Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 April 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 11 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
L'università brevetta il bus elettrico
Tante le novità proposte durante la settimana della cultura scientifica e tecnologica
In collaborazione col Ctm, ha il motore che si autoalimenta
L'ateneo mette in mostra i gioielli di famiglia. Progetti e idee elaborati dai ricercatori potrebbero essere presto prodotti in serie
Gli argomenti non mancavano di certo: dalla circolazione sanguigna ai cruciverba risolti grazie a Google, con una sosta per osservare l'autobus ibrido e la monoposto della formula Ata. Nel secondo giorno della Settimana della cultura scientifica e tecnologica c'è un po' di tutto. Progetti, novità, ricerche e conferenze, ospitate nelle aule della cittadella universitaria di Monserrato e nelle altre facoltà del centro città. Proposte innovative come l'autobus sviluppato dal Ctm e da Ingegneria, capace di muoversi grazie ad un motore elettrico auto-alimentato. Un anno e mezzo di test nelle strade di Cagliari, seguiti passo per passo da Maurizio Paderi, 30 anni, assegnista di ricerca che ha curato il sogno del bus ecologico: «È un progetto ideale per i servizi pubblici nelle "zone di rispetto", cioè le aree dove bisogna tenere sotto controllo le emissioni inquinanti. Per intenderci, qui a Cagliari parliamo di viale Poetto, via Manno e via Garibaldi. Le difficoltà del lavoro stanno nel rapporto peso-potenza dell'autobus: i motori ibridi vanno bene su macchine di dimensioni ridotte, mentre su mezzi di trasporto pesanti si incontrano vari problemi. Per questo dobbiamo affinare alcuni aspetti prima di poterlo vedere in servizio». Ma come funziona il bus a doppia propulsione? «Ha un motore elettrico, alimentato da batterie, a loro volta tenute in carica grazie ad un gruppo elettrogeno. Un grosso generatore di corrente costituito da un motore a carburante». Quindi le uniche emissioni inquinanti sono quelle prodotte dal generatore. Che a quanto pare è indispensabile: «Altrimenti l'autonomia sarebbe breve, anzi brevissima» spiega Paderi. Ma questo non è l'unico progetto a quattro ruote presentato durante la "Settimana": lunedì sono state illustrate le caratteristiche della formula Ata, monoposto elaborata da trentacinque studenti cagliaritani di Ingegneria. Ieri, invece, sono iniziate le prime sfide della Crossword competition, gara dove i partecipanti si sfidano nella soluzione delle parole crociate. Preludio alla presentazione di WebCrow (venerdì prossimo), software in grado di risolvere da solo i cruciverba sfruttando il motore di ricerca Google. Il pout pourri scientifico e tecnico proseguirà fino a domenica: il programma, che prevede tante altre iniziative, può essere consultato su www.unica.it.
Michele Ruffi
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
Ersu, studenti e docenti chiamati al voto
Due giorni per eleggere i rappresentanti che prenderanno posto nel consiglio d'amministrazione dell'Ersu. Oggi (dalle 8,30 alle 19) e domani (dalle 8,30 alle 17) gli studenti e i docenti dell'università di Cagliari votano per scegliere chi li rappresenterà nell'ente per il diritto allo studio. È ammesso un solo voto di preferenza: necessario presentare un documento d'identità valido. Docenti Due i candidati in gara per il posto di rappresentante dei professori e dei ricercatori: Giuseppe Arca (docente del dipartimento di matematica e informatica nella facoltà di Ingegneria) e Giancarlo Nonnoi (docente del dipartimento di filosofia e teoria delle scienze umane nella facoltà di Lettere e Filosofia). Per problemi di omonimia è necessario scrivere nella scheda il nome di battesimo e il cognome del candidato che si intende votare. Quattro i seggi: l'aula 15 nella cittadella universitaria di Monserrato, la sala riunioni della presidenza della facoltà di Medicina e Chirurgia nell'ex clinica Aresu, l'aula 2A del corpo aggiunto del complesso di Sa Duchessa, l'aula B del dipartimento di Scienze botaniche in viale Sant'Ignazio 13. studenti Sfida a due anche tra studenti: Paolo