Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 July 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Esteri Pagina 11
Il corpo celeste bollente è lontanissimo dalla Terra
Scoperta per la prima volta dell’acqua su un pianeta esterno al sistema solare
 
ROMA Potrebbe essere definito un pianeta «sauna» perché il vapore d’acqua è fra gli elementi più abbondanti se non il predominante in assoluto nell’atmosfera di HD 189733b, un pianeta gigante e bollente esterno al Sistema Solare. La scoperta, pubblicata su Nature, si deve a un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall’italiana Giovanna Tinetti dell’Agenzia Spaziale Europea a Frascati, dell’University College di Londra e dell’Istituto di Astrofisica di Parigi.
Grazie al telescopio spaziale Spitzer della Nasa i ricercatori hanno osservato il pianeta mentre transitava davanti alla sua stella, siglata con HD 189733, e hanno analizzato i comportamenti della luce emessa dall’astro. «Abbiamo visto - ha spiegato Tinetti - che, a seconda delle lunghezze d’onda sulle quali ci concentravamo, la superficie della stella eclissata variava in un modo che solo la presenza di molecole d’acqua nell’atmosfera poteva giustificare».
Era questa la firma dell’acqua che il gruppo di ricerca cercava: ovvero il fatto che le radiazioni della stella che viaggiano su lunghezze d’onda maggiori erano bloccate dalle molecole d’acqua mentre le radiazioni con una lunghezza d’onda minore oltrepassavano l’atmosfera del pianeta.
HD 189733b si trova a 64 anni luce dal Sole nella costellazione della Volpetta, è un «Giove caldo», cioè gassoso e bollente con una massa del 15% più grande del nostro Giove. Ruota vicinissimo alla sua stella (30 volte più vicino della distanza Terra-Sole) che è un po’ più piccola e più fredda del Sole.
 
2 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 15
I FORZATI DELLE LINGUE
Emigrare per la specialistica
 
Il Consiglio di facoltà di Lingue e Letterature Straniere a Cagliari accetta da alcuni anni le lingue extraeuropee all’interno dei piani di studio triennali, tuttavia il Dipartimento di Lingue non ne garantisce la continuità al biennio di specializzazione, in quanto l’Università non dispone di fondi sufficienti. Forse questa situazione non sarebbe vergognosa se non si assistesse, anno dopo anno, ad un aumento delle tasse non esattamente proporzionale ai servizi offerti. Per giunta, diversi studenti, quando la Facoltà è divenuta a numero chiuso, si sono visti assegnare arbitrariamente una lingua piuttosto che un’altra. Essi saranno costretti, esattamente al pari di coloro che invece hanno potuto decidere liberamente, ad "emigrare" in un’altra facoltà d’Italia per portare a termine il loro percorso di studi, affrontando, come se non bastasse, un pesante debito formativo. E’ così che si agevolano e incoraggiano i giovani a frequentare l’università?
Lettera firmata 

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Oristano
Dalla trebbiatura al pane Mostre e convegni a Lei 
La manifestazione è organizzata dal gruppo Primaghe 
 
LEI. Trebbiatura, panificazione, mostre e degustazione dei maccarrones de arzola. È quanto l’associazione culturale Primaghe organizza per domenica prossima a conclusione di un interessante progetto iniziato nello scorso autunno e che ha coinvolto le scolaresche e le associazioni locali.
 La manifestazione, organizzata con la collaborazione della Comunità montana del Marghine, dell’associazione Santu Sidore di Silanus e della Provincia di Nuoro, prevede anche un incontro dibattito sulla cultura e sulle tradizioni contadine. Il via verrà dato alle 10 in piazza Giovanni XXIII con una dimostrazione di trebbiatura del grano che verrà effettuata con l’ausilio del giogo di buoi. Subito dopo verrà inaugurata la mostra sulla panificazione rituale e tradizionale di Lei e si potrà assistere alla lavorazione del classico pane di Santu Marcu (uno di questi pani si trova esposto anche nel museo internazionale del pane di Sant’Angelo Lodigiani).
 Le massaie lavoreranno anche la pasta e produrranno sos maccarrones de arzola. Nel pomeriggio, alle 18 nei locali delle ex scuole medie, si terrà il convegno “Su trigu e s’arzola”. I lavori, coordinati dallo scrittore Natalino Piras, prevedono l’intervento dei relatori Giulio Angioni dell’università di Cagliari e di Giovanni Antonio Farris dell’università di Sassari. Per la serata sono previsti balli e canti tradizionali con i tenores di Lei e i tenores Santa Maria di Ottana.
 «L’iniziativa di domenica rappresenta il culmine del progetto che il nostro sodalizio ha svolto negli ultimi mesi - ha detto il presidente Luciano Demurtas - il tutto è iniziato con l’aratura dei campi, la semina del grano, la consegna del pane di Santu Marcu agli alunni e infine la mietitura. Sono state illustrate tutte le fasi di lavorazione fino alla produzione del pane con l’obiettivo di recuperare le tradizioni e tramandare il tutto alle nuove generazioni». Naturalmente le iniziative si sono rivelate molto utili sul piano sociale visto che c’è stato il coinvolgimento dell’intera comunità. Lei nel campo della panificazione vanta una lunga tradizione. Una ventina i vari di tipi di pane che vengono confezionati nel piccolo centro del Marghine. Di notevole valore artistico sas cogones de Santu Marcu che come da tradizione vengono panificate in occasione della festa di San Marco Evangelista.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
I posti a concorso sono già assegnati 
Così l’università di Cagliari sta mortificando i ricercatori 
 
Finalmente l’Università di Cagliari mette a concorso posti per tecnico laureato in discipline scientifiche: è il caso delle prove preselettive (ripartizioni 103-105-107) che a giorni si svolgeranno per il reclutamento di personale tecnico categoria D, come da bando pubblicato nello scorso mese di dicembre. Per le centinaia di precari storici come me, è una manna: dopo anni di lavoro mal pagato, di studio, di pubblicazioni, di lavoro all’estero, quasi non ci crediamo e allora giù a studiare, ripassare... Oppure no? La laconica risposta è: «non serve», tanto si sa già per chi sono i posti a concorso. Invece di studiare, in questi mesi avrei fatto meglio a cercarmi un «santo in paradiso», anche solo per far parte dell’agognata graduatoria di 20 posti. Ed è veramente umiliante questo fatto per chi crede nella ricerca seria e in un’attività universitaria proficua e ad alti livelli.
 Ormai da mesi circolano voci sui candidati favoriti. Dico: ma non vi basta vedere la montagna di denunce che via tribunali, stampa e opinione pubblica si stanno facendo di queste scorrettezze relative al reclutamento di docenti, ricercatori e tecnici nelle università italiane? Con esempi, scandalosi e documentati, di nepotismo e favoritismi di vario genere? Vogliamo che siano riconosciuti i nostri meriti, vogliamo concorsi puliti! Siamo pronti a studiare, aggiornarci e a cimentarci in prove anche difficili, che ci restituiscano però la dignità e la gioia nel nostro lavoro.
 E in ultimo vorrei dire che secondo me tutto il sistema universitario andrebbe riformato. Un esempio? Negli Stati Uniti, i docenti e i ricercatori universitari sono continuamente messi alla prova sulle loro capacità dagli atenei, attraverso, ad esempio, la loro capacità di avere finanziamenti per i progetti di ricerca. Perchè invece in Italia continuiamo a tenerci docenti che scaldano le sedie? È un’offesa per quelli che lavorano, producono, per gli studenti che meritano una preparazione di alto livello e in ultimo (ma non meno importante) uno sperpero di soldi...
Efisio Piras
Cagliari 
 
 

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