nel secondo caso, alcune delle ragioni che sottendono il rapporto sono prodotte dinamicamente al suo interno, originanti dalla sua stessa natura fiduciaria, con conseguente trasformazione della semplice fiducia in "fiducia responsiva"; in una forma di fiducia, cioè, che "respons-abilizza" "colui di cui ci si fida" a non deludere "colui che si fida". Questa forma di fiducia favorirebbe l’emancipazione dell’economia politica dall’individualismo metodologico, i cui limiti ne avrebbero caratterizzato storicamente lo sviluppo, in quanto l’auto-interesse, assunto a fondamento del comportamento umano, avrebbe sacrificato tutte quelle dimensioni delle relazioni comunicative ed affettive considerate tradizionalmente di natura non economica.
Le considerazioni riguardo alla dinamica del rapporto fiduciario sarebbero particolarmente utili nella progettazione istituzionale, in quanto consentirebbero di valorizzare e rinforzare tutte le motivazioni intrinseche alla cooperazione e, nello stesso tempo, di scoraggiare i comportamenti opportunistici. In questa prospettiva, auto-interesse, reputazione, pressione sociale, costi psicologici, orgoglio, sensi di colpa, stima, autostima, lungimiranza e avidità sarebbero solo alcuni degli elementi che potrebbero interagire dinamicamente con il rapporto fiduciario; ma alla base di questo processo dinamico, per Pelligra, deve essere posta la "logica della responsività", in quanto solo questa fonderebbe la responsabilità di ogni uomo di non tradire chi ripone la sua fiducia in lui, dato che gli uomini sarebbero degli agenti "sociali, prima di essere individuali, e plurali, prima di essere singolari".
Pur condividendo le affermazioni riguardo ai limiti esplicativi del comportamento umano della teoria economica, l’idea di una società fondata esclusivamente sull’individualismo metodologico, così come quella di una società fondata sull’olismo metodologico, non hanno alcun riscontro nella storia naturale dell’uomo; tuttavia, una società che presidi solo le differenze individuali rappresenta uno dei modi possibili di adeguare, nella libertà, le istituzioni alle esigenze del "vivere insieme". Non si vorrebbe che la ricerca, anche se su basi maggioritarie, delle istituzioni che si presume possano contribuire a rendere "responsiva" la fiducia sia destinata ad assicurare, anziché un improbabile paradiso in terra, un insopportabile inferno, per via della più generalizzata mancanza di libertà per tutti.
*Università di Cagliari 
3 – L’Unione Sarda
 Prov Sulcis Pagina 22
Via le discariche da Masua
I fanghi minerari nelle gallerie di Acquaresi
Iglesias. Il progetto di Igea e Università è al vaglio del commissario per il disinquinamento Soru
 