Pirino (per la lista Ichnusa) e Maurizio Piras (per la lista Insieme per l'Ersu). Il primo vicino all'area di centrodestra, il secondo sostenuto dai gruppi studenteschi del centrosinistra. Ogni studente potrà esprimere la sua preferenza (presentando un documento) nei seggi che saranno predisposti in ogni facoltà, anche nelle sedi decentrate nel territorio (Nuoro, Oristano, Iglesias, Sanluri, Sorgono e Ilbono). gli altri Dopo le elezioni del rappresentante dei docenti e di quello degli studenti resteranno da assegnare altri tre posti: uno riservato al presidente (scelto dal governatore della Regione in accordo con il rettore), e altri due scelti dalla maggioranza e dall'opposizione in consiglio regionale. Il nuovo cda (ogni componente prende circa duemila euro mensili) resterà in carica per i prossimi tre anni. L'ultimo cda (con presidente Cristian Solinas) era formato da Sabina Contu e Gianni Mulas (indicati dai due schieramenti in consiglio regionale), Giancarlo Nonnoi (docente) e Matteo Murgia (studente). (m.v.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 17
Domani e venerdì
A Villanovaforru per restaurare i musei dell'Isola
Dieci anni fa erano appena quaranta, oggi sono duecento: i musei della Sardegna si sono rapidamente moltiplicati. Sono ricchi di storia e di tesori, ma la qualità è ancora da inventare. Per essere più precisi: è arrivato il momento di riordinare i contenuti e le strutture che ospitano mostre ed esposizioni sulla base della nuova legge regionale (la 14/2006, per l'esattezza) che fa piazza pulita della precedente normativa e regola l'intero settore. Il novanta per cento delle strutture che ospitano le esposizioni, ad esempio, non rispetta i requisiti minimi. E uno dei problemi più diffusi è la mancanza del certificato di agibilità, per continuare con gli esempi di elementi da mettere a punto, ma l'elenco in realtà è molto più vasto. Per preparare i gestori e gli operatori ad affrontare questo importante "restauro", che andrà avanti almeno per i prossimi sei anni, l'Associazione nazionale musei locali e istituzionali (Anmli) ha organizzato un convegno che si svolgerà domani e venerdì a Villanovaforru, nella sala congressi Le colline. Il dibattito, organizzato in collaborazione con il Consorzio turistico Sa corona arrubia e l'Istituto formazione lavoro donne Ifold, ruoterà attorno alle leggi di settore, le nuove professioni, le norme, l'analisi dei sistemi museali provinciali e territoriali, ma anche l'innovazione. Interverranno esperti internazionali, docenti universitari e rappresentanti di enti locali e di società cooperative che lavorano in altre Regioni. Il convegno è rivolto ai circa mille professionisti che in Sardegna lavorano nei musei, ma anche a quelli legati alle attività indotte, come la ristorazione e gli altri servizi. Nel panorama regionale, quelli che possono essere definiti musei si contano sulla punta delle dita, come ricorda il presidente del consorzio Sa corona arrubia (e sindaco di Lunamatrona) Alessandro Merici. «Nel novanta per cento delle strutture sono assenti i requisiti minimi», ricorda Merici, «il museo è poco più di una stanza con reperti che, magari, appartengono a una Soprintendenza. Spesso manca perfino la proprietà dei beni». Per vigilare sull'organizzazione e sulla qualità dell'offerta culturale qualcosa si sta già facendo: «Anche in Sardegna, come in Lombardia, Veneto e Piemonte, nascerà una Conferenza permanente di tutte le associazioni museali», ricorda Anna Maria Montaldo, «l'obiettivo è puntare sulla qualità perché oggi il museo dev'essere un centro servizi, col compito di studiare e valorizzare, offrendo anche servizi educativi e aggiunti. Nei sistemi museali, inoltre, dovrebbero rientrare anche le biblioteche e i teatri». Della riqualificazione degli operatori, invece, si occupa la Regione attraverso il programma di formazione Parnaso. Ultima annotazione doverosa: i musei sardi, comunque, sono tutt'altro che in declino. Basta pensare che dalla sua apertura, il 20 febbraio, la mostra sull'arte Precolombiana è stata visitata da 10 mila persone. L'obiettivo è 25 mila entro maggio.
