Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 May 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 49
Sassari
Società senza dialogo
Dibattito all'Università
Un'intera giornata dedicata al ruolo della persona nella società post-moderna. Ad aprire il dibattito sarà il rettore dell'Università di Sassari, Alessandro Maida, che alle 9 e trenta nell'Aula magna dell'Università turritana introdurrà il tema "Cura alla persona, cura delle persone. Declinazione di un concetto". Il convegno é organizzato dal Foist, il laboratorio del Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società universitario, in collaborazione con il Gruppo nazionale Spe, Sociologia per la persona. I lavori proseguiranno con gli interventi di Vincenzo Cesareo, dell'Università Cattolica di Milano, Antonio Fadda, direttore del dipartimento sassarese, Andrea Bixio, dell'Università La Sapienza di Roma. Il dibattito sulla funzione dell'uomo all'interno di una società in cui i rapporti interpersonali sembrano sempre più difficili, continueranno con le relazioni del prorettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, di Laura Bovone, dell'Università Cattolica "Sacro Cuore" di Milano e di Luigi Frudà, dell'Università la Sapienza e consigliere del Cun, il Consiglio Universitario Nazionale. (m. c.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 56
Agenda. Stasera a Cagliari
Esperti a Palazzo Regio discutono di identità e immagine dell'Isola
"L'immagine della Sardegna nella storiografia contemporanea" è il tema di una tavola rotonda che domani alle 18 nella sala consiliare di Palazzo Regio, in piazza Palazzo a Cagliari, vedrà protagonisti Bruno Anatra, Manlio Brigaglia, Francesco Cesare Casula, Luciano Marrocu, Giuseppe Serri. Coordinerà i lavori Francesco Floris. Esperti e studiosi offriranno una nuova riflessione sul ruolo storico della Sardegna attraverso l'analisi della produzione degli ultimi trent'anni. Con particolare attenzione al tema dell'identità nei processi culturali e storici. Con questa conferenza si conclude il ciclo di "Incontri sulla storiografia della Sardegna" organizzato dalla delegazione di Cagliari e Oristano dell'Istituto italiano dei Castelli con la collaborazione di Fondazione Siotto, Istituto Gramsci, Dipartimento di studi storici dell'Università di Cagliari e Rotary Club Cagliari Est. La fiera della scienza Prende il via oggi a Trieste Fest, la prima Fiera internazionale dedicata alla comunicazione della scienza e ai nuovi modi di raccontare obiettivi e traguardi al grande pubblico attraverso libri, giornali, Internet, radio e blog e la voce di ricercatori e in generale operatori del mondo della scienza, della comunicazione e della cultura. Per quattro giorni, 110 relatori da tutto il mondo si confronteranno con 195 editori per un centinaio gli eventi in programma. Proverbi a confronto Questa sera alle 17,30 nella sala convegni della Camera di Commercio, nel largo Carlo Felice a Cagliari, si tiene la conferenza dal tema "Proverbi italiani e inglesi a confronto" con Christopher Arnander. L'iniziativa, curata dall'associazione culturale Italia-Inghilterra, prende spunto dal recente libro You can't get blood out of a turnip nel quale Arnander mette a confronto proverbi italiani ed inglesi evidenziando come lo stesso proverbio sia espresso in maniera differente nelle due lingue. L'ingresso è gratuito. Il paradiso di Romano Doppio appuntamento con lo scrittore Alessio Romano organizzato a Cagliari dall'associazione ParoleRivelate e Piazza Repubblica Libri. Il giovane esordiente formatosi alla scuola Holden, autore del libro Paradise for all edito da Fazi, interverrà sul tema "Scrittori si diventa?" domani alle 20,30 al Caffè Savoia (via Savoia a Cagliari) con Mauro Pala, docente di letteratura comparata. All'incontro sarà presente lo scrittore Giorgio Todde in veste di presidente dei Presidi del libro della Sardegna per inaugurare l'ingresso ufficiale di ParoleRivelate tra i Presidi sardi. Sabato Alessio Romano, dalle 11 alle 13, entrerà a far parte della schiera di "Scrittori socialmente utili" ingaggiati dalla libreria Piazza Repubblica Libri.
