Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 June 2007

Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 12 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Sardegna
 


  
 
  
1 - L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 19

 

Terapie
Le malattie del sangue e i nuovi farmaci
22 giugno 2007 - "Ddavp (Desmopressina) e le sue applicazioni cliniche. Trent’anni di esperienza italiana e prospettive future": è il titolo del simposio che si svolge domani, dalle 9 alle 16, al Caesar’s Hotel. L’organizzazione è stata curata dal Centro per lo studio dell’emofilia e delle malattie emorragiche dell’Università, diretto dal professor Roberto Targhetta. Ai lavori prendono parte specialisti in ematologia, pediatria, ginecologia, anestesia e rianimazione. Il programma prevede l’esposizione di varie applicazioni cliniche in ambito ginecologico, nefrologico, ematologico eccetera. In chiusura dei lavori è previsto il dibattito sui nuovi possibili approcci terapeutici della desmopressina.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA
Commenti - Pagina 15
Sistemi di crescita economica
Più tasse per pagare le pensioni?
22 giugno 2007 - L’allungamento della vita media della popolazione nei sistemi economici industrializzati determina un aumento della dipendenza dei soggetti non ancora, o non più, inseriti nelle classi di età degli attivi; ciò concorre a far aumentare il tasso di dipendenza generale dei non-attivi dagli attivi e, conseguentemente, ad abbassare il tasso di accumulazione. Per contrastare queste tendenze, la spesa pubblica pensionistica (ma più in generale la spesa pubblica sociale) dovrebbe essere indirizzata al controllo degli effetti dell’evoluzione demografica. Il sostegno della crescita e dello sviluppo comporta che tutti gli aspetti della dinamica della popolazione diventino variabili strumentali rispetto alle finalità della spesa per il funzionamento del sistema pensionistico in condizione di certezza e stabilità (ovvero di equilibrio). Tuttavia, in un’economia di mercato, una specifica politica demografica non può essere orientata al controllo della dinamica della popolazione attraverso il ricorso a "tecniche di controllo" obbligatorie, in quanto deve essere attuata secondo procedure e modalità che risultino omogenee col principio della "libertà di scelta", sul quale è fondata la logica di funzionamento del mercato. In presenza di tali limiti, una specifica politica demografica all’interno dei sistemi economici avanzati non può che fare ricorso a tecniche di moral suasion, per concorrere a sostenere un tasso di crescita del sistema almeno pari al tasso di innovazione tecnologica, per compensare l’allungamento della durata media di vita e la diminuzione della popolazione per via del minore indice di fertilità. A tal fine, il settore pubblico dovrà essere orientato a promuovere tutti i fattori economici positivamente correlati con l’aumento del tasso di innovazione tecnologica e, in particolare, tenuto conto che nel lungo periodo la crescita della produttività del lavoro e del prodotto sociale coincidono, a promuovere l’aumento dell’investimento in capitale umano a un tasso almeno uguale a quello di crescita atteso del sistema economico. Ciò consentirà di appianare o di contenere la "gobba" della spesa pensionistica causata dagli shock demografici. Per rendersi conto di quanto sia grave il mancato controllo della dinamica demografica, basta considerare che nell’Europa a 25, di qui al 2050, l’Italia avrà l’indice di fecondità più basso (passando da 1,30 a 1,40), la più alta speranza di vita per gli uomini (passando da 77,0 a 82,8 anni) e per le donne (passando da 82,9 a 87,8 anni) e il più alto tasso di dipendenza generale (dal 50,2 al 62 per cento); tutto ciò significa che dall’attuale rapporto di 4 lavoratori attivi per ogni pensionato, l’Italia passerà a poco più di 1,5 lavoratori attivi per pensionato. L’attuale livello della spesa pensionistica è pari al 14,1 per cento del prodotto interno lordo; ma, da qui al 2050, il livello della spesa, se non sarà cambiato il metodo di gestione del fondo pensioni, è destinato ad aumentare sino a raggiungere livelli insostenibili. La Sardegna presenta, rispetto alla media nazionale, indici che la vedono avvantaggiata (indice di fertilità 1,06; speranza di vita 76,8 anni per gli uomini e 82,3 anni per le donne; tasso di dipendenza generale 43 per cento; 4,2 lavoratori attivi per ogni pensionato); la mancanza di risorse autonome, però, le impedirà di mettere a frutto il relativo vantaggio. Infatti, per avvalersene, la Sardegna dovrebbe creare le condizioni per il miglioramento dell’attuale forma organizzativa del sistema pensionistico, favorendo il passaggio nella gestione del sistema pensionistico dal metodo della ripartizione a quello della capitalizzazione sulla base dell’adozione pro-tempore di una gestione mista, con conseguente allargamento delle forme private e volontarie di "assicurazione contro il rischio della vecchiaia". Ciò sarebbe possibile con il cambiamento delle propensioni comportamentali dei tre "pilastri" costitutivi di ogni sistema pensionistico: il settore delle famiglie, il mercato e il settore pubblico. A tal fine, occorrerebbe garantire: ai componenti attivi delle famiglie redditi e opportunità occupazionali stabili; al mercato una maggiore flessibilità per creare opportunità occupazionali attraverso il migliorato livello di benessere delle famiglie; al settore pubblico una maggiore base imponibile col concorso del mercato e delle famiglie: il mercato attraverso l’assicurazione di un reddito stabile per una quota crescente di soggetti attivi; le famiglie attraverso tassi di fertilità più alti per compensare l’invecchiamento della popolazione. La Sardegna dovrebbe però formulare politiche pubbliche di segno opposto rispetto a quelle che mostra di privilegiare, nella certezza che la mancata crescita e il mancato sviluppo non potranno certo essere compensati con operazioni "avventuriste" di finanza pubblica o, peggio, con dubbie imposizioni fiscali autonome o iniziative di denuncia dello Stato per il mancato trasferimento di risorse che si volessero assumere come dovute.
Gianfranco Sabattini
Università di Cagliari
 