Nicola Perrotti (Unioneonline)
 
4 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis Pagina 22
Iglesias. Centodieci e lode in Biologia, primo impiego dopo sei anni: bracciante agricolo precario
Una laurea da gettare via
La storia di Roberto nell'inferno dei senza lavoro
Roberto D. aveva un passato di tutto rispetto negli studi. Fino alla laurea, 110 e lode in Biologia. Ma le speranze sono naufragate negli anni trascorsi nell'inutile ricerca di un lavoro. Dopo una breve esperienza nel precariato come bracciante agricolo, è arrivata la depressione, un male oscuro dal quale è ora guarito. E a quarant'anni c'è ancora la forza di ricominciare
La storia inizia nel 1991, un giorno di novembre ricco di tepori e profumi come sa essere l'autunno in Sardegna. Comincia a Cagliari, nel giardino della facoltà di Scienze Biologiche di Ponte Vittorio, quando Roberto M., studente modello di Iglesias, esce raggiante dall'aula degli esami. Ventiquattro anni, ha brillantemente discusso la tesi di laurea, orgoglioso del suo centodieci e lode. Davanti a sé vede un ventaglio di possibilità finalmente a portata di mano. un viaggio all'inferno Sedici anni sono trascorsi e non è andata proprio così. Per Roberto, quel giorno è diventato l'inizio di un lungo calvario, un viaggio all'inferno e ritorno dove la speranza di un lavoro ha ceduto il passo alla più nera disperazione. « Dopo aver conseguito la laurea ? racconta Roberto - ho fatto il tirocinio e sostenuto l'esame di stato per esercitare la professione di biologo». Fu in quel momento che Roberto iniziò a capire che la realtà era ben diversa da come se l'aspettava, e che la meritocrazia era una bella parola ma priva di contenuti pratici. « Le prime domande di assunzione le inviai ai laboratori privati e alle industrie della zona. La risposta, quando arrivava, era sempre la stessa: "Non abbiamo bisogno di personale", oppure "cerchiamo tecnici con esperienza almeno triennale". In quel momento le risposte mi parevano legittime anche se non capivo perché le stesse fabbriche assumevano regolarmente tecnici anche senza esperienza ». Domande senza risposta Ogni volta la stessa delusione e l'ansia nell'attesa di una risposta che non arrivava. Ma Roberto non perse la fiducia. «Ripresi a studiare e mi preparai per alcuni concorsi pubblici. Nonostante le delusioni, in quel periodo avevo ancora la certezza di poter competere con gli altri candidati ad armi pari». Invece c'era sempre qualcuno prima di lui: il figlio di questo, il protetto dell'altro, il raccomandato del barone universitario. «Feci dei concorsi all'università ma mi accorsi che vincevano sempre le persone appoggiate o protette dai docenti. In quel momento capii il mio errore, quello fondamentale: non essermi cercato uno sponsor politico o un aggancio di quelli che contano all'interno dell'università. Ebbi un pesante scontro con la docente che aveva seguito il mio percorso formativo e mi resi conto che la mia strada all'università era finita quel giorno». Quattro anni inutili Intanto il tempo e gli anni passavano: quattro da quel novembre 1991. E la mancanza di lavoro pian piano diventa un tarlo che assorbe i pensieri, mina la serenità e comincia a diventare un'ossessione. Roberto in quegli anni fa qualche supplenza nelle scuole superiori come insegnante esterno di sostegno per i corsi di recupero. «Esperienze minime, a tempo determinato; che però mi davano soddisfazione e mantenevano viva la fiammella della speranza. Poi la legge cambiò e i corsi di recupero vennero affidati solo agli insegnanti di ruolo. Si chiuse perciò anche quella possibilità e, nonostante tuttora sia ancora in graduatoria, ho perso le speranze per accedere all'insegnamento». Comincia quindi il periodo più brutto per Roberto. La sfiducia e la depressione prendono il sopravvento. «Svegliarsi la mattina e non sapere cosa fare, dove andare; la sensazione di inutilità che prevale su ogni altra considerazione. La mancanza di lavoro ti rende un contenitore privo di vitalità e pieno solo di delusione, apatia e sconforto. Continuai a spedire curriculum, ne ho inviato più di duecento, senza avere nessuna risposta. Quindi decisi di inserire nella domanda la dicitura "disponibile per qualsiasi mansione". Ma questo non bastava e fu allora che cominciai a pensare che il vero ostacolo che mi impediva di trovare un lavoro era proprio la laurea». Il risultato di tanti anni di studio, il traguardo delle aspirazioni di un giovane con la testa a posto era diventato un handicap. «Così - prosegue Roberto - cancellai direttamente quella parola dai curriculum». Ecco quindi che il traguardo per il quale si sacrifica parte della propria vita, il documento che dovrebbe aprire le porte del mondo del lavoro, diventa un pezzo di carta buono solo per essere messo in cornice. bracciante agricolo Paradossalmente però l'espediente funziona. Arriva il primo lavoro: «Nel 1997 un'azienda che si occupava di