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 56
Sardegna laboratorio nel secolo del sole
Il premio Nobel Zhores Alferov a Cagliari: sfruttare la nostra stella per ottenere energia
Ci sono uomini che, con le loro azioni, lasciano piccole o grandi impronte nella storia. E ci sono uomini che possono dire di aver cambiano il mondo. Zhores Ivanovich Alferov è tra questi. Il Nobel per la Fisica, del quale è stato insignito nel 2000, e le decine di riconoscimenti che gli sono stati attribuiti in tutto il mondo, rappresentano le medaglie appuntate al petto di una persona dalla statura scientifica imponente. Dobbiamo molto alle ricerche condotte da Alferov: una valanga di tecnologie elettroniche, dai telefonini ai lettori ottici per i codici a barre, si è sviluppata sulle fondamenta concettuali poste dallo scienziato russo. Nel 1963, a 33 anni, Zhores Alferov progetta il primo Laser a semiconduttore basato su eterostrutture: cristalli composti da semiconduttori di diversi tipi. L'attribuzione del Nobel (conferito contestualmente a Herbert Kroemer) si riferisce proprio alo sviluppo di eterostrutture semiconduttrici. "Con le loro scoperte - si legge nella motivazione del premio - Alferov e Kroemer hanno dato stabili fondamenta alla tecnologia dell'informazione". I transistor veloci basati sulla tecnologia a eterosterutture, ad esempio, sono impiegati nei collegamenti radio via satellite e nelle stazioni dei telefoni cellulari, mente i diodi laser costruiti con le medesime tecnologie trasportano le informazioni sui cavi a fibre ottiche della rete Internet. In altre parole il merito di Alferov (e di Kroemer) è stato quello di creare progettare e realizzare strutture atomiche non esistenti in natura, le eterostrutture appunto, capaci di sfruttare le diverse caratteristiche con i quali sono costruite. Così materiali come l'arseniuro di gallio, sconosciuti ai non addetti ai lavori, aggiungono al silicio delle particolarità che rendono l'insieme adatto a trasformare i segnali elettrici in segnali luminosi e viceversa con una resa superiore rispetto ai sistemi costituiti da solo silicio. Grazie a questi materiali è stato possibile lo sviluppo di reti che trasportano i dati digitali, cioè impulsi elettrici, sotto forma di luce: nei cavi a fibre ottiche i segnali luminosi sono emessi da laser a semiconduttori come quelli ideati da Alferov e Kroemer. Sono basati su transistor a eterostruttura anche gli amplificatori ad alta velocità utilizzati nelle comunicazioni via satellite e per la trasmissione dei segnali dei telefonini: in questo caso il segnale elettrico è quello che trasporta la nostra voce e parte da un emettitore di onde elettromagnetiche all'arseniuro di gallio basato quindi sulle eterostrutture. Così, se la tecnologia dell'informazione si basa sull'invenzione del circuito integrato e del microprocessore (per le quali a Jack St. Clair Kilby fu conferito il Nobel per la fisica insieme a Alferov e Kroemer), ovvero le basi del computer, le comunicazioni rapide necessarie per consentire il dialogo tra i calcolatori trovano la loro origine nei transistor ultraveloci e nei laser a semiconduttore. Quei tre Nobel del 2000 si possono dunque considerare riconoscimenti all'informatica e alla telematica: rendendo i computer sempre più piccoli, economici, resistenti e veloci e aprendo la strada alla comunicazione in rete. Zhores Alferov, laureato in Tecnologie del Vuoto a 22 anni, lavora dal 1962 al celebre Istituto Ioffe di Tecnologie Fisiche di San Pietroburgo, nel 1972 è stato chiamato a far parte dell'Accademia delle Scienze russa, di cui è divenuto vicepresidente nel 1989. Una mente in costante fermento: Alferov ha alle spalle oltre cinquanta invenzioni, intorno alla tecnologia dei semiconduttori e da alcuni anni si sta dedicando a