 
3 - L’UNIONE SARDA
Economia - Pagina 11
Pari opportunità
Imprenditrici: laureate senza qualifica Un concorso per le aziende isolane
22 giugno 2007 - Sono ancora poche le donne imprenditrici in Sardegna: circa 35 mila, appena un quarto del totale. Per incentivare le aziende a valorizzare la risorsa femminile si è pensato a un concorso. La consigliera regionale di Parità, Luisa Marilotti, e la neo direttrice del Centro studi relazioni industriali dell’Università di Cagliari, Piera Loi, hanno infatti bandito un concorso (E.D.ER.A. ? Empowerment delle donne e delle risorse umane in azienda) per le imprese che hanno sede operativa nell’isola e che abbiano una alta percentuale di manodopera femminile e attuino schemi di flessibilità di organizzazione per conciliare vita-lavoro. ProblemiMolte ancora le difficoltà per l’inserimento di lavoratrici nelle aziende. «Nonostante la maggiore scolarizzazione delle donne sarde, che hanno diplomi e lauree», ha detto l’assessore regionale al Lavoro Maddalena Salerno, «non hanno molte qualifiche. Sono poche, infatti, quelle che hanno una formazione professionale da sfruttare nel mercato del lavoro». Per partecipare al concorso che non darà un premio economico ma un riconoscimento e molta visibilità, è necessario compilare il modulo di partecipazione presente sul sito www.csri.it e inviato entro il 20 settembre all’indirizzo mail master@csri.it. Annalisa Bernardini
 
 
4 - L’UNIONE SARDA
Provincia di Nuoro - Pagina 36
Agroalimentare, progetto da 77 milioni di euro
Provincia. Si punta a una rete di microimprese riunite sotto un unico marchio
22 giugno 2007 - L’ok dalla Regione è arrivato, ora si aspetta la pubblicazione dei bandi entro l’anno. ll progetto denominato "Il paniere dei prodotti agroalimentari" destinato ad essere finanziato con 77 milioni della programmazione integrata è stato presentato ieri dall’assessore alle attività produttive della Provincia Roberto Cadeddu. «Per valorizzare un comparto dalle grandi potenzialità - ha detto Cadeddu - abbiamo costituito un partneriato pubblico privato (collaborano la camera di commercio di Nuoro e l’Università di Sassari) capace di riunire ben 118 imprese del territorio e 3 associazioni di imprese». L’iniziativa punta ad aggregare le microimprese del territorio e valorizzarne le produzioni, migliorando la fase di trasformazione e la commercializzazione fino ad arrivare alla creazione di un marchio ben riconoscibile. «Il salto di qualità che occorre fare per migliorare gli attuali standard delle aziende - ha ribadito l’assessore - va nella direzione di migliorare competenze e professionalità per incrementare la propensione all’export facendo così arrivare i prodotti del territorio attraverso nuovi canali». Per arrivare a centrare l’obiettivo sono previsti interventi tesi a rafforzare le fasi della trasformazione e produzione dei prodotti, investendo contemporaneamente nella promozione e nella pubblicità. Nel corso dell’incontro si è parlato anche di altri due interventi ("Andalas, sonos, sinnos e licanzas" e "Ferula") entrambi mirati a valorizzare il patrimonio archeologico e ambientale attraverso il potenziamento della cartellonistica e la promozione di manifestazioni culturali.
L. U.
 