 Ci sono tre milioni di tonnellate di scorie a Masua e, finchè non sarà risolto il problema del disinquinamento, non potrà partire il progetto dell’oasi naturalistica. Il piano di Igea e Università prevede di portare i fanghi nelle gallerie di Acquaresi.
Le operazioni di bonifica dell’area mineraria di Masua potrebbero scattare in tempi brevi. Tre milioni di tonnellate di scorie minerariee, oggi accumulate in un’area di estremo pregio naturalistico in procinto di diventare oasi ambientale, potrebbero venire presto rimosse e utilizzate per riempire i vuoti minerari della vicina area di Acquaresi. Qui, da diversi anni, esiste una situazione di grave rischio a causa delle frane verificatesi nel sottosuolo della strada che da Nebida conduce a Buggerru. Si tratterebbe di un intervento particolarmente complesso, fra i più vasti mai progettati in Sardegna, che consentirebbe non soltanto di disinquinare la zona dalle scorie delle lavorazioni minerarie, ma anche di rendere più stabile le alture intorno ad Acquaresi, sulle quali, già da tempo, si considera urgente una vasta opera di messa in sicurezza. Il progetto preliminare è già stato predisposto dall’Igea con la collaborazione dell’Università di Cagliari ed è ora all’esame dell’Ufficio tecnico del Commissario straordinario per le bonifiche e l’emergenza ambientale Renato Soru.
L’IGEA «Al momento - spiega il presidente dell’Igea Franco Manca - non è in discussione tanto la bontà del piano, quanto i suoi probabili costi». Di certo l’operazione è fra le più complesse e impegnative fra quelle progettate fino ad ora, ma la soluzione proposta dall’Igea consentirebbe - come sottolinea lo stesso Manca - di eliminare due grossi problemi con un unico intervento. Nelle discariche di Masua sono accumulate tre milioni di tonnellate di rifiuti inquinanti prodotti da decenni di attività mineraria. La bonifica in situ (che consiste nel mantenere le discariche al proprio posto mettendole opportunamente in sicurezza) appariva fino a poco tempo fa l’ipotesi più probabile, sia perché si tratta di una soluzione già ampiamente utilizzata nel settore del disinquinamento, sia perché la rimozione comporta sempre costi maggiori e genera inoltre il problema di trovare un sito dove stoccare le scorie.
ACQUARESI I vuoti minerari di Acquaresi, distanti pochi chilometri, secondo i tecnici dell’Igea e dell’università potrebbero essere la soluzione naturale al problema, tanto più che costituiscono essi stessi un grosso pericolo per arginare il quale urge un intervento in tempi brevi. La loro presenza ha infatti determinato numerosi fenomeni di subsidenza e diversi smottamenti in superficie, talvolta minacciando l’incolumità delle persone, tanto da aver determinato in più di un caso la temporanea chiusura della strada che da Nebida conduce a Buggerru, interessata da alcune frane. «La nostra ipotesi - afferma Franco Manca - è tecnicamente percorribile, ancorché decisamente complessa, perché esiste un collegamento sotterraneo fra le due aree che consentirebbe di trasportare il materiale in sicurezza da Masua ad Acquaresi». Il risultato sarebbe ottimale, perché eliminerebbe alla radice e in un’unica soluzione sia il problema dell’inquinamento che quello dell’instabilità geologica dell’area. Bilanci e burocrazia permettendo, ovviamente.
Paolo Mocci
4 – L’Unione Sarda
Impresa Oggi Pagina 30
Incentivi
Richieste da inviare entro il 20 marzo da parte di giovani laureati
Un altro intervento è destinato alle iniziative innovative nate da attività di ricerca Creare nuove imprese
 
Scade giovedì 20 marzo il termine per partecipare ai programmi “Creazione di nuove iniziative imprenditoriali innovative da parte di giovani laureati” e “Creazione di imprese spin off dalla ricerca”. Il secondo invito, pubblicato da Sardegna Ricerche, assegna contributi finalizzati alla copertura delle spese inserite nel Piano di sviluppo aziendale per l’avvio dell’impresa.
GIOVANI LAUREATI Sono previsti affiancamento imprenditoriale e contributi finanziari, finalizzati a sostenere la creazione, da parte di giovani laureati, di nuove imprese innovative basate sulla conoscenza. L’obiettivo è quello di stimolare i giovani alla nascita e allo sviluppo di idee d’impresa basate sulla conoscenza, fornire loro un sostegno nell’avvio dell’attività d’impresa, creando in Sardegna un ambiente dinamico, stimolante e favorevole per nuove imprese locali.
SPIN OFF La finalità dell’intervento è quella di favorire la nascita e il rafforzamento di imprese dedite all’uso imprenditoriale dei risultati di ricerche condotte da Università, Centri di ricerca sardi e ricercatori sardi operanti fuori dalla Sardegna. Gli interventi di affiancamento imprenditoriale e contributi finanziari saranno finalizzati a sostenere la creazione di imprese “eccellenti”, interconnesse con il sistema della ricerca, creando un ambiente fertile per nuove imprese locali o per attrarre imprese esterne complementari.
INFORMAZIONI I bandi sono scaricabili dal sito internet www.sardegna.ricerche.it nella sezione Bandi. Per avere maggiori informazioni e assistenza contattare la società Sardegna Ricerche 070/92432204 o per e-mail vrt@sardegnaricerche.it. (al. co.) 
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Longevità sarda: visita-studio di docenti coreani 
 