un nuovo e fondamentale settore, quello delle energie alternative. Intervenendo ieri a Cagliari, invitato da Sardegna Ricerche, in qualità di presidente della Fondazione che porta il suo nome, Alferov ha illustrato i progressi compiuti anche nel campo dell'energia solare grazie alle eterostrutture: «Il sole ci regala enormi quantità di energia ? ha affermato il Nobel ? ma sulla Terra non riusciamo ancora a imitarlo: per ottenere la fusione nucleare dovremo attendere almeno 50 anni. Abbiamo però un altro modo per raccogliere l'energia del sole, senza il pesante fardello dell'inquinamento causato dalla di combustione di legna, carbone, petrolio. Così questo sarà ricordato come il secolo dell'energia solare». La resa dei sistemi di raccolta di energie solare, ha spiegato Alferov, cresce enormemente con l'impiego dei semiconduttori eterostrutturati. «E per costruirli - ha concluso - la Sardegna potrebbe costituire il laboratorio ideale». Zhores Alfarov si racconta, con disarmante semplicità, in un libro: Scienza e società (Sandro Teti editore, 2006, 333 pagine). Una lettura affascinante, che descrive con cura le ricerche che sono alla base del conferimento del Nobel. Un affresco sulla storia di un grande uomo, figlio di un calzolaio bielorusso.
Andrea Mameli
 
4 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 23
convegno
Un libro sulla civiltà nuragica
La civiltà nuragica, i suoi misteri e le acquisizioni che le ultime scoperte archeologiche hanno reso possibili agli storici che cercano di decifrare i tratti e le origini delle popolazioni che hanno abitato la Sardegna nella preistoria. Se ne parlerà venerdì prossimo all'Archivio storico comunale, dove il docente universitario e archeologo Giovanni Ugas presenterà il suo ultimo libro L'alba dei nuraghi: una pubblicazione scientifica ma fruibile anche al grande pubblico, un affascinante e approfondito studio delle vestigia nuragiche e delle loro affinità con architetture e manufatti rinvenuti in altre zone del bacino del Mediterraneo. Introdurrà il convegno, organizzato dal Comune nell'ambito della Settimana della Cultura, l'archeologo iglesiente Giancarlo Canino, che illustrerà le importanti testimonianze presenti nel Sulcis, che già dal neolitico rivestiva un'importanza strategica legata alla presenza di ricercati metalli. L'appuntamento è fissato per venerdì prossimo alle 18,30 nella sala conferenze dell'Archivio storico di via delle Carceri.(p.m.) 
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
Asl 3. Intesa istituzionale
Cittadella sanitaria, avviati i primi passi del nuovo progetto
Muove i primi passi il progetto della cittadella sanitaria da realizzare attorno agli ospedali San Francesco e Zonchello e alle scuole vicine, l'itc Satta e l'istituto d'arte. È uno degli interventi previsti nell'intesa istituzionale tra Regione, Provincia e Comune di Nuoro che ridisegna l'area, estesa per venti ettari, come cittadella della salute o campus biomedico. Il manager della Asl 3 Franco Mulas illustra il progetto al tavolo del paternariato provinciale riunito martedì con l'auspicio di un collegamento tra servizi sanitari e quelli universitari, visto che qui c'è un corso di laurea infermieristica. La realizzazione della cittadella è affidata a un project financing di 52 milioni di euro: otto milioni sono costituiti da fondi della Asl. Il 27 aprile la giunta regionale ha approvato il progetto. Il 30 giugno è prevista la scadenza per la presentazione delle candidature. Seguirà una gara di evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori. L'intesa istituzionale prevede anche la ristrutturazione dei servizi sanitari di Sorgono, Siniscola e Macomer. L'incontro di martedì, convocato dal presidente della Provincia Roberto Deriu, ospita i sindaci ed esponenti di varie