ripristino ambientale mi assunse con mansione di bracciante. Contratto temporaneo di tre mesi rinnovato per altri tre, poi più niente». In quel periodo Roberto si adatta a fare un po' di tutto: volantinaggio porta a porta, parcheggiatore, procacciatore d'affari per agenzie assicurative. Tutti lavori, se così si possono definire, minimi e ben lontani dalle sue aspettative. «In quel periodo mi ero quasi scordato della laurea. Cominciarono i problemi anche in famiglia. Incomprensioni, litigi. Piombai in uno stato di prostrazione e depressione. Non vedevo vie di uscita e mi sentivo inutile. Il peggio lo si raggiunge quando subentra l'angoscia di non avere più un futuro. È proprio la mancanza di prospettive quella che fa più paura. In più la consapevolezza di aver buttato via tanti anni della propria vita». A questo punto sono passati più di dieci anni dalla laurea. Mentre Roberto vedeva la sua vita naufragare decide di reagire. l'aiuto degli psicologi«Mi ero reso conto che da solo non ce l'avrei fatta a uscire da quella situazione e cercai l'aiuto degli psicologi. Mi rivolsi al Centro di salute mentale e qui trovai il supporto per riappropriarmi dei miei giorni. Tramite il Centro trovai lavoro in una cooperativa sociale come bracciante agricolo dove ho lavorato fino a qualche mese fa. Certo, non erano queste le mie aspettative ma mi sentivo felice perché finalmente potevo dare un senso alla mia vita. E soprattutto perché al Centro ho conosciuto situazioni di sofferenza e povertà tali (la maggior parte legate proprio alla mancanza di lavoro) che mi hanno fatto capire che non potevo ritenermi più sfortunato di tanti altri». il passato è alle spalle Il passato con i suoi fantasmi è alle spalle, ora c'è un futuro che aspetta, un domani da vivere. Anche a quarant'anni. «La settimana prossima partirò per Torino con un amico che ha trovato un impiego. Cercherò anche lì un lavoro, non mi interessa quale, ormai posso fare di tutto, anche il cameriere». Un cameriere con la laurea in cornice.
Stefano Ardau

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Gara di cruciverba tra uomo e computer 
Venerdì mattina in Ingegneria per la «Settimana scientifica» 
CAGLIARI. «È la tesi di Barney», potrebbe essere una domanda da cruciverba. Chi ha letto il libro La versione di Barney di Richler Mordecai, risponderebbe subito «versione». Ma un macchina potrebbe saperlo? E sarebbe anche in grado di gareggiare con umani per verificare chi è più abile a risolvere i cruciverba? Sì, ad entrambe le domande. Venerdì prossimo, all’interno della manifestazione «La civiltà delle macchine intelligenti» (la settimana scientifica promossa dall’università e iniziata lunedì) un computer sfiderà gli umani. In particolare sarà WebCrow (che significa «Corvo della rete») il sistema che gareggerà coi finalisti di una tenzone a suon di cruciverba. La disfida si terrà dalle 9 alle 12 nel laboratorio B del padiglione B del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica. La fase di qualificazione, iniziate ieri, terminerà oggi. I migliori dieci cruciverbisti parteciperanno, venerdì, alla gara finale.
 Ma che cos’è questo WebCrow? Un sistema automatico di risoluzione di cruciverba: un sistema esperto (che fa parte della più vasta area dell’intelligenza artificiale) applicato ai cruciverba. Nello specifico si tratta di un computer presentato nel settembre del 2005 al IX congresso dell’Associazione italiana intelligenza artificiale (Aiia) e realizzato da un’equipe dell’università di Siena. Il software che lo compone è in grado di leggere le definizioni, interpretare e formulare domande sfruttando, per avere le risposte, il potente motore di ricerca Google. Non solo: i risultati ottenuti vengono poi «filtrati» sino ad arrivare alla risposta giusta. Il che significa che WebCrow non solo cerca di individuare la parola più adatta, ma propone la soluzione considerando i vincoli del numero delle caselle orizzontali e verticali. Al di là del gioco, che richiama (sebbene in questo caso il sistema sia più articolato) le sfide del computer coi campioni di scacchi, l’obiettivo è quello di creare un software in grado di rispondere con competenza a domande specifiche e non solo di presentare dei documenti. (r.p.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il nuovo premio letterario presentato in Municipio 
Narrativa e saggistica in ricordo di Alziator 
CAGLIARI. Della città conosceva ogni vicolo, le sfumature della luce all’alba, quelle dell’imbrunire. Ma conosceva anche i rituali più radicati, gli usi e i modi di pensare, diversi spesso da quartiere a quartiere. Al suo concittadino illustre, Francesco Alziator, scrittore e tra i più fervidi protagonisti della cultura cagliaritana nel Novecento, la città ha ora deciso di dedicare un premio letterario articolato nelle due sezioni “narrativa” e “saggistica” e con una speciale sezione dedicata agli autori del Mediterraneo.
