Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 July 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli della testata giornalistica La Nuova Sardegna  

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 48 - Inserto Estate
Cervelli in fuga: storie esemplari di ricercatori costretti a emigrare 
Presentato il libro «Scienziati di ventura»: 20 vicende umane e professionali dimostrano come nell’isola non regni la meritocrazia 
 
«L’arte sono io, la scienza siamo noi» ricorda spesso il neurofarmacologo Gian Luigi Gessa citando l’endocrinologo Claude Bernard che sin dall’Ottocento capì che l’operare scientifico è fatto da grandi squadre di ricercatori e non dai singoli. E questo significa che per fare scienza occorrono le scuole, di eccellenza possibilmente. Ma per realizzarle c’è bisogno di anni e anni perchè «queste sono composte da capitale umano», come ha sottolineato Gessa durante la presentazione del libro «Scienziati di ventura» (Cuec, 2007, pagine 147) di Andrea Mameli e Mauro Scanu, tenuta lunedì sera in piazzetta Savoia, a Cagliari. Un angolo del capoluogo diventato agorà per discutere delle scienze e dei suoi problemi, e di come creare quella massa critica di ricercatori bravi da poter dire che è nata una scuola, un luogo in grado di far crescere altri giovani. «In Sardegna - ha spiegato Gessa - i rari centri di eccellenza si sono realizzati senza l’aiuto delle istituzioni, ad opera di ricercatori che hanno riportato nell’isola il tesoro di conoscenze acquisite all’estero e lo hanno altruisticamente trasmesso ad altri giovani sardi». Da qui il disegno di legge regionale, presentato dal neuroscienziato (che è anche consigliere per Progetto Sardegna) e che sarà discusso a breve dall’assemblea che governa l’isola. Un’ipotesi che parte dalla considerazione che le scienze si fanno nel mondo e che è importante formarsi dove operano i laboratori d’eccellenza. E qui interverrà la Regione con borse di studio post laurea. Poi «con contratti pluriennali bisognerà cercare di far rientrare questi giovani - ha affermato Gessa - ma senza disperarsi se alcuni resteranno fuori: potranno diventare lo zio d’America ed aiutare altri giovani sardi a formarsi». La strada, però, è lunga. E anche in consiglio regionale «c’è chi vorrebbe snaturare la legge derogando al rigore e abbassando troppo la soglia di merito di coloro che potrebbero accedere alle borse di studio».
 Intanto i cervelli fuggono, come dimostrano le venti storie raccontate da Mameli e Scanu: studiose e studiosi emigrati, ma con pochi rienti. Francesco Muntoni (già allievo di Gian Luigi Gessa), ad esempio, avrebbe voluto tornare ma non ce l’ha fatta. Attualmente è a Londra dove dirige un laboratorio per le malattie neuromuscolari infantili, considerato punto di riferimento del settore in campo internazionale. «Lui voleva rientrare a Cagliari - spiega Gessa - ma la sua preparazione era troppo ingombrante, nel senso che avrebbe fatto troppa ombra e allora è stato tenuto fuori». Muntoni è anche molto amico del genetista Francesco Cucca, uno dei pochi che è riuscito a toranre e che oggi insegna all’univeristà di Sassari. «Occorre - spiega Cucca - uscire dall’autoreferenzialità, non esistono ricette magiche ma bisogna lavorare per creare condizioni che permettano ai giovani di fare ricerca e di poter vivere. Ma attenzione, essere stati fuori non significa automaticamente diventare bravi. Dipende dal laboratorio in cui sei stato». Ed è questo uno dei problemi che preoccupano Gessa: teme che la sua legge venga annacquata aumentando a dismisura le persone che dovrebbero andare all’estero, «mentre i laboratori d’eccellenza non sono tanti».
 Gli scienziati sardi «di ventura» sono numerosi e operano anche in discipline non consideraate «dure» (come la matematica e la fisica). Tra questi, ad esempio, c’è Carla Pittalis che vive oggi in Turchia dove ricopre un importante incarico alla Banca Mondiale: contribuisce a gestire progetti per cinque miliardi di dollari all’anno e ha solo 34 anni. E c’è anche Carlo Rubattu che per tredici anni ha svolto a Londra l’attività di analista finanziario, poi ha fondato una propria società di produzione di software, la Visokio, specializzata in visualizzazione di dati. All’estero, ha raccontato nel libro, «è normale vedere giovani in posizione di responsabilità e fare velocemente carriera all’interno di aziende multinazionali». In Italia e in Sardegna, no: tanto meno nelle università. Secondo dati ministeriali il quaranta per cento dei docenti d’ateneo ha almeno 60 anni, mentre quelli di ruolo al di sotto dei 35 anni sono, in tutto il territorio nazionale, solo nove.
 Tra chi è rientrato c’è anche Giuseppe Pilia (già allievo di Antonio Cao). Nonostante sia morto nell’aprile del 2006 a soli 43 anni, aveva già creato una scuola. Era riuscito a mettere in piedi un progetto, il Progenia, interamente finanziato dagli Usa, per lo studio genetico della popolazione dell’Ogliastra. Un’impresa scientifica che continua. Un esempio da imitare.
Roberto Paracchini
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Cagliari
Sì al recupero dei medaus 
Teulada, studio per il riuso di vecchie strutture rurali 
 