5 - L’UNIONE SARDA
Cronaca Italiana - Pagina 8
Incendio al Policlinico Umberto I
Chiusi alcuni reparti ed evacuati 60 pazienti
Attimi di paura al Policlinico Umberto I di Roma dove per la rottura di un tubo dell’ossigeno è scoppiato un incendio. Chiusi alcuni reparti, circa 60 pazienti sono stati trasferiti in altri padiglioni.
Polemiche sulla gestione dell’ospedale
Le fiamme si sono propagate da un tubo di ossigeno rotto
Roma, 22 giugno 2007 - Ancora una volta il Policlinico Umberto I di Roma, tra i più grandi ospedali del paese, è all’attenzione della cronaca. Un incendio, divampato intorno alle 8 del mattino, ha messo in crisi per qualche ora il funzionamento della struttura romana. Le fiamme si sono propagate da un tubatura sotterranea dell’ossigeno raggiungendo, dopo circa mezz’ora, una cabina elettrica situata di fronte al IV Padiglione di chirurgia, a pochi metri di distanza dalle bombole che erogano altro ossigeno alle sale operatorie. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio dei vigili del fuoco che stanno preparando una relazione tecnica da consegnare alla magistratura. Secondo i primi accertamenti si dovrebbe trattare della rottura di un tubo interrato. L’ossigeno avrebbe trovato un passaggio negli interstizi raggiungendo la cabina elettrica provocando prima scoppi e poi fiamme. L’incendio ha causato attimi di paura e forte agitazione tra i ricoverati del reparto e anche per i degenti delle strutture adiacenti che, in base al programma di emergenza della direzione sanitaria, sono stati trasferiti nei piani alti dei padiglioni. Immediatamente sono arrivati i mezzi dei vigili del fuoco: dodici con 60 uomini, che hanno lavorato assieme al personale dell’Umberto I. «A titolo precauzionale», ha spiegato Ubaldo Montaguti, direttore del Policlinico, «abbiamo immediatamente chiuso le sale operatorie situate nelle vicinanze dell’incendio. L’attività del pronto soccorso non è mai stata interrotta». La direzione dell’ospedale ha effettuato circa 60 trasferimenti di pazienti nei vari reparti dell’ospedale; per otto di essi, ricoverati in terapia intensiva, sono state impiegate due autoambulanze del 118 che li hanno portati in altri ospedali. Tre infermieri sono rimasti intossicati dal fumo. Soccorsi, nel giro di poche ore sono tornati in servizio. Dai racconti dei pazienti si percepisce la sensazione dello scampato pericolo. «Mi stavano preparando per un intervento chirurgico», ha raccontato un paziente di 72 anni che doveva sottoporsi ad un’operazione alla carotide, «quando mi hanno, in tutta fretta, riportato in reparto. Non capivo cosa stesse accadendo, mi hanno detto solo che l’intervento era rimandato». Il nuovo episodio ha scatenato un vespaio di polemiche. Il gruppo consiliare di An alla Regione Lazio ha chiesto «il commissariamento urgente del Policlinico», mentre la Cisl ha affermato che «l’attuale management della struttura ha dimostrato di non essere all’altezza» ed ha chiesto alla Regione Lazio una convocazione dei sindacati. Di tutt’altro tono il parere del rettore della Sapienza, Renato Guarini, che, fatto un sopralluogo al policlinico, ha dichiarato che «il sistema ha risposto con grande efficienza e non ci sono stati disagi notevoli per i malati», ringraziando il personale dell’università e del policlinico. Guarini ha chiesto una relazione dettagliata sulla vicenda al direttore generale. La procura di Roma ha aperto un fascicolo affidato al magistrato di turno, Tiziana Cugini, intestato «atti relativi a», ossia senza ipotesi di reato. Il magistrato attende un’informativa dei vigili del fuoco prima di avviare le iniziative di competenza. Per l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, «il piano di intervento ha funzionato» ed ha annunciato che «entro la prossima settimana al nucleo di valutazione regionale arriverà il progetto di ristrutturazione che ci consentirà di avviare le fasi di ristrutturazione».
 