 Il premio è stato presentato ieri nella sala giunta del Palazzo municipale di via Roma. «L’iniziativa - ha detto il sindaco Emilio Floris - non deve esaurirsi negli stretti ambiti dela città o dell’isola, ma deve andare oltre, proponendosi come un importante momento culturale di rilevanza nazionale o internazionale». Nessun intento di fare da contraltare agli altri importanti premi letterari sparsi un po’ per tutta la regione. È stato chiarito: l’idea è soprattutto quella d’arricchire Cagliari di nuovi fermenti culturali, facendo in modo che anche questo possa fungere da richiamo per i turisti.
 Il premio sarà gestito da un apposito comitato formato, oltre che dal primo cittadino, anche dalla docente universitaria Nereide Ruadas, da Cristina Alziator (figlia di Francesco) da Mauro Zonza (editore) e dalla dirigente comunale Ada Lai. «Col premio - ha affermato Nereide Rudas - dovremo cominciare un discorso attorno all’identità urbana di Cagliari, di cui sinora s’è parlato sempre troppo poco». Come a dire che se nel passato molti studi sono stati fatti soprattutto su storia e tradizioni di Cagliari, meno ci si è soffermati invece sul suo aspetto più intimistico. Adesso l’occasione per farlo è arrivata e lo sguardo è proiettato, sì, verso i confini internazionali, ma con un occhio di riguardo soprattutto verso la cultura Mediterranea. Potranno partecipare alla prima edizione del concorso (la premiazione avverrà il 30 ottobre in occasione della festa per il patrono di Cagliari) opere di saggistica e narrativa pubblicate tra il primo gennaio 2006 e il 30 giugno 2007. Ogni autore potrà partecipare, anche con opere diverse, a più d’una sezione del premio, e alla giuria sarà data la possibilità di premiare con una menzione speciale la migliore opera riguardante le “storie locali”. Il bando di concorso prevede inoltre che la giuria (che dovrà essere nominata entro il 30 maggio) possa di sua iniziativa iscrivere al premio opere che ritenga particolarmente meritevoli. Un solo dubbio rimane ora: gli scrittori del mediterraneo dovranno per forza tradurre in italiano le opere che volessero eventualmente presentare? Un quesito sollevato dal consigliere dei Comunisti italiani Radouhan Ben Amara, che il comitato di gestione dovrà risolvere al più presto.
Sabrina Zedda 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Nuoro
Nuovo riconoscimento per la cantante all’università di Roma 
L’olianese Maria Luisa Congiu voce dell’isola alla Sapienza 
OLIENA. Sarà Maria Luisa Congiu a rappresentare la Sardegna e la sua musica in un importante seminario che si svolgerà il prossimo maggio a Roma all’Università La Sapienza. Nella facoltà di Scienze della comunicazione dell’ateneo romano è in programma il Seminario su “Strategie per la valorizzazione della tradizione e la comunicazione interculturale”.
