Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 November 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Esteri Pagina 112
Protestano contro la riforma che riconosce l'autonomia agli atenei
Studenti in rivolta, occupate diverse Università
 
PARIGI Cresce la protesta degli studenti universitari in Francia contro la legge sull'autonomia degli atenei. Una decina ancora ieri le facoltà bloccate a Parigi, Nantes, Rennes, Tolosa, Perpignan, e diverse le assemblee generali in corso per votare nuovi scioperi anche per la prossima settimana.
A Parigi, l'università di Tolbiac, sede distaccata della Sorbona, resterà chiusa ancora a tempo indeterminato. E mercoledì sera un centinaio di studenti che occupavano i locali sono stati evacuati dalla polizia. I giovani hanno lasciato con calma i locali, ma l'intervento dei poliziotti Crs, specializzati nel controllo delle manifestazioni pubbliche, è stata vista da molti come una «provocazione». Stesso scenario alla facoltà di lettere di Nantes, ma altre università - Caen, Montpellier, Grenoble, Pau - sono pronte ad unirsi al movimento.
Ieri l'appello di Bruno Julliard, presidente dell'Unef, principale sindacato studentesco, di sinistra: «lo sciopero nelle università deve intensificarsi». Mentre il collettivo degli studenti contro l'autonomia invita ad organizzare una giornata di manifestazioni in tutto il Paese.
Insomma, le tensioni non sembrano ancora destinate a spegnersi e il mese di novembre si preannuncia ancora nero per il presidente Nicolas Sarkozy alle prese con una serie di manifestazioni in diversi settori. Sotto accusa dagli studenti è la legge sull'autonomia degli atenei votata lo scorso agosto che autorizza le facoltà a diventare proprietarie dei locali e l'introduzione di fondi di privati. Ieri a Perpignan un migliaio di studenti ha scandito slogan contro il Medef, la Confindustria francese, accusata di voler fare dell'università un proprio «feudo».
Già a giugno gli studenti universitari, ai quali si erano aggiunti anche i docenti, aveva manifestato per settimane, contrari ad una riforma che, secondo loro, è destinata a creare delle università di serie A e di serie B. Sciopero incomprensibile per Valerie Pecresse, ministro dell'educazione: «Queste occupazioni arrivano proprio l'anno in cui lo stato ha aumentato i finanziamenti». 
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 22
Libro sui nuraghi, dibattito alla Satta
 
Stasera alle ore 18,30 nell'auditorium della Biblioteca Satta, verra presentato il libro “L'alba dei nuraghi” del professor Giovanni Ugas, docente di Preistoria e Protostoria presso l'Università di Cagliari. Al dibattito interverranno l'assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu, il professor Raimondo Zucca (docente di Storia e archeologia del Mediterraneo antico presso l'Università di Sassari) e Enrico Clemente (direttore editoriale della casa editrice Fabula). Coordinerà i lavori Priamo Siotto, presidente del Consorzio per la pubblica lettura che ha promosso, nell'ambito dei suoi programmi, la presentazione del volume del professor Ugas.

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Berlinguer: «Il sapere è ricchezza» 
Inaugurata la Settimana della scienza: nelle scuole troppa teoria 
 
CAGLIARI. Battesimo ufficiale, ieri mattina nella sede del Parco di Molentargius-Saline, per la settima edizione della “Settimana cittadina della scienza”. L’evento è organizzato come di consueto dal comitato “Scienza società scienza” presieduto da Carla Romagnino e composto, tra gli altri, da personalità illustri come lo storico preside del liceo scientifico “Alberti” Ugo Galassi. Ad aprire la manifestazione è intervenuto un padrino d’eccezione, l’ex ministro dell’Università Luigi Berlinguer, ora presidente del gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica: «Questi eventi hanno un ruolo molto importante per la diffusione della scienza e la sua divulgazione. Questo è un passaggio chiave per lo sviluppo del Paese, perché il sapere è una forza che produce ricchezza. Negli ultimi decenni il quadro della situazione è notevolmente cambiato, basti pensare che negli anni ’50 del secolo scorso, gli allievi degli istituti superiori erano poco più di 400mila, mentre oggi siamo arrivati a due milioni e mezzo di studenti». L’ex ministro Berlinguer ha poi sottolineato il fatto che «nelle scuole italiane si fa poca pratica e troppa teoria, ma siamo di fronte ad un’inversione di rotta: il ministero ha appena bilanciato quindici milioni di euro per la realizzazione dei laboratori sperimentali, altri trenta sono arrivati dall’Unione europea. Certo, non bisogna nascondere che su altri fronti, su tutti la ricerca, siamo molto indietro». Il presidente della Regione Renato Soru ha fatto da apripista all’intervento di Berlinguer, sottolineando come «il sapere deve essere visto come punto di forza per lo sviluppo della nostra isola». Il calendario della manifestazione è particolarmente ricco, a partire dalle due mostre, con annessi laboratori interattivi, allestite nella sede del Parco di Molentargius-Saline: “In casa con la scienza”, aperta fino al 15 novembre, e “La fisica per i giovani e per i cittadini sardi”, dal 20 al 22 novembre. «Abbiamo offerto la nostra sede - ha detto il presidente del Parco Gigi Ruggeri - per sottolineare il legame tra tecnologia, scienza e ambiente». Altri appuntamenti fissi saranno gli incontri domenicali all’ExMa, in via San Lucifero: fino al 25 novembre, a partire dalle 10.30, personalità della cultura e della scuola si confronteranno sulla scienza. Non potevamo poi mancare le conferenze, i seminari e le rappresentazioni teatrali. Di particolare interesse sarà “L’officina dei giochi e degli esperimenti”, mentre ai più piccoli è dedicata l’iniziativa “Bi in Bi, Bimbi in biblioteca”, sviluppata da Sardegna ricerche.
Pablo Sole
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Cagliari
Borse di studio per gli studenti universitari 
 
