Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 July 2007

Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 2  articoli della testata giornalistica L’Unione Sarda



1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Il cda non può lavorare
L'Ersu attende da due mesi il suo presidente


Il consiglio d'amministrazione dell'Ersu aspetta di poter lavorare da troppo tempo. Per farlo serve la nomina dell'ultimo componente, il presidente, che spetta al governatore della Regione, Renato Soru. «Non capiamo i motivi di questo ritardo», attaccano i consiglieri Paolo Pirino, rappresentante degli studenti, e Giancarlo Nonnoi, dei docenti, eletti da tre mesi. Con loro attendo gli altri due componenti del cda, indicati, già da due mesi, dalla maggioranza e dall'opposizione in Consiglio regionale: Roberto Murru (coordinatore cittadino de La Margherita) per il centrosinistra e Andrea Biancareddu (ex consigliere regionale Udc) per il centrodestra.
L'Ersu dunque prosegue il suo periodo con il commissario Christian Solinas (presidente uscente): con luglio si è arrivati al quarto mese consecutivo. «Inaccettabile - commenta amareggiato Nonnoi, riconfermato nel cda dai suoi colleghi docenti - perché dopo le elezioni tra gli studenti e i professori, lo scorso aprile, il Consiglio regionale a maggio ha nominato i suoi due rappresentanti. Manca solo il quinto uomo, il presidente, e sinceramente non capisco il motivo di questo ritardo». Nonnoi spera che non si ripeta quanto capitato con la scorsa giunta, di centrodestra, quando per nominare il presidente dell'Ersu passarono otto mesi: «Per sbloccare la situazione ci fu bisogno dell'intervento degli organi di informazione. Speriamo che, per il rispetto di chi ci ha eletto e degli studenti, la situazione si sblocchi quanto prima».
Critico anche il rappresentante degli studenti: «Siamo perplessi e vorremo sapere quali sono i motivi che sono dietro a questo ritardo», spiega Pirino. Questi mesi sono importanti per gli studenti perché ad agosto c'è la scadenza per la presentazione delle domande per le borse di studio e per gli alloggi, mentre a settembre verranno pubblicate le graduatorie: «Gli studenti - continua Pirino, eletto nella lista Ichnusa - hanno il diritto di essere rappresentanti nel cda, ma se questo non può lavorare non hanno alcun riferimento e non possono portare le loro istanze». Sui motivi del ritardo lo studente ha una sua spiegazione: «Il presidente Soru ha il suo daffare per risolvere i problemi della Regione, ma certamente ha anche qualche difficoltà nella nomina per questioni politiche. Ho chiesto al rettore di intervenire e sollecitare il governatore. Non ci resta che aspettare».
MATTEO VERCELLI
 
2 - L'Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 7
I parlamentari. La diessina Schirru ricorda quel rito propiziatorio con i colleghi di facoltà
La prima (e unica) volta di Amalia


Quella sua prima («e unica») volta Amalia Schirru, parlamentare dei Ds, la ricorda benissimo: «Anno 1977, ero laureanda in Pedagogia a Cagliari. Dopo pranzo, un'ora prima di un esame di Filosofia all'Università, alcuni colleghi di corso organizzano uno spinello collettivo: una canna alla marijuana fumata in dodici persone come rito propiziatorio». Missione compiuta: «Giusto una boccata per ridere ed esorcizzare la tensione prima dell'interrogazione - sorride con grande autoironia Amalia Schirru - che mi liberò la mente e mi consentì di affrontare l'esame senza patemi. Sia chiaro era soltanto un gioco». Il voto: «Trenta e lode». Questo ricordo non le fa cambiare idea sull'argomento: «Lo dico a tutti, a cominciare dai miei nipotini: è meglio neanche iniziare, né con le sigarette, né con altro. Dal punto di vista legislativo, non concepisco il carcere come punizione per chi si fa una canna . Ma lo Stato si deve impegnare di più nella prevenzione e nelle iniziative a favore dei giovani».
Chi ha avuto un'esperienza quasi diretta con la droga («rifiutandola sempre») è un parlamentare che proprio per questo motivo è più che mai contrario a ogni assunzione, Piergiorgio Massidda : Io frequentavo un gruppo di amici, la cosiddetta cricca , quella di via Cugia a Cagliari, dove la droga circolava e ha mietuto vittime. La metà dei miei amici è morta per colpa della tossicodipendenza. Io persi una ragazza a cui tenevo tantissimo, la mia fidanzata di allora. Mi mise l'aut-aut: o ti droghi con me o ti lascio . Io non mi sono mai fatto neppure uno spinello, e l'ho lasciata, anche a rischio di apparire un "soggetto", come bollavano chi evitava certe cose». Anche un'altra esperienza negativa diretta: «Ricordo che a San Francisco, a un concerto di Emerson, Lake e Palmer, tutti fumavano erba e io mi sentii male soltanto con il fumo passivo. Adesso da medico e da parlamentare combatto ogni tipo di dipendenza, come facevo da ragazzo».
Anche tutti gli altri parlamentari intervistati negano di aver mai fumato erba. Paolo Fadda (Margherita) ha un alibi di ferro: «Ho studiato dagli otto ai vent'anni in collegio tra frati e suore. Adesso ho anche smesso di fumare sigarette». Salvatore Cicu (Forza Italia) ragiona come il suo leader Berlusconi: «Non ne ho bisogno, odio inserire nel mio corpo qualsiasi elemento estraneo, persino le medicine. Se mi consentite una battuta, non lo faccio perché mi piaccio così come sono al naturale senza paradisi artificiali». Luigi Cogodi (Rc assicura che non ha «mai provato neppure una boccata di sigaretta» con gli amici nel suo paese natale di San Basilio. Anche Massimo Dadea, assessore regionale, «nel partito dei contrari». Al fianco di Mauro Pili : «Sono contrario a qualsiasi cosa che faccia male a se stessi e agli altri». E di Emidio Casula (Sdi), sottosegretario alla Difesa: «Mio padre aveva una piccola bottega, era proibito toccare sigari, tabacco e cartine: eravamo poveri, per noi volevano dire il pane. Da allora niente sigarette». «Simpatico il commento di Giorgio Oppi (Udc): «Sono cresciuto con due tabagisti incalliti come mio padre e mia madre e odio anche le sigarette. Lo spinello? Mai fatto. Ma non escluso che in compagnia e in futuro non possa accadere».
PAOLO CARTA





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