  Al convegno parteciperanno antropologi, etnomusicologi e studiosi di musica e tradizioni popolari in genere. Il percorso musicale e la preparazione della Congiu le permettono infatti di unire nel suo repertorio scorci di pura e semplice tradizione popolare e innovazione, dando così alla musica che propone una equilibrata evoluzione, un bell’esempio di come possono coesistere, comparandosi, tradizione ed innovazione. Per la Sardegna saranno presenti i relatori Maria Carmela Deidda vice presidente del Museo dell’arte etnica Internazionale di Assemini e Luigi Scalas, presidente del festival internazionale del folklore Is Pariglias di Assemini. L’evento è ideato e realizzato dalla prof.ssa di Antropologia Culturale Lucilla Rami Ceci e i rappresentanti sardi hanno ben pensato di unire ai loro studi e teorie anche una dimostrazione tangibile che proprio Maria Luisa sarà pronta a fornire, accompagnata dall’inseparabile consorte e chitarrista Pasqualino Puligheddu, il giovane organettista Antonio Scalas e l’ormai noto musicista, launeddas, solittu, trunfa, benas Giuseppe Orrù. Per la cantautrice di Oliena un altro importante riconoscimento da mettere in bacheca dopo l’assegnazione del premio Bardia a Dorgali. l’Associazione Culturale dorgalese infatti, nella sua quarta edizione, ha voluto assegnare il Premio speciale Categoria Oro proprio a Maria Luisa Congiu per il suo valore stilistico nel canto, nell’attività e nell’impegno profuso dall’artista per la promozione, la diffusione e la valorizzazione della lingua, della musica e dell’identità sarda. A breve uscirà un”libro-canzoniere” che raccoglierà la maggior parte dei suoi brani. Il 22 aprile Maria Luisa Congiu darà inizio al primo dei concerti in piazza per la stagione 2007. Si parte da Bitti alle 20.30.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Nuoro
Il master in professioni sanitarie, pronto a decollare il secondo corso 
NUORO. Si è concluso in città ai primi di aprile il Master Universitario di primo livello per le funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie, a cura dell’Università Carlo Cattaneo-Liuc, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Ipasvi di Nuoro. Hanno conseguito il titolo 102 iscritti provenienti da tutta la Sardegna, che rientrano nelle 4 aree in cui sono raggruppate le 22 professioni sanitarie riconosciute nel Servizio sanitario nazionale: Infermieristica (Infermieri ed Ostetrici), prevenzione (Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nel luogo di lavoro, Assistente Sanitario), tecnico-sanitarie (Tecnico di laboratorio biomedico, Tecnico di radiologia medica e altri), riabilitazione (fisioterapista, educatore professionale etc.).
 È nei programmi della Liuc anche una 20esima edizione del Master, che prenderà il via il prossimo 26 Giugno, sempre a Nuoro, con il modulo formativo sulle «politiche di programmazione sanitaria, aziendale e dei sistemi informativi». Sono requisiti di ammissione il possesso di laurea triennale e/o diploma universitario o professionale equivalente al titolo di laurea. È previsto un numero chiuso di partecipanti; l’Università opererà una selezione iniziale mediante valutazione curriculare e domande motivazionali presenti sul modulo di prescrizione (da scaricare sul sito master.liuc.it) e da presentare entro il 14 Maggio 2007. L’evoluzione delle Aziende Sanitarie, richiede oggi un ruolo delle professioni sanitarie che unisca gli aspetti tecnico specialistici a quelli di natura manageriale; motivazione personale e competenze tecniche e organizzative sono quindi le variabili protagoniste dello scenario strategico della sanità riformata e rappresentano i punti di forza per una crescita professionale globale. In questo contesto, il Master Universitario di primo livello che abilita alle funzioni di coordinamento, permette di acquisire le conoscenze e le capacità necessarie a una crescita professionale in linea con le esigenze delle nuove Aziende Sanitarie e delle equipe multidisciplinari che ne governano la complessità assistenziale.
 Alla fine del percorso formativo, che dura una anno, i cordinatori sono in grado di analizzare i bisogni dell’utenza e i problemi dei servizi, sviluppare abilità di programmazione, gestione e valutazione delle prestazioni delle varie professionalità; acquisire abilità nella gestione del personale sanitario al fine di valorizzare le attitudini e le competenze individuali; promuovere la qualità degli interventi, la personalizzazione e umanizzazione dell’assistenza, gestire le risorse materiali e tecnologiche in collaborazione con il Responsabile dell’Unità Operativa, secondo le direttive aziendali in relazione agli obiettivi organizzativi e gestionali. Il piano di studi, equivalente a 60 crediti formativi universitari, è composto da una parte comune a tutte le professioni e da un modulo specialistico dedicato a materie professionalizzanti che hanno l’obiettivo di sviluppare processi gestionali e operativi di carattere innovativo; i partecipanti completano il percorso tramite un project work specifico, assistito da un tutor di area professionale. 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Nuoro
Nuoro, a rischio il campus universitario 
Non partono i lavori per la nuova caserma: salta lo scambio con l’Artiglieria? 