ORISTANO.  L’assessorato provinciale alla Pubblica istruzione ha pubblicato i bandi per l’attribuzione di borse di studio per gli universitari. Due le tipologie di interventi: 13 borse di studio dell’importo di 800 euro ciascuna andranno a studenti universitari meritevoli, che siano figli di lavoratori disoccupati, cassintegrati o in mobilità, di lavoratori socialmente utili, di lavoratori precari; 12 borse di studio dell’importo di 800 euro ciascuna andranno a studenti universitari meritevoli, residenti nel territorio della provincia, iscritti per l’anno accademico 2006/2007 in atenei della penisola in corsi universitari non presenti in Sardegna. Domande entro il 14 dicembre.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Sanità, ieri la presentazione dell’importante documento programmatico 
Atto aziendale: comincia l’era dei dipartimenti 
Il direttore generale della Asl Giovanni Mele: «L’obiettivo è una organizzazione logica» 
Adesso il piano al vaglio dei sindaci 
 
SASSARI. Comincia una nuova era per la sanità sassarese. Prime testimoni di questa «rinascita» le organizzazioni sindacali alle quali ieri il direttore generale della Asl n.1 ha presentato l’atto aziendale. Fra le novità più importanti la distribuzione dei servizi in dipartimenti, strutture che dovrebbero assicurare finalmente una migliore organizzazione.
 L’atto aziendale è in sostanza uno strumento nel quale sono contenute le informazioni sulla struttura organizzativa che si intende dare all’azienda e deve prevedere le modifiche amministrative secondo la legge regionale 10 del 2006 che in sostanza ha recepito la riforma Bindi in materia sanitaria. L’atto si è potuto mettere a punto dopo che sulla scrivania del direttore generale Giovanni Mele erano arrivate le linee guida provenienti dalla Regione. Una volta presentata ai sindacati e discussa con la Conferenza provinciale sanitaria (rappresentata sostanzialmente da tutti i sindaci del territorio) la bozza dell’atto sarà rispedita all’assessorato regionale per l’approvazione definitiva.
 «La grande novità - spiega il direttore generale Mele - è costituita dalla divisione in dipartimenti. In sostanza si mettono insieme le specificità professionali in un’unica struttura in modo che l’erogazione dei servizi sia più logica». Per fare un esempio, l’ospedale civile Santissima Annunziata sarà organizzato nei dipartimenti di emergenza, cardiologia, internistica e chirurgica. Quattro grandi strutture che, secondo la dirigenza, dovrebbero consentire di non disperdere energie e professionalità in mille rivoli che non si incrociano mai. «Non solo - continua Mele -. Sono previsti anche alcuni dipartimenti comuni agli ospedali di Sassari ma anche a quelli della provincia come Alghero e Ozieri. Sono i dipartimenti di radiologia, laboratori, trasfusionale e oncologico».
 La sostanziale novità rispetto al passato pare essere costituita dal fatto che la gestione, e quindi le relative responsabilità, saranno proprie di ciascun dipartimento. Tutte le strutture avranno un direttore che dovrà rendere conto del proprio operato.
 
 Inoltre, all’interno di ciascun dipartimento sarà possibile ricorrere alla mobilità per far funzionare l’ospedale e poter fornire servizi migliori agli utenti.
 Ma - molto importante - nella bozza dell’atto sono contenute anche le regole per l’affidamento degli incarichi e sulla tipogia delle strutture (semplici o complesse).
 Temi, questi ultimi che, assieme alla questione della mobilità, hanno da sempre costituito materia di acceso dibattito all’interno dell’azienda. E che, allo stesso tempo, in passato sono stati considerati gli aspetti più deboli dell’organizzazione aziendale.
 Nell’atto vengono anche precisate le funzioni e le competenze della dirigenza e il progetto di integrazione con l’azienda mista ospedale-università che a sua volta sta muovendo i primi passi verso l’attivazione.
 Alla domanda se la nuova organizzazione aziendale porterà concreti benefici agli utenti relativamente a «piaghe» come le liste d’attesa e il centro unico di prenotazione Giovanni Mele ha risposto che «l’obiettivo è proprio quello di incidere su questi aspetti cercando da un lato di sfruttare al meglio tutti i macchinari e il personale in città e nel territorio e dall’altro di eliminare le ultime agende dai reparti in modo che il Cup abbia la gestione totale degli appuntamenti».
Gabriella Grimaldi
 
 

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