Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 July 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 38
Sassari
L’Ersu batte tutti: internet gratis per gli studenti
 
 Un assessore regionale, Massimo Dadea, arrivato per l’occasione direttamente da Cagliari con tanto di autista e staff al seguito, sindaci del territorio, assessori comunali e provinciali, consiglieri regionali (di centrodestra e di centrosinistra): un parterre de roi per tagliare il nastro con sottofondo di applausi a una nuova sala internet (la prima) a disposizione degli studenti in una residenza universitaria dell’Ersu.
Sei computer connessi a internet in una sala dedicata, al piano terra della Casa dello studente di via Verona, è stata inaugurata ieri mattina a Sassari dall’assessore regionale agli Affari generali, Massimo Dadea, sotto lo sguardo soddisfatto del presidente dell’Ersu, Antonello Mattone, e del Cda dell’Ente per il diritto allo studio al completo, e del rettore dell’Università sassarese, Alessandro Maida.
Gli onori di casa spettano come da copione al presidente, Antonello Mattone, che davanti alla sala strapiena di invitati parla di, «piccola cerimonia di inaugurazione», e illustra il raggiungimento di un obiettivo ispirato e finanziato dalla Regione.
Il progetto rientra infatti in un programma di innovazione tecnologica promosso dalla Regione con un finanziamento ad hoc. Quattrocento mila euro divisi fra i due atenei sardi: centotrenta mila euro all’Università di Cagliari, centodiecimila all’Ersu del capoluogo sardo, ottanta mila all’Università di Sassari e ottanta mila all’Ersu del capo di sopra.
«Grazie a questi progetti, che fanno parte di un più ampio piano regionale finalizzato all’eliminazione del cosiddetto digital divide», ha commentato l’assessore Dadea, «gli studenti avranno la possibilità di usufruire, gratuitamente e senza fili, di quell’ enorme contenitore d’informazioni che rappresenta oggi la rete internet». (v. g.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Dal 23 al 28 luglio al Tanka si parlerà di questa disciplina
La danza come terapia riabilitativa
 
La danza come terapia riabilitativa, una medicina fuori dagli schemi: si parlerà di questo durante la settimana estiva di Danzaterapia. Sette giorni di dibattiti, incontri e studi per capire la potenzialità del corpo e dei suoi movimenti nei percorsi di cura e riabilitazione.
L’università, giunta alla quattordicesima edizione, è pensata per chi già opera nel settore educativo, medico e sociale, ma apre le porte a chiunque volesse approfondire la conoscenza (per informazioni 070-650349). Il programma, dal 23 al 28 luglio, prevede un momento esperienziale dal titolo: "Maschile e femminile: persona - identità e processo creativo nella danza movimento terapia integrata", più una giornata di studio "Maschile e femminile: forze vitali del processo creativo". Durante i dibattiti, organizzati dal Centro studi danza animazione terapia saranno messe a confronto le diverse scuole e metodologie che si occupano di danza e arte. Tra gli altri offriranno il loro contributo, al Tanka village di Villasimius, il fisiatra e danzamovimento terapeuta Vincenzo Puxeddu, il direttore della clinica psichiatra dell’università di Cagliari Bernardo Carpiniello e alcuni esperti provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero: Johan Dhaese, pedagogista di Anversa, Andrea Meloni, attore teatrale, Laura Panza, psicologa e Susan Scarth, presidente dell’associazione inglese di Danzamovimentoterapia. 
 
 
3 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 14
In Master and Back
Fuori corso? Solo dall’isola
 