Meloni lancia l’allarme Zidda chiede un confronto con Parisi 
NUORO. Addio caserma, addio campus universitario? Ora l’allarme è altissimo. Lo stallo che caratterizza i lavori a Pratosardo, nonostante l’appalto sia stato espletato da oltre sei mesi, e il mancato avvio dei lavori di bonifica stanno creando grande preoccupazione a Nuoro ma anche a Roma. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Ventura Meloni, lancia segnali di sgomento e chiede chiarimenti. «Se lo Stato maggiore non vuole più la caserma a Pratosardo, ce lo dica apertamente» dichiara. L’allarme scatta anche per il campus universitario nell’area dell’ex Artiglieria. E il sindaco Mario Zidda invita il ministro della Difesa, Arturo Parisi, a discutere del problema.
 
Pagina 36 - Nazionale
Non partono i lavori per la nuova struttura a Pratosardo. L’area è ancora da bonificare 
È paralisi su caserma e campus universitario 
L’assessore Meloni: se lo Stato maggiore vuol disimpegnarsi, lo dica chiaramente 
Intanto il sindaco Zidda invita il ministro Parisi per esaminare i progetti strategici messi in cantiere 
NUORO. Addio caserma, addio campus universitario? Ora l’allarme è altissimo. Lo stallo che caratterizza i lavori a Pratosardo, nonostante l’appalto sia stato espletato da oltre sei mesi, sta creando grande preoccupazioni a Nuoro ma anche a Roma. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Ventura Meloni, lancia segnali di sgomento e chiede chiarimenti. «Se lo Stato maggiore non vuole più la caserma a Pratosardo, ce lo dica apertamente» dichiara.
 L’esercito si ritirerà da Nuoro e non si farà più la caserma già appaltata a Pratosardo? Più che una proccupazione questo è un vero allarme. Un allarme che lascia immaginare tempi piuttosto incerti anche per il campus universitario nell’area dell’ex Artiglieria.
 Tutto tace. L’appalto della nuova caserma è stata espletato già dalo scorso settembre, ma nulla si muove. Nonostante le varie sollecitazioni da parte del Comune di Nuoro, le alte sfere militari continuano a trincerarsi dietro un muro di silenzio. E ciò allarma innanzitutto il Comune ma anche lo stesso ministero della Difesa e in particolare il sottosegretario sardo Emidio Casula. A proposito, le parole dell’assessore comunale nuorese ai Lavori pubblici, Ventura Meloni, sono molto chiare. «Sono molto preoccupato dell’immobilismo dello Stato maggiore - dice l’assessore - così come lo è anche il sottosegretario alla Difesa». Il motivo? E’ presto detto. «Le alte sfere militari non rispondono alle nostre continue sollecitazioni - spiega Meloni - e questo ci preoccupa. Non non sappiamo più, infatti, se esista ancora la volontà di fare la nuova caserma a Pratosardo. Se così deve essere, che almeno ce lo dicano con chiarezza, così potremmo orientarci di conseguenza».
 Sul fronte di Pratosardo la situazione è di paralisi. L’appalto da 12,4 milioni di euro (fondi regionali) per la nuova caserma da costruire è stato vinto dalla ditta Pellegrini già da settembre sulla base di un progetto approvato dal ministero della Difesa. Ma i lavori che dovevano partire dopo la bonifica dell’area, decisa a gennaio, non sono ancora partiti. Innanzitutto perchè non è partita la preliminare operazione di bonifica. Per quale ragione? Misteri delle alte sfere. Eppure si sa che il contratto di bonifica è stato assegnato a una società napoletana. Si dice che questa partirà il 1º Maggio, ma non si sa chi garantisce.
 Posto di fronte a questo quadro ballerino nei mesi scorsi lo stesso presidente della Regione, Renato Soru, in visita a Nuoro, aveva deciso di farsi carico del problema. Ma anche dal fronte regionale non arrivano novità. Intanto tra gli impiegati della ex Artiglieria la tensione è salita alle stelle. Qualche settimana fa un sindacalista della Cisl ha denunciato chiaro e tondo un giro di «manovre sospette»: un alto ufficiale del Comando militare regionale stava dando disposizioni strane dentro la vecchia caserma, senza avvertire nessuno. Che stava per succedere? Nessun chiarimento. Anzi, la parola d’ordine è stata “smentire”. Smentire, ma non pubblicamente. L’allarme poi è rientrato, ma relativamente.
 E soltanto fino a ieri mattina, quando al Comune di Nuoro il termometro della tensione ha preso a segnare rosso intenso. La forte preoccupazione adesso investe i principali attori politici. La loro paura è che l’esercito non ci stia più e che la caserma di Pratosardo venga cancellata. In tal caso che penalità si pagheranno, ma soprattutto che destino avrà il campus universitario?