 TEULADA. Suggerimenti per il ri-uso di antiche strutture rurali abbandonate. E’ il risultato di un importante lavoro realizzato dall’università di Cagliari. Nei giorni scorsi è stata realizzata la mostra degli elaborati. Il tutto è scaturito da un corso di «rappresentazione del territorio e dell’ambiente», tenuto dal professor Serafino Casu con l’assistenza didattica di Paola Casu e la collaborazione di Paolo Caddeu. Si tratta di una materia di indirizzo che viene impartita agli studenti degli ultimi anni di architettura e di ingegneria. L’obiettivo è di mostrare come il disegno sia un metodo efficace di studio e di conoscenza della realtà, cioè di lettura e di rappresentazione del territorio. Di qui l’idea di un’esercitazione sul campo, realizzata nel corso dell’anno accademico 2006/2007 a Teulada, in particolare nelle aree rurali di Malfatano (Costa del Sud) e di Is Carillus (ai confini con Santadi). Dapprima un’analisi in area vasta, quindi la descrizione di piccoli ambiti. Il lavoro che ha impegnato il gruppo per molti mesi s’è svolto attraverso delle fasi sistematiche che hanno condotto a dei risultati eccellenti. Percezione dell’area vasta, attraverso schizzi dell’ambiente; ricerca delle trasformazioni avvenute su disegni storici; scelta del metodo di rappresentazione finale; analisi del paesaggio con metodi scientifici ed empirici codificati. Al termine del lavoro gli studenti hanno realizzato dei poster descrittivi. In pratica, un riassunto dell’indagine effettuata, reso in modo dettagliato e puntuale. Ma l’aspetto più importante è stato quello dei suggerimenti per un possibile riuso di alcune delle strutture documentate. Per una migliore valutazione della portata di questa ricerca, è sufficiente ricordare che molte delle strutture rurali esaminate sono abbandonate da tempo ma potrebbero svolgere, ancora oggi, un’importante funzione economica e sociale. Sono sette, fra furriadroxus, medaus e case sparse, le strutture prese in considerazione e rilevate da altrettanti gruppi di studio: Furriadroxu Paderi (Riccardo Chirigu, Fabrizio Pisano e Roberto Spina); Medau Serra (Silvia Fiori, Claudia Frau, Stefania Macciò); Furriadroxu Addis (Gabriele Aramu, Marco Fadda, Daniele Prisco); Furriadroxu de Bernardu (Luisa Gulli, Mauro Nioi, Barbara Oggianu). Ancora: Furriadroxu Is Pinnas (Alessandro Argiolas, Alessandra Murru, Elisa Serra); Furriadroxu Is Carillus (Giorgia Masala, Fabrizio Pili, Stefania Podda). Frazione Is Carillus (Sergio Mocci, Raimondo Pinna, Daniele Secci).(e.ca.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Master in Giornalismo: pubblicato il nuovo bando 
 
SASSARI. E’ stato pubblicato il bando per il terzo biennio del Master in Giornalismo, scuola post laurea dell’università di Sassari, facoltà di Scienze Politiche. Il Master è riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti ed è sostitutivo del praticantato: al termine del corso si sostiene l’esame di stato per diventare giornalisti professionisti. Il Master è riservato a 30 laureati (con in possesso almeno della laurea triennale) che verranno scelti attraverso una selezione per titoli ed esami. Le domande scadono il 31 agosto. Le prove d’esame si svolgeranno il 10 settembre. Il bando, il modulo di iscrizione e le informazioni sono disponibili sui siti dell’università: www.uniss.it e http://mascom.uniss.it. La frequenza dei corsi è obbligatoria. Il programma prevede 3.000 ore di lezioni ed esercitazioni e la partecipazione alle attività redazionali nelle testate edite dal master: Reporters Magazine, mensile, venduto nelle edicole; Reporters Daily, quotidiano disponibile sul web; Reporters Radio, notiziario radiofonico quotidiano, diffuso via Internet; Reporters TV, magazine televisivo; Reporters Online, giornale elettronico. Il Master ha una nuova sede, in viale Umberto 86, le lezioni sono tenute da docenti universitari e i corsi sono affidati a giornalisti. Le attività si svolgono per sei giorni alla settimana, da ottobre a maggio; d’estate gli allievi devono partecipare a stage, di almeno tre mesi, nelle redazioni di giornali quotidiani, emittenti radio e tv nazionali e regionali.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Un’intesa Confcommercio-Scienze politiche 
Si concretizza l’incontro tra impresa e università 
 
SASSARI. La Confcommercio e la facoltà di Scienze politiche hanno stabilito un’intesa per promuovere attività di formazione, ricerca e sperimentazione nel settore della comunicazione d’impresa, con particolare riferimento allo studio di progetti innovativi e all’utilizzo, accanto ai mezzi tradizionali, delle tecnologie più avanzate. L’accordo è stato sottoscritto nel corso di un incontro nella sede di corso Pascoli tra gli esponenti della Confcommercio (rappresentata dal vicepresidente delegato Giovanni Antonio Sanna, dal dirigente Carlo Colombino e dal segretario generale Nicola Martino) con il preside della facoltà di Scienze politiche Virgilio Mura e la docente del corso di laurea in Scienze della comunicazione, Elisabetta Cioni.
 La collaborazione instaurata nasce, per quanto riguarda la Confcommercio, dall’esigenza di rinnovare e rendere ottimale e incisiva l’interlocuzione con i suoi associati, le istituzioni e l’opinione pubblica. A sua volta la facoltà di Scienze politiche intravede nell’ambito di rappresentanza e nei servizi della Confcommercio e delle strutture ad essa collegate un’opportunità per valorizzare le competenze e dar modo agli allievi e ai giovani laureati di specializzarsi nel campo della comunicazione di impresa e promozione di immagine, anche mediante l’attuazione di azioni e progetti condivisi. Questi riguarderanno, tra l’altro, il monitoraggio dell’efficacia e della qualità della comunicazione, l’attività redazionale legata ai diversi mezzi di cui Confcommercio si avvale (notiziario, newsletter, sito), l’ideazione e realizzazione di attività promozionali e di eventi a supporto dell’attività dei consorzi nell’ambito dei centri commerciali naturali. Gli sviluppi immediati dell’accordo prevedono la creazione di un gruppo di lavoro misto, in cui saranno impiegati giovani operatori con tutorship scientifica della facoltà, finalizzato allo svolgimento di specifici compiti operativi e all’ideazione di progetti innovativi nel campo della comunicazione. È inoltre previsto lo svolgimento di tirocini di formazione e di orientamento, in cui si realizzerà la collaborazione tra funzionari della Confcommercio e studenti in stage formativo, finalizzati ad approfondimenti tecnico-scientifici, studio e trasferimento di conoscenze e di esperienze.
 L’iniziativa mira a rinsaldare sempre più i legami tra l’Università e il mondo delle imprese dei servizi, chiamate a rinnovarsi per reggere alle sfide della competizione e dare un contributo ancora più incisivo alla rivitalizzazione dei centri urbani e allo sviluppo del turismo nel territorio.
 
 

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