Nata a Cagliari, sono residente a Firenze dal 1999 per motivi di studio. Mi sono recentemente laureata in Architettura con 110/110 e lode e sono in procinto di iniziare un Master di II livello presso la Sda Bocconi di Milano. Aspettavo da mesi il nuovo bando Master and Back della Regione Sardegna. È arrivato il 9 luglio, ma una nuova clausola mi esclude dal programma. Non sono ammessi coloro che hanno trasferito la propria residenza al di fuori dell’Isola da più di 6 anni all’atto della presentazione della domanda. Mi chiedo quale possa essere il motivo di una limitazione che prima non era prevista. In pratica, esclude chi abbia studiato fuori dell’Isola e non si sia laureato in corso. Ma se è una questione di merito (giusta e comprensibile) perché concedere la borsa a chi si è laureato fuori corso negli atenei sardi? E, soprattutto, perché abbassare la soglia del voto minimo da 105/110 a 100/110?? A conti fatti, saranno premiati con una borsa di studio i laureati a Cagliari con 100/110 e saranno esclusi i sardi laureati "in esterni" con 110/110 e lode. Fatto ancora più inquietante, è ammesso al programma chi risieda in Sardegna da almeno tre anni. Significa che anche i non nativi possono beneficiare della borsa di studio? Mentre i giovani sardi che hanno trasferito la propria residenza per motivi di studio da più di sei anni, dovrebbero riprendere la residenza sull’Isola e aspettare poi tre anni prima di presentare domanda per Master and Back. Se ne deve dedurre che, all’età di 28 anni, non basta essere nati (e aver vissuto per vent’anni) in Sardegna per essere considerati sardi.
LETTERA FIRMATA 
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 5
Ma l’amore no, non va in pensione
Viagra e Cialis hanno stravolto abitudini e costumi di coppia
 
 Sostiene il farmacologo Di Chiara che Viagra e Cialis consentono di avere rapporti sessuali «anche a novant’anni». Il mondo della terza età, almeno su questo fronte, è stato rivoluzionato.
Altro che pace dei sensi della terza età. I capelli ingrigiscono, la prestanza fisica perde qualche colpo e la pelle dice addio alla tonicità di un tempo, certo.
Ma qualcosa rimane inalterato. E non è certo la voglia di stare seduti al tavolo di cucina insieme alla propria donna a farsi somministrare dalla televisione l’ennesimo quiz-fotocopia. Assolutamente no. È la libido, il desiderio sessuale, che negli individui sani non conosce limiti anagrafici. E che trasporta le coppie ormai non più giovanissime in camera da letto. «Se un anziano gode di buona salute - garantisce Gaetano Di Chiara, professore ordinario di Farmacologia e preside della facoltà di Farmacia dell’Università di Cagliari - può fare l’amore anche a 90 anni». Allora via le pantofole sgualcite e la vecchia vestaglia a quadri per soddisfare le richieste della natura, che quando va a bussare non bisognerebbe lasciarla fuori dalla porta a una certa età.
Proprio come ha fatto qualche giorno fa un aitante pensionato settantenne di Sinnai, sorpreso a fare l’amore per strada con una cinquantenne. Al centro della città di Cagliari, per giunta, all’interno di un furgone da cui provenivano rumori altamente sospetti. Per questo una telefonata anonima ha sollecitato l’intervento della polizia, che si è materializzata con le facce imbarazzate degli agenti che, una volta aperto lo sportello, si sono trovati davanti alla coppia seminuda. Anche in mancanza di furgone, comunque, gli incontri ravvicinati riescono bene.E ancora meglio se si ricorre ai metodi per combattere l’impotenza o rafforzare le prestazioni.
Il Viagra è il più quotato, e viene utilizzato anche da coloro che non hanno nessun tipo di disturbo. «Non esiste anche in questo caso un’età limite per l’assunzione, ma a rigore dovrebbe essere preso dai soggetti che hanno subito traumi o soffrono di qualche malattia - spiega Di Chiara - Favorisce la vasodilatazione e aumenta il ristagno del sangue, proprio perché il suo principio blocca un enzima che degrada una sostanza dall’effetto vasodilatatore».
Se sono tantissimi gli uomini che tengono in tasca la pillola blu per ogni evenienza, sono decisamente meno numerosi quelli che ricorrono alle altre soluzioni anti-defaillance. Un esempio, oltre alle altre vie farmacologiche come l’iniezione e l’applicazione topica, è dato dall’intervento chirurgico.
«Consiste nell’applicazione di protesi - illustra Antonello De Lisa, urologo responsabile di reparto dell’ospedale Santissima Trinità e docente di Urologia dell’Università di Cagliari - costituite da un cilindro che si gonfia». All’occorrenza e attraverso un semplice gesto. «Il cilindro è collegato a una pompa che si trova all’interno dello scroto», prosegue De Lisa. All’occorrenza, si esercita una certa pressione sulla pompetta e il gioco è fatto. Il risultato è garantito: «Funziona perfettamente». Solo che non funziona nel convincere il popolo maschile, soprattutto quello sardo, visto che gli interventi annuali al SS. Trinità di Cagliari si fermano a quota due o al massimo tre. «Negli altri ospedali la situazione non è dissimile».
A favorire la sessualità tra le persone anziane può contribuire anche un altro fattore: «Il tempo che si possiede a disposizione dopo la fine del periodo lavorativo - spiega Paolo Putzu, primario del reparto di Geriatria dell’ospedale di via Is Mirrionis - Aumenta la possibilità di creare momenti di complicità, tenerezza e affetto».
Perché la pensione può giovare, altrochè. Qualche limite è posto invece dalla donna, che non è sempre disponibile, e ha un atteggiamento diverso rispetto al rapporto sessuale. La soluzione alternativa ci sarebbe, certo, ma per evitare di ricorrere a un altro partner le tecniche di convinzione più sottili possono funzionare. In caso di ottima salute, anche a 80 anni.
Mariangela Lampis
 
