Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 September 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalato un articolo della testata giornalistica L’Unione Sarda  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
In 87 al test d'ammissione
Politecnico di Milano, boom di iscritti sardi: «Ma non è una fuga»
 
Se i numeri descrivono bene le tendenze, quelli del Politecnico di Milano parlano chiaro: gli studenti sardi che hanno fatto domanda per i test d'ammissione sono aumentati del 55 per cento. Un boom che conferma un'inclinazione ormai nota: chi può, va fuori dall'Isola per studiare e specializzarsi.
Quest'anno affronteranno il questionario d'ingresso 87 diplomati (tra loro molti cagliaritani), mentre uno studente di quarta superiore si è iscritto al test anticipato on line per l'anno accademico 2008/2009. L'anno scorso hanno richiesto l'ammissione in 56.
Per inquadrare il fenomeno sono utili altri numeri: su 7.303 studenti (iscritti a un corso triennale) residenti in Sardegna, ben 1.378 frequentano le lezione nelle università della Penisola: dunque più del 18 per cento degli studenti sceglie di superare il Tirreno per inseguire la laurea.
Questo nuovo esodo però non risulta alla Facoltà di Ingegneria di Cagliari: i numeri in possesso del preside Francesco Ginesu dicono il contrario. «Non credo che i dati del Politecnico - spiega il docente - possano essere configurati come un boom. Bisogna considerare che c'è stato un incremento del 55 per cento, ma il numero totale degli studenti è di 87. Pochi per parlare di emorragia. E le nostre statistiche dicono il contrario: le domande per i test d'ammissione sono aumentate rispetto all'anno scorso. Certo, non sono numeri definitivi perché le iscrizioni sono ancora aperte (i termini scadranno domani, ndr) ma posso dire che non c'è nessun abbandono della facoltà di Ingegneria. Anzi, siamo in aumento costante. Detto questo, è vero che oggigiorno la mobilità è maggiore: non si vive più nella regione di nascita, ci si sposta con più facilità. Frequentare l'università in un'altra città è, tutto sommato, normale».
Neanche Roberto Crnjar, preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, è preoccupato dal pressing del Politecnico: «Per i test di orientamento abbiamo ricevuto più o meno le stesse richieste dell'anno scorso. Gli immatricolati del 2006 erano 1040 e quest'anno, credo, saranno altrettanti. Per fortuna, dopo anni di flessione, è ripresa la vocazione scientifica. Lo studio delle tecnologie, soprattutto quelle applicate, è molto accattivante. E il titolo da ingegnere ha una spendibilità nel mondo del lavoro che è arcinota. Un paese civile e avanzato come l'Italia deve darsi un'ossatura di esperti di tecnologia e alla scienza. Non possiamo sempre affidarci a cinesi e indiani».

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie