Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 September 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

Primo piano, sui giornali sardi, per l’annullamento dei test di Medicina all’Università di Bari: prevista la ripetizione della prova e conseguenze per gli studenti indagati.
Due giornate di studio a Castelsardo sullo studioso di musica popolare Pietro Sassu: in programma anche un incontro con un docente de La Sapienza di Roma per fare il punto sul settore.
Infine, il Cirem, il Centro dell’Università di Cagliari diretto dal prof. Italo Meloni, ha concluso lo studio provinciale per la nuova rete della mobilità per Iglesias e Carbonia, nell’ambito del Piano regionale del Trasporto pubblico locale (notizie su La Nuova).

1 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana Pagina 8
Bari
Annullato il test di Medicina
 
BARI Il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, ha annunciato che è stato annullato il test di ingresso sostenuto il 4-5 settembre scorso per l’accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università di Bari. Petrocelli ha annunciato di aver già comunicato e inviato al ministero il decreto di annullamento della prova. Ha anche chiesto che il ministero fissi la data dello svolgimento del nuovo test nel più breve tempo possibile. «Siamo consapevoli che questa è una scelta dolorosa che potrà creare sconcerto tra coloro che hanno superato la prova onestamente - ha detto - ma questa decisione è volta a garantire a tutti pari opportunità per l’accesso a una carriera universitaria». Il rettore ha precisato che la prova sarà ripetuta con un test di riserva che è già pronto e che ad essa potranno partecipare tutti coloro che si erano iscritti all’esame sostenuto il 4 e il 5 settembre scorso, compreso gli studenti che sono indagati. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Estate Pagina 106
Incontri
Omaggio al grande studioso di musica popolare Per Pietro Sassu: due giornate a Castelsardo
 
Era uno che della musica ha cercato di scoprire l’anima più profonda. Pietro Sassu , etnomusicologo sassarese, sarà celebrato domani e sabato a Castelsardo in occasione di una due giorni organizzata dal Comune, dalla Proloco e dall’associazione Archivi Sassu. Lo vogliono ricordare come studioso, etnomusicologo, ma anche come uomo. Carattere schivo, poco incline alla popolarità, ha cambiato il modo di vedere la musica sarda e non solo. Con il suo approccio originale ha dato un contributo unico allo studio delle tradizioni popolari in musica. Per questo, hanno deciso di dedicargli uno degli Incontri di Castelsardo, che non poteva non intitolarsi “Per Pietro Sassu”.
Il primo appuntamento è fissato per domani alle 21. Nella sala XI del palazzo dei Doria sarà Renato Morelli, etnomusicologo di fama internazionale, a offrire un ritratto del protagonista, con la relazione “Lo sguardo discreto. Pietro Sassu e la documentazione cinematografica della musica popolare”. Il racconto verrà completato dalla proiezione di alcuni video. La serata si chiuderà con le performance del coro Su Cuncordu e su Rosariu di Santulussurgiu. Secondo e ultimo appuntamento, fissato per sabato, ancora una volta, nella residenza della famiglia regale. Poco prima del tramonto, alle 19, Francesco Giattanasio, ordinario della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università la Sapienza di Roma, parlerà di “Sessant’anni di etnomusicologia in Italia. Il senso del passato e del presente”. Lo studioso, lascerà, poi, la scena al coro di casa, Cuncordu di Castelsardo. Al termine del concerto si aprirà una tavola rotonda per discutere dell’importanza dello studioso sassarese.
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nel Conservatorio Luigi Canepa di Sassari. A illustrare il programma, oltre agli studiosi che hanno scelto di partecipare all’incontro di Castelsardo, al vicesindaco Giovanni Pinna e al presidente della Proloco, Vittorio Spanu, anche il figlio di Pietro Sassu, Simone, presidente dell’Associazione culturale archivi Sassu, con la quale cerca di tramandare il lavoro di ricerca del padre. Un’occasione per non dimenticare chi allo studio e all’amore per la musica ha dedicato tutta la propria vita.
Mariella Careddu

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Attualità
Test truccati, annullata la prova di Bari 
L’ha deciso il rettore. La procura indaga su 24 studenti: corruzione e truffa 
 
 BARI. Tutto da rifare. A Bari la prova è stata annullata. Al termine di una giornata convulsa (24 gli studenti indagati) il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, fa un annuncio choc: il test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università di Bari del 4-5 settembre è stato annullato.
 Petrocelli ha fatto sapere di avere già inviato al ministero il decreto di annullamento della prova che sarà ripetuta con un test di riserva non appena il ministero fisserà la data. «Scelta dolorosa - ha spiegato il rettore - ma che garantisce a tutti pari opportunità per l’accesso a una carriera universitaria». Il rettore ha annunciato inoltre che con ogni probabilità il test sarà ripetuto nelle stesse date a Bari e a Catanzaro. E ora, più di prima, l’Unione italiana studenti chiede al ministro Fabio Mussi l’annullamento di tutti i test d’ingresso a Medicina. «Le irregolarità sono troppe».
Ecco come funzionava la truffa. Il nocciolo duro della gang era composto da una ventina di ragazzi. Senza scrupoli, molto ben organizzati e determinati. Secondo l’accusa avrebbero cercato di superare il test di Medicina in modo truffaldino presentandosi il 4 e 5 settembre prima alla Facoltà di Bari poi a quella di Ancona e Chieti. Per essere certi di superare l’esame avrebbero usato qualche trucchetto, come farsi inviare le risposte dei quiz direttamente sul telefonino, grazie all’aiuto di qualche adulto consenziente. Finora sono 24 gli studenti dell’Università di Bari iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in corruzione e truffa.
 Ma nel giro di poche ore dovrebbero aggiungersene altri 19, studenti che hanno frequentato i corsi del principale indagato, Marcantonio Pollice, che su pagamento di una cospicua somma avrebbe assicurato ai ragazzi il superamento dei test. Sempre ieri ai 24 studenti si sono aggiunti, con le ipotesi di corruzione e truffa, una vigilante di Chieti che non vigilava affatto durante le prove, e un uomo che ha inviato un sms ad almeno una matricola di Bari con le risposte corrette dei quiz. Nell’inchiesta sono già coinvolte sette persone, tra cui quattro docenti, un consigliere comunale e due esperti informatici.
 E ieri il Procuratore di Bari, Emilio Marzano, ha inviato l’elenco degli indagati al rettore dell’ateneo di Bari, Petrocelli, e al ministro dell’Università, Fabio Mussi. Le matricole sono indagate per corruzione e truffa ai danni dello Stato. Al ministro é stato inviato l’elenco dei nomi delle 24 matricole che avrebbero partecipato alla truffa, mentre al rettore di Bari quello dei 21 nomi di matricole che hanno sostenuto le prove a Bari. La notizia della lettera inviata a Mussi ha però irritato non poco il rettore dell’Università di Ancona, Marco Pacetti: «Mi pare - si è sfogato ieri - che per ora i prigionieri siano gli onesti, quelle centinaia di studenti che hanno superato onestamente i test di accesso».
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 48 - Inserto Estate
Le antiche sonorità di Sardegna 
Da domani la prima rassegna dedicata all’etnomusicologo Pietro Sassu 
 