Cronaca Regionale Pagina 5
Consumatori di venti-trent’anni
Nuovi “utenti” tra giovanissimi
Non sono solo gli ultrasessantenni a chiedere l’aiuto del Viagra per le proprie performance. La pastiglia blu viene presa anche da ventenni e trentenni.
 
Una tendenza - in diffusione soprattutto negli ambienti discotecari, meglio se di alto livello - che sta prendendo piede negli ultimi anni. Si ingoia una mezza pastiglia, a volte una intera e si aspetta. Anche se non ce ne sarebbe il bisogno, giusto per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. Quando è stato commercializzato (nel 1998), il Viagra era più facilmente un motivo di imbarazzo. Ora ricorrere al suo principio attivo è simbolo di trasgressione. Un’abitudine pericolosa? Certo. «Si arriva facilmente da averne dipendenza. Più psicologia che fisica, ovviamente. Si rischia di arrivare al punto di non riuscire più a fare l’amore senza il rito della pastiglia. La situazione si fa ancora più pericolosa se il Viagra o il Cialis vengono mischiati con droghe o alcol. E vista la diffusione di questi altri due elementi, c’è da preoccuparsi. In questo caso ci sono delle gravi controindicazioni. Si rischia di sballare l’organismo. Perché la cocaina, per fare un esempio, aumenta la pressione, il viagra invece la fa diminuire», spiega Antonio Argiolas, vice direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Cagliari.
L’altra domanda è: perché i giovani ricorrono al Viagra senza un bisogno concreto? «C’è la ricerca di una prestazione che vada oltre il normale. Lo fanno per sentirsi dei superman. Ma il più delle volte sono soldi buttati. Un giovane arriva all’erezione in pochi secondi. Negli anziani è diverso, e la condizione dei vasi sanguigni può costringere al ricorso di farmaci. Ma i ragazzi non hanno certo bisogno di aiuti, la circolazione del sangue è perfetta. Madre natura ci ha fatto bene». Concludendo? «Direi che è solo uno spreco di soldi, una cosa completamente inutile».
Michele Ruffi
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Inserto Estate
Torna il festival della scienza 
Dal 26 al 29 luglio a Orgosolo la 2ª edizione Il tema scelto per quest’anno sarà l’acqua 
 