 

 


6 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 4 - Sardegna
Pari opportunità
Un premio per le aziende sarde che promuovono il lavoro femminile 
Cagliari, 22 giugno 2007 - Un premio per le aziende che promuovono le pari opportunità di genere. È la nuova iniziativa dell’Ufficio della consigliera di parità Luisa Marilotti in collaborazione con il Centro studi di relazioni industriali dell’Università di Cagliari, presentato nella sede dell’assessorato al Lavoro, alla presenza di Maddalena Salerno. Il concorso denominato Edera, acronimo di Empowerment delle donne e delle risorse umane in azienda, si rivolge alle imprese private con almeno una sede in Sardegna. L’iniziativa, che rientra nel quadro di azioni per l’anno europeo della pari opportunità per tutti, ha come obbiettivo quello di contribuire alla diffusione di una cultura delle buone pratiche e premia quelle aziende che si siano distinte nella valorizzazione delle risorse umane al femminile. «Oggi - ha detto Luisa Marilotti - le donne sono portatrici di tante competenze importanti per le aziende. Sono più istruite, hanno capacità di lavorare a più progetti, di ascolto e di relazione, ma sono ancora poco presenti nel mercato del lavoro e poco valorizzate». Secondo Piera Loi, presidente del Centro studi, in Italia c’è un quadro normativo consistente, ma c’è ancora molto da fare. «Il premio cerca quindi canali diversi da quelli normativi, attraverso la sanzione dei meccanismi premiali». Il concorso non prevede premi in denaro ma una targa che verrà assegnata alle aziende vincitrici durante un convegno internazionale dal titolo “La parità fra fatti e norme” in cui si parlerà anche dei costi del lavoro al femminile, che si terrà a Cagliari il 19 e 20 ottobre. Le aziende che vorranno partecipare devono compilare un questionario, scaricabile dal sito del Centro Studi www.csri.it, che dovrà essere spedito entro il 20 Settembre.
Stefania Siddi 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
BREVI

Simposio. Malattie del sangue
«Malattie del sangue, lotta a tutto campo» è il titolo del simposio organizzato domani - ore 9 al Caesar’s hotel - dal Centro universitario per lo studio dell’emofilia e delle malattie emorragiche, diretto da Roberto Targhetta.

Sordità: convegno
«Percorsi diagnostici e terapeutici per la sordità» è il tema del convegno in programma oggi e domani - sempre dalle 9 - al T-Hotel, organizzato dalla clinica univesitaria di Otorinolaringoiatria.
Provincia: commissioni. Danilo Artizzu dei Riformatori è il nuova presidente della commissione provinciale Garanzia e controllo.
 
Cardiologia: nuove frontiere
I dispositivi biomedicali non invasi per la cardiologia e l’ematologia saranno presentati oggi, alle 9.30, nell’auditorium del Parco tecnologico, a Pula. L’organizzazione è di Sardegna Ricerche.
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 20 - Sassari
BREVI
 
Lotta alla sclerosi multipla
Trofeo Lism, alle 21 il galà finale
Questa sera alle 21 a Villa Mimosa avrà inizio il galà del Trofeo Lism (Lega italiana per la lotta alla sclerosi multipla) per celebrare la conclusione del torneo universitario al quale hanno partecipato squadre di medici, odontoiatri, studenti di medicina, odontoiatria e veterinaria. (a.c.)
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Olbia
formez e università
Agenzie locali di sviluppo
Olbia, 22 giugno 2007 «Agenzie locali di sviluppo e internazionalizzazione: agire con reti corte per reti lunghe», è il tema del convegno che si svolgerà domani, alle 9,30, nell’aula magna del corso di economia e imprese del turismo. Organizzano il Formez e l’Università. (se.lu.)
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Nuoro
Un mega progetto per l’alimentare 
Nuovo programma presentato dalla Provincia alla Regione 
Nuoro, 22 giugno 2007 - Due progetti, rispettivamente dei comparti agroalimentare e del turismo sostenibile, insieme alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sono stati presentati alla Regione dall’amministrazione provinciale, col partneariato della Camera di commercio e dell’Agensace, che li ha regolarmente approvati. La spesa complessiva è pari a centosette milioni di euro.
Ne ha illustrato l’articolazione l’assessore alle attività produttive Roberto Cadeddu. Del partneariato fanno parte: Provincia, Camera di commercio, Agensace, Università di Sassari, i comuni di Nuoro, Macomer, Orotelli, Siniscola, Torpè, polo agroalimentare della Sardegna Centrale, il Bin Taloro, insieme a 118 imprese e 3 associazioni di imprese. L’obiettivo è il potenziamento delle filiere agroalimentari del territorio, tenendo presente, relativamente al paniere dei prodotti, che in provincia le imprese in attività sono 16.162.
«Si tratta - ha detto Cadeddu - di micro-aziende, caratterizzate da dimensioni ridotte e dalla mancanza di forme di aggregazione nelle fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione. Le aziende che si rivolgono ad un mercato comunitario sono solo il 6,47%, ed extracomunitario il 4,41. Anche quando la Sardegna è la prima regione destinata alle produzione biologiche».
Il progetto prevede 6 linee d’intervento: produzione e trasformazione, col rafforzamento delle filiere produttive e il miglioramento dei servizi; promozione e pubblicità per rafforzare la presenza dei prodotti sui mercati; commercializzazione; ricerca, sviluppo, trasformazione tecnologica, con progetti di ricerca: formazione degli imprenditori; creazione di un sistema di garanzia della qualità con la certificazione di prodotti e filiera della produzioni tipiche. La realizzazione, infine, di un centro di servizi, oltre agli studi e ricerca delle produzioni agroalimentari per definire le caratteristiche di autenticità dei prodotti inclusi nel paniere provinciale secondo standard di qualità. Aspetto che risulta strategico per la commercializzazione, valorizzazione e promozione del marchio del paniere provinciale.
Il secondo progetto: “Andalas, sonos, sinnos, licanza e ferula” s’incentra sul turismo. I soggetti coinvolti sono: la Provincia, i comuni, la Camera di commercio, la Soprintendenza archeologica, l’Agensace, i privati e l’Università di Sassari. Quest’ultima fornirà il supporto scientifico; la Camera di commercio e l’Agensace daranno l’assistenza alla Provincia e alla parte privata del partnariato; la Soprintendenza avrà la supervisione delle attività che si svolgeranno nei siti archeologici. La parte privata, con un consorzio di imprenditori, facenti parte della fliera, si occuperà di aggregare l’offerta della commercializzazione del prodotto.
Antonio Bassu 


 


11 - IL SARDEGNA
Pagina 34 - Grande Cagliari
Malattie del sangue
incontro fra medici

Malattie del sangue, lotta a tutto campo. Per questo parte un simposio sull’emofilia e le patologie emorragiche: i ricercatori dell’università di Cagliari presenteranno i risultati di un nuovo farmaco, la Desmopressina. Se ne parlerà domani dalle 9 alle 16, al Caesar’s Hotel di via Darwin, dove si terrà il simposio organizzato dal Centro per lo studio dell’emofilia e delle malattie emorragiche dell’Università di Cagliari diretto dal professor Roberto Targhetta.

12 - IL SARDEGNA
Pagina 34 - Grande Cagliari
Sordità
Oggi e domani convegno al T Hotel

La sordità: percorsi diagnostici e terapeutici: è questo il tema del convegno che si terrà oggi e domani al T Hotel. Presidente del convegno è il professor Ernesto Proto, direttore della Clinica Otorinolaringoiatria dell’Università, responsabile scientifico dell’evento è Francesco Panu della Clinica Otorinolaringoiatria dell’Università.

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