 Le penalità - spiegano al Comune - per fortuna non saranno alte. Siccome non è stato ancora firmato dal ministero il contratto di inizio lavori, queste si dovrebbero limitare al progetto esecutivo: solo alcune centinaia di migliaia di euro (si fa per dire) da pagare ai progettisti. Ma non è questo il punto. Il problema vero, se salterà l’accordo, sarà questo: che fine faranno i 12,4 milioni di euro per la nuova caserma più gli altri 9 milioni per il campus? Dove verranno investiti, se saranno recuperati? Intanto il sindaco Mario Zidda scrive al ministro Parisi e lo invita in città per esaminare tutti i progetti strategici messi in cantiere.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
SEMINARIO-DIBATTITO 
Donne, identità e multiculturalismo 
SASSARI. Lunedì 23 aprile, alle 10, nell’aula Rossa della facoltà di Scienze politiche (viale Mancini 3) si terrà un seminario/dibattito su “Donne, identità e multiculturalismo”, a partire dal libro Filosofia delle donne di Pieranna Garavaso e Nicla Vassallo. L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’attività delle Scuole di dottorato in Scienze Sociali - Indirizzo Scienze della Governance e dei sistemi complessi - e in Scienze dei Sistemi culturali - Teoria e pratiche della interpretazione e della traduzione linguistico letteraria e culturale - e come prima occasione per ricordare che il 2007 è l’anno europeo delle pari opportunità per tutti. Interverranno Claudia Bianchi dell’Università S. Raffaele di Milano, Raffaella Sau dell’Università di Sassari, Pier Luigi Lecis dell’Università di Cagliari, Massimo Dell’Utri dell’Università di Sassari. Alla fine verrà proiettato il film “8 donne e un mistero” di François Ozon con Catherine Deneuve, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Fanny Ardant (Francia 2002).
 Conclude i lavori Nicla Vassallo dell’Università di Genova. Introduce e coordina il seminario Antonietta Mazzette dell’Università di Sassari.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Quale tipo di gestione per i musei?
Da domani se ne parla a Villanovaforru 
Il Consorzio turistico Sa Corona Arrubia e l’Anmli (Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali) in collaborazione con l’Ifold (Istituto Formazione Lavoro Donne) organizzano un convegno di museologia dal titolo «Nuove forme di gestione nei musei della Sardegna- Leggi, sistemi museali, gestione e professioni). Si svolgerà dal 19 al 20 aprile nella sala congressi Le Colline di Villanovaforru. Il programma si svolgerà in due giornate articolate in 4 argomenti: giovedì mattina verranno trattati gli aspetti legislativi, mentre al pomeriggio il tema è «Sistemi museali a confronto: organizzazione amministrativa e progettualità culturale». Venerdì 20, secondo giornata dei lavori, al mattino si parla ancora di sistemi museali, nell’incontro dal titolo «Esempi e prospettive di gestione». Al pomeriggio riflettori su «Formazione e professioni museali».
 In Sardegna, negli ultimi dieci anni, si sono verificati numerosi cambiamenti nell’ambito della gestione dei beni culturali. Ai grandi musei dei capoluoghi si sono affiancati molti piccoli musei locali e siti archeologici resi fruibili al pubblico. Il loro numero è cresciuto notevolmente. Ma spesso si sono trascurati gli aspetti gestionali. L’apertura di tali strutture è stata infatti affidata in gran parte a cooperative o società talvolta prive di un’adeguata formazione. La Regione Autonoma della Sardegna, recependo le indicazioni provenienti da varie strutture ha promosso una serie di importanti iniziative quali il monitoraggio dei musei (con Innovacultura) e la redazione di un Sistema Regionale dei Musei (Piano di Razionalizzazione e sviluppo). Ha, inoltre, promulgato la legge di settore che riordina il comparto e offre nuove prospettive di sviluppo; ha inoltre promosso il Programma Parnaso rivolto alla riqualificazione degli operatori già impiegati nelle cooperative di gestione e alla qualificazione di nuove risorse umane, con laurea specifica, che rappresenteranno il valore aggiunto. È dunque indubbio che la Sardegna esprima una forte volontà di riordino del comparto museale e culturale in genere. L’esigenza di organizzare un convegno di museologia nasce da questo bisogno, dalla necessità di rispondere ad alcuni interrogativi che restano ancora irrisolti.
 
 
 
 

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