 CAGLIARI. La delegazione coreana arrivata ieri in città per confrontarsi con gli studiosi isolani sulle origini dell’ormai conclamata longevità che si riscontra in Sardegna farà tappa questa mattina a Nurri e Orroli. Il primo incontro è in programma a Nurri alle 10.30 nella sala consiliare del Comune.
 Alle 11.30 appuntamento a Orroli al nuraghe Arrubiu, mentre intorno alle 16.30 ci sarà la visita nelle case di alcuni centenari.
 Della delegazione coreana fanno parte il sindaco e il vicepresidente della contea di Sunchang, Sang Chul Park, professore del dipartimento di Biochimica e di Biologia molecolare dell’Università di Seul, Kyung Soo Chun, responsabile del dipartimento di Antropologia, Kwan Ug Heo, capo del Dipartimento che si occupa di longevità, In Su Shin, coordinatore della ricerca sulla longevità.
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Olbia
LA MADDALENA 
Scuola e scienza, esperti a confronto 
 
 LA MADDALENA. Il convegno «Scuola, Scienza e Società», che si svolgerà per il quarto anno consecutivo alla Maddalena, si svolgerà dal 6 all’8 marzo presso l’Aula Magna «P. Longobardo». Si discuterà su temi davvero importanti e si parlerà dei limiti e delle prospettive delle fonti rinnovabili, delle tecnologie per l’analisi dei cambiamenti climatici, del risanamento ambientale, delle Thalassemie o di psicopatologie legate alla difficile fase adolescenziale.
 Il coordinamento scientifico dei lavori è curato dal professor Sebastiano Seatzu, ordinario di analisi matematica presso l’Università di Cagliari.
 L’istituto capofila per il 2008 è il Nautico «Millelire», consorziato per l’occasione con il Liceo «Garibaldi» della Maddalena e l’Istituto tecnico «Falcone e Borsellino» di Palau, che saranno protagonisti, insieme ad altre scuole della provincia di Olbia-Tempio, di Cagliari e di Lodi. Gli alunni parteciperanno, infatti, non solo come spettatori durante la manifestazione, ma avranno la possibilità di esporre, nel pomeriggio di giovedì 7, alcune relazioni elaborate come approfondimento dei temi proposti. Il territorio, quindi, si arricchisce con un appuntamento che sembra ormai radicarsi, l’interesse a livello nazionale cresce ed è confermato dai riferimenti presenti sui siti importanti in ambito matematico. Temi decisivi come l’ambiente, la tecnologia, l’applicazione matematica verranno presentati e affrontati in modo da potersi confrontare in maniera diretta con esperti autorevoli. I ragazzi saranno coinvolti attivamente su tematiche che riguardano il loro futuro e avranno il vantaggio di poter intervenire direttamente durante i dibattiti che seguiranno ciascuna conferenza, in modo da chiarire dubbi o proporre approfondimenti. Il programma dell’evento è consultabile sul sito dedicato al convegno, www.scuolascienzaesocieta.it. (a.n.)
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Lettere
Master and Back,
beffati dai ritardi
 
 Con questa lettera vorremmo attirare l’attenzione del presidente della Regione Renato Soru, siamo due rappresentanti dei giovani laureati, categoria cui lei ha dedicato tempo e progetti durante la sua amministrazione. Ebbene, dopo aver conseguito la laurea con il massimo dei voti abbiamo partecipato alla selezione del progetto “Master and Back” relativamente al bando dell’anno 2007. Oltre ad aver atteso il bando per mesi, abbiamo atteso invano l’esito dell’istruttoria delle nostre domande. La comunicazione di vincita della borsa ci è infatti pervenuta esattamente un mese dopo l’inzio del Master. E’ inutile dire che abbiamo perso entrambi l’occasione di frequentare tale corso. La nostra richiesta è semplicemente quella di darci la possibilità di fruire della borsa, tardivamente ed inutilmente assegnataci, per l’edizione 2008 del medesimo master. L’accoglimento della nostra domanda restituirebbe senza dubbio credibilità al programma Master and Back oltre a dare la possibilità di specializzarsi a tutti coloro i quali, come noi, non hanno potuto accettare la borsa.
Fanny Perseu
Francesco Cuccu 

Questionnaire and social

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