categorie: Franco Mussoni della Cgil è portavoce dei sindacati, partner dell'intesa come Confindustria, rappresentata da Marco Denti, Totoni Sanna di Legacoop, Peppe Nieddu dell'Api sarda. Nicolino Pittalis, della Uil, chiede attenzione per la chimica. La riunione è occasione per sottolineare la necessità di rilanciare l'università nuorese, per riferire dell'impegno della Regione a concludere le trattative col Governo Prodi sulle produzioni per il fotovoltaico. E per rilanciare l'esigenza di coinvolgere le popolazioni sull'inceneritore di Ottana che va sottoposto a valutazione di impatto ambientale e tecnologico. A proposito di ambiente, Deriu sottolinea l'importanza di aree come il Montalbo e l'Ortobene benché non siano inserite nell'intesa che fa riferimento a Tepilora, al parco di Posada, al Supramonte e al Gennargentu perché esiste una progettazione avanzata. Fuori dall'aula, il presidente della commissione provinciale Ambiente Franco Corosu esprime perplessità per la mancanza di riferimenti alla rete natura 2000. «I Sic del Montalbo, di Berchida e Bidderosa ? nota ? non sono compresi tra gli attrattori naturali, per i quali è previsto un programma interregionale di investimenti di 121 milioni di euro. Si evince che gli interventi previsti nei piani di gestione, predisposti dagli enti locali, non trovino più una copertura finanziaria». Dopo il dibattito, la bozza dell'intesa approderà all'esame dei consigli comunali. Ma la discussione non dovrebbe rallentare i tempi previsti per la firma.
 
6 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni – Pagina 15
LAUREATA SENZA PERGAMENA
Medico in attesa dal 1999
Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia nel 1999 e specializzata nel 2005 all’Università di Cagliari. Non ho ancora avuto la pergamena di Laurea né l’attestato di specializzazione. Eppure mio padre, da me delegato, si è recato diverse volte alla Cittadella per sollecitarne la consegna. Le giustificazioni fornite tra il settembre 2006 e il febbraio 2007 sono disparate: «La pergamena non si trova, forse è stata già ritirata dall’interessata». E successivamente: «È stata rintracciata, manca la firma del rettore». Ancora: «Ripassi, perché il rettore non ha trovato il tempo di firmare migliaia di pergamene». E ultimamente: «L’improvviso decesso del direttore responsabile ha originato vari disservizi». Per due volte mio padre è stato “ricevuto” in anticamera da un’addetta alla segreteria particolare del Rettore che ha fornito le stesse risposte, tanto vaghe quanto inconcludenti. Mi chiedo: è mai possibile che il rettore non possa spendere mezz’ora al giorno per firmare le nostre pergamene? Per non molestare ulteriormente i funzionari degli uffici (conserviamo i nomi e le date degli incontri) potrei sapere fra quanti anni mi devo ripresentare all’Università?
LETTERA FIRMATA - CAGLIARI 

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Cagliari
La speranza arriva dalle staminali 
Sclerosi multipla, domani simposio nazionale sullo stato della ricerca 
ORISTANO. Qual è lo stato della ricerca scientifica contro la sclerosi multipla? Il tema è di grande interesse per la Sardegna e per l’oristanese, vista la grande incidenza che questa malattia ha sulla popolazione. Il punto verrà fatto domani al teatro Garau, nel corso del convegno scientifico organizzato dall’Aism. Si comincerà alle 9,30 e si andrà avanti per tutta la giornata. Le relazioni saranno tenute da Gianluici Mancardi (Trapianto di midollo), Marisa Marrosu (terapia col tysabri), Stefano Sotgiu e Sebastiano Traccis (approcci terapeutici sperimentali), Emanuela Onesti (cannabis terapeutica), Eleonora Cocco (sperimentazioni cliniche), Roberto Furlan (cellule staminali), Sergio Stecchi (terapie immunosoppressive). Moderatori: Andrea Spissu e Bruno Murgia.
 Alla professoressa Marisa Marrosu, docente dell’Università di Cagliari e direttore del centro di diagnosi e cura per la sclerosi multipla del Binaghi di Cagliari, di fare il punto sulla ricerca.
 - Qual è lo stato dell’arte della ricerca scientifica sulla sclerosi multipla?
 «Si lavora su più campi: terapia, patogenesi, epidemiologia e genetica. Ciascuno di questi settori produce nuove ipotesi e nuove terapie sperimentali: in questo momento ci sono varie sperimentazioni di nuovi farmaci, alcuni molto innovativi, che nascono proprio dalle ricerche di base».
 - Cosa dirà il convegno di Oristano?
 «Fondamentalmente il convegno è rivolto agli ammalati, con lo scopo di fornire un aggiornamento sugli ultimi sviluppi dei trattamenti in atto e di quelli in sperimentazione».
 - Organizzazione, risorse: di cosa ha maggiormente bisogno la ricerca?
 «Di entrambe le cose. L’organizzazione è importante perchè le grandi sfide necessitano di gruppi di ricerca organizzati, ma le risorse rimangono un punto indispensabile e cruciale. È noto che purtroppo l’Italia è fra i paesi europei che spende meno in ricerca in rapporto al suo Pil, un dato che ormai data da vari anni e che non cessa di creare allarme e preoccupazione in tutta la comuninità scientifica».
 - In che tempi le ultime scoperte possono trovare applicazione nelle cure?
 «Non posso fare previsioni generiche: esistono scoperte importanti (ad esempio l’uso di cellule staminali) che sono già in fase avanzata di sperimentazione, altre che invece da vari anni sono ferme alla fase della sperimentazione animale. Molto può dipendere dall’interesse o meno di grandi gruppi farmaceutici».
 - Ci sarà un problema di costi per il malato?
 «Allo stato attuale no, ma è credibile che in un prossimo futuro per alcuni trattamenti costosi il Servizio sanitario chieda un concorso ai cittadini.
 - La Sardegna continua a essere colpita in modo particolarmente grave dalla malattia?
 «Purtroppo si. È comune esperienza dei neurologi del nostro territorio un incremento di nuovi malati che non può essere spiegato solo sulla base di tecniche diagnostiche più raffinate che in passato».
 - Quali le ragioni di questa incidenza? È confermata la correlazione tra diabete e sclerosi multipla?
 «La ragione dell’alta incidenza in Sardegna non è pienamente compresa. Si pensa che sia dovuta ad un concorso della particolare struttura genetica dei sardi con fattori ambientali nuovi (virus? altre cause). Per quanto riguarda la relazione fra diabete e sclerosi multipla, il nostro gruppo di ricerca ha dimostrato che esiste un elevato rischio di diabete nei pazienti con sclerosi multipla e nei loro familiari. Stiamo cercando, in collaborazione con il professor Francesco Cucca, esperto nella genetica del diabete, di identificare l’esistenza di geni comuni alla predisposizione per entrambe le malattie».
 - Le limitazioni poste dalla legge alla ricerca genetica producono effetti negativi sul vostro lavoro?
 «Non fino ad ora, anche perchè le nostre ricerche sono no profit».
 - Voi lavorate per ridurre o annullare il rischio di un aggravamento delle condizioni dei malati. Ma chi deve pensare a migliorare la qualità di vita di chi è già stato colpito in modo pesante? È un compito lasciato solo alle famiglie e ai volontari dell’Aism?
 «Ridurre la disabilità è un obiettivo che ha a che fare direttamente sulla qualità della vita. Per cui, se riusciamo a rallentare la progressione, a far guadagnare anni utili di vita ai pazienti direi che abbiamo raggiunto un grande obiettivo. È chiaro poi che altri sono chiamati a lavorare per la loro parte: le famiglie, le associazioni, e altre entità ancora hanno ruoli precisi, con le quali si deve lavorare per raggiungere un comune obiettivo».