 ORGOSOLO. Dal 26 al 29 luglio si terrà la seconda edizione del Festival della scienza di Orgosolo. L’anno scorso il filo conduttore erano stati gli astri e le stelle, quest’anno a tenere banco nelle conferenze scientifiche, nel teatro sotto le stelle, nella gara poetica e come tema nei murales scientifici sarà l’acqua: dalle storie e leggende popolari, raccontate passeggiando per le fontane dei paesi, all’emergenza idrica nel mondo. Tra i momenti più significativi della manifestazione organizzata dall’associazione culturale orgolese «Viche Viche», dall’amministrazione comunale e dalla collaborazione con l’Associazione Googol di Parma, la realizzazione di murales scientifici con artisti come Francesco Del Casino, le fiabe e leggende popolari intervallate dalle launeddas, il teatro di Bruno Venturi.
 Questi alcuni degli esperti invitati alle conferenze: Tommaso Fattori dell’associazione italiana per il contratto dell’acqua, Susanna Galloni ingegnere ambientale esperta di risorse idriche, Pietro Greco giornalista scientifico, Giuditta Lecca, Crs4 di Cagliari, Rosario Lembo segretario generale associazione italiana per il contratto mondiale dell’acqua, Benedetto Meloni dell’università di Cagliari, Herbert Muntau dell’università di Sassari, Francesco Murgia della Provincia di Nuoro, Sergio Vacca dell’università di Sassari.
 Saranno dunque giornate nel segno della divulgazione scientifica con esperti selezionati, ma ci saranno come di consueto momenti ludici in grado di coinvolgere bambini e persone di ogni età.
Maria Giovanna Fossati
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
SINDACATI
Elezioni all’università
 
CAGLIARI.Cgil e Cisl hanno chiesto al rettore di indire le elezioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione e del senato accademico visto che scadranno il primo ottobre e il regolamento dell’ateneo prevede che la data debba essere fissata entro 60 giorni dalla scadenza.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Prima Pagina
Le nuove residenze sono già informatizzate 
L’Ersu guarda al futuro e punta sulla tecnologia 
 
SASSARI. L’università di Sassari guarda al futuro e scommette sull’innovazione tecnologica. Ieri mattina l’Ersu ha inaugurato i nuovi servizi informatici delle residenze studentesche, in base al progetto promosso dalla Regione per facilitare l’accesso a internet degli studenti. All’incontro, che si è svolto nei locali della casa dello studente di via Verona, ha partecipato anche l’assessore agli Affari generali, Massimo Dadea.
 
Pagina 21 - Sassari
L’università punta sulla tecnologia
Inaugurati i nuovi servizi informatici 
Operative da ieri nella casa dello studente di via Verona le nuove postazioni web e le piattaforme wi fi per l’utilizzo senza fili  
di Andrea Sini 
 
 SASSARI. L’università di Sassari punta sull’innovazione tecnologica per scalare la vetta delle classifiche di qualità. L’offerta di servizi agli studenti, voce nella quale l’ateneo turritano è terzo in Italia tra le università di medie dimensioni, si arricchisce di un nuovo tassello. Ieri mattina l’Ersu ha inaugurato i nuovi servizi informatici delle residenze studentesche, in base al progetto promosso dalla Regione per facilitare l’accesso a internet degli studenti. Sui tempi di realizzazione del progetto, Sassari ha dunque battuto Cagliari.
 La convenzione tra la Direzione generale dell’assessorato regionale agli Affari generali, gli atenei sardi e l’Ersu dei due capoluoghi, fa parte del piano finalizzato all’eliminazione del cosiddetto “digital divide”.
 Cancellare il gap esistente tra coloro che possono utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione e chi non ha facilità di accesso alle tecnologie informatiche, come sottolineato ieri dall’assessore Dadea, è una delle priorità dell’amministrazione regionale.
 Con il taglio del nastro di ieri mattina diventa così effettivo il potenziamento delle forniture di computer a disposizione degli studenti e l’installazione di piattaforme wi fi nelle residenze studentesche di via Verona e di via Padre Manzella.
 Una novità non da poco, visto che ciò consentirà l’utilizzo gratuito della rete internet, senza fili, in qualsiasi spazio all’interno dei due edifici.
 «L’intervento - ha spiegato il presidente dell’Ersu, Antonello Mattone - prevede un finanziamento complessivo di 400 mila euro da parte della Regione. Ottantamila andranno alla nostra università, altrettanti all’Ersu».
 Piuttosto netta la differenza rispetto a quanto toccherà all’università e all’Ersu di Cagliari, che riceveranno rispettivamente 130 mila e 110 mila euro. Il finanziamento proviene dalla realizzazione del Progetto Sax, per il quale erano stati stanziati 1,8 milioni di euro.
 All’incontro di ieri, nella casa dello studente di via Verona, hanno preso parte, oltre a Mattone, anche l’assessore regionale agli Affari generali, Massimo Dadea, il direttore generale dello stesso assessorato, Antonella Giglio, il rettore dell’università di Sassari, Alessandro Maida, gli assessori comunali alla Pubblica istruzione, Antonietta Duce, e alla Cultura, Angela Mameli, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Laura Paoni, e il rappresentante degli studenti nel consiglio d’amministrazione dell’Ersu, Simone Campus.
 «In questi tre anni - ha sottolineato Dadea - l’azione della giunta regoinale si è sviluppata partendo da una visione strategica particolare: la nostra regione è molto indietro nella dotazione di infrastruttura, ma a nostro parere la conoscenza è la prima infrastruttura di cui siamo carenti. Grazie a questi progetti, che fanno parte di un più ampio piano regionale finalizzato all’eliminazione del digital divide, gli studenti avranno la possibilità di usufruire, gratuitamente e senza fili, di quell’enorme contenitore di informazioni che è la rete internet».
 Dadea ha sottolineato la “straordinaria importanza del servizio che è stato appena inaugurato. L’uscita della Sardegna dall’Obiettivo uno dell’Unione europea - ha detto - ci obbliga a nuotare nel mare della concorrenza con le altre regioni italiane e con il resto dell’Europa. É una sfida che la società sarda può pensare di affrontare solo se si mette al passo facendo un salto di qualità dal punto di vista della modernizzazione. Questo è un passo importante in quella direzione».
 