 SASSARI. Quando dici Pietro Sassu pensi subito alla musica popolare. Alla straordinaria ricchezza di reperti raccolti tra i villagi sardi già affumicati dalle prime ciminiere. Le immagini, ormai datate, lo ritraggono «armato» di magnetofono a tamburo, intento a fissare su quel nastro spezzoni musicali eseguiti con gli strumenti più strani. A lui si deve il primo, pionieristico impulso dato all’etnomusicologia sarda, la possibilità offerta a tanti studiosi di analizzare, oggi, documenti preziosi che il tempo avrebbe cancellato. All’etnomusicologo sassarese, scomparso sei anni fa, è dedicata la rassegna «Gli incontri di Castelsardo», in programma domani e dopo nella sala XI del Castello dei Doria. Il cartellone della manifestazione, promossa dal Comune, dalla Pro loco di Castelsardo e dall’associazione «Archivi Sassu», è stato presentato ieri nella sala «Guarino» del Conservatorio di Sassari. Un ragionamento compiuto sull’importanza dell’attività di Pietro Sassu imbocca inevitabilmente il sentiero dell’antropologia, intesa come possibilità di leggere in modo inequivocabile gli aspetti meno visibili della cultura popolare. In questo senso Sassu, studioso tra i più schivi in Italia, ma non meno importante, ha dato un contributo notevole alla comprensione della Sardegna e alla trasmissione di un’immagine il più possibile lontana dagli stereotipi balneari più abusati. In quegli anni, siamo tra il Cinquanta e il Sessanta, in concomitanza con l’avvento dell’industria, nasce e si diffonde l’esigenza di salvaguardare la cultura popolare. I più lungimiranti vedono minacciato quel complesso di attività e reperti che fino a quel momento aveva caratterizzato l’economia dell’isola e cercano di correre ai ripari. «Gli incontri programmati dagli organizzatori per la prima edizione della rassegna - ha spiegato ieri Simone Sassu, figlio dello studioso e presidente dell’associazione intitolata al padre - non saranno solo musicali e neanche semplici momenti di riflessione». «Le parole - hanno proseguito Giovanni Pinna e Vittorio Spanu, vice sindaco e presidente della Pro loco di Castelsardo - saranno accompagnate dalla musica evocativa proposta da Su Cuncordu’e su Rosariu(Santulussurgiu) e Su Cuncordu di Castelsardo».
 Si tratta di due gruppi di spicco nel panorama della musica tradizionale sarda, che avranno il compito delicato di dare una adeguata colonna sonora a ciò che verrà detto nei due giorni di conferenze. Il primo appuntamento, domani alle 21 nella sala XI della Rocca, è affidato all’etnomusicologo Renato Morelli, amico e compagno di studi di Sassu, che terrà la conferenza dal titolo «Lo sguardo discreto. Pietro Sassu e la documentazione cinematografica della musica popolare». La serata si concluderà con la proiezione di alcuni filmati alla cui realizzazione ha contribuito lo stesso Pietro Sassu.
 Per la seconda serata, sabato 22 alle 19, sempre in sala XI, è la volta di Francesco Giannattasio, ordinario alla Sapienza di Roma, che farà il punto sull’etnomusicologia in Italia tra passato e presente. Alle 21 è prevista una tavola rotonda con Nicola Scaldaferri (Università di Milano), Piero Arcangeli (Conservatorio di Viterbo), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Simone Sassu, Valter Colle (Laboratorio Nota Music di Udine). La chiusura è quasi scontata: sarà il gruppo locale, Su Cuncordu, a far calare il sipario con brani tratti dal repertorio tradizionale sardo.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Cagliari
Il sistema dei trasporti alla prima fermata 
Concluso lo studio provinciale per la nuova rete della mobilità 
IGLESIAS. Non più l’Arst pigliattuto ma agenzie capaci di organizzare servizi modulati in base alle esigenze dei territori, degli utenti, dei flussi di movimento, ovvero della richiesta di mobilità. È la filosofia del Piano regionale del trasporto pubblico locale varato dalla Regione e che prende forma attraverso le radiografie territoriali affidate alle Province e ai Comuni. Il Sulcis Iglesiente è primo al traguardo dell’analisi di base, cosegnata dai tecnici all’assessore provinciale dei Trasporti Emanuele Cani.
 La riforma regionale del sistema prevede la nascita di un’azienda unica nella quale dovranno confluire anche le Fms ma la gestione dei servizi non sarà necessariamente affidata alla Spa unica. Anzi, la novità che rovescia la tradizione è che le linee saranno affidate per appalto al migliore offerente. Insomma, corsie aperte all’economia di mercato. I collegamenti saranno sezionati per comparti a seconda dei flussi di traffico, della qualità delle richieste, dell’indice di generazione del trasporto, infine la valutazione decisiva per l’affidamento sarà quella che assicura la sostenibilità finanziaria del servizio, vale a dire il rispetto dell’indice 0.35: la linea deve garantire un rientro dei costi di esercizio non inferiore al 35 per cento della spesa sostenuta per assicurare la linea stessa. Poi potrà accadere, a titolo ipotetico, che Flumentepido Carbonia si attesterà sul 55 per cento e Buggerru Iglesias sul 15, nessuna delle due è fuori parametro, poichè si tratterà di rispettare un indice medio nel Sistema locale.
 Lo studio della situazione attuale e delle proiezioni sulla domanda è stato completato dal Cirem (Centro interuniversitario di ricerche economiche e mobilità, dell’università di Cagliari) diretto dall’ingegnere Italo Meloni, che lo ha presentato all’amministrazione provinciale insieme al collega ingenere Francesco Sechi. Il protocollo stiputalo dall’assessore Emanuele Cani per la Provincia Carbonia Iglesias in convenzione unica con il Medio Campidano attraverso il proprio assessore dei Trasporti Gianluigi Piano, costa alla Regione 90mila euro.
 «Conclusioni al momento non ci sono, perchè sarà la consultazione con i sindaci a precisare il quadro delle esigenze specifiche dei Comuni e integrare il piano provinciale da presentare poi alla Regione», spiega l’assessore Emanuele Cani. «E chi ha servizi interni urbani - ha sottolineato il direttore del Cirem Italo Meloni - dovrebbe cominciare subito a lavorare per studiare quale sia il servizio di trasporto nuovo da organizzare».
 I dati del mosaico sul quale costruire il sistema dei servizi minimi confermano innanzitutto che la strada già intrapresa per istituire i Centri intermodali di Iglesias e Carbonia, è corretta. L’organizzazione delle linee dovrà tenere conto in particolare della generazione del traffico, e su questo fronte appare che più del 70 per cento degli spostamenti intercomunali (sono 14.899) è attratto da soli tre Comuni: Iglesias, Portoscuso, Carbonia. Il 38% dgli spostamenti intercomunali è generato da Carbonia e Iglesias. La cornice territoriale dice che la Provincia, che per estensione (1495 chilometri quadrati) è la più piccola della Sardegna, con i 131 mila abitanti (riferimento Istat) è anche poco popolata, ha una bassa densità di popolazione (87.9 abitanti per chilometro quadrato), e registra una tendenza allo spopolamento (-0.1 per cento annuo). Undici Comuni hanno una densità superiore alla media regionale (quella più alta a Carbonia con 209.5 abitanti per chilometro quadrato, la più bassa 23.3 di Buggerru). Quella del Sulcis Iglesiente è la seconda provincia in Sardegna con minore indice di dipendenza strutturale. I Comuni meno accessibili sono quelli con la popolazione più anziana. (gpm)
 
 

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