Roberto Petretto 
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
Autotest «Almalaurea»
CAGLIARI. Il progetto Destinazione UniCa, realizzato dall’Università e dall’Ufficio scolastico regionale, sarà presentato oggi - ore 16, alla Cittadella universitaria di Monserrato - insieme ai risultati dei recenti test d’accesso alle varie facoltà e al test di autovalutazione on line del consorzio Almalaurea.
 
ORTO BOTANICO
Le orchidee spontanee
CAGLIARI. Alle orchidee selvatiche della Sardegna è dedicata la mostra allestita fino al 26 maggio all’Orto Botanico. Questi gli orari: tutti i giorni dalle 8 alle 13.30 e dalle 15 alle 18, escluso la domenica pomeriggio.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
OGGI FESTA DOPPIA 
I goliardi incontrano gli studenti Erasmus 
SASSARI. Gli studenti stranieri che si trovano a Sassari per il progetto Erasmus, insieme ai giovani dell’Associazione goliardica turritana. Una miscela esplosiva che domani porterà a un doppio incontro organizzato dalla stessa Agt.
 Stasera dalle 8,30 i due gruppi si incontreranno nella sede di viale Regina Margherita per un rinfresco offerto dal pontefice “Baccano III il Carismatico”, al secolo Andrea Manconi, con il patrocinio del rettorato. All’incontro parteciperanno anche il rettore Alessandro Maida, il presidente dell’Ersu Antonello Mattone e il rappresentante degli studenti Simone Campus. La serata proseguirà dopo mezzanotte con una festa al Sergent, in via Asproni.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
«Prigionieri» dell’Università 
Studenti chiusi a chiave nel Palazzo Zirulia 
SASSARI. Prigionieri dell’università. Tre studenti della facoltà di Giurisprudenza sono rimasti chiusi per oltre un’ora all’interno del Palazzo Zirulia, in piazza Università e sono stati «liberati» grazie all’intervento del carabinieri di quartiere, allertato da alcuni amici degli studenti prigionieri. Dopo diversi inutili tentativi di trovare le chiavi del cancello nella sede dell’università centrale, il militare è riuscito a contattare telefonicamente un impiegato in possesso delle chiavi, che è arrivato immediatamente e ha liberato i tre studenti che stavano già pensando di uscire calandosi da una finestra del primo piano.
 Il singolare episodio è accaduto nel pomeriggio. Tre ragazzi che stavano studiando nell’«aula gazebo», un angolo particolarmente apprezzato dagli studenti perchè si affaccia su un giardinetto all’interno dell’antico Palazzo Zirulia, hanno scoperto di essere prigionieri dell’università quando, un loro collega che doveva raggiungerli per studiare con loro, li ha chiamati per chiedere di andare ad aprire il cancello. «Come chiuso», hanno chiesto i tre all’amico. «Chiuso», ha risposto serenamente lo studente che era per strada.
 I tre sono andati verso l’ingresso e hanno così scoperto che, non solo non potevano far entrare il loro collega, ma che neppure loro sarebbero potuti uscire dall’edificio. L’amico è andato immediatamente nella sede centrale per chiedere l’intervento di qualche dipendente dell’università, ma nessuno aveva le chiavi del cancello della sede staccata di Palazzo Zirulia. La ricerca è stata estesa anche al rettorato, ma delle chiavi non è stata trovata traccia.
 Nel frattempo, in piazza Università è passato il carabiniere di quartiere che ha constatato quel che stava succedendo e si è immediatamente attivato per trovare una soluzione. Dopo oltre un’ora di attesa e il sempre più probabile intervento dei vigili del fuoco con l’autoscala (per evitare che i tre saltassero dalla finestra) il carabiniere ha rintracciato un dipendente dell’università che aveva le chiavi e ha così potuto «liberare» gli studenti prigionieri.
 
 

Questionnaire and social

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