Pagina 21 - Sassari
I PROGETTI 
L’Ersu diventa sempre più ambizioso «Vogliamo arrivare a mille posti letto» 
 
SASSARI. A tappe forzate verso quota mille. L’ateneo sassarese si mette in gioco e tira la giacca alla Regione, nel tentativo di ottenere aiuti per aumentare l’offerta di posti letto.
 Un’offerta che l’università punta ad allargare non solo per quanto riguada gli studenti iscritti, ma anche gli stranieri che arrivano in città grazie al progetto Erasmus e i docenti coinvolti negli scambi con altri atenei. Attualmente i posti complessivi sono poco più di trecento (100 nella casa dello studente di via Padre Manzella, 150 in via Verona, più le residenze decentrate), ma già dall’apertura del prossimo anno accademico l’offerta supererà quota 500, con l’assegnazione dei posti nel nuovo stabile di via Coppino. L’obiettivo più vicino è quota 800, come sottolineato da Antonello Mattone e dal rettore Alessando Maida, ma la vera sfida è arrivare a mille posti.
 «Ringrazio pubblicamente l’amministrazione regionale - ha detto il rettore Alessandro Maida - per la sensibilità dimostrata sinora sia a parole che con fatti concreti, ovvero i finanziamenti. Le recenti classifiche ci danno al terzo posto nella qualità dell’ospitalità, un dato in crescita che vogliamo a migliorare già dall’anno prossimo, puntando al primo posto. Siamo i primi in assoluto in Italia nel servizio sanitario per i fuori sede. Ciò significa che la Regione fa bene a credere nei nostri progetti e a sostenerli economicamente».
 Il presidente dell’Ersu ha insistito sulle nuove sfide a cui si prepara l’università sassarese: «Vogliamo diventare appetibili non solo a livello regionale, ma anche nazionale - ha detto Mattone - e per fare ciò non possiamo prescindere dall’ospitalità. Raggiungere quota mille è una delle nostre priorità».
 L’assessore Dadea ha incassato i complimenti, arrivati anche dagli esponenti di Comune e Provincia di Sassari e dal rappresentante degli studenti Simone Campus, e ha fornito ampie rassicurazioni. «Quota mille può essere raggiunta presto - ha detto -, perchè l’arrivo di studenti Erasmus e dei visiting professor è parte integrante verso quel percorso di conoscenza e modernizzazione al quale la Regione vuole puntare. (a.si